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Lopi

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  1. Nella seconda tappa, la lunga cronosquadre di 40 km, fondamentale per la classifica generale sono Fothen e Kux a trascinare la squadra ad un ottimo 5° posto generale, con 30 preziosissimi secondi guadagnati sul favoritissimo Contador Un risultato che dava fiducia, i secondi guadagnati da Kirchen e Van den Broeck erano recuperabilissimi, e da una squadra con pochi grandi cronomen non si poteva aspettare di più.
  2. bravi Murn e Boom, storia interessante, poi mi ricorda il mio anno scorso, anche se molti corridori sono cambiati.
  3. Puoi postare i valori dei corridori? Così si capisce meglio su chi puoi puntare.
  4. La prima tappa era un antipasto, pianura, per testare le ruote veloci presenti, favoriti della vigilia Bennati e Freire, Kurt aveva già i piani pronti: < Nessuno in fuga, le squadre sono fresche, la classifica corta e non daranno spazio a nessuno, nel finale Andreas tiene Steffen davanti, ma non facciamo un treno, Alex, Kristian e Markus Eichler pronti a tirare se servisse, gli altri attenti solo ad evitare cadute, chiaro? > <Chiaro!> Tutto tranquillo, il gruppo si presenta compatto alla volatona, Breschel parte lunghissimo, provando ad anticipare tutti, Steffen è bravissimo a prendere la sua ruota, e farsi praticamente lanciare Il giovane danese, accortosi di avere Steffen a ruota ai -200 si rialza, il nostro sprinter non può che lanciarsi, con a ruota un pericolosissimo Bennati Bennati esce di ruota ai -100, Steffen cerca tutte le energie residue per respingere l'assalto dell'italiano All'arrivo Steffen riuscì a conservare mezza ruota di vantaggio davanti Bennati, vittoria!!! Un tripudio per il Team Daihatsu e il pubblico assiepato ai lati della strada, che vedeva trionfare quello che dopo delle olimpiadi era diventato uno dei suoi beniamini < Cazzo, Steffen, potevi aspettare qualche metro ad esultare, mi hai fatto prendere un colpo... > < Scusa, Kurt, ma non ce la facevo a trattenermi, ci tenevo troppo a questa vittoria, e poi avevo fatto 200 metri in apnea, non ce la facevo più >
  5. Interessante, non so se ci sono mai state storie con squadre portoghesi. Forza, ne può venire un'ottimo racconto
  6. E intanto si approssimava l'appuntamento centrale della stagione, il Deutschland Tour, con Fothen all'assalto della classifica generale, ecco la squadra che avrebbe tentato la sorte contro i big del Pro-Tour
  7. Buoni acquisti, spero crescano bene. Ti servirebbe ora qualcuno forte in collina, le corse in linea .1 sono uno dei modi migliori per raccattare punti continental.
  8. Questi che ho preso finora servivano più che altro a far numero, nel PT servono più di 20 corridori per coprire tutta la stagione, e io, tolti i 3 che non rinnovano, ne avevo 12. Tranquilli, fra poco arriveranno 2 colpi di mercato discreti (non fuoriclasse, ma corridori di valore) di cui uno è un grande ritorno...
  9. < Allora, ragazzi, tutti attenti ai Columbia, sono forti, ma noi abbiamo passistoni per contrastarli, occhi aperti > Tappa molto chiusa, la Topsport di De Haes e la Mitsubishi di Davis non lasciano partire la fuga, poi ai -50 ci prova Sioutsou, del Team Columbia Il bielorusso poteva essere un pericoloso punto d'appoggio per eventuali attacchi pericolosi, quindi i gregari della Daihatsu ricucirono su di lui, così finalmente fu volata, con Markus ed Andreas al servizio di Steffen Ma il belga De Haes lo saltò con irrisoria facilità, seguito da Petacchi, gran delusione di questa corsa, mai vero protagonista delle volata, Fothen in gruppo festeggiò un altro gran successo in questa stagione Con gli ottimi risultati del Regio Tour il Team Daihatsu raggiungeva in testa alla classifica continental la LPR, ormai la promozione era ad un passo
  10. Ecco i 40km di crono, Fothen favorito della vigilia, con Kux a difendere il poco vantaggio accumulato con gli abbuoni, il primo tempo di valore venne fatto segnare da Wiggins, fuoriclasse su pista, ma anche abbastanza solido su strada Ma Fothen andò a superarlo di 39" piazzandosi in testa, da dove nessuno riuscirà più a scalzarlo, distacchi pesanti per tutti gli avversari Il giovanissimo Kristian si difese con grinta, chiudendo la crono al 13° posto Gran prova di squadra del Team Columbia, 4 uomini alle spalle di Markus Kurt era davvero contento, Markus volava, era ad un passo dalla 3a corsa a tappe consecutiva vinta, a meno che i Columbia non provassero ad inventarsi chissà cosa nell'ultima tappa pianeggiante. Ma il Team Daihatsu aveva passisti a sufficienza per far fronte a qualsiasi evenienza.
