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Suissegas: una nuova energia per il ciclismo!


Messaggi raccomandati

Ok decidi tu, novitá team Alonso :wink:

Comunque bella fregatura le ultime tappe del Venezuela :(

 

Novità FACT...dall'ultima volta non è cambiato molto, alla fine i vostri alter ego sono 5, e per fare una Continental accettabile ci ho aggiunto qualche corridore preso da altri team...ovviamente lo spazio per chi volesse c'è ancora, il tempo pure, dato che ne avete finchè non avrò finito di raccontare la stagione  :smilie_daumenpos:

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Top Posters In This Topic

Tour of Qinghai Lake

Altra lunga corsa a tappe che ci vede impegnati in questo periodo, puntiamo su Agostini, Senn ed Herklotz per la classifica generale, mentre Kueng, Rota, Gladich e Scahr, totalmente fuori forma, fungeranno da supporto ai capitani. Gli uomini da tenere d'occhio sono moltissimi, i nomi che spiccano sono quelli di Caruso e De Marchi (Cannondale), Izagirre ed Herrada (Movistar), Atapuma e Stetina (BMC).

La prima tappa è affare per velocisti, a vincere è Keukeleire (Orica), davanti al compagno Albasini ed a Sabatini (Cannondale). La seconda tappa è classificata di alta montagna, diciamo che assomiglia molto ad una pauata: l'unico GPM di giornata, un HC, è posto a più di 50 km dal traguardo. Noi decidiamo di mandare in fuga Schar, che riesce ad evadere insieme ad altri 5 uomini. Al primo TV di giornata il nostro atleta è vittima di una foratura, e nel giro di pochissimi km si ritrova a 2' dalla testa della corsa. Con moltissima forza di volontà riesce a rientrare sugli altri 4 appena dopo il secondo TV, posto ai piedi della salita. Dopo pochi km in cui ha avuto il tempo di rifiatare, Schar si mette a fare un ritmo molto alto che fa staccare uno ad uno i compagni di fuga. Al GPM il suo vantaggio sui primi inseguitori è di 2', mentre il gruppo dista quasi 6'. In discesa il nostro uomo rifiata, mentre il gruppo va a riprendere tutti gli ex fuggitivi e si porta a 3' da Schar. Vantaggio che a 10 km dal traguardo è sceso a 1'20". Ma dietro tira solo Bennett (Cannondale) e nessuno gli da un cambio, così che Schar riesce a mantenere un vantaggio sufficiente a fargli vincere la tappa. Lo svizzerone dimostra di avere un certo feeling con questo tipo di azioni. Il gruppo, regolato da Albasini e Caruso e con all'interno solo Senn dei nostri, giunge a 20", il che significa che Schar va ad indossare anche la maglia gialla di leader della classifica generale.

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La terza tappa prevede un HC subito ad inizio gara, ai quali seguiranno 100 km di piattone sull'altopiano che segue alla salita. Mandiamo in fuga Herklotz, che fa bottino pieno al GPM, dove arriva ad avere un vantaggio massimo di 5'40", ma il gruppo tirato dagli Orica ci viene a riprendere. La vittoria va a Keukeleire che anticipa Caruso e Mori (Lampre), Schar mantiene la maglia senza problemi. La quarta tappa prevede due HC da scalare, con l'ultimo GPM posto a 8 km dal traguardo. In fuga ci va Agostini, con lui 10 punti tra cui la maglia a pois Waeytens (Topsport). Verso il primo GPM è Agostini a fare la differenza, ed in cima alla salita, a 115 km dal traguardo, con lui rimangono solo Burghardt (BMC) e Fajt (Adria Mobil). Gli inseguitori distano 3', il gruppo 13'. Nella successiva discesa e nel tratto di fondovalle la situazione resta immutata, appena giunti ai piedi dell'ascesa finale Agostini saluta la compagnia e stacca tutti, al traguardo mancano 41 km, 33 sono di salita. Agostini aumenta sempre più il vantaggio sugli inseguitori, ma non sul gruppo, che, ridotto ad una quindicina di unità, al GPM accusa un ritardo dal nostro atleta di 1'30". Purtroppo i 5 km finali, tutti pianeggianti, tagliano le gambe ad Agostini,e così su di lui rientrano tre atleti che lo staccano subito: si tratta di Cattaneo (Lampre), De Maar (United Healtcare) e Izagirre, che giungono al trguardo in quest'ordine. Agostini termina 7° a 2'09", Senn è 26° a 8'50": la nostre velleità di classifica generale finiscono qui.

