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Nba e dintorni...


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20° Giornata

Sabato 19 Gennaio 2008, ore 21.00

Cimberio Varese - Benetton Treviso 76-66

Domenica 20 Gennaio 2008, ore 12.00

Siviglia Wear Teramo - Armani Jeans Milano 92-74

Domenica 20 Gennaio 2008, ore 18.15

Premiata Montegranaro - Montepaschi Siena 89-84 d.t.s.

Tisettanta Cantù - Pierrel Capo d'Orlando 105-89

La Fortezza Bologna - Air Avellino 78-82 d.t.s.

Angelico Biella - Solsonica Rieti 75-81

Domenica 20 Gennaio 2008, ore 20.00

Eldo Napoli - Lottomatica Roma 95-89 d.t.s.

Domenica 20 Gennaio 2008, ore 21.00

Scavolini Spar Pesaro - Snaidero Udine 84-92

Rinviata x impegno in ULEB Cup

Legea Scafati - Upim Bologna

Classifica

Montepaschi Siena 36

Lottomatica Roma 26

Air Avellino 26

Premiata Montegranaro 26

Pierrel Capo d'Orlando 24

Angelico Biella 24

Scavolini Spar Pesaro 22

Tisettanta Cantù 20

Siviglia Wear Teramo 18

Upim Bologna* 18

Solsonica Rieti 18

Armani Jeans Milano 18

Snaidero Udine 18

Benetton Treviso 16

La Fortezza Bologna 16

Eldo Napoli 14

Legea Scafati* 10

Cimberio Varese 8

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Phoenix passeggia sui Nets

Contro New Jersey, i Suns si confermano alla guida della Western Conference con un record di 29-12. Kidd totalizza 6 palle perse e Vince Carter chiude una prova anonima con 4/13 e 10 punti. Stanotte la "Notte Bianca" della Nba

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Amare Stoudemire (Suns) schiaccia contro i Nets. Afp

NEW YORK (Stati Uniti), 21 gennaio 2008 - Dopo il prevedibile successo contro New Jersey, Phoenix continua a guidare il ranking della Western Conference con un record di 29-12 davanti a Dallas e New Orleans (27-12). Intanto dalle 18.30 di oggi, Sky propone la Notte bianca dell'Nba: 5 partite consecutive, tra cui i Warriors di Belinelli contro Minnesota.

Phoenix-New Jersey 116-92

I Suns aggrediscono i Nets fin dalle prime battute e non hanno nessun problema a battere gli avversari in transizione. New Jersey non si adegua al ritmo di Phoenix nel primo quarto e concede 35 punti (35-20). Nel secondo quarto, gli ospiti migliorano con quattro piccoli in campo e trovano qualche facile punto in contropiede. Con Marion e Barbosa in panchina con 3 falli a testa, Nash si affida a Raja Bell sempre pronto a colpire da tre (4/8 nel primo tempo) e Amare Studemire che domina vicino a canestro. I Nets trovano un temporaneo antidoto contro la zona dei Suns grazie all’attivo Antwan Wright e passano da -18 al 56-45 dell’intervallo. Complessivamente i Nets tirano meglio dei Suns (49% per i Nets contro il 44% dei Suns), ma Nash e compagni sono efficaci nelle triple (8/17), mentre i Nets sono fermi a 1/7 da tre. Reduci da una sconfitta all’overtime a Los Angeles a meno di 24 ore prima, i Nets finiscono la benzina nel finale del terzo quarto. Con un parziale di 9-2 i Suns tornano a +18 all’inizio dell’ultimo quarto e la gara non ha più storia. I Suns in attacco fanno quello che vogliono contro la debole resistenza di New Jersey che difende male, concede 17 rimbalzi offensivi e, non avendo tiratori affidabili nel roster, in attacco stenta. Jason Kidd totalizza 6 palle perse e Vince Carter chiude una prova anonima con 4/13 e 10 punti. Le lacune dei Nets sono ormai evidenti e le voci di un trade imminente si fanno sempre più insistenti. Intanto ci sono buone notizie per Mike D’Antoni che ha segnali positivi da Raja Bell e Boris Diaw (14 punti e 10 rimbalzi).

Phoenix: Stoudemire 28 (11/16), Bell 20, Marion 16. Rimbalzi: Marion 11. Assist: Nash 9.

New Jersey: Jefferson 24 (8/16), Nachbar e S. Williams 12. Rimbalzi: Carter e Boone 9. Assist: Kidd 8.

Gazzetta.it

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Siena è tornata in terra

Montegranaro la batte

Dopo 18 vittorie in fila, arriva il secondo stop consecutivo per il Montepaschi. Non ne approfitta Roma, sconfitta a Napoli. Avellino passa a Bologna, Teramo strapazza Milano, scivolano Biella e Pesaro, Wood da favola esalta Cantù

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Sharrod Ford, 26 anni, 26 punti contro Siena. Ciam/Cast

MILANO, 20 gennaio 2008 - La 20ª giornata del campionato di serie A, dopo il successo nell'anticipo di Varese, vede Teramo imporsi nella sfida con Milano e i successi pomeridiani di Montegranaro, Cantù, Avellino e Rieti. Napoli sorprende Roma al supplementare, Pesaro-Udine alle 21, Fortitudo Bologna-Scafati è rinviata a data da destinarsi.

Siviglia Teramo-Armani Jeans Milano 92-74

Gli abruzzesi tornano a sorridere dopo sei sconfitte nelle ultime sette partite mentre Milano si ferma dopo i successi contro Rieti e Salonicco. Inizio difficile per la Siviglia: le mani sono fredde, nonostante un pubblico caldissimo, e l'Armani domina sotto i tabelloni. Ci vogliono i primi 3 punti di Tucker, dopo 6’, per sbloccare i padroni di casa, che non trovano fluidità in attacco. Milano difende e in attacco si affida alle iniziative di Gallinari, che trova punti, falli e crea occasioni per gli altri. I lombardi a inizio secondo quarto presentano i due piccoli, Conroy e Booker, ma perdono subito 2 palloni consecutivi, che innescano il contropiede teramano. La Siviglia ha bisogno di correre per sciogliersi e, in 3’, con un parziale di 9-2 passa in vantaggio 24-20. Milano prova a reagire con Booker, che si prende più responsabilità, e con Gallinari, che nonostante i raddoppi della difesa teramana, riesce a smistare e a segnare. Teramo non è solo Tucker: sotto canestro iniziano a farsi sentire Powell e Yango. Dopo la pausa (36-35) Teramo insiste con i due piccoli Carra e Poeta, trovando anche i punti di Powell, mentre l’Armani non riesce a sfruttare i mismatch favorevoli in attacco. La Siviglia scappa via 51-43 a 5’40 dall’ultima pausa; Caja decide allora di mettersi a zona, ma Tucker e Powell sono in ritmo e non sbagliano mai: 60-50 al 28’. Torna a uomo l’Olimpia, ma qualsiasi difesa è impresentabile: segnano da 3 anche Carra e Brown. L’Armani inizia l’ultimo periodo senza Gallinari, in panchina con quattro falli, e la Siviglia scappa via: 74-62 a 7’21’’ dalla fine. Torna Gallo, Caja riprova la zona, ma non c’è niente da fare. La Siviglia ha un’altra intensità: 84-65 a 4’ dalla sirena finale. Non c’è più partita e Teramo vince con merito.

