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1o Pressure Test - Coppa del Mondo - Risultati


emmea90

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  • Amministratori

1o Pressure Test - Coppa del Mondo - Risultati

Percorsi Presentati

Bugo96: http://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/4358

Dg1107: http://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/4359

Sagan99: http://www.la-flamme-rouge.eu/maps/tours/view/4322

Francescograssi: stendiamo un velo pietoso, che è meglio

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  • Amministratori

Bugo96

Emmea90

La prima prova non è male anche se il trasferimento Sanremo > Catalogna è considerato piuttosto faticoso ed impegnativo quindi credo che il corridore che voglia fare entrambe non partecipi a questa corsa. La posizione in cui è stato piazzato l'arrivo, poi, è totalmente ridicola. In generale la prima parte mi sembra abbastanza dura. Non condivido la scelta del primo back-to-back tra Alpi e Pavé visto che sono per due tipologie di corridori diversi oltre al fatto che il pavé ha un solo settore facile nel finale. Tra l'altro hai inserito quella del pavé il giorno dei campionati nazionali. Il Coblenza come stile mi somiglia molto a Los Angeles mentre il simil-fiandre in Inghilterra è molto bello. Anche qua un b2b strano con una classica che ha un percorso decisamente poco attraente. Anche le due finali mi sembrano un po' la stessa cosa. In generale la totalità delle corse privilegia i Vallonari senza ogni dubbio. Mi sembrano un po' corti alcuni percorsi di pochissimo sopra i 200 chilometri. Questione paesi storici: completamente ignoranti Belgio ed Olanda. Ok la Francia e 2 in italia ma ne avrei fatta una sola tra Austria, Spagna ed Irlanda. Non è una prova esaltante seppur i percorsi siano positivi per la scelta dei paesi e la distribuzione con la maggior parte delle classiche nel periodo finale dell'anno, oltre al fatto che ci sono tante "gialle" di "media montagna" e poche di "cote". Vediamo cosa fanno gli altri.

 

Nasdon33

La prima classica non mi piace molto in quanto la avrei fatta più dura, in questo modo alcuni valloni specialisti di profili simili come Alaphilippe potrebbero preferire comunque la Sanremo. Appunto perché al Catalogna è pieno di scalatori avrei osato qualcosa in più. La classica austriaca non mi piace molto e soprattutto non mi sembra il momento migliore con corridori impegnati nel vicino Romandia, nello Yorkshire e il giorno seguente al Francoforte. Corsa interessante in America anche se mi dice poco come tipo di difficoltà.

Bella la classica di Albertville e anche il pavè, però non c'è correlazione tra le due classiche. Interessante la classica di Coblenza e bella quella di Halifax anche se avrei aggiunto qualche settore in più.

Faccio un po' fatica a capire il senso della classica irlandese. Bello il Giro dell'Appennino ma già il Giro dell'Emilia termina sul San Luca, avrei evitato, soprattutto perché si tiene il giorno prima!

La classica finale non sarebbe neanche male ma assomiglia fin troppo ad altre classiche della CDM oltre che correre dopo il Lombardia non sarà così facile.

In generale direi che manchino nazioni importanti che avrei evitato di togliere, in particolare il Belgio.

 

Papaloukass

Copa Catalana: dal nome più che una corsa ciclistica mi sembra una rivisitazione della crema catalana... a parte questo, la data è scomoda, il potenziale della zona non è sfruttato a dovere (si poteva e doveva rendere più dura) e l'arrivo è posizionato abbastanza a caso.

Trofeo dell'Austria Orientale: anche in questo caso la corsa è inserita in una data scomoda, in contemporanea con altre gare medio-importanti. Location e percorso non mi convincono: troppo facile per essere di media montagna, troppo duro per favorire i velocisti puri. Volendo terminare a Graz avrei cercato di concentrarmi sulla salita di Mariatrost dal versante preso in discesa.

Californian Cup: Avrei cercato di indurire la parte centrale, ma in generale non male.

Tour of Savoie & Haut Savoie: pure qua avrei sicuramente indurito prima della Forclaz de Montmin.

