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La Leggenda di Lirio Foresi - il Divoratore di Cannibali


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sono andato piuttosto avanti con la stagione, per cui mi perdonerete se darò poca importanza alle corse .1 - .hc e mi concentrerò su quelle wt...

 

tanto ci sono poche nuove: continua la serie di piazzamenti nelle classiche, procediamo nell'ordine:

 

Roma Maxima: Villella 2° (vince Moser)

Gp Nobili: Van der Sande 2° (ancora Moser)

Handzame Classic: Matthews 2° (vince Mezgec)

Scheldeprijs: Van der Sande 3° (vince Demare)

Omloop Het Nieuwsblad: Foresi 5° (vince Sagan)

 

prestazioni comunque dignitosissime, soprattutto Van der Sande nella classica hc si comporta molto bene, preceduto solo dai due "mostri" Demare e Kittel

 

e comunque non ci sono solo rammarichi, ma anche sorrisi: chi vuole sfatare questa sindrome da eterno piazzato è Adam Yates, che prima conquista di prepotenza la classica più importante tra quelle .1, le Strade Bianche, con un ottimo Dumoulin a routa per una bella doppietta Mapei...

 

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...e poi va a trionfare al Criterium International, vendicando la seconda piazza dello scorso anno. Trionfa nella tappa di montagna, con uno splendido Caruso che va a prendersi, oltre all'8° posto finale, la maglia di scalatore..

 

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ancora gare HC: Foresi fa le prove generali per le gare sul pavè WT, e va a prendersi la vittoria prestigiosa al Dwars von Vlaandaren, allungando in maniera irresistibile su Debusschere e Keukeleire...

 

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e non vuole essere da meno Oronzo Brigante, che al De Panne Tour trova prima un commovente 8° posto sul pavè, dal basso del suo 65, e poi va a vincere in una delle due tappe pianeggianti...

 

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conquistando piazza finale, maglia a punti e maglia di miglior giovane. A vincere la gara è Jerome

 

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PARIGI-NIZZA

 

Nessuno dei leader ha la parigi-nizza tra gli obiettivi della programmazione...decidiamo quindi di mandare Lirio Foresi, che ha corso appena 7 gare finora (le 6 tappe del Tour dell'Oman e la classica sul pavè...5 vittorie in 7 corse!), oltre a Domoulin e Pardi, che invece hanno la gara come obiettivo (minore). Caleb Ewan per le volate e Andy Schleck a fare da scudiero a Lirio. 

 

Scelta che si rivelerà non tanto felice: stupido come sono, non vado a vedere il percorso della gara, nella "certezza" che presenterà almeno una cronometro, come nelle edizioni passate...e invece non è così! La scelta quindi di portare Dumoulin e Pardi è uno sbaglio, in vista di una Tirreno Adriatico in cui uomini buoni a crono servono come il pane...e vedremo infatti come andrà nella gara italiana...

 

Per le volate si preannuncia uno scontro al vertice tra Demare e Van Rensburg: vincerà il francese 4-1, dominando alla grande la prima e la seconda tappa (di cui vi mostriamo l'arrivo)...

 

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mentre il sudafricano si prende una parziale rivincita nella terza. Buono il comportamento di Ewan, che non può competere per la vittoria ma strappa due quinti posti nelle prime due tappe. 

 

La quarta tappa dovrebbe fare un minimo di selezione, ma così non è: ci prova addirittura Dumoulin a smuovere le acque partendo su uno strappetto con conseguente discesa, ma all'arrivo giunge un plotoncino di 40-50 unità, tra cui anche i migliori velocisti che tengono bene in salita: Demare, Van Rensburg e...Degenkolb, che va a bruciare sul traguardo un Lirio Foresi che già pregustava la vittoria. Incredibile la rimonta del tedesco: nell'immagine vedete come a pochi metri dal traguardo Lirio abbia ancora mezza bicicletta di vantaggio...

 

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Il secondo posto di Foresi sembra una sconfitta, ma si rivelerà invece una vittoria...vedremo perchè!

 

Demare ancora leader della corsa, dunque. Una leadership che impone sugli avversari, andandosi a prendere di prepotenza anche la quinta tappa, che vede un Lirio sempre più in palla arrivare quinto...

