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De Luca: Una storia Simul-Vera


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Grazie!

La cronoscalata è questa:

http://www.girovalledaosta.it/2011/tappa6.pdf

salita abbastanza ripida, con un breve tratto di pianura/discesa ad un paio di km dall'arrivo, un totale di 9,2 km.

I valori sono simili, Aru ha 73 in salita come Gomez, ma il sardo ha due punti in più a crono: 65 vs 63. Su così pochi km ho onestamente poche speranze, non ci sono neppure abbuoni :sad2: Kelderman invece è un bel motorino a crono, ha 70, l'americano ha addirittura un valore altissimo, da cronoman, non ricordo preciso ma è abbastanza lontano, preferirei guardarmi le spalle dall'olandese!

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CAPITOLO 29: L'ultimo assalto

Diciamoci la verità: guadagnare ben 44 secondi su quel Fabio Aru sembrava un'impresa impossibile tanto per me quanto per Bruno, dunque già eravamo convinti che la posizione finale di Gomez non sarebbe cambiata alla fine di quella cronoscalata. Tuttavia eravamo molto felici perchè mai avremmo potuto prevedere risultati simili da quella giovane squadra. V'era da considerare però che l'arrivo quanto mai provvidenziale del misterioso panamense aveva dato nuove prospettive alla squadra, che ne sarebbe stato senza di lui? Una fuga affannosa di Gusmeroli, un paio di volate da matita rossa di Falco e poco niente. Forse Acquistapace avrebbe fatto un pochino di quella misera 25° posizione che occupava in classifica ma era innegabile che Yelko aveva dato alla squadra una visibilità impensabile e di ciò Fabioo sarebbe stato sicuramente contento.

A proposito, la sorpresa di quel giorno era proprio lo stesso Fabio che per un giorno aveva lasciato la Latteria al suo destino ed era arrivato direttamente da Morbegno per assistere all'epilogo della corsa e soprattutto per complimentarsi per le prestazioni offerte. Ovviamente nel suo stile! "Uèèèèèèèèèèè Brunoo!!!! Vààà ch'el ghè anca il Deluccccaaaaaaaaaaa! Aluraaa?! Nun mi sun perso nanca una tapà è! So tuuuuuuuuuutto!!! T'è vist il panamenseeee t'è vist!??!!! Ma duv'è che lèèèé??????" L'arrivo di Marco ebbe lo stesso effetto di una bomba gettata in una piazza del mercato: noi eravamo ormai avvezzi al suo carattere straripante, ma i tifosi e gli addetti ai lavori che circondavano la nostra postazione si scansarono tutti e rimasero a guardare allibiti. Poi Marco si fiondò sotto il tendone dove Gomez si stava allenando, concentrato: "Tel kì el campiun!! So tutto di teee! T'el ciaman el fugitivoooooooo!!" E via d'abbraccio stritolante, nonostante Gomez fosse già sudaticcio: "Ayudaaar! Ayudaar!!!" "Dis cus'è!?!!" Bruno corse a liberare Gomez che non sembrava apprezzare troppo la calorosità del nostro patron, lui che non era certo un mostro di loquacità e di simpatia; poi allontando Marco quest'ultimo sottovoce disse a Cenghialta: "Me racuandi, cheschì lo voglio a Morbegno..!"

Qualche ciclista era già partito ed arrivato e visti i tempi cominciava ad essere chiaro anche a Yelko che sarebbe stato impossibile sovrastare Aru in classifica, eppure tuttavia non si perse d'animo, resto concentrato e sereno fino al suo turno. Era una gran bella conquista per noi, per me, per Bruno, perchè forse eravamo riusciti a limare nel carattere di Yelko quella brutta particolarità che lo rendeva poco incline ad accettare le sconfitte.

Alla partenza di Gomez i venti atleti partiti prima di lui ancora dovevano fare il traguardo ma era abbastanza chiaro dai tempi che nessuno sarebbe stato in grado di fare la differenza, fino a quel momento la classifica era questa:

1) Kristian Sbaragli 27.33 (un velocista!)

2) Franz Schiewer + 1''

3) Oleksandr Martynenko + 3''

4) Sonny Colbrelli + 3''

5) Siarhei Papok + 4''

I nostri erano andati un disastro: pensate che il terzultimo aveva perso 25'' dalla testa, il penultimo era Gusmeroli con il doppio del ritardo e chiudeva Novantalora con oltre un minuto e venti. D'altronde se già andava piano in salita quando si impegnava, figuarsi quando andava a spasso.

Altra difficoltà era il fatto che non v'erano rilevamenti cronometrici parziali: 9,2 km da sciropparsi in un colpo solo. Considerate che non potevamo seguire la corsa in ammiraglia, considerate poi che avremmo dovuto fare affidamento sulle sensazioni in corsa di Yelko (si quel giorno aveva tenuto la radiolina accesa, ma non proferì nemmeno mezza parola!) l'unico mezzo di riferimento erano fortunatamente le immagini televisive che quel giorno furono messe a disposizione. Dunque, come stava andando Gomez? Secondo noi non male!

Senzatitolo-1_zpsaa262a76.jpg

Più di mezza crono era passata, dietro a Yelko non si vedeva più Aru mentre in alcuni angoli el Fugitivo poteva vedere Keldermann.

Senzatitolo-3_zpscd20075c.jpg

- 2,8 Km, le pendenze qua raggiungono anche il 16%!

Senzatitolo-2_zps1cbe8a4d.jpg

Breve pezzo di discesa e..."attenzione Locatelli fa registrare il miglior tempo con un vantaggio di circa 42'' su Cattaneo primo prima di lui" Bruno strabuzzò gli occhi e gridò nella radiolina "Yelko vai, vai spingi più forte su quei pedali, cambia rapporto, ce la puoi fare!" Quella cronometro che era rimasta fino a quel momento così pallida ed incolore quanto piatta nei risultati aveva trovato un sussulto nell'incredibile prestazione di Locatelli. E se ce l'aveva fatta il corridore della Colpack poteva farcela persino il nostro!

