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1a Prova a Squadre - Il "Touv di Pievve8"


emmea90

Messaggi raccomandati

  • Amministratori

1a Prova a Squadre - Il "Touv di Pievve8"

La prima prova a squadre consiste nel realizzare un grande sogno del giudice PR8, nonché del ct della nazionale Davide Cassani, ovvero realizzare un Tour de France completamente privo di "erre". 

Le regole sono semplici, la lettera R NON deve essere contenuta:

  • Nei nomi delle sedi di tappa (fatta eccezione ovviamente per Paris, sede d'arrivo obbligatoria dell'ultima frazione)
  • Nei nomi dei GPM
  • Non potrete inoltre segnare in altimetria qualsiasi cosa contenga la lettera R, quindi dovrete piazzare sprint e rifornimenti in città o su statali che non contengano tale lettera.

Nel caso di sconfinamenti (o partenze dall'estero) fa fede il nome nella lingua locale. Per quanto riguarda i GPM utilizzate il nome presente su Google Maps, se questo è assente potete fare affidamento sulla mappa delle salite di La Flamme Rouge, in caso non vi fosse "Cote de [Paese più vicino]". Attenzione: non categorizzare dei GPM è un errore, per cui se è vi è una salita vicino ad un paese con la lettera R non categorizzata, sarà considerato tale.

Non ci sono altri vincoli riguardanti il percorso, a patto che rispetti il regolamento UCI. Non ci sono inoltre indicazioni relative al tipo di corsa da tracciare, ma ovviamente verranno premiati i percorsi più bilanciati.

I concorrenti saranno divisi in due squadre da 3 componenti su decisione del vincitore della prova esterna

Consegna della prova 2 dicembre 2017, ore 23.59

La squadra perdente andrà al Pressure Test!

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  • Amministratori

Formazione delle squadre

- @Stylus in quanto vincitore della prova ad eliminazione sceglierà il capitano dell'altra squadra ed il primo compagno

- il capitano scelto sceglierà il suo primo compagno

- @Stylus sceglierà il suo secondo compagno

- il capitano scelto sceglierà il secondo compagno

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  • Amministratori

Precisazione sul Grand Depart.

E' necessario specificare nella descrizione generale il Grand Depart del Tour, sia esso stato, regione, città, fiume, parco divertimenti quello che volete (ovviamente valuteremo in base a quanto scrivete. Esempio: in corsica, se il Gran Depart è Ajaccio, mi aspetto una tappa Ajaccio > Ajaccio ed eventualmente la seconda Ajaccio > ??? e magari rientrare subito in Francia perché paga la città, se è la Corsica posso anche fare Ajaccio > X alla prima, Y > Z alla seconda e Z > Q la terza, ma si suppone la Corsica regione paghi tre tappe)

Ovviamente, il nome scelto per il Grand Depart non può contenere la lettera "r"

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  • Amministratori

Desidero informare le squadre che nonostante sia stato accettato in passato il Puy de Dome non sarà considerato / accettato come praticabile.

Questo perché sono venuti a conoscenza del fatto che ASO stessa ha provato in passato a fare i salti mortali per tornarci e ha gettato per prima lei la spugna, lo ha confermato lo stesso Prudhomme nella sua biografia.

Se chi ha fatto i salti mortali per arrivare su Galibier e Tourmalet ha gettato la spugna non vedo perché noi dovremmo considerare possibile la cosa.

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  • 1 month later...
  • Amministratori

Squadra Blu

Intanto consentitemi di fare i complimenti per la peggiore porcata che sia mai vista ovvero quello di sviluppare le tre settimane separatamente e poi unirle, senza una idea o un disegno comune. Il risultato andando a vedere la planimetria è quello di 3687 Km ben oltre il limite UCI (3500) per i GT, sia quello per le corse a tappe generico (3600) e non ho fatto menzione alcuna di deroghe. 

Faccio poi i complimenti a chi ha fatto le prime nove, visto che le descrizioni sono un optional nella prima parte. Interessante e buona la scoperta dell'arrivo di Lannion alla seconda tappa. Avrei inserito il Ty Marrec passando per Plouay nella terza. Bella la scelta di una tappa con sterrato vicino a Cognac, ottima la tappa di Tulle - avrei evitato di ripeterla con Agen. Non ho capito il rifornimento in discesa nella tappa di Hautacam, ma complimenti per aver fatto una stronzata del genere. Male la collocazione dei Pirenei con domenica (riposo) martedì e lungo trasferimento. Meglio consecutivi e riposo al martedì, senza quell'enorme buco. Buona la tappa sul massiccio centrale che avrei personalmente allungato - almeno una delle due - in tappe così fa la differenza anche la distanza. Giusta la scelta del ventoux conclusivo a seconda settimana e riposo prima della crono.