GP Valenciennes: l'originalità è il problema maggiore, nulla da dire per il percorso.

Gp Coblenza: la location mi sembra un po' forzata, ok il percorso.

Nottingham-Halifax: esattamente quello che mi aspettavo da una classica inglese.

Count of Kerry Tour: leggendo Count(y) of Kerry la prima cosa che viene in mente è il Ring of Kerry: avrebbe avuto più senso seguire il suo intero percorso, con partenza e arrivo a Killarney, invece di deviare verso Dingle e Tralee con un percorso decisamente scadente.

Giro dell'Appennino: dal nome mi sarei aspettato uno svolgimento in una zona tutt'altro differente. Buono il percorso, grave però l'arrivo-copia del Giro dell'Emilia, sarebbe stato molto meglio scegliere un'altra località come arrivo.

Torino-San Remo: non male, ma così diventano davvero troppe le gare per collinari.

Tirando le somme buona la distribuzione delle tipologie di corse, con un discreto equilibrio tra alta montagna, collina e pianura. Male invece la totale assenza di corse nel Benelux.

 

Gigilasegaperenne

Copa Catalana: Al di là della data non proprio felice, non credo che la corsa sfrutti al meglio le potenzialità del territorio. Il profilo sembra promettente, ma a conti fatti le difficoltà non sono trascendentali.

Trofeo dell'Austria Orientale: Anche sorvolando sul fatto che la location non dice niente, pure qui mi sembra che il nodo principale sia il percorso piuttosto insipido. Anche qui collocazione in calendario non azzeccata secondo me.

Californian Cup: Percorso discreto, e chiaramente qui la location è interessante. Magari potevi sforzarti un po' di più con il nome della corsa, calcolando che si arriva nella Città degli Angeli e la California è il Golden State.

Tour of Savoie & Haut Savoie: Cominciare sbagliando il nome Haute-Savoie non è esattamente il viatico migliore per vendere la corsa. C'è una fase piatta forse un po' lunga, ma nel complesso il percorso mi pare buono.

GP Valenciennes: Non è originale, ma trattandosi di pavé stare sul classico mi sembra legittimo.

GP Coblenza: Percorso buono, anche se l'ambientazione non è particolarmente suggestiva.

Nottingham-Halifax: Buona, anche se per me potevi calcare un po' di più la mano con le difficoltà.

Count of Kerry Tour: Bellissimi paesaggi, il senso del percorso però mi sfugge.

Giro dell'Appennino: Una bellissima corsa mandata in vacca dalla scelta di prendere l'arrivo da un'altra classica.

Torino-San Remo: Non sentivo l'esigenza di una classica con arrivo a Sanremo. Il percorso comunque è buono in sé, secondo me appesantisce però un programma già pro-corridori da Liegi.

Conclusione: non mi sembra ottimale la distribuzione tra le diverse tipologie di corridori. Cosa molto più importante, trovo assurdo fare 0 classiche in Belgio e in Olanda e farne una in Irlanda e Austria.

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  • Amministratori

Dg1107

Emmea90

Anche qua non mi piace più di tanto la distribuzione con solamente quattro corse nella prima parte di stagione. Mi piace l'idea di provare a scopiazzare in Bahrain un mondiale stile Qatar ma per la lunghezza è una classica che faticherei a classificare World Tour: considerate le difficoltà altimetriche nulle andava perlomeno portata oltre i 250 km. La classica monegasca è bella ma sotto i 200 km. Quella di Madrid è una delle cose più brutte mai viste. La classica di SPA porta un po' di tradizione in Belgio ma non capisco cosa mi rappresenti rispetto alle normali Liege e Fleche. In compenso so cosa c'è di sbagliato, del pavé in discesa oltre al fatto che non mi piacciono classiche così col mostro finale (Targnon) perché spesso tiene la corsa chiusa. Il Gp Wien è finalmente al posto giusto al momento giusto ed in una città adatta ad esso. La Roubaix al contrario presenta gli stessi problemi di quella di Bugo, oltre ad essere meno originale. Il Depuis la Wallonie non capisco cosa mi dovrebbe rappresentare di diverso dalla versione facilitata di un Fiandre. Quella di Washington non è per velocisti: è una tappa piatta di un eventuale USA Tour. Il finale è forse eccessivamente duro per la fine della stagione. Andando a vedere il complesso sicuramente vi sono più varietà di percorsi e più bilanciamento rispetto a Bugo anche se mancano un paio di classiche veramente lunghe (oltre i 260 km). C'è da dire che non hai rischiato tantissimo e hai proposto molti "già visto" rielaborati.

