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Andrepg

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  1. 3° Tappa: Tropea > Sapri (Parte 2) Il vantaggio dei fuggitivi cala sotto i 2’ a 30 km all’arrivo, mentre ai -20 è ulteriormente sceso a 1’14”. A 15 chilometri dal traguardo, dove il vantaggio è ormai sceso a 45”, prova ad involarsi da solo Durbridge, che però non riesce a fare la differenza. Solo un chilometro dopo l’australiano ci riprova, riuscendo questa volta a prendere qualche metro di vantaggio. I due scatti di Durbridge fanno esplodere la fuga e così a 10 km dall’arrivo la situazione vede Durbridge in testa con 20” su Nuyens, 31” su Millar e Stannard e 42” sul gruppo, tirato sempre da Omega, Katusha e Giant. Due chilometri dopo rimane ormai in testa il solo Durbride, anche se anche lui è ormai nel mirino del plotone principale. Nella coda del gruppo cade Zubeldia, che fortunatamente non coinvolge nessun altro, mentre a 5 km dal traguardo Durbridge mantiene solo 14” di vantaggio. I treni si stanno ormai preparando a lanciare i propri velocisti. Cavendish può contare su Terpstra, Boonen e Kwiatkowski, ma alla sua ruota si è incollato Greipel. Kittel è, invece, scortato da Van Rensburg e Veelers. Il treno Katusha appare molto disorganizzato con Paolini e Soupe, che hanno perso per la strada Kristoff, qualche metro più indietro. Kroon mantiene Contador nelle prime posizioni del gruppo, lasciando Ciolek da solo per la volata, così come Demare. Ma soprattutto in testa al gruppo non si vede assolutamente il vincitore della tappa di ieri, Peter Sagan, nemmeno ai -2 km, quando Durbridge viene ripreso. Il primo a lanciare la volta, ai -210 m è Greipel, che prova a sorprendere i treni Omega e Giant. Ai -80 il tedesco è ancora in testa, anche se Cavendish è ancora coperto alla ruota di Boonen, in seconda posizione. Seguono Paolini con alla ruota Kritoff, Degenkolb, Demare, Bouhanni, Ciolek e un attardato Kittel. Tra lo stupore generale Cavendish parte soltanto ai -40 m, provando una rimonta, che sembra partita troppo tardi e che potrebbe riuscire solo al fotofinish. L’accelerazione del britannico non è, però, delle sue migliori e Andrè Greipel può già riscattarsi della prestazione sottotono di ieri: è lui il vincitore della terza tappa. Secondo Mark Cavendish, terzo John Degenkolb, poi a seguire Alexander Kristoff, Gerald Ciolek, Tom Boonen, Arnaud Démare, Marcel Kittel, Luca Paolini e Nacer Bouhanni a concludere la top 10 della tappa.