Teramo: Tucker 28, Powell 23, Brown 9, Migliori 9

Milano: Gallinari 29, Vukcevic 15, Booker 10

Premiata Montegranaro-Montepaschi Siena 89-84 ot

Anche la capolista si inchina alla Premiata. La truppa di Finelli doma la Montepaschi con una condotta di gara impeccabile e vince ancora una volta soffrendo, dopo aver mancato l’ultimo tiro al 40’ ed essere riuscita a dominare il supplementare. Siena paga l’arrivo senza benzina. Tutto esaurito già da venerdì al PalaSavelli: 4200 spettatori. In tribuna a tifare Premiata c’è anche mister Tod’s, Diego Della Valle. Primo quarto di studio. La verve di Thomas spinge la Premiata (13-10), Garris dà il +5 al 7’40” (15-10). Siena tira male (42% da 2, 25% da 3 al 10’), però fa leva sul tonico Sato. In avvio di secondo quarto, Cinciarini scalda il palazzo, la risposta di Eze arriva puntuale. Sul 25-24 la Premiata dà il meglio: ancora Cinciarini dal perimetro, Ford (mvp) è un monumetro sotto le plance e dai 6.25 (tripla del 35-26). Poi è Minard a regalare ai marchigiani il +10 al 15’10” (36-26). Pianigiani si agita, ci pensa Ilievski a ridurre il gap con 5 punti (36-31) e a rimettere la Montepaschi in partita (40-37 al 20’). La ripresa comincia con 10’ minuti di ritardo a causa di problemi ai tabelloni dei 24 secondi. Thornton e Thomas bucano la retina dai 6.25, imitati da Minard e Ilievski. Siena lima il distacco e al 28’10” è parità (55-55) con McIntyre dalla lunetta. I toscani chiudo la terza frazione avanti grazie alla tripla di McLeod. Momento difficile per la Premiata, frenata anche dal quinto fallo di Minard. Ospiti a +4 al 31’ (57-61). Qui Siena va in letargo, mentre la Premiata cambia marcia e piazza un 9-0 (66-61): Ford e Thomas i più reattivi. Lavrinovic riporta Siena sotto (66-65). Finale punto a punto. Ford va in lunetta a 21” dalla sirena e centra un solo libero (69-67). A 6” dal termine è Sato a tirare due liberi, che danno la parità alla Montepaschi (69-69). Rimessa Premiata e prima Amoroso (da 3) e poi Vitali (da sotto) non trovano il canestro. Si va al supplementare. McIntyre porta Siena a +4 (69-73), Amoroso sigla la parità (75-75). Poi è solo Premiata: Ford, Thomas e Vitali annichiliscono la capolista (88-81), che ricorre al fallo sistematico senza risultato.

Montegranaro: Ford 26, Thomas 18, Vitali 12

Siena: Sato 19, McIntyre 16, Eze 14

Tisettanta Cantù-Pierrel Capo d'Orlando 105-89

La Tisettanta incamera il quarto successo consecutivo grazie a una prestazione assolutamente perfetta di DaShaun Wood: 8/8 da due, 5/5 da tre, 8/11 ai liberi, 6 rimbalzi, 6 assist, 6 recuperi, 8 falli subiti e 54 di valutazione in 33 minuti giocati. "Solo una pistola poteva fermarlo questa sera" il commento di Sacchetti, tecnico dei siciliani. Con la formazione di casa sempre avanti nel punteggio (in un paio di occasioni la Tisettanta è arrivata anche al +18), l'Upea ha provato il rientro grazie al grande cuore di Pozzecco e alle mani vellutate di Slay e Wallace. Poco per una squadra che ha subito sempre i confronti “faccia a faccia” in ogni settore del campo, firmando la sconfitta quando Cantù ha provato a usare quel gioco in velocità che, nelle previsioni della vigilia, avrebbe dovuto rappresentare l'anello debole della formazione di Dalmonte. Cantù vola alto, raggiunge una posizione in classifica che all’inizio della stagione era solo nei sogni, ma, soprattutto, offre la sensazione di poter crescere ancora. Per l'Upea, punita dall'attacco canturino nei minuti iniziali della contesa quando ha messo in scena una zona molto statica, la rincorsa, affannosa, si è sempre spenta contro la reazione della formazione di casa. Per Pozzecco, all'ultima gara al Pianella, grandi manifestazioni d'affetto da parte del pubblico e Dalmonte ammette: “E' un segnale importante per tutto lo sport. Riconoscere la forza dell'avversario odiato sportivamente in passato e applaudito alla fine sono segnali di una grande maturità”.

Cantù: Wood 39, Fitch 20, Mazzarino 12, Touré 12

Capo d'Orlando: Slay 22, Wallace 20, Pozzecco 17

La Fortezza Bologna-Air Avellino 78-82 ot

Emozioni da vendere al Palamalaguti dove una tenace Air Avellino supera dopo un supplementare una comunque positiva Virtus Bologna che è però alla 6ª sconfitta di fila tra campionato e coppa. Nella prima metà del match il vantaggio di Avellino è già a +16 con la tripla del folletto Green al 17’34” (22-38). La differenza è in area, dove i bolognesi sbagliano troppi tiri (8/20 40% da 2), mentre gli avellinesi segnano con il 60% (15/25). Nel terzo quarto a guidare il ritorno delle "V nere" è il Di Bella con 6 punti, poi il canestro da fuori di Giovannoni al 27’42” porta i locali sul -4 (48-52). Sulla sirena della terza frazione da segnalare il canestro pesante da quasi otto metri di Burlacu (51-58). Nell’ultimo periodo Garri al 33’44” segna il -1 (60-61), anticamera di un finale punto a punto. Negli ultimi 60” Avellino non riesce a chiudere la gara ai liberi, così Williams fa 1/2 a -10” (72-74) ed è così decisivo il canestro in entrata di Giovannoni a -2” per mandare tutti al supplementare. All’avvio dell’overtime Bologna trova il primo vantaggio della serata con la schiacciata di Giovannoni (76-74, 40’53”), ma a decidere la serata è la tripla di Righetti al 44”23” (78-82) che consente agli ospiti di continuare a sognare in grande.

Bologna: Giovannoni 22, Anderson 13, Chiacig 10

Avellino: Green 16, Smith 14, Williams 14

Angelico Biella-Solsonica Rieti 75-81

Nel momento di maggior difficoltà, senza gli emigrati Sow (a sopot in Polonia) e Carter (a sassari in Legadue), la Solsonica tira fuori l'orgoglio e fa il olpaccio sul campo di Biella, dove solo Cantù aveva vinto finora, peraltro alla prima giornata di campionato. Mattatore dell'incontro Morris Finley, autore di canestri fondamentali, soprattutto quando l'Angelico ha cercato di rientrare in extremis nella volata finale. I piemontesi attraversano un periodo di calo fisico, tranne il solito Pinkney ancora in doppia doppia, e senza il solito contributo della coppia Bell-Elder, 16 punti in due con percentuali da dimenticare e in un momento di vistosa flessione di rendimento, non è semplice battere un'avversaria come Rieti, determinata a vender cara la pelle nonostante un roster ridotto all'osso (in settimana attese novità di mercato, non solo con Ingles). Con questa scusante, coach Lardo ha proposto quaranta minuti di difesa a zona che non si sposerebbero con un basket di serie A, ma che sono risultati molto produttivi, poiché Biella, colpevolmente, non è stata in grado di risolvere il rebus.

Biella: Pinkney 18, Hunter 13, Cotani 10

Rieti: Finley 27, Gigena 19, Hurd 13

Eldo Napoli-Lottomatica Roma 95-89 dts

Due punti d’oro, per la Eldo, che cerca sempre più di lasciare le zone basse della classifica: Roma va k.o. dopo un supplementare al termine di un bel match. Napoli (con un tonico Monroe) comincia con un primo quarto da favola: 9/10 da due, 2/3 da tre, 10 rimbalzi a zero (!). La Lottomatica tiene botta, alterna varie difese, cerca di trovare punti da fuori. Il -7 (27-20) va anche di lusso alla squadra di Repesa che fa fatica pure nel quarto successivo con percentuali scarse soprattutto dei lunghi: si va al riposo sul 42-34, al rientro con Rocca arriva il +10 napoletano (44-34). Qui sale in cattedra Hawkins: 10 punti (con due triple) in tre minuti, Ukic infila la tripla del -1 (54-53), la gara si infiamma, Malaventura con 9 punti (anche qui due triple) di fila tiene Napoli avanti: 63-62 alla fine della terza frazione. I successivi 10’ sono intensi, la Lottomatica trova prima il pari al 32’ con Ukic (69-69), quindi il sorpasso col solito immenso Hawkins (69-71). La Eldo accusa il colpo, si mette a zona ma viene trafitta per due volte da un cinico De La Fuente, quindi due liberi di Hawkins portano il +7 (72-79) al 37’. Non è finita, perché Napoli con i canestri di Blums e Thomas va ancora avanti, 83-82, a -55”, quindi 85-82 con due liberi di Rocca a -33”. Hawkins impatta con un gioco da tre punti, si va all’overtime. Dove la squadra di Bucchi è perfetta e vince con merito: finisce 95-89.