Sulla Bonnette ammetto che vi è andata di culo che non abbiamo scritto la denominazione "Cime della Bonnette - Restefond" per cui l'avete potuta usare. Lo sprint a Santo Stefano di Tinia è errato, visto che la località è in Francese Saint-Etienne de Tineé e trasgredisce il regolamento (vi salvate perché non contiene R). Lo stesso Mentone andava tradotto in menton. Allos, per concludere, è un comune di 735 abitanti - ergo un bel buco di culo per ospitare il Tour. Il significato della tappa di Saluzzo mi è ignoto. Sicuramente non è pianura con Colletto e Maddalena, se fosse media montagna sarebbe mal disegnata. Se fosse per le fughe è in una posizione tardiva. La tappa quasi tutta italiana il giorno dopo non solo ha poco senso (praticamente 2 giorni in italia) ma arriva in cima ad un colle anziché una stazione sciistica e a meno che non rappresenti l'anniversario di qualcosa riguardo quel colle non vi è senso di arrivare in cima. Tra l'altro ci sono delle sbavature di traccia, come se fosse stata fatta in maniera approssimativa.

Ancora peggio vedere la ripartenza proprio dalla cima del Col du Montcenis. In pratica arrivano, dormono da qualche parte per la notte e poi risalgono lì per la partenza. Un errore che non avrei tollerato in un contest d'ammissione, figuriamoci in una prova. Scopriamo quindi il col de la Madaleine (anche qua con un errore evidente di tracciatura, che peraltro si vede pure sul profilo) - bene invece l'arrivo a Belle Plagne anche se mi chiedo come è possibile NON fare sulle Alpi come ultima tappa una Madeleine-Glandon-Alpe d'Huez perché quello sicuramente non è un tappone. Tocco finale con "Champs Elysee" senza la S come sprint.

In sostanza per 2/3 di percorso era anche bello se non ottimo, poi ho aperto l'ultima settimana e chiunque l'abbia disegnata ha mandato a puttane tutto. Non so se la squadra rossa possa fare un merdone peggiore di questo, ma la vedo molto difficile.

Squadra Rossa

A livello di distribuzione ci siamo, a livello di bilanciamento è un po' più duro dell'altra squadra ma anche con più crono. Bello l'arrivo di Laon e ottima quanto rischiosa l'idea di avventurarvi per il pavé. Buona la prima settimana, quella dei blu è migliore ma questa è comunque ottima. Personalmente sui Vosgi avrei fatto un arrivo più facile e secco, tipo La Planche. Ok il passaggio sul massiccio centrale, la tappa del Lac De Payolle mi dice poco e fatico a classificarla rossa. Bene Hautacam che era uno dei percorsi che avevo pensato. 

La cronometro l'avrei fatta piatta invece che mossa visto che già il Tour è molto duro. Ottima la scelta del Mont du Chat - quello dell'Alpe è un bel tappone che personalmente avrei messo in fondo ma ci può stare anche qua. La tappa di Gap è anch'essa durissima e la scelta dell'ancelle è ottima ma anche qua è quasi più gialla che rossa ed è una tappa che avrei visto bene in apertura. La tappa finale è durissima, anche troppo. La tappa di parigi parte inutilmente troppo lontano. Anche qua in termini di lunghezza siamo alla pazzia più assoluta: 3741 km, ancora più fuori dei blu

Non avete fatto schifezze ma onestamente è un tour eccessivamente duro. Le tappe prese singolarmente sono belle, ottime, non ci si rende nemmeno conto della limitazione, ma il disegno nel suo insieme è decisamente non positivo. Sarebbe bastato levare qualche difficoltà per avere la vittoria in pugno, così ve la giocate coi blu che hanno cannato malamente una sola settimana.

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  • Amministratori

Recensioni di Papaloukass

Squadra Blu

Già dall'elenco delle tappe si nota un chilometraggio totale esagerato (8 tappe oltre i 200 km, 4 nelle prime 9...).

Buono il prologo e la seguente, discreta Lannion ma molto meglio quella di Hennebont.

Davvero ottima Cognac, come il seguente arrivo di Tulle.

Ok anche Agen, anche se farei tanta fatica a definirla di media montagna. Rifornimento in discesa a parte, bene pure Hautacam. Comunque nota di demerito per la gestione di Pirenei e giorno di riposo.

Trovo interessante la frazione di Les Angles, nulla da dire sul quasi piattone di Agde; l'arrivo di Anduze è invece di una rara pericolosità.

Buoni i 3 giorni tra Massiccio e Ventoux, con due buoni arrivi a Chanac e Le Puy en Velay.

Cronometro piena di strappi e curve, l'avrei preferita più da specialisti.

