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La Leggenda di Lirio Foresi - il Divoratore di Cannibali


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Flash dalle altre gare....

 

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Il Bayern Rundfahrt vogliamo ricordarlo così: con Caruso che "scherza" in questa volata d'alta quota il rivale Van den Broeck. In una gara con appena 70 partecipanti, il belga e il siciliano sono i due pretendenti alla vittoria finale. Troppo forte però Van den Broeck a cronometro rispetto a Damiano...che conquista comunque un ottimo secondo posto conclusivo. E a un sorprendente Caleb Ewan, la decima piazza nella globale e la maglia di miglior giovane

 

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Nel Giro del Lussemburgo, bravo Moschetti a conquistare il prologo e bravissimo Brigante a duellare volata per volata con un Van Rensburg assai più forte (82-81 vol-acc e 75 coll....)...Oronzo conquista tanti podi e chiude con un eccellente secondo posto, a 11" dal sudafricano

 

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Il Gp d'Argovia entra nella storia della nostra squadra: si tratta della nostra prima tripletta-ever!  Burlakov precede Brigante e Yates, un trio fantastico :)

 

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...e che dire di questo!?!?  Colpo doppio per Lirio Nazionale: Lirio bissa il successo in linea dello scorso anno ai Campionati Nazionali, stavolta d'autorità con una fuga in solitaria negli ultimi chilometri, e si prende il titolo anche contro il tempo, con tanti saluti a Nibali e a Malori...

 

In questo modo vendica Burlakov e Dombrowski, vittime di un sistema malvagio nei campionati russo e americano: gare con appena una trentina di atleti, la fuga arriva con quasi un'ora di vantaggio in entrambi i casi. Perché non ho mandato i miei due atleti in fuga? Semplice: a ogni tentativo di partire, il gruppo improvvisamente tirava. Gli altri li lasciava andare tranquillamente, i miei manco per sogno. Ma va a quel paese: cos'è, va bene che vincano tutti fuorché i miei? bah!

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Squilli cinesi: di Ewan (in volata) e Barbero (fuga) le vittorie di tappa targate Mapei nel Qinghai Lake Tour. Per quanto riguarda la classifica, buona la corsa di Andy Schleck, che chiude al quarto posto

 

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..meglio facciamo nel Giro dell'Austria: Matthews si impone in volata e sorprendentemente a crono, conquistando così la maglia a punti. Moschetti chiude alla grande al secondo posto nella generale (miglior giovane), dietro al vincitore Zardini. Ginanni si porta a casa un'ottima maglia a pois di miglior scalatore

 

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...e un Matthews in forma strepitosa si va a prendere anche il Trofeo Matteotti...niente volata per lui, arrivo in solitudine: quel 77 in collina è davvero utilissimo!

 

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nel frattempo si è acceso il mercato...

 

un mercato sofferto per noi, ma riuscito nel suo obiettivo principale: tenere i big

 

Grandi tuttavia i sacrifici fatti: per Yates e Foresi abbiamo dovuto aumentare di 50k a testa lo stipendio, mentre Villella, Moschetti, Ewan e Brigante hanno chiesto adeguamenti più consoni. 

 

Questi prolungamenti hanno lasciato appena 40k nelle casse...mercato in entrata quindi assai povero, molto più nutrito quello in uscita

 

Sull'altare, ahinoi, è dovuto finire Burlakov...che ha firmato con Orica GreenEdge a 57.000 annui, una cifra che noi non eravamo disposti a dare...salutano anche Ginanni, Osio, Boaro, Olivier e Dietziker

 

Decidiamo di puntare su un nutrito numero di U-23 per il gregariato del prossimo anno, nella speranza che ci dica bene, e su un unico "nome" in entrata...

 

il sostituto di Burlakov è un ciclista ancora giovane, ottimo a cronometro e in collina, potrà dire la sua nei piccoli giri...nella realtà ha tirato qualche volata per Kittel al Tour...chi indovina il nome vince l'autografo di Foresi con dedica!    :)

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Tirando le somme Giro fantastico, ma che rabbia la tappa dello Zoncolan!

 

Tra l'altro, al di là della tua disattenzione che ha fatto sì che andassero via ancora più facilmente, addirittura i big che scattano in blocco ai -70 nella tappa dello Zoncolan... un po' scandaloso. :rolleyes: Io ho saltato lo scorso PCM, ma mi sembra che nelle tappe di montagna si siano fatti dei passi indietro in termini di realismo rispetto a PCM2012, che già era reputato uno dei peggiori se non il peggiore...

 

Grande comunque anche il resto della stagione finora! :thumbup: 

(E anche qui stendiamo un velo pietoso su campionati nazionali statunitensi e russi... :banghead: )

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Tirando le somme Giro fantastico, ma che rabbia la tappa dello Zoncolan!

 

Tra l'altro, al di là della tua disattenzione che ha fatto sì che andassero via ancora più facilmente, addirittura i big che scattano in blocco ai -70 nella tappa dello Zoncolan... un po' scandaloso. :rolleyes: Io ho saltato lo scorso PCM, ma mi sembra che nelle tappe di montagna si siano fatti dei passi indietro in termini di realismo rispetto a PCM2012, che già era reputato uno dei peggiori se non il peggiore...

