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Dematteis racconta: "Io ciclista pulito"


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Dematteis racconta: "Io ciclista pulito"

Il 23enne professionista della Tenax-Menikini risponde a Candido Cannavò che cercava il nome di un corridore sulla cui "pulizia" si potesse mettere la mano sul fuoco.

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MILANO, 3 agosto 2007 - Lunedì scorso, nella sua rubrica "Fatemi capire", sulla Gazzetta dello Sport, Candido Cannavò si rivolgeva ai corridori: «Ho chiesto nell’ambiente il nome di un solo corridore sul cui nome si possa mettere la mano sul fuoco: nessuno ha saputo pronunciarlo». Sull’argomento, abbiamo ricevuto la lettera di Miculà Dematteis, professionista piemontese di 23 anni, che pubblichiamo

Gentilissimo signor Cannavò, sono Miculà Dematteis, 23 anni, corridore professionista della Tenax-Menikini. Le scrivo con riferimento all’articolo, apparso il 30 luglio 2007 sulla Gazzetta dello Sport, "Corridori smettetela di mentire". Essendo un corridore e sentendomi quindi coinvolto dalle Sue osservazioni, Le preciso quanto segue. Corro in bicicletta dal 1997. Esordiente, allievo, juniores (nella S.C. Vigor Piasco) e dilettante (Sanpellegrino Bottoli Artoni con Secondo Volpi e Zalf Desireè Fior con Luciano Rui). Nel 2006 sono approdato al professionismo alla corte di Fabio Bordonali.

GIORNATA - Sperando di non annoiarLa, Le racconto la mia giornata tipo. Sveglia alle ore 7.00-7.30. Colazione. Un’occhiatina fuori per controllare il tempo, mi vesto e via in bici. Due, tre, quattro, cinque o sei ore, a seconda del tipo di allenamento. Ripetute, potenziamento, dietro macchina o solo una semplice sgambatina. Dipende. Ritorno a casa. Pranzo. Al pomeriggio un po’ di relax, leggo, scarico i dati del cardiofrequenzimetro sul computer. Cena e poi a nanna, quasi mai dopo le 23. Da lunedì a domenica, Natale, Capodanno, Pasqua, tutto compreso. Estate e inverno, autunno e primavera. Con il sole o con la neve. Sono attento all’alimentazione, ma senza rinunciare a un po’ di cioccolato e a qualche gelato, per cui vado pazzo! Amo molto la montagna, ma rinuncio alle passeggiate, non adatte ai muscoli di un ciclista. Ho una moglie, con cui mi piacerebbe fare qualche weekend al mare, ma non si può. Devo allenarmi. Non ho mai fatto uso di sostanze dopanti. MAI. Ho un medico, sì, quello del Servizio sanitario nazionale, cui mi rivolgo per curare l’influenza e il mal di gola.

CARRIERA - Nella mia carriera di ciclista (da dilettante a ora) ho corso circa 340 corse e ne ho portate a termine almeno 330. Da dilettante: 2° al Giro delle Pesche Nettarine e 1° dei giovani; 2° al Palio del Recioto (internazionale); 1° nella 4ª tappa del Giro del Veneto; 2° in classifica; 4° al Giro d’Italia 2004 (vinto da Marzano, 2° Bertuola, 3° Pozzovivo, 5° Riccò). Ho fatto 2° al Palio del Recioto 2005 (1° Kunitski e 3° Riccò). La vittoria di tappa al Giro del Veneto è stata un’emozione bellissima. Da professionista non ho ancora vinto. Ho però assaporato la gioia di transitare nelle prime posizioni in più di una gara, in mezzo a due ali di folla che mi incitavano. Una bella soddisfazione. Fatica ripagata.

STAGIONE - Il mio ematocrito è 48,5 a gennaio, ora è a 43. Per me è normale. Significa che sono stanco. Quest’anno ho fatto 25.400 km in bicicletta e sono un uomo, non una macchina. Amo molto il mio lavoro. Lo faccio con passione. È un lavoro duro, che richiede molti sacrifici, ma finché le mie gambe e la mia testa mi sosterranno, io ce la metterò tutta. Nel 2006 la mia stagione si è conclusa i primi giorni di settembre. Per qualche giorno non sono salito in bici, ma il 19 settembre l’ho ripresa e ho fatto la Cuneo-Pinerolo (sono sicuro che Lei se la ricorda, la mitica tappa del Giro d’Italia 1949 vinta da Coppi). Sono partito da Piasco, dove vivo, transitando per Cuneo e passando dal Colle della Maddalena, Vars, Izoard, Briançon, Monginevro, Sestriere, Pinerolo e Piasco. Totale 324 km, 11 ore e 20 minuti in bicicletta. Da solo. Io e la mia bici. È stato bellissimo.

IMPEGNO - Il ciclismo è uno sport magnifico, fatto di forza, potenza e tattica. Io continuerò ad allenarmi duro, crederci e dare tutto me stesso per cercare di salire sul podio e onorare lo sponsor. Non sarà facile, ma quando succederà sarò stato ripagato di tutte le rinunce, con la consapevolezza che il mio ciclismo pulito esiste. Penso che Lei non abbia mai sentito parlare di me, ma sono sicuro che se chiederà nell’ambiente il nome di un corridore sul cui nome si possa mettere la mano sul fuoco e magari suggerirà il mio, troverà molte persone che lo faranno. Per gli altri io non garantisco. Con stima.

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si è vero il ciclismo pulito esiste anche ai vertici ma vai a vedere questo corridore quante gare a concluso da professionista e le gare dove è transitato davanti quali sono ...

giro dell'etna?

gp costa degli etruschi?

cmq si lui è un signor corridore ... ma nn vincerà mai da professionista

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Ma nn è troppo alto 48.5 di ematocrito???

no.... fai conto che gli sportivi ce l'hanno più alto naturalmente.....