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La quinta tappa si conclude allo sprint, trionfa Albasini davanti a Pelucchi (IAM) e Sabatini. Nella sesta, che presenta du HC, proviamo ad andare in fuga ma non ci riusciamo, quindi tentiamo con più azioni sulle due salite, ma non c'è verso. Alla fine vince Firsanov (Rusvelo), con la maglia gialla che passa dalle spalle di Cattaneo a quelle di Moreno (Movistar). La settima tappa prevede il primo vero arrivo in salita della corsa, al termine di una tappa brevissima, di soli 83 km. Il gruppo non lascia scampo a nessun tentativo di fuga, cosi che la tappa se la giocano i migliori: alla fine trionfa Stetina davanti a Nerz (BMC) e Mancebo (Skydive). Nulla varia in classifica generale, i migliori sono tutti nel primo gruppo. L'ottava tappa va a Pelucchi che batte Albasini e Keukeleire. Albasini che si rifa il giorno dopo, trionfando davanti a Wyss (BMC) e a Pelucchi.  Lo svizzero della Orica si aggiudica anche la decima e l'undicesima tappa, la dodicesima va al compagno Keukeleire, mentre la tappa finale viene vinta da Failli (Neri). Per noi uniche soddisfazioni la vittoria di tappa di Schar e la maglia a pois di Agostini, in classifica generale, vinta da Moreno, Senn non è stato in grado di competere con i migliori, concludendo in 22° posizione a 23'14".

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Peccato per la generale ma almeno una maglia e una tappa te le porti a casa

 

Si comunque era già difficile in partenza, Senn ha solo un 72 MO...per il resto benino dai, solo u po' dispiaciuto per la tappa di Agostini, ripreso a 2 km dall'arrivo e saltato com un ostacolo di 10 cm  :banghead:

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Con il problema del crash per via dei nuovi corridori non ho avuto molto tempo per postare, ma da questa sera dovrei riuscire a ricominciare.

 

Un grazie grosso come una casa a Noris, che da buon dottore dei DB si è offerto di dare un'occhiata al mio ed è riuscito a metterlo a posto. Grazie  :smilie_daumenpos:

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Con il problema del crash per via dei nuovi corridori non ho avuto molto tempo per postare, ma da questa sera dovrei riuscire a ricominciare.

Un grazie grosso come una casa a Noris, che da buon dottore dei DB si è offerto di dare un'occhiata al mio ed è riuscito a metterlo a posto. Grazie :smilie_daumenpos:

A te già ha fatto...

Io adesso gli ho inviato un mp

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Devo ammetterlo, le gare che seguono le ho simulate in un momento di scazzo, quindi purtroppo nessuna immagine  :nonnn:

 

Czech Cycling Tour

Portiamo Formolo, Galamberti, Karlen, Marcotti, Martinelli, Saggiorato e Zaugg.

La prima tappa, un prologo, è vinta da Martinelli davanti a Reis (Torku) e Formolo. La seconda è un arrivo per sprinter, la vince Rossi (Christina Watches). La terza, collinare, vede trionfare Schumacher (Christina Watches) che regola allo sprint un gruppetto di altri 4 atleti tra i quali il nostro Formolo, ora leader in generale. L'ultima tappa, anche questa collinare, va a Storoni (Amore e Vita), con Formolo che giunge 15° a 30" insieme a Schumacher. La classifica generale va quindi a Formolo che anticipa Schumacher di un solo secondo e Mestre (Efapel) di 6". Martinelli chiude 5° a 23".

 

Miskolc GP

Nessun risultato rilevante per noi, Willwohl chiude 14° dietro ad avversari sulla carta molto più lenti di lui  :banghead: .

 

GP Kranj

Arrivano a giocarsi la corsa in 4, tra i quali i nostri Formolo e Schar...che però giungono 3° e 4° dietro a Eiking (Joker) e Sousa (Efapel).

Modificato da Lory94ITA
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Appena prima della Vuelta a Colombia, ingaggiamo come stagista questo scalatore, che lo scout ci aveva descritto come futuro campione...potete capire cosa è successo allo scout appena abbiamo scoperto i margini di crescita...