Napoli: Thomas 20, Rocca 18, Malaventura 16

Roma: Hawkins 29, Lorbek 21, De La Fuente 21

Scavolini Pesaro-Snaidero Udine 84-92

Pesaro-Udine finisce con il successo della Snaidero che si mostra più fresca e unita quando conta. Zacchetti, reduce dall’influenza, è regolarmente al suo posto e si gioca tutti al completo. 25-12 al 7’, con il reparto perimetrale dei biancorossi a menare le danze. Udine entra in partita con un po’ di ritardo ma poi inizia ad aprire la scatola con continuità dalla distanza e la Scavolini è costretta ad abbandonare la difesa a zona. Schultze e Green danno la spinta, nel secondo quarto Udine si porta a più 4 (42-46), con contropiedi e tiro pesante. Clark è un califfo ma gli ospiti insistono: 58 a 64 al 26'. 72-68 in apertura di quarto tempo, 74-77 con tre triple consecutive della ditta Di Giulio-Allen. 78-83, 82-90, Pesaro non ne ha più, Sales mette il punto esclamativo. I locali escono tra i fischi.

Pesaro: Clark 26, Slay 12, Myers 10.

Udine: Sales 20, Allen 17, Di Giuliomaria 14.

Gazzetta.it

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Notte Bianca NBA: domani 6 match su SKY Sport 2 e Sportitalia

È arrivata la Notte Bianca NBA! Dopo il Basket Day di Serie A1, Sky Sport proporrà domani ai suoi abbonati una notte con ben 5 match di NBA, quattro dei quali in diretta dai migliori parquet della lega professionistica americana. Non mancheranno però i consueti appuntamenti del giovedì e venerdì notte su SKY Sport 2 e quello quotidiano con NBA Tv su Sportitalia.

Prima di passare al riepilogo dei match in programma questa settimana, stavolta davvero notevole, vi informiamo che a commentare dallo studio di Cologno la maratona di Sky ci sarà Paola Ellisse e il play della Pierrel Capo d’Orlando ed ex giocatore della Nazionale Italiana, Gianmarco Pozzecco.

Su SKY Sport 2 si inizerà alle 18.30 con le introduzioni da studio, per poi passare la linea ad Alessandro Mamoli e Massimo Oriani che commenteranno i primi due match in diretta (Knicks-Celtics e Warriors-Timberwolves). La differita di Rockets-Supersonics sarà invece curata da Geri De Rosa e Hugo Sconochini. A chiudere in bellezza ci saranno invece Flavio Tranquillo e Federico Buffa, cui toccherà l'onore e l'onere di commentare Heat-Cavaliers e Lakers-Nuggets.

Di seguito il dettaglio dell'intera settimana.

Lunedì 21 Gennaio

ore 19.00 Boston @ New York -> SKY Sport 2

ore 22.00 Minnesota @ Golden State -> SKY Sport 2

ore 00.30 Seattle @ Houston -> SKY Sport 2 (diff. ore 20.30)

ore 02.00 Cleveland @ Miami -> SKY Sport 2

ore 03.00 Milwaukee @ New Orleans -> Sportitalia (diff. ore 21.30)

ore 04.30 Denver @ LA Lakers -> SKY Sport 2

Martedì 22 Gennaio

ore 04.00 New Jersey @ Sacramento -> Sportitalia

Mercoledì 23 Gennaio

ore 01.30 Toronto @ Boston -> Sportitalia

Giovedì 24 Gennaio

ore 02.00 San Antonio @ Miami -> SKY Sport 2

ore 04.30 New Jersey @ Golden State -> Sportitalia

Venerdì 25 Gennaio

ore 01.00 Phoenix @ Cleveland -> SKY Sport 2

ore 02.30 LA Lakers @ Dallas -> Sportitalia

Sabato 26 Gennaio

ore 02.00 LA Clippers @ Memphis -> Sportitalia

Giorgio Scorsone

per "Digital-Sat.it"

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La Virtus Bologna cambia

E' divorzio con Pillastrini

La sconfitta interna con Avellino, la sesta consecutiva porta alla separazione consensuale tra La Fortezza e l'allenatore. E' la sesta panchina a saltare in serie A, incertezza sul successore

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Stefano Pillastrini è nato il 19 luglio 1961. Lapresse

BOLOGNA, 21 gennaio 2008 - Stefano Pillastrini non è più l'allenatore della Virtus Bologna. La decisione, consensuale, arriva dopo che la squadra ha perso le ultime quattro partite di campionato, le ultime sei di Eurolega e non vince dal 27 dicembre scorso (85-79 su Scafati) con una striscia perdente aperta di sei incontri. Per Pillastrini, arrivato alla Virtus la scorsa estate dopo la felice parentesi di Montegranaro, è il terzo esonero in carriera dopo quelli patiti alla Fortitudo Bologna nel 1991-92 e a Modena nel 1995-96.

IL COMUNICATO - La notizia del divorzio arriva dalla società che con una nota ha comunicato: "Virtus Pallacanestro Bologna e Stefano Pillastrini annunciano di aver interrotto il rapporto di collaborazione. La decisione è stata presa con grande rammarico dopo aver preso atto che la mancanza di serenità e di tempo rendono impossibile il proseguimento di un percorso comune. Claudio Sabatini esprime grande riconoscenza a Stefano Pillastrini sia per il valore professionale sia per le sue doti umane".

VALZER - E' la sesta panchina a saltare in serie A dopo quelle di Milano (Caja per Markovski), Scafati (Calvani per Alibegovic), Treviso (Mahmuti per Ramagli), Varese (Bianchini per Mrsic) e Fortitudo Bologna (Sakota per Mazzon). Curiosamente ben quattro squadre delle sei italiane impegnate anche in Eurolega o Uleb Cup hanno cambiato allenatore; tra le ultime cinque squadre della classifica di serie A l'unica a non avere cambiato allenatore finora è Napoli. Al momento non è stato ancora indicato chi assumerà la guida tecnica della Virtus Bologna che giovedì sarà di scena a Lubiana per il 12° turno di Eurolega, ma la candidatura più forte appare quella di Renato Pasquali che è fermo dopo l'esonero patito a Reggio Emilia nel novembre 2006.

Gazzetta.it

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Scivolone Golden State

e Belinelli sta a guardare

Inattesa sconfitta casalinga dei Warriors contro Minnesota: Davis e Harrington sprecano il tiro della vittoria sulla sirena. Coach Nelson non porta l'ex fortitudino nemmeno in panchina, preferendogli l'influenzato Pietrus e il centro di riserva Perovic

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Al Jefferson tira in faccia ad Al Harrington. Afp

NEW YORK, 22 Gennaio 2008 - Incidente di percorso per i Warriors che prendono sottogamba l’impegno con i Timberwolves e finiscono per subire una brutta sconfitta casalinga. Minnesota, trascinata da un immarcabile Ryan Gomes, vince 109-108 e si mette alle spalle una striscia di 16 sconfitte consecutive in trasferta.

BELI OUT - Anche contro i T-Wolves Marco Belinelli non va a referto ma questa volta la scelta di Don Nelson sembra davvero cervellotica. Il coach di Golden State, infatti, incredibilmente preferisce portare in panchina un influenzato Mickael Pietrus, il quale, infatti, rimane sul parquet per tre minuti nel primo quarto ma poi deve gettare la spugna, piuttosto che mettere a referto il giocatore bolognese. Non ha molto senso nemmeno la "convocazione" del centro Kosta Perovic. Con Patrick O’Brian e Brandan Wright, infatti, Nelson sarebbe più che coperto in panchina, per cui sembrerebbe molto più logico dare una maglia a Belinelli. Ma Nelson in questo momento evidentemente non ha molta fiducia nell’azzurro. Il coach dei Warriors però storicamente ha sempre dimostrato di non avere problemi a cambiare idea (lo ha fatto con Nowitzki e Nash, presi costantemente di mira da Nelson nel loro primo anno a Dallas, e lo ha fatto la scorsa stagione anche con Monta Ellis, tanto per citare degli esempi) per cui Beli non deve abbattersi.

