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Lopi

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  1. Pronti, via! Nei primi km della nuova stagione è Alex ad accendere le polveri per prendersi l'unico GPM di giornata, con relativa maglia, salvo poi rialzarsi subito I due fuggitivi di giornata sono De Maar e Stevic, coraggiosi, ma senza speranza Le squadre dei migliori sprinter non lasciano alcuno spazio ai due attaccanti, a 6km dall'arrivo Spilak chiama l'ammiraglia:<Ho la gamba buona, provo ad andarmane> <Simon, mancano 6km tutti pianeggianti, non penso sia una buona idea, sono solo energie sprecate> <Tranquillo, se attacco so quello che faccio> Il velleitario tentativo di Spilak non va in porto, ma scompiglia i treni dei velocisti, Radochla sceglie la ruota di Bennati che sembra intruppato, mentre Steensen e Bossoni si trovano in testa un pò per caso, Matej è pronto a portarsi nelle prime posizioni Ai -250 lo slovacco parte a tutta, uscendo dalla ruota di Bossoni, mentre i migliori velocisti sembrano essere rimasti dietro La rimonta di Bennati e Ciolek è imperiosa, ma Matej è ormai imprendibile!!!! Prima vittoria nel PT in carriera per lo Jurco, con maglia di leader annessa Inizio con il botto per il Team Daihatsu, con uno degli uomini forse meno gettonati del mercato, Matej che tira fuori un colpo da maestro in una volata caotica, e si candida vista la forma e il percorso anche a poter lottare per la generale. Bravi anche Alex e Simon.
  2. Ed ecco finalmente l'esordio da squadra PT, all'altro capo del mondo, in Australia, per Kurt e i suoi corridori se non altro un modo per dimenticare il gelido inverno del Baden-Wurttemberg e andare in un clima più caldo. Il capitano era Simon, spavaldo e coraggioso come sempre nel modo di correre avrebbe dato battaglia in tutte le 6 tappe. Per il resto Muto e Lagutin ad aiutarlo in salita, Radochla e Jurco per gli sprint, Eichler, Wynants e Bazhenov a fare un pò di casino Molti uomini di prim'ordine, specialmente paveisti pronti a dare tutto nell'inizio di stagione, ecco le loro dichiarazioni: FABIAN CANCELLARA, CSC "Il Down Under sinceramente non è fra i miei principali obiettivi stagionali, ma il percorso mi si addice, se ne avrò cercherò la stoccata vincente" STIJN DEVOLDER, ASTANA "Sto rodando la gamba per la campagna del nord. Vedo difficile vincere, anche perchè il percorso privilegia uomini veloci, ma non si sa mai" DANIELE BENNATI, LIQUIGAS "Mi sento carico, ci sono molte volate in cui guadagnare abbuoni, e una sola tappa collinare in cui dovrei difendermi, sento di poter fare bene" SIMON SPILAK, DAIHATSU "Quest'inverno mi sono preparato benissimo, punto ad un inizio di stagione fulminante, state attenti, darò battaglia in ogni tappa anche quelle in cui non sembrerebbe il caso"
  3. E così l'inverno trascorreva tranquillo, c'era fiducia, non era certo una delle squadra più forti del pro tour, ma il team Daihatsu si sarebbe fatto valere certamente. Il 7 gennaio la squadra si recò in ritiro nella solita località di La Londe, in Provenza, cittadina molto gettonata per questi ritiri di preparazione, il posto ideale per ritrovare la forma senza preoccupazioni. Il primo appuntamento era subito importante, il Tour down Under assegnava tanti punti PT, ed era una corsa non troppo difficle: era importantissimo che Simon ci arrivasse già al top, per giocarsela. Il roster definitvo per la stagione 2009 era questo: due capitani ben definiti e tanti gregari con licenza di uccidere qualora se ne fosse presentata l'occasione, questo era il progetto di Kurt Era il momento per i tanti ragazzi che si erano ben comportati nel continental di dimostrare quello che valevano al cospetto dell'elite mondiale, i vari Schillinger, Bazhenov, Radochla sarebbero riusciti a contrastare i più forti ciclisti in attvità?
