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La Leggenda di Lirio Foresi - il Divoratore di Cannibali


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Anche thor hushovd forse..? comunque mi piace il nuovo tipo di narrazione!

 

più hushvod che zabel...anche se il norvegese è migliore come pavearo, e forse inferiore come tenuta in collina. come nuovo zabel io vedrei più un degenkolb o un demare, in realtà!

 

 

il secondo dei tre tour.1 a cui partecipiamo è, come detto, il Tour del Mediterraneocorsa in cui assistiamo all'esordio stagionale di Lirio

Eh si, perchè al nostro campioncino è rimasto un po' indigesto quel secondo posto conquistato nella sua seconda stagione, ad una manciata di secondi dal vincitore (che se non ricordo male era Vachon)...e la corsa, tra volate, tappe collinari e crono, è decisamente di suo gradimento. 

La startlis è di tutto rispetto: oltre ai temibili corridori di casa Vichot, Bouet, Gallopin, Rolland (ma ci avete fatto caso con che % su pcm i corridori francesi vincono le gare che si disputano in Francia? Sciovinisti!), ecco a voi Nairo Quintana (l'ho detto che ha raggiunto l'85 in montagna? si, l'ho detto) e il francesino Elissonde, altro scalatore in grande ascesa (ha toccato quota 82..)

 

Lirio parte forte: si piazza nelle volate, vince subito una delle tappe più impegnative con grande nonchalance...

 

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...e domina la frazione a cronometro!

 

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cerca poi in tutti i modi di rovinarsi questa vittoria ormai annunciata lasciando scappar via il temibile Bardet nell'ultima tappa (78 in mon, 80 in coll, mica un fessacchiotto qualunque) ma riuscendo in extremis a ricucire un minimo le distanze. Vince dunque Foresi, anche se per il rotto della cuffia, con appena 19" sull'idolo di casa!

 

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2 tour.1 vinti su 2...manca il terzo, e si dice "non c'è due senza tre". Niente di più sbagliato: la Vuelta a Andalucia si dimostra sempre una delle corse più difficili da vincere, almeno per me (o ci vai con gente forte e in forma, oppure niente da fare). Noi mandiamo Herrada per far correre allo spagnolo la gara di casa, ma Jesè più del 9° posto non riesce a raccattare; peggio ancora Schuermans, fuori forma e con belle botte di -3 / -4 nelle tappe montanare. Alla fine a vincere è Nibali

 

 

Chiudiamo quindi il bilancio della nostra partecipazione ai Tour.1 della stagione con:

 

- Etoile de Besseges      = vittoria finale (Brigante) - 1 tappa (Brigante) - maglia a punti/giovane (Brigante)

- Tour del Mediterraneo  = vittoria finale (Foresi) - 2 tappe (Foresi) - maglia a punti/giovane (Foresi)

- Vuelta a Andalucia       = 9°posto finale (Herrada)

 

possiamo ritenerci soddisfatti!

 

a prestissimo con...le classiche .1!

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CLASSICHE .1

 

 

Se la partecipazione ai tour.1 è stata abbastanza ridotta, quella nelle classiche è invece piuttosto cospicua. Merito della programmazione, che distribuisce queste corse in maniera omogenea all'interno del calendario, da febbraio a ottobre. Le nostre preferite sono ovviamente quelle coi percorsi più caratteristici (e il vero peccato è il fatto che molte delle classiche .1 ripropongano percorsi identici..attendiamo la prossima carriera per vedere i profili del pack ITA!): le classiche italiane in questo non si battono (Laigueglia, Strade Bianche, Roma Maxima, ma anche la Coppa Sabatini.).

 

La nostra tradizione

 

Non male il comportamento della Mapei nel corso delle prime tre stagioni: ci è sempre mancato qualcosa in termini di brillantezza nella prima parte della stagione (motivo per cui abbiamo sempre "steccato" in appuntamenti importanti, come il Laigueglia, ma abbiamo avuto sempre una grande ripresa o durante l'estate (in stagione 2 col super-Matthews) o in quella autunnale (come nella stagione 3). Alla fine sono 20 i successi ottenuti in questa categoria dalla nostra squadra finora: il mattatore è Matthews, il corridore che più di ogni altro sembra fatto apposta per questo tipo di corse (non è un velocista di primissima fascia ma comunque un ottimo sprinter, con un valore in collina invidiabile). Vediamo un po' il palmares Mapei:

 

Matthews   =    6 vittorie  (Roma Maxima, Giro di Toscana, Gp Plumelec, Gp Matteotti, Coppa Bernocchi, Gp Isbergues)

Foresi        =    4 vittorie  (Gp Lugano, Roma Maxima, 2 Coppe Sabatini)

Burlakov    =    3 vittorie  (2 Chrono des Nations, Gp Argovie)

Brigante    =     2 vittorie  (Handzame Classic, Gp Pantaloni)

Yates        =     1 vittoria  (Strade Bianche)

Villella       =     1 vittoria  (Coppa Agostoni)

Ewan        =     1 vittoria   (Gp Beghelli)

Crescentini =   1 vittoria   (Gp Prato)

Pardi         =     1 vittoria  (Paris-Bourges)

 

12 vittorie in territorio italico, 8 all'estero. 