Senzatitolo-4_zps8d6d21b6.jpg

Kelderman aveva fatto un tempo di appena 10'' peggiore di Locatelli, mentre più indietro in ordine si erano classificati Novikov e Dombrowski. Gomez però era andato in affanno negli ultimi due km, e dietro di lui, ecco la sagoma di Aru. L'illusione era durata poco, ed era già sfumata. No non poteva farcela.

Senzatitolo-5_zpsd5e615bd.jpg

Gomez conclude 8'', a 46'' da Locatelli, in una prova senza infamia e senza lode. Mentre Aru si concede il lusso di piazzarsi a soli 6'' dietro a Stefano Locatelli.

Senzatitolo-6_zps60218919.jpg

Nulla da fare per Gomez, Aru aveva vinto, anzi dominato secondo i tempi, quel Giro della Valle d'Aosta, mentre il nostro atleta aveva salvato per pochi secondi la seconda piazza dall'attacco di Kelderman. Yelko portava a casa però sia la maglia a punti che quella GPM, stradominata e molto considerata in un giro così duro come quello della Valle d'Aosta.

Senzatitolo-7_zpsf961ccc4.jpg

Classifica di Tappa: Champdepraz - Champdepraz Km 9.2

1 Stefano Locatelli Team Colpack 26'47

2 Fabio Aru Palazzago + 7

3 Wilco Kelderman Rabobank Continental Team + 11

4 Nikita Novikov Itera - Katusha + 23

5 Joseph Dombrowski Bontrager - Livestrong Team + 40

6 Mattia Cattaneo Palazzago + 43

7 Kristian Sbaragli Team Hoppla + 46

8 Franz Schiewer Germania + 47

9 Yelko Gomez Latteria Delebio s.t.

10 Kenny Elissonde Francia + 48

11 Sonny Colbrelli Zalf Desiree Fior + 49

12 Oleksandr Martynenko ISD - Lampre Continental s.t.

13 Siarhei Papok Team Hoppla + 50

14 Simon Pellaud Svizzera s.t.

15 Amir Rusli Drapac Professional Cycling s.t.

16 Eliot Lietaer Quick Step Cycling Team s.t.

17 Niki Østergaard Glud & Marstrand - LRØ s.t.

18 Tosh Van der Sande Omega Pharma - Lotto + 51

19 Lachlan Norris Drapac Professional Cycling s.t.

20 Hugo Salazar Movistar Team s.t.

21 Noe Gianetti Svizzera + 52

22 Dylan Teuns Jong Vlaanderen Cycling Team s.t.

23 Bert Van Lerberghe Jong Vlaanderen Cycling Team s.t.

24 Jan Keller Svizzera s.t.

25 Matteo Trentin Quick Step Cycling Team s.t.

26 Andrey Solomennikov Itera - Katusha s.t.

27 Lawson Craddock Bontrager - Livestrong Team s.t.

28 Ramón Domene Movistar Team s.t.

29 Jakob Rathe Stati Uniti + 53

30 Peter Erdin Svizzera s.t.

31 Malcom Rudolph Drapac Professional Cycling s.t.

32 Maksym Vasilyev ISD - Lampre Continental s.t.

33 Ian Moir Stati Uniti s.t.

34 Walt De Winter Jong Vlaanderen Cycling Team s.t.

35 Matthias Mortka Germania s.t.

36 Sergey Chernetskiy Itera - Katusha s.t.

37 Steele Von Hoff Chipotle - First Solar Development Team s.t.

38 Rick Zabel Rabobank Continental Team s.t.

39 Dmytro Volovod ISD - Lampre Continental + 54

40 Jon Aberasturi Orbea Continental s.t.

41 Jelle Wallays Quick Step Cycling Team s.t.

42 Gabriele Pizzaballa Palazzago s.t.

43 Adam Semple Drapac Professional Cycling s.t.

44 Mats Lohne Joker Merida + 55

45 Jakob Steigmiller Thüringer Energie Team s.t.

46 Stephen Housley Stati Uniti s.t.

47 Andrea Di Corrado Team Colpack s.t.

48 Kirill Baranov Itera - Katusha s.t.

49 Jasper Stuyven Bontrager - Livestrong Team s.t.

50 Kevin Labeque Francia s.t.

51 Jasha Sütterlin Thüringer Energie Team + 56

52 Robert Bush Chipotle - First Solar Development Team s.t.

53 Antonino Parrinello Team Hoppla s.t.

54 Jesús Herrada Movistar Team s.t.

55 Boris Zimine Aix en Provence s.t.

56 Patrick Clausen Glud & Marstrand - LRØ + 57

57 Sebastian Lander Glud & Marstrand - LRØ s.t.

58 Fabien Schmidt Aix en Provence s.t.

59 Marco Canola Zalf Desiree Fior s.t.

60 Claudio Imhof Svizzera + 58

61 Kevin Predatsch Thüringer Energie Team s.t.

62 Frederique Robert Quick Step Cycling Team s.t.

63 Bastian Bürgel Thüringer Energie Team s.t.

64 Joshua Edmonson Team Colpack s.t.

65 Adrian Gjølberg Joker Merida s.t.

66 Alex Howes Chipotle - First Solar Development Team s.t.

67 Andrea Zardini Team Colpack s.t.

68 Rudy Molard Francia s.t.

69 Kevin Verwaest Jong Vlaanderen Cycling Team + 59