Nasdon33

Orribile il GP del Bahrain, oltre all'assenza di salite c'è un continuo cambio di direzione che non andrà a favore dei ventagli.

Tra il chilometraggio e il circuito un po' senza senso questa classica di Monaco non mi piace per nulla.

La classica di Madrid assomiglia un po' ad un GP di Francoforte e dopo il GP Bahrain avrei evitato un'altra classica con fase finale così monotona.

Bella la classica di Spa ma segue troppe salite chiave della Liegi.

Per quanto riguarda Vienna l'idea di un circuito così non mi attira particolarmente, se proprio volevi tenerlo lungo potevi allungarlo un po' da passare sotto il traguardo ad ogni giro.

La Roubaix al contrario oltre ad essere poco originale secondo me poteva avere un chilometraggio maggiore, la vicina classica fiamminga può starci per me, ma il finale così non mi piace per niente con nulla di complicato prima del Muur dopo il Taaienberg.

Con la classica di Washington siamo a ben 3 classiche scontate o quasi per velocisti, decisamente troppe.

La classica del Veneto non mi piace particolarmente(fin troppo dura) oltre al fatto che è difficilmente percorribile da chi corre il Giro dell'Emilia.

La classica di Halifax sembra un'accozzaglia di salite, decisamente esagerato il numero. Inoltre la salita finale ha del pavè non segnalato.

In generale sono stati toccati i principali stati, ma credo che ci siano troppe classiche per velocisti senza grandi chance di insidiarli.

Papaloukass

GP Bahrain: l'idea di una corsa araba ci sta, ma la realizzazione lascia molto a desiderare: lunghezza a parte, oltre ad essere davvero altimetricamente povera (ma d'altronde la zona è quel che è) la planimetria che non sfrutta il possibile vento.

La Principauté Sale: grave che una prova di Coppa del Mondo non si avvicini nemmeno lontanamente ai 200 km, a prescindere dal percorso che non sarebbe male, anche se quel circuito l'avrei evitato cercando altro sterrano in giro.

La Ruta Hacia La Capital: più che una classica mi sembra una tappa di un GT; non riesco a darle un'identità, potevi renderla più dura e imprevedibile.

Rondes Van Belgische Muren: i problemi sono principalmente due: si passa per le stesse strade di 7 giorni prima (pecca di originalità) e lo strappo più duro, il Mur de Targnon, è posto troppo in là nel percorso.

Red Bull Fahrradrennen: una classica a Vienna ci starebbe, peccato che si svolga per lo più fuori dalla città.

Roubaix Au Contraire e Depuis la Wallonie naar Vlaanderen: ottima la data, ma anche in questo caso il problema principale è la poca originalità.

International Peace Cycling Race: pure qua l'idea di una corsa americana ci sta, ma la potevi, anzi dovevi indurire ulteriormente: troppe classiche per velocisti, oltre al fatto che il mondiale per Bergen non è per sprinter puri...

Giro del Veneto: ok fino al Praderadego, dopo l'avrei resa più semplice evitando il Nevegal come ultima salita.

BP Britain Cycling Classic: l'avrei "sfoltita" togliendo qualche strappo ma in generale non è male, anche se ti sarai accorto che la zona è perfetta per un simil-fiandre...

Gigilasegaperenne

GP Bahrein: L'idea di cominciare anticipatamente con una corsa araba non mi dispiace. Si poteva sfruttare meglio l'insidia del vento.