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Comunque, per testarlo, decidiamo di portarlo in Colombia, a correre, alla prima da prof, 15 tappe  :twisted:

 

Vuelta a Colombia

Con le sue 15 tappe, questa gara sarà la più lunga di tutta la stagione per noi. Non vogliamo di certo sfigurare, ma le nostre punte sono tutte fuori forma, quindi decidiamo di lasciare spazio alle seconde linee: in Colombia, oltre al già citato Gygax, schieriamo infatti Senn, Karlen, Agostini, Martinelli, Gladich, Saggiorato, Herklotz e Kueng. Sicuramente la concorrenza non è di altissimo livello, ma c'è da fare attenzione alla squadra di casa, la Colombia, che schiera forti scalatori come Duarte, Pantano e Chalapud.

Tappa 1

Si inizia con una cronosquadre. La presenza di Kueng e Martinelli ci fa ben sperare, ma alla fine chiudiamo 13° a 54" dai vincitori della Optum p/b Kelly Benefit Strategies, Hoke è la prima maglia gialla.

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Tappa 2

La seconda tappa dovrebbe essere affare per sprinter, ma la scarsa presenza di velocisti non porta molte squadre a tenere chiusa la corsa. Sta di fatto che nel finale si avvantaggiano in 6, tra cui due uomini della Optum, che vanno a giocarsi la vittoria. A spuntarla è Rego (Champion System), mentre la maglia gialla resta in casa Optum ma passa sulle spalle di Anthony. Il gruppo giunge al traguardo con un ritardo di 20". Nel finale una grossa caduta vede coinvolti 4 dei nostri, Agostini, Gladich, Saggiorato e Gygax, che giungono attardati e pagano dal vincitore 1'02".

Tappa 3

Ancora tappa per ruote veloci, questa volta la Colombia tiene chiusa la corsa per Duque ed Avila, insieme alla Optum della maglia gialla. Si arriva allo sprint con i due della Colombia che sembrano giocarsi la vittoria, ma negli ultimi metri arriva a doppia velocità Jaimes Silva (Formesan) che li salta e trionfa quasi per distacco.

Tappa 4

Con la quarta tappa cominciano le salite vere. In fuga inseriamo Martinelli, con lui altri 4 uomini tra cui la maglia verde di leader della classifica a punti Rego. Appena la strada comincia a salire Martinelli perde contatto dagli altri attaccanti, quindi facciamo scattare Karlen per provare a fare selezione in gruppo. Ai piedi dell'ascesa finale la situazione vede Sabido (LA Antarte) e Van Hoovels (3M) in testa con più di 1'30" sui diretti inseguitori, tra i quali figura Chalapud, mentre i nostri Senn e Karlen si trovano a 2' dalla testa della corsa. Alla fine trionfa Van Hoovels, Sabido veste la maglia gialla, Chalapud giunge 3° a 44", Senn è 5° a 2'33, Karlen 10° a 3'54".

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Tappa 5

La quinta tappa prevede ancora belle salite, puntiamo a rientrare in classifica almeno con Senn. In fuga vanno 4 atleti, nessuno dei nostri riesce ad inserirsi. A metà tappa, sulla salita più dura di giornata, Kung si mette a fare il ritmo in salita, Gygax fa il buco (abbiamo trovato la sua specialità) e davanti rimangono in 7: insieme a Kung ci sono i nostri Herklotz, Gladich, Senn, Saggiorato, Karlen e la maglia gialla Sabido, il gruppo dista 50". In cima al GPM però il lavoro della Colombia ricompatta la situazione, così che il gruppo di testa è ora formato da 69 atleti. In discesa molti provano ed evadere, alla fine ci riescono Suarez (EPM) e Silva (Radio Popular), che in poco tempo guadagnano più di 1'. Dietro nessuno tira, quindi decidiamo di far attaccare Karlen e Senn. I due nel tratto di falsopiano dimezzano il vantaggio dei fuggitivi, e appena la strada sale verso l'arrivo Senn parte da solo, raggiunge i fuggitivi e li stacca, infliggendo loro nei 3 km di ascesa 38". Karlen viene riassorbito dal gruppo maglia gialla, che giunge al traguardo con un ritardo di 1'39". In classifica generale Sabido continua a guidare con 9" su Chalapud e 50" su Senn, che ora si è portato in 3° posizione.

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Continua...

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  • 2 weeks later...

Vuelta a Colombia

Ieri le attenzioni sono state tutte per Senn, il promettente scalatore svizzero che si è aggiudicato la tappa, ma oggi in gruppo l'attenzione si è spostata su Karlen, suo compagno, e sulle sue dichiarazioni nel post-tappa. Si vocifera che il ragazzo si sia lamentato con i giornalisti del fatto che Senn abbia sfruttato il suo lavoro in discesa per poi scattare in salita senza dire niente. Insomma, a quanto pare non tira un bel clima nella SuisseGas.