SUPER JARIC - Contro Minnesota i Warriors partono con il piede sbagliato mostrando una scarsa intensità in difesa. Gomes fa quello che vuole e l’ex bolognese Marko Jaric (il quale flirta con una tripla doppia) giuda la sua truppa con personalità. Dopo un bruttissimo primo quarto i padroni di casa tornano in carreggiata grazie alla produzione di un ottimo Matt Barnes. Baron Davis, Stephen Jackson e soprattutto Al Harrington però litigano con il canestro così nel terzo quarto gli ospiti riprendono in mano il pallino del gioco. Sotto canestro Al Jefferson e lo stesso Gomes fanno male alla difesa di Golden State. Nella frazione finale Davis e compagni riescono a farsi sotto e nel finale passano a condurre. I liberi del solito Gomes a 54’’ dalla sirena però riportano avanti i Timberwolves. Golden State con l’ultimo possesso avrebbe la possibilità di centrare il successo ma prima Davis e poi Harrington non trovano la retina, Minnesota così porta a casa un’insperata vittoria.

Golden State: Ellis 28 (9/17, 0/1), Barnes 20, Jackson 18, Davis 15. Rimbalzi: Biedrins 12. Assist: Davis 6.

Minnesota: Gomes 35 (9/13, 2/2), Jefferson 21, Jaric 16, McCants, Telfair 15. Rimbalzi: Jefferson 12, Gomes 11. Assist: Jaric 10.

Gazzetta.it

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Detroit cade a Orlando

Boston affonda New York

Un canestro sulla sirena di Lewis condanna i Pistons alla terza sconfitta consecutiva. Vittoria all'ultimo secondo anche per Portland ad Atlanta. I Lakers impressionano con Denver, San Antonio rialza la testa, i Cavs di LeBron James passano a Miami

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Kobe Bryant impegnato a difendere su Barbosa. Afp

NEW YORK, 22 gennaio 2008 – Orlando sconfigge Detroit con un gran canestro allo scadere di Rashard Lewis. I Blazers espugnano Atlanta dopo un supplementare grazie a un altro canestro vincente di Travis Outlaw. Vincono anche Boston, San Antonio, Utah e New Orleans. Dallas cede nettamente a Washington. I Lakers superano Denver con Kobe Bryant in versione assist-man.

L.A. Lakers-Denver 116-99

Grande vittoria dei Lakers al termine di un incontro giocato con tanta passione, secondo le parole del loro leader, e grande prova di maturità per Kobe Bryant che fa la differenza anche quando tira solo due volte nel primo tempo. La star di L.A. fa 2/2 e coinvolge al meglio i compagni (5 assist all’intervallo), così i Lakers segnano 39 punti nel primo quarto, arrivano anche a +17 e chiudono il primo tempo 67-57 con Farmar, Fisher e Odom in evidenza. A peggiorare le cose per Denver arriva l’infortunio alla caviglia di Carmelo Anthony che cade sul piede di Bryant dopo un tiro e abbandona la gara nel secondo quarto. Ma Denver non molla e pareggia (77-77) con un ottimo Camby che imbarazza Kwame Brown. I Lakers però, spinti dalle triple di Fisher, chiudono il terzo quarto con un parziale di 14-2 e si riportano avanti 91-82. Negli ultimi 12’ i gialloviola prendono il sopravvento definitivamente e vanno a +21 con una tripla di Bryant a 7’ dalla fine. Fisher chiude con 6/7 da tre, Farmar con un positivo 8/15 e Bryant con 5/7 dal campo per 17 punti. Nel finale Phil Jackson manda in campo anche Coby Karl, figlio del coach di Denver George Karl.

L.A. Lakers: Fisher 28 (10/16), Farmar 19, Bryant 17. Rimbalzi: Odom e Brown 11. Assist: Bryant 11.

Denver: Iverson 24 (8/23), Kleiza 20, Camby 18. Rimbalzi: Camby 12. Assist: Carter 15.

New York-Boston 93-109

Con Kevin Garnett a guidare il resto della truppa con 20 punti, 13 rimbalzi e 7 assist, Boston si sbarazza anche dei Knicks che pagano la serata no da tre (1/15). Nel primo tempo Kendrick Perkins segna 22 punti e in totale ne mette 24 (career high). Paul Pierce e Quentin Richardson hanno un diverbio nel terzo quarto e vengono entrambi espulsi.

New York: Randolph 24 (8/18), Crawford 22. Rimbalzi: Randolph 15. Assist: Crawford 5. Boston: Perkins 24 (9/12), Garnett 20. Rimbalzi: Garnett 13. Assist: Garnett e Pierce 7.

Washington-Dallas 102-84

Con una grande difesa Washington supera di nuovo Dallas (2-0 per i Wizards) che subisce la sconfitta più pesante della stagione. Il concetto di difesa dura è stato ben assimilato dai ragazzi di Eddie Jordan e il coach sta lavorando ottimamente con un gruppo che, trascinato dai possibili All Star (entrambi meritevoli) Butler e Jamison, sta disputando un eccellente campionato senza Gilbert Arenas. La svolta avviene nel terzo quarto quando Butler e Jamison segnano insieme 19 punti consecutivi. Bene anche Stevenson con 4/6 da tre per 18 punti totali.

Washington: Butler 25 (10/20), Jamison 23. Rimbalzi: Butler 9. Assist: Daniels 6.

Dallas: Howard 32 (10/16), Nowitzki 21. Rimbalzi: Nowitzki 11. Assist: Nowitzki 6.

Charlotte-San Antonio 86-95

Dopo due sconfitte, gli Spurs tornano al successo grazie a una buona prova corale con cinque giocatori in doppia cifra. San Antonio ha un buon contributo da Michael Finley (13 punti) e Ime Udoka (11) ed evita di complicarsi la vita prendendo il controllo all’inizio del periodo finale con una tripla di Manu Ginobili (71-80). In giornata no Wallace (13) e Richardson che chiudono entrambi con 5/18 al tiro.

Charlotte: Okafor 21 (10/14), Wallace 15. Rimbalzi: Okafor 10. Assist: McInnis 9.

San Antonio: Duncan 19 (8/17), Parker e Ginobili 16. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Ginobili 6.

Philadelphia-Indiana 103-110

Con Kareem Rush e Mike Dunleavy in evidenza, i Pacers vanno a +15 nel terzo quarto e resistono alla reazione dei Sixers, che si portano a -6 con una tripla di Iguodala a 2’ dalla fine, conquistando la vittoria. Indiana tira il 56% da tre (14/25) e Rush chiude con 5/8 nelle triple.

Philadelphia: Iguodala 23 (5/16), Miller 21. Rimbalzi: Dalembert 13. Assist: Iguodala e Miller 5.

Indiana: Rush 25 ((10/18), Dunleavy 24. Rimbalzi: Foster 10. Assist: Tinsley 12.

Atlanta-Portland 109-111 dts

Atlanta e Portland, due delle squadre più divertenti della stagione, non deludono lo spettacolo e, al termine di 48’ di bella pallacanestro, si ritrovano a giocarsi tutto all’overtime dopo gli errori al tiro di Brandon Roy e Joe Johnson negli ultimi secondi. Portland ha l’ultimo possesso nel supplementare e lo affida al match winner Travis Outlaw, che con grande freddezza lascia scorrere il cronometro e all’ultimo secondo fa partire un jumper perfetto che decide l’incontro.

Atlanta: J. Johnson 37 (12/26), Lue 18. Rimbalzi: Smith 17. Assist: J. Johnson 7.

Portland: Outlaw 23 (9/14), Roy 18. Rimbalzi: Webster 7. Assist: Blake 6.

Houston-Seattle 96-89

I Rockets vincono senza patemi contro i Sonics di un Kevin Durant (4/13) in giornata no per la terza gara consecutiva. Seattle ha un solo punto da recuperare a metà gara, ma nel terzo quarto si blocca in attacco. Yao Ming domina sotto i tabelloni (30 + 17) e T-Mac, giocando da sesto uomo, chiude con 17 punti, 6 rimbalzi, 5 assist e 2 stoppate in 30 minuti.

Houston Yao 30 (12/19), McGrady 17. Rimbalzi: Yao 17. Assist: Alston 6.

