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Mi dispiace ma sei proprio un invasato di Telelombardia, Italia7Gold, ecc...... mi sembra di parlare con Elio Corno.....

LA COSA è SEMPLICE: STAI ANCORA A ROSICARE PER TUTTE LE NOSTRE VITTORIE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La chiudo qui perchè mi son rotto le balle... wall against wall... che senso ha?????

neanke li prendo qst canali sulla tv però....................... nn capisco il "muro vs muro"

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RAGAZZI ORA CAPISCO XKè BERLUSCONI VOLEVA KE RONALDO SI FACESSE CRESCERE I CAPELLI

LEGGETE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un rugbista di serie B francese sarebbe risultato positivo ad una sostanza contenuta nel prodotto anticalvizie, di cui è testimonial Ronaldo. In realtà, secondo l'Equipe, la finasteride nasconde l'assunzione di nandrolone

PARIGI (Fra), 8 aprile 2008 – Dopato alla Crescina. O quasi. E’ uno dei cinque casi positivi trovati nella serie B del campionato di rygby francese. Un campionato in piena espansione e per questo osservato da vicino dalle autorità antidoping.

RONALDO – Lo annuncia oggi l’Equipe che parla di un caso anomalo. Uno dei 90 giocatori controllati tra il 19 e il 20 gennaio scorso è risultato positivo alla finasteride. Un inibitore dell’alfa-reductase utilizzato generalmente per trattare casi di calvizie di origine ormonale, “di cui Ronaldo vanta i meriti in una pubblicità”, scrive il quotidiano sportivo.

CRESCINA – In effetti, da qualche settimana su tutti è scattata la campagna promozionale con la foto del brasiliano, che spiega come “la curiosità sulla capigliatura del Fenomeno ha una risposta: in farmacia”. In effetti, il taglio di capelli del rossonero in convalescenza è imposto dallo sponsor Labo che produce il prodotto anti calvizie.

DOPING – Peccato però che, come ricorda l’Equipe, la finasteride sia anche un farmaco utilizzato per dissimulare tracce di nandrolone. Per lo stesso motivo, Romario era stato sospeso dalla giustizia sportiva brasiliana. Il brasiliano si era difeso spiegando di utilizzare un prodotto contro la caduta dei capelli.

CANNABIS – Resta il fatto che cinque casi positivi in una sola giornata di campionato sono preoccupanti. Tra questi, un giocatore è risultato positivo alla cannabis, un secondo ad anabolizzanti e un terzo a un corticosteroide d’inalazione, di solito usato contro l’asma. Ma basta un’autorizzazione formale per sfuggire alla sanzione.

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Bè PARLANDO DI AGRICOLA MI ERO DIMENTICATO DI QUESTO ALTRO CASO DI DOPING AVENTE COME PROTAGONISTA RONALDO AI TEMPI DEL PSV

Serie A - Santi: "Il Psv ha dopato Ronaldo"

Eurosport - ven, 15 feb 20:39:00 2008

Clamorosa rivelazione del coordinatore della Federcalcio brasiliana, Bernardino Santi. Il Fenomeno sarebbe stato dopato ai tempi della sua militanza in Eredivise

Il Fenomeno è di nuovo nel dramma

Non bastava l'ennesimo infortunio di una carriera tormentata dalle troppe pause per problemi di carattere fisico; la rottura totale del tendine rotuleo del ginocchio sinistro di Ronaldo solleva in Brasile un caso intricato.

Secondo quanto afferma Bernardino Santi, coordinatore della Federcalcio brasiliana (Cbf), il Fenomeno sarebbe stato dopato (sottoposto a una cura a base di anabolizzanti) durante gli anni della sua militanza al Psv Eindhoven.

"Ho parlato con alcuni colleghi olandesi che conoscono il personale del Psv. Lì hanno rafforzato Ronaldo, che era molto fragile, con alcune sostanze anabolizzanti, col risultato che la sua muscolatura è cresciuta più di quanto fosse pronta a fare. Ma non è una novità; sono cose che si sanno, il fatto è che dieci anni fa non c'erano molti controlli antidoping nei campionati europei".

