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matte7

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  1. Mi ero preparato anche le altimetrie e alla fine mi sono dimenticato di metterle
  2. La tre giorni in Corsica offre come sempre spunti interessanti, nonostante la lunghezza limitata infatti sono presenti tappe per ogni tipo di ciclista, eccezion fatta per i collinari. La prima è una semplice tappa piana di 89km con partenza e arrivo fissati a Porto Vecchio, per questa frazione i favoriti sono tre francesi: Bryan Coquard (Europcar), Adrien Petit (Cofidis) e Geoffrey Soupe (Fdj). La tappa di mezzo sarà per i cronoman come Jerome Coppel (Cofidis) o Jean-Cristophe Peraud (Ag2r). Infine la tappa regina con l'arrivo sul Col de l'Ospedale dove entreranno in azione gli scalatori: Eros Capecchi e Nairo Quintana (Movistar), Coppel, Hubert Dupont (Ag2r), Peraud e Pierre Rolland (Europcar). La strategia per la nostra squadra è quella di cercare di perdere poco a cronometro dai vari specialisti e di cercare di staccarli nell'ultima tappa. Porto Vecchio - Porto Vecchio Come detto nella presentazione la prima tappa, come tutto il Criterium, si districa nei contorni di Porto-Vecchio, città di 11.000 abitanti circa della Corsica del Sud. La Cote de Conca assegnerà la prima maglia a pois. Dopo soli 89km si arriva alla volata dove vediamo il treno della Cofidis che deve lasciare posto ad Europcar e Fdj, la tappa se la giocano quindi Coquard e Soupe con quest'ultimo che ha la meglio. Porto Vecchio La cronometro breve e non totalmente piatta ci permette di difenderci egregiamente. Quintana perde solo 3'' dal vincitore Coppel e 1'' da Peraud. Nei 10 anche Teruel che conclude la sua prova in 9° posizione con il tempo di 9'23'' a 12'' dal francese della Cofidis. Chi invece perde parecchio è Rolland che in appena 8 chilometri accusa un ritardo di 36'', idem per Dupont che però ne perde 2 in più, 38'' per lui. A questo punto nell'ultima tappa potremmo anche limitarci ad amministrare ed attaccare in vista del traguardo, ma non ci piace vincere così. Porto Vecchio - Col de l'Ospedale Dopo la buona cronometro di Quintana saremo costretti anche noi a tirare in quanto favoriti di giornata e per la vittoria finale, per evitare di sprecare energie preziose si sacrifica il generosissimo Madrazo che ancora una volta centra la fuga giusta. Gli uomini più pericolosi davanti sono Anthony Charteau, vincitore di una maglia a pois al Tour, e l'italiano Mazzanti. A 70km dal traguardo fora proprio Charteau, riuscirà poi a rientrare alla fine del Col de Sainte-Lucie-de-Tallano. Sull'ultima salita prima del Col de l'Ospedale, il Col de Bacinu ci sono vari attacchi in gruppo ma Teruel si mette davanti a fare il ritmo e ricuce sui fuggitivi. Alla fine della discesa vengono ripresi anche i temerari in fuga dal chilometro 25. Dopo il primo tratto di salita gestito da un ottimo Capecchi che selezionato il gruppo dei migliori ad una decina di corridori prende in mano la situazione Quintana. Il Colombiano in maglia bianca vuole prendersi anche la maglia di Leader e a 6 chilometri dalla vetta si mette in testa al gruppetto dei migliori a fare l'andatura. In molti sono in difficoltà e cercando di rimanere con Quintana rischiano il fuorigiri, altri riescono ancora a tenere il ritmo con discreta facilità. La Maglia Gialla ha ancora un gregario, infatti Coppel è ben scortato dal fido Navarro. Capecchi si è già staccato e sta proseguendo del suo passo mentre Plaza è in difficoltà in fondo al gruppo. Alle spalle dei primi 10/11 il vuoto, una selezione davvero corposa quella di Nairo. Ai -3 alza ulteriormente il ritmo e la maglia gialla sembra in difficoltà, tengono la ruota di Quintana: Geniez, Peraud, Plaza e Rolland. Dietro