Seattle: Szczrbiak e Green 15. Rimbalzi: Thomas 11. Assist: Watson 9.

New Orleans-Milwaukee 106-92

Milwaukee soprende New Orleans nel primo quarto (17-24), ma Paul e compagni si svegliano e accelerano nel terzo quarto, con l’asse Paul-Chandler che funziona a dovere nell’attacco degli Hornets e gli esterni Stojakovic (4/8 da tre) e Peterson (4/7) efficaci nelle triple.

New Orleans: Chandler 20 (9/11), Stojakovic 18. Rimbalzi: Chandler 15. Assist: Paul 10.

Milwaukee: Redd 19 (5/16), Villanueva 18. Rimbalzi: Bogut 15. Assist: Williams 6.

L.A. Clippers-Utah 93-109

Deron Williams ha ripreso le redini della squadra che ha vinto 8 delle ultime 10 gare. Il play di Utah guida i Jazz alla vittoria con 18 punti e 13 assist, e Jerry Sloan si ritrova con sei giocatori in doppia cifra, tra cui Matt Harpring. L’ala di Utah torna protagonista (7/10) e sembra aver superato i problemi fisici che ne hanno limitato il rendimento nella prima parte della stagione.

L.A. Clippers: Maggette 23 (8/15), Kaman 17. Rimbalzi: Kaman 1. Assist: Cassell 5.

Utah: Williams 18 (8/14), Millsap e Harpring 17. Rimbalzi: Boozer 12. Assist: Williams 13.

Memphis-Chicago 104-90

Memphis parte col piede giusto e, complice un parziale di 12-0 prima del riposo, conduce 48-35 a metà gara. Miller e Gay trascinano i Grizzlies alla vittoria finale chiudendo con cifre identiche con 24 punti e 10 rimbalzi. Doppia doppia anche per Gasol (12 + 10 rimbalzi) e Conley (10 + 10 assist). Memphis arriva a +17 nel secondo tempo e mantiene un buon margine di vantaggio fino al termine. Male Chicago al tiro (36%) e bene Memphis (52%).

Memphis: Miller e Gay 24. Rimbalzi: Gasol, Miller e Gay 10. Assist: Conley 10.

Chicago: Gordon 25 (8/20), Nocioni 16. Rimbalzi: Wallace 13. Assist: Hinrich 6.

Orlando-Detroit 102-100

Grazie a un grande canestro allo scadere di Rashard Lewis che riceve dalla rimessa con 4’ a disposizione, batte Hamilton e segna in jumper usando il tabellone, i Magic evitano il supplementare e rifilano a Detroit la terza sconfitta nelle ultime tre gare. Orlando aveva sempre perso contro i Pistons negli ultimi nove incontri, ma stavolta non si scoraggia dopo una tripla da distanza siderale di Billups per il pareggio (100-100) a 4” dalla sirena, e Lewis indovina l’azione vincente nell’ultimo possesso.

Orlando: Turkoglu 26 (7/16), Howard 23. Rimbalzi: Howard e Bogans 8. Assist: Turkoglu 8.

Detroit: Billups 27, Hamilton 21 (8/17), Prince 20. Rimbalzi: Wallace 15. Assist: Billups 5.

Miami-Cleveland 90-97

Quattordicesima sconfitta consecutiva dei Miami Heat a cui non bastano i 42 punti di Dwyane Wade, troppo solo nell’attacco di Miami. L’unico giocatore degli Heat a segnare almeno 10 punti oltre a Wade è Shaquille O’Neal. Per il resto è buio totale. LeBron James risponde alla sfida con Wade con 28 punti e 5/5 dalla lunetta, e alla fine prevale Cleveland che può disporre di un maggior contributo dal supporting cast.

Miami: Wade 42 (17/29), O’Neal 10. Rimbalzi: Haslem 13. Assist: Wade 7.

Cleveland: James 28 (11/26), Ilgauskas 13. Rimbalzi: Ilgauskas 11. Assist: James 5.

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Pasquali in sella alla Virtus

All'indomani del divorzio da Stefano Pillastrini, la Bologna sponda bianconera si rivolge al 53enne ex vice di Ettore Messina che era fermo dal novembre 2006 dopo l'esonero di Reggio Emilia

BOLOGNA, 22 gennaio 2008 - Renato Pasquali è il nuovo allenatore della Virtus Bologna, in sostituzione di Stefano Pillastrini che ieri aveva formalizzato la sua separazione consensuale dal club emiliano. Veneziano, 53 anni, Pasquali, torna nel club in cui era già stato come vice allenatore di Ettore Messina. Da head coach in Italia vanta un sesto posto in A-2 con Forlì nel 1998-99 e un esonero dopo 6 partite in A a Reggio Emilia nella stagione 2005-06. All'estero ha allenato tre stagioni a Kyev conquistando il titolo ucraino nel 2005. Come vice è stato anche nello staff tecnico di Mike D'Antoni a Treviso.

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con mourning infortunato e che lascerà l'nba a fine stagione e con o'neal acciaccato pat riley e wade dovranno fare miracoli per tenere a galla miami...

boia cane oh...ho visto neanche 10 minuti di ceveland-miami.....gli heat sono veramente disastrosi, sia in fase difensiva che offensiva...

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Pasquali in sella alla Virtus

"E' un sogno che si avvera"

All'indomani del divorzio da Stefano Pillastrini, la Bologna sponda bianconera si rivolge al 53enne ex vice di Ettore Messina che era fermo dal novembre 2006 dopo l'esonero di Reggio Emilia

BOLOGNA, 22 gennaio 2008 - Renato Pasquali è il nuovo allenatore della Virtus Bologna, in sostituzione di Stefano Pillastrini che ieri aveva formalizzato la sua separazione consensuale dal club emiliano. Veneziano, 53 anni, Pasquali, torna nel club in cui era già stato come vice allenatore di Ettore Messina. Da head coach in Italia vanta un sesto posto in A-2 con Forlì nel 1998-99 e un esonero dopo 6 partite in A a Reggio Emilia nella stagione 2005-06. All'estero ha allenato tre stagioni a Kyev conquistando il titolo ucraino nel 2005. Come vice è stato anche nello staff tecnico di Mike D'Antoni a Treviso.

PAROLA DI COACH - Pasquali ha firmato un contratto fino al termine della stagione con opzione, a favore della società, per il 2008-09: "Sono molto onorato - le sue prime parole -, orgoglioso ed emozionato. E' un sogno che si avvera e che pensavo non si sarebbe mai più realizzato. Ci sono diverse cose da sistemare e altre che invece vanno confermate perché Pillastrini ha fatto il meglio che poteva. Quello che balza agli occhi è che la squadra non seguisse il basket di Pillastrini; non ha un leader designato per gestire i palloni importanti. Gli americani denotano inesperienza, e siamo deboli a rimbalzo. Probabilmente faremo un paio di innesti, ma dovremo decidere con attenzione".

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Nash e Bibby in cattedra

Suns e Kings in carrozza

Phoenix vince 114-105 a Milwuakee con 37 punti del playmaker canaedese, autore di un quarto periodo da favola. Sacramento travolge 128-94 New Jersey che è al sesto stop in fila

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Steve Nash, 33 anni, contro il cinese Yi Jianlian. Afp[/color]

NEW YORK, 23 gennaio 2008 – Solo due partite nel calendario Nba e i Suns arrivano a quota 30 vittorie andando a vincere a Milwaukee con 37 punti di Steve Nash. È crisi per New Jersey umiliata da una brillante Sacramento guidata da Ron Artest.