70 Volodymyr Dzhus ISD - Lampre Continental s.t.

71 Yuriy Vasyliv Germania s.t.

72 Ralf Matzka Thüringer Energie Team s.t.

73 Flavien Dassonville Francia s.t.

74 Frederik Verkinderen Omega Pharma - Lotto s.t.

75 Matteo Busato Zalf Desiree Fior s.t.

76 Tom Dumoulin Rabobank Continental Team s.t.

77 Marco Guadagnini Palazzago s.t.

78 Darwin Pantoja Movistar Team s.t.

79 Francesco Van Coppernolle Jong Vlaanderen Cycling Team + 1'00

80 Robbie Squire Chipotle - First Solar Development Team s.t.

81 Jetse Bol Rabobank Continental Team s.t.

82 Guillaume Van Keirsbulck Quick Step Cycling Team + 1'01

83 Salvatore Puccio Team Hoppla s.t.

84 Marc Goos Rabobank Continental Team s.t.

85 Zico Waeytens Omega Pharma - Lotto s.t.

86 Yannick Mayer Germania s.t.

87 Brian Bulgac Omega Pharma - Lotto s.t.

88 Ian Boswell Stati Uniti s.t.

89 Jesper Hansen Glud & Marstrand - LRØ s.t.

90 Joey Rosskopf Stati Uniti + 1'02

91 Nicolò Martinello Team Colpack s.t.

92 Nikolay Mihaylov Aix en Provence s.t.

93 Clément Koretzky Aix en Provence s.t.

94 Adam Phelan Drapac Professional Cycling s.t.

95 Vegard Bugge Joker Merida + 1'03

96 Omar Fraile Orbea Continental s.t.

97 Steve Bekaert Omega Pharma - Lotto s.t.

98 Andrea Acquistapace Latteria Delebio s.t.

99 Florian Völk Germania + 1'04

100 Rasmus Sterebo Glud & Marstrand - LRØ s.t.

101 Víctor Cabedo Orbea Continental s.t.

102 Siarhei Novikau Palazzago s.t.

103 Audun Flotten Joker Merida s.t.

104 Matteo Fedi Team Hoppla + 1'05

105 Gavin Mannion Bontrager - Livestrong Team s.t.

106 Dimitry Ignatiev Itera - Katusha s.t.

107 Lachlan Morton Chipotle - First Solar Development Team + 1'06

108 Nicola Boem Zalf Desiree Fior s.t.

109 Mikel Bizkarra Orbea Continental s.t.

110 Vladyslav Bakumenko ISD - Lampre Continental s.t.

111 Nicolas Bonnet Francia s.t.

112 Joshua Atkins Bontrager - Livestrong Team + 1'07

113 Michael Rodriguez Movistar Team + 1'08

114 Nicolas Boisson Aix en Provence + 1'09

115 Norman Patrick Falco Latteria Delebio s.t.

116 Sondre Sörtveit Joker Merida + 1'11

117 Filippo Gusmeroli Latteria Delebio + 1'26

118 Emmea Novantalora Latteria Delebio + 2'09

CLASSIFICA GENERALE COMPLETA

1 Fabio Aru Palazzago 22h38'40

2 Yelko Gomez Latteria Delebio - Longoni Sport + 1'24

3 Wilco Kelderman Rabobank Continental Team + 1'29

4 Nikita Novikov Itera - Katusha + 2'18

5 Joseph Dombrowski Bontrager - Livestrong Team + 2'26

6 Stefano Locatelli Team Colpack + 3'02

7 Kenny Elissonde Francia + 3'50

8 Jesper Hansen Glud & Marstrand - LRØ + 6'26

9 Rudy Molard Francia + 9'33

10 Clément Koretzky Aix en Provence + 9'49

11 Jesús Herrada Movistar Team + 10'28

12 Mattia Cattaneo Palazzago + 11'24

13 Lawson Craddock Bontrager - Livestrong Team + 11'53

14 Ian Boswell Stati Uniti + 13'24

15 Andrea Zardini Team Colpack + 14'14

16 Vladyslav Bakumenko ISD - Lampre Continental + 14'48

17 Siarhei Novikau Palazzago + 15'21

18 Alex Howes Chipotle - First Solar Development Team + 15'39

19 Víctor Cabedo Orbea Continental + 18'00

20 Brian Bulgac Omega Pharma - Lotto + 18'07

21 Nikolay Mihaylov Aix en Provence + 18'08

22 Dimitry Ignatiev Itera - Katusha + 18'11

23 Gavin Mannion Bontrager - Livestrong Team s.t.

24 Joshua Atkins Bontrager - Livestrong Team + 18'30

25 Michael Rodriguez Movistar Team + 18'36

26 Andrea Acquistapace Latteria Delebio + 23'36

27 Yannick Mayer Germania + 26'58

28 Lachlan Norris Drapac Professional Cycling + 27'39

29 Adam Semple Drapac Professional Cycling + 27'42

30 Steve Bekaert Omega Pharma - Lotto + 27'45

31 Marco Guadagnini Palazzago + 27'47

32 Robbie Squire Chipotle - First Solar Development Team + 27'48

33 Nicolò Martinello Team Colpack + 27'50

34 Omar Fraile Orbea Continental + 27'51

35 Mikel Bizkarra Orbea Continental + 27'54

36 Gabriele Pizzaballa Palazzago + 29'28

37 Adrian Gjølberg Joker Merida + 29'30

38 Nicola Boem Zalf Desiree Fior + 30'07

39 Joshua Edmonson Team Colpack + 31'56

40 Tom Dumoulin Rabobank Continental Team + 33'28