  2. 3° Tappa: Tropea > Sapri (Parte 1) Alla partenza di Tropea non ci sono i sorrisi tipici prima delle tappe facili di trasferimento, perché la tappa di ieri era altimetricamente uguale a questa e non è stata né facile né di trasferimento. Sarà difficile, se non impossibile, assistere nuovamente a quanto avvenuto ieri, ma è il minimo per i corridori partire con grande tensione e cautela. Il primo a scattare è nuovamente Nuyens, seguito da Stannard (Sky) e Millar (Wanty). Il gruppo praticamente si ferma e i tre fuggitivi iniziano di conseguenza a guadagnare fin da subito. Quando il vantaggio è salito a 1’12”, provano a riportarsi sulla testa della corsa anche Roy (AG2R) e Gerard (Bardiani). Il gruppo, capeggiato da Omega, Katusha e Giant, non sembra, però, gradire la nuova eventuale composizione della nuova fuga e alza decisamente il ritmo. Si crea, quindi, una situazione che vede i fuggitivi costantemente ad 1’ di distacco con gli inseguitori in mezzo a bagnomaria. Gli inseguitori vengono ripresi dopo una quarantina di chilometri dall’inizio della tappa, mentre la fuga ha ancora 1’20” di vantaggio. La situazione, però, non si tranquillizza e altri due corridori provano ad evadere dal gruppo: Durbridge (Orica), Maaskant della MTN a rischio eliminazione e Howson (Lampre). Il gruppo non molla e Durbridge prova a rientrare sulla fuga da solo, mentre un paio di chilometri dopo i suoi due vecchi compagni di inseguimento vengono ripresi. L’australiano riesce a rientrare sulla testa della corsa, che tuttavia ha solo 1’12” di vantaggio. Il gruppo concede finalmente il lasciapassare al tentativo, che inizia a guadagnare gradualmente. Tuttavia il vantaggio massimo è solo di 5’07”, quando – ancor prima del TV – inizia a calare inesorabilmente. Lo sprint intermedio, dove il vantaggio è calato a 4’28”, viene vinto da Nuyens su Stannard, che porta così il Team Sky in testa alla classifica a punti provvisoria. Nel frattempo sulla corsa ha iniziato a piovere. [CONTINUA]
  3. Lo spero, ricordo che non la controllo io Il colpaccio l'ha fatto la Katusha, che da terzultima è risalita in zona sicurezza.
  4. Premiazioni Come era prevedibile la maglia rosa continua ad essere sulle spalle dell'Omega Pharma. Viene invece eliminata dal Giro d'Italia... Classifica generale Omega Pharma-Quick-Step 12h09'14 Belkin Pro Cycling Team + 3 Team Sky + 6 BMC Racing Team + 6 Ag2r La Mondiale + 19 Lotto Belisol + 23 Garmin Sharp + 24 Astana Pro Team + 28 Movistar Team + 32 Tinkoff-Saxo + 34 Team Giant-Shimano + 36 Team Katusha + 55 Cannondale + 2'56 Wanty - Groupe Gobert + 4'00 Trek Factory Racing + 4'47 FDJ.fr + 5'16 Bardiani CSF + 6'59 Orica-GreenEDGE + 7'02 Lampre-Merida + 8'15 MTN-Qhubeka + 8'50 CCC Polsat Polkowice + 17'51 Team Europcar
  5. Classifica di tappa 1 Peter Sagan Team Sky 3h54'59 2 Arnaud Démare FDJ.fr s.t. 3 Mark Cavendish Omega Pharma-Quick-Step s.t. 4 John Degenkolb BMC Racing Team s.t. 5 Marcel Kittel Team Giant-Shimano s.t. 6 Alberto Contador Tinkoff-Saxo s.t. 7 Chris Froome Team Sky s.t. 8 Michal Kwiatkowski Omega Pharma-Quick-Step s.t. 9 Alexander Kristoff Team Katusha s.t. 10 André Greipel Lotto Belisol s.t. 11 Alejandro Valverde Lotto Belisol s.t. 12 Nacer Bouhanni Ag2r La Mondiale s.t. 13 Enrico Barbin Bardiani CSF s.t. 14 Vincenzo Nibali Astana Pro Team s.t. 