Le classiche in cui abbiamo vinto di più son state la Roma Maxima, la Coppa Sabatini e la Chrono des Nations, con 2 successi totali. 

La stagione in cui abbiamo ottenuto più successi è stata la stagione 2: 9 vittorie totali, con l'australiano Micheal Matthews protagonista assoluto con 5 trionfi.

 

Ma vediamo cosa abbiamo combinato quest'anno....

 

 

La stagione 4 inizia allo stesso modo degli altri anni: ciclisti non in perfette condizioni fisiche, freschezza non ottimale, forma di gara sempre negativa per i leaders...non riusciamo, ancora una volta, a non andare oltre il piazzamento in alcune della nostre gare preferite: al Laigueglia otteniamo solo un posto con Mohoric, al Gp di Lugano Villlella arriva sul gradino più basso del podio, stessa cosa fa Van Rensburg nel Gp di Camaiore

 

Per vedere una vittoria bisogna attendere la quarta classica .1 da noi disputata, forse la più prestigiosa di tutte: lo Strade Bianche di inizio marzo. Se l'anno scorso fu Yates a dominare, quest'anno è super Lirio a entrare in azione e, lanciato da Villella, a giungere vittorioso allo sprint finale a tre...

 

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Tuttavia non è il preludio a una lunga serie di vittorie: per la prima volta stecchiamo completamente alla Roma Maxima, non entrando neanche nella top 10, e non facciamo bene neanche al Gp di Stresa, chiuso da Brigante al sesto posto...torniamo però alla vittoria in occasione della Volta Limburg: l'occasione giusta per fare esplodere tutta la velocità di Van Rensburg..

 

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dopo un altro piazzamento alla Paris-Camembert (6° con Dumoulin), facciamo un tris di vittorie consecutive:

 

prima la Klasika di Primavera , con Davidino Villella in cerca di una buona condizione per le Ardenne che trionfa in solitaria...

 

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..poi è la volta di Calebbino Ewan, che regge bene sui piccoli tratti in pavè e vince allo sprint il Tro-Bro Leon (nelle ultime due stagioni dominato dal suo neo-compagno di squadra, Le Bon)..

 

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e a seguire, ecco Van Rensburg che regala il bis stagionale nella Rund Koln, gara finora sempre ostica per i nostri colori...bravissimo il "rookie" Wooster, che lancia al meglio il sudafricano e trova la seconda piazza per una bella doppietta Mapei

 

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Van Rensburg cerca di fare tris nel Gp di Larciano, ma è bravo Ciolek ad anticipare la volata e a vincere di un soffio...

 

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..e il nostro grande velocista non può esultare neanche in occasione del Giro di Toscana, perché uno straordinario Davide Villella riesce ad anticiparlo allo  sprint!

 

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dopo quest'ottimo periodo conosciamo  un momento di flessione...nelle successive classiche .1 non raccogliamo più di qualche podio (Ewan 3° alla Ronde Von Zeeland, Le Bon 2° al Giro del Veneto, Brigante 2° alla Dutch Valley)...

 

ma con l'arrivo dell'autunno si riaccende la nostra stella, soprattutto quella di Oronzo Brigante, finora ancora a secco di classiche .1. Il nostro bel velocista mette a segno una bella doppietta, vincendo prima alla Coppa Bernocchi, per un'altra splendida doppietta Mapei (raggiunto e superato allo sprint Herrada..)

 

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.. e concedendosi il lusso di bissare il successo dell'anno precedente al Gp Pantaloni, addirittura attraverso la simulazione della corsa (una delle poche simulazioni fatte durante la stagione..)

 

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l'ultimo successo dell'anno nelle classiche .1 è targato ancora Davide Villella, vincitore del Giro di Romagna

Ma purtroppo non abbiamo le immagini: ahimè, vi tocca fidarvi!  :)

 

insomma, in conclusione una buona annata per la Mapei in queste classiche, chiusa con 9 vittorie (eguagliato il record della seconda stagione). Micheal Matthews a secco in questa categoria di corse, a far la voce grossa son stati Villella (tre vittorie), Van Rensburg e Brigante (due vittorie). 