Tappa 6

La tappa è caratterizzata da una lunghissima salita nel finale che anticipa l'arrivo posto sullo strappo di Tunja. In fuga, sin dalle prime battute, vanno 11 uomini tra cui il nostro Saggiorato. Questi guadagnano subito un vantaggio consistente, che hai piedi dell'ultima salita sfiora gli 8'. Appena la strada prende a salire è proprio Saggiorato a fare la differenza ed a salutare la compagnia. In gruppo è la SuisseGas a fare ritmo, e quando davanti si portano Herklotz ed Agostini rimangono solo 18 uomini alla loro ruota, tra i quali manca Karlen, 9° in classifica generale, in difficoltà sin dalle prime rampe e lasciato in balia del suo destino senza nessun compagno a supporto.

A pochi passi dal GPM escono dal gruppo prima Cala (Formesan), poi Silva (Radio Popular) ed in seguito Teruel (Jamis). I "big" si controllano, ma appena comincia la discesa scatta la bagarre, e gli unici a seguire Senn sono Chalapud (Colombia), Suarez (EPM) e Paredes (4-72). Nel finale nessuno riesce ad acciuffare Saggiorato, che va a vincere la tappa. A 1'58" Cala, a 2'22" Silva, a 3'34" Teruel, a 4'29" il gruppo di Senn. Da questa tappa la classifica esce rivoluzionata: ora in testa troviamo Silva, davanti a Chalapud, a 1'03", e Senn, a 2'03". L'ex leader Sabido, giunto al traguardo con più di 6' di ritardo, ora è 5°, mentre Saggiorato risale fino all'8° posizione, a 5'00" da Silva.

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Tappa 7

Tappa adatta alle ruote veloci, ma un GPM di 2° categoria a meno di 20 km dal traguardo potrebbe stuzzicare qualcuno. Vanno in fuga tre atleti tra i quali figura il nostro Gladich. Complice il controllo da parte delle squadre dei velocisti, i 3 non superano mai i 4' di vantaggio. Ai piedi dell'ultimo GPM conservano comunque 2', ed in cima alla salita perdono solo 30". In gruppo il ritmo sulla salita finale è fatto dalla SuisseGas, ed il gruppo all'inseguimento dei fuggitivi si assottiglia fino a 37 unità. Nel tratto di discesa i fuggitivi vengono ripresi, e a 10 km dall'arrivo alziamo il ritmo per provare a mettere in difficoltà qualche avversario, ma l'unico che si stacca dal gruppo è Karlen, che sta decisamente attraversando un periodo negativo. A 4 km dall'arrivo, per provare a finalizzare il lavoro dei compagni, è Senn a tentare l'allungo. In gruppo tutti vengono colti di sorpresa, e nessuno si organizza in tempo per andare a riprenderlo. Senn ottiene così un'altra vittoria di tappa che, grazie ai 38" guadagnati, lo proietta al 2° posto ad 1'15" da Silva.

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Tappa 8

Tappa molto simile a quella precedente, forse ancora più difficile per via della molte salite nella parte centrale. La fuga buona va via subito, all'interno troviamo Karlen, che sembra essersi ripreso dalle ultime due tappe. A metà tappa i 7 attaccanti sfiorano i 6' di vantaggio, ed il gruppo comincia ad avvicinarsi inesorabilmente. Ai piedi della penultima salita il vantaggio è di soli 2', ma nella discesa seguente, complice una grossa caduta, il gruppo rallenta fino a far schizzare il vantaggio degli attaccanti sopra ai 12'. Sull'aperità finale si ne va Montenegro (Ecuador), provano a stargli dietro Karlen e Van Zummeren (3M), ma l'ecuadoriano (ho controllato, è corretto dire così :mrgreen: ) risulta irraggiungibile, andando a vincere con 2'01" su Van Zummeren e Karlen, ripresi dagli altri 4 sulla linea del traguardo. Il gruppo, compatto, giunge dopo 9'31". In classifica è da notare il grande balzo di Karlen, che si porta in 8° posizione a 5'09".

