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[Ministory] Giro ad eliminazione - Il ritorno


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Come già detto ho dovuto simulare la CTT perché in 3D crashava all'avvio. Non ho ancora provato ad avviare la tappa di Saremo... speriamo bene.

 

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Intanto nessuno si accorge della gaffe, perché la CTT è arrivata sul Monte Cimone, non sul Colmo, che è l'arrivo del tappone :banghead:

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Adesso apprendo della mia uscita, che però considero un grandissimo piazzamento, peccato aver perso nella prima settimana altrimenti nella top 10 entravamo

 

11° con la Giant è comunque un ottimo piazzamento  :thumbup:

 

Ora inizio a lavorare alla cronaca della tappa di Sanremo

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14° Tappa: La Spezia > Sanremo (Parte 1)

Dopo l’Appennino tosco-emiliano per i 67 corridori rimasti in corsa arriva finalmente la meritata e rilassante pianura… peccato che questa abbia la forma di una mini Milano Sanremo, che di mini non ha assolutamente nulla: anche oggi sarà versato molto sangue.

Dopo una decina di chilometri l’unico che prova ad evadere dal gruppo è Iglinsky, che viene subito lasciato andare. Il kazako transita di conseguenza in testa sui facili GPM iniziali di Passo Bracco, Monte Cucco e San Lorenzo della Costa, dove il suo vantaggio segna addirittura 23’03”. Evidentemente la sua solitudine unita ai 260 km della tappa non preoccupano il gruppo, anche se il Team Sky non dovrebbe concedere una libertà così grande ad un corridore della seconda squadra in classifica, soprattutto dopo i risultati delle ultime tappe di montagna.

 

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All’uscita da Genova il vantaggio del fuggitivo è salito ancora a 27’46” e a 28’17” al TV di Varrazze. E’ a questo punto che finalmente Omega, Katusha e Movistar decidono che il cronometro ha fatto segnare fin troppo e si portano in testa al gruppo per alzare notevolmente l’andatura, in modo da transitare sulle Maine dopo “solo” 16’56”. L’unico corridore a staccarsi sulla salita è Kroon, che dopo qualche chilometro sale sull’ammiraglia e si ritira dalla corsa. Un Giro d’Italia veramente sfortunato per l’olandese, che caduto nei giorni scorsi, da qualche tappa compariva costantemente nell’ultima posizione dell’ordine di arrivo.

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Tornato sull’Aurelia il gruppo viene tirato violentemente anche da Sky e Tinkoff, spaventate per il pericolo che Iglinsky costituisce ai fini della classifica generale. Di conseguenza il vantaggio del kazako crolla a 7’37” a Capo Mele e a 6’14” sulla cima di Capo Berta. A 25 km all’arrivo le possibilità del vincitore della Liegi Bastogne Liegi 2012 si stanno riducendo velocemente ad ogni chilometro che passa, sebbene la strada sia ancora lontana dal dare il suo giudizio finale.

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La Cipressa è presa in testa da Rodriguez, che tuttavia non scatta, limitandosi a tirare per Kristoff. Poco dopo il catalano viene affiancato dal compagno di squadra Giampaolo Caruso, Tony Martin e Uran. Al GPM il vantaggio del kazako si è ridotto ulteriormente a 3’51”, mentre dal gruppo principale hanno perso contatto solo Kessikoff e Tosatto. Nel tratto pianeggiante che porta al Poggio Iglinsky va definitivamente in crisi e al suo imbocco può contare ancora su solo 55” di vantaggio. Il distacco sulle prime rampe della lieve salite rimane costante, ma le cose per il corridore Astana si complicano ulteriormente quando dal gruppo scatta Moreno. [CONTINUA]

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14° Tappa: La Spezia > Sanremo (Parte 2)

Sagan si riporta attento sulle ruote dello spagnolo, il cui tentativo muore sul nascere. Il ritmo cambia drasticamente quando in testa si porta Froome con alle ruote Porte e Sagan. Il trenino Sky, però, dura poco e appena le maglie rosa si scansano dalla testa del gruppo, tutti iniziano a guardarsi. Sagan sembra prendersela, soprattutto con Froome, che a quanto pare si rifiuta di lavorare per lo slovacco, forse senza capire qual è la vera essenza di una corsa a squadre e non individuale. L’agitazione in casa Sky continua, permettendo a Iglinksy di transitare al GPM con ben 1’07” di vantaggio: per l’Astana si prospetta la prima vittoria di tappa ed una grandissima impresa.