Ma eccovi il resoconto sintetico:

 

 

Laigueglia      =   Mohoric 5°

Gp di Lugano =  Villella 3°

Gp Camaiore =  Van Rensburg 3°

Strade Bianche = Foresi 1°

Roma Maxima =   ------   

Gp Stresa      = Brigante 6°

Volta Limburg = Van Rensburg 1°

Paris-Camembert = Dumoulin 6°

Klasika Primavera = Villella 1°

Tro-Bro Leon    = Ewan 1°

Rund Koln       = Van Rensburg 1°

Gp di Larciano  = Van Rensburg 2°

Giro di Toscana = Villella 1°

Ronde Von Zeeland  = Ewan 3°

Gp di Argovie  =  -------

Gp Matteotti  =   Yates 4°

Dutch Valley   = Brigante 2°

Giro del Veneto  = Le Bon 2°

Coppa Bernocchi  = Brigante 1°

Coppa Agostoni  = Ewan 3°

Gp Pantaloni  = Brigante 1°

Gp di Prato  = Ewan 11°

Coppa Sabatini   =  Dumoulin 3°

Paris-Bourges  =  Villella 3°

Gp Beghelli   = Villella 2°

Giro di Romagna   = Villella 1°

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ragazzi perdonate la lentezza del caricamento ma son reduce da giorni lavorativi di fuego...

 

a breve tutte le corse .hc di questa quarta stagione!

 

per quanto riguarda strani poteri paranormali e retroattivi di gufaggine, beh...senza fare grandi anticipazioni, sappiate che almeno in una delle corse più importanti del wt questo potere ha funzionato...vedremo in quale....  :(((

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TOUR .HC

 

 

E vediamo cosa abbiamo combinato nelle corse HC. 

Si tratta di un gruppo di giri davvero eterogeneo: dal Tour del Qatar, forse il più prestigioso avvenimento per la velocità pura, ai vari Criterium International, Giro del Trentino, Vuelta a Burgos, dove sono gli scalatori puri a fare la voce grossa, al giro per paveari, il De Panne Tour, ce n'è per tutti i gusti...vuoi provare il fascino di un livello di competitività degno del world tour? partecipa al Tour di California, dove sono sempre presenti grandi campioni. Vuoi viceversa vivere un giro imprevedibile, dove è più probabile che siano le fughe a determinare la classifica finale che i reali valori in campo? Hai ampia scelta: il Tour della Malesia, quello dell'Austria, del Qinghai Lake, anche il Tour of Britain spesso rispondono a questo requisito. Hai dei velocisti con buona tenuta in collina? beh, anche in questo caso hai l'imbarazzo della scelta: tra il Baloise Belgium Tour, il Tour del Lussemburgo, il Tour of Norway, il Tour of Danmark....

 

i tour hc sono inoltre un ottimo modo per le piccole squadre per fare soldi, dal momento che elargiscono premi maggiori rispetto ai tour.1 e alcuni di essi non è che siano particolarmente competitivi...

 

La nostra tradizione....

 

...è una tradizione che va migliorando di stagione in stagione. Nella prima l'unica vittoria ci arrivò da Foresi al Giro del Trentino (ma lui e Yates furono ottimi anche in California: 3° e 2°); anche nella seconda stagione ci fu una sola vittoria finale, e dovemmo attendere l'ultima corsa, il Tour of Britain, per vedere qualcuno dei nostri festeggiare (Glauco Pardi)...ma ottenemmo ben 6 seconde piazze (tra Criterium, Trentino, De Panne, Lussemburgo, Austria, Bayern...). Nell'ultima stagione abbiamo finalmente imparato a vincere un po' di più, grazie soprattutto a Oronzo, che si è portato a casa Lussemburgo e USA Pro Challenge; senza dimenticare le vittorie dei leaders Yates (Criterium) e Foresi (Oman). 

Questo il nostro palmares:

 

vittorie finali:

 

Foresi     2   (Giro del Trentino, Tour dell'Oman)

Brigante 2  (Tour Lussemburgo, USA Pro Challenge)

Pardi   1   (Tour of Britain)

Yates   1  (Criterium International)

 

vittorie di tappa: 

 

Brigante    7

Moschetti  4

Foresi       4

Matthews  3

Caruso      2

altri            1

 

Da segnalare che Oronzo è leader anche nella speciale classifica dei vincitori di maglie a punti della squadra (ben 4, in 4 giri diversi - Oman, DePanne, Lussemburgo, USA Pro), mentre è Davide Villella ad aver vinto più maglie di scalatore: 3 (Trentino, Inghilterra, Lussemburgo)

 

 

 

Cosa avremo combinato in questa stagione? Riusciremo a migliorare il record di 4 vittorie della scorsa stagione?