Milwaukee-Phoenix 105-114

I Bucks disputano una buona partita, ma non riescono a far durare lo sforzo per 48’ e nelle ultime fasi di gioco si devono inchinare alla classe di Steve Nash. Il playmaker dei Suns segna 15 dei suoi 37 punti nell’ultimo quarto ed è l’artefice del quarto successo consecutivo di Phoenix. Nash quasi si giustifica nel dopo gara per la sua grande serata in fase realizzativa che comprende 5/9 da tre e 6/7 ai liberi: “Non è proprio la mia specialità – dice Nash -. Preferirei senz’altro coinvolgere di più i miei compagni, ma oggi è andata così.” Anche Amare Stoudemire è determinante nell’ultimo quarto in cui segna 10 punti. I padroni di casa partono bene, conducono 62-54 all’intervallo e mantengono il comando fino alla tripla del 90-90 di Nash a 6’48” dal termine. Il primo vantaggio dei Suns arriva con un assist di Nash per Stoudemire (99-100). Quindi Nash realizza una tripla e dopo un recupero di Stoudemire, il canadese segna ancora da tre. Grant Hill è tornato a giocare dopo l’operazione di appendectomia e ha messo a segno 8 punti in 27’. Con la vittora contro i Bucks , Phoenix è la prima squadra della Western Conference a raggiungere 30 vittorie (30-12).

Milwaukee: Redd 28 (10/20), Bogut 19 (9/16). Rimbalzi: Bogut 13. Assist: Bell 8.

Phoenix: Nash 37 (13/23), Stoudemire e Bell 19. Rimbalzi: Stoudemire 12. Assist: Nash 10.

Sacramento-New Jersey 128-94

Per la prima volta nella stagione, il quintetto dei Kings può disporre di Mike Bibby che stravince il confronto con Jason Kidd, e il playmaker di Sacramento si esibisce insieme a Martin, Garcia e Artest in un clinic al tiro. New Jersey spreca troppo in contropiede (8 palle perse nel primo quarto) e si capisce subito che la crisi continua a durare. Le tante armi offensive a disposizione di Reggie Theus fanno saltare la difesa dei Nets che subisce il 58% e 9/15 nelle triple nel primo tempo (3/4 per Bibby e Garcia). All’intervallo i Nets possono contare su un valido contributo da un aggressivo Carter (6/8 per 14 punti e 5 assist), ma non dall’evanescente Jefferson che scompare di fronte a Ron Artest. Stranamente Kidd ha 10 punti, ma zero rimbalzi e un solo assist a metà gara (64-47). Nel secondo tempo, Sacramento continua a punire con un gioco brillante la difesa dei Nets che non provano neanche a pareggiare l’intensità degli avversari e sprofondano a -24 dopo tre quarti di gara. Jefferson raddrizza le sue cifre durante il garbage time. Nell’eccellente prova dei titolari dei Kings spicca Ron Artest, un mastino in difesa e un toro in attacco, che realizza 27 punti e recupera 5 palloni. Super anche la gara di Garcia e Udrih tra le riserve. Sacramento finisce con 15/24 da tre. I Nets scendono al nono posto nella Eastern Conference con la sesta sconfitta di fila.

Sacramento: Artest 27 (9/14), Martin 19. Rimbalzi: Miller e Martin 7. Assist: Miller 8.

New Jersey: Carter 21 (9/13), Jefferson 18. Rimbalzi: Nachbar 5. Assist: Carter 8.

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L'avete vista la schiacciata del play di New York (1,65!!!)

immagino sia nate robinson...alto mi pare 1.74 nn 1.65...

intanto hanno annunciato i 4 contendenti dello Slam Dunk Contest 2008:

Gerald Green (Minnesota T-Wolves) last champion

Dwight Hoeard (Orlando Magic)

Jamario Moon (Toronto Raptors)

Rudy Gay (Memphis Grizzlies)

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10° Giornata: 22/2/08

ASK Riga 80-83 Benetton Treviso

Artland Dragons 71-69 BC Kyiv

PBC Lukoil Academic Sofia 106-89 Elain Pau-Orthez

Classifica finale

Benetton Treviso 14

BC Kyiv 14

PBC Lukoil Academic Sofia 12

Artland Dragons 10

ASK Riga 6

Elain Pau-Orthez 4

Accoppiamenti sorteggio

1° Fascia

Besiktas JK (1)

DKV Joventut (2)

Lyubertsy Moscow Region (3)

Dynamo Moscow (4)

Gran Canaria Grupo Dunas (5)

Pamesa Valencia (6)

Turow Zgorzeleg (7)

Akasvayu Girona (:mrgreen:

2° Fascia

Benetton Treviso (9)

Turk Telekom (10)

BV Khimki Moscow Region (11)

Galatasaray Cafe Crown (12)

KK Buducnost (13)

BC Kyiv (14)

Asvel Basket Lyon (15)

Zadar (16)

3° Fascia

BK Ventspils (17)

Telindus BC Oostende (18)

PBC Lukoil Academic Sofia (19)

KK Hemofarm Vrsac (20)

BC Azovmash Mariupol (21)

Red Star (22)

Köln 99ers (23)

Unics Kazan (24)

4° Fascia

Asco Slask Wroclaw (25)

Allianz Swans Gmunden (26)

KK Bosna (27)

CEZ Nymburk (28)

Panionios Forthnet (29)

Elan Chalon (30)

Hapoel Jerusalem BC (31)

Artland Dragons (32)

Come funziona

Le squadre dell'urna 1 giocano contro quelle dell'urna 4, le squadre dell'urna 2 contro quelle dell'urna 3. Non possono giocare contro di loro squadre che erano nello stesso gruppo. Viene estratta prima una squadra dall'urna 1 e abbinata ad una squadra dell'urna 4, poi urna 3 ed urna 2. Le vincenti di questi 2 scontri giocano contro. Si gioca andata e ritorno con il ritorno sul campo di quella col numero più basso. Le 8 vincenti giocheranno le Final Eight al Palavela di Torino.

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immagino sia nate robinson...alto mi pare 1.74 nn 1.65...

intanto hanno annunciato i 4 contendenti dello Slam Dunk Contest 2008:

Gerald Green (Minnesota T-Wolves) last champion

Dwight Hoeard (Orlando Magic)

Jamario Moon (Toronto Raptors)

Rudy Gay (Memphis Grizzlies)

Su Sky hanno detto 1,65... già 1,74 se ha un po' di stacco è + normale in effetti.

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13° Giornata

Mercoledì 23 Gennaio 2008, ore 18.15

CSKA Moscow - Tau Ceramica

Mercoledì 23 Gennaio 2008, ore 19.15

Efes Pilsen - Aris TT Bank

Lietuvos Rytas - Unicaja

Mercoledì 23 Gennaio 2008, ore 20.30

Montepaschi Siena - Prokom Trefl Sopot

Le Mans Sarthe Basket - Cibona Zagreb

Mercoledì 23 Gennaio 2008, ore 20.45

Union Olimpija - Virtus Vidivici Bologna

AXA FC Barcelona - Lottomatica Roma

Giovedì 24 Gennaio 2008, ore 19.15

Zalgiris Kaunas - Olympiacos

Giovedì 24 Gennaio 2008, ore 19.45

Maccabi Elite Tel Aviv - Armani Jeans Milano

Panathinaikos - Fenerbahce Ulker

Giovedì 24 Gennaio 2008, ore 20.30

Chorale Roanne - Real Madrid

Giovedì 24 Gennaio 2008, ore 20.45

Partizan Igokea - Brose Baskets

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Su Sky hanno detto 1,65... già 1,74 se ha un po' di stacco è + normale in effetti.

ho guardato su nba.com e dicono 5'9 quindi 1,75... questa è la più precisa misura ma resta il fatto che è da pochi andare a schiacciare come nate... un pò mi ricorda webb e KJ...

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Toronto passa a Boston

Bargnani notte extralusso

I Raptors, trascinati da Calderon e da Andrea, vincono 114-112 in casa dei Celtics. Per Andrea una delle migliori serate in carriera: 20 punti, 7 rimbalzi e 7 assist

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Bargnani, 22 anni, in difesa su Garnett, 31. Afp

BOSTON (Massachusetts), 24 Gennaio 2008 - I Raptors conquistano il successo più pesante di questo campionato andando a vincere 114-112 al TD Banknorth Garden di Boston. Per i Celtics si tratta della loro prima sconfitta contro un avversario diretto dell’Atlantic Division. Toronto gioca una partita praticamente perfetta, tirando con percentuali da capogiro (58% dal campo, 71% da tre e 100% dalla lunetta). Nella serata in cui i Raptors assomigliano ai Lakers “Showtime”, Andrea Bargnani gioca alla grande, riuscendo a limitare i falli e rimanendo sul parquet per 40’. L’azzurro non solo è una spina nel fianco per la difesa di Boston, ma si fa rispettare al rimbalzo, difende con aggressività e mostra grande altruismo in attacco. Bargnani mette a referto numeri da prima scelta assoluta: 20 punti (4/8 da due, 3/6 da tre, 3/3 ai liberi), sette rimbalzi, sette assist e una stoppata, dimostrando che se riesce a non commettere falli, diventa un giocatore di tutt’altro peso dal quale Toronto non può prescindere.