Questo il succo dell'intervista rilasciata da Santi che poi spiega: "Questo trattamento ha sicuramente aggravato le cose perché c'è stato un accrescimento dell'involucro, ma non accompagnato da quello che c'è dentro. È come se, ristrutturando una casa, la si ridipinge, si cambiano le porte ma le tubature e l'impianto elettrico rimanesse quello di prima. In un primo momento c'è un aumento di qualità, forza e potenza. Ma poi arriva il deterioramento".

Parole pesantissime, da cui la Federcalcio del Brasile ha preso immediatamente le distanze. E la conseguenza, come riporta il sito "Globoesporte.com", è il licenziamento dello stesso Santi.

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  • Amministratori
ora capisco xkè nuova crescina è un fenomeno

:lol::lol::24::24::24:

Ha comunque segnato 9 gol in 18 partite... il suo problema non era il rendimento ma il fatto di aver giocato poche partite, perchè i gol ce li ha messi sempre.

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  • Amministratori

ronaldo2007.jpg

So già anche la risposta... quel derby l'abbiamo vinto noi dominando.

Si, ma vuoi mettere la soddisfazione di farvi ingoiare 60.000 fischietti (contro i quali peraltro il vostro presidente non ha mosso un dito, anzi si è schierato dalla parte dei tifosi, così come per l'asilo di Parma)

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ronaldo2007.jpg

So già anche la risposta... quel derby l'abbiamo vinto noi dominando.

Si, ma vuoi mettere la soddisfazione di farvi ingoiare 60.000 fischietti (contro i quali peraltro il vostro presidente non ha mosso un dito, anzi si è schierato dalla parte dei tifosi, così come per l'asilo di Parma)

MA VA A CAGARE RONALDO!!!!!!!!!!!!!!!

RONALDO DI ME**A!!!!!!!!!!!!!!!!!

TOOHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!

cito il mitico massimone

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ma questo topic nn è stato fatto x parlare di champions e roba varia ma x parlare di doping di ki lo usa e di ki lo somministra. Se qualcuno ha da ridire sul fatto ke agricola dopava e sul caffè della peppina questo è il topic giusto

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"Io vorrei che il calcio uscisse dalle farmacie e dagli uffici finanziari e rimanesse soltanto sport e

divertimento."

Zdenek Zeman, luglio 1998

"Dal ritiro Bruno mi faceva sempre telefonate chilometriche, roba di tre quarti d'ora. Solo che mentre parlava se ne stava attaccato alle flebo. Io ero perplessa, gliene facevano in continuazione, durante la settimana, prima della partita, dopo la partita, ma lui mi diceva di stare tranquilla, che erano cose normali. Tanto normali che la domenica sera e ancora il lunedì non riusciva a dormire, nel letto era tutto un tremore, uno scatto di nervi e di muscoli che mi ricordavano gli spasmi dei polli dopo che gli hanno tirato il collo. E lui ancora a rassicurarmi, a dirmi che erano le vitamine che aveva preso e che doveva smaltire. Ma non dimenticherò mai che nell 'incavo del braccio sinistro aveva tre buchini violacei ormai perenni. Quelle erano le 'prove' delle flebo che gli facevano quando giocava al calcio."

Gabriella Bernardini, vedova di Bruno Beatrice, morto di leucemia

"Ho ancora la lettera del prof. Perugia rilasciata dopo una visita privata che facemmo a Roma nel suo studio, in cui gli prescrisse semplicemente degli impacchi caldo-umidi, e di restare a riposo. Prescrizioni stracciate una volta arrivato a Firenze, con lo staff medico della Fiorentina che di nascosto lo sottopose a tre mesi di trattamento Roentgen, perché la sua presenza robusta in mezzo a quel centrocampo di esili fini dicitori come Merlo e De Sisti era urgente."

Gabriella Bernardini, vedova di Bruno Beatrice, morto di leucemia

"Quei raggi li hanno fatti anche a me. Ero al Catania, in serie B, soffrivo di una contrattura al quadricipite. Dopo sei-sette sedute senza miglioramenti mi insospettii per quelle lastre protettive che mi mettevano sulle parti basse. Chiesi al medico a cosa servisse. Lui me lo spiegò, e da quel momento non volli più saperne. Forse fu la mia salvezza."