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Tappa 9

Dopo un paio di tappe interlocutorie, tornano le salite. Ad inizio tappa vanno via in 7, tra i quali il nostro Herklotz. Nella salita posta a metà gara, con i fuggitivi ad oltre 7', Agostini evade dal gruppo per cercare di rientrare davanti. Il ricongiungimento avviene al termine della discesa, a 90 km dal traguardo. Proviamo a sfruttare la superiorità numerica mandando all'attacco i nostri due atleti a turno, ma gli altri vengono sempre a riprenderci. Ai piedi dell'ascesa finale, quando all'arrivo mancano 30 km, i fuggitivi conservano 1'54", troppo pochi per sperare di arrivare, ma comunque Herklotz ci prova, andandosene da solo. A metà salita, con Herklotz che dista soli 30", se ne vanno la maglia gialla Silva con il compagno di squadra Sousa e la maglia bianca Jaramillo Diez (Jamis). Dopo lunghi momenti di esitazione, il primo a gettarsi all'inseguimento della maglia gialla è Teruel, al quale in pochi chilometri si accoda Senn insieme ai compagni Gladich e Karlen. A 10 km dal traguardo la situazione vede la coppia della Radio Popular in testa, seguita a 1'13" da Herklotz con Jaramillo, mentre a 2'10" da questi troviamo il gruppetto con Senn tirato da Karlen, sembra quindi pace fatta tra i due, dopo gli screzi della quinta tappa. Sembra, ma non è, dato che a 6 km dall'arrivo, con Senn che comincia a patire la giornata non molto positiva (-5, n.d.r. :mrgreen: ), Karlen scatta portandosi dietro Teruel e lasciando Senn ed il povero Gladich, sbigottito, in balia del loro destino. Ma le sorprese non sono finite qui. In prossimità del traguardo, quando tutti si aspettavano una vittoria di Sousa, ecco che la maglia gialla Silva si alza sui pedali e toglie la soddisfazione al compagno di squadra e lo sbeffeggia esultando. Alle spalle di questi due i distacchi sono abissali, con Jaramillo a 3'19", Herklotz a 3'59", Teruel a 4'45", Karlen a 5'01", Senn e Gladich a 6'27" e Chalapud che naufraga a 9'45". La classifica generale ne esce rivoluzionata. Ora il più immediato inseguitore di Silva è il compagno Sousa, che però dista 6'20". In terza posizione, a 7'33", troviamo Teurel, Senn passa in 4° posizione, a 7'52" tallonato da Jaramillo a 7'59". Sesto, a 10'20", Karlen.

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Tappa 10

Tappa complicata da interpretare, con l'ultimo GPM, un difficile HC, posto a 47,5 km dal traguardo. Ad inizio tappa vanno via in 7, tra i quali il nostro Gladich e Duarte, colui che tutti si aspettavano potesse vincere con facilità e che invece è uscito di classifica sin dalle prime tappe. La corsa procede senza sussulti fino all'ultimo GPM. In vista della vetta, Duarte aumenta il ritmo e solo Gladich riesce a tenere il suo passo. In vetta il gruppo, che ha ripreso gli altri fuggitivi, dista 1'02", ma ecco che dopo pochi tornanti accade quello che non ti aspetti: Silva, in maglia gialla, mette giù il piede dalla bici e sale in ammiraglia, corsa finita per lui. In questa Vuelta a Colombia che divide le squadre, non sappiamo cosa sia successo a Silva, ma sicuramente il ghigno sulla faccia del compagno Sousa non è un bel vedere. 

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Il gruppo, ridotto a 19 unità, rallenta e da dietro rientrano molti di coloro che si erano staccati. Il risultato è che Duarte e Gladich tornano a guadagnare fino a 5' e si giocano la tappa. Purtroppo per il nostro lombardo non c'è nulla da fare, in volata Duarte ottiene la vittoria. Il gruppo giunge a 6'42" regolato da Avila (Colombia) su Herklotz. Ora la classifica generale si è accorciata, con Sousa che conduce su Teruel di 1'13", Senn è a 1'32", Jaramillo a 1'39" e Karlen, 5°, a 4'00".

Cosa è successo a Silva? A fine tappa ecco il riscontro dei medici: frattura della costola. Noi non volgiamo fare insinuazioni, ma chissà cosa è capitato ieri nell'hotel della Radio Popular tra Silva e Sousa  :65:

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Continua...

Modificato da Lory94ITA
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Vuelta a Colombia

Tappa 11

Nessuna difficoltà altimetrica per questa tappa, che quindi è dedicata alle ruote veloci. Data l'assenza di velocisti, nessuno si prende la briga di tirare. Così arriva la fuga, ed a vincere è Zirbel (Optum). Il gruppo giunge compatto a 55", in classifica nessuna variazione.