EMATOCRITO (HMT)

Esame che misura la quantità percentuale dei globuli rossi rispetto alla frazione liquida del sangue; la sua sigla è HMT.

Valori considerati normali sono 38 - 52% per l’uomo, 36 - 46% per la donna.

Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da alcolismo, da diabete, da insufficienza renale acuta, da peritonite, da policitemia, da poliglobulia, da uso di diuretici, da ustioni, da vomito, da disidratazione.

Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemie, da aplasie midollari, da carenza di ferro, da carenza di vitamina B12, da cirrosi epatica, da collagenopatie, da emorragie, da infezioni gravi, da insufficienza renale cronica, da leucemie, da tumori maligni.

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"Voglio incastrare Contador"

Jaksche, primo "pentito", si offre all'agenzia mondiale antidoping per demolire il vincitore del Tour

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Joerg Jaksche, ciclista tedesco e primo vero "pentito" nell'ambito della lotta al doping, si è offerto all'agenzia mondiale antidoping (Wada) per incastrare Alberto Contador, lo spagnolo vincitore dell'ultimo Tour de France. Lo scrive il quotidiano sportivo spagnolo As, che riporta la notizia anche sul proprio sito, precisando che "l'agenzia mondiale antidoping sta già studiando il grado di coinvolgimento di Contador nell'operazione Puerto". As specifica anche che la notizia era già uscita sul giornale tedesco Suddeutsche Zeitung. In Spagna Contador è stato scagionato nell'ambito dell'inchiesta sui rapporti fra molti atleti, in particolare ciclisti, e il medico Eufemiano Fuentes, ritenuto un guru del doping, ma il presidente della Wada, Richard Pound vuole approfondire la questione.

Così, secondo As, si è messo in contatto con Werner Franke, studioso tedesco dell'università di Heidelberg, trasformatosi in un paladino della lotta al doping, che ha studiato a fondo tutte le carte dell'Operazione Puerto. Franke è un convinto sostenitore della teoria che Contador sia implicato a pieno titolo nella vicenda (lo ha detto pubblicamente in un'intervista alla tv tedesca Zdf), e ha già fatto pervenire i documenti chiestigli da Pound nella sede della Wada a Montreal. Secondo Franke, "la vittoria di Contador al Tour è il maggior inganno nella storia dello sport".

Quanto a Jaksche, che ha ammesso di essere uno dei clienti di Fuentes, As ricorda che il tedesco è stato compagno di squadra di Contador nella Liberty, il cui medico, secondo lo stesso Jaksche, era in contatto con Fuentes, "dal quale ha ricevuto dei documenti". "Io mi sono dopato con tutto ciò che era scritto in quelle carte", ha detto ancora il tedesco, che avrebbe assunto insulina, ormone della crescita, ormoni femminili ed anabolizzanti.

Jaksche non esclude che i suoi compagni della Liberty abbiano avuto il suo stesso comportamento "anche se io non ho mai visto lo spagnolo (Contador, ndr) che si dopava". Ha comunque offerto piena collaborazione alla Wada, secondo As in cambio di uno sconto di pena.

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incensare i ciclisti puliti, che tristezza....

ossia far sembrare eroi quello che dovrebbe essere la normalità... no comment..

Su Contador:

Jaksche non esclude che i suoi compagni della Liberty abbiano avuto il suo stesso comportamento "anche se io non ho mai visto lo spagnolo (Contador, ndr) che si dopava". Ha comunque offerto piena collaborazione alla Wada, secondo As in cambio di uno sconto di pena.

E allora che parla a fare??? Ora abbiam anche i "pentiti" ahahahah

Cioè vuole incastrarlo ma ammette che non lo ha mai visto doparsi, 1 GENIO!!!

Jaksche ma fACCE 'O FAVORE!

:D

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ridicolo..a dir poco ridicolo..nemmeno lo stesso Fuentes ha mai visto Contador e continuano a tentare di incastrarlo...

Medici su medici continuano ad affermare che si è dopato, nelle 6000 pagine del dossier c'è anche il suo nome e voi continuate a dire che vada pane e acqua...

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Secondo me non si è mai dopato, come sono risultati puliti pure le altre giovani promesse liberty;

Arroyo(CGE),Gonzalos rios(CGE), Davis(DSC), Paulinho(DSC), Barredo L.(QST), Navarrro(AST),De kort(AST),Kemps(?)

Spero siano tutti.

E non penso lo farà mai, visto che se lo facesse ci andrebbero di mezzo pure tutti gli altri.....

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beh... considerando che ha vinto il Tour...

se l'ha vinto da pulito sarebbe proprio idiota a doparsi dopo....

se invece anche lui non è pulito...

in fondo noi non sappiamo con certezza nemmeno quando e quanto Ivan Basso si sia dopato....

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Medici su medici continuano ad affermare che si è dopato, nelle 6000 pagine del dossier c'è anche il suo nome e voi continuate a dire che vada pane e acqua...

non dico che va a pane e acqua dico che mi fa rider che chi dice che fa il pentito e lo vuole incastrare ammette che a quanto ne sa non centra con fuentes...

come se io dicessi che ti voglio incastrare come ladro, ma a quanto ne so non credo tu abbia mai rubato...

son solo io che noto una ironica contraddizione nel concetto? :wink:

beh... considerando che ha vinto il Tour...

se l'ha vinto da pulito sarebbe proprio idiota a doparsi dopo....

se invece anche lui non è pulito...

in fondo noi non sappiamo con certezza nemmeno quando e quanto Ivan Basso si sia dopato....

appunto quotando wold noi non sappiam nulla ma facciamo accuse... mi par 1 po eccessivo...

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