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114th Paris - Roubaix


novaranelcuore

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Molti corridori hanno pensato più a non far vincere Cancellara e Sagan che alla loro corsa. Il risultato è la vittoria di un carneade che vince a 37 anni. Tra l'altro portandosi per lunghi tratti in carrozza Vanmarcke. Peccato.

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Sicuramente corridori come Standard, Boonen e in parte lo stesso Vanmarcke, che poi ha avuto il peso della corsa nel finale hanno visto nel distanziare i favoriti la migliore opportunità del giorno, poi la possibilità di perdere c'è comunque , anche perché vince uno solo. Per non far vincere Hayman e rasserenare l'animo di chi arrossisce se non vince un big potevano arrendersi al primo scatto di Vanmarcke anziché ostinarsi a inseguirsi e correre per la vittoria. 

Infine da spettatore ho visto una bella corsa, in cui tutti hanno dato il massimo dando spettacolo per quasi 100 km. Certo che il Cancellara di 3-4 anni fa sarebbe probabilmente riuscito nel suo tentativo di colmare il distacco che si era formato... oppure il Boonen sempre di quel periodo avrebbe avuto la forza per chiudere la gara senza problemi. Però che fenomeno è uno che dopo 14 edizioni dal primo ottiene un altro podio?

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8 hours ago, emmea90 said:

Molti corridori hanno pensato più a non far vincere Cancellara e Sagan che alla loro corsa. Il risultato è la vittoria di un carneade che vince a 37 anni. Tra l'altro portandosi per lunghi tratti in carrozza Vanmarcke. Peccato.

Tu vedi congiure dappertutto... guarda che è assolutamente naturale che davanti si siano coalizzati, una volta rimasti staccati Sagan e Cancellara che erano i due principali favoriti. Perché diavolo avrebbero dovuto aspettarli? Già non è il caso di invocare il fair play nelle tappe di un grande giro, a maggior ragione non ci si può certo fermare ad aspettare chi cade, chi fora o chi semplicemente rimane intruppato in una Roubaix! e proprio perché è la Roubaix, bellezza, e da sempre questa è una corsa che si gioca anche su episodi del genere. Senza contare che, nella scelta di spingere a fondo un'azione nata a più di 100 km dall'arrivo, quelli davanti hanno rischiato di perderla quanto quelli che erano dietro.

Poi non capisco perché non debba aver valore la vittoria di Hayman, se ha avuto la forza di restare con Vanmarcke e Stannard (che erano quelli più forti sulle pietre) e con lo stesso Boonen. E' assurda questa tua pretesa che ad ogni corsa debba vincere il favorito*, pena l'indegnità di qualsiasi altro risultato: il ciclismo si corre all'aria aperta, sulla strada e tra mille variabili, non è un freddo esercizio di laboratorio, e per fortuna!

* così come è assurdo stabilire a priori che il favorito ed unico prescelto al Trionfo sia, a seconda dei casi, uno slovacco o un madrileno.

Modificato da smec-easyjet
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Tra l'altro il lavoro per tenere a distanza Sagan e Cancellara è stato soprattutto a carico dei gregari (Martin in primis), mentre ciò che ha rimesso in gioco Hayman è proprio che dal Carrefour in avanti (e forse anche un po' prima), i corridori del gruppo davanti hanno corso all'insegna dell'individualismo più esasperato, tentando ciascuno a propria volta, di chiudere la corsa prima della volata e dando tutto per vincere. Se proprio avessero voluto essere certi di tenere fuori quelli dietro avrebbero fatto una doppia fila fino agli ultimissimi km.

La carta vincente di Hayman (comprensibilmente, visto che era quello che aveva meno da perdere) è stato il fatto di essere l'unico a non temere la volata al velodromo, proprio perché in un certo senso era la sua unica carta, quindi ha corso con estrema regolarità arrivando meno finito degli altri.

Però anche qui, seguendo la strada del fatto che la corsa è bella solo se vince un grande nome, avrebbero dovuto darsi cambi regolari quando il vincitore ha mollato qualche metro, oppure benedire l'azione di Vanmarcke senza dannarsi a inseguire? A me è piaciuta la corsa che ho visto, indipendentemente dal vincitore, che magari avrebbe potuto uscirsene ugualmente con una fagianata in una corsa all'insegna del tatticismo più spinto con Sagan e Cancellara rientrati nel gruppetto di testa (lì sì che ci sarebbe stato da ridere)

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Bello ritrovare il forum con questa nuova veste!