  4. Immenso Denisssssssssss!!!!!!!!!!!!!!!
  5. In una grigia giornata dell'autunno di Friburgo Kurt, Juan e Kristof si vedevano nella sede della squadra, in realtà non c'era molto da fare, ma era un modo per vedersi e avere qualcuno con cui chiacchierare. La tv, con il volume al minimo mandava Borussia Dortmund-Hoffenheim, sedicesimi di Coppa di Germania, 1-1 con Federico che rispondeva al vantaggio di Ibisevic, ma i tre non se ne curavano molto. JF: Avete visto il percorso del Giro presentato ieri? KS: Sì, orrendo, solo una crono contro 6 arrivi in salita e una cronoscalata, sarà durissima per Markus, inoltre Zomegnan non ci ha neanche invitato alla presentazione, anche se volevamo portare un campione del mondo in carica. Se lo sponsor non voleva un piazzamento nei 10 per ripicca gli mandavo Muto capitano e tutti ragazzini KT: Già. Sentite sono le 9 e 20 e non abbiamo cenato ancora. Che facciamo? KS: Dai, Juan, ordina delle pizze qua di fronte JF: Non posso, ho la carta della compagnia delle isole Cayman non intercettabile per le mie ordinazioni, quella per uso comune la ho lasciata a casa KS: Che palle che sei, chiamo io! Kurt si allontanò per telefonare, mentre Frei completava la rimonta del Borussia. Ma aperto il cellulare vide una chiamata senza risposta, risaliva alla mattina, chiese chi era: Marin Kuravica. non lo sentiva ormai da 11 mesi. Kurt richiamò subito Marin KS: Ciao, Marin, mi hai chiamato? Cosa c'è? MK: Ciao, Kurt. Ti chiamo per dirti che quest'anno ho trovato un contratto professionistico. KS: Ah, sono contento! Con che squadra? MK: Correrò per la Quick Step, per i prossimi 2 anni. Come vedi ce l'ho fatta anche senza di te. KS: Ma ce l'hai ancora con, me per quella storia dello sponsor?* Non avevo ancora nessun contatto con Daihatsu quando ho chiuso la squadra. MK: Non raccontarmi più questa storiella, comunque ciao, ci vediamo sulla strada. -click- Kurt chiamò subito la pizzeria, non voleva pensare la litigata con Marin era una ferita mai chiusa, gli bruciava, loro erano stati amici sinceri, gli dispiaceva che non volesse praticamente più sentirlo per un equivoco. E ora era un pò spaventato dal poterselo ritrovare avversario sulla squadra. * cfr inizio del racconto
  6. Se è per questo, io nelle mie storie ho inserito Fuentes (anche se grazie all'omonimia con un ciclista spagnolo ora ritirato) prima che tu iniziassi a scrivere qui! :twisted: :tongue:
  7. Kurt per decidere il da farsi per la prossima stagione aveva convocato gli stati generali del Team Daihatsui, con Juan Fuentes e Kristof Trouve, i vice DS, e i tre capitani del team per il 2009, Fothen, Spilak e Radochla KS: Allora, ora è il momento di decidere il nostro programma per la prossima stagione, innanzitutto su come concludere il mercato, i fondi sono quelli che sono, ma sicuramente due o tre gregari ce li caviamo. Avete richieste particolari? SS: Io corro sempre all'attacco, non mi serve una forte squadra, io mi invento sempre le mie vittorie da me, non ho richieste particolari SR: Mi sembra che la squadra per le volate con Schillinger, Cucinotta, Bazhenov, Bertogliati, Wynants, eccetera sia molto forte, non servono rinforzi MF: Beh, in effetti un paio di scalatori per aiutarmi in salita servirebbero, Pena Iza, Lagutin, Marczinski e Mamos sono discreti corridori, ma qualcosa ci vorrebbe KS: Allora, Juan, hai qualche contatto? JF: Certo, avevo sentito Klier, ma voleva una cifra paurosa, Facci ci ha dato picche, comunque uno scalatore di buon livello ce l'ho quasi sotto contratto? KS: Sarebbe? JF: E' un basco, Gorka Verdugo, bravo gregario anche per le classiche, poco vincente, ma sa