15 Bauke Mollema Belkin Pro Cycling Team s.t. 16 Jurgen Van den Broeck Movistar Team s.t. 17 Andrew Talansky Garmin Sharp s.t. 18 Richie Porte Team Sky s.t. 19 Tom Boonen Omega Pharma-Quick-Step s.t. 20 Giacomo Nizzolo Trek Factory Racing s.t. Classifica a punti 1 Omega Pharma-Quick-Step 108 2 Team Sky 98 3 BMC Racing Team 56 4 Belkin Pro Cycling Team 46 5 FDJ.fr 46 6 Lotto Belisol 40 7 Cannondale 34 8 Team Giant-Shimano 31 9 Tinkoff-Saxo 27 10 Ag2r La Mondiale 26 11 Garmin Sharp 22 12 Orica-GreenEDGE 22 13 Trek Factory Racing 21 14 Bardiani CSF 20 15 MTN-Qhubeka 18 16 Astana Pro Team 17 17 Team Katusha 17 18 Movistar Team 12 19 Lampre-Merida 8 20 Wanty - Groupe Gobert 3 Classifica GPM 1 Bardiani CSF 6 2 Garmin Sharp 4 3 Wanty - Groupe Gobert 1 4 Team Katusha 1 Premio della combattività Barbin (Bardiani CSF)
  6. Facciamola un po' più poetica... RCS in questa edizione del Giro d'Italia ha deciso di levarli, in modo che tutto si decida sulla strada
  7. 2° Tappa: Cefalù > Messina (Parte 3) Il tentativo dei quattro big ha, però, vita breve e dopo sole poche centinaia di metri il gruppo si è riportato su di loro. A 5 km all’arrivo la situazione vede Barbin in testa con 11” di vantaggio su Nuyens e 41” sul gruppo. I treni sono praticamente saltati: a Kittel rimane solo Dumolin, a Cavendish Kwiatkowski e Boonen, che già hanno lavorato molto, a Kritroff Paolini e nessuno a Greipel, Demare, Degenkolb, Bouhanni e Ciolek. Kittel trova la ruota di Cavendish, che viene lanciato da Kwiatkowski, mentre Greipel si incolla a Demare. Il francese resta scoperto ed è costretto ad una lunghissima volata di 250 m, mentre un eroico Barbin rimane ancora in testa con una cinquantina di metri di vantaggio. Ai -200 Demare è in testa su Degenkolb, Kristoff e Cavendish, che dopo essere rimasto coperto si accinge ora a lanciare la sua celebre e inarrestabile volata, mentre Kittel e Greipel sono un goccio più indietro. Cavendish, però, si pianta alla ruota Demare, mentre Greipel viene addirittura risucchiato dal gruppo e superato da Contador. Nessuno sembra in grado di raggiungere il francese, quando negli ultimi 70 metri da dietro arriva lanciato come un proiettile, chi ancora non avevi mai visto, come Oscar Freire ai tempi migliori, con l’unica differenza che il suo nome è Peter Sagan e la sua maglia è quella orribile da campione nazionale slovacco datagli in dotazione dal Team Sky, dove da quest’anno milita. Lo slovacco sembra essere arrivato da un altro pianeta, come se avesse iniziato la sua tappa sotto la flame rouge e non avesse di conseguenza dovuto correre questi ultimi chilometri folli. Nessuno riesce nemmeno a prendere la sua ruota e così il Tourminator, Forrest Gump, Hulk o come lo volete chiamare (basta che non sia invano) bissa l’impresa riuscitagli al Tour 2012: vincere la prima tappa in linea da lui corsa al Giro d’Italia. Seguono Arnaud Démare, Mark Cavendish, John Degenkolb, Marcel Kittel, Alberto Contador, Chris Froome, Michal Kwiatkowski, Alexander Kristoff, André Greipel e Alejandro Valverde. Ma soprattutto sono solo altri 67 i corridori che seguono con lo stesso tempo del vincitore. Per qualcuno questa tappa potrebbe riservare ancora molti dolori.
  8. "Menomale che è piatta, almeno faccio presto" le ultime parole famose di Pigna prima di giocare questa tappa.