Allos andrebbe bene se non arrivasse in un buco di culoz (appunto a parte:viste le denominazioni di Mentone e Santo Stefano di Tinia, immagino che a tracciarla sia stato un nostalgico del dominio sabaudo).

Convincono meno di zero la frazione di Saluzzo e l'insensata ripartenza dal Colle del Moncenisio, dopo un arrivo sul suddetto colle che mi lascia piuttosto perplesso. Un po' come il rifornimento a "Oix". Quando ci sono passato i cartelli dicevano "Oulx", ma forse ricordo male.

Discreta Belle Plagne che non convince in pieno, mi sarei aspettato altro per la decisiva tappa di montagna.

Questa claudicante ultima settimana termina con un arrivo ai celebri Champs Elysee di Parigi, la "s" risulta dispersa.

In generale, l'ultima settimana rovina il buon lavoro fatto nel resto del percorso. D'altronde qualcosa del genere può succedere quando la comunicazione è inesistente e il lavoro, più che di gruppo, è individuale.

Squadra Rossa

I 3600 e rotti dei blu sono tanti, ma voi siete riusciti a sforare, e di tanto, i 3700... chapeau.

Buono l'arrivo di Laon, mentre apprezzo l'inserimento del pavè anche se alla seconda tappa in linea mi pare un po' troppo presto.

Buona anche Pont a Musson, molto duro invece Le Gaschney col Petit Ballon - e siamo solo alla 6a...

Molto buono il weekend della prima settimana con un'ottima frazione intermedia e l'arrivo sul Beal, anche se l'avrei alleggerita evitando di piazzarci quasi 4000 metri di dislivello.

Buona una classica tappa da fughe come Decazeville dopo il riposo, idem le due pirenaiche e il Ventoux dopo un facile piattone.

Cronometro molto dura, anche qua avrei preferito qualcosa più per specialisti.

Bella e dura Yenne, bella e durissima quella dell'Alpe: i metri di dislivello di questo Tour raramente scendono sotto i 3000, e non è proprio un bene.

Gap molto, molto interlocutoria, ma anche qua ci scappano più di 3500 metri di dislivello.

Eccessivo il tappone finale di Isola 2000: 6600 metri di dislivello sarebbero esagerati a prescindere, lo sono a maggior ragione in un Tour come questo.

Tirando le somme: tappe belle, posizionate bene, ma a conti fatti troppo dure.

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  • Amministratori

Recensioni di Nasdon33

Squadra Blu:

Chilometraggi piuttosto particolare tra quello altissimo generale e sbalzi enormi come tra la seconda e la terza tappa.

Il prologo iniziale va bene, come le 4 tappe successive. La tappa degli sterrati non la comprendo, molti tratti non sembrano fattibili e almeno in una tappa del genere una descrizione l'avrei gradita.

Bella la tappa di Tulle, arrivo piazzato un po' a caso ma può starci. Ok la tappa seguente e buono il tappone della prima settimana.

La tappa di Les Angles mi dice pochissimo, ok quelle seguenti mentre la tappa di Chanac è carina solo che nel versante duro di Cote de Les Bondons è parecchio stretta la sede stradale. La tappa di Le Puy-en-Valey non è male solo che ci sono troppe tappe che si adattano a quella categoria di corridori.

Bene il Ventoux dal lato duro, crono molto complicata e a seguire la prima tappa alpina che però non presenta salite in grado di fare grande differenza probabilmente. Non capisco la scelta di una volata a Saluzzo, però se il motivo era per fare davvero il Colle dell'Assietta compresa discesa da Sportinia anche no. Credevo fosse un Touv da disegnare non un percorso di ciclocross.

Nella tappa di Belle Plagne non so se sia peggio l'arrivo/partenza sul Col de Montcenis, la Madaleine così isolata o il complesso della tappa.

E questo era pure il tappone finale? Spero fosse uno scherzo.

Squadra Rossa:

Rispetto all'altro percorso sicuramente si nota una maggiore confusione nella planimetria generale, oltre ad un chilometraggio addirittura superiore. Sembra che vi siate copiati l'idea di crono iniziale <10km e mega crono da 50km nel finale.

Molto bella la tre giorni iniziale, anche se la tappa del pavè andava gestita meglio, i tratti più duri sono i primi con un gruppo di 200 corridori non tutti esperti delle pietre sono potenzialmente fatali per qualcuno.

Bene le due tappe seguenti e molto carina la prima tappa di montagna, ok la settima e interessante la tappa di La Clayette. Ok la tappa del Col du Beal, anche se rende la prima settimana davvero dura. Buona la decima per le fughe. Può starci la dodicesima che anticipa il tappone di Hautacam, pari pari a quello dei Blu.