 

Grande comunque anche il resto della stagione finora! :thumbup: 

(E anche qui stendiamo un velo pietoso su campionati nazionali statunitensi e russi... :banghead: )

 

Mah, alla fin fine ogni Pcm penso abbia avuto i suoi problemi...io ho giocato a tutte le versioni dal 2009 ad oggi, e ognuna aveva qualcosa che non andava (il peggiore di tutti quello col sistema-volate scandaloso, non ricordo se fosse il 2012 o meno..)...con gli anni dispari che hanno prodotto sempre versioni leggermente migliori rispetto agli anni pari 

 

il 2009 era un ottimo gioco, ma bastava scattare in discesa (lunga o corta che fosse) per fare il vuoto assoluto, con qualsiasi corridore e contro qualsiasi corridore. Avrò vinto 756 corse, tra tappe e classiche vallonate, in questo modo, portando alla vittoria gente improbabile.

 

il 2013 con pack era un ottimo gioco, forse il migliore di tutti in termini di realismo (e anche graficamente, a me piace più del 2014). 

Però anche lì andando a spulciare qualcosa che non andava c'era: ad esempio, il fatto che gli attacchi a 15-20 km dal traguardo effettuati da ciclisti forti fossero troppo facilmente rintuzzabili semplicemente andando di pallino. Per me il 2013 è il gioco del pallino, ovunque, su qualsiasi tipologia di percorso, è troppo vincente.  

 

Viceversa, noto con piacere (anche se sta cosa mi ha fatto rosicare non poco) che in questa versione del 2014 chi attacca a pochi km dall'arrivo attacca convinto, tenendo lo sforzo fino alla morte (pure troppo...), e tentare il recupero è molto più realistico, imprevedibile (usare il pallino, contrattaccare, anticipare l'attacco?) e divertente rispetto al "monotono" controllo della situazione del 2013...

 

Certo, i big che scattano a 70 km dall'arrivo spero non diventino una consuetudine! finora è stata la prima volta che mi è capitato in due anni di carriera..

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...andiamo in Danimarca al Post Danmark Tour. Non combiniamo granchè: un paio di podi nelle volate con Van der Sande e Ewan, una crono discreta di Burlakov che non gli vale però nè la vittoria di tappa nè il podio nella classifica generale: il russo chiude quarto, a una trentina di secondi dal vincitore Boasson Hagen

 

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e voliamo negli Stati Uniti per un Pro Challenge Tour che si rivelerà alquanto imprevedibile. Yates sarà la nostra punta di diamante, con l'idolo di casa Dombrowski in seconda battuta. L'inglsese parte subito bene, con un bel secondo posto in rimonta in una tappa vinta dall'inossidabile Rebellin. Ma invece dell'inglese, chi si scatena nelle tappe immediatamente successive è...Moschetti! che prima si prende una bella vittoria con scatto in solitaria negli ultimi chilometri, e poi bissa a cronometro, superando specialisti come Cancellara e prendendosi il comando della classifica!

 

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ricordiamo che le skill del nostro futuro campione non sono ancora granché: 75 in montagna, 72 in collina (dove si sta allenando di brutto), doppio 74 in crono-prologo

 

Tuttavia le sorprese non sono finite e infatti.....

 

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...ma che ci fa uno come Boaro con la maglia da leader a due tappe dalla fine?? 

Semplice: fuga-bidone!  come spesso avviene su Pcm, quando sei leader della corsa e mandi un altro uomo in fuga, questa rischia di assumere vantaggi abissali, visto che tu non tirerai e le altre squadre iniziano a farlo quando ormai è troppo tardi....ricordo una memorabile Vuelta di Spagna su Pcm 13 vinta dal mio.. Oscar Gatto (!!), mandato in fuga con altri 8 uomini. Era il più avanti in classifica tra gli uomini in fuga: la fuga arriva con più di un'ora di vantaggio, tutto il plotone va fuori tempo massimo e Gatto si ritrova vincitore di uno dei grandi giri :S

 

Peccato che la mossa si rivelerà totalmente sbagliata: Moschetti infatti non brilla nelle successive due tappe, Yates idem - incappando in giornate buie di forma - e non riesce a recuperare quel minutino scarso che lo separavano da Sergent, compagno della fuga di Boaro. Vittoria finale dunque per l'australiano, ma applausi comunque per Moschetti, che torna con due vittorie nel taschino e la maglia di miglior giovane

 

Nel frattempo corriamo anche il Tour del Limousin, con Matthews in grande spolvero: vittoria di tappa, maglia di miglior giovane e secondo posto finale, a soli 5" dal vincitore Voss. Bravo il nostro cangurone!3oaldd1aos13.png

 

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e festeggiamo anche una imprevedibile maglia di miglior scalatore, vinta dallo spagnolo Barbero!