41 Filippo Gusmeroli Latteria Delebio + 33'33

42 Vegard Bugge Joker Merida + 34'19

43 Fabien Schmidt Aix en Provence + 39'51

44 Zico Waeytens Omega Pharma - Lotto + 40'17

45 Joey Rosskopf Stati Uniti + 40'22

46 Matteo Busato Zalf Desiree Fior + 40'54

47 Niki Østergaard Glud & Marstrand - LRØ + 41'26

48 Antonino Parrinello Team Hoppla + 43'07

49 Marc Goos Rabobank Continental Team + 43'12

50 Sergey Chernetskiy Itera - Katusha + 43'40

51 Lachlan Morton Chipotle - First Solar Development Team + 46'55

52 Salvatore Puccio Team Hoppla + 47'58

53 Frederik Verkinderen Omega Pharma - Lotto + 48'28

54 Andrey Solomennikov Itera - Katusha + 51'09

55 Sebastian Lander Glud & Marstrand - LRØ + 51'14

56 Flavien Dassonville Francia + 52'44

57 Matteo Fedi Team Hoppla + 52'48

58 Hugo Salazar Movistar Team + 54'53

59 Nicolas Bonnet Francia + 55'29

60 Ramón Domene Movistar Team + 1h00'51

61 Steele Von Hoff Chipotle - First Solar Development Team + 1h00'52

62 Andrea Di Corrado Team Colpack + 1h00'54

63 Marco Canola Zalf Desiree Fior + 1h01'51

64 Jetse Bol Rabobank Continental Team + 1h01'54

65 Sondre Sörtveit Joker Merida + 1h02'05

66 Norman Patrick Falco Latteria Delebio + 1h03'32

67 Kirill Baranov Itera - Katusha + 1h05'49

68 Audun Flotten Joker Merida + 1h08'22

69 Adam Phelan Drapac Professional Cycling + 1h09'07

70 Jasper Stuyven Bontrager - Livestrong Team + 1h09'59

71 Kevin Labeque Francia + 1h10'04

72 Darwin Pantoja Movistar Team + 1h10'08

73 Rick Zabel Rabobank Continental Team + 1h10'17

74 Boris Zimine Aix en Provence + 1h10'30

75 Kristian Sbaragli Team Hoppla + 1h10'31

76 Jakob Rathe Stati Uniti + 1h10'42

77 Siarhei Papok Team Hoppla + 1h10'51

78 Eliot Lietaer Quick Step Cycling Team s.t.

79 Dmytro Volovod ISD - Lampre Continental s.t.

80 Guillaume Van Keirsbulck Quick Step Cycling Team + 1h11'16

81 Jelle Wallays Quick Step Cycling Team + 1h11'19

82 Robert Bush Chipotle - First Solar Development Team + 1h12'29

83 Rasmus Sterebo Glud & Marstrand - LRØ + 1h14'00

84 Tosh Van der Sande Omega Pharma - Lotto + 1h14'17

85 Oleksandr Martynenko ISD - Lampre Continental + 1h14'22

86 Matteo Trentin Quick Step Cycling Team + 1h15'12

87 Sonny Colbrelli Zalf Desiree Fior + 1h15'45

88 Matthias Mortka Germania + 1h15'49

89 Bastian Bürgel Thüringer Energie Team + 1h15'54

90 Franz Schiewer Germania + 1h17'52

91 Frederique Robert Quick Step Cycling Team + 1h18'24

92 Amir Rusli Drapac Professional Cycling + 1h18'50

93 Nicolas Boisson Aix en Provence + 1h19'22

94 Francesco Van Coppernolle Jong Vlaanderen Cycling Team + 1h20'42

95 Emmea Novantalora Latteria Delebio + 1h20'46

96 Jon Aberasturi Orbea Continental + 1h21'52

97 Simon Pellaud Svizzera + 1h22'42

98 Jan Keller Svizzera + 1h22'44

99 Walt De Winter Jong Vlaanderen Cycling Team + 1h22'45

100 Stephen Housley Stati Uniti + 1h23'01

101 Patrick Clausen Glud & Marstrand - LRØ + 1h24'18

102 Kevin Predatsch Thüringer Energie Team + 1h24'47

103 Jakob Steigmiller Thüringer Energie Team + 1h24'57

104 Ian Moir Stati Uniti + 1h25'30

105 Jasha Sütterlin Thüringer Energie Team + 1h26'44

106 Maksym Vasilyev ISD - Lampre Continental + 1h27'25

107 Ralf Matzka Thüringer Energie Team + 1h30'33

108 Bert Van Lerberghe Jong Vlaanderen Cycling Team + 1h30'56

109 Malcom Rudolph Drapac Professional Cycling + 1h30'57

110 Yuriy Vasyliv Germania + 1h31'03

111 Mats Lohne Joker Merida + 1h34'55

112 Dylan Teuns Jong Vlaanderen Cycling Team + 1h35'06

113 Peter Erdin Svizzera + 1h35'45

114 Volodymyr Dzhus ISD - Lampre Continental + 1h38'06

115 Noe Gianetti Svizzera + 1h39'46

116 Claudio Imhof Svizzera + 1h39'52

117 Kevin Verwaest Jong Vlaanderen Cycling Team + 1h55'54

118 Florian Völk Germania + 1h56'43

CLASSIFICA A PUNTI

1 Yelko Gomez Latteria Delebio 83

2 Fabio Aru Palazzago 77

3 Wilco Kelderman Rabobank Continental Team 68

4 Nikita Novikov Itera - Katusha 68

5 Víctor Cabedo Orbea Continental 53

CLASSIFICA GPM

1 Yelko Gomez Latteria Delebio 130