di loro in molti sono in difficoltà e Capecchi è dato in rimonta. A un chilometro e mezzo dal traguardo Quintana parte secco e nessuno riesce a rispondere, dietro di lui si piantano letteralmente già stremati dal ritmo imposto dal Colombiano lungo tutta la salita. Tappa e maglia per Quintana, dietro si giocano solo il secondo posto. Infatti dopo l'attacco di Nairo nessuno si è preso la responsabilità di tirare e alle sue spalle di è formato un gruppetto di una decina di corridori tirato ora da Navarro. Plaza ci regala la doppietta anticipando Rolland, Capecchi termina 6°. Notizie dal mondo: Boonen-Cancellara, la sfida continua: La sfida infinita fra lo svizzero e il fiammingo ha raggiunto livelli particolarmente entusiasmanti in questa stagione. Ad Harelbeke Boonen è riuscito a rimanere a ruota di Cancellara per poi batterlo tranquillamente in volata, mentre a Wevelgem è riuscito a staccare non solo Boonen ma anche il compagno di squadra Chavanel. Si attende con ansia la Parigi.Roubaix 2013 dove la sfida avrà un vincitore. Terpstra vince la tre giorni di La Panne: Non ci saranno Cancellara e Boonen a darsi battaglia ma alla tre giorni di La Panne lo spettacolo è garantito grazie alla prima tappa dove sono presenti tratti in pavè. La tappa viene vinta da Jurgen Roelandts (Lotto Belisol) che regola un gruppetto di sei corridori. La seconda tappa è andata a Thor Hushovd che in volata ha regolato Roy Jans e Klaas Lodewyck. La terza invece è vinta dall'italiano Napolitano davanti a Jans e Debusschere. Nella cronometro finale Terpstra grazie al secondo posto dietro a Taylor Phinney riesce a vincere la classifica finale essendo arrivato insieme a Roelandts nella prima tappa. Wegmann davanti a Felline a Vitrè: In francia si è corsa la Route Adeliè Vitrè una classica prevalentemente pianeggiante che quest'anno è stata vinta dal tedesco Fabian Wegmann della Garmin davanti a Fabio Felline e Marek Rutkiewickz. Hayman si rifà: Dopo la sconfitta patita alla Dwars door Wlanderen Hayman trova la seconda vittoria stagionale alla Hel van het Mergelland. L'Australiano del team Sky è evaso dal gruppo a 23km dal traguardo insieme a Karsten Kroon e Stijn Devolder. I tre sono andati di comune accordo fino a Eijsden dove Hayman si è aggiudicato la volata ristretta.
  3. Esattamente un giorno dopo la Milano-Sanremo vinta da Valverde ci presentiamo alla partenza di Calella per la Volta Ciclista a Catalunya 2013. Decidiamo di portare ciclisti secondari ad eccezione di Rojas che dopo il podio mancato alla Classicissima vuole rifarsi vincendo almeno una tappa della corsa spagnola. Il favorito assoluto per la classifica generale è il vincitore della Parigi-Nizza, Alberto Contador ma sicuramente non possiamo escludere dal lotto dei possibili vincitori i due colombiani Uran e Betancur oppure Chris Froome. Parlavamo della voglia di vincere una tappa di Rojas, e la prima frazione fa proprio al caso suo, un percorso senza difficoltà altimetriche che si districa nei dintorni di Calella. Il duo della Vacansoleil formato da Feillu e Markus è ben posizionato ma Rojas grazie ad un ultimo uomo eccezionale come Ventoso, riesce a conquistare tappa e maglia. Chi ben comincia è già a metà dell'opera e l'indomani, nella tappa con arrivo a Banyoles, Josè concede il bis di nuovo davanti a Markus e al belga Meersman. Il filone di vittorie di Rojas viene però interrotto dalla prima delle tue tappe di montagna, con arrivo a Vallter 2000. A imporsi è, strano ma vero, Alberto Contador che nonostante non sia riuscito a fare la solita selezione disumana riesce comunque a conquistare la tappa. Al traguardo è arrivato un gruppetto che oltre al vincitore comprendeva Uran, Froome e Gesink. Betancur perde 20'' e arriva insieme a