 

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In discesa lo studio dietro continua e il vantaggio del kazako invece di diminuire inverosimilmente aumenta. Le prime montagne del Giro d’Italia hanno lasciato il segno nella gambe di molti gregari, così come il vento sull’Aurelia, e questo permettere a Maxim Iglinsky di alzare le braccia di fronte al traguardo più importante della sua carriera dopo quello, ovviamente, della Liegi Bastogne Liegi.

 

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Il gruppo arriva 1’04” dopo, regolato da Sagan sul compagno di squadra Boasson Hagen. Al Team Sky va dunque il mongolino d’oro più grande di tutto il Giro d’Italia, perché non solo perdono un minuto sulla prima squadra inseguitrice, ma perdono l’occasione di fare una splendida doppietta su uno dei traguardi più prestigiosi del ciclismo. Quarto Luca Paolini, quinto Alejandro Valverde, mentre completano la top 10 Alberto Contador, Chris Froome, Mark Cavendish, Jürgen Roelandts e Daniel Moreno. Si prospetta una notte durissima per il Team Sky, ma comunque rosea in confronto a quella della squadra che oggi sarà eliminata.

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Classifica di tappa

1 Maxim Iglinskiy Astana Pro Team + 7h36'29
2 Peter Sagan Team Sky + 7h37'33
3 Edvald Boasson Hagen Team Sky s.t.
4 Luca Paolini Team Katusha s.t.
5 Alejandro Valverde Lotto Belisol s.t.
6 Alberto Contador Tinkoff-Saxo s.t.
7 Chris Froome Team Sky s.t.
8 Mark Cavendish Omega Pharma-Quick-Step s.t.
9 Jürgen Roelandts Lotto Belisol s.t.
10 Daniel Moreno Team Katusha s.t.
11 Daniele Bennati Tinkoff-Saxo s.t.
12 Alexander Kristoff Team Katusha s.t.
13 Michal Kwiatkowski Omega Pharma-Quick-Step s.t.
14 André Greipel Lotto Belisol s.t.
15 Tom Boonen Omega Pharma-Quick-Step s.t.
16 Matti Breschel Tinkoff-Saxo s.t.
17 Rafal Majka Tinkoff-Saxo s.t.
18 Roman Kreuziger Tinkoff-Saxo s.t.
19 Vincenzo Nibali Astana Pro Team s.t.
20 Greg Van Avermaet Belkin Pro Cycling Team s.t.


Classifica a punti

1 Omega Pharma-Quick-Step 401
2 Team Sky 385
3 Lotto Belisol 309
4 Tinkoff-Saxo 269
5 Team Katusha 262
6 Astana Pro Team 205
7 Belkin Pro Cycling Team 203
8 Garmin Sharp 156
9 BMC Racing Team 150
10 FDJ.fr 143
11 Team Giant-Shimano 108
12 Movistar Team 107
13 Ag2r La Mondiale 67
14 Wanty - Groupe Gobert 62
15 Cannondale 45
16 Lampre-Merida 34
17 Trek Factory Racing 34
18 Orica-GreenEDGE 28
19 Bardiani CSF 20
20 MTN-Qhubeka 18


Classifica GPM

1 Astana Pro Team 142
2 Tinkoff-Saxo 106
3 Lotto Belisol 82
4 Garmin Sharp 63
5 Team Sky 55
6 Team Giant-Shimano 43
7 Team Katusha 35
8 BMC Racing Team 31
9 Belkin Pro Cycling Team 26
10 Movistar Team 23
11 Ag2r La Mondiale 19
12 Omega Pharma-Quick-Step 18
13 Trek Factory Racing 18
14 Lampre-Merida 11
15 Wanty - Groupe Gobert 9
16 Bardiani CSF 6
17 FDJ.fr 2


Premio della combattività

Iglinsky (Astana)

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Premiazioni
 
Sempre loro, salgono sul palco Astana, Sky e Tinkoff. Con la fuga di Iglinsky l'Astana guadagna un minuto su tutti, ma non è ancora sufficiente per indossare la maglia rosa, che rimane al Team Sky. 
 