 

A questo punto sarà la sesta tappa a nostro avviso ad essere decisiva per la classifica: Lirio si comporta alla grande, attacca al momento giusto, segue la scia di Gilbert nel finale e per poco non lo beffa all'arrivo...

 

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Altra seconda piazza per Foresi, ma son secondi posti che profumano: eh si, perchè, visto ancora l'arrivo piuttosto compatto del gruppo, sono proprio gli  abbuoni che consentono al nostro campione di prendere il comando della corsa!

 

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con appena due secondi su Gilbert e 8" sugli altri temibili avversari (Contador, Martin, Rui Costa, Van Garderen, Spilak)...bisogna cercare di gestire ques'esiguo vantaggio, o rischiare l'attacco nelle ultime due tappe?

 

La settima prevede un arrivo in volata, per cui non ci sono problemi: il solito Demare precede Van Rensburg, ed è Lirio anzi a rischiare di avvantaggiarsi ulteriormente, arrivando quinto sul traguardo...

 

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Modificato da MrSelfDistruct
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...e siamo al gran finale: nell'ultima tappa temiamo un attacco di Gilbert, ma l'arrivo di una fuga (con vittoria di Anton) precede quello del gruppo: Foresi controlla Gilbert e le fuoriuscite eventuali degli altri avversari, arriva settimo al traguardo e va così a vincere la sua PRIMA GARA IN WT!!!!!!!!!

 

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GRANDE TRIONFO in una gara che tra l'altro non rientrava neanche nei programmi del nostro campione...15 giorni di corsa finora per lui: 6 vittorie complessive, di cui 2 giri, 3 tappe, 1 classica. Benvenuto nel WT, campione.

 

 

..e vediamo ora cos'abbiamo combinato nella 

 

TIRRENO-ADRIATICO

 

Ci presentiamo alla corsa fiduciosi, visto la bella prestazione di Adam Yates alle Strade Bianche, che sembra essere di buon auspicio. A far compagnia al campioncino inglese saranno Villella e Caruso, con Van der Sande uomo scelto per le volate (anche se c'è poco da sperare, coi soliti Sagan e Cavendish che come ogni anno si presentano al via...)

 

Ma come detto, è un roster sbagliato per questo tipo di corsa. A cominciare dal leader scelto: temiamo i difficili arrivi in vetta, e quindi puntiamo sulla montagna di Yates piuttosto che su Foresi...eppure l'esperienza dello scorso anno avrebbe dovuto insegnarci qualcosa, con Lirio 7° nella generale e Adam appena 13°. Le cronometro, in particolare la crono-squadre, pesano molto e noi ci presentiamo col solo Moschetti >70 in CRO. Errore che paghiamo subito nella prima tappa, dove i team dei migliori (Nibali, Quintana & co. ) ci rifilano tutti tra il minuto e il minuto e mezzo...

 

In volata Van der Sande fa quel che può: e già è tanto che nella seconda tappa riesca a strappare un podio, con vittoria di Cavendish...che non si ripete però nella terza tappa, dove ad avere lo spunto veloce è Bennett

 

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Arrivano le montagne, e c'è poco da fare: Quintana conferma lo strapotere dello scorso anno, Yates tiene botta nella quarta frazione ma nella quinta, complice anche una forma giornaliera non ottimale, cede ancor di più...

 

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A regalare sorrisi ci pensa Caruso, che libero da impegni di classifica nella quinta tappa va in fuga e coglie anche un bel 5° posto, oltre al suo obiettivo principale, che ovviamente era la maglia di scalatore, che puntualmente va a prendersi

 

Arriviamo alla cronometro con Yates 6° in generale, a oltre 3' da Quintana. Inutile quindi correre la cronometro, che simuliamo. Yates conferma (a fatica) la sesta piazza finale

 

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Arriviamo alla Milano-Sanremo carichi a pallettoni: la cosa buona di questo Pcm 14 rispetto al 13 è che la programmazione funziona davvero a dovere: Lirio ha nella classica uno dei suoi obiettivi principali della stagione, e arriva alla corsa con forma 1, ritmo ottimo e freschezza ottima. Ho notato che la freschezza, se la corsa rientra negli obiettivi di un corridore, è sempre buonissima, così come la forma. Il ritmo, ovviamente, è in mano all'utente e alle corse che decide di far fare ai suoi ciclisti prima dell'obiettivo. Bene così, da tenere a mente per il futuro. 