La Principauté Sale: Encomiabile il fatto di avere proposto una gara diversa dalle altre, andando a prendere sterrati in una zona diversa dalle salite note. Meno encomiabile secondo me il circuito. Per nulla encomiabile, anzi passibile di crocifissione in sala mensa, la distanza inferiore ai 200 km.

La Ruta Hacia La Capital: Non vale neanche le calorie che sprecherei muovendo le dita per scrivere un commento dettagliato.

Rondes Van Belgische Muren: In generale non mi dispiace, però si battono troppe strade note e proprie di altre corse. In più il Targnon così vicino al traguardo secondo me finirebbe per bloccare eccessivamente la corsa.

Red Bull Fahrradrennen Wien: Alla lista delle cose da fare prima di morire aggiungo anche capire la vostra fascinazione per le classiche in Austria. Al di là di questo, il percorso non è malaccio, anche dovendo fare una classica a Vienna sarebbe carino almeno passarci un po' più spesso.

Roubaix Au Contraire: Ora, va bene ricalcare le strade della Roubaix, ma chiamarla "Roubaix al contrario" magari anche no.

Depuis la Wallonie naar Vlaanderen: Anche qui non molta originalità. L'arrivo sul Kapelmuur dopo innumerevoli km di fuffa sembra il prodotto di un raffinato studio per partorire la corsa più chiusa di tutti i tempi.

International Peace Cycling Race: Già siamo a troppe classiche per velocisti. Poi non dico che l'idea non sia commendevole, ma la Corsa Ciclistica Internazionale della Pace mi sembra più il nome di una biciclettata benefica patrocinata dalla CEI che una classica di Coppa del Mondo.

Giro del Veneto: Non dico che l'idea di vedere il Bocca di Forca non mi provochi un ingente afflusso di sangue all'apparato riproduttore, però mi sembra che non sia utilizzata in maniera ottimale e tutto sommato trovo la corsa perfino un po' troppo dura.

BP Britain Cycling Classic: Forse le salite sono perfino troppe. Mi sorprende un po' non trovare il pavé.

Conclusione: Troppo spazio per i velocisti, a mio avviso. Per il resto le mie perplessità stanno più nel disegno delle singole corse che nella concezione generale del programma.

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  • Amministratori

Sagan99

Emmea90

La prima cosa che vedo è che 5 su 10 prove sono classificate pianura. Mi piace la classica di Sidney, meno l'idea di percorrerla di venerdì. Vista la facilità, inoltre, l'avrei allungata. Quella di Fiuggi mi sembra tutto tranne che una classica definibile tale a livello world Tour. Ma che è? Una presa in giro? Siamo sotto i 200 km e non ci sono salite significative a giustificare la scelta. Quella di Bilbao è anche bella ma ha un finale facile. Apprezzo il tentativo di pavé olandese ma su quei terreni non si stacca nemmeno Guardini. La Fleche du Hainaut non sarebbe nemmeno male se non che per la posizione delle salite mi ricorda più una E3/Gent che un Fiandre. La classica delle Alpi è standard, quella successiva secondo me poco si confà ai corridori del periodo (Giro/Tour) oltre ad essere, come sempre, insieme ai campionati nazionali. Non capisco inoltre quale valenza regionale o dipartimentale possa avere una Chartres > Rouen come fosse una tappa di un Tour a caso. Quella di Halifax è bella e strana, non principalmente collegabile ad un tipo di corridore o un altro. Il problema è che quella della settimana successiva mi sembra la sua copia. In generale, però, sei sicuramente in vantaggio sulla distribuzione delle corse anche se ti manca una vera prova di pavé che gli altri hanno inserito. Esce però questa sicuramente come una coppa più aperta delle altre ed incerta fino alla fine e nonostante alcune scelte e percorsi non siano esaltanti potrebbe salvarti.

Nasdon33

Bella la prima classica di Sidney anche se uno o due giri in più ci stavano tranquillamente per me.

Quella di Fiuggi invece ha poco da classica tra chilometraggio e percorso.

Ci sta la classica di Bilbao ma il giorno dopo non si riesce a correre in Catalogna.