Pasquale Casale, ex calciatore, sui raggi Roentgen

"Se avessi saputo che per tutta quella roba avrei perso amici, e rischiato di morire anch'io, non credo che potendo tornare indietro, rifarei tutto da capo. E mi domando se valga ancora la pena che un giovane sacrifichi tutta la sua vita per un calcio del genere."

Nello Saltutti, morto di infarto nel settembre 2003

"Quando ero ancora nella Primavera già mi davano di tutto, l'infermeria del Milan era una cosa impressionante, e non so se sarà stato un caso, ma io da un metro e sessanta, in un anno ero passato ai miei 175 centimetri.. Strano no? All'epoca però non ho mai riflettuto su quella strana crescita."

Nello Saltutti

"Passò un thermos. Dovevamo bere, ci dissero, perché era un caffè e ci avrebbe fatto bene. Io non lo prendevo mai il caffè e non vedevo la ragione di cominciare proprio quella sera che giocavamo una partita così prestigiosa contro il Manchester United" (..)

"Quel caffè ci aveva fatto bene in campo, correvamo tutti il doppio. Il mattino dopo però all'aeroporto mi ricordo che avevamo certe facce. Le tenevamo tra le mani, distrutti, e non so se fosse solo per la fatica della gara."

Nello Saltutti

"Ero sempre in camera con Bruno Beatrice, amici inseparabili in campo e fuori, un fratello. Glielo dicevo sempre, Bruno non esagerare con quelle punture. Io non so quante se ne facesse fare, durante il ritiro era sempre sotto flebo, dal venerdì sera alla domenica; lo avevano convinto che con quelle avrebbe corso il doppio. Bruno, tanto per capirci, era uno che al naturale andava molto più forte di Davids, perciò gli chiedevo: 'Ma che bisogno hai di farti iniettare tutte quelle schifezze? 'A noi dicevano: sono solo vitamine, prendetele e starete meglio. Ma chissà che ci davano invece?"

Nello Saltutti

"Il Micoren lo hanno tolto dal mercato nell '85, perché risultò estremamente nocivo, ma intanto noi ne avevamo fatte scorpacciate per vent 'anni, senza che nessun medico ci dicesse niente, e con nessun tipo di problema per le analisi del dopopartita. I controlli antidoping, poi. A ripensarci quelli erano una barzelletta: sorteggi già preparati, con le urine messe in botticelle dove si allungava la pipì con tantissima acqua e la cosa finiva lì. Loro, i calciatori, complici di un gioco di cui non discutevano neanche e ignari di tutto. 'Me le faccio per la carriera, per far star bene la famiglia un domani ', mi diceva il povero Beatrice. Io ci stavo più attento, ma più per punto preso che per effettiva convinzione.

"Intanto poi, lui c'è morto di leucemia, e io, a 50 anni, per poco non ci resto secco con un infarto."

Nello Saltutti

"Quello che ci davano lo prendevamo: arrivava lì il massaggiatore e ci faceva un 'iniezione, oppure una flebo, non sapevamo nemmeno cosa fosse mi disse varie volte. Da giocatori ci scherzavano su, li chiamavano i 'siringoni', me ne ha parlato anche Luisa, la prima moglie di Guido, con la quale siamo molto amiche."

Daniela Cantamessa, vedova di Guido Vincenzi

"I 'siringoni'? Erano cavolate. Normale che i calciatori le prendessero in ridere: erano flebo di glucosio e vitamina B. In più davamo qualche pastiglietta di Micoren, un banale analgesico, anche se fu poi bandito dal calcio. Ma niente più."