2 Wilco Kelderman Rabobank Continental Team 53

3 Fabio Aru Palazzago 50

4 Nikita Novikov Itera - Katusha 46

5 Stefano Locatelli Team Colpack 38

CLASSIFICA A SQUADRE

1 Palazzago 68h23'07

2 Bontrager - Livestrong Team + 5'13

3 Team Colpack + 17'52

4 Latteria Delebio + 28'29

5 Francia + 32'54

Tutta la squadra si riunì intorno a Yelko dopo il suo arrivo, e lui non la prese male, sapeva che aveva dato il massimo. Aveva qualità notevoli, da potenziale vincitore di grandi corse a tappe, andava solo disciplinato tatticamente. E quale migliore maestro poteva esserci se non Bruno? Glielo dissi: il panamense era ciò che ci voleva per la Latteria Delebio del futuro, un corridore ancora acerbo ma con una base di talento purissimo, che avrebbe potuto spostare gli equilibrio. Ma Bruno già sapeva cosa fare, incalzato anche dallo stesso Fabio. Comunque entrambi prendemmo da parte Yelko per fargli la nostra proposta, io traducevo le parole di Bruno. "Que sería muy feliz si pudiera unirse a nuestro equipo.." Fu in quell'istante che una sagoma si frappose tra noi "Si permetete Yelko es legato con migo da tiempo!" Era il sig. Vicente! Ve lo ricordate quel tizio della federazione panamense che il giorno dell'iscrizione arrivò con un miracolo a proporci il suo ragazzo? Era tornato, dopo dieci giorni, davanti a noi, in carne ed ossa, pelle abbronzata, capello e baffo bianco che faceva tanto Gianni Savio versione narchos. "El nino ha già un contrato con una nuestra equipo panamense, non puede firmar con nessuna equipo sine mi permiso!" "Signor Vicente, sono lieto di fare la sua conoscenza..." Bruno, che non aveva conosciuto il signor Vicente in quanto occupato in ospedale con Vicini quel giorno iniziò la sua diplomatica e personalissima sfida per tentar di convincerlo a lasciare Gomez in Italia. "...qui avrà gli strumenti e le strutture adeguate a diventare un corridore di primo livello, potrà crescere anche per la sua federazione" Ma il sosia di Savio era inamovibile: "Non intiendo ragioni".

E il parere di Yelko, non contava? Yelko se ne stava lì, poco lontano da noi, impegnato a respingere attacchi di altri giornalisti e a riprendersi dalla tappa appena svolta ma con l'orecchio ben attento alle parole dei due contendenti. "Ma se ci fosse la possibilità di ingaggiare il ragazzo per la prossima stagione? Sà diventeremo un team professionistico e.." "Non intiendo ragioni". Capendo che il ping pong si stava per chiudere in una fumata grigia mi inframezzai io: "Scusate ma, se chiedessimo a Yelko, di esprimere la sua preferenza?" "No, non es il caso porque el nino..." Io volevo a tutti i costi Gomez e lo andai a prendere lo afferrai per un polso e trascinai anche lui nel mezzo dell'"arena": ero convinto d'aver giocato una carta vincente per svariate ragioni, perchè lui aveva appena ottenuto con noi il miglior risultato della sua carriera, perchè si era trovato bene con noi, perchè gli leggevo negli occhi il desiderio di rimanere a far parte della nostra famiglia! Invece Yelko, alla presenza di quel Vicente che assomigliava sempre di più al suo padre padrone, abbassò gli occhi e balbettò poche ma significative parole. "Non...depende da...mì. No es mi...decision..." "El ninò ha parlato, Yo deciso, e la mia respuesta es NO!"

Come ce l'aveva mandato, allo stesso modo ce lo porto via.

La sera festeggiammo tutti insieme (Gomez compreso che rimase con noi per quell'ultima cena) in un ristorante locale, c'era aria di festa tra i ragazzi, per loro era stata una gran bella avventura. Anche per me, anche per Bruno era stata una gran bella avventura. Però avevamo perso un campione, ne eravamo consapevoli, ed era per questo che quel giorno e i seguenti le nostre facce avevano sempre un alone di malinconia.

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CAPITOLO 30: Agnes, ed io

"Ma quello non è il ciclista De Luca?"

"Chi Agnes? Quello là che è in fila allo sportello quattro?"

"Mmhm...ma quello è Danilo, si!!! E' lui! Ma te lo presento, è un mio amico!"