Emozionanti i 227 km pianeggianti di sabato che precedono il classico Ventoux, ma come per i Blu preso dal versante duro. Cronometro devastante tra chilometraggio e dislivello che comunque non basta ad equilibrare un percorso così montagnoso(quantomeno doveva essere piatta, se non almeno 80km totali a cronometro).

Bella la tappa di Yenne, anche se come arrivo siamo ai limiti e il Col du Coq è fin troppo isolato. Molto bello il tappone dell'Alpe d'Huez, seguito da una tappa intermedia interessante a Gap e dal mostruoso tappone finale di Isola 2000.

Tante belle tappe, ma il bilanciamento è stato lasciato a casa completamente mi pare.

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  • Amministratori

Recensioni di PR8

Squadra blu:

Non mi piace innanzitutto l’idea di concentrare il Grand Depart in un'unica città, avrei scelto piuttosto di onorare l’intero dipartimento del Calvados, magari con un arrivo a Lisieux o a Deauville (sfruttando le numerose cotes lungo la costa).

Ok Saint-Malo e le due successive tappe bretoni, nervose e con finali insidiosi. Va bene inserire quindi un’altra opportunità per velocisti puri e l’innovativa frazione di Cognac.

I finali di Tulle e Agen sono buoni ma troppo simili, e considerando che siamo ormai all’ottava tappa avrei gradito vedere qualche salita un po’più lunga. Inoltre alcune discese sono a mio parere da considerare impraticabili per gli standard di sicurezza del Tour.

La frazione di Hautacam è buona, ma essendo la prima tappa di alta montagna avrei evitato di inserire due HC. Avrei volentieri anche fatto a meno di vedere quel rifornimento in discesa.

A mio parere è positivo far cominciare la seconda settimana con una tappa impegnativa (anche se l’ultima salita è troppo pedalabile per fare realmente la differenza), ma in questo modo si rende necessario un lunghissimo trasferimento prima di raggiungere le Alpi.

Decisamente negativa la scelta di alcune località d’arrivo, troppo piccole per una corsa come il Tour (Anduze ma soprattutto Chanac), e sottolineo che mi limito a citare quelle d’arrivo. La frazione di Chanac sarebbe anche interessante, ma quella successiva risulta assolutamente inutile a questo punto della corsa. Lo schema tappa lunga + ascesa al Ventoux funziona ma è decisamente inflazionato.

Interessante, anche paesaggisticamente, la crono. Ok anche Allos. Capisco poco, in assenza di descrizioni, la scelta di sconfinare in Italia con una tappa da fughe. A meno di imponenti opere di asfaltatura o messa in sicurezza la strada dell’Assietta non è praticabile.

Ok l’arrivo di Belle Plagne ma la tappa in sé, con la Maddalena così lontana dal traguardo, mi dice poco. Terza settimana decisamente insufficiente.

In complesso un Tour negativo, con un chilometraggio esagerato. Forse lavorando in collaborazione a tutte le tappe avreste fatto un lavoro migliore.

Squadra rossa:

Anche qui non condivido la scelta di dedicare il Grand Depart ad una sola città, per giunta non una metropoli, allontanandosene peraltro subito con un lungo trasferimento.

Le frazioni di Laon e Denain sono molto buone, ma le avrei fatte precedere da una tappa per velocisti puri. Nulla da dire sulle due successive frazioni di trasferimento. Mi piace la frazione sui Vosgi, e non mi turba sia posizionata così presto all’interno della corsa.

Buona la tappa di La Clayette, ma la località d’arrivo è decisamente al limite come grandezza. Ci può stare il Col du Beal a conclusione di una settimana priva di asperità decisive ma molto insidiosa.

Avrei evitato una tappa da fughe subito dopo il giorno di riposo, considerato anche che è seguita da una tappa facile. Lac de Payolle non è nulla di eccezionale, considerato anche che la discesa del Lancon è al limite della praticabilità. La tappa di Hautacam in termini di calendario l’avete piazzata in una posizione più adatta rispetto ai blu. Per quanto riguarda il Ventoux vale il discorso fatto per i blu.

La cronometro è forse un po’eccessiva, soprattutto per quanto riguarda l’altimetria. Vanno bene il Mont du Chat e la micidiale tappa dell’Alpe, anche se si corre il rischio che metta la parola fine per quanto riguarda la vittoria del Tour. Va bene Gap, anche se rischia di passare come tappa per recuperare le forze.

Decisamente esagerati la frazione di Isola 2000 ed il lunghissimo trasferimento verso Parigi.

In complesso il Tour mi pare buono, ma il chilometraggio eccessivo e le troppe salite lo portano sotto alla sufficienza, che raggiungete solo perché ho regalato mezzo voto anche ai blu.

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