Andrea Chiapuzzo, medico della Sampdoria dal 1961 al 1995

"Questa malattia, però, non ti lascia scampo. Ora come ora puoi solo rallentarla, nella speranza che prima o poi salti fuori il rimedio. Sono in cura in un centro sperimentale di Milano, dal professor Silani. C'è solo il Rilutec, specifico per la SLA, a base di riluzolo, che ritarda gli effetti degenerativi, più qualche altro coadiuvante. L'unica speranza è l 'autotrapianto di cellule staminali, già sperimentato dalla dottoressa Letizia Mazzini a Torino. L 'hanno scorso ne hanno fatti cinque, gli interventi sono stato ben tollerati; è già qualcosa. Ora intendono farne altri trenta. Ma i tempi della ricerca e delle eventuali applicazioni sono ancora lunghi. Speriamo non lo siano troppo; io sto ancora relativamente bene, ma non so fino a quando. D 'altra parte prima che capissero che tipo di malattia avessi c 'è voluto più di un anno, adesso posso dire che è stato tempo perso.

"Ma chi ne fa perdere di più è lo Stato assente, che non dà la possibilità ai nostri scienziati di studiare gli embrioni e quello che è più grave non li aiuta a reperire i fondi per la ricerca. La nostra è una malattia troppo rara, dicono. Ma siamo 6 mila malati di SLA in Italia e di malattie rare ce ne saranno almeno cento: allora noi siamo semplicemente 100 mila condannati a morte. "Spero che a forza di ribadire il concetto qualcosa si muova ", insiste Lombardi "Lo so, sono ripetitivo, ma fino a quando avrò forza di comunicare non mi stancherò di combattere e di puntare il dito contro chi non fa abbastanza per noi malati."

Adriano Lombardi, malato di SLA

"Ci facevano delle iniezioni di corteccia surrenale dopo la partita, oppure il lunedì o il martedì, per favorire il recupero. Qualche volta ce la somministravano anche via flebo, ma non c 'era nulla di strano o di nuovo. Tutte le squadre, all'epoca, facevano queste cose... Posso solo dire che all'epoca il 'Cortex' era molto comune, un ricostituente che davano anche ai bambini ".

Adriano Lombardi, malato di SLA

"La verità, sconcertante, è che non abbiamo la certezza di cosa prendevamo. Ci parlavano di vitamine, ci davano il Micoren, la corteccia surrenale, l 'Epasurrenovis per disintossicarci il fegato. Ci mostravano le fiale, erano tutte sostanze lecite, ma non metterei la mano sul fuoco che quelle flebo con dentro il cocktail di farmaci non contenessero anche qualcosa di altro, qualcosa di strano... Magari ci hanno avvelenato, magari siamo condannati ad ammalarci ma non lo sappiamo, non possiamo correre ai ripari. Chi eventualmente sapesse dovrebbe parlare, collaborare, invece niente."

Pasquale Casale, ex calciatore, compagno di squadra di Adriano Lombardi all'Avellino

"Già al Como si erano accorti di qualcosa, ma si erano limitati a dirgli che aveva il cuore d'atleta come Bitossi, il ciclista. In seguito gli fecero delle analisi e degli esami specifici al centro specializzato di Coverciano. I professori dovevano aver capito, ma evidentemente agirono con grossa superficialità. Così le cose sono andate come sappiamo."

Clelia Curi, vedova di Renato, deceduto in campo per infarto

"Il venerdì prima della partita ci portavano in una farmacia in centro. Ci facevano andare nel retrobottega, appendevano un paio di litri di flebo a un gancio del soffitto e ci iniettavano questo liquido dal colore brunastro, che sembrava caramello. E così, dai oggi, dai domani, ho finito per rimetterci un rene.

Dino Berardi, attaccante del Catanzaro negli anni Sessanta

"Furono costretti ad aprirlo e richiuderlo. Aveva un mesotelioma. Il professor Cassinelli che lo aveva operato non sapendo che mestiere avesse fatto mi chiese: 'Ma suo marito lavora in fabbrica? 'Sul polmone avevano trovato una coltre d'amianto, dura come un sasso.

Lina Gritti, vedova di Rino

"In tutto questo tempo non ho mai smesso di pensare, di arrovellarmi su quanto accadde quella domenica. Tutte le bugie e le cose non dette e scritte, tutta quella robaccia che gli davano per farlo giocare. Chissà che gli iniettavano, mi sono chiesta tante volte..."

Marzia Taccola, vedova di Giuliano

"Le flebo ci sono utili: se no come farei a giocare 70 partite all'anno?"

Zinedine Zidane

Birindelli: "Prendevo la creatina, ma mi dava fastidio allo stomaco."

