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Anche la Bastianelli trovata positiva!


Nico76

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Avete letto della notizia che riguarda il sospetto di doping per la nostra campionessa del mondo Bastianelli?

Commenti.....???

...io non sò più cosa pensare e dire.....solo molto sconforto e basta!!!!!!!!!

:):mrgreen::mrgreen:

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Avete letto della notizia che riguarda il sospetto di doping per la nostra campionessa del mondo Bastianelli?

Commenti.....???

...io non sò più cosa pensare e dire.....solo molto sconforto e basta!!!!!!!!!

:):mrgreen::mrgreen:

che io sappia è stata trovata positiva ad un controllo non sono sospetti

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se avete voglia di leggere, qua cè spiegata tutta la situazione

ROMA – La cerimonia inaugurale dei Giochi fra undici giorni nell’avveniristico stadio del “nido d’uccello”; molti atleti azzurri ancora sulla strada per Pechino ed ecco già esplodere l’ennesimo caso doping. Dove? Un sport a caso... Quale se non il ciclismo? Stavolta tocca a Marta Bastianelli, la 21enne di Lariano, campionessa iridata della strada a Stoccarda 2007, risultata positiva ad un controllo antidoping durante gli europei under 23 di Verbania, nella competizione in cui aveva vinto il bronzo. Positiva per uno stimolante: fenfluoramina, una sostanza simile all’amfetamina usata come anoressizzante nelle diete dimagranti. Una sostanza vietata e tanto basta perché l’atleta sia immediatamente esclusa dalla rosa delle azzurre per Pechino e perché sul ciclismo nostrano piombi un’altra terribile ondata di vergogna e disonore. Il regolamento attuale è chiaro: l’atleta è sempre responsabile di qualsiasi sostanza proibita venga ritrovata nei suoi campioni biologici. Basta la presenza di una sola molecola vietata a prescindere dagli effetti più o meno marcati sulla prestazione perché scatti la positività. Il codice Wada (l’agenzia mondiale antidoping) cambierà a gennaio prossimo quando sarà possibile cercare delle attenuanti in casi simili, cioè quando sia dimostrata un’assunzione inconsapevole e la quantità ritrovata non sia tale da modificare la prestazione sportiva. Ma per adesso valgono le vecchie disposizioni. Oltre al danno, dunque, la beffa. Una tragedia per l’atleta, ma anche per il ciclismo e tutto lo sport nostrano, la cui immagine mondiale è irrimediabilmente macchiata a due passi dai Giochi. “Galeotta” per la Bastianelli sarebbe stata una preparazione officinale, delle pasticche confezionate artigianalmente in farmacia contenenti la fenfluoramina. “Non è anoressica – spiega il presidente della federazione Di Rocco - ma la sua fissazione per il peso e il suo sentirsi grassa anche quando magari mangia solo insalata, sono sintomi premonitori proprio di quella malattia. Con questo non cerco scusanti. Ci siamo subito mossi per le controanalisi, ma la linea della fermezza non si discute”. ''Mia figlia ha preso solo un farmaco per perder peso - racconta la madre Mirella - il Benfluorex, d'accordo con il medico: aveva controllato che non fosse dopante, era a base di ananas''. La preparazione, l’avrebbe commissionata alla farmacia di Lariano, ai castelli romani, il medico di fiducia della Bastianelli, garantendo che nessuna delle sostanze contenute in quel prodotto comparisse nell’elenco di quelle vietate per doping, come confermano nell’ambito della famiglia. Errore o ingenuità, dunque. Anche se per essere efficace come anoressizzante un prodotto deve contenere una buona dose di quella sostanza probita, dunque può avere ugualmente effetti sulla prestazione. In ogni caso è inammissibile la leggerezza con cui ancora oggi ci si rivolge a prodotti farmaceutici artigianali. E i regolamenti non ammettono ignoranza. “Mi viene da piangere”, si lamenta Di Rocco. Ma è davvero sconcertante che, dopo tutto quello che è successo nel passato recente e recentissimo nel ciclismo, ci sia ancora nella testa di qualche atleta la fissazione di ricorrere alla farmacia, quale che sia. Basso vincitore del Giro 2006 sospeso 2 anni per le sacche di sangue dal medico dopatore spagnolo; Petacchi e la positività al salbutamolo; Di Luca e la frequentazione di un medico dopatore; Riccò, la giovane promessa nostrana vincitore di due tappe al Tour, positivo al C.e.r.a, l’epo di terza generazione. L’intero “gotha” del ciclismo nostrano decapitato dall’antidoping. Un disastro. Cui si aggiunge, a sentire chi naviga nell’ambiente, il forte rischio del dopo-doping. Cioè la facile scivolata nella droga pesante (cocaina et similia). Rischio concretissimo per qualcuno. Ora siamo di fronte ad uno sport distrutto nel suo patrimonio più importante: la credibilità. Gli scandali non sono serviti a nulla. “Gli atleti se sono colpevoli è giusto che paghino, ma non si fa una seria lotta al doping punendo solo loro. E’ chi c’è dietro che va individuato – dice l’ex bi-iridato Gianni Bugno ora pilota di elicotteri - chi ha suggerito alla Bastianelli di prendere quel prodotto dev’essere punito come e peggio di lei. Nel ciclismo non è cambiato nulla perché l’ambiente intorno ai corridori non è cambiato. Bisognava individuare e colpire anche chi c’è dietro all’atleta che si dopa. Perché non ci si muove mai da soli, specie quando ci sono da fare certe pratiche o da far ricorso a sostanze".