 

Nelle classiche, Villella e Foresi si comportano bene (secondo e terzo alle spalle di Trofimov) nel Giro del Veneto, mentre Caleb Ewan coglie il podio nella .hc Brussel Classic

 

A trovare la vittoria è invece Van der Sande, che finalmente dopo una stagione un po' opaca corre una gara di livello e vince il Gp di Fourmies, prima classica hc vinta nella stagione!

 

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Vogliamo far superare la sindrome da eterno piazzato al nostro inglesino: Yates parteciperà per vincere il giro di casa, ovvero il Tour of Britain: ce la farà??

 

l'inizio è abbastanza promettente, con oltretutto un pazzesco Ewan che si piazza terzo in una tappa assai movimentata, grazie al +5 di giornata....davvero troppo incidente la forma giornaliera sulle prestazioni dei corridori...

 

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Ma anche in Inghilterra non resistiamo al fascino dell'imprevedibile: con Yates leader momentaneo della classifica, altra fuga-bidone, con protagonista il nostro Pardi, che allunga sui compagni di fuga e si va a prendere vittoria e maglia da leader!

 

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povero Yates, perfino il suo stesso ds (ovvero io) rema contro di lui: ma lui è forte e vincerà tante corse, per Glauco invece occasioni come questa difficilmente ricapiteranno....e mentre con Boaro siamo stati ingenui, crediamo fortemente che Pardi riuscirà a tenere la maglia fino alla fine del tour, e così sarà. 

Abbiamo ancora il tempo per vedere Villella, lontano nella generale, partire da lontano per prendersi la vittoria di tappa (prima in carriera!!!) e la maglia del gpm

 

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....e festeggiare quindi il grande slam realizzato in Inghilterra: vince classifica generale (e ovviamente miglior giovane) Glauco Pardi!!!

 

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Davide Villella festeggia la maglia a pois....

 

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..e a quel poveraccio di Yates resta almeno la "magra" consolazione di vincere la maglia a punti di fronte al proprio pubblico...

 

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....ancora un successo in questa straordinaria stagione per Micheal Matthews!!! Nona vittoria stagionale per lui, quinta classica: quando è in forma non ce n'è per nessuno, riesce a battere anche ciclisti più forti di 2-3 skill in volata grazie alla sua completezza...davvero straordinario acquisto, non vedo l'ora di vederlo stagione prossima in world tour... ah dimenticavo: qui vince il Gp d'Isbergues!   :)

 

....ed è tempo di....MONDIALI!   Lirio dopo il Giro d'Italia ha pian piano recuperato la forma, e si presenta all'appuntamento tirato a lucido. Lo mandiamo sia a crono che su strada: contro il tempo non brilla, migliore degli italiani Nibali, che arriva ottavo, preceduto dal nostro Burlakov...vince Tony Martin

 

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nella corsa in linea, Ulissi è in forma devastante, ed anche  Lirio non scherza: puntiamo su di loro, e facciamo piuttosto bene, visto che arriviamo a giocarcela fino in fondo con un drappello di sette-otto grandissimi fuggitivi...

 

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...mica male! Gli azzurri sotto la pioggia arrivano ai piedi del podio, quarto Ulissi, quinto il nostro Lirio: ottima prestazione nel suo primo mondiale da protagonista! sul podio salgono il nuovo campione Quintana, che precede Mollema e Sagan....lontano Gilbert, campione uscente

 

...lo strepitoso Quintana si ripete anche al LOMBARDIA: nella sua seconda classica-monumento Lirio conferma le buone sensazioni del mondiale e chiude con un onorevole sesto posto, piuttosto lontano però dai primissimi...d'altronde Lirio è super-completo, ma non dimentichiamo il piccolo particolare che non supera il 77 in nessuna skill!

 

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Ricapitoliamo la prima stagione in cui Lirio appare nel ciclismo che conta...i suoi risultati nelle corse world tour disputate:

 

7° classifica generale - Tirreno Adriatico

7° classifica generale - Giro d'Italia - vincitore maglia a punti, 1 vittoria di tappa

2° Milano-Sanremo

5° Mondiali in linea

6° Lombardia

 

Già protagonista il nostro Lirio, anche se gli manca ancora qualcosa per essere competitivo per le vittorie. 

 

Ottimi risultati dunque, ma...andando sul concreto...Foresi in  questa stagione ha vinto appena cinque corse! bisogna assolutamente rimediare nelle ultime settimane per portare il bottino almeno alle otto vittorie della stagione scorsa! detto fatto, ecco che arrivano in sequenza

 

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bis nella Coppa Sabatini: Foresi replica la vittoria dello scorso anno, in questa classica che evidentemente gli piace assai...