Vanendert e Henao. La 4° è la seconda e ultima tappa di alta montagna con traguardo posto a Port Ainè-Rialp, Contador lascia la vittoria a Monfort, con loro anche Cadel Evans. I tre guadagnano 57'' su Betancur e Froome e 1'17'' su Uran. Bene Gesink che perde solo 12''. Il giorno dopo era in programma una tappa che vedeva Rojas favorito numero uno dopo le due vittorie nelle prime due giornate. Lo spagnolo però ha sofferto i postumi delle salite di ieri arrivando 3°, la vittoria è andata a Barry Markus che dopo i due piazzamenti è riuscito a centrare il bersaglio grosso aiutato da un bravissimo Feillu. Nella 6° e penultima tappa assistiamo alla sorprendente crisi di Contador che termina a 1'21'' da Betancur vincitore di tappa. Il colombiano ha trovato sulla sua strada Van den Broeck che ha collaborato ed è riuscito a dare 51'' a Uran e 2'01'' a Froome che dimostra di andare spesso in difficoltà in tappe mosse e complicate. Il colombiano ribalta la Volta è al via dell'ultima tappa ha solo 4'' da recuperare a Contador. Ultima frazione che sorride ancora a Betancur che sfrutta il momento migliore rispetto al madrileno per mettere fra se e il rivale ben 31''. La tappa va a ad un altro Colombiano, Leonardo Duque. La classifica finale dice che Betancur vince con 31'' su Contador e 1'47'' su Uran, bravi Monfort e De Gendt che terminano rispettivamente 5° e 6° a 1'53'' e a 2'14''. Davanti anche a Froome che chiude a 3' tondi. Notizie dal mondo Doping, scompiglio in casa Lampre: Dalla Francia arriva la notizia che afferma la positività di Manuele Mori durante la Paris-Nice 2013 corsa dal 3 al 10 Marzo. L'ex corridore della Saunier Duval, con la quale vinse anche una Japan Cup nel 2007, si è dichiarato innocente, per lui si parla di una possibile squalifica di un anno e mezzo in caso le contro analisi confermassero la positività del corridore all'Epo. Sempre di doping si parla ma questa volta alla Rond van Drenthe, due corridori sarebbero infatti risultati positivi durante la corsa, si tratta di Stefan Poutsma, 21enne del Cyclingteam Jo Piels, e di Pieter Vanspeybrouck della Topsport Vlaanderen-Baloise. Coppi e Bartali nel segno di Duarte: l'eterna promessa del ciclismo Colombiano è riuscito a superare il russo Kolobnev di 6'' grazie alla 4° tappa che andava da Zola Pedrosa a Piano di Mocogno, terzo Stefan Schumacher a 11''. Tre vittorie di tappa per la Orica GreenEdge, due con Matthews e una con Durbridge. Una tappa anche a Kangert e alla RusVelo che vince la cronosquadre di Gatteo Mare. Dwars Door Vlaanderen, il tandem Hayman-Vanmarcke: La corsa attraverso le Fiandre che si tiene una settimana e mezzo prima del Giro delle Fiandre sorride all'Olandese Sep Vanmarcke, nel mirino della Movistar. Lui ed Hayman hanno lasciato la compagnia a 10 chilometri dal traguardo e hanno subito trovato l'accordo. Quando si è arrivati negli ultimi metri c'è stata la sparata decisiva di Vanmarcke che ha mandato in tilt Hayman. Terzo, a 23'', arriva Leukemans che insieme a Chavanel ha provato a rientrare sui due attaccanti nel finale. Volta ao Alentejo, colpaccio di Maximilian Stier: La Volta ao Alentejo è una corsa composta da quattro tappe pianeggianti che si svolge annualmente nella regione dell'Alentejo, Portogallo. Solitamente sono i velocisti i protagonisti sia delle tappe che della vittoria finale, ma in questa edizione non è stato così. Infatti, grazie alla fuga portata a termine nella 3° tappa, è stato Maximilian Stier ad aggiudicarsi tappa e maglia. L'appena 19enne Tedesco è appena passato professionista con la LKT-Team-Brandenburg, secondo il portoghese Bruno Silva mentre completa il podio il norvegese Borgersen. Le altre tappe sono andate a Sondre Holst Enger e a Coen Velmeltfoort che ne ha vinte due.