 

Peccato che la forma giornaliera invece faccia di testa sua. E quindi ecco Lirio che si becca il -3 di giornata...la sua espressione in corsa dice tutto, guardate che faccia!  :D

 

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La domanda è: cosa fare? attendere un arrivo in volata, dove le beccherebbe dai migliori velocisti del lotto, tutti presenti alla corsa? direi di no. E quindi coraggiosamente lanciamo Lirio all'attacco sulla Cipressa: meglio tentare l'impossibile, ma dire di averci provato, piuttosto che accontentarsi di un piazzamento anonimo, sempre che lo si riesca a raggiungere..

 

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nessun vallonaro lo segue, e questo non è un bel segnale: vuol dire che c'è poca fiducia circa la possibilità di un arrivo in solitaria. Foresi arriva a guadagnare 1' sul gruppo, ma nulla più. Tira alla morte, ma inevitabilmente ai 3km viene raggiunto dai velocisti...e passato in tromba. L'arrivo è in massa, una massa dalla quale Brigante non riesce ad evadere, troppo compatto il gruppo. Chiudiamo quindi solo con un decimo posto di Oronzo, e qualche rammarico per un'occasione persa...ma onestamente non so se avrei potuto combinare di più. Cavendish conquista così la sua terza Sanremo, su Demare e Guardini

 

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VUELTA CATALANA

 

Questa sì che merita di essere raccontata. Una delle corse a tappe più assurde che abbia mai fatto, seconda solo a quella memorabile Vuelta vinta da Gatto di cui vi dicevo qualche puntata fa...arriviamo alla corsa senza particolari ambizioni. Non ci vogliamo rischiare Lirio, che si deve preparare per Fiandre, Ardenne e poi Giro, nè Yates, che aveva il picco per la Tirreno e poi il down prima di riprendere a maggio-giugno in funzione Tour...andiamo quindi con Dombrowski prima punta a sorpresa (chissà che il suo 78 in MON non regali una top ten), Villella che cercherà di combinare qualcosa, Matthews per le volate e Moschetti e Mohoric pronti magari a inserirsi in qualche fuga

 

Detto fatto, ecco che Mohoric si lancia in una fuga con altri discreti corridori, tra cui Lander che va a trovare la vittoria, con il nostro che arriva brillantemente secondo...

 

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tutto qui? .....andatevi a vedere a quanto arriva il gruppo....occhiata in alto a destra, please.

 

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MEZZORA ABBONDANTE. L'occasione è colossale: Mohoric, col suo 75 in montagna, è il più forte tra i partecipanti alla fuga. Le altre tappe sono sì durette, ma nulla di proibitivo...insomma, le speranze di colpaccio sono fondate. La cosa certa è che, con questo ritardo alla prima tappa, sappiamo già che le prossime frazioni saranno all'insegna dell'assurdità più completa...ci aspettiamo attacchi dei big dalla partenza, e dovremmo di volta in volta decidere il da farsi...seguire, controllare, lasciar sfogare, mandare in fuga qualcuno...staremo a vedere!

 

E infatti già la seconda tappa si svolge sulla falsariga della prima: fuga-bidone in cui inseriamo Villella, che arriva ottavo. Gruppo stavolta non a mezzora, ma comunque a dieci minuti buoni...date un po' un'occhiata alla generale! :)

 

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Mohoric si ritrova ad avere una ventina di minuti di vantaggio sui fuggitivi di giornata (tra cui quindi Villella) e una mezzora sugli uomini più forti (tra cui il solito Quintana)...

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Ci uniamo alla follia generale, e - presi da un raptus inspiegabile - sovrappensiero clicchiamo "simulazione rapida" piuttosto che Corsa 3D per la terza tappa...MALEDIZIONE!