Solo mesi dopo Agnese mi aveva raccontato come era iniziato tutto, tra noi. Era un tranquillo pomeriggio di mezza estate, solo da pochi giorni ero rincasato dalla mia avventura in Val d'Aosta e già stavo aspettando di ripartire per un'altra corsa insieme a Bruno e ai ragazzi, nel frattempo ero tornato alla vita di sempre, cioè alla vita che facevo dopo aver rotto con la Quickstep, dopo esser guarito dall'infortunio e dopo esser tornato dal ritiro alle Canarie con Mogarza; mia madre subito m'aveva avvisato che erano arrivati un paio di pacchi da ritirare in posta: forse oggetti dello sponsor, forse qualche regalo dei fans, o più probabilmente si trattava di quelle placchette nuove da inserire negli scarpini che avevo ordinato da un negozio su internet dato che le mie erano ormai troppo consumate. Dunque al primo giorno utile, via in posta, a piedi, visto che la posta non è molto lontana da casa mia..in fondo a destra, sempre diritto, proprio all'incrocio, 400 metri circa. Ero per l'appunto là, in posta, mentre ero in coda ad attendere il mio turno che ritrovai davanti gli occhi Martina! Martina non era solo una mia ex compagna di liceo, ma era probabilmente la mia miglior compagnia di avventure! Ai tempi della scuola ero parecchio timido ma soprattutto introverso, e ciò nel sentire comune equivaleva ad essere definito un mezzo sfigatello (...ok..un sfigato a tutti gli effetti!), lei invece mi salvava ogni volta da questa definizione strappandomi letteralmente ai miei pensieri, e alla mia indole ad esser attratto dalla solitudine! E allora insieme ci perdevamo per strade, per posti sperduti, mi esponeva a brutte ma divertentissime figuracce! Mi faceva conoscere decine e decine di gente, persone che mai avrei conosciuto senza di lei e che mai avrei più visto e che forse ora erano diventati miei tifosi! Martina era la cura ai giorni più tristi, non quella che cerchi quando hai bisogno ma quella che si impone nei tuoi giorni quando hai bisogno e nemmeno lo sai. Un'amica autentica, tra noi mai nulla di più. Poi quando ho incominciato a correre sul serio, tra i dilettanti, la mia passione ha iniziato a portarmi sempre più lontano da casa e, allo stesso tempo, lontano da lei. Saranno passati mesi dall'ultima volta che c'eravamo visti...! subito ci abbracciamo e le pizzico quelle sue guanciotte che a me facevano impazzire. Però Martina non era sola, di fianco a lei una sua amica: "Dani..ti presento la mia amicona Agnese!...ah ti ha riconosciuto lei, pensa, segue quello sport noiosissimo che fai tu!" "Ma non è noioso!" "Ah da seguire sicuro!" Occhi scuri, capelli castani lunghezza spalla, fisico di chi oltre a seguire la bicicletta quasi certamente la praticava (ed amavo ciò), e occhi stranissimi, orientali, cioè stranissimi perchè aveva la pelle color latte, quindi aveva degli occhi a mandorla su una pelle bianchissima, un latte alla mandorla insomma, due mandorle nel latte cioè..."Piacere, Agnese!" E prese lei la mia mano, io mi ero imbambolato! "Io adesso starò a casa per un po' di giorni, che ne dite se ci vediamo una sera?" "Molto volentieri! Potremmo prenderci una pizza!" propose subito Agnes "Una pizza? Ahahah, questo qua mica la può mangiare una pizza, si intossica, lui è un ciclista uuhhhhh..si nutre come un picchio alpino!" Martina cominciò subito con gli sfottò, come ai tempi del liceo! "Ma non è vero! Devo solo regolarmi! Una pizza la posso mangiare benissimo! Forse." "Facciamo così, conosco un posto dove fanno una pizza buonissima, ma anche dei semi eccellenti!" Semi? Era una congiura per ironizzare sulle mie abitudini alimentari? "Non sto scherzando, è un....mezzo etnico, mezza pizzeria!"

Così si passò dalla pizza al cinema, dal cinema alla passeggiata e in un attimo ci trovammo a passare sempre più giorni assieme finchè divenne cosa naturale! Fu anche per quel motivo che non seguii poi più Bruno e la squadra nelle settimane successive, adducendo al fatto che volevo prepararmi ad una certa Gran Fondo ma onestamente non avevo nemmeno io idea di quale Gran Fondo intendessi.

Per ferragosto io e lei c'eravamo concessi una giornata al lido di Colico, quando mi telefonò Bruno. Mi cercava, aveva bisogno di me, io gli chiesi cosa ma lui mantenne un certo mistero. Lo conoscevo abbastanza e nella sua voce non c'era ansia. "Niente di grave?" "No, nulla di grave Danilo, anzi!" Ma non c'era neppure quella frenesia tipica di chi ha fretta di dirti una notizia favolosa. "Sono qua a Colico, non sono lontano da Morbegno, se vuoi in una mezz'ora arrivo e mi dici un po' che c'è!" "Stai tranquillo Danilo, non c'è alcuna fretta, ti ripeto, ci vediamo stasera, passo da te!". Forse non lo conoscevo così bene Bruno da captargli chissà quale messaggio cifrato dalle sue parole; la sera arrivò da me e tra un piatto di lasagne di mia madre e l'altro Bruno mi lanciò la notizia. Aveva veramente camuffato bene la sua emozione nel pomeriggio, al telefono, perchè la notizia era veramente di quelle che scottavano, una notizia bomba!

Risultati principali Luglio 2011

Tour de France: 1° Samuel Sanchez (Euskaltel - Euskadi) 90h18'21'' 2° Robert Williams (Française des Jeux) + 59'' 3° Alberto Contador (Team Saxo Bank) + 3'10'' 4° Ivan Basso (Liquigas - Cannondale) + 5'03'' 5° Joaquim Rodriguez (Team Katusha) + 12'53'' 6° Andy Schleck (Leopard - Trek) + 16'46'' 7° Riccardo Zucchi (Omega Pharma - Lotto) + 18'06'' 8° Luis Leon Sanchez (Rabobank) + 18'45'' 9° John Gadret (Ag2r) + 19'48'' 10° Miroslav Janes Marat Lucir (Française des Jeux) + 23'44'' Maglia a Punti: Nino D'Agata (Team Saxo Bank) Maglia GPM: Joaquin Rodriguez (Team Katusha Maglia Giovani: Riccardo Zucchi (Omega Pharma - Lotto)

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Risultati principali Agosto 2011

Clasica San Sebastian: 1° Igor Anton (Euskaltel - Euskadi) 6h20'58'' 2° Jonathan D'Arkness (Garmin - Cervélo) st 3° Alberto Contador (Team Saxo Bank) st 4° Vladimir Karpets (Team Katusha) st 5° Ezequiel Mosquera (Vacansoleil) st 6° Nino D'Agata (Team Saxo Bank) st 7° Ruben Plaza (Movistar Team) st 8° Christian Vandevelde (Garmin - Cervélo) st 9° Luca Heldram (Movistar Team) st 10° Haimar Zubeldia (Team Radioshack) st

Clasica San Sebastian: 1° Nino D'Agata (Team Saxo Bank) 5h15'59'' 2° Oscar Freire (Rabobank) st 3° Mark Cavendish (HTC - Highroad) st 4° Matti Breschel (Rabobank) 5° Enrico Gasparotto (Astana Team) st 6° Heinrich Haussler (Garmin - Cervélo) st 7° Thor Hushovd (Garmin - Cervélo) st 8° Fabian Wegmann (Leopard - Trek) st 9° Daniele Bennati (Leopard - Trek) st 10° Luca Paolini (Katusha Team) st