  4. Milano-Sanremo Dopo 298km di fatica la corsa si deciderà negli ultimi metri, i protagonisti di questa storia sono Alejandro Valverde, Jens Voigt e i principali velocisti. Il tedesco della Radioshack non è riuscito a riprendere il Murciano della Movistar e ora per lui si fa dura, con il gruppo alle calcagna è difficile che riesca a resistere al rientro dei vari Mark Cavendish o Matthew Goss per citarne alcuni. La situazione è ben diversa per Valverde, lo spagnolo ha attaccato sul Poggio ed è riuscito a tenere un vantaggio costante sui 10/15 secondi. In testa al gruppo c'è Steegmans che va a porre fine ai sogni di gloria di Voigt, tra poco potrebbe partire Cavendish.... ecco che parte l'inglese !!! Dietro di lui ci sono Goss e Rojas, Valverde sta spingendo sui pedali che sembrano diventati di piombo. Cavendish rientra, sta andando come un fulmine, l'inglese vede la possibilità di fare doppietta alla Sanremo. Valverde è lì davanti è ad un passo, lo stanno riprendendo, potrebbe essere una sconfitta clamorosa per Valverde... lo riprendono...lo riprendono.... Alejandro Valverde !!! Riesce a resistere alla rimonta di Cavendish e a vincere per pochi metri l'edizione 2013 della Classicissima. Terza piazza per Matthew Goss mentre arriva giù dal podio Rojas che finisce 4°. Un'azione che sembra disegnata dal miglior Picasso quella di Valverde che al traguardo ha dichiarato: ''Estoy muy feliz para esta victoria. No esperabo de ganar aquì en Sanremo, do gracias a el equipo que me ha consentido de probar''. Adesso inizia il periodo delle classiche del Nord nelle quali dovremo limitarci a guardare. Inoltre c'è la Vuelta a Pais Vasco dove tornerà come capitano lo stesso Valverde.
  5. Milano-Sanremo Siamo nelle fasi finali della corsa, è appena finito il Poggio e all'inseguimento di Valverde si è fiondato Voigt. La situazione è più difficile di quanto si possa pensare, le opzioni sono due: o tiriamo a tutta fino al traguardo o aspettiamo Voigt con tutti i rischi che ne derivano. Alejandro è stanco ed una volta raggiunto dal tedesco non so cosa potrebbe succedere, e se Voigt non collaborasse ? E se piazzasse uno scatto nel finale dopo il nostro duro lavoro ? Non dimentichiamoci che il nostro corridore ha alzato il ritmo sulla Cipressa mentre Voigt è sempre rimasto comodamente a ruota. Preferisco perderla sapendo di aver dato tutto piuttosto che accontentarmi di un secondo posto. Valverde tira dritto e affronta con grande precisione e abilità i tornanti che portano sul traguardo di Sanremo. Dietro il tedescone non è da meno e sfruttando le sue doti da eccelso passista si avvicina sempre di più a Valverde. Abbiamo paura, stiamo rischiando parecchio, forse troppo. Senza dimenticarci del gruppo che da dietro sta rientrando tirato dalle squadre dei velocisti, Orica su tutte, nelle prime posizioni del gruppo c'è anche Rojas, bene, abbiamo le spalle coperte in caso di fallimento. Uno stremato Valverde vede lo striscione dell'ultimo chilometro davanti a se, si volta e vede che Voigt è sempre più vicino. Il pubblico è in visibilio e il rumore delle mani dei tifosi contro le recinzioni che circondano l'ultimo chilometro regala allo spagnolo la speranza di riuscire nella sua azione. Il distacco di Voigt è di 10'' quando passiamo sotto il triangolo rosso, a 20'' il gruppo che però sta rimontando a velocità doppia rispetto al Murciano, si sono portati davanti gli uomini di Cavendish che si sono già posizionati nelle classiche posizioni studiate negli allenamenti. Domani vedremo l'ultimo dei 298km...Valverde...Voigt...Il gruppo... chi avrà la meglio ?
  6. Milano - Sanremo Terza parte di diretta per la Milano-Sanremo 2013, siamo quasi alle pendici del Poggio, un uomo solo al comando e si stratta di Angel Madrazo della Movistar. La formazione spagnola è stata molto attiva fin dalle prime fasi di gare e abbiamo visto in testa il gruppo anche Alejandro Valverde nella parte finale della Cipressa. Poco fa è caduto Philippe Gilbert, il campione del mondo difficilmente riuscirà a rientrare considerando che manca davvero poco alla fine. O'Grady sta tirando come se il traguardo fosse davanti a lui e il vantaggio del fuggitivo si è dimezzato. Quando siamo all'imbocco del Poggio Madrazo conserva solamente 10'' e la sua azione è destinata a fermarsi. A centro gruppo vediamo che qualche corridore è costretto a fermarsi per un'altra caduta, questa volta a rimanere sull'asfalto è Giovanni Visconti, anche lui della Movistar, una freccia in meno nella faretra della squadra iberica. Il sogno di Madrazo termina dopo pochi metri di salita, quando però il gruppo va a ricucire su di lui si crea una situazione di stallo. Nessuno vuole tirare e alle squadre dei velocisti va bene mantenere un'andatura blanda. Sono quei momenti in cui un attacco fa davvero male. Noi lo sappiamo, ma chi ? Non possiamo rischiare facendo attaccare Rojas e Viconti è appena caduto altrimenti sarebbe stato proprio lui il principale indiziato per un tentativo del genere. E a questo punto dobbiamo provare ... o la va o la spacca .... parte Valverde !!!