 

Alla fine non è andata troppo male: vince ovviamente Quintana, Mohoric perde i suoi buoni 7', ma avviene quel che pensavamo, ovvero che gli altri della fuga del primo giorno perdono terreno rispetto al nostro uomo, che si ritrova quindi la maglia gialla di leader!

 

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Quintana, Contador e Froome sono a 22' da Mohoric...gli altri prima di loro non preoccupano. Basterà???

 

Arriva la quarta tappa, e parte subito una fuga. Vediamo chi c'è di importante: mah, solo Tony Martin (73-76 in MON-COLL)...si potrebbe controllare la corsa, lasciare magari arrivare la fuga, ma con poco margine. Sembrerebbe la condotta più lineare. E quindi ovviamente non lo facciamo!

 

Ci viene in mente un'idea ancor più malata: perchè non approfittare del fatto che in fuga non c'è nessun ottimo montanaro, e mandare Dombrowski? Così se la fuga dovesse arrivare con mezzora o più, ci ritroveremmo col nostro uomo di punta con un grande vantaggio sui migliori, e comunque in grado eventualmente di staccare in montagna nelle prossime tappe T.Martin. Facciamo così: Dombrowski parte all'inseguimento.....insegue, insegue, insegue. Si, ma non arriva! Davanti vanno così forte che lo statunitense finisce praticamente le energie quando ancora ha 2' da recuperare sulla testa della corsa. Nel frattempo, però, ne ha messi una decina tra sè e il gruppo...mamma mia che caos!!!

 

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morale della favola: T.Martin va a vincere...

 

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Dombrowski arriva comunque sesto, spompatissimo, a quasi 10'...

 

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Contador, Froome, Quintana escono dal gruppo, si beccano 6' dallo statunitense...

 

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e ne mettono circa 3' tra di loro e la nostra maglia gialla...

 

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Ed ecco la generale: Tony Martin si avvicina dunque a 7' abbondanti, per Mohoric non dovrebbe comunque essere un problema controllarlo...Dombrowski guadagna terreno ed entra nella top ten, mentre i big si trovano a circa una ventina di minuti...

 

Direi che gli esperimenti possono anche finire qui. Nella quinta tappa si torna ad una pseudo-normalità, noi mandiamo nuovamente Villella in fuga, una fuga che stavolta arriva con un margine normale, e il nostro Davide finisce secondo, uccellato solo da G. Caruso

 

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La sesta tappa, pianeggiante, finisce "incredibilmente" allo sprint: forse il traguardo di una vittoria impensabile alla vigilia si sta davvero concretizzando...Matthews quarto, vince Mezgec

 

E finiamo davvero in gloria: ultima tappa collinare, con arrivo non in salita, decidiamo di mandare Matthews in fuga. Non c'è nessuno di temibile tra i suoi compagni, per cui festeggiamo con grande gioia un altro arrivo vittorioso del nostro australiano...

 

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...e con esso il trionfo di Mohoric!!!!

 

SECONDA CORSA A TAPPE WT CONQUISTATA...con l'uomo da cui meno si aspettava un risultato simile! 75-73 in MON-COLL, Mohoric si mette alle spalle il gotha del ciclismo mondiale per le corse a tappe e stravince la corsa catalana!

 

Dombrowski tiene un bell'8° posto finale, Quintana guadagna qualcosina nell'ultima tappa, giusto giusto per entrare in top ten

 

 

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Fantastica Parigi - Nizza, pazza Volta a Catalunya! :shock2: 

 

 

E peccato per la Sanremo, l'anno prossimo fatelo mangiare meno la sera prima che sennò si appesantisce ed esce la forma giornaliera bassa... (ci penso solo ora, lui è anche un divoratore) :mrgreen: 

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Buona vittoria anche se la pazza condotta del gruppo ti ha aiutato

 

...più che aiutato, direi che è stata determinante...altrimenti mai e poi mai sarei riuscito a centrare l'impresa :)

 

 

 

LIRIO SUL PAVE'

 

Ed eccoci al battesimo del fuoco di Lirio...che per la prima volta si approccia alle grandi classiche del pavè. 