Tappa 12

Tappa di media montagna, il piatto assoluto prima della salita finale, per niente difficile. Va via una fuga di 7 uomini tra i quali Duarte. Ai piedi dell'erta finale il ritardo del gruppo è di 1'40", ed appena la strada comincia a salire è Karlen ad attaccare. Tuttavia, dopo pochi chilometri, rientrano da dietro diversi atleti sotto l'impulso di Senn, la rivalità tra i due è decisamente fuori controllo. Appena si ha il ricongiungimento sono Chalapud e Suarez (EPM) ad attaccare. I due arrivano a giocarsi la tappa, ed in volata è l'atleta della Colombia ad avere la meglio. Alle loro spalle la volata per il terzo posto, a 31", è vinta dalla maglia gialla Sousa. Nessun cambiamento in classifica tra i primi 5, mentre Suarez e Chalpud vanno a piazzarsi rispettivamente in 6° e 7° posizione.

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Tappa 13

Tappa con molti saliscendi, probabilmente però si deciderà tutto sul 1° categoria finale. Per l'ennesima volta la fuga di giornata è composta da 7 uomini, noi ci inseriamo Herklotz, che nei GPM che precedono l'ultima salita fa il pieno di punti che gli permetteranno di vestirsi di pois a fine tappa. Sulla salita finale Herklotz prova ad andarsene, ma a 3 km dal GPM il gruppo lo va a riprendere. Ad 1 km dalla vetta se ne vanno i due della Colombia Chalapud e Pantano insieme a Sousa. Dietro Senn, Suarez e Teruel provano a reagire ma non riescono a rientrare. Nei 5 km che seguono il GPM e precedono l'arrivo i 3 davanti prendono il largo, ed in volata a vincere è Chalpud davanti a Sousa e Pantano. Dietri i migliori giungono al traguardo tutti insieme con un ritardo di 1'22". In classifica generale Sousa incrementa il proprio vantaggio, mentre Chalpud scalza Karlen dalla 5° posizione.

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Tappa 14

Tappone decisivo prima della cronometro finale. Ad inizio tappa va via una fuga senza che nessuno dei nostri ci si fiondi dentro. Alla prima salita di giornata ad attaccare è Karlen insieme a Saggiorato. Quest'ultimo si sacrifica per il compagno ed in pochi chilometri gli permette di rientrare sui fuggitivi. A 5 km dal GPM il gruppo si sgretola all'inseguimento di Karlen: alle sue spalle infatti troviamo Chalapud e Pantano a 1'36", 47" dietro a questi c'è Sousa mentre 24"dietro la maglia gialla troviamo un gruppetto tirato da Herklotz con Senn, Teruel e Suarez. Al GPM la situazione non cambia, mentre in discesa Sousa rientra sui due della Colombia ed il terzetto appena formato va a riprendere subito Karlen. Il gruppetto di Senn dista 35", quindi a Karlen viene ordinato di fermarsi per aiutare il compagno a rientrare. Inutile dire che questo si rifiuta ed anzi collabora con i due della Colombia per prendere il largo. All'inizio del falsopiano che precede la scalata conclusiva se ne va Pantano. Nessuno dietro si prende la briga di inseguirlo, così all'inizio dell'ascesa il suo vantaggio supera i 3'30". Dietro è Sousa a fare la differenza ed a scrollarsi gli altri di ruota, ma alla fine non riesce a riprendere Pantano, che va a regalare l'ennesimo successo di tappa alla sua squadra.

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Alle sue spalle il vuoto, con Sousa che arriva dopo 3'47", Suarez a 5'57", Chalapud a 6'21", Teruel a 7'49", Van Hoovels a 8'19", Karlen a 9'03" ed uno sconsolato Senn, scortato dal compagno Herklotz, a 10'38".

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Ora la classifica vede Sousa condurre con 7'07" su Teruel (2°), 7'08" su Chalapud (3°), 8'03" su Suarez (4°), 10'03" su Pantano (5°), 10'15" su Senn (6°) e 11'08" su Karlen (7°).