  7. Ho smesso , diciamo che quando ho tirato davanti aveva ancora un vantaggio ridotto e ci credevo poco, quindi ho preferito provare fare selezione, poi ho visto che il vantaggio è aumentato e mi son messo a ruota.
  8. Milano - Sanremo Dopo la breve pausa ricapitoliamo la situazione: in testa ci sono gli attaccanti che sono in fuga ormai da più di 200km. Tra loro e il gruppo ci sono Vansummeren e Hushovd, il belga ha qualche secondo di vantaggio sul Norvegese. I due hanno attaccato sul Capo Berta e il gruppo per ora lascia fare. Ci stiamo avvicinando all'imbocco della Cipressa dove qualche temerario potrebbe tentare un attacco. Evadere sulla Cipressa e poi evitare di essere ripresi sul Poggio o nella discesa che porta al traguardo è molto difficile, però sfruttando l'indecisione del gruppo si può riuscire nell'impresa. Comincia ora la penultima salita di questa Milano - Sanremo !!! Dopo un chilometro circa di controllo Madrazo capisce che se vuole arrivare deve fare tutto da solo. Angel è stanco dopo 140km di fuga ma fa ricorso alle ultime energie rimaste e sferra l'attacco ! Nessuno è in grado di rispondere, attenzione perchè è partito bene !! Dietro non trovano accordo e per loro le possibilità di vittoria sono ormai ridotte al lumicino. Intanto Hushovd viene ripreso dal gruppo mentre Vansummeren prosegue nella sua azione. Il lungo passistone belga però è destinato a essere ripreso sul Poggio dato che già sulla Cipressa sembrava in difficoltà. Ma torniamo davanti perchè Madrazo sta ampliando il suo vantaggio, siamo intorno ai 30'' allo scollinamento. Nell'ultimo tratto della salita c'è il forcing di Valverde per scremare il gruppo, Rojas è ormai definitivamente il capitano effettivo della Movistar, ma attenzione, 50'' il vantaggio di Madrazo a metà discesa !!! Anche il gruppo ha iniziato la discesa, sono ancora presenti tutti i velocisti di punta in quanto Valverde è stato fermato non appena si è saputo del vantaggio di Madrazo. Stanno tirando i Bmc e gli Orica con uno straordinario O'Grady che da solo sta facendo il lavoro di 3 gregari. Le telecamere si stanno spostando a metà gruppo, sembra esserci stata una caduta. Cerchiamo di capire chi è a terra ... è Gilbert !!! Il campione del mondo è giù, la Bmc si ferma per aspettarlo ma ora sarà dura rientrare per lui. Notiamo delle ferite alle braccia ed è costretto a cambiare bici. La Orica accellera ! Chissà come la prenderanno in casa Bmc ...