IL MATCH - I Raptors mettono in grossa difficoltà Kevin Garnett e compagni dal primo minuto, poi rallentano nel terzo quarto e permettono ai Celtics di tornare davanti. Nell’ultimo quarto però sale in cattedra Jose Calderon il quale in punta di piedi si sta meritando una chiamata all’All Star Game. Boston sembra poter portare a casa il successo quando la tripla di Paul Pierce a cinque minuti dalla sirena la porta al +7 (102-95). Ma Carlos Delfino e Chris Bosh suonano la carica e riportano sotto gli ospiti. Il finale di gara è ricco di pathos. Boston torna davanti, ma a 10’’ dalla fine del match il solito Calderon trova il canestro più fallo. Lo spagnolo converte il tiro libero e Toronto va avanti 114-112.

EPILOGO - Ci sarebbe il tempo per i padroni di casa per trascinare il match al supplementare: i Celtics muovono il pallone con grande altruismo sul perimetro, Eddie House ha l’opportunità di chiudere i conti dalla lunga distanza ma l’ex giocatore di New Jersey fallisce la tripla. Ray Allen conquista il rimbalzo offensivo, ma anche la sua conclusione allo scadere non trova la retina. I Raptors così possono tirare un sospiro di sollievo ed esultare per un successo assolutamente meritato. “Questo per noi è un successo molto importante – sottolinea Calderon –, volevamo riuscire a battere i Celtics per capire le nostre reali potenzialità. Abbiamo giocato una partita davvero buona”.

Boston: Garnett 26 (11/16), R. Allen, Pierce 19, T. Allen 15. Rimbalzi: Garnett 7. Assist: Pierce 9.

Toronto: Calderon 24 (5/6, 3/4), Bosh, Parker 23, Bargnani 20, Delfino 15. Rimbalzi: Bargnani, Bosh 7. Assist: Calderon 13

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Duncan guarisce gli Spurs

Minnesota fa male a Phoenix

San Antonio chiude una striscia di otto sconfitte contro squadre dal record positivo. Un devastante Al Jefferson trascina i I T'wolves, Iverson fa 15/18 ai liberi nel successo di Denver, Turkoglu (4/6 da tre) trascina Orlando alla terza vittoria consecutiva

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Kobe Bryant segna in acrobazia contro Duncan. Afp

NEW YORK (Usa), 23 gennaio 2008 - Dopo una striscia negativa insolita, San Antonio ritrova contro i Lakers orgoglio e vittoria contro squadre dal record positivo. Con un Al Jefferson devastante (contro Stoudemire), Minnesota conquista un sorprendente successo su Phoenix e infila la prima doppietta stagionale.

San Antonio-L.A. Lakers 103-91

Gli Spurs vincono per la prima volta nelle ultime otto gare disputate contro una squadra dal record positivo. Migliore in campo Tim Duncan, autore di 28 punti a cui aggiunge 17 rimbalzi. Il terzo quarto è decisivo e San Antonio dopo un primo tempo sottotono chiude la frazione 31-12.

San Antonio: Duncan 28 (12/21), Udoka 18. Rimbalzi: Duncan 17. Assist: Ginobili, Duncan e Parker 4.

L.A. Lakers: Bryant 29 (12/27), Turiaf 14. Rimbalzi: Odom e Bryant 12. Assist: Bryant 5.

Denver-Atlanta 107-100

Non basta ad Atlanta un immenso Josh Smith che chiude con una tripla doppia più 5 stoppate e 3 recuperi. Assente Carmelo Anthony, Allen Iverson fa 15/18 ai tiri liberi e insieme a Camby (21 rimbalzi e 4 stoppate), Martin e Kleiza permette a Denver di uscire vittoriosa dal campo contro una squadra che lotta fino alla fine.

Denver: Iverson 29 (6/21, 15/18 tl), Kleiza 23, Martin 20. Rimbalzi: Camby 21. Assist: Carter 9.

Atlanta: Smith 22 (8/23), M. Williams 20. Rimbalzi: Smith 12. Assist: Smith 10.

Cleveland-Washington 121-85

Con una prova offensiva di squadra che rasenta la perfezione, secondo le parole LeBron James, i Cavs distruggono Washington ottenendo una striscia vincente di 5 partite. Ilguaskas non sbaglia una conclusione e chiude con 10/10 dal campo. Cleveland si scatena nel terzo quarto in cui mette a segno 44 punti con 16/229 rimbalzi e dal campo e 10/10 dalla lunetta, e aggiunge 19 rimbalzi, 14 assist e zero turnover. James chiude con 23 punti, 8 rimbalzi e 8 assist.

Cleveland: Ilgauskas 24 (10/10), James 23. Rimbalzi: Gooden 10. Assist: James 8.

Washington: Haywood 11. Rimbalzi: Songaila 6. Assist: Songaila 6.

Charlotte-Dallas 95-102

La squadra di Sam Vincent (ex collaboratore di Avery Johnson) spaventa Dallas con una rimonta nell’ultimo quarto, ma non riesce a completare lo sforzo. I Mavs sprecano un vantaggio di 14 punti nel periodo finale permettendo a Charlotte di portarsi a -3 con 3’ scarsi da giocare. Un canestro di Terry e 10/10 dalla lunetta per Dallas nelle ultime battute mette al sicuro il successo.

Charlotte: Okafor 21 (10/14), Wallace 15. Rimbalzi: Okafor 10. Assist: McInnis 9.

Dallas: Howard 32 (10/16), Nowitzki 21. Rimbalzi: Nowitzki 11. Assist: Nowitzki 6.

Philadelphia-Detroit 78-86

Dopo aver perso le ultime te partite, Detroit non ha nessuna intenzione di allungare la striscia e fa valere la propria superiorità contro i malcapitati Sixers. Detroit tira con il 45%, ma vince con la difesa che concede a Philadelphia solo 78 punti.

Philadelphia: Green 16, Iguodala 15. Rimbalzi: Dalembert 13. Assist: Iguodala e Miller 5.

Detroit: Hamilton 21 (9/12), Billups 19. Rimbalzi: McDyess 8. Assist: Wallace 6.

New Orleans-Portland 96-81

Sesto successo in altrettante partite per New Orleans con la riserva Jannero Pargo migliore in campo. Pargo entra nel secondo quarto e ispira gli Hornets a rimontare un deficit di 12 punti per passare al comando prima dell’intervallo e restarci fino al termine della gara.

New Orleans: Pargo 24 (10/18), West 22. Rimbalzi: Chandler 14. Assist: Paul 10.

Portland: Aldridge 17 (8/14), Blake 15. Rimbalzi: Aldridge 8. Assist: Roy 6.

Minnesota-Phoenix 117-107

Con Al Jefferson devastante contro Stoudemire, che ha sofferto il confronto diretto con l’avversario anche nelle ultime due precedenti sfide, Minnesota sconfigge i Suns per la seconda volta e ottiene le prime due vittorie consecutive stagionali. Jefferson segna un career high di 39 punti e aggiunge 15 rimbalzi, vincendo il duello con Stoudemire che parte bene in attacco, ma poi si raffredda e assiste in difesa alla grande serata di Jefferson. Minnesota va a + 21 nel primo tempo e nel finale Phoenix si avvicina solo a -10.

Minnesota: Jefferson 39 (15/29), Jaric 15. Rimbalzi: Jefferson 15. Assist: Jaric 10.

Phoenix: Stoudemire 33 (14/16), Nash 21. Rimbalzi: Stoudemire 6. Assist: Nash 16.

Chicago-Indiana 108-95

Con Luol Deng e Ben Gordon infortunati, è Kirk Hinrich a caricarsi sulle spalle l’attacco di Chicago e grazie ai suoi 38 punti (14 nell’ultimo quarto) i Bulls superano Indiana con un ottimo ultimo quarto. Nocioni contribuisce con 24 punti, di cui 6 durante il parziale di 17-0 che dal 29-29 lancia Chicago al comando.