 

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...di grande prestigio il trionfo alla Paris-Tours, dove con una volata di 3km in totale apnea raggiunge e supera sul filo di lana Vanmarcke...uno che in pianura non va pianino! Lirio si porta a casa la sua prima classica .hc, una delle più prestigiose tra l'altro

 

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...e gran finale di stagione col successo nella Japan Cup!! seconda classica .hc conquistata...e si confermano le 8 vittorie della stagione precedente

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Yates come Andy, speriamo che al contrario del lussemburghese riesca a vincere qualcosa prima della fine della carriera

 

già, speriamo davvero!  ha impostato la stagione sul Giro d'Italia, dove ha raggiunto quel picco di forma che gli ha consentito di salire sul podio...per il resto, avversari più forti, sfortuna, decisioni bizzarre (mie!) gli hanno impedito di vincere le altre corse a tappe disputate...ma noi crediamo fortemente in lui: non avremmo rinnovato altrimenti un contratto a una cifrona importante, 77k a stagione...Adam ora deve dimostrare che vale l'investimento!

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...a questi trionfi finali di Lirio dobbiamo aggiungere la Chrono des Nations, portata a casa per il secondo anno consecutivo da Burlakov...che saluta la squadra quindi con una vittoria...

 

...è arrivata la fine della stagione, e con essa il momento quindi dei....pagellini!!!

 

 

Boaro: voto 6,5 - stagione positiva per il nostro gregario, che coglie il suo primo successo in carriera nella crono della Coppi-Bartali, e si inventa leader per un giorno nella corsa a tappe statunitense. Abbiamo tentennato molto in merito alla sua conferma: con pochissimi soldi in tasca, abbiamo preferito lasciarlo andare...chiedeva 7k annui, non un cifrone ma una somma comunque discreta per un buon cronoman e gregario, privo però di valori decenti in collina e volata, che gli precludono la possibilità di diventare un uomo da mandare in fuga...addio dunque, con rammarico e riconoscenza per le mille borracce portate al resto della squadra

 

Barbero: voto 6,5 - abulico per oltre metà stagione, si risveglia in tempo per conquistare una bella vittoria in Cina nel Tour of Qinghai Lake, con una fuga da lontano, e una meritata maglia a pois nel Tour du Limousin. Prossima stagione scade il contratto: ad essere sinceri non credo che verrà confermato...i valori in volata sono discreti, ma in pianura e in collina non ha il margine per arrivare almeno a 70...e credo che a quella cifra qualcosa di meglio riusciremo a trovare

Brigante: voto 6,5 - difficile valutare la stagione di Oronzo. Negli occhi restano il grande Giro d'Italia disputato, con una maglia a punti indossata per 13 giorni, quel quarto posto "rubato" alla Sanremo e la buona prova al Tour del Lussemburgo, dove ha combattuto (quasi) ad armi pari con Van Rensburg..però, come la scorsa stagione, vince poco: oltre alla tappa al Giro, la sola Handzame Classic. Un po' pochino. E' anche vero però che dalla Sanremo al Giro è stato fuori per infortunio, e questo ha complicato non poco la sua stagione. E inoltre colleziona ben 10 podi totali, migliorando la posizione Continental dal 13° posto della scorsa stagione al 5°. 
 
Burlakov: voto 7,5 - addio a malincuore. Il russo, reduce da una buona stagione d'esordio, si migliora, dimostrando di essere competitivo sia nelle gare di un giorno (vittoria al Gp d'Argovie) che nei piccoli tour (vittoria al Circuit de la Sarthe e numerosi piazzamenti in classifica generale, anche in gare HC, due maglie a punti), arrivando addirittura al 3° posto in Continental, dopo essere salito per ben 13 volte sul podio. Troppo costosa però la conferma, per uno come lui che, tranne a cronometro, non ha ulteriori grandi margini di miglioramento. Lascia con 10 vittorie totali per la Mapei: gli auguriamo il meglio
 
Caruso: voto - ci voleva nel nostro team uno come lui, in grado tanto di scortare sulle vette più impervie Yates e Foresi, quanto di rivestire all'occasione i panni di leader. Si concentra più sulle corse a tappe che su quelle di un giorno (anche se fa quarto sia alle Strade Bianche che alla Milano-Torino), e vince in scioltezza la Coppi&Bartali, corre con autorevolezza il Bayern Rundfahrt, si toglie lo sfizio di una vittoria in solitaria al Giro del Trentino. Peccato per l'infortunio che l'ha tirato subito fuori dal Giro d'Italia. 4 vittorie e 9° posto in Continental
 
Dietziker: voto - ormai in pieno "tracollo" quanto a valori, più che portare borracce e proteggere finché può i leader non può fare. 
 
Dombrowski: voto - sufficienza di incoraggiamento, ma la stagione non è certo memorabile, anche perché passa più tempo in infermeria che in strada - e non è certo colpa sua. Peccato, perché con quel valore in montagna avrebbe potuto fare assai di più. Poche le cose da ricordare: il terzo posto alla Settimana Lombarda, con maglia di miglior giovane, e il quinto al Tour del Mediterraneo, poi basta
 
Ewan: voto - promosso a pieni voti la "pulce" alla sua prima, vera stagione tra i pro. Non vince molto (tappa al Qinghai Lake e all'Etoile de Bessege), ma è sempre pimpante e presente, porta a casa una maglia a punti e una di miglior giovane, raggiunge anche qualche insperato piazzamento nelle classifiche generali. Ben 13 volte sul podio, 7° in classifica Continental. Il futuro è tutto suo. 
 