  9. Milano - Sanremo Milano - Sanremo ... una delle corse più antiche e incerte ... la Classicissima ... la Classica di Primavera ... chi la vince entra nell'olimpo degli dei del ciclismo. Merckx, Coppi, Bartali, Bobet, Van Looy, Poulidor, Gimondi, Saronni, Moser, Fignon, Cipollini, Bettini, Cancellara ... solo alcuni dei grandi vincitori di questa immensa classica. 298 chilometri, dal giorno della sua creazione ad oggi il chilometraggio è stato pressochè invariato, una rarità nel panorama delle classiche internazionali. La domanda è sempre quella ... riuscirà qualcuno ad arrivare da solo a Sanremo o saranno le ruote veloci ad aggiudicarsi la disputa ? Le ultime edizioni ci hanno detto che raramente velocisti puri riescono a trionfare, spesso cedono sulla Cipressa o, a seconda del ritmo imposto dal gruppo, sul Poggio. Ma coloro che possiedono uno spunto veloce e una buona tenuta su salite brevi e piuttosto facili possono dire la loro, e questo è l'identikit di Peter Sagan. Lo Slovacco è il favorito numero uno, gli addetti ai lavori non hanno dubbi, la corsa sarà da fare su di lui. Noi abbiamo un corridore simile a Sagan, Josè Joaquin Rojas! Alla partenza da Milano è lui il capitano nonostante le idee non siano chiare. Il problema è la presenza di un campione, di uno che può far saltare il banco, il problema è Alejandro ... Il Murciano ha voluto a tutti i costi essere presente, mi ha assicurato di essere in forma. Io gli credo ma cosa posso farci, questa è l'occasione della vita per Rojas e non posso buttare via una Sanremo puntando su Valverde. In più si aggiunge l'incognita Visconti. Giovanni è sicuramente il meno in forma dei 3. Però uno come lui ha dimostrato più volte in passato di avere nelle gambe azioni importanti. A completare la squadra ci sono Amador, Gutierrez, Madrazo, Capecchi e Castroviejo, gregari tuttofare insomma. Ad inizio presentazione abbiamo tagliato le gambe ai velocisti, li abbiamo dati per spacciati insomma, ma sarebbe un errore non considerare un corridore che la Sanremo l'ha già vinta ... Mark Cavendish. Insieme a lui dovremmo mettere un altro vincitore della Classicissima, Matthew Goss. L'australiano è uno che le dolci pendenze le digerisce facilmente mentre il britannico, si sa, ha qualche problema quando la strada impenna. Abbiamo parlato di Sagan, qualcuno dovrà attaccarlo per non portarselo allo sprint, i primi nomi che ci vengono in mente sono quelli di Cancellara e Gerrans, due che quando accellerano di mettono in croce, ed è in questa categoria che vogliamo aggiungere anche Valverde. Ma queste sono solo parole che si mischiano con il rumore della massa al passaggio dei ciclisti. Adesso lasciamo che sia la strada a decidere, come sempre è stato e come sempre sarà, buon divertimento... Andiamo subito in diretta con la corsa, in testa abbiamo un drappello di attaccanti dove siamo riusciti ad infilare il nostro Madrazo, di chilometri in fuga il nostro spagnolito ne ha già parecchi nelle gambe, e prima o poi speriamo di potergli regalare una soddisfazione personale per ringraziarlo dell'enorme fatica fatta fino ad ora. I corridori più temuti in caso di un improbabile arrivo degli attaccanti sono Tiralongo, Durasek e Wellens. Sulla salita delle Manie rimane attardato Scarponi, mentre nella discesa cade Geraint Thomas. Lampre e Sky mettono due corridori a testa e rientrano agevolmente sulla coda del gruppo. Il plotone ora si trova compatto all'inseguimento dei fuggitivi. Si nota facilmente in testa al gruppo la maglia di campione belga di Boonen che sta tirando per Cavendish. Omega e Orica li stanno mettendo in fila tutti con le tirate dei loro passistoni. Ci stiamo avvicinando al Capo Berta, attenzione perchè qui potrebbe provarci qualcuno. Detto fatto ... si muove Vansummeren, vincitore in carriera di una Roubaix, cerca di uscire dal gruppo anche Thor Hushovd !!! I due sono ottimi passisti e potrebbero guadagnare qualcosa in previsione di Cipressa e Poggio. Il gruppo non deve sottovalutare questa azione.