 

...da come parte la stagione, direi di no. Abbiamo in squadra Van Rensburg, uno dei migliori velocisti al mondo, e decidiamo quindi di farlo correre subito al Tour del Qatar...corsa a tappe difficile, dove o vai con un grande velocista, o vai con grandi passistoni, oppure è inutile che partecipi. Noi confidiamo molto nel sudafricano, che però ci delude totalmente: non riesce a entrare in forma, tiene a fatica gli allungamenti del gruppo che spesso giunge all'arrivo frazionato, conclude la gara appena 13°..meglio di lui fa addirittura il suo gregario Van der Sande, che grazie ad una seconda piazza in una tappa massacrante, arriva 10° nella classifica finale...tour vinto da Guardini

 

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in Oman vogliamo difendere il titolo vinto l'anno scorso da Lirio, e ci andiamo con una squadra giovane a arrembante: Oronzo per le volate, Dombrowsky per la classifica finale (ovvero, per competere in quell'unica tappa con arrivo in salita...)...i risultati ci danno ragione a metà: su 6 tappe ne vinciamo ben 4, con Brigante scatenato, in grado di ripetere le 2 vittorie che ottenne in questo stesso giro durante la sua prima stagione da pro...addirittura con un arrivo in solitaria!

 

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...e nella tappa in salita, quella che in teoria dovrebbe decidere le sorti della classifica, Dombrowsky agguanta una vittoria strepitosa, ai danni nientemeno che di Rui Costa!

 

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ma ecco che avviene l'imponderabile: penultima tappa, insidiosa, collinare: mandiamo il giovane Crescentini in fuga...il vantaggio dei fuggitivi è cospicuo, ma Dombrowsy sembrerebbe essere comunque al sicuro da possibili sconvolgimenti di classifica. il nostro piccolo grande gregario sugli strappi fa valere la sua completezza, e gradualmente stacca i compagni d'avventura...vuole andare a vincere da solo!

 

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Quand'ecco che parte Rui Costa, il cui attacco sorprende tutti: cerchiamo di stargli dietro, ma il portoghese in pianura addirittura aumenta il suo vantaggio ai danni del nostro statunitense... niente da fare: vittoria al nostro coraggiosissimo Crescentini, ma Rui Costa sorpassa Dombrowsky in testa alla generale

 

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ultima tappa pianeggiante, e tutto che sembra ormai scritto: Rui Costa vince il Tour dell'Oman. Macchè!!! ci si mette di mezzo una bella fuga-bidone, con Gavazzi che va a vincere la tappa con un vantaggio abissale, vincendo anche il giro. Secondo il suo compagno di fuga Valencia, appena terzo Rui Costa. Dombrowsky chiude 6°: peccato non esser riusciti a fare di nuovo nostro il giro, ma ci possiamo consolare con le 4 tappe e tutte le altre maglie....Oronzo a punti, Dombrowsky scalatore, Crescentini (9° nella generale, grande!) giovane!

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E' la stagione di alcune prime volte: e dopo il primo Tour del Qatar, è la volta del primo Tour della Malesia, una delle corse più scarse del circuito!

sempre pochi iscritti, sempre pochi ciclisti di spessore. Noi portiamo Mohoric, convinti che il suo 77-74 in mon-coll (limite raggiunto in collina....) possa essere sufficiente per la vittoria. Il suo grande avversario sarà Rubiano: skill analoghe, vedremo come si comporteranno i due nei due arrivi in salita...Taaramae invece, forse il nome più altisonante, non combinerà granchè. 

 

si comportano esattamente come da pronostico: pari e patta. Primo arrivo in salita, vince il nostro giovane su Rubiano allo sprint...

 

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secondo arrivo in salita, vince Rubiano sul nostro giovane allo sprint. 

1-1, stesso crono, i due sono appaiati in testa alla classifica generale a 0" di distacco l'uno dall'altro, con gli altri distanti minuti e minuti...

nelle altre tappe succede che arrivano per lo più fughe da lontano, in cui tentiamo invano di inserire alcuni dei nostri. L'unico che cerca di combinare qualcosa è il giovanissimo Hawke, che sfiora la vittoria di tappa a più riprese in volata (e anche la vittoria della maglia a punti, persa di un soffio..)

 

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...tutto ok, ma....chi è il leader della generale? Rubiano o Mohoric?

 

il problema è che neanche la Cyanide lo sa. Per cui si rifugia in uno squallido ping-pong: un giorno la porti tu, l'altro la porti tu. Evviva il realismo!