Per quanto riguarda la Parigi-Roubaix, corsa straordinaria, erano anni che non mi divertivo così assistendo ad una corsa. Hayman, per come si è sviluppata la corsa è stato un grandissimo vincitore, poco adatto ad essere comparato ai recenti carneadi vincitori: O'Grady, Knaven e altri vinsero approfittando di una superiorità numerica e di squadra, di troppo controllo dei big, di situazioni di corsa di stallo, Hayman ha vinto invece battendosi alla pari con gli altri 5 (EBH, Boonen, Stannard e Vanmarcke, cui tutti meritano un 9,5 per la fantastica corsa che hanno fatto anche negli ultimi 15 chilometri quando era più logico e più naturale risparmiare la gamba per giocarsi solamente una sparata finale). 

Grande, grandissimo dispiacere per Cancellara, ma fortunatamente per lo svizzero la Roubaix è solo una delle tante corse che lo hanno reso grande ed io spero possa fare il suo saluto finale con la maglia color arcobaleno (a cronometro sicuro, e magari anche in linea). Sagan invece è giovane, ha appena vinto il Fiandre e avrà tempo per rifarsi, oggi è stato sfortunato e poco aiutato, e credo pure nemmeno nella sua condizione migliore (così come cancellara nel momento in cui il distacco dagli uomini di testa era ridotto a circa una trentina di secondi poteva attaccare, invece l'azione è stata tardiva, ai 50, rosicchiando appena una decina di secondi, oltre che nella fase successiva di corsa, al momento della caduta dei due Sky, Sagan e Cancellara non sono più riusciti a guadagnare nulla nonostante l'episodio, altro segnale di una condizione non sufficientemente superiore per due corridori di questa caratura); la squadra poi è quello che è, neppure scarsa ma al livello di tante altre (Hayman quand'è che ha salutato il suo ultimo compagno di squadra? 150 chilometri prima?) che non può permettersi nessuna sfiga, come è stata la caduta di Gatto. Avevo letto da qualche parte una provocazione ma che secondo me non sarebbe neppure stupida, ovvero passare alle Etix al ritiro di Boonen: come abbiamo visto quest'anno ne Terpstra nè Stybar paiono in grado di raccoglierne l'erede e una squadra così forte è quello che serve per un corridore che essendo dotato di ottimo fondo, resistenza, scatto ma anche abilità in volata, dovrà sempre correre con molti più avversari, come succedeva a suo tempo proprio a Boonen  (ovviamente lo slovacco è anche notevolmente più forte in salita ma nell'ambito Fiandre-Roubaix questo conta poco),

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quella di Sagan alla Etixx non è una provocazione, ma una voce di mercato decisamente credibile: se davvero la Tinkoff chiude a fine stagione, Sagan rimane a spasso ed è esattamente il tipo di corridore che fa al caso della Etixx per sostituire Boonen, vale a dire un corridore che da abbastanza garanzie (e in un numero abbastanza ampio di corse) da giustificare il fatto di mettergli a disposizione quella che, a livello di individualità, rimane la miglior squadra in assoluto sulle pietre.

Perché Lefevère potrebbe anche pensare di sostituire Boonen con un altro belga per mantenere l'identità nazionale del team, ma (a prescindere dal fatto che i nomi che sto per fare siano o meno in scadenza di contratto e quindi ingaggiabili per l'anno prossimo, cosa che non so) né Vanmarcke che per vincere deve arrivare da solo e non deve avere avuto prima le solite sfighe; né Benoot, Stuyven o Theuns che sono ancora troppo giovani e devono ancora dimostrare di meritare una squadra ad hoc per loro; né Van Avermaet che è senza dubbio fortissimo, ma che vista l'età non è più un corridore su cui investire pesantemente per gli anni a venire - nessuno di questi, ad oggi, una volta arrivato in Etixx potrebbe reclamare per sé il ruolo di capitano unico al cospetto di Terpstra, Stybar, Lampaert, Vandenbergh, Martin, ecc

Che poi il problema della Etixx degli ultimi anni è stato proprio questo: da quando Boonen ha smesso (per sopraggiunti limiti di età) di essere l'unico faro della squadra, ci sono stati troppi galli nel pollaio, non si è più capito chi correva per chi e spesso si sono viste gestioni dei finali di gara al limite del disastroso (Omloop 2015 e Harelbeke 2016 i casi più eclatanti), per cui nel loro caso non si tratta di prendere 2-3 rinforzi forti - che andrebbero solo a complicare ulteriormente gli equilibri - ma di prendere un unico, grande corridore. E quel corridore non può che essere Sagan.