  10. In contemporanea e in seguito alla Parigi-Nizza si correva la Tirreno-Adriatico, la corsa dei due mari. Entrambe le corse sono in preparazione alla San Remo ma avendo scelto la corsa francese per preparare al meglio i nostri corridori di punta arriviamo in Italia con una squadra che ha poco da chiedere. Infatti abbiamo portato Capecchi e Visconti, essendo corsa di casa. Velleità di classifica ne abbiamo ovviamente poche e possiamo unicamente sperare in una vittoria di tappa o in un piazzamento che porti a casa qualche punto World Tour. La prima delle 7 tappe era una crono a squadre di 16 chilometri che ha visto vincente la Radioshack con Ben Hermans prima maglia Azzurra. Sarà dura però per lui portare a casa il tridente di Poseidone in quanto buon collinare ma limitato quando la strada sale a lungo. Nella seconda tappa si impone il duello Cavendish - Kittel con il Britannico che si porta in vantaggio nello scontro diretto. Cavendish allunga nella tappa successiva dove riesce ancora a battere il tedesco e ad indossare la maglia grazie agli abbuoni. Maglia Azzurra che però perderà subito dopo nella tappa con arrivo a Prati di Tivo, frazione dove assistiamo ad una grande prestazione di squadra dell'Astana che con Nibali e Fulgsang portano via un gruppetto comprendente anche Scarponi e Van Garderen. Il Siciliano lascia la vittoria al suo fido gregario che può esultate sull'arrivo di Prati di Tivo. Il simbolo del primato è ora sulle spalle di Van Garderen grazie alla cronometro iniziale. Dura un giorno solo però anche il sogno di Tj. Nella tappa di Chieti, molto mossa e difficile da gestire, Nibali, insieme ad altri 8 corridori, attacca nel finale e mette quasi 2' fra se e Van Garderen, la tappa va al francese della Fdj, Sandy Casar. La 6° frazione è amministrazione per Nibali che si limita a controllare Van Den Broeck, ultimo rimasto che può impensierirlo. La tappa va a Boasson Hagen. Nell'ultima crono di 9km assistiamo al grandissimo duello fra Cancellara e Tony Martin che lo svizzero vince per questione di centesimi. Nibali termina a 11'' e porta a casa il tridente di Poseidone. Il migliore dei nostri è Capecchi che chiude 16° nella classifica finale a 7'56'' dal vincitore. Notizie dal mondo Dalla Tirreno alla San Remo tutte le corse minori: Come detto nel titolo tra Tirreno e San Remo si sono tenute parecchie corse minori alle quali non abbiamo partecipato, e per non farvi perdere troppo tempo le tratterò sinteticamente in un unico articolo. Staf Scheirlinckx ha vinto per distacco la Kattekoers, corsa delle Fiandre Orientali, i primi sei piazzamenti sono tutti di matrice belga. Il giovane e promettente velocista della Europcar, Bryan Coquard, si è aggiudicato la Paris - Troyes, il parco partenti di bassissimo livello ha permesso al giovane Bryan un'agevole vittoria. In pochi giorni la Sky fa doppiettà sul pavè. Prima con Christian Knees alla Ronde van Drenthe, poi con Mathew Hayman alla Nokere Koerse, dove Stannard è arrivato secondo. Costantino Zaballa, spagnolo della Christina Watches-Onfone ha vinto l'Istrian Spring Trophy, corsa a tappe di 4 giorni che si corre in Istria, Croazia. Le tappe sono andate rispettivamente a Eibegger, Aasvold, Sabido e Bennett. Marco Frapporti riesce a far sua la Coppa Città di Stresa grazie ad un attacco nel finale con il solito Pirazzi, Alessndro Mazzi e Markus Fothen. Ancora Sky, questa volta all'Handzame Classic, con Geraint Thomas che si impone su Turgot e, indovinate un po', Ian Stannard. Gioia italiana alla Classic Loire Atlantique con Davide Malacarne che regala il successo al team Europcar. In questa corsa eravamo presenti ma il miglior risultato è il 6° posto di Nairo Quintana. Altro piazzamento, questa volta di Ventoso, alla Cholet - Pays de Loire, lo spagnolo chiude 6° dietro a Dumoulin e al vincitore di giornata Kristof Goddaert. Infine Bruno Langlois vince il Tour de Normandie grazie a una fuga, vittoria di tappa per Le Lay, Havik, Piero Baffi e Daniel. Dopo questa carrellata di risultati siamo pronti a concentrarci sulla San Remo... Coming soon ...
  11. Qualche giorno fa, inquadratura su Rolland in maglia a Pois. Mia madre fa: ''Cavolo se è ridicolo quello lì, spero lo paghino tanto. Ma come si fa ad andare in giro vestiti così!?!?'' Allora abbastanza indispettito rispondo: ''Mamma è una delle maglie storiche del Tour!'' Lei tranquillamente, in tutta la sua ignoranza: ''Vabbè ma è ridicola! Scusa ... e questo ''Tour'' cosa sarebbe ?'' ... esco dalla camera in silenzio senza dire nulla ...
  12. Dietro un Contador così il secondo posto è il massimo che possiamo ottenere. Penso, e un pochino lo spero, che Contador sia già in ottima forma, il che potrebbe essere un problema dato che siamo solo a marzo. Non so quanto punti seriamente a far bene alle Ardenne ne se parteciperà ad Amstel, Freccia e Liegi. Dovremo giudicare al Tour se la forma del Pistolero è azzeccata o se in Saxo hanno sbagliato qualcosa.