dire la sua sempre, ci servirà molto Poi avevo messo sotto contratto questo giovane promettente, dal Team Thuringer Florian Frohn, potrebbe diventare un discreto corridore da corse a tappe Poi avevo pensato a due altri corridori per completare il roster: il kazako Kupeshov, discreto passista può sempre servire come gregario e per finire ho trovato l'accordo con il Team Miche per l'acquisto di Pasquale Muto, buono scalatore, potrebbe essere un buon luogotenente al Giro KS: Direi che possimo concludere tutti questi contratti, rispondono alle nostre esigenze. Ora vediamo di dare un'ordinata al calendario e stilare un programma. Allora al Down Under il capitano sarà Simon, importante raccogliere subito punti, gli altri a rodare la gamba. Poi Simon proseguirà con una fra Tirreno e P-N SS: Meglio la Parigi Nizza, più movimentata KS: Ok, allora alla Tirreno ci mandiamo.... boh? Squadra d'attacco, con magari Cucinotta per gli sprint? JF: Mi sembra buono. KS: Poi Sanremo e Pavè con Simon capitano sempre, magari alla Sanremo sempre Cucinotta in caso di volata, poi sulle Ardenne vedremo Markus provarci, supportato da Simon e magari Rubens. Al Giro Markus sempre capitano, supportato da Pasquale Muto, e Cucinotta per le volate. Simon stacca dopo un'inizio massacrante. MF: Va bene, al Giro c'è poca crono, ma darò il massimo. KS: Poi al Tour vedremo Markus sempre capitano, dopo aver corso il Delfinato, Steffen per le volate. Cercheremo di portare una buona squadra anche se sarà dura emergere. Un piazzamento nei 10 sarebbe ottimo. S. Sebastian vediamo chi mandarci, in base alla forma del momento. Poi alla Vuelta Simon di nuovo in palla, magari facendo il Benelux, uno tra Steffen e Claudio ci sarà, l'altro a Germania e Amburgo SR: Preferirei la Vuelta, è un'esperienza nuova, non l'ho mai corsa KS: Bene, alla parigi Tours tutti i nostri sprinte, con magari Simon per un colpo di mano, e al Lombardia chi ne avrà ancora
  8. Mi hanno dato meno di 3 milioni, tenendo conto che per il PT mi servono circa 25 corridori, non posso permettermi ingaggi elevati.
  9. Mi spiace deluderti, ma con i fondi che mi hanno concesso ho potuto prendere solo qualche altro gregario-mezzapunta, e ho comunque sforato.
  10. Per concludere la stagione Kurt aveva scelto il GP des Nations, storica cronometro francese, in passato prestigiosissima, ora leggermente decaduta La corsa vide un gran duello fra due superspecialisti: l'inglese David Millar, della Slipstream ... E il neo iridato Markus Fothen, che vola lungo tutti i circa 50km della prova, riprendendo Pohl e andando a battere lo scozzese di pochi centesimi Si chiudeva così una stagione di grandi successi per il Team Daihatsu, culminata con l'olimpiade di Radochla e l'iride di Fothen, ma una stagione in cui tutti avevano fatto almeno quello che gli si chiedeva, la sorpresa di Schillinger preso come gregario senza ambizioni e rivelatosi ottimo passista veloce, con Eichler sempre piazzato nei primi mesi, con Bazhenov gregario impagabile con qualche sprazzo di classe, con Mamos, Camano e Pena Iza bravi a spianare le salite per Markus, Krauss capitano del pavè che avrebbe lasciato la squadra, Schuler bravo nei primi mesi, come Wynants, capace anche di prendersi una bella vittoria, Erler bravo nel lavoro oscuro da gregario, Buchacek sfortunato a perdere quasi tutta la stagione per infortunio, e Kux bravo a raccogliere piazzamenti e anche una vittoria quando era stato chiamato a cercare il risultato. Ora rimaneva da mettere a punto ancora qualche acquisto prima di lanciarsi nel grande ciclismo, all'assalto delle gare che hanno scritto la storia di questo sport.