Chicago: Hinrich 38 (14/21), Nocioni 24. Rimbalzi: Noah 15. Assist: Hinrich 10.

Indiana: Granger 22 (11/18), Rush 13. Rimbalzi: Foster 11. Assist: Tinsley 6.

L.A. Clippers-Sacramento 111-85

Alla seconda gara di un back to back, i King danno via libera ai Clippers nel secondo tempo perdendo il confronto su tutti i fronti: rimbalzi (30-40), assist (20-30), turnover (21-13) e percentuali di tiro. Tre giocatori dei Clippers, Thorton, Kaman e Maggette segnano almeno 20 punti.

L.A. Clippers: Thorton 23, Maggette 21, Kaman 20. Rimbalzi: Kaman 21. Assist: Cassell 7.

Sacramento: Bibby 16, Miller 15. Rimbalzi: Miller 12. Assist: Bibby 5.

Memphis-Orlando 85-112

Hedo Turkoglu guida con 4/6 da tre una grande serata di Orlando nelle triple. I 18 canestri da tre realizzati rappresentano il record della franchigia. Per i Magic è la terza vittoria consecutiva. L’incontro scivola via dalle mani dei padroni di casa dopo un parziale di 17-8 subito nel finale del primo tempo.

Memphis: Gay 20 (7/11), Gasol 17. Rimbalzi: Gasol 11. Assist: Conley e Gasol 5.

Orlando: Turkoglu 26 (10/16), Lewis e Howard 16. Rimbalzi: Howard 10. Assist: Arroyo 7.

Seattle-Houston 109-107

Con un grande Tracy McGrady, perfetto nel finale, Houston ha la meglio su Seattle dopo che Durant sbaglia la tripla della vittoria allo scadere. McGrady dà una lezione al rookie di Seattle con tre azioni decisive che consegnano la vittoria a Houston. T-Mac segna la tripla del sorpasso a 1’27” dalla sirena, a cui fa seguire altri due punti in entrata, quindi va via sul fondo e scarica un ottimo assist per la tripla di Alston. Seattle è a -2 ed ha l’ultimo possesso per vincere, ma la conclusione di Durant è lunga sul ferro.

Seattle: Durant 25 (12/23), Szczerbiak 22. Rimbalzi: Collison 14. Assist: Ridnour 8.

Houston: McGrady 28 (13/23), Yao 26. Rimbalzi: Yao 12. Assist: Alston 8.

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Roma espugna Barcellona

Tutto facile anche per Siena

Complice la sconfitta del Cibona, la Lottomatica approda alla Top 16. Grande mattatore Ray. In casa Montepaschi quattro giocatori in doppia cifra nel successo netto per 87-64 sui polacchi del Prokom Trefl Sopot. In evidenza Sato ed Eze

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Keith Mc Leod, ottimo impatto contro il Trefl Sopot. LaPresse

MILANO, 23 gennaio 2008 - Missione compiuta. La Lottomatica Roma batte il Barcellona per 77-75 e centra la Top 16. Dopo le sconfitte in campionato contro Avellino e Montegranaro, anche Siena si rialza in Eurolega archiviando senza problemi la pratica Prokom Trefl Sopot nella sesta giornata di ritorno del Girone A: 87-64 il risultato finale.

Barcellona-Lottomatica Roma 75-77

Se volevate una prova del fatto che la Lottomatica, malgrado i suoi alti e bassi, ha tutto per essere una grande squadra, eccola. I ragazzi di Jasmin Repesa sbancano il parquet del Barcellona (solo il Panathinaikos aveva vinto lì), con una prestazione di grandissimo orgoglio e spirito di sacrificio, e un Ray strepitoso nel finale. I capitolini iniziano subito con la verve giusta, precisissimi da fuori e con un atteggiamento difensivo tanto rischioso quanto efficace (molti giocatori flottanti e i piccoli spesso in aiuto) che manterrà per tutta la gara. Uno degli ex, Roko Ukic, mette un poderoso 4/5 da fuori a cavallo dei primi due quarti, Lorbek partecipa con un 2/2 e così arriva il primo allungo (12-17, poi 22-28 a 9'26 dall'intervallo), ma qui l'attacco romano s'inceppa, mentre il reparto lunghi di Ivanovic colleziona rimbalzi in attacco (bene Ilyasova) e finisce il secondo quarto su un break di 9-0 (39-35 a metà gara). Il terzo periodo inizia con la tripla di Acker, che sembra presagio di sventura: invece si sveglia Garbini, che spara tre triple in tre minuti e mette Roma avanti di 3 (46-49 a 6'07 dall'ultimo break), ma commette subito dopo il suo quarto fallo. Il Barça legge bene la difesa romana, ma spesso dopo almeno un rimbalzo d'attacco (debolezza cronica della Lottomatica), ma un abulico (fino a lì) Allan Ray decide di mettersi a giocare: due penetrazioni con virata e appoggio (la seconda col fallo di Basile), ed è +6 Roma (48-54 con 3'53 nel 3q). A tenere in piedi i blaugrana, oltre ai rimbalzi, c'è Gianluca Basile: sua la tripla del -1 (59-60 a 8'56 dalla fine), sua quella del +2 (68-66 a 4'01) in una partita ora decisamente intensa ma meno fluida che nei primi 30'. È clima da battaglia, e nessuno si tira indietro: Roma resiste malgrado i troppi possessi concessi, e aspetta il suo leader. Lo trova. Allan Ray, con 1'12 sul cronometro, spara la tripla del +1 dall'angolo, trovato da Ukic (70-71), poi conquista due rimbalzi capitali e a 16'' dalla fine, dalla lunetta, mette i punti che permettono agli ospiti di comandare tatticamente (70-73). Da lì è guerra di nervi ai tiri liberi: non sbaglia nessuno fino al secondo tentativo di Lakovic, a 3'' dalla fine, ma il rimbalzo è romano. E la Top 16, complice la sconfitta del Cibona, è realtà!

Montepaschi Siena-Prokom Trefl Sopot 87-64

Poker. Quattro giocatori in doppia cifra e doppiaggio nel saldo recuperate/perse (20 contro 10). Il Montepaschi si sbarazza dei polacchi senza tante sbavature, affidandosi ai punti di Romain Sato (16) e al gran lavoro difensivo di Benjamin Eze (6 rimbalzi ed altrettanti recuperi). L'Mps gioca a carte scoperte, puntando sui suoi due assi, che confezionano subito il 13-0 dopo 4'19''. Dentro c'è anche un delizioso halley-oop Mc Intyre-Eze. I polacchi invece non pescano alcunché, scartano i primi 8 attacchi con altrettante perse, compresa un'infrazione di 24 secondi per il possesso. Il primo canestro Prokom è dell'ex-biancoverde Tomas Masiulis al 5'35'' (13-2). Siena costruisce e finalizza con precisione. Mc Intyre viaggia con 5 assist a metà gara, Ilievski in cabina di regia non sbaglia un tiro, e anche l'ultimo arrivato, Keith Mc Leod, fa intravedere progressi. Suo il tre punti che fissano il punteggio a metà gara, dopo il 38-18 del 16'29'' a firma di Lavrinovic, in netta ripresa dopo l'infortunio di inizio anno. Si riprende nel segno di Bootsy Thornton. Sigla sei punti, compreso il massimo vantaggio sul 54-26, mentre gli ospiti timidamente provano qualche giocata sottocanestro con Stanojevic (59-38). In evidenza anche Pape Sow. L'ex-Solsonica Rieti si muove bene nei meccanismi di gioco polacco, sfiorando la doppia-doppia (10 punti, 8 rimbalzi). Siena intanto sperimenta e dà spazio ai nuovi innesti, come quello di Hector Romero che sul finire del tempo fa vedere anche un buon giro e tiro da sotto (79-58), ed il trepunti sul fischio della sirena.

Gazzetta.it

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Finalmente segnali di vita da parte del Mago ... 20 punti con il 50% dal campo , 7 rimbalzi e 7 assist contro la miglior squadra della lega. Speriamo non sia solo un episodio ...

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