  13. Seconda corsa a tappe Wold Tour dell'anno, La Paris - Nice, la corsa del sole, è spesso luogo di entusiasmanti duelli, ma quest'anno c'è stato un solo e unico dominatore. Noi abbiamo portato un'ottima squadra per dire la nostra e, perchè no, toglierci magari qualche soddisfazione parziale. Il cronoprologo iniziale sorride subito ad Alberto Contador che centra la prima maglia gialla per 3'' davanti a Bradley Wiggins, che precede a suo volta Sylvain Chavanel di appena 1''. Il nostro leader, Valverde, perde già 28''. Il due volte vincitore del tour può teoricamente stare tranquillo per le prossime tappe, essendo pianeggianti, che vengono vinte rispettivamente da Kristoff e Flecha che con un attacco nel finale anticipa il gruppo e conquista la maglia gialla contro tutti i pronostici. Il giorno dopo l'impresa riesce a Remi Pauriol che anticipa il gruppo di 45'' togliendo la vittoria ad Alejandro che arriva insieme a Contador. La tappa seguente è trionfale per il portacolori della Movistar, vincitore in carriera di una Vuelta, che riesce ad arrivare in solitaria e conquistare la maglia gialla. Che vittoria per Valverde che riporta il buon umore ai padroni che iniziavano a stufarsi. Siamo pronti a difendere la maglia il giorno dopo nella tappa con arrivo a La Montagne de Lure dove Contador raccimola 40'' ma riusciamo comunque a tenerci il simbolo del primato per una mangiata di secondi. La tappa va a Slagter. Le fatiche però le pagheremo il giorno dopo quando ci prendiamo una bella scoppola ed arriviamo con 1' di ritardo in una tappa apparentemente favorevole a noi. Contador ha ormai 50'' di vantaggio e con l'ultima tappa che presenta la cronoscalata del Col d'Eze la Paris-Nice sembra ormai sua. Il vincitore di tappa è Sylvain Chavanel che insieme a Porte evade dal gruppo dei migliori nel finale. Come detto Contador va a vincere facilmente l'ultima frazione davanti ad un sorprendete Rui Costa che perde 11''. Valverde finisce 6° a 22'', tutto sommato una buona prestazione. Contador vince la Paris - Nice 2013 con 1'13'' su Valverde e 1'54'' su Bradley Wiggins. Alla fine un secondo posto soddisfacente. Non vediamo l'ora di goderci il duello Froome - Contador al Tour de France. Roma Maxima In contemporanea al prologo della Paris - Nice si è corsa anche la Roma Maxima, in precedenza conosciuta come Giro del Lazio. La corsa presentava un percorso molto movimentato, classico delle corse di un giorno italiane. Al termine della salita dei Campi di Annibale si era già formato il quintetto che si sarebbe giocato la vittoria finale. Erano presenti ben quattro italiani e un solo Olandese, Marc De Maar, con lui Enrico Battaglin (Bardiani), Moreno Moser (Cannondale), Franco Pellizotti (Androni) e Simone Ponzi (Astana). In caso di arrivo in volata la sfida sarebbe stata incertissima con forse il solo De Maar inferiore agli altri. Ed è proprio l'olandese a provare qualcosa sulla salita dei Cappuccini. Sulla successiva discesa viene raggiunto da Ponzi che tira dritto e prova l'azione solitaria. De Maar nel tentativo di stargli a ruota cade e viene ripreso dai 4 inseguitori. Dietro non c'è accordo e gli unici a provare qualcosa sono De Maar e Pellizotti. Ponzi arriva a guadagnare 50'', vantaggio massimo. Il Lombardo riesce ad arrivare da solo al traguardo di Roma dopo una grande azione. Prima vittoria stagionale anche per Simone Ponzi. Dietro il gruppetto viene regolato da Battaglin che anticipa Moser e Pellizotti.
  14. E' vero anche che è il gioco del 2012 quindi Pozzovivo è pronto per il grande salto e un ritorno a una categoria inferiore non avrebbe molto senso. Ci sarebbe anche Santoro ma sicuramente non può sostenere un'intera squadra da solo. A sto punto sceglierei Santaromita o Mori che possono garantire punti sicuri nelle gare meno importanti.
  15. Santaromita, Aru, Mori, Chiarini, Stortoni, Rosa, Failli, Mazzanti, Possoni, Barbin, Montaguti, Ermeti, Vanotti, Puccio, Locatelli, Longo Borghini, Proni, Ascani. Corridori decenti a poco prezzo . Altrimenti c'è Pozzovivo che è sicuramente più forte ma sicuramente azzeccato in quanto lucano e potrebbe essere proprio lui a portare il alto la squadra.
  16. Non ne aveva. Non è successo nulla di strano
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