 

Col suo 78**, Foresi ha la possibilità di ben figurare da subito, anche se la vittoria e in generale la top 5 sembrano precluse, dal momento che - come abbiamo visto a inizio stagione - ci sono 12-13 corridori con valori più alti di lui, pianura inclusa... Cancellara, Thomas, Vanmarcke, Terpstra, ma anche l'inossidabile Boonen, Stybar, Langeveld e Sagan sembrano fuori portata. 

 

Le maggiori speranze le riponiamo nel Giro delle Fiandre, vista la forza di Lirio in collina..anche se lì il nostro favorito assoluto rimane l'inglese Gerain Thomas.

Nell'E3 Harelbecke e nella Gent-Wevelgem la speranza sarà quella di un arrivo in volata, per cercare di sfruttare la scia giusta...

Sulla Parigi-Roubaix poche illusioni: è la gara in cui il fattore pavè ha il peso maggiore, per cui in assenza di una forma giornaliera sfavillante sarà difficile anche entrare in top 10...

A proteggere Lirio non c'è molta gente: Glauco Pardi l'unico in grado di scortare Lirio agli ultimi 40-50 km di corsa...e in caso di necessità è pronto Van der Sande

vediamo com'è andata...

 

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Quarto posto nell'E3 Harelbecke: non inganni l'immagine, dietro Stybar è nascosto Boonen che con uno scatto felino riuscirà a conquistare la seconda piazza dietro il vincitore Sagan...

 

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Terzo posto alla Gent-Wevelgem, con una bella rimonta finale in volata...a vincere per distacco è però Stybar

 

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..e terzo posto anche al Fiandre, col nostro favorito Thomas che si va a prendere la vittoria...

 

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Catastrofica invece la Roubaix. Una freschezza scarsa (a differenza del Fiandre, non rientrava tra gli obiettivi per Lirio) e una forma giornaliera pessima di -5 relegano Foresi appena al 33° posto

 

Il bilancio è comunque positivo: in 3 gare su 4 Lirio è stato nel vivo dell'azione, ha raggiunto due podi battagliando alla pari con gente decisamente superiore sul pavè. La grande qualità media si è espressa nei vincitori, tutti diversi: non c'è più UN grande favorito sulle pietre, ma diversi ciclisti che se la battono alla pari..e tra questi è clamorosamente mancato Cancellara, mai entrato nella top 5 di queste gare

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...E LIRIO SULLE ARDENNE..

 

Idem come sopra: stagione di assaggio di queste grandi classiche, per Lirio e..per me, che comunque mai l'avevo provate prima d'ora su Pcm 14. 

I grandi favoriti ci sono tutti, e son sempre più o meno gli stessi: D.Martin, Gilbert, Kwiatkowski, Mollema. E ancora Sagan, Slagter, Rui Costa, Vanendert...

 

Lirio, come riguardo al discorso pavè, ha ancora 3-4 skill in meno in collina rispetto ai grandissimi: ma può compensare con l'ottimo valore in montagna e in volata.

In squadra ci portiamo come valide spalle del nostro campioncino, Davide Villella, che farà una stagione di "assaggio" prima di diventare (lo speriamo...) grande protagonista nelle stagioni future, e Tom Domoulin

 

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Sulle Ardenne abbiamo molte più chances rispetto al pavè, solo che non ci crediamo fino in fondo: all'Amstel Gold Race per un pizzico di ritardo non prendiamo subito la ruota di Kwiatkowski sulla salita finale...Foresi arriva secondo (nell'immagine è in fase di sorpasso, Gilbert verrà superato senza problemi), con grandi sensazioni...e non sa se esser felice per l'ottimo risultato, o rammaricato per un'occasione persa...

 

e non ha neanche la possibilità di rifarsi nella Freccia Vallone! Infatti un piccolo fastidio muscolare lo tiene fuori dalla corsa...fortunatamente sarà abile e arruolabile per la Liegi-Bastogne-Liegi...nella seconda corsa del trittico, spazio dunque a Villella e soprattutto a....Domoulin, autore di una corsa magistrale! Riesce a rimanere nel gruppetto dei migliori, e - ben conscio del fatto di non potersela giocare nella volata della ripidissima salita finale - cerca di anticipare lo sprint fuggendo negli ultimissimi chilometri!