  11. Per tentare un'attacco del genere ci voleva un ottimo passista, con uno scalatore come Sastre era un azzardo pauroso.
  12. Terza tappa, con arrivo in leggera salita, forse troppo duro per Steffen, quindi spazio a Andreas e Kristian, meno velocisti puri, fuga senza speranze e senza collaborazione, ripresa senza problema, con la collaborazione anche dei gragari della Daihatsu Markus Fothen si prepara a lanciare i due compagni, sopravanzando il treno Columbia Andreas si porta in testa, cercando di non farsi sopravanzare da Kopp, ben lanciato all'esterno Kristian, in gran giornata, lo sopravanza, ma Andreas non si pianta, splendia doppietta per il team Daihatsu Il giovane Kristian Kux va anche ad indossare la maglia di leader, con 8' su Davis, la classifica è corta, ma il nostro è anche un discreto cronoman, potrebbe resistere, e comunque c'è sempre Markus pronto
  13. La seconda tappa seguiva il copione della prima, la fuga era più corposa, circa 10 corridori, ma si consumò in scatti e controscatti inutili La volata che seguì fu molto caotica, Henderson provò ad anticipare tutti, in particolare Frey, lanciato da Baumann, con Steffen rimasto chiuso, era Kristian a giocarsi lo sprint Fu proprio il velocista del Team Sparkasse a prendersi la vittoria, confermandosi uno degli uomini più in forma dell'estate, Kristian ottimo 3°
  14. Il prossimo impegno era il Regio Tour, corsa a tappe pianeggiante, che sarebbe stata decisa da una crono. Il capitano ovviamente Fothen < Steffen, ce la fai, hai smaltito il fuso orario? Altrimenti la volata la fa Andreas > < Tranquilli, sto bene, non facciamo il treno, però nello sprint mi ci butto Quindi nessuno in fuga e tutti in gruppone Steffen si accoda a Davis della Mitsubishi, lanciato da Dekkers Ma la progressione dell'australiano è devastante, da due biciclette a tutti, Steffen in scia si piazza secondo
  15. Dipenderà dai vari pack Comunque il papero ci fa attendere per la Sanremo, o ha stravinto e ci prepara qualche sorpresa o ha fatto così schifo che se ne vergogna
  16. Le olimpiadi le ho già corse, ora non mi serve più, grazie comunque della segnalazione
  17. Per Steffen erano arrivati i soliti 2-3 giorni di grande notorietà che spettano a un vincitore di un oro olimpico in una disciplina minore come il keirin, per un attimo era sulle pagine di tutti i giornali, intervistato ovunque, sapeva di non doversi montare la testa, che sarebbe durato pochi giorni, e poi sarebbe tornato il discreto velocista di prima e si sarebbe dovuto ritagliare l suo trafiletto con una vittoria al Giro di Sassonia o di Renania. E così, passata la sbornia olimpica Steffen era pronto a rimettersi al servizio della Daihatsu, che aveva bisogno delle sue volate per battere l'Agritubel e passare nel PT. Daihatsu che intanto ingaggiava un altro gregario per la stagione successiva: il francese David Lelay, ex Bretagne
  18. Pechino 21:00, 16 agosto 2008 < Dove vai, Fabian? > chiese Steffen, mentre Fabian Wegmann usciva dalla stanza < Ma cone? non ti ricordi? Stasera gli sloveni danno una grande festa per festeggiare il loro primo oro, tu non vieni? > < No, Fabian, domani ho la finale, devo arrivarci carico > < Dai, vieni, torni prima di mezzanotte, Ralf ha fatto così prima della crono > < E infatti ha fatto cagare, no, io sto qui, sai come va, poi mi ubriaco sempre, non posso rischiare > Sbrigati, Fabian, facciamo tardi < Arrivo!!! E' Christian Pfannberger, gli austriaci sono passati a prenderci, ci vediamo domani, in bocca al lupo! > < Crepi, ciao, Fabian > E così Steffen rimase da solo, nella stanza, si stese sul letto, ma era troppo presto per andare a dormire, dopo 20 minuti scese le scale, si mise subito fuori della palazzina del villaggio olimpico che ospitava i tedeschi e si sedette sui gradini a pensare, era ad un passo da un successo forse mai immaginato in tutta la sua carriera, passata a raccattare qualche vittoria nelle corse minori tedesche, alla