Foresi: voto 7,5 - è difficile dare un voto alla stagione di Lirio, tra aspettative, comportamento nelle gare Continental, partecipazione a gare World Tour...la sua stagione è stata pianificata in gran parte su di esse, e lì non ha deluso le attese, come abbiamo avuto modo di vedere. Avrebbe potuto vincere qualche corsa in più tra le gare Continental: solo con un grandissimo rush finale è riuscito a raggiungere il bottino di vittorie dello scorso anno (8), vincendo ovviamente la classifica Continental...ci aspettavamo la doppia cifra, ma possiamo consolarci con quel che è riuscito a combinare al Giro, alla Sanremo, ai Mondiali. Si conferma campione nazionale in linea, e aggiunge anche il titolo a cronometro. Troppi secondi e terzi posti, ben 18: questo perché grazie alla sua completezza riesce ad essere "presente" praticamente sempre, anche in giornate storte, ma paga la mancanza ancora di una skill di punta che gli consenta di tramutare molti di quei podi in vittorie. Lo attendiamo con trepidazione alla sua prima stagione in WT
 
Ginanni: voto 6,5 - decisamente meglio rispetto all'anonima scorsa stagione: non vince ma "convince" come atteggiamento, conquistando qualche dignitoso piazzamento e vincendo la maglia di miglior scalatore al Tour d'Austria.
 
Matthews: voto 8 - il migliore. 9 vittorie, 2° solo a Foresi  nella classifica Continental. A differenza dei suoi compagni, sono più le volte che vince di quelle in cui arriva secondo e terzo, segno che ha una grande capacità di gestirsi e di fiutare i momenti giusti per attaccare. Quando è in forma, è praticamente imbattibile nelle classiche movimentate, con arrivi in pianura, che non necessariamente risolve in volata (ne vince ben 5). Bravo anche a cronometro, dove spesso ottiene più di quel che sembrerebbero suggerire i suoi valori. 
 
Mohoric: voto 6 - dopo la brillante stagione d'esordio, stavolta non pervenuto. Lo releghiamo spesso e volentieri a compiti di gregariato, ma se la scorsa stagione aveva la giusta sfrontatezza, in questa è apparso troppo timido e anonimo. Lo vogliamo più aggressivo in WT. Miglior risultato, il quinto posto al Giro dell'Austria
 
Moschetti: voto 7,5 - il futuro campioncino delle corse a tappe inizia a sbocciare, raccogliendo più di quel che suggeriscono i suoi valori: 2° in Austria, 5° nell'USA Pro Challenge (con 2 vittorie di tappa), altra bella figura in Lussemburgo, tre maglie di miglior giovane conquistate e tre vittorie (2 cronometro e un brillante attacco in Austria), mostrando un atteggiamento da leader. Bene così!
 
Olivier: voto - un lungo infortunio gli compromette l'intera stagione, ma anche quando è in forma è troppo moscio e non lascia mai il segno. E dire che a fine stagione raggiunge anche il 76 in montagna...forse il mancato rinnovo del contratto gli ha fatto tirare i remi in barca. Addio senza troppi rimpianti
 
Pardi: voto 7,5 - quanto ci piace questo ciclista! sempre generosissimo, sia quando trascina letteralmente i velocisti allo sprint finale grazie alle sue doti in pianura, quando ricuce gli strappi, quando cerca - e a volte ottiene - gloria personale. Il successo finale al Tour of Britain  è il giusto coronamento a un'altra ottima stagione, in cui ottiene altri bei piazzamenti in corse a tappe HC (al De Panne e alla 4 giorni di Dunkerque), e due maglie di miglior giovane. 13° in classifica Continental
 
Osio: voto 5,5 - un altro che lascia senza troppi rimpianti. Protegge con generosità i capitani e ottiene qualche occasionale piazzamento nelle cronometro, ma non si schioda da quel 62 in pianura che compromette troppo il suo comportamento in gara
 
Piat: voto - il francesino non fa niente di speciale ma ha personalità, e dimostra una buona tenuta su tutti i tipi di percorso, dimostrando in più di un'occasione di poter essere qualcosa di più di un portaborracce. Affidabile.
 
Podda: voto - lui invece più di tanto non può fare, e difficilmente verrà confermato quando scadrà il contratto. Ma come Piat, si dimostra affidabile nel rispettare le consegne, e coglie anche un paio di impronosticabili top ten a cronometro
 
A.Schleck: voto 6,5 - voto positivo per l'umiltà con cui indossa i panni del gregario, e per la caparbietà con cui tenta a volte l'impossibile quando è chiamato a fare il leader (vedi Tour di California). Sempre in movimento, appena può parte all'attacco e si lancia nelle fughe. Alla fine raccoglie un bel po' di piazzamenti: 4° in Cina, 6° in California, 9° in Oman e in Germania. E maglia di miglior scalatore nel Criterium. 
 