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CAPITOLO 31: La lieta notizia

Bruno incominciò il discorso da molto lontano. "Dunque, tu sai che ho lavorato per molti anni all'Acqua & Sapone come direttore sportivo". "Si lo so! E' da lì che è nata la nostra amicizia!" "E sai che sono rimasto in ottimi rapporti con tutti, nonostante la fine del contratto. Palmiro, Stefano, sono tutte ottime persone con le quali ancora oggi mi trovo a discutere" "Si, lo so, sono ottime persone, anche io ho un ottimo ricordo di quell'ambiente!" Avevo la birra in corpo, Bruno aveva iniziato il suo discorso molto alla larga ed io invece ero ansioso di sapere quale novità portasse, perchè doveva per forza essere qualcosa di fantastico, aveva un certo sorrisino malizioso che non mi faceva stare nella pelle "Bene, l'Acqua & Sapone anche quest'anno ha allestito un'ottima squadra che gli ha permesso di partecipare al Giro d'Italia, persino al Tour de France, lo sapevi? Hanno corso al Tour!" L'ansia stava diventando irritante:"Si lo so! Arriva al dunque!" "Che c'è Danilo? Ti vedo agitato! Io ti aspetto qua se devi andare per caso un attimo a...""Dai Bruno! Dimmi, che è successo? Cosa c'entra l'Acqua & Sapone?"

Farabutto di un Bruno, lo capiva che stavo fremendo dalla voglia di sapere cosa mi dovesse dire!

"L'Acqua & Sapone parteciperà fra due settimane anche alla Vuelta di Espana, per Palmiro è un'altra ottima notizia, purtroppo però ieri De Marchin, che tu conosci bene, è caduto in allenamento, nulla di tragico ma purtroppo dovrà saltare la corsa spagnola, avrebbero potuto convocare un altro atleta della squadra in sua sostituzione, ma Palmiro voleva un nome diverso, che attirasse un po' di attenzione sulla squadra e che comunque potesse fare classifica allo stesso modo di Tommaso." Avevo capito dove stesse andando a parare e non stavo più nella pelle, non vedevo l'ora che finisse il discorso per dirgli di si. Si! Qualunque fosse stata la domanda!" "Visto il lungo rapporto di amicizia che mi lega a quella squadra, e visto che anche tu Danilo so che hai lasciato un buon ricordo, Palmiro mi ha incaricato personalmente di chiederti se volessi per caso partecipare alla Vuelta de Espana con i loro colori" E finisci il discorso, e fammi dire di si Bruno! "Palmiro ha detto di prenderti tutto il tempo che vuoi, considerando comunque che la corsa parte tra due settimane. Non so come sia il tuo stato di forma, valuta attentamente perchè non si inventa dal nulla una corsa di tre settimane e da te si attenderanno tutti tantissimo visto che sei il campione uscente, hai tutto da perdere." Bruno però sorrideva mentre diceva queste parole "Prenditi tutto il tempo che ti serve per decidere."

"Si, si, si!"

"Ne sei convinto subito? Immediatamente?" "Si, si, si!" Non stavo nella pelle, tornavo a correre, e lo facevo in un grande corsa a tappe! "Non sarà un problema per la Latteria vero?" pensai però ai problemi che erano sorti quando in primavera alcuen squadre mi avevano proposto un contratto. "Nient'affatto! E' solo un contratto provvisorio, valido per le 21 tappe della Vuelta, non un giorno di più, altrimenti non ti avrei nemmeno fatto la proposta" "Si,si,si,si,si!" Continuavo a ripeterlo, ed iniziai pure a saltellare, ero un bimbo! "Si voglio tornare a correre! ""Ahah, sapevo benissimo che ci avresti messo un secondo a decidere! E proprio perchè ti conosco troppo bene, ho già pensato a tutto, stamattina!; io non potrò accompagnarti in Spagna, sarò occupato per il finale di stagione con la Latteria, per questo ho già contattato una persona che ti farà molto piacere vedere, domani partirai già e lo raggiungerai".

Quella persona era Mogarza! Ero strafelice di rivederlo perchè con lui avevo passato una intensissima vacanza alle Canarie ma poi i suoi impegni lavorativi non avevano più permesso di rivederci dopo Maggio. Sarei partito il giorno successivo per San Sebastian, là dove John viveva e dove avrebbe nuovamente ritentato un'impresa impossibile: farmi diventare un potenziale vincitore della Vuelta in meno di due settimane. Beh, la base c'era, insomma, avevo già vinto! La gamba invece....lasciamo perdere!

Agnes fu carinissima ad accompagnarmi all'aereoporto, sapevo che non poteva venire con me sia per i suoi impegni di studio, sia perchè sapevo benissimo che sarebbe stata per me una distrazione troppo grossa nella preparazione. Fu un momento abbastanza commovente, ma non triste; ei sapeva il mestiere che facevo e i sacrifici che comportava.

Ovviamente all'indomani si era già sparsa la notizia su tutti i mezzi di informazione.

