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Un sogno chiamato Africa


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Continuammo a cercare corridori svincolati, tra questi c'era anche Oscar Pujol Munoz.

pujolu.jpg

Corridore con tanta esperienza, gregario in passato di un certo Carlos Sastre, in salita poteva essere una delle nostre armi più importanti, ha tanta voglia di correre ma sopratutto di riscattarsi dopo che la Omega Pharma lo ha scaricato dicendo che non rientrava nei loro piani, beh meglio cosi ci serve questo tipo di gente :smilie_daumenpos:

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Ingaggiamo altri ciclisti, in particolare dei giovani, uno dei primi fu Tesfay Abraha Habtemariam.

tesfayabrahaprofileweb.png

Era un altro evaso dalla corte di Phuthuma Nhleko, non voleva essere schiavo, il ciclismo è libertà non schiavitù. Certo è ancora giovane, ma ha tanta voglia di correre e di mettersi al servizio dei capitani.

Poi c'era Rasmus Christian Quaade.

quaade.jpg

Quaade è un corridore che secondo gli esperti può diventare un campione, è un forte passista ma la sua specializzazione è la cronometro, già lo scorso anno si è messo in luce con la sua nazionale, certo ha tutto il tempo per crescere, deve apprendere da gente più esperta poi sicuramente si vedrà la sua qualità.

Sempre rimanendo in tema giovani c'era anche Tewelde Weldegaber.

weldegaber.jpg

Per lui valeva lo stesso discorso per Habtemariam, un giovane con grande forza di volontà, il ciclismo è la sua passione.

Come altro giovane c'era anche Gaetan Bille.

bille.jpg

Bille è un corridore che è già riuscito a cogliere delle vittorie, il GP Pino Cerami, è un corridore che va molto forte in collina o su degli strappi corti, è un corridore che è molto forte, se cresce bene può diventare un ottimo corridore :smilie_daumenpos:

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Passarono dei giorni e arrivò una chiamata da parte di Mario Cipollini, mi disse che aveva trovato 3 giovani corridori sudafricani, che hanno un grande potenziale per il futuro, io molto contento dissi a Mario di incontrarci per parlare meglio di loro, del loro potenziale, delle loro caratteristiche.

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Passarono dei giorni e arrivò una chiamata da parte di Mario Cipollini, mi disse che aveva trovato 3 giovani corridori sudafricani, che hanno un grande potenziale per il futuro, io molto contento dissi a Mario di incontrarci per parlare meglio di loro, del loro potenziale, delle loro caratteristiche.

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fatti dare anche le bici da Mario, son troppo belle!!

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Andai a trovare Mario nella sua casa, a Lucca, entrai e mi parlò di questi 3 giovani corridori sudafricani, che aveva scoperto durante una corsa under23 che si svolge in Sud Africa. Ero molto contento servivano dei giovani nella nostra squadra, ci serviva gente che voleva riscattarsi dalle precedenti stagioni, ci serviva gente determinata ad affrontare quell'avventura ma sopratutto ci serviva il sorriso e l'allegria dei giovani.

La prima giovane promessa si chiama Sekayi Panyangara, ha 18 anni, e secondo Mario in futuro potrebbe diventare un discreto scalatore, ha un ottimo potenziale e noi siamo molto fiduciosi.

La seconda giovane promessa si chiama Sekayi Williams, è più vecchiotto ha 21 anni, ma comunque è ancora giovane e ha una carriera davanti, secondo Mario potrebbe diventare il tuttofare della squadra, ha buoni margini di crescita per le cronometro, per le colline, per la pianura, per il pavè, insomma è un buon corridore.

La terza e ultima promessa si chiama Pepukayi Williams, ha 19 anni, secondo Mario in futuro potrebbe diventare il nuovo Gilbert, va già molto forte in collina, ma sopratutto ha dei valori di crescita molto importanti, bisogna farlo crescere con calma e avere pazienza anche se già dal primo anno potrebbe fare qualcosa di buono :smilie_daumenpos:

Decisi di ingaggiare tutti e tre i corridori, cosi allargai la colonia africana, mi rimanevano ancora un pò di soldi, dovevo trovare gente che già dal primo anno poteva regalarci qualcosa in attesa dei giovani, cosi mi misi subito al lavoro.