TeamSkyQatar_2895680.jpg
 
Non riesce, invece, a salvarsi...
 

TdF_2011_Movistar_team1.JPG


 
 
Classifica generale

1 Team Sky 158h56'31
2 Astana Pro Team + 1'24
3 Tinkoff-Saxo + 5'10 
4 Team Katusha + 25'45 
5 Belkin Pro Cycling Team + 27'46 
6 Garmin Sharp + 30'29 
7 Lotto Belisol + 31'37 
8 Omega Pharma-Quick-Step + 33'13
9 Movistar Team + 36'10 

10 BMC Racing Team
11 Team Giant-Shimano
12 FDJ.fr
13 Ag2r La Mondiale
14 Wanty - Groupe Gobert 
15 Cannondale
16 Orica-GreenEDGE
17 Lampre-Merida
18 Trek Factory Racing
19 Bardiani CSF
20 MTN-Qhubeka
21 CCC Polsat Polkowice
22 Team Europcar

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15° Tappa: Ventimiglia > Col d'Izoard (Parte 1)

 

La seconda settimana si conclude in bellezza con una tappa mozzafiato con Colle dell’Agnello e Col de Izoard. La partenza è all'insegna della mancanza della Movistar e in particolare del suo capitano Nairo Quintana, che risulta essere il primo dei quattro migliori scalatori al mondo ad essere eliminato, nonostante abbia sempre ampiamente deluso le aspettative. L’eliminazione del colombiano è sicuramente un fardello in meno da portare per Contador e Nibali, che oggi potrebbero portare le rispettivi formazioni al primato in classifica generale, oltre naturalmente che per Froome, che dopo le critiche di ieri avrà il compito di difendere la maglia rosa, stabilmente sulle spalle del Team Sky dalla tappa di Roma.
Il primo a scattare è Rogers, alla cui ruota si fa trovare attento Dennis. Poco dopo si aggiungono alla coppia di testa Paolini, Boom, Galloppin, ma soprattutto Westra: con un uomo Tinkoff e uno Astana si prospetta una giornata durissima per il Team Sky, che evidentemente non conosce altra tattica del trenino pianificato la mattina in albergo.

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Ai fuggitivi viene concesso di prendere il largo e così sul GPM di Col di Tenda, vinto da Rogers su Dennis, il loro vantaggio è di 6’10”. Tuttavia già a partire dalla discesa il loro distacco inizia a calare, facendo segnare 5’23” al TV di Borgo San Dalmazzo e 5’16” all’imbocco del lunghissimo falsopiano che porta all’inizio del Colle dell’Agnello. Dietro il Team Sky inizia a insistere e il falsopiano fa male, malissimo, ai fuggitivi, che vedono il loro vantaggio ridotto a 2’36” all’inizio dell’ascesa vera e propria.

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Informato dall’ammiraglia, Rogers si mette in testa a dettare il ritmo, provocando dopo solo un chilometro di azione il crollo di Boom. In poco tempo il ritmo indiavolato dell’australiano miete anche Westra e subito dopo Paolini: solo Dennis e Gallopin riescono a mantenere il ritmo del tre volte campione mondiale a cronometro.

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Nel frattempo anche in gruppo iniziano a staccarsi i primi corridori, tra cui Cavendish, Greipel, Kristoff, Bozic, Nuyens, Langeveld e Terpstra. Poco dopo viene, invece, riassorbito Boom, ma il primo vero colpo di scena non lo fa la corsa, bensì il meteo, perché quando mancano ancora 9 km dalla vetta e il drappello di testa può ancora contare su 3’02” di vantaggio sul gruppo, inizia a nevicare. Le condizioni meteorologiche avverse non fermano Kwiatkowski, che da solo evade dal gruppo e in poche pedalate riprende e sorpassa Westra, che viene ripreso in un attimo anche dal gruppo.