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CAPITOLO 32: Mogarza, vista Vuelta

Mogarza mi fece tornare in mente cosa voleva dire allenarsi sul serio. Ripetute su ripetute, e chilometri in salita infiniti. La sera andavo a letto con le ossa rotte e avevo appena la forza per fare una telefonata a casa, a mamma, ed una ad Agnes. Poi, visto che San Sebastian non era lontana da Pamplona, là dove sarebbe partita la Vuelta, mi fece provare più e più volte il percorso della prima tappa, sulla bici da cronometro. La prima tappa era però una cronosquadre, ed era piuttosto fondamentale il sincronismo con i compagni di squadra, anche se era chiaro che per quella prova l'Acqua & Sapone avrebbe puntato soprattutto su di me. Era faticoso, certo, ma più fatica facevo più arrivavo alla sera felice perchè la voglia di correre era il miglior anestetico alla fatica; e poi mi fidavo ciecamente di Mogarza, era il miglior preparatore che avevo mai avuto e conosceva quelle strade che erano la sua casa. Ecco, se devo essere sincero, erano proprio le strade che mi preoccupavano: avevo corso la Vuelta l'anno prima certo, ma i percorsi erano cambiati, le salite diverse, ed io non avevo avuto la possibilità di provarne il tracciato. Poche ne conoscevo: sulla salita di Bola del Mondo, non lunghissima ma dalle pendenze spaccagambe avevo vinto lo scorso anno, e sapevo che era fondamentale affrontarla nelle prime posizioni, così come conoscevo 'arrivo ad Andorra. Ma gli arrivi in salita di quell'edizione erano veramente tanti, ben 5 nelle ultime otto tappe e salite del Cuitu Negru e Puerto de Ancares mi erano state illustrate da John come molto dure.

Non ero invece preoccupato di trovare l'armonia con i miei "nuovi" compagni di squadra, perchè nuovi non lo erano affatto! Quando li accogliemmo in aereoporto Palmiro mi avvolse in un abbraccio paterno, e lo stesso fecero altri compagni di squadra: suo figlio Andrea, Stefano (Garzelli), Alessandro (Donati), Ruggero (Marzoli), erano già tutti i miei compagni di squadra quando correvo con loro, mentre con Corioni mi ero già trovato a parlare in gruppo. Assolutamente nulla sapevo invece su Ciavatta e Betancour, due ragazzi che erano diventati professionisti proprio durante quella stagione e il velocista tunisino Chtioui. Inutile dire che nei giorni immediatamente precedenti alla partenza ero assediato da giornalisti, cosa a cui onestamente non ero abituato, ed ogni giorno dovevo rilasciare una privata intervista rilasciando chissà quale confidenza; lo facevo volentieri, Palmiro ci teneva ed io a lui ero riconoscente almeno quanto a Bruno, dunque tutta quella esposizione mediatica era necessaria per dare visibilità allo sponsor, e dare visibilità allo sponsor significava soldini per la sopravvivenza della squadra ed io tenevo tantissimo a quella squadra. Ecco, vi rivelo un segreto che ho detto giusto a qualche giornalista: avevo promesso a Palmiro che avrei corso all'Acqua & Sapone prima di chiudere alla carriera, e non l'avrei fatto per svernare ma per vincere un GT con quei colori. Altri mi chiedevano se pensavo di poter competere per la vittoria immediatamente nella corsa spagnola. Io rispondevo di no, sinceramente, perchè non conoscevo la mia condizione e non correvo in gruppo da circa un anno, ma loro controbattevano paragonandomi al caso Garzelli nel 2003 quando tornò dopo un anno di squalifica al Giro e finì 2°.

Con uno di un giornale francese particolarmente insistente gli risposi picchiato: "No, non ho intenzione di fare classifica, la farà Betancour, è giovane ed è in gamba!". Fu il primo nome che mi venne in mente perchè il colombiano l'avevo visto in azione il giorno prima in allenamento e aveva buoni numeri, ma il ragazzo fu assalito a sua volta da altri cronisti e dovette arrivare Stefano con tutta la sua buona diplomazia a placare gli animi. Sinceramente non sapevo nemmeno contro chi avrei corso, quali fossero le altre squadre, non sapevo neppure dell'esistenza di un team chiamato Leopard e mi dissero che era la nuova squadra dei fratelli Schleck. L'indomani ci sarebbe stata la presentazione delle squadre al pubblico, ma la sera decisi di fare una cosa quanto mai banale, più da tifoso che da addetto ai lavori, e andai su uno dei tanti siti internet italiani a leggere chi potevano essere i miei potenziali rivali per questa corsa.

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Avevo letto bene: Robert Williams! Robert Williams, in quella fantasiosa griglia che mi metteva persino in quarta posizione per i favoriti nella vittoria finale, era primo! Non avrei potuto tollerare di vedermi scavalcato in classifica da quell'inglesoide. Ero cosciente che la mia forma non era minimamente paragonabile ma no, non potevo! Avrei dovuto subire quei suoi atteggiamenti da spocchioso per 21 giorni? Mugugnai tra me e decisi: alla prima occasione utile avrei messo la mia ruota davanti a quella dell'inglese!

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Io di quel giorno ricordo poco, veramente poco. I miei ricordi sono legati solamente a questo scatto, fatto da un giornalista locale e ritrovato solo mesi dopo nella rete. Perchè i ricordi di quel giorno si riconducono tutti a quel mattino in cui all'antidoping incontrai Williams: dapprima mi diede una spintarella, involontaria, e poi si congedo con un "Good luck supermarket boy!" a denti stretti. Era poi da censura l'entrata in scena della sua squadra, la Française des Jeux sulle note di Rock Dj, durante la quale lo stesso non solo improvvisò un balletto, ma levò il microfono dalle mani dal presentatore e come fosse il padrone di casa presentò tutti i suoi compagni non prima d'aver dato qualche palpatina alle miss presenti sul palcoscenico. Il pubblico ovviamente era tutto per lui! "Ci vuole un personaggio simile per l'immagine del ciclismo!" dicevano. Eh si! Un dopato col sorriso da giullare che svanisce nel momento stesso in cui sa di non avere telecamere puntate addosso e che trotterella nel gruppo con la fama di sceriffo, Williams non era cambiato per nulla dall'ultimo giorno che lo vidi. Proprio questo serve all'immagine del ciclismo! Quella cosa mi prese la testa e lo stomaco e non mi fece godere per nulla il mio ritorno al ciclismo che contava.

Per questo io non ricordo null'altro di quel giorno.

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