Van der Sande: voto - a tratti indolente, fa cilecca in quasi tutte le gare in cui è chiamato in causa come miglior velocista di giornata. Si riscatta nel finale, con la bella vittoria al Gp di Fourmies. Ma non convince appieno: a scadenza di contratto vedremo il da farsi
 
Villella: voto - ancora nè carne nè pesce, ancora troppo forte per essere un semplice gregario ma non pienamente convincente come leader di giornata. Dovrebbe essere un corridore da classiche, ma a parte una seconda piazza al Giro del Veneto raccoglie di più nelle corse a tappe: ottiene un bel terzo posto al Giro del Trentino e si sblocca in Inghilterra, dove conquista vittoria di tappa, maglia di scalatore e un quarto posto finale. Vedremo se la prossima sarà finalmente la stagione del salto di qualità
 
Yates: voto - E' vero, vince poco, pochissimo, soltanto la cronoscalata al Giro. La vittoria sembra sempre sfuggirgli: 2° al Criterium, 2° in Trentino, 4° in Oman. Fa incetta di maglie di miglior giovane (5 in totale!) e vince la maglia a punti nella sua Inghilterra. Ma la sindrome da eterno piazzato non può oscurare lo splendido podio conquistato al Giro d'Italia, alla prima esperienza in un grande Giro: il vero, grande risultato ottenuto dalla Mapei quest'anno. Che sia l'inizio di una lunga avventura sui podi dei grandi giri...e speriamo non solo nei due più bassi!
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STAGIONE 3 - 2016

 

Ed eccoci giunti dunque alla nostra prima stagione in WT. 

 

Andiamo subito a conoscere il nostro unico acquisto importante: TOM DOMOULIN

Non ci poteva essere sostituto migliore per Burlakov: l'olandese non diventerà un mostro a cronometro come il russo, ma rispetto a lui può vantare valori in montagna e collina leggermente migliori, che lo porteranno ad essere una carta da giocare nei piccoli giri

 

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senza dimenticare il piccolo particolare - stipendio: 32k a stagione, contro i 57k che chiedeva il russo...

 

I giovini acquisti U-23 fanno tutti mediamente schifo. Non li ho scoutati, ho scelto dalla classifica under alcuni spagnoli, italiani e belga per far contento lo sponsor, più un paio di ciclisti di altre nazionalità che a livello di vittorie avevano ben fatto.

 

Non ve li mostro neanche: fortunatamente mi ero parato con un contratto annuale per tutti, al 99% saluteranno tutti a fine stagione. 

 

Alcuni sono proprio schifidi, sia come base e come margini (lo spagnolo Sainz memorabile col suo doppio 65 in MON-COLL e uno splendido 54 in PIA)

 

Decenti l'italiano Crescentini (simile al francesino Piat, fors'anche migliore: 66-72 in MON-COLL, 66-72 in VOL-ACC, 67/68 in CRO-PRO, due stellette di margine ovunque), che potrebbe restare come gregario; lo spagnolo Gallo Moreno (72*** in MON), Lapansky e Wallace, che veleggiano intorno ai 70 in MON, COLL e CRO, con due stellette ovunque. 

 

Chi ha maggiori chance di restare tra questi è il canadese Ribeiro (tipico cognome canadese...), colui che ha vinto la classifica dell' U-23: discreto velocista già adesso, con doppio 75** in VOL-ACC e 71** in PIA. Non raggiungerà il 70 in COLL, e ciò non mi piace perché prediligo velocisti che tengano un minimo in altura, ma ha un 68** in pavé che non è da buttare. 

 

 

Passando ai nostri campioncini, vediamo un po' la situazione (senza mostrare immagini) dei valori e dei margini di miglioramento

 

Foresi è 78** in PIA, 77** in MON, 77*** in COLL, 76*** a crono, 77** in pavè, 78* in VOL e 77** in ACC. 

Stagione scorsa abbiamo puntato molto sulla volata per tenerlo equilibrato, ora per forza di cose andremo di allenamento corse a tappe per renderlo il più possibile pronto per i giri wt

 

Yates è 79** in MON, 78* in COLL, 66* a CRO, 66 in VOL (esaurito margine), 79*** in ACC

Anche lui l'abbiamo pompato in volata per lo stesso motivo, ora andiamo di classiche collinari per continuare a migliorare l'accelerazione e raggiungere il margine in collina

 

Matthews ha raggiunto il limite in MON e COLL (63-78), in VOL-ACC ha 77*-79*, in PIA 74*, a CRO 70*

Vicino al limite ovunque, cercheremo di esaurire il margine a cronometro e pianura per poi dedicarci alla volata

 

Dombrowsky è ancora 77*** in MON, 75* in COLL, l'abbiamo cresciuto intera stagione come velocista per migliorare la sua accelerazione, dove ha ancora grandi margini (passato da 61 a 67****)

 

Ewan non ha fatto grandi passi avanti. Allenato soprattutto in classiche del nord per aumentare pavè (65****) e pianura (72****), in volata è ancora fermo a 78***-77****

 

Moschetti è 76**** in MON, 73*** in COLL, 75*** a CRO. Continuiamo l'allenamento in classiche collinari per tenerlo ancora equilibrato

 

A.Schleck ha raggiunto il limite in MON (77) e ha ancora una stelletta in COLL (75) e ACC (75)

 

Villella ha raggiunto il limite in MON (74), ha ancora ampi margini in COLL (78***) e VOL-ACC (67***-72****)

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...e facciamo anche una panoramica sul mondo che ci sta intorno...