 

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..la partenza di Dumoulin nella discesa prima dell'arrivo lascia di stucco Sagan, più reattivo invece Mollema..

 

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..ma il nostro olandese purtroppo si pianta a 400 metri dall'arrivo, e subisce il rientro del gruppo...a vincere è l'altro orange Slagter, che beffa in volata Rui Costa. Dumoulin, comunque, ottimo 7°!

 

Alla Liegi Lirio arriva carico anche perchè...guardate che cosa hanno scritto i tifosi per lui: qui partono già i paragoni col mitico Eddie!!!

 

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Da bravo Lirio rimane col gruppetto dei migliori a quasi 10 km dall'arrivo...

 

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e anche qui, un piccolo errore di valutazione nel finale gli preclude la vittoria...Gilbert parte lungo infatti sparato a 1,8 km dalla fine, per Lirio è troppo "presto" per seguirlo...attende 2-300 metri per partire, ma si rivelerà essere troppo tardi. Il campione belga vince la gara, precedendo sul filo di lana uno Slagter impressionante (primo alla Freccia e secondo alla Liegi)...per Lirio il terzo posto è comunque una grande soddisfazione..

 

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Ardenne ottime per Lirio, sia per i piazzamenti (un secondo e un terzo posto), ma soprattutto per la consapevolezza - a differenza del pavè - di potersela davvero già giocare per la vittoria...delusione Villella, mai in grado di tenere il passo dei migliori...

 

e con il risultato alla Liegi, Lirio ha raggiunto il terzo podio in una classica-monumento...secondo alla Sanremo stagione scorsa, terzo al Fiandre e alla Liegi quest'anno...e c'è ancora un Lombardia a fine stagione da correre da protagonista!

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Non mostriamo immagini, ma nel frattempo otteniamo buoni risultati (non vittorie) in altre classiche minori...

 

Dumoulin fa secondo alla Paris-Camembert

Van der Sande fa ottimo terzo alla Scheldeprijs dietro i "mostri" Demare e Kittel

Pardi è bravissimo a lanciare un inseguimento, purtroppo infruttuoso, ai danni di Le Bon, vincitore del Tro-Bro Leon..e arriva secondo

 

 

...dopo aver fatto i miracoli alla Volta Catalana, non li ripetiamo al Gp del Pais Vasco...arriviamo qui senza particolari leader designati, nelle tappe a parte un 9° posto di Mohoric e un 10° di Villella non combiniamo granché. Vince la gara, a mani basse, Quintana...migliore dei nostri, ancora Mohoric 22°

 

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idem dicasi per il Romandia: niente gara per Foresi, che preferisce riposare in vista del Giro dopo l'intensa stagione di marzo-aprile, spazio dunque a Caruso-Moschetti, loro si invece in via di preparazione alla grande corsa a tappe. Combiniamo qualcosina di più rispetto al Pais Vasco (Caruso un paio di volta in top 5), ma anche qui nulla di memorabile. Bravo Moschetti, nonostante non si piazzi mai tra i primi 10, trova comunque una 12° piazza finale incoraggiante. Caruso fa 18°. Grazie alla crono, Vincenzo Nibali riesce a rimontare lo svantaggio su Quintana e vince il giro per appena 1", impedendo così al campione colombiano di conquistare la terza corsa a tappe della stagione...

 

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..ed arriviamo dunque proprio al 

 

 

GIRO D'ITALIA

 

Subito brutte notizie per noi: partecipa Nairo Quintana, 84 in montagna. Gli altri invece sono più o meno gli avversari dello scorso anno, ad eccezione del vincitore Kreuziger: abbiamo Nibali (81-79-79), Uran (81-80-73), Betancur (81-80-67), Intxausti (81-78-72), Majka (81-77-72), Aru, Talansky...