 

Ambarabacicciccocco,trecivettesulcomò,la maglia gialla va a....Rubiano

 

Mohoric ci aveva provato ad evitare questa squallida situazione, ma purtroppo non è riuscito a fare suo neanche un abbuono...unica magra consolazione, dunque, la vittoria di tappa e la maglia di miglior giovane...

 

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ad ogni modo, dopo la Vuelta Catalana dello scorso anno, Mohoric si conferma protagonista delle corse a tappe più strambe che possano capitare!

 

 

Neanche la Malesia ci arride!  E siamo giunti a tre gare hc disputate, e nessuna vittoria finale!

Meno male che arriva il Criterium International.

Corsa che noi amiamo: si, perchè dura appena 3 giorni, se porti un buon scalatore basta che vai di pallino e vinci senza problemi, e quindi son soldini facili facili. Noi portiamo Moschetti: il giovane Pierre, col suo 77 in montagna e 75 a crono, sembra essere perfetto interprete per questa corsa....e infatti così è: non vince la crono, ma va a prendersi una facile vittoria su Petilli nella tappa di montagna...e fa suo il Tour. Dopo Yates lo scorso anno, ecco un'altra vittoria targata Mapei al Criterium!

 

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la corsa che invece proprio non riusciamo a vincere è il De Panne Tour: Foresi non lo rischiamo mai in questa corsa tra classiche sul pavè e Ardenne, e quindi andiamo con quel che passa il convento. Quest'anno il convento ne passa uno che avrebbe le carte in regola per fare bene: Le Bon! peccato che il francese non imbrocchi una giornata decente che sia una...e quindi bisogna ricorrere al piano-bis, quello dell'eroe a sorpresa: lo strepitoso Hawke, in virtù di una forma eccelsa, compete con Izagirre nella tappa più difficile, dal basso del suo 71 in pavè e 68 in collina....

 

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...e trova un'eccezionale seconda piazza finale, alle spalle dello spagnolo che per la seconda volta vince questo tour!

 

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Modificato da MrSelfDistruct
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Non ti ricordi cosa accadeva a Pcm 06 nella carriera tua e di El Diablo? Avevo anche quei poteri.  :lol:

Giusto, meglio non sottovalutarti :rotfl: 

 

 

Corse .hc rocambolesche finora, ottime prestazioni ma per le vittorie finali anche una buona dose di sfortuna!

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  • 4 weeks later...

Qualcuno pensava fosse morto. 

 

Qualcun altro era certo che fosse stato finalmente beccato positivo all'antidoping. 

 

Un mese di silenzio..ma lui è ancora vivo. 

 

LIRIO C'E'!

 

Dopo settimane incredibili, di pochissimo tempo a disposizione, tornano finalmente le avventure del nostro amato giovane campionissimo. 

E come se nulla fosse accaduto, come se ci fossimo salutati appena ieri, riprendiamo esattamente da dove avevamo lasciato...

 

....ovvero....stagione 4 - 2017...

 

 

CLASSICHE .HC

 

Il bizzarro calendario delle corse .hc prevede più della metà delle gare concentrate nell'ultimo mese e mezzo della stagione....se infatti da gennaio ad agosto possiamo ammirare i velocisti sfrecciare nella Clasica di Almeria, nello Scheldeprijs e nel Rund Frankfurt, e i paveari "paveare" nel Dwars von Vlaandaren, nell'Omloop Newsblad e nel Brabante Plijs, tra settembre e ottobre ecco grandi classiche italiane con ultimi chilometri al cardiopalma (Tre Valli Varesine e Milano-Torino), prestigiose classiche europee da passistoni di una certa levatura (Paris-Tours, Brussels Classic) ed altre corse forse con meno appeal ma non per questo da snobbare (Gp de Fourmies, Giro del Piemonte e dell'Emilia, Japan Cup, Tour de Vendee)...

insomma, cyanidisticamente parlando: vuoi figurare bene nelle classiche .hc?  Tieni qualche ciclista in forma per il finale di stagione spesso massacrante per l'ia, e vedrai che i risultati arriveranno. 

 

La nostra tradizione

 

Prima stagione assolutamente anonima: Lirio trova una seconda piazza al Giro del Piemonte, Yates un terzo posto nella conclusiva Japan Cup, tutto il resto è noia. 

Seconda stagione in netto miglioramento: Lirio si scatena in chiusura di stagione trovando l'accoppiata Paris-Tour / Japan Cup, Van der Sande trova il suo miglior risultato coi colori Mapei andando a vincere il Gp de Fourmies. Per non parlare dei podi (Foresi ne rimedia altri 4, anche Burlakov, Ewan, Matthews e Brigante salgono sul podio).