  9. 2° Tappa: Cefalù > Messina (Parte 2) Il TV viene vinto da Barbin, ma se davanti i due fuggitivi continuano nella loro azione in accordo e tranquillità, dietro imperversa la bufera. Il primo drappello del gruppo transita al TV con un distacco di 1’24” dalla testa della corsa e 43” secondi di vantaggio su un folto gruppo dietro, in cui si sono ricompattati all’inseguimento una novantina di corridori. Altre formazioni colgono l’occasione e presto Boonen viene affiancato da Iglinsky dell’Astana e un uomo Tinkoff. Tuttavia questo non è né Tosatto, né Bennati, perché nello stupore generale, già alle stelle da qualche chilometro, le telecamere inquadrano in testa al gruppo Alberto Contador. Il capitano della Tinkoff si sposta quando poco dopo un gruppo di una settantina di corridori rientra davanti, sebbene ad essere staccati siano ancora in molti, così come le squadre che sicuramente hanno meno di tre corridori davanti. La battaglia, però, non si placa e questa volta è la Katusha, terzultima in classifica generale, con Soupe e Paolini a far staccare nuovamente una ventina di corridori, riducendo il gruppo ad un’ottantina di unità. Il GPM di Fara Superiore, posto a 12 km dall’arrivo è vinto nuovamente da Barbin, che conserva ancora 1’06” di vantaggio sul gruppo, tirato in salita da nientemeno che Joaquim Rodriguez in persona. Barbin, che così si è assicurato l’immunità della Bardiani in questa tappa, sfrutta i pochi metri guadagnati nella volata per il GPM per scrollarsi di dosso Nuyens, a cui riesce a guadagnare una decina di secondi. La tappa è più infiammata come mai e già ha eguagliato un tappone di montagna a livello di emozioni, ma se si era già da tempo capito che gli schemi consoni della tappa fossero irrimediabilmente saltati, nessuno avrebbe mai scommesso sull’attacco ai -7 chilometri dal traguardo di Alejandro Valverde, ora in forze alla Lotto, alle cui ruote si fiondano immediatamente Contador, Quintana e Porte. [CONTINUA]
  10. 2° Tappa: Cefalù > Messina (Parte 1) Dopo la cronosquadre di ieri si riparte con una tappa totalmente pianeggiante, che non dovrebbe fare distacchi in classifica, a meno di imprese poco probabili di avvenenti fuggitivi. Tuttavia le squadre a rischio eliminazione potranno guadagnarsi la salvezza indossando la prima maglia blu, che come quella rossa salverà la sua detentrice dall’eliminazione fino all’inizio della terza settimana. Questo significa una sola cosa: sarà battaglia anche oggi, nonostante le uniche asperità siano due semplici GPM di 4° Categoria. Pronti, via, a scattare è Nuyens della Garmin, seguito da Bodnar (Cannodale), Millar (Wanty), Stepniak (CCC) e Burghardt (BMC). Da sottolineare è la presenza nel tentativo di un uomo CCC, attuale squadre ultima in classifica e che, quindi, deve giocarsi il tutto per tutto già in questa tappa. Tuttavia l’Omega ricuce su tutti i fuggitivi tranne Nuyens, che riesce a rimanere davanti non senza difficoltà con una trentina di secondi di vantaggio. Dopo un paio di chilometri prova ad evadere Barbin della Bardiani, penultima squadra in classifica, che in breve tempo riesce a raggiungere Nuyens. Il gruppo, ora tirato dalla Giant, lascia fare e i due iniziano a guadagnare poco, ma costantemente, complice anche il forte vento laterale che soffia dal mare. Il vantaggio raggiunge i 6’23” a 90 chilometri dall’arrivo, quando inizia a calare sotto l’azione di Giant, Katusha e Omega. Il GPM di Locanda viene vinto in scioltezza da Barbin, che insieme a Nuyens riesce a precedere il gruppo di 4’47”, quando mancano 73 km all’arrivo. Sulla discesa in gruppo cade Castroviejo della Movistar, che butta giù De Marchi (Cannodale), Bagot (CCC), Nordhaug (Belkin) e Seeldrayers (Wanty). I cinque riescono a rientrare solo 25 km dopo, quando il vantaggio della coppia di testa si è ormai ridotto a 2’48”. Tutto sembra andare da copione, quando a 35 km dal traguardo succede quello che non ti aspetti già alla seconda tappa: Boonen con alla ruota Cavendish si piazza in testa a gruppo e si mette a tirare selvaggiamente, come solo un corridore che ha vinto quattro Roubaix in carriera può fare, finché questo non si frantuma, facendo rimanere davanti solo 35 corridori. Siamo alla seconda tappa e già è iniziato il veglione del tritello. [CONTINUA]
  11. Ho fatto correttamente 23 domande su 25, risultato che mi piazza 40° su 750. Si poteva fare meglio, ma considerando che non tocco libro da giugno e che avevo visto solo 2-3 domande di esempio su com'era il test (poi mi sono rotto), mi accontento Entrano comunque tutti, solo che quelli con meno di 14 domande corrette (la metà) partono con un debito da dover recuperare prima di poter dare qualsiasi esame. Naturalmente i 750 comprendono tutte le materie scientifiche, tranne quelle a numero chiuso (biologia), non solo fisica
  12. Eccomi qua http://eseifrancesi.altervista.org/maps/viewtour.php?tour=293
  13. Era solo "provvedimento" temporaneo, dato che in questi 3 giorni sono stato incasinato. Appena ho un attimo libero recensisco.