Tappa 15

La crono finale è solo una passerella per Sousa, che ha da amministrare un vantaggio abissale. Il vero scontro è tra Teruel e Chalapud per il secondo posto, alla fine la spunta lo spagnolo, che va addirittura a vincere la tappa per l'inezia di 2" sul nostro Kueng. A Sousa (che si aggiudica anche classifica scalatori e classifica a punti) la classifica generale davanti a Teruel e Chalapud, Senn conclude 6° (1° nella classifica giovani), mentre Karlen è 7°. Si dice che a volte la rivalità interna possa far bene agli atleti, ma forse non è stato questo il caso, con Senn e Karlen che si sono scannati a vicenda senza che poi nessuno dei due riuscisse ad entrare nella top 5 finale.

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Modificato da Lory94ITA
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Lory il vostro scout è finito per caso in qualche gulag dopo aver toppato su Gygax?

 

Lascia perdere, questo è un altro ragazzo che ci ha descritto come futuro campione, poi i potenziali invece...

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Ahaia i nuovi Wiggo e Froome :)

 

Beh insomma, come rivalità siamo lì, come valori non ancora  :tongue:

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Lascia perdere, questo è un altro ragazzo che ci ha descritto come futuro campione, poi i potenziali invece...

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Non è che ha bevuto un po' di vodka?

Comunque gli scout di solito quando ti segnalano un grande futuro o ti portano il talento della vita oppure il corridore più modesto possibile.

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Non è che ha bevuto un po' di vodka?

Comunque gli scout di solito quando ti segnalano un grande futuro o ti portano il talento della vita oppure il corridore più modesto possibile.

 

Evidentemente a me capita solo la seconda  :cry2:

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Evidentemente a me capita solo la seconda  :cry2:

Delle volte però mi sono capitati corridori che lui definiva promettenti, ma nulla di più, che poi però sono diventati dominatori di GT per cui credo che sia un po come una roulette russa.

Modificato da Lui98
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Tour du Limousin

Alla breve corsa a tappe francese lo sponsor ci chiede una vittoria di tappa, per cercare di soddisfarlo portiamo Formolo, Galamberti, Gygax, Marcotti, Rota, Schar, Willwohl e Zaugg.

La prima tappa si adatta moltissimo alle ruote veloci, Willwohl, che in stagione non è riuscito a farsi valere con avversari ben più umili, non può niente contro i velocisti delle squadre WT presenti. Ci proviamo nel finale con Rota, ma alla fine a vincere allo sprint è Sinkeldam (Giant) su Iglinskyi (Astana) e Palini (Lampre). La tappa successiva è ben più adatta ai nostri, con tre GPM in rapida successione nel finale. Proprio su questi cerchiamo di fare la differenza prima con Zaugg e poi con Schar, ma non riusciamo a prendere il largo. Sull'ultimo GPM se ne va Anton (Movistar) e l'unico che prova a seguirlo è Formolo. In discesa i distacchi si dilatano, ed alla fine Anton vince con 37" su Formolo ed 1'00" sul gruppo regolato da El Fares (La Pomme).

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La tappa successiva è molto simile, con l'ultimo GPM posto molto vicino al traguardo. Anche qui la corsa si decide sull'asperità finale dove ad andarsene sono Marcato (Cannondale) e Sepulveda (Bretagne). In discesa l'italiano se ne va da solo e trionfa a braccia alzate con 45" sul gruppo regolato da Colbrelly che riprende Sepulveda, 2°, sulla linea del traguardo.

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La quarta tappa è ancora per velocisti, proviamo in tutti i modi a portarcela a casa con vari allunghi di Schar nel finale, ma la Giant di Sinkeldam fa buona guardia e porta il gruppo in volata, dove a trionfare è Appollonio (Ag2r) su Sinkeldam e Pelucchi (IAM).

La vittoria finale va ad Anton, che anticipa di 15" Marcato e di 41" Formolo, che si porta a casa la maglia bianca di miglior giovane.

Nessuna vittoria di tappa per noi quindi, ci siamo andati vicino con Formolo ma Anton è stato più forte. Alla fine comunque il podio finale ci fa propendere per un bilancio positivo.

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Ljubljana - Zagreb

Portiamo una squadra di seconde linee a questa piccola corsa di un giorno, con i più esperti Agostini, Saggiorato e Willwohl a guidare i giovani Galamberti, Gladich, Gygax, Karlen e Marcotti.