Terza stagione: ci si mantiene più o meno sugli stessi standard: Foresi fa un'altra accoppiata (Dwars Vlaandaren-Giro del Piemonte) e coglie altri due seconde piazze, mentre un ottimo Villella trova la prestigiosa vittoria al Tre Valli. 

 

Il nostro Palmares:

 

Foresi                 4 vittorie 

Van der Sande   1 vittoria

Villella                 1 vittoria

 

....come ci siamo comportati nel 2017???

 

 

Foresi parte alla grande: soltanto la sfortuna gli impedisce di realizzare una grande accoppiata sul pavè

Eh si, perchè mentre riesce a bissare il successo al Dwars von Vlaandaren senza problemi, scherzando Keukeleire...

 

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...non si sa per quale motivo non riesce a fare altrettanto nell'Omloop Het Nieuwsblad, dove prende la ruota di Boasson Hagen nei chilometri finali, e nonostante abbia ancora benzina nel serbatoio misteriosamente non riesce a superare in accelerazione il norvegese...una volata "piantata" che mi ha lasciato qualche perplessità! Boasson e Demare precedono Lirio

 

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Lo Scheldeprijs ci rimane ancora indigesto: non riusciamo a vincere questa gara per velocisti, ma scopriamo la stellina Wooster, che sfrutta una grande forma giornaliera e va a prendersi la volata degli sconfitti, alle spalle di un imperioso Degenkolb (secondo successo in questa corsa per lui)...

Si tratterà dell'unico risultato di rilievo per il giovane inglese nel corso di questa stagione...una stagione vissuta soprattutto nella veste di gregario. 

 

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Al Brabante e a Francoforte non raccogliamo grandi risultati (terzo Lirio in Germania), per cui ci catapultiamo direttamente nelle classiche di fine stagione....

 

e più precisamente al Tre Valli Varesine, dove un pimpante Adam Yates vince la volata di montagna, precedendo il polacco Majka e il compagno Villella, che aveva tentato di bissare il successo dell'anno prima...

 

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tuttavia le successive 4 corse non sono per niente positive: fatichiamo al Brussel Classic, dove Brigante non riesce a rimediare altro che una top 10 in una corsa dominata da Demare, e continua la maledizione della Milano-Torino, dove anche stavolta manchiamo la vittoria, con Villella che si ferma ai piedi del podio in una gara vinta da Barbin...

 

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Ci ritorna il sorriso al Tour de Vendee, dove Van Rensburg si impone in scioltezza, con un allungo finale degno di uno sprinter di levatura mondiale quale lui è...

 

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Villella in Emilia trova solo una seconda piazza, alle spalle del favoritissimo Daniel Martin...mentre è un sorprendente Micheal Matthews il vincitore della Parigi-Tours: l'autraliano non è il più forte velocista del lotto, ma nei chilometri finali "annusa" basse pulsazioni da parte del gruppo e anticipa la volata scattando ai 3.8 km...e andandosi a prendere la vittoria per distacco! Bravissima la matricola Hawke, che nel plotone segue la scia di Kristoff e rimedia un'eccellente terza piazza.

 

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Non abbiamo immagini della Japan Cup di fine stagione (anche perchè l'abbiam simulata...)...sappiate soltanto che Davide Villella è riuscito a vincerla, dopo una lunga serie di piazzamenti. 

 

Decisamente positivo dunque il bilancio di questa quarta stagione nelle classiche .hc: record di vittorie totali (5), con 5 ciclisti diversi a segno (Foresi, Yates, Van Rensburg, Villlella, Matthews)

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...decisamente, ne è passato del tempo. 

 

Tant'è che io entusiasticamente ero già passato a raccontare delle classiche .hc, senza però essermi ricordato di aver lasciato ancora in sospeso i risultati nei tour .hc...

 

vogliate perdonarmi se li comunico telegraficamente...così passiamo rapidamente alla fase più appassionante delle corse wt!

 

Ero rimasto al De Panne Tour, se non erro.

 

Bene, successivamente succede che Lirio Foresi va a prendersi con nonchalance il successo nella 4 Giorni di Dunkerque, con 2 vittorie di tappa e maglia a punti annessa...precedendo sul podio Battaglin e Goss. 

Male invece Schuermans nel Giro del Trentino, troppo fuori forma e poco in giornata per ottenere qualcosa in più del 9° posto finale...