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Trovare dei corridori che potevano darci delle garanzie di vittoria, era difficile, visto il budget che avevamo, mi impegnai molto, a cercare qualche corridore scontento in qualche squadra world tour, e alla fine ne trovai uno, si chiama Michal Kwiatkowski.

kwia.jpg

Kwiatkowsky è un corridore giovane, ma molto forte a cronometro e in pianura, nelle corse contro il tempo sarebbe stato il nostro capitano senza nulla togliere agli altri, è venuto da noi con voglia di riscatto, si è svincolato dalla Omega Pharma-Quick Step perché non veniva considerato importante, già c'erano 2 campioni del mondo a cronometro come Grabsch e Martin, ma nonostante questo è venuto da noi per dimostrare il suo valore nella speranza che un giorno la maglia iridata la vinca anche lui :smilie_daumenpos:

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Un altro acquisto importante fu quello di Nairo Quintana.

quintana.jpg

Quintana è un corridore molto giovane, molto forte in salita ed ha grandi margini di crescita, ma già ha dimostrato di essere competitivo, vincendo molte corse e battendo gente importante al giro del delfinato, insomma vista la giovane età non è poco :smilie_daumenpos:

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L'ultimo nostro acquisto si chiamava Ben Hermans.

hermans.jpg

Hermans è un corridore molto forte, ed ha grandi margini di crescita in particolare in collina vista la sua bravura nelle corse movimentate, è andato via dalla radioshack visto l'arrivo di gente come i fratelli Schleck, poi Horner, Zaugg, Kloden, sarebbe stato costretto a fare il gregario, invece da noi può fare il capitano senza problemi, insieme a Quintana e Kwiatkowski deve cercare di cogliere buoni risultati e magari qualche vittoria, ovvero tutti devono fare bene e lavorare sodo o senno non si ottiene nulla.

Insomma la squadra era al completo, potevo permettermi una pausa visto il tanto lavoro svolto, ora non restava che aspettare l'anno nuovo per riunirci tutti insieme nel ritiro di Terracina e fare i programmi per la stagione che verrà :smilie_daumenpos:

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Tornai nella mia casa in provincia di Roma dopo tanti viaggi per far firmare contratti, e dopo tanto lavoro finalmente tornavo a casa a rilassarmi in attesa dell'anno nuovo.

Arrivato a casa, venni accolto come un eroe di guerra, lo ammetto ero molto contento, ma sapevo che c'era ancora tanto lavoro da fare, anche Jonathan era molto contento di rivedermi, era da tanto che non ci vedevamo, lo vidi felice, stava andando a scuola, stava studiando, non aveva ancora degli amici, certo non si era ancora ambientato pur nonostante l'affetto che gli avevano dato i miei genitori e quando potevo anche io, però una soluzione c'era ed era quella di praticare uno sport, fare un'attività che gli piacesse per conoscere ragazzi della sua età e cosi cominciammo a parlare.

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Parlai con Jonathan, lui mi raccontò dei suoi problemi di ambientamento, delle prese in giro dei compagni di classe per il colore della sua pelle e per altre cause.

Insomma Jonathan da una parte era felice di aver trovato una famiglia che lo aveva accolto con piacere e che gli ha dato tanto affetto, dall'altra era scontento per via delle prese in giro da parte dei compagni, e cosi io gli proposi di fare uno sport e gli chiesi cosa gli sarebbe piaciuto fare, lui mi rispose che il ciclismo è lo sport più bello che esiste se viene affrontato con lealtà, e cosi io gli dissi che ben presto si sarebbe dovuto mettere al lavoro perché il ciclismo è uno sport faticoso, lui mi guardò e mi disse se facevo sul serio, io dissi di si e che gli avrei trovato una squadra dove avrebbe potuto divertirsi e farsi valere per quello che è.