  14. A questo punto anche il mio. E' un corridore che è stato in grado di vincere sia Sanremo che Liegi e al Tour dello scorso anno è riuscito a Sagan in volata, che di certo non era quello di quest'anno.
  15. Premiazioni Sale sul palco, per vestire la prima maglia rosa, la Omega Pharma - Quick Step! Salgono invece sul palco, in ordine alfabetico, CCC Polsat Polkowice, Team Europcar e Team Katusha. Una di loro lascerà il Giro d'Italia, già qua a Palermo. La terzultima squadra, che può proseguire è... Deve invece fare le valigie, salire sul suo pullman e tornarsene a casa... Classifica di tappa e generale 1 Omega Pharma-Quick-Step 24'29 2 Belkin Pro Cycling Team + 3 3 Cannondale + 4 4 BMC Racing Team + 6 5 Team Sky s.t. 6 Orica-GreenEDGE + 12 7 Trek Factory Racing + 16 8 MTN-Qhubeka s.t. 9 Ag2r La Mondiale + 19 10 Lotto Belisol + 23 11 Garmin Sharp s.t. 12 Astana Pro Team + 28 13 Lampre-Merida + 30 14 Movistar Team + 32 15 FDJ.fr s.t. 16 Tinkoff-Saxo s.t. 17 Team Giant-Shimano + 36 18 Wanty - Groupe Gobert + 43 19 Bardiani CSF + 52 20 Team Katusha + 55 21 CCC Polsat Polkowice + 1'21 22 Team Europcar + 3'56
  16. 1° Tappa: Palermo > Palermo (TTT) (Parte 2) La Lampre non riesce, però, ad andare oltre il terzo posto provvisorio, pur sempre meglio della Katusha, che all’arrivo paga 49”, piazzandosi addirittura dietro la Wanty. Buona anche la prova della Movistar che chiude al quarto posto provvisorio a 26” dalla BMC. Sta, però, per arrivare al traguardo un formidabile Team Sky, che probabilmente scalzerà la BMC dalla testa. Incredibilmente gli inglesi ci regalano un grande colpo di scena, perché dopo aver dominato in tutti gli intertempo, terminano la loro prova a soli 2 decimi dalla BMC, che rimane incredibilmente in testa. LA BMC si deve, però, poco dopo inchinare ad una maestosa Omega, partita piano, ma che sotto la linea del traguardo riesce addirittura a riprendere la CCC! Il suo tempo è 5” meglio quello della BMC. La Cannodale, grazie a sir Bladley Wiggins, riesce a chiudere ad un ottimo secondo posto provvisorio, facendo scivolare ulteriormente la BMC, ora al terzo posto provvisorio. Nel frattempo la Trek di Fabian Cancellara è arrivata all’ultimo chilometro. I lussemburghesi chiudono la loro prova quinti a 16”, mentre l’Astana di Vincenzo Nibali si piazza al settimo posto provvisorio, pagando 28” dalla testa della corsa. Intanto sta per arrivare al traguardo l’Orica GreenEDGE, un’altra delle favoritissime per la vittoria di tappa. Gli Aussie ottengono, però, solo un animo quinto posto, considerate le loro aspettative. E’ invece la Belkin a terminare la prova con un ultima parte maestoso, che gli permette di chiudere dietro alla sola Omega, da cui pagano solamente 3”. Buona prova anche della MTN, considerata la sua Wild Card, che si piazza settima (a 16”) in una classifica provvisoria ormai definitiva nella top 10, poiché questa non viene minimamente scalfita dalle poche squadre che seguono, chissà quali. Lo scoprirete tra poco, perché magari sarà una di queste che dovrà lasciare questo Giro d’Italia già alla prima tappa.