Così così Dombrowski in Turchia: nel nostro primo Tour of Turkey, il nostro americanino leader scelto per la generale arriva a ridosso del podio: , in una gara vinta dal tedesco Herklotz. il nostro francesino Piat, a sorpresa, miglior giovane della corsa. Lo statunitense non fa sfracelli neanche nella corsa di casa, quel Tour of California in cui tanto bene ci comportammo a inizio carriera...appena 10°, di certo non avvantaggiato dal fatto che abbiamo simulato tutto o quasi in quella corsa. 

 

Per qualche vittoria di tappa bisogna aspettare il Baloise Belgium Tour, dove il cangurotto Hawke centra la sua prima vittoria tra i pro (male la generale, migliore addirittura il gregario Crescentini, 17°), mentre è Super-Matthews in Germania: Micheal trionfa in 3 tappe su 5 al Bayern Rundfahrt e va a prendersi corsa a tappe e maglia a punti, sconfiggendo Jungels e l'idolo di casa Herklotz per manifesta superiorità. 

 

Cambia la gara ma non le cifre: al Tour del Lussemburgo dopo due stagioni non andrà più in scena il duello Van Rensburg-Brigante (per il semplice fatto che ormai...entrambi sono nella mia squadra!). A portarsi in vantaggio nella speciale gara è il sudafricano, più in forma in quel momento di stagione...e lui ci ripaga con la medesima moneta di Matthews: 3 tappe, maglia a punti e trionfo finale

 

Si tratta dell'ultimo squillo stagionale: nelle rimanenti corse a tappe .hc o non ci presentiamo o ci comportiamo malino...da ricordare solo il podio di Le Bon nel Tour of Danmark. Il bilancio finale è comunque dignitoso, con 4 vittorie finali e ben 14 tappe vinte. 

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PICCOLI GIRI - WT

 

 

La nostra tradizione

 

Tradizione assolutamente in divenire. Nessuna corsa wt nella prima stagione in Continental, un piccolo assaggio nella seconda stagione, con Lirio che rimedia un dignitoso 7° posto nella Tirreno-Adriatico, un esordio a pieno titolo solo nella terza ed ultima stagione, dove abbiamo visto Foresi vincere Parigi-Nizza ed Eneco Tour, e due sorprendenti Mohoric e Moschetti accaparrarsi la Vuelta Catalana e Giro di Svizzera. Quattro le vittorie complessive dunque in casa Mapei finora, a cui si deve aggiungere un podio, il terzo posto di Lirio nel Tour of Beijing. 5 le tappe vinte in totale finora, con Matthews e Foresi vincitori di 2 frazioni a testa. 

 

Palmares (miglior piazzamento e tra parentesi le vittorie di tappa)

 

TOUR DOWN UNDER  -   Matthews 6°   (1)

PARIGI-NIZZA              -   Foresi 1°        

TIRRENO-ADRIATICO -   Yates  6°         

VUELTA CATALANA    -   Mohoric 1°      (1)

GP PAIS VASCO          -   Mohoric 22°

ROMANDIA                  -   Moschetti 12°

DELFINATO                 -   Yates 5°          (1)

GIRO SVIZZERA         -    Moschetti 1°   

TOUR DI POLONIA     -    Dumoulin 26°

ENECO TOUR             -    Foresi 1°        (2)

TOUR OF BEIJING      -    Foresi 3°      

 

 

TOUR DOWN UNDER

 

Nel primo appuntamento stagionale non facciamo stravolgimenti rispetto allo scorso anno: la squadra è più o meno la stessa, o quantomeno, le "punte" sono le stesse: Micheal Matthews, fresco campione australiano, che vuole replicare il successo di tappa e la buona classifica dell'anno prima; e Davide Villella, chiamato al riscatto dopo l'anonima prestazione del 2016.

 

Si parte, con un Micheal Matthews arrembante ma incapace di andare oltre il secondo posto nella seconda e nella terza frazione...prima è infatti Burkhardt Jones, il potente velocista americano a togliergli la gioia della vittoria..

 

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poi è il turno di un malefico ex: Glauco Pardi. Il passistone compie un'azione strepitosa, partendo da lontano e mantenendo, grazie alla sua eccezionale pianura, quel margine necessario a staccare il gruppo all'arrivo e a indossare la maglia da leader!

 

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goccioline di sudore freddo scendono lungo il viso dei nostri due leader: Matthews a 54", Villella a 1'06"...manca ovviamente la tappa con lo strappo finale in grado di fare selezione e di decretare il vincitore del giro, ma...riuscirà Villella a rifilare più di un minuto a Pardi, che è in grado di difendersi? e Matthews, cosa sarà in grado di combinare?

 

Ecco la risposta:

 

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Davide affianca Simon Spilak all'arrivo...lasciando allo sloveno la gioia della vittoria di tappa, ma tenendosi per sè la grande soddisfazione della maglia da leader!