Era molto contento, certo è solo un ragazzino, avrei potuto trovare una squadra giovanile per farlo inserire, ma comunque non l'ho fatto solo per piacere ma anche perché è un ragazzo molto forte, ricordo ancora la scalata al Terminillo dove mi staccò, insomma gli avrei fatto fare un paio di anni tra i juniores e poi lo avrei ingaggiato nella mia squadra per far arricchire la colonia africana, insomma era una bella idea. :smilie_daumenpos:

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Mi misi al lavoro per cercare di inserire in una squadra dilettantistica Jonathan, mi venne in mente subito una grande squadra, la Lucchini, che in passato aveva sfoderato giovani molto interessanti, un esempio, Moreno Moser e tanti altri. Cosi chiamai il mio amico Oscar Pelliccioli e parlai con lui di Jonathan, sembrava interessato e cosi fissammo un incontro dove avremmo messo tutto nero su bianco però Pelliccioli mi aveva dato grandi speranze.

Tornai a casa e dissi tutto a Jonathan, era felice come una pasqua, e continuava a ringraziarmi per quello che stavo facendo per lui, mi fidavo molto di quel ragazzo, stavo facendo molto per lui, non so se in futuro mi tradirà, so solo che almeno quando passerò a miglior vita, avrò fatto una cosa buona :rolleyes:

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Andammo all'appuntamento con Oscar Pelliccioli e parlammo del futuro di Jonathan, disse Pelliccioli che avrebbe fatto crescere Jonathan senza troppe pressioni e fargli fare le gare con la giusta serenità, in fondo è solo un ragazzino, Jonathan entusiasmato firmò il contratto cosi anche uno dei suoi sogni si era avverato, adesso però toccava a me ormai l'anno nuovo era alle porte e non vedevo l'ora che arrivasse quel 10 gennaio per incontrare i ragazzi :rolleyes:

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Finalmente dopo tanto tempo, dopo tanti pensieri arrivò il 9 gennaio, mancava solo un giorno al 10 gennaio e finalmente avrei potuto vedere i miei ragazzi all'opera, ero molto emozionato all'idea e cominciai a preparare i discorsi che avrei dovuto fare a ogni singolo corridore, se essere duro sin da subito, se essere comprensivo con i ragazzi, ma alla fine decisi che dovevo essere me stesso e che non avevo bisogno di preparare discorsi ai ragazzi, d'accordo ero molto emozionato ma ero fiducioso di saper gestire la situazione al migliore dei modi, certo all'inizio troveremo delle difficoltà, delle paure, degli ostacoli che impediranno il nostro cammino, ma le paure, i problemi, gli ostacoli vanno affrontati con determinazione tutti insieme fino alla fine, ed era questo quello che mi sentivo di dire ai ragazzi ed era questo lo spirito con la quale volevo iniziare quest'avventura. :smilie_daumenpos:

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La mattina mi svegliai, erano le 5 del mattino, ero molto carico, e cosi dopo aver fatto colazione ed essermi vestito, mi misi in viaggio per Terracina, destinazione Hotel Villa dei Principi, il raduno era alle 10:00, io mi misi in viaggio prima perché volevo essere in anticipo e volevo preparare tutto seguendo i minimi dettagli, prima di partire mi chiamò Mario Cipollini, mi disse che aveva avuto un contrattempo e che sarebbe arrivato in lieve ritardo. Mi misi in viaggio, diciamo che ero un pò stordito, non avevo dormito molto cosi misi lo stereo e misi il cd con canzoni dei Survivor e dei Dire Straits, la loro musica era inconfondibile e piano piano incominciai a svegliarmi dal sonno, e la carica pian piano cominciava a venire, ero talmente carico che raggiungevo quasi i 150 km/h limite in autostrada, insomma ero carico ma sopratutto felice e non vedevo l'ora di arrivare li per incontrare i ragazzi, certo l'inizio sarebbe stato difficile, dovevo essere me stesso e avere coraggio e trasmettere entusiasmo ai ragazzi :smilie_daumenpos:

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