  17. In queste prime tappa provo a fare senza grafica, voglio vedere se riesco a fare prima, che siamo ancora alla prima tappa
  18. 1° Tappa: Palermo > Palermo (TTT) (Parte 1) Il terzo Giro d’Italia a squadre della storia, il secondo del nuovo millennio, inizia a Palermo, con una breve cronosquadre di 19,7 km. Nel centro storico i pullman delle squadre sono parcheggiati uno il più possibile distante all’altro e tra i vetri appannati dall’umidità della primavera si legge quella tensione che ogni uomo inizia a conoscere solo una volta arrivato di fronte all’occasione della vita. Infatti, per almeno 190 dei corridori che prenderanno il via oggi, questa potrebbe essere l’unica occasione della loro carriera di vincere un grande giro, proprio perché a squadre. Per nove di loro, però, questo sogno finirà già oggi pomeriggio, perché in questo giro spietato non c’è spazio per chi arriva ultimo, nemmeno nella prima tappa. La prima squadra a partire è la Giant Shimano, che al primo intertempo fa segnare un tempo di 8’58”. Segue fin da subito una delle squadre favorite alla vittoria finale, la Tinkoff di Alberto Contador, che tuttavia rimane dietro alla Giant di 5” al primo rilevamento cronometrico. Qualche minuto più tardi il tempo degli olandesi viene battuto dalla FDJ di 4”, dopo che la Garmin era solo riuscita solo a pareggiarlo. La Tinkoff dimostra che quella di partire piano era solo una strategia, rifilando 5” alla Garmin e 12” alla Giant al secondo intermedio, mentre dietro la Lampre fa segnare il nuovo record al primo, dove fermano il cronometro 1” prima dell’FDJ. I francesi ricevono un’altra batosta quando non riescono a replicare quanto avvenuto al primo rilevamento cronometrico nel secondo, dove pagano 3” dalla Tinkoff. All’arrivo il tempo della Giant è di 25”05”, che quasi sicuramente sarà battuto dalla Tinkoff, ormai in vista dell’ultimo chilometro. Gli uomini di Oleg Tinkov ci riescono, però, solo per secondo, rendendo agevole alla Garmin prendersi il primo posto provvisorio per 9”. Poco dopo anche la FDJ sopravanza la squadra russa, anche se solo di pochi decimi, mentre al primo intertempo il Team Sky fa segnare il nuovo record, precedendo di un nulla la Cannodale e di 2” un’Omega finora sottotono. All’arrivo la BMC fa segnare il miglior tempo provvisorio, battendo di ben 17” la Garmin. La Wanty chiude, invece, all’ultimo posto provvisorio, pagando 37” dai leader provvisori, mentre dietro di lei sta già iniziando l’ultimo rettilineo un’ottima Lampre, almeno finora. [CONTINUA]
  19. L'Amore e Vita! Dove la trovi una squadra più sbandata di loro? Sono talmente messi male che lo scorso anno due corridori sono fuggiti con le loro bici per intascarsi i soldi della loro vendita. Italianissimi (Lucca) e pure amici di Bubba!
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