Senza contare che chi mette i soldi, Bakala, è di nazionalità ceca, e che cechi e slovacchi sono praticamente cugini: vedi il fatto di corrrere il campionato nazionale assieme, e la grande amicizia tra Sagan e Stybar che, per altro, credo aiuterebbe ancora di più nell'inserimento in squadra di Sagan. Infine, la Etixx sarebbe la soluzione ottima per Peter anche perché non ha grandi uomini da classifica, per cui potrebbe dargli pieno supporto anche nei GT.

Per tutte queste considerazioni, se non prendono Sagan, direi che l'unico altro erede di Boonen sia Degenkolb, sempre ovviamente che dimostri di essersi ripreso al meglio dall'incidente di gennaio.

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@smec-easyjet (si, ho scoperto che ora ci possiamo menzionare xD) La tua osservazione é interessante, sebbene io sia un estimatore di Stybar penso che con sagan alla etixx tornerá ad esserci un faro in squadra che metterá le cose a posto. Inoltre, ragionando da ignorante, quello che é mancato a sagan in questi anni sulle pietre é stata proprio la squadra in appoggio, mentre in Etixx la musica.in tal senso sarebbe diversa.

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20 minutes ago, MattHorse said:

@smec-easyjet (si, ho scoperto che ora ci possiamo menzionare xD) La tua osservazione é interessante, sebbene io sia un estimatore di Stybar penso che con sagan alla etixx tornerá ad esserci un faro in squadra che metterá le cose a posto. Inoltre, ragionando da ignorante, quello che é mancato a sagan in questi anni sulle pietre é stata proprio la squadra in appoggio, mentre in Etixx la musica.in tal senso sarebbe diversa.

@MattHorse (figa questa cosa che ci si può taggare!) anche a me piace un sacco Stybar, e ad ogni modo una Etixx che tornasse ad essere leader-centrica potrebbe tornare anche a suo vantaggio, basta pensare alle due Ronde che Devolder è riuscito a vincere negli anni in cui la carriera di Boonen era al culmine. Dico questo perché per capitano unico conclamato non intendo una squadra di semplici portatori d'acqua al Dio-Leader, bensì intendo una squadra in cui le gerarchie sono stabilite fin dalla partenza: si sa chi dovrà essere il finalizzatore, ma si sa anche che le altre mezze punte possono entrare in azione prima, ciascuna in determinati momenti. E infatti Devolder i suoi Fiandre li ha vinti sempre partendo molto lontano dall'arrivo, con Boonen che correttamente gli ha coperto le spalle da dietro: perché ovvio che quando hai in squadra un faro come era Boonen e come potrebbe essere Sagan, se sganci un suo compagno da lontano (ieri Devolder, un domani magari proprio Stybar) dietro tocca agli altri andare a ricucire, ma gli altri possono anche pensare che non gli conviene sbattersi troppo per riportare sotto anche Boonen/Sagan.

Questo è successo in passato e questo potrebbe ripetersi con Sagan alla Etixx: vantaggi reciproci, perché Sagan in una situazione normale di corsa avrebbe una squadra che lavora per lui, ed i compagni in certe situazioni potrebbero invece approfittare del marcamento esasperato al loro leader per giocare d'anticipo. Cosa che nella Etixx anarchica degli ultimi anni non è più successo, perché nessuno (e giustamente, dal suo punto di vista) ha ritenuto di rischiare le proprie ambizioni con un all-in a 80-90 km dall'arrivo, preferendo invece conservare le proprie energie per i finali. E questo, appunto, succede quando in squadra non c'è un leader conclamato, ma tanti ottimi corridori, a ciascuno dei quali non si può chiedere di subordinare la propria tattica alle esigenze dell'altro.

Facendo un paragone calcistico, un Sagan alla Etixx sarebbe un po' come quei centravanti boa che fanno sì tanti gol, ma prendono anche un sacco di botte e fanno un sacco di lavoro duro, che permette ai centrocampisti di inserirsi più spesso e di segnare, quindi, anche loro di più. O meglio, Sagan di per sé è già oggi un attaccante boa, ma non si può chiedere ad Oscar Gatto di finalizzare da lontano come invece potrebbe fare appunto Stybar o Terpstra.

 

Modificato da smec-easyjet
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Egoisticamente, pensando allo spettacolo, mi viene da sperare che la Etixx non ingaggi nessuna primissima punta e continui a correre da grande squadra che deve terremotare le corse, ma mi pare quasi scontato l'approdo di Sagan da quelle parti, sempre ammesso che, come auspicato da emmea, non decida di cambiare radicalmente pelle e di cercare fortuna in tutt'altro tipo di gare (possibilità che mi pare comunque remota).