pista ci aveva pensato parecchie volte nella sua carriera, ma non aveva mai avuto la possibilità di allenarsi con continuità, più che altro perché non portava abbastanza soldi, e i suoi DS volevano che si dedicasse solo alle volate su strada. Aveva girato mille squadre, fra Francia, Spagna e Germania, spesso cambiando di anno in anno, poi aveva rincontrato Kurt, suo ex apripista fra i dilettanti, che aveva messo su questa squadra professionistica e lo aveva preso come primo velocista, essendo un vecchio amico aveva acconsentito a fargli provare questa avventura, e ora era ad un passo da un grande successo, a 29 anni, quando un ciclista pensa ormai di aver già dimostrato quello che vale, di non avere più margini per sognare in grande, e con i risultati di quest’anno magari arrivava nel Pro Tour, avrebbe corso finalmente gare di valore, insomma, forse era arrivato al momento di una svolta nella sua carriera. Con questi pensieri per la testa rimase un’oretta fuori, poi rientrò per andare a dormire, un veloce saluto all’ingresso ai due salvadoregni Mario Contreras e Evelyn Garcia, conosciuti il giorno prima mentre si riscaldava per le eliminatorie del keirin, e poi in camera. Notte tranquilla, a parte il chiassoso rientro di Fabian strafatto che aveva svegliato Steffen inciampando nel suo letto. Il mattino dopo sveglia alle 9, colazione abbastanza abbondante, e poi via alla pista, seduto per un pò sugli spalti, a chiacchierare con Mario Contreras che gli parlava del ciclismo centroamericano e delle difficoltà che incontrava a correre in paesi poveri, e poi a cambiarsi, all’uscita dagli spogliato, a 10 minuti dalla gara, finito l’inno argentino della premiazione sente urlare: < Steffen! Steffen! > Arriva sulla pista, guarda verso gli spalti, e vede i suoi compagni di squadra che erano venuti a trovarlo per tifare per lui nella finale, al suo ingresso Kristian, con i capelli atrocemente tinti con i colori della bandiera tedesca, spara al massimo una trombetta da stadio, rintronando tutti, Kurt lo guarda malissimo e poi riprende a sventolare il bandierone 3x2m con Andreas Dopo un attimo di sorpresa e commozione, entra in pista, il sorteggio lo mette in 2a posizione, la sua preferita, a ruota di Bourgain, sugli spalti si sentono urla incitamenti, sventolano bandiere, ma lui non sente nulla, concentrato solo sulla corsa Bourgain a sorpresa non rallenta per farsi passare, ma prova a tirare dritto in testa All'ultimo giro il francese prova a lanciare la volata con Steffen bravissimo a non perdere la sua ruota La tattica del francese rivela tutta la sua dirompente idiozia, infatti sul penultimo rettilieno si pianta e viene risucchiato, Steffen è in testa agli ultimi 100m, che sembrano 100km, Pervis e Perkins provano a rimontare, con lo spunto tipico degli specialisti della velocità Ma Steffen ne ha ancora, guadagna negli ultimi 50 metri e va a vincere la finale!!! Sconfitta grave per i francesi, solo 4° e 6° dopo una tattica allucinante, Llaneras conquista un argento in una specialità non sua Kurt e gli altri scendono fino alla balaustra, Andreas urla a Steffen < Sei un grande, ti rendi conto? > <Non ci credo, non ho capito ancora come ho fatto, è incredibile !!! >
  19. Il giorno dopo Steffen fece il suo ingresso nel velodromo olimpico per la semifinale, era teso, mentre si svolgeva la corsa a punti, in cui la Germania non schierava nessuno, pensava solo alla sua gara, ora si faceva sul serio, era riuscito ad evitare i turni di ripescaggio, sempre insidiosi, e ora però doveva vedersela con i migliori pistard al mondo, forse non superiori a lui atleticamente, ma dotati di maggiore esperienza in queste prove, anche se il keirin era quella che più assomigliava alle caotiche volate su strada, alla fine della corsa precedente, dopo l'esultanza dei medagliati, Steffen fece un gran respiro e si piazzò sulla pista Il sorteggio gli aveva assegnato la 5a posizione di partenza, forse non