 

ora che sfideremo i migliori....beh....vediamo chi sono, questi migliori!

 

MONTAGNA

 

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Quintana è di gran lunga il più forte (e anche in coll-acc è messo meglio dei diretti inseguitori Contador-Froome). Il britannico decisamente ancora il migliore nel rapporto MO-COLL-CRO per i grandi giri (ma attenti a Nibali, che è fuori schermata ma ha 80-79-79!, e Van Garderen, stesso discorso). Come vedete, noi non siamo ancora presenti tra i primi 15-20...da notare Horner, che a 44 anni ha ancora 81 in montagna!

 

 

COLLINA

 

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Anche qui siamo lontani dai migliori....regna grande equilibrio, complessivamente il più forte è forse l'olandese Mollema, oltre ovviamente al completissimo Kwiatkowski, il migliore in volata assieme a Slagter

 

 

CRONOMETRO

 

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Bradley Wiggins e Tony Martin nettamente i più forti, anche in virtù dell'80 in pianura. Da dietro sale prepotentemente Phinney (ma ha meno grinta di tutti), Cancellara è "appena" 79 a crono ma è il più forte in pianura con 82, l'ex Burlakov è nella top 5 come valori ma in pianura deve migliorare. PArtito il russo, i nostri migliori sono Foresi con 76-78 in pia e Moschetti con 75-66 in pia

 

 

PAVE'

 

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...quanta gente forte!  Cancellara ancora una spanna avanti, Thomas sarebbe in teoria il più forte candidato per il Fiandre, Sagan il migliore in volata, Vanmarcke e Terpstra altri bei trenini...il nostro Lirio non compare tra i migliori, ma ci si avvicina:  77 in PAV, 78 in PIA, 77 in COLL (e 79 in RES), può dire la sua secondo me già da quest'anno, magari non per la Roubaix ma per il Fiandre e le altre sì...

 

 

VELOCISTI

 

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Cavendish ancora in teoria senza rivali (e con un 79 in pianura decisamente ottimo), Van Rensburg insegue ma ha valori bassini in PIA e RES, Demare molto buono, Kittel difetta un po' in RES, Sagan ha ottima PIA e RES, oltre ad essere decisamente il migliore in COLL-MON, ma non ha i valori in volata dei migliori...attenzione anche a Kristoff

 

 

 

 

...e come si sono comportati questi campioni in queste due stagioni wt, che noi abbiamo vissuto un po' da lontano? 

Cerchiamo di fare un breve resoconto

 

Froome è stato il trionfatore per tutti e due gli anni del Trofeo Cyanide. 

Ha vinto entrambi i Tour de France, una Vuelta di Spagna, un Romandia, un Giro di Svizzera

 

Tom Boonen è diventato il recordman in solitaria nel Fiandre (4 vittorie), nella Roubaix (6), nell'E3 Harelbecke (7), in coabitazione tiene anche quello della Gand-Wevelgem (3)

 

Nibali ha vinto un Giro, un Romandia e una Vuelta Catalana

 

Quintana un solo giro (la Tirreno Adriatico), più la doppietta Lombardia-Mondiale scorsa stagione

 

Kreuziger un Giro d'Italia e un Giro di Svizzera

 

Valverde una Vuelta di Spagna e una Freccia Vallona

 

Kwiatkowski due classiche monumento (Milano-Sanremo e Liegi) e un'Amstel Gold Race

 

Mollema un Delfinato, un Giro di Polonia e una Freccia Vallona

 

Rui Costa un Tour Down Under, una Parigi-Nizza e una San Sebastian

 

Cavendish una Milano-Sanremo, un Vattenfall, le due maglie a punti al Tour e una al Giro

 

Gilbert una Liegi e un Mondiale

 

 

sotto le aspettative Contador (appena un Vuelta Catalana), Sagan (appena un Eneco e un Plouay, niente maglia a punti nei grandi giri), D.Martin, il più forte in collina, ha vinto "solo" un Lombardia, senza successi nelle Ardenne

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Obiettivi abbordabili dalla Mapei: non compare il Tour de France, puntiamo forte al Giro (vittoria assoluta) e alla Vuelta (top 3), negoziamo molti buoni piazzamenti e la Mapi arriva a darci ben 492k mensili: questo significa un guadagno netto di circa 15k al mese, premi di gara esclusi...potremmo arrivare a giugno con circa un milioncino in banca

 

 

Programmi corse per i nostri leader:

 