A proposito comunque della corsa di domenica ho trovato su un altro forum ciclistico un commento così interessante che devo condividerlo: 

"la questione è che la corsa è stata messa sul piano della autentica essenza di questo sport, ovvero il fondo. 
Ad Hayman si è accesa quella inconfondibile luce al momento giusto quando agli altri si stava spegnendo.
Il ciclismo, quando diventa uno sport inimitabile, assolutamente diverso da tutti gli altri, che rimangono sul piano della prestazione e della forza o forza/resistenza, è questo. Il fondo è una qualità anche spesso indipendente da quelle.
Hayman ad esempio sul Carrefour aveva quasi desistito, poi si è accesa quella luce inconfondibile, non si sa da dove, quando pensi che non hai più nulla da chiedere e da dare. Ovviamente si è giovato delle "chiusure" altrui....ma a quel punto anche semplicemente seguire chi chiude è già un numero di alta classe.
Assurdo sminuire questa vittoria o rammaricarsi della scarsa fama del vincitore.
Quante corse oggi vanno a mettersi su questo piano atletico? Pochissime. Un tempo era quasi sempre così. "

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40 minutes ago, ian said:

Egoisticamente, pensando allo spettacolo, mi viene da sperare che la Etixx non ingaggi nessuna primissima punta e continui a correre da grande squadra che deve terremotare le corse, ma mi pare quasi scontato l'approdo di Sagan da quelle parti, sempre ammesso che, come auspicato da emmea, non decida di cambiare radicalmente pelle e di cercare fortuna in tutt'altro tipo di gare (possibilità che mi pare comunque remota).

A proposito comunque della corsa di domenica ho trovato su un altro forum ciclistico un commento così interessante che devo condividerlo: 

"la questione è che la corsa è stata messa sul piano della autentica essenza di questo sport, ovvero il fondo. 
Ad Hayman si è accesa quella inconfondibile luce al momento giusto quando agli altri si stava spegnendo.
Il ciclismo, quando diventa uno sport inimitabile, assolutamente diverso da tutti gli altri, che rimangono sul piano della prestazione e della forza o forza/resistenza, è questo. Il fondo è una qualità anche spesso indipendente da quelle.
Hayman ad esempio sul Carrefour aveva quasi desistito, poi si è accesa quella luce inconfondibile, non si sa da dove, quando pensi che non hai più nulla da chiedere e da dare. Ovviamente si è giovato delle "chiusure" altrui....ma a quel punto anche semplicemente seguire chi chiude è già un numero di alta classe.
Assurdo sminuire questa vittoria o rammaricarsi della scarsa fama del vincitore.
Quante corse oggi vanno a mettersi su questo piano atletico? Pochissime. Un tempo era quasi sempre così. "

Questione di fondo o meno, ne è uscita comunque una delle più belle classiche degli ultimi anni, a prescindere da cadute e imprevisti che fanno comunque parte di questo sport. Ho sentito parlare di Hayman vincitore non degno, ma perchè? In fondo è stato il più furbo ed è riuscito a battere comunque un mostro sacro come Boonen, mica pirazzi.

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1 hour ago, MattHorse said:

Questione di fondo o meno, ne è uscita comunque una delle più belle classiche degli ultimi anni, a prescindere da cadute e imprevisti che fanno comunque parte di questo sport. Ho sentito parlare di Hayman vincitore non degno, ma perchè? In fondo è stato il più furbo ed è riuscito a battere comunque un mostro sacro come Boonen, mica pirazzi.

oh appunto, MICA PIRAZZI :wink:

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Ho citato quel commento per sottolineare che forse non è stata solo furbizia, ma il frutto di una corsa tirata fin dall'inizio e tiratissima almeno per le ultime due ore e mezza, una cosa che ho visto pochissime volte, quindi praticamente un altro sport rispetto a quello che siamo abituati a vedere. In effetti a parte la componente specializzazione, l'altro aspetto fondamentale della Roubaix (anche di altre gare del Nord, specie quelle che non hanno un solo punto deputato a fare la differenza), che causa a volte verdetti sorprendenti, è il fatto che spesso i capitani cominciano a menarsi a grande distanza dall'arrivo e questo cambia anche sensibilmente i valori in campo.

Peraltro questo stesso risultato si potrebbe ottenere in qualunque classica monumento da parte degli organizzatori riducendo drasticamente il numero dei gregari per ogni squadra e da parte dei corridori muovendosi più spesso con attacchi da lontano 

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