ottimale per uno come lui poco abituato a queste corse, visto che lo costringeva a cercare subito spazio per risalire posizioni, o avrebbe lanciato la volata da troppo dietro I giri di lancio sembravano interminabili, poi finalmente partirono i 750 metri in cui si decideva tutto, e in cui un ciclista non sentiva nulla intorno a se, l'inglese Hoy, favorito di questa batteria si ritrovò in testa, senza che gli altri gli dessero cambi, Steffen era ben piazzato a ruota di Pervis All'ultimo giro partì a tutta Perkins, Steffen fu lesto a prendergli la ruota, mentre Pervis cervava di difendere il suo 3° posto Steffen non forzò neanche troppo per saltare l'australiano, il 2° posto valeva tranquillamente il passaggio in finale, 3° Pervis Steffen si sentiva sollevatissimo per il momento, sapeva che domani c'era la finale, ma anche che ormai quello che c'era da aspettarsi da lui lo aveva raggiunto. Ora spazio a Nimke, forse il corridore su cui la Germania puntava di più. Ma Nimke deluse, solo 4° nella sua semifinale, e fuori dai giochi. L'unica nazione con 2 finalisti era la Francia, chissà come se la sarebbero giocata.
  20. Appena finita la corsa Kurt decise subito di telefonare a Steffen in Cina (tanto pagava lo sponsor) per sapere come andavano le cose SR: Pronto? KS: Pronto, Ste. Come vanno le cose là, hai passato le eliminatorie? SR: Certo, vabbè, nel mio girone sono stati eliminati un malese, un giamaicano e uno del Burkina Faso che ha forato nel riscaldamento e non aveva gomme di riserva e si è ritirato KS: Ai primi turni capitano sempre questi sfigati che vanno a fare numero, domani le semifinali? SR: Sì, purtroppo Nimke è nell'altra, altrimenti magari facevamo gioco di squadra per passare KS: Dai, che passi comunque, questi mesi ti sei allenato alla grande per la pista, SR: Magari KS: E poi in generale come vanno le cose a Pechino? SR: Bene, anche se l'aria puzza in una maniera assurda di smog. Sto in stanza con Fabian Wegmann e ho fatto amicizia con una sacco di altri atleti della spedizione tedesca, poi stiamo tutti insieme nel villaggio, insomma quando non mi alleno c'è da divertirsi. Voi in Francia cosa avete combinato? KS: Markus ha vinto la generale, ora è 3° in classifica continental SR: Grande, senti ora ti saluto, ci sentiamo KS: Ciao
  21. Bravissimo Grega!!!!! Ottimo anche il lavoro dei gregari, ma la squadra non è un pò troppo in forma per essere febbraio?
  22. Ultima tappa, da correre alla perfezione, Markus doveva vincere per scalzare Amael Moinard dalla vetta della classifica, due strappi ai -15 e -10 permettevano di fare la differenza, Kristian Kux era l'uomo scelto da Kurt per la fuga del mattino, per mettere i Cofidis in apprensione Intanto ai -30 la corsa si accendeva con i tentativi prima di Bazayev E poi di Moreau, entrambi ben controllati dalla Cofidis Ma a 12km dal traguardo Markus partì a tutta su un falsopiano in discesa, sorprendendo gli avversari Nella salita successiva spinse ancora a tutta, riportandosi su Kristian intanto rimasto da solo dopo aver staccato i compagni d'avventura. Markus si fermò un attimo a riprendere fiato a ruota del suo compagno di squadra L'epilogo più bello di questa tappa sarebbe forse stato un arrivo a due, con Fothen che lasciava al giovane gregario il successo di tappa, accontentandosi della classifica generale, ma il tentativo di Pineau di riportarsi su Markus lo costrinse a piazzare un'altra accelerazione, staccando definitivamente Kristian E così vittoria solitaria di Markus, con Andreas che a completare il trionfo regola il gruppo, ottenendo così il 3° posto, Moinard, 5° di tappa deve abbandonare i sogni di gloria
  23. Giocati bene Gasparotto, secondo me puoi anche vincere con lui.
  24. Nel Tour de l'Ain non ci sono crono, la tappa conclusiva è collinare
  25. Davvero la quantità di cadute in questo gioco è impressionante La maglia bianca è raggiungibilissima
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