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Non prendiamoci in giro, è imposibile che un altleta professionista per lo più campionessa del mondo assuma qualunque sostanza senza essere completamente certa che non sia doping.

Avrebbe benissimo potuto far analizzare questa sostanza in un batter d'occhio.

Parlamoci chiaro, la Bastianelli non la racconta giusta, altro che a base di ananas dai, siamo seri....

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Non prendiamoci in giro, è imposibile che un altleta professionista per lo più campionessa del mondo assuma qualunque sostanza senza essere completamente certa che non sia doping.

.................ecco quello che avrei voluto sentir dire!

.....straquoto!!!

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MILANO - Marta Bastianelli, campionessa del mondo in carica di ciclismo su strada, ai microfoni di Sky Tg24, ribadisce la sua tesi difensiva dopo la positivita' a un controllo antidoping: ''Non e' un fatto di doping come per gli altri, ma una piccola leggerezza. Mi sono rivolta al farmacista per drenare i liquidi in eccesso. Mi sono accertata che i prodotti fossero leciti nel preparato usato, ma e' stata riscontrata una piccola molecola non consentita''. (Agr)

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buona fede o no... sembra che la madre ha ammesso che prendeva un farmaco per dimagrire.... nel 99% dei casi questi farmaci contengono sempre delle sostanze non consentite che anche involontariamente ti portano alla positività ad un controllo antidoping.

La cosa che non capisco è perchè un atleta abbia bisogno di un farmaco del genere quando dovrebbe controllare il peso con l'allenamento e con la giusta alimentazione..... qui c'è qualcosa che non quadra... ci sono pietre nella lenticchia :smilie_daumenpos:

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Ma è regolare che i "farmacisti" ti possano fare dei "preparati" così semplicemente senza richieste specificiche del medico curante o in questo caso del medico della squadra?

non è una cosa ugualmente illecita?

..........???

**********************

Tanto per pura curiosità sono andato a vedere sul sito www.informazionisuifarmaci.it riguardo al Benfluorex(sostanza di con cui la Bastianelli è risultata poi positiva):

Associazioni di benfluorex ed altri anoressizzanti

Il benfluorex è un derivato funzionale della fenfluramina che riduce l'assorbimento intestinale dei grassi per inibizione delle lipasi pancreatiche ed, inoltre, riduce l'iperglicemia, migliorando l'utilizzo periferico del glucosio. L'impiego nel trattamento dell'obesità rappresenta un'estensione impropria, "mutuata" da alcuni studi che avevano come obiettivo quello di valutare l'efficacia del farmaco nel migliorare il profilo glicemico e nel favorire la riduzione del sovrappeso nei pazienti obesi con diabete di tipo 2. Nel nostro paese il benfluorex è rimasto in commercio fino alla fine del 2003 (Mediaxal) con l'indicazione "trattamento delle iperlipidemie che non rispondono al trattamento dietetico" e come "coadiuvante nel trattamento dell'obesità associata ad alterazioni del metabolismo glico-lipidico" ed è stato in seguito ritirato per revoca su rinuncia della ditta produttrice. Per la teorica mancanza di effetti centrali e per le indicazioni autorizzate, il farmaco non è mai stato ricompreso fra gli anoressizzanti centrali.