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I pochi fiocchi di neve iniziali diventano ben presto una vera e propria bufera, che limita non poco la visibilità ai corridori. Si preannuncia una tappa d’altri tempi, anche solo per il meteo: per molti sarà un’impresa anche solo portare la bici al traguardo. La conferma dell’epicità della tappa arriva dopo solo 3 km dal tentativo di Kwiatkowski, quando a scattare è un corridore di tutt’altro spessore in salita: Alberto Contador, seguito solamente dal connazionale Alejandro Valverde. [CONTINUA]

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15° Tappa: Ventimiglia > Col d’Izoard (Parte 2)

Ai due spagnoli servono due pedalate per andare a riprendere Kwiatkowski, mentre Froome si fa cogliere impreparato ed è costretto ad inseguire ad un centinaio di metri. Con colpevole ritardo provano ad evadere dal gruppo anche Uran, Hesjedal. Poco dopo si lancia all’attacco anche Kreuziger, quando si accorge di un corridore in maglia blu tremante e sofferente: Vincenzo Nibali, che potrebbe pagare molto caro il freddo invernale, come successe alla Milano Sanremo 2014.

 

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A 5 km dalla vetta la situazione vede , quindi, Rogers, Gallopin e Dennis in testa con 28” su Contador e Valverde, 33” su Froome e Kwiatkowski, 1’59” su Uran e Hesjedal, 2’38” su Kreuziger e 3’11” sul gruppo Nibali, tirato da Aru e comprendente una trentina di unità. Il sogno rosa dell’Astana potrebbe finire qua. [CONTINUA]

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15° Tappa: Ventimiglia > Col d’Izoard (Parte 3)

Valverde prende in mano la situazione, imponendo il suo ritmo a Contador e Kwiatkoski, che si stacca dopo solo qualche centinaia di metri. Dopo un chilometro i due spagnoli rientrano sulla testa della corsa sotto una neve fitta, che non accenna a voler smettere di cadere. I due ritrovano, quindi, Rogers e Gallopin, che si mettono immediatamente al servizio dei rispettivi capitani, costringendo ancora Froome ad inseguire ad una ventina di secondi. Dennis prova ad accodarsi al nuovo gruppetto di testa, ovviamente smettendo di collaborare, ma dopo poco è costretto ad alzare bandiera bianca e a perdere contatto.

 

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Terminato il lavoro di Gallopin, Valverde si porta in testa al drappello e Contador sembra accusare il colpo. Il Pistolero è molto scomposto e addirittura Rogers, all’inseguimento di Valverde, deve rallentare per non staccarlo. Rimangono tutti lì a distanza di qualche metro: in testa Valverde, una decina di metri dopo Rogers con alla ruota Contador e poco dopo Froome. Potrebbero essere proprio questi ultimi le due prossime vittime illustri del freddo dopo Nibali, che continua a rimanere rintanato in gruppo.

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Nel frattempo Uran riesce a staccare Hesjdeal, ma viene ripreso e lasciato sul posto da un’eccezionale Kreuziger, che si lancia all’inseguimento di Kwiatkowski. Il polacco prova ad accodarsi, ma entra definitivamente in crisi, venendo poco dopo ripreso dal gruppo Nibali, così come Hesjdal. Davanti Froome riesce a raggiungere i due uomini Tinkoff, ma ad un chilometro dalla vetta Valverde prende definitivamente il volo e transita con 21” di vantaggio sui tre inseguitori. A 1’24” Dennis, a 2’08” Kreuziger, a 2’21” Uran,a 3’03” il gruppo Nibali, tirato sempre da Aru. La sua composizione è: Kwiatkowski, Hesjedal, Moreno, Rodriguez, Mollema, Betancur, Dennis, Fuglsang, Talansky e Martin.

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Contador sembra rischiare una crisi nera da un momento all’altro, ma grazie a due strepitosi Kreuziger e Rogers la Tinkoff potrebbe guadagnare molto su tutti, perché qua non importa se il tuo capitano becca una giornata storta, se hai una squadra solida a sostenerlo, perché questo è per l’appunto una competizione a squadre. Le squadre che rischiano di perdere molto dai russi sono, invece, Astana e Sky, dato che Porte e Nieve non si vedono all’orizzonte. [CONTINUA]

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