  11. Penultima apparizione, in Italia, per la Coppa Sabatini, Markus ancora capitano, in una corsa con al via molti big, come Schumacher, Di Luca, Rebellin Kurt sapeva che contro tanti campioni anche un Markus in gran forma rischiava molto, e così ordinò a Philip Mamos e Alex Bazhenov di inerirsi in una fuga fiume di 20 corridori, fa i più importanti, Hunter, Ginanni, Velo e Miholjevic La fuga prende fino a 5' di vantaggio, negli ultimi 30km è Mamos a sacrificarsi per il compagno di squadra, tirando a tutta per impedire il ritorno del gruppo. Ai -9, quando la fuga con 2' di vantaggio sembra arrivare da una notevole tirata in salita Il forcing del tedesco sgretola il gruppetto, sullo slancio parte Chiarini, portandosi appresso bazhenov e Miholjevic Sugli ampi rettilinei della discesa Alex sfrutta le sue doti di passistone, staccando i due compagni d'avventura e involandosi verso l'arrivo Intanto Markus, partito dal gruppone rientra sugli inseguitori Alex va a vincere in solitaria, su Miholjevic e Chiarini, seconda affermazione stagionale per il russo, probabilmente la più bella Ginanni regola il gruppo inseguitore, mentre Markus consapevole di non potersela giocare allo sprint esulta per la bella vittoria del compagno di squadra, comunque 9° posto per i capitano del team Daihatsu
  12. Ma che DB usi? Elmiger 78 in collina? Sioutsou 77 in montagna? Comunque vedo che hai scelto due corridori della Daihatsu, in bocca al lupo
  13. Stagione che consumava via via il suo epilogo, la Paris Bourges era una semiclassica francese per velocisti, altra occasione per Radochla Il primo a provare la sortita solitaria fu Guldhammer, passita danese senza gran fama Dopo 80km lo ripresero altri fuggitivi, ma la fuga non decollava Così ai arriva in volata, Sinner porta avanti Feillu e Gaztanaga, mente Fothen prova ad anticipare Ma Feillu mette tutti d'accordo con una dimostrazione di forza impressionante, 4° Radochla, mentre Gaztanaga completa la doppietta Agritubel 4 uomini Agritubel nei primi 10, e ifrancesi scavalcano la LPR al secondo posto nella classifica continental
  14. Quart'ultimo appuntamento della stagione, il Munsterland Giro, ultima apparizione nel 2008 del Team Daihatsu davanti al pubblico tedesco, Radochla capitano in una squadra determinata a portarlo allo sprint Fuga dle mattino non pericolosa con solo Reckweg e Schulze a tentare l'avventura Nel finale si muove anche Boasson Hagen, che pure in volata non sarebbe stato battuto Il norvegese viene ripreso senza problemi, nel finale Bazhenov e Schillinger provano a pilotare Radochla nella volata Steffen esce di potenza dalla ruota di Andreas, il solo Tolles sembra in grado di contrastarlo Ma per il velocista della Regiostrom c'è poco da fare, Steffen vince nettamente con più di una bici di vantaggio, Andreas 4° Alex 9° Un'altro bel risultato, un ottimo congedo dal pubblico di casa dopo una stagione ricca di successi
  15. Dopo il gran mondiale di Markus, iridato a cronometro era il momento di tornare alle faccende del continental, ancora tre corse prima di andare in vacanza: Munsterland Giro, Paris-Bourges e GP des Nations, prima apparizione di Fothen iridato. Intanto chiamò Kanimoto, presidente della Daihatsu Germania per annunciare il budget dell'anno prossimo < Allora, la Daihatsu è molto soddisfatta dei suoi risultati, signor Schloesser, sia per la soddisfazione sportiva che per l'ottimo ritorno pubblicitario, continueremo a finanziare questa avventura, il budget per l'anno prossimo sarà di 3 000 000 €, sufficiente per costruire una decente squadra PT > < Beh, ok, in linea con gli ingaggi che ho fatto finora > < Poi richiediamo dogli obiettivi specifici da raggiungere: Un piazzamento nei 5 alla Freccia Vallone, le classiche delle ardenne hanno sempre un gran seguito al livello internazionale, è