Pardi infatti arriva con quasi 2' di ritardo: in casa Mapei ci si lascia andare ai festeggiamenti...l'ultima tappa non potrà mettere in discussione la vittoria finale!

 

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...e così è infatti: l'ennesima vittoria allo sprint dello scatenato Jones ci regala anche la soddisfazione di relegare Pardi al di fuori del podio, con l'americano e Peter Sagan che in virtù degli abbuoni sorpassano l'italiano! 

 

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chiudiamo il Tour con la gioia di vedere Villella finalmente trionfare in una gara del circuito WT!

Dispiace non aver vinto neanche una tappa, ma abbiamo raccolto tre seconde piazze, e il buon Matthews ha migliorato la classifica finale, passando dal 6° posto dello scorso anno al 5° posto...prima gara andata, bene così. 

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PARIGI-NIZZA

 

Andiamo in Francia nella speranza di tenere il titolo conquistato da Foresi la scorsa stagione. La gara è imprevedibile: visto il tracciato, può vincere sia un vallonaro sia, con molta fortuna, un velocista con una discreta tenuta in collina. Noi cerchiamo di andare con una squadra equilibrata, pronta a reagire in base all'andamento della gara: tra i velocisti puntiamo su Matthews, assai in palla fisicamente in questo inizio di stagione, e su Caleb Ewan, in cerca di una forma accettabile. Tra gli uomini di classifica, Villella cercherà di replicare quanto di buono fatto vedere in Australia, mentre ci aspettiamo grandi cose anche da un Vuillermoz che nella gara di casa ha uno dei suoi obiettivi stagionali. 

 

Si parte, e le prime tre tappe dimostrano che siamo ancora lontani dagli standard dei migliori velocisti al mondo, in formissima e pronti a darsi battaglia a suon di sprint: Cavendish e Demare fanno la parte del leone, a Matthews e Ewan non resta che raccogliere le briciole...come questo podio dell'australiano, seguito a ruota dal giovine canguretto nell'arrivo della terza tappa

 

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non brilliamo allo sprint. Ma nella quarta tappa mettiamo in scena un gioco di squadra fantastico: l'arrivo è al termine di una lunga e ripida discesa, sotto la pioggia, e con un gioco di attacchi e controattacchi portato avanti da Vuillermoz, Villella e Matthews riusciamo a fare il vuoto nel finale, portando il nostro velocista ad una vittoria "sonante", con tanto di distacco niente male rispetto ai diretti avversari!

 

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la classifica è interessante: dietro Matthews, Moser a 39", Kreuziger e Bardet a 1'17"...per trovare altri rivali bisogna andare oltre i 2'. Peccato che Villella e Vuillermoz non risultino in classifica, nonostante il 3° e 5° posto nella tappa precedente: è passato del tempo, e onestamente non ricordo se i due avessero accumulato del ritardo importante nelle prime tre tappe pianeggianti...

 

non lo ricordo, ma una cosa è sicura: i due sono fuori fase in questo giro. Vuoi per la forma generale, vuoi per la forma giornaliera, non riescono a stare al passo coi migliori. E la riprova la si ha nella tappa decisiva, la sesta: quella in cui Kreuziger prende il largo, rifilando oltre 2'30" al nostro eroico Matthews, che arriva sfinito...

 

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come detto, la Parigi-Nizza (percorso di default del gioco) è gara imprevedibile: se il gruppo se ne fosse stato buono, Matthews avrebbe potuto gestire tranquillamente il suo vantaggio...purtroppo Kreuziger ha agito di prepotenza, e ha fatto saltare il banco. Onore comunque a Micheal, che tiene un dignitosissimo 4° posto nella generale, a 1'13" dal campione ceco...Villella e Vuillermoz non pervenuti. 

 

I due cercano un riscatto nella penultima tappa, adatta ai collinari: pur rimanendo nel gruppetto di testa, non riescono ad andare oltre un 4° ed un 7° posto. Super Kreuziger vince anche questa: la Parigi-Nizza ha decisamente trovato il suo padrone!

 

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Nulla da segnalare nell'ottava e conclusiva tappa. 

 

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Bilancio finale da sufficienza striminzita. Se Matthews riesce a bissare il 5° posto al Down Under con un 5° posto dal sapore e dallo spessore decisamente diverso, ben più di prestigio, in questa Parigi-Nizza condita da una vittoria di tappa e dalla vittoria della maglia a punti, decisamente deludenti sono stati i due capitani, arrivati ben lontani dalla top ten (Vuillermoz appena 29°). 

 

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Modificato da MrSelfDistruct
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