Conte: "Adesso ci sono la pappa reale, il ginseng. E mi sono sempre trovato bene con gli aminoacidi, che favoriscono il recupero muscolare."

Tacchinardi: "Ci sono gli aminoacidi alla cioccolata e all'ananas. A me piacciono di più i secondi."

Dichiarazioni in aula durante il "processo-Juventus"

"Conte, io oggi ho sentito da voi troppi' non so '. Lei è il quarto che ne dice. Sono troppi." "Pessotto, non cercate di farci pensare che siete degli extraterrestri. Lei mi deve dire non solo la verità, ma tutto quello che sa."

"Tacchinardi, non deve essere dottore per rispondere, basta un po' di memoria."

Giuseppe Casalbore, giudice del "processo-Juventus"

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Che schifo...e non parlo solo della Juventus, sono obiettivo, parlo anche della mia viola..so bene come è finito Beatrice...

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io sono uno di quelli ke dicono "è meglio perdere lealmente ke vincere imbrogliando".

lo so ke sembra una risposta ovvia però è la verità e nn mi sto mettendo a fare il moralista

nn sono solo io ke dico ke la juve intera si dopava ma anke queste interviste lo confermano cm anke la fiorentina e ki più ne ha + ne metta

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"Io vorrei che il calcio uscisse dalle farmacie e dagli uffici finanziari e rimanesse soltanto sport e

divertimento."

Zdenek Zeman, luglio 1998

solo questo riassume tutto... ma nn parlo solo di juve e calcio... ma parlo anche in generale

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Io guarderei un po' al calcio spagnolo...

Vi racconto una storia:

C'era una volta una squadra di primera divisione molto scarsa, tanto che arrivava ventesima, retrocedeva e dopo un po' tornava in prima divisione. Anche la situazione economica di questa squadra era disastrosa. Un bel di' la squadra torna in primera per rimanerci, è il 2002, e a dirigerla c'è un nuovo presidente che compra 3 giovani calciatori sconosciuti che fanno la fortuna del club: la squadra comincia a trionfare senza sosta nel suo paese e in europa, così di punto in bianco, finchè non diventa addirittura (secondo l'istituto di statistica) la miglior squadra del mondo nel 2007. Un brutto giorno poi un giovane 22enne dopo una mezz'ora di partita si accascia al suolo per poi morire di arresto cardiaco, il tutto senza aver mai avuto problemi al cuore.

La squadra in questione è ovviamente il Siviglia.

Spero mi scuserete per aver usato la morte di un ragazzo come fonte di sospetto per doping.

Se vogliamo dirla tutta mi insospettisce anche il numero di giovani stelle che esplodono nel Real e nel Barca. Notate: SOLO nel Real e nel Barca. Viste le leggi sul doping in Spagna e le dichiarazioni post OP che parlavano di squadre spagnole di calcio coinvolte (si faceva anche esplicito riferimento al Real) forse posso considerarmi non paranoico, ma sospettoso il giusto.

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questi fatti lasciano + di un sospetto, ma io nn credo ad un coinvolgimento del real nell'operacion puerto xkè il real nn ha giocatori del suo vivaio a parte raul e guti e poi spende milioni e milioni x acquistare calciatori di fama mondiale se fosse così semplice allora farebbe come il siviglia e cioè comprerebbe giocatori a 1mln (daniel alves) e lo farebbe diventare un campione col doping. Il discorso del vivaio blau-grana invece è, secondo me, uno dei + grandi episodi di "melting-pot" ke ci sn nel calcio xkè il barça manda i suoi osservatori in tt il mondo x cercare i suoi fenomeni e così è successo con bojan (serbo), messi (argentino), giovani dos santos (messicano-brasiliano) ecc. Il siviglia invece è la + classica delle favole. Certo, ci sarebbe + di un sospetto, ma ricordiamo ke in quella squadra c'erano o ci sono ancora gente cm SAVIOLA, KANOUTé, RENATO, CHEVANTON, MARESCA, REYES e JULIO BAPTISTA ke sn giocatori ormai affermati ed alcuni di loro erano già giovani promesse prima del loro arrivo al Siviglia.

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