un'ottima vetrina > < Ok... possono provarci Markus o Simon... > < Al Giro d'Italia invece serve una tappa e un piazzamento nei 10 > < Quindi devo portarci Markus? Altrimenti nei 10 sembra impossibile > < Sarebbe il caso, in Italia il giro è molto importante e un campione del mondo richiama sempre l'attenzione. Al Tour basta vestire la maglia di leader > < Ci arrangeremo > < E infine un piazzamento nei 5 ad Amburgo > < Mi sembra il più semplice, Steffen, Claudio, Markus e Simon possono tutti dire la loro > < Allora arrivederci, e buona fortuna, sappiamo che l'investimento della Daihatsu nelle sue mani è sicuro > < Arrivederci > < Era il grande capo? > chiese Juan < Certo, per la prossima stagione ci da 3 milioni di euro > < Buono, intanto ho altri 2 ingaggi da mostrarti Herwig Mortenstern, neoprofessionista austriaco, discreto cronoman> < Ma è una sega allucinante!!! > < vedrai, fra qualche anno diventerà un buon corridore per le brevi gare a tappe. E poi un esperto passista, che torna sempre utile: Daniel Becke > < Ci può stare... lo mandiamo in fuga in qualche tappa pianeggiante >
  16. Dai, che in cronoscalata recuperi su Sanchez
  17. Dietro dal gruppo partono ai -10 Wegmann e Menchov all'inseguimento I due dopo 4km riescono a rientrare, proprio alla base dei Ronchi, 40" il vantaggio sul gruppo, saranno loro a giocarsi il mondiale Dietro resta un quartetto con Cobo, Gilbert, Brajkovic e Schumacher, lo spagnolo, chiamato a sorpresa a capitanare la sua nazionale dà tutto per rientrare sui primi Ai -4 Menchov sapendo di essere battuto in volata cerca un allungo Di Luca va a riprendere il russo, mentre Fabian Wegmann sembra in leggera difficoltà, dietro Gilbert cerca disperatamente di rientrare Di Luca appena vede la sagoma del belga avviciniarsi rilancia l'andatura nel finale pianeggiante, Gilbert rimbalza, mentre Wegmann sembra tenere La volata a tre non ha storia, Di Luca stravince davanti al pubblico di casa, una grandissima soddisfazione, certo più importante del ocntinental Tour che ormai ha ipotecato, 2° Menchov, sorprendente vista la scarsa attitudine alle gare in linea, terzo un esausto Wegmann, 4° Gilbert, coraggioso ma un pò sconsiderato come al solito Grivko regola gli inseguitori, regalando un inaspettato 5° posto all'Ucraina Così finiva la rassegna mondiale, per la Germania tre medaglie, le prime due attese, la terza forse, ma non con Fabian che alla partenza sembrava uno dei corridori più scarichi, e curiosità, i due ori entrambi in continental alle due squadre in pole position per la promozione in pro tour
  18. Il mondiale in linea presentava una starting list insolitamente scarna: l'Italia si affidava al solo Di Luca, affiancandogli dei discreti gregari come Piepoli e Giunti la Spagna senza Sanchez e Valverde puntava su Cobo Acebo il Belgio era tutto stretto attorno a Gilbert Russia e Olanda si presentavano al meglio con rispettivamente Menchov e Karpets e Dekker e Kroon La fuga del mattino contava 7 uomini, Verbrugghe, Mc Gee, Calvente, Muravyev, Bileka, Martin Velits e Veelers, tutte seconde linee senza speranze Ai -100 dall'aarivo iniziano a muoversi nomi di un certo calibro: Uran, Gerdemann, Bruseghin, Gusev, Bak e Jalabert si riportano sui fuggitivi della prima ora Dopo 50 km di fuga, l'ultimo ad arrendersi è il colombiano, gruppo compatto Ad aprire le danze dei big è Markus Fothen, che ai -30 prova il suo solito allungo in discesa, guadagnando una decina di secondi Ma dopo pochi km, sulla prima salita dell'ultimo giro parte lo scatto di Gilbert che passa il fresco iridato a cronometro senza difficoltà Il più bravo a seguire lo scatto del belga è Di Luca, che prova ad andarsene in solitaria
  19. Avevo capito che ti riferivi a Camenzind con "vai in rosa simulando" , e io avevo risposto che Spilak non è nella Zurich-Allianz.