Per quanto riguarda gli altri paesi europei, il benfluorex è ancora in commercio in Francia con il nome di Mediator, con indicazioni pressochè sovrapponibili a quelle italiane, mentre in Spagna l'analoga specialità è stata ritirata in marzo 2003 per la segnalazione di effetti avversi cardiovascolari gravi (ipertensione polmonare e valvulopatia), analoghi a quelli descritti per le amfetamine fenfluramina e dexfenfluramina (a cui il farmaco è strutturalmente correlato). Nello stesso paese, da giugno 2005 non è più possibile effettuare preparazioni magistrali a base di benfluorex (oltre che di altri prodotti anoressizzanti). La scelta francese di mantenere in commercio il Mediator è stata oggetto di un'aspra polemica da parte della Revue Prescrire, una autorevole rivista indipendente, secondo cui l'Agence Francaise de Sècuritè des Produits de Sanitè (AFSSAPS) espone i pazienti a gravi rischi a fronte di un'efficacia non dimostrata del farmaco nel prevenire le complicanze dell'aterosclerosi. Effettivamente, nel verbale relativo alla riunione del 29 novembre 2005, la Commissione di farmacovigilanza francese afferma di ritenere necessaria una rivalutazione del profilo di sicurezza di benfluorex per le numerose segnalazioni di effetti avversi a carico del sistema nervoso centrale (es. aggressività, nervosismo, depressione, confusione), nonostante ne sia sempre stata vantata l'assenza, ma di non ritenere che vi siano evidenze di un aumentato rischio di sviluppare gravi patologie cardiovascolari o di effetti amfetamino-simili. Infine, è previsto uno studio, da condurre su un modello animale (!?), che dovrebbe chiarire definitivamente, secondo l'agenzia francese, quale sia la relazione esistente tra l'uso di benfluorex e il rischio di ipertensione polmonare.

Queste premesse sarebbero da sole sufficienti a imporre una certa prudenza nella prescrizione di preparazioni galeniche a base di benfluorex, se non altro per non esporre i pazienti a inutili rischi per trattare una condizione - l'obesità - nella quale il farmaco viene da tempo impropriamente utilizzato, non solo nel nostro paese.

Detto ciò, la normativa italiana che regolamenta le preparazioni ad azione anoressizzante consente attualmente l'esecuzione di preparati magistrali a base di benfluorex, ma vieta espressamente la possibilità di associarlo con altri pincipi attivi che vengano utilizzati per una finalità analoga, e più precisamente con metformina, ormoni tiroidei e acido triiodoacetico (DM del 26 maggio 1987, pubblicato nella GU 8 giugno 1987, n. 131; nota del Ministero della Salute del 29 gennaio 2004), fatta eccezione per il trattamento dell'obesità secondo la Metodica Zohoungbogbo (sentenza del TAR del Lazio n. 7859/2005; nota del Ministero della Salute 8.11.2005). In quest'ambito, il Ministero prevede la spedibilità delle ricette contenenti associazioni di anoressizzanti redatte esclusivamente dal Dott. Zohoungbogbo stesso.

Non essendo più in commercio nel nostro paese alcuna specialità a base di benfluorex, la formulazione di preparazioni galeniche che lo contengono deve seguire quanto previsto dall'art. 3 comma 1 e art. 5 comma 1 del DL n. 23/98 e dalla L 94/98. La possibilità di eseguire preparazioni contenenti un principio attivo non più in commercio nel nostro paese è subordinata a due condizioni: la specialità corrispondente non deve essere stata ritirata per motivi concernenti la sicurezza d'impiego; devono esistere in commercio in almeno un paese dell'Unione Europea specialità che lo contengono o il principio attivo deve essere descritto nelle farmacopee dei paesi dell'Unione Europea.

L'allestimento del preparato galenico risulta, pertanto, possibile, data la presenza in commercio in Francia, ma la scelta di utilizzare o meno questo farmaco rimane confinata al giudizio del singolo medico che deve valutare attentamente il profilo di beneficio/rischio del trattamento.

07/2006 La Redazione

**************************

:stelle:

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