La classica Van Drenthe sembra continental come difficoltà seguita da quella di Hainaut che invece è piuttosto interessante nella parte centrale ma poi va a spegnersi in malo modo 

Fin troppo semplice la classica di Los Angeles, mentre quasi il contrario l'interessante classica delle alpi.

La classica di Rouen è imbarazzante per il numero di difficoltà avendo già tante classiche pianeggianti la CDM

Direi orribile la classica di Halifax che stento a catalogare media montagna.

Non mi piace nemmeno la classica seguente che ripercorre addirittura gli strappi finali della classica di Halifax.

In generale troppa pianura e troppo pavè per una CDM, i valloni/scalatori non potranno mai giocarsela.

Papaloukass

Sydney Cycle Classic Road: buona l'idea e la location, ma avrei ridotto la lunghezza del circuito e fatto qualche giro in più.

Giro del Lazio - Mare e Monti: invece in questo caso location poco accattivante e percorso scialbo. Più una tappa da GT che una classica.

Clàsica del Nordeste - Pamplona>Bilbao: buona, anche se avrei aggiunto qualcosa tra Sollube e San Antolin.

Apeldoorn-Emmen - Kruising Van Drenthe: il pavè olandese non è lontanamente comparabile a quello francese. Male la data, in concomitanza con la Amstel con la quale si deve spartire l'audience televisiva.

Flèche du Hainaut: percorso non originalissimo ma interessante - avrei anticipato l'arrivo evitando il finale in calando. Anche in questo caso non mi convince la concomitanza con la Liegi.

Los Angeles Cycle Race: 23 km di circuito, pianeggianti, sono esagerati. Come nel caso di Sydney, circuito da accorciare e aumentare i passaggi.

Classique des Alpes: bella l'idea di valorizzare le salite di una valle, un po' meno la loro sequenza.

Chartres-Rouen: non mi dice nulla: percorso scialbo, location anonima.

Tour of Yorkshire's Hill e Manchester-Keighley: praticamente due doppioni, eppure la prima non sarebbe nemmeno malaccio.

In generale ci sono sicuramente troppe occasioni per le ruote veloci, manca una simil-Roubaix e alcune date mi convincono ben poco. Non capisco inoltre il senso di fare due corse, una la fotocopia dell'altra, in Inghilterra

Gigilasegaperenne

Sydney Cycle Classic Road: Buon esordio, azzeccata anche la collocazione in calendario secondo me.

Giro del Lazio - Mare e Monti: Credo ti sia confuso e abbia inserito qui una tappa poco interessante della Tirreno-Adriatico. Tra l'altro o chiami questa class... questa cosa qui Giro del Lazio, o la chiami Mare e Monti, la doppia denominazione mi sembra superflua (a occhio privilegerei la prima).

Clàsica del Nordeste - Pamplona>Bilbao: Anche qui bastava un nome solo, ma vabbé. La corsa mi piace, mi sembra un po' problematica la collocazione alla vigilia della Catalunya.

Apeldoorn-Emmen - Kruising Van Drenthe: Ci sono più doppi nomi nella tua Coppa del Mondo che in tutto il Brasile. In questo caso il problema più pressante mi sembra comunque la difficoltà del pavé che hai scelto.

Flèche du Hainaut: Hai dimenticato "Mons > Tournai" nel nome. Comunque peccato per il finale moscio, fino a 30 km dall'arrivo mi piace.

Los Angeles Cycle Race: Pregusto la noia di questa corsa già guardando l'altimetria.

Classique des Alpes: Qui direi che ci siamo.

Chartres-Rouen: Non ha una bella location, non ha un nome intrigante, non c'era bisogno di altre classiche pianeggianti. Non capisco il senso di questa gara.

Tour of Yorkshire's Hill e Manchester-Keighley: Qui devo dare un giudizio congiunto perché sono una il doppione dell'altra. A mio avviso bastava la seconda.

Conclusione: Il più importante dei problemi è secondo me che troppe classiche sembrano le versioni annacquate di altre. La penultima sembra una versione semplificata dell'ultima, quelle del pavé le versioni semplificate di quelle vere, il Lazio la versione semplificata di mille altre classiche collinari.

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