  20. Spilak non è suo, semplicemente faccio il tifo per lo sloveno visto che è un corridore fisso nelle mie carriere
  21. E arriva anche Andreas Kloden, che avvicina tantissimo il tempo di Markus, ma alla fine è sempre 14" dietro Da segnalare anche la più curiosa delle convocazioni: Ballerini per la crono pensa di affidarsi a Leonardo Piepoli, lo scalatore pugliese cerca di onorare come può la corsa, ma chiude quartultimo ma tornando seri è il turno di Gerdemann, che paga 1'10" da Fothen, per ora i 4 tedeschi occupano le prime quattro posizioni Encomiabile la prova di Marzio Bruseghin, che da tutto lungo i 48 km del percorso, ma alla fine perde 1'05" piazzandosi sul gradino basso del podio provvisorio Ultimi secondi di sofferenza per Markus che deve attendere l'avversario più pericoloso: Thomas Dekker. Per i primi due intertempi l'olandese tiene, perdendo solo 15", ma nel finale crolla, finenado a 1'04", scalzando per 1" Bruseghin dal bronzo. Ma quello che conte è che MARKUS FOTHEN E' CAMPIONE DEL MONDO A CRONOMETRO
  22. Volevo portare Scholz (73 col) , ma poi ho visto che aveva 70 di forma contro i 91 di Schillinger, che è anche più forte in pianura (71 contro 68), e così ho optato per Andreas
  23. E giunge così il momento del Campionato mondiale a Cronometro, senza Cancellara il pronostico è molto aperto, con il quartetto tedesco con Fothen, Gerdemann, Kloden e Schumacher, l'olandese Dekker, Bradley Wiggins, che dopo tanti mondiali su pista ne cerca anche uno su strada, Brajkovic, Evans che dopo una carriera di piazzamenti cerca un successo di prestigio, l'eterna promessa Popovych e Marzio Bruseghin che vorrebbe portare l'iride contro il tempo per la prima volta in Italia. Il primo big a partire è proprio Makus Fothen, secondo dopo il francese Lefevre E Markus va a riprendere il francese, completando per primo la corsa in 1h1'46" Parte poi Di Luca, qui per rodare la gamba in vista della gara in linea, non va a spasso, ma paga comunque 2'33" da Markus, dimostrando la bontà del suo tempo Parte il secondo tedesco, Schumacher, prova non disprezzabile, ma paga 1'11" secondi da Markus Cadel Evans, uno dei favoriti va alla deriva, perde 2'14", terminando ben lontano dal podio Meglio fa Brajkovic, ma il suo distacco è comunque oltre il minuto e mezzo Markus sulla sedia del leader provvisorio sente tutta la tensione, capisce che il suo tempo è molto buono, sono partiti fior di specialisti e nessuno ha perso meno di un minuto da lui, ma mancano ancora corridori come Dekker, Wiggins, Kloden e Bruseghin
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