 

insomma, tanti contendenti: Lirio è fermo a quota 78-79-77. Vista la durezza di questo Giro, sarà difficile salire sul podio...e far meglio del 7° posto dello scorso anno

 

Così come sarà difficile confermare la maglia a punti, vista la presenza del re degli sprinter, Mark Cavendish (84-83)...e c'è anche Greipel (82-78), oltre agli italiani Modolo, Guardini, Peruffo (80-79, 80-80). Attenzione anche ad una "creatura" Cyanide, l'americano Burkhardt Jones, doppio 80 in vol-acc anche per lui!

 

Per Foresi (78-77) e Brigante (78-79) sarà dura. 

A guardare le spalle di Lirio e a tentar avventure saranno Caruso (che dopo la delusione dello scorso anno stavolta è in forma, nessun infortunio in vista per lui) e Moschetti, gli altri 5 son giovani U-23 (tutti tra il 68 e il 70 in MON-CRO, più o meno..)

 

La Prima Settimana

 

Nella prima settimana va tutto piuttosto bene...a cominciare dalla vittoria nella prima crono-squadre: Oronzo non deve neanche fare la fatica di affrontare una volata per prendersi la sua prima vittoria in questo Giro, con annessa maglia rosa...

 

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per il resto, i miei ingaggiano un duello continuo con i velocisti di giornata: Cavendish (2 volte vittorioso), Goss e Jones..

 

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Foresi fa due volte secondo e una terzo, Brigante una volta secondo. Bravi i nostri, che danno battaglia a più non posso nelle tappe per velocisti...nelle due tappe collinari con salitella finale, la quinta e la sesta, esattamente come la stagione scorsa non siamo brillanti (anche perché è meglio cedere maglia rosa ed annesse responsabilità ad altri)...è quindi Poels, vincitore della quinta tappa (Majka quello della sesta), ad indossare i panni del leader dopo i primi 7 giorni di corsa. 

 

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Lirio è lì, in agguato, ad appena 4". 

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Troppi piazzamenti sia alle Ardenne che in questa prima parte di Giro. Speriamo di fare bene nella generale

 

mah, il "rimpianto" più grande è per la Amstel...perché lì ero davvero ben messo, in ottima posizione per seguire Kwiatkowski e superarlo in volata. 

 

in questa prima parte di Giro sono invece soddisfatto, ho fatto sudare Cavendish fino all'ultimo metro in più di un'occasione e mi son messo dietro tutti gli altri, difficile fare di più...forse la volata vinta da Goss potevo strapparla...ma ho sbagliato treno..

 

 

Come mai corri lo stesso Giro dell'anno prima ? 

 

A dire il vero credo che anche la prossima stagione terrò immutate le tappe...questo perché vorrei far correre questo Tour de France a Foresi (tra pavé, tappe di montagna con arrivi in discesa e lunga crono pianeggiante è decisamente più adatto a lui che a Yates), mentre viceversa vorrei riuscire a vincere almeno una volta questo Giro d'Italia così duro...e con Lirio anche quest'anno la vedo difficile, vista la presenza di Quintana...   :wink:

Dalla stagione successiva caricherò le varianti 2010-2013 di emmea, che nel frattempo ho scaricato!   :)

Modificato da MrSelfDistruct
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Bravo Foresi, protagonista anche sulle Ardenne. :thumbup:

 

Davvero grande, tra i primi sul pavé, poi sulle Ardenne e si presenta in forma anche al Giro a battagliare dal primo giorno su tutti i terreni! :ave:

 

Beh, in volata riesce a dare del filo da torcere...in salita, come vedremo dall'andazzo di questa seconda settimana, più di tanto non ce la fa

 

Avversari troppo forti, lui con ancora 78* in montagna (speriamo vivamente che riesca ad arrivare ad 80..) e una programmazione che, tra Sanremo-Fiandre-Ardenne non lo porta proprio "riposatissimo" al Giro. La freschezza c'è, ritmo e forma (2) pure, però in salita non riesce ad essere così brillante, e a fatica nelle prime tappe di montagna si piazza tra i primi 8-10. 

 

Quintana e Betancur nella tappa 8 e 9 fanno la voce grossa

 

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Lirio è lì, con i migliori, ma accusa già quasi 4' dai due colombiani. Da segnalare che il leader Astana, un po' a sorpresa, sembrerebbe essere Aru al posto di un Nibali in ritardo. 