Foresi punterà tutto sul Giro d'Italia, dove sarà il leader assoluto per la generale, e sulle classiche-monumento (Sanremo, Fiandre, Liegi, Lombardia); Caruso seguirà più o meno il suo programma, sarà il suo scudiero al Giro

Yates tenterà l'accoppiata Tour-Vuelta, puntando di più sulla corsa spagnola; A. Schleck il suo scudiero in entrambe le corse. In programma anche la Tirreno-Adriatico

Brigante sarà velocista designato al Giro d'Italia, e poi in programma Sanremo, Vattenfall, Giro di Pechino

Ewan sarà velocista al Tour de France, con buona forma anche a marzo (Parigi-Nizza) e aprile/maggio (Romandia)

Matthews correrà le volate alla Vuelta di Spagna, tentando di partire forte già a Gennaio in previsione di Campionati nazionali-Down Under, e di andare bene in primavera (Sanremo-Vuelta Catalana)

 

outsider nei grandi Giri: Moschetti in Italia, dove tenterà qualche vittoria di tappa e una buona classifica, Dombrowski al Tour de France, alla ricerca magari della maglia a pois, Villella alla Vuelta 

 

 

e si parte. 

Grande protagonista di Gennaio: Micheal Matthews. 

Prima si aggiudica il titolo nazionale...

 

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..poi, partito per il TOUR DOWN UNDER, centra la vittoria alla prima tappa, battendo velocisti ben più forti di lui, a cominciare da un certo Mark Cavendish (passato alla FDJ) e un certo Peter Sagan...

 

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speravamo in una startlist abbordabile, ci ritroviamo invece con la creme della creme del ciclismo mondiale: Gilbert, Sagan, Rui Costa, Quintana, Slagter, e ancora Ulissi, Boasson Hagen, Froome, ecc... noi andiamo col solo Matthews e Villella per la classifica, più Ewan che viene perchè australiano e per fare la gamba nelle future gare. 

Matthews non riesce a ripetersi: nelle volate vincono Sagan, Cavendish, Kristoff, con il neo-campione d'Australia bravo comunque a piazzarsi

 

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in collina è Gilbert a fare il vuoto, e a conquistare quindi la classifica generale! Bravissimo comunque Matthews, che - vista anche la concorrenza - conquista un sesto posto finale davvero buono, mentre Villella, non ancora in palla con la forma, si scioglie nelle tappe più dure come neve al vento

 

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la soddisfazione è aumentata per la conquista della nostra prima maglia di miglior scalatore in una corsa wt: a conquistarla è il nostro gladiatore, Glauco Pardi!

 

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Nel frattempo corriamo anche il Tour del Limousin, con Matthews in grande spolvero: vittoria di tappa, maglia di miglior giovane e secondo posto finale, a soli 5" dal vincitore Voss. Bravo il nostro cangurone!

Finalmente hanno capito che dovevano metterla a correre con gli uomini... :biggrin: 

 

 

Ora devo andare a pranzare, ancora non ho letto pagellini e presentazione della nuova stagione, quindi non posso esprimermi. :wink: 

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Partecipiamo ad alcune gare .1, ma in queste gare iniziali fatichiamo ad ingranare: al Gp della Marseillaise (vinto da Barbin) saliamo sul podio con Ewan, che trova un bel terzo posto; naufraghiamo invece all'Etoile des Besseges, dove Matthews, complice una caduta, non riesce a fare niente di che, mentre al Tour del Mediterraneo non andiamo oltre un 6° posto finale con Pardi, visto che Domoulin non ha la freschezza giusta per combinare qualcosa. 

 

La prima gara HC è il Tour dell'Oman, e si tratta anche dell'esordio stagionale di Lirio...e qui assistiamo a...

 

Prove di Cannibalismo

 

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Uno, due, tre. Lirio parte alla grande, divorando la strada e calpestando gli avversari (avversari che si chiamano Contador, Porte, Sagan, Kelderman, Mollema, Froome...)...Porte e Contador lo mettono alle corde nell'unico arrivo in salita della corsa, ma lui è implacabile nelle altre tappe e trionfa nella classifica generale, a punti e ovviamente tra i giovani!

 

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Nella Volta do Algarve, un Matthews che è tornato in forma si toglie lo sfizio di una vittoria di tappa, mentre Domoulin trova un incoraggiante quinto posto finale. La vittoria della corsa va a Ludvigsson, che nella crono ha una marcia in più

 

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Le classiche di inizio stagione sono nel segno degli italiani...purtroppo non i nostri. 

Barbin bissa il successo alla Marsigliese andandosi a prendere anche il Laigueglia, con Villella pimpante ottimo secondo 

 

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Nel Gp di Lugano è la volta di Moreno Moser, con i nostri Dumoulin, Villella e Caruso rispettivamente terzo, quarto e quinto

 

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...e nel Gp di Camaiore è Fabio Felline a trionfare, con noi ancora sul podio, ancora una volta con Dumoulin, ancora una volta terzo. Come si dice, ci manca sempre un soldo per fare la lira...

 

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