 

La Mapei non compie grandi imprese in montagna, ma dà spettacolo in questa seconda settimana in volata...guardate che arrivo in questa tappa 10, con i gemelli del gol Brigante e Foresi che si contendono per questioni di cm la vittoria...

 

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Seconda vittoria per il nostro Oronzo in questo Giro, dopo la crono-squadre iniziale. Lirio, finora sempre piazzato, ha modo di rifarsi nella crono di tappa 12...

 

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Rifila quasi un minuto a Nibali e Quintana. Ottimo anche Brigante, sesto

 

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Più di metà Giro è trascorso, e Lirio è onorevolmente al quarto posto della generale. Ma sappiamo benissimo che le tappe più dure sono in arrivo, e sarà tosta per Foresi difendere la posizione...

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Ultima settimana di corsa, e Quintana cala le carte, andando a vincere la tappa 15 (Foresi presente, arriverà 7°, lo vediamo sul rettilineo finale..)

 

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..e a stravincere la tappa 16...

 

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Il podio per Lirio diventa un miraggio. E allora meglio concentrarsi sull'obiettivo maglia a punti, un obiettivo davvero difficile vista la presenza di Cavendish...e del velocista Jones: la creatura Cyanide statunitense strappa nella tappa 17 la vittoria e va a imporsi nella classifica. Si prevede un finale acceso, con 3 contendenti: l'inglese, lo statunitense e il nostro Lirio...racchiusi nello spazio di 4 punticini...

 

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Arriva il tappone con arrivo al Rifugio Panarotta in Valsugana...e chi sarà mai il vincitore? Ma Quintana of course, davanti a Betancur. La coppia colombiana monopolizza il Giro, ma è bravo Lirio ad arrivare 7°, dietro oltretutto gli avventurieri di giornata (3°, quindi, tra gli uomini di classifica)

 

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Dopo il tracollo nelle tappe precedenti, riguadagna qualcosina su Nibali & co. La classifica parla chiaro: Quintana ha fatto il vuoto dietro di sè...Foresi 7°, a pochi secondi da Aru

 

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E neanche la cronoscalata arride a Lirio, che arriva le prende da Quintana, Betancur, lo stesso Aru e Nibali...

 

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in compenso conquista quei punticini necessari per indossare, a due tappe dalla fine, la maglia a punti...tre punti di vantaggio su Jones e sei su Cavendish, ce la farà tra Zoncolan e volata finale a tenere la maglia???

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...lo Zoncolan va al fuggitivo di giornata, Santaromita...

 

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...ma la cosa importante è che Lirio riesce a imporsi nella volata finale, vincendo così per il secondo anno consecutivo la maglia a punti!!!

 

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grande soddisfazione per il nostro campione, che oltretutto, complice una caduta di Nibali proprio nell'ultima tappa...

 

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...supera Vincenzo e Intxausti, che lo precedevano dopo lo Zoncolan, in classifica generale....

 

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in un Giro d'Italia difficilissimo, non proprio adatto alle sue caratteristiche, e soprattutto più competitivo rispetto alla stagione scorsa, Lirio

 

migliora di una posizione la classifica finale (6° anzichè 7°)

vince due tappe (stagione scorsa fu una sola)

conferma la vittoria della maglia a punti

vince la maglia di miglior giovane

 

Il bottino può considerarsi soddisfacente. E bravo anche Brigante, vincitore di due tappe anche lui.

 

A caldo, Lirio dichiara ai microfoni Rai:

 

"troppo duro questo tracciato per me. Già da adesso mi posso sbilanciare, e dire che il prossimo anno non verrò qui al Giro ma correrò il Tour de France. E' un percorso più in linea con le mie caratteristiche, che non sono da scalatore puro, e oltretutto si combina meglio con la mia programmazione volta a puntare forte sulle classiche di primavera"...

 

..e come dargli torto?!?

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Strepitoso Lirio, se non si fosse concentrato anche sulle volate forse avrebbe centrato il 5to posto, ma la sua forza è la completezza ed è stato in evidenza ovunque! :thumbup: 

 

 

Giusto anche voler puntare al Giro sia per percorso che per programmazione della stagione. :wink: 

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