Ad inizio gara va via una fuga di tre corridori con il nostro Gygax all'interno. Sulla salitella a 60 km dal traguardo evade dal gruppo Karlen ed in pochi chilometri rientra sui tre davanti. Il gruppo tirato dalla La Pomme Marseille rientra sui quattro davanti. A 2 km dal traguardo si organizzano i treni per gli uomini di punta, da un lato vediamo Agostini con a ruota Saggiorato e Marcotti, dall'altro la macchia bianco-azzurra della La Pomme di Di Gregorio. Sullo strappo finale è Saggiorato a lanciare lo sprint a Marcotti, che tuttavia non riesce a saltarlo. La vitoria va quindi allo svizzero, davanti a Di Gregorio, Marcotti ed Agostini. Suissegas e La Pomme la fanno da padrone, con gli svizzeri che piazzano 3 uomini nei primi 4 ed i francesi che ne piazzano 5 nei primi 12.

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Settimana Ciclistica Lombarda

Lo sponsor ci chiede una vittoria di tappa, sarà molto difficile date le scarse occasioni (solo 3 frazioni) e la presenza di squadre come Ag2r, Astana, Katusha, Cannondale, Androni, Bardiani, Neri ed IAM. Portiamo Agostini come capitano, Saggiorato, Gladich, Karlen, Zaugg ed Herklotz ad aiutarlo, Rota e Marcotti per cercare qualche fuga.

La prima tappa prevede l'arrivo secco in salita a Valtorta, ad inizio tappa evadono 3 atleti, ai quali il gruppo lascia molto spazio. A 3 km dall'arrivo i fuggitivi conservano ancora 40" di vantaggio sul gruppo. A 2 km dal traguardo il primo ad accendere le micce è Agostini, in giornata eccezionale (+5), che va a riprendere i fuggitivi, li stacca, resiste al rientro del gruppo e va a vincere la tappa. Alle sue spalle, a 8", Aru (Astana), mente a 29" chiude Honkisz (CCC), reduce dalla fuga.

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La seconda tappa invece va un po' peggio, dato che sulla salita finale verso Foppolo attaccano Betancur (Ag2r) ed Aru, con quest'ultimo che batte il colombiano allo sprint e va a vestirsi di giallo, avendo distanziato Agostini, giunto 8°, di 2'59".

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La terza tappa segna il crollo definitivo di Agostini. Si tratta di una frazione di media montagna che si conclude a Bergamo. La vittoria di tappa va ad un fuggitivo, Zilioli (Androni), con Agostini che paga 1'35" da Aru, giunto a suo volta ad 1'24" da Zilioli. La classifica finale vede trionfare Aru davanti a Betancur e Villella (Cannondale), Agostini finisce 8° a 4'32".

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Coppa Bernocchi

Portiamo Formolo, Galamberti, Gygax, Marcotti, Rota, Schar, Willwohl e Zaugg. Le speranze erano poche, ed infatti, anche data la scarsa forma dei nostri, non riusciamo a renderci protagonisti. Alla fine vince Guardini (Astana) davanti a Pelucchi (IAM) e Trentin (OPQS). Migliore dei nostri Galambert, 35°.

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Coppa Agostoni

Obiettivo dello sponsor è la top 10, per provare a centrarla portiamo Agostini, Formolo, Galamberti, Marcotti, Rota, Saggiorato, Schar e Willwohl.

Alla fine a vincere è Trofimov, che con un'azione nel finale rientra su Zilioli, unico reduce dalla fuga mattutina, e lo batte in volata. Chiude il podio Anacona, anch'egli ex-fuggitivo. Migliore dei nostri Saggiorato (35°).

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Memorial Marco Pantani - Giro della Romagna

Portiamo la stessa squadra della Coppa Agostoni, stavolta senza la pressione di dover cercare un risultato specifico.

Sulle salite della parte centrale si avvantaggiano in 21, tra i quali i nostri Agostini, Formolo, Saggiorato e Schar. Tuttavia in discesa sono Rodriguez (Katusha) e Sanchez (BMC) a fare la differenza, con il primo che stacca il secondo in pianura e va a vincere con quasi 2' su Sanchez. Chiude il podio Navardauskas (Garmin). Migliore dei nostri ancora Saggiorato, che vince la volata del gruppetto e conclude 4°.

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Grand Prix d'Isbergues - Pas de Calais

Portiamo Galamberti, Gygax, Kueng, Marcotti, Martinelli, Rota, Schar e Willwohl. 

La corsa si conclude allo sprint, dova a trionfare è Coquard (Europcar) davanti a Roux (Fdj) e Dumoulin (Ag2r). Galamberti è il migliore dei nostri, 45°.

GP Industria & Commercio di Prato

A caccia di un buon risultato portiamo Agostini, Formolo, Gladich, Herklotz, Karlen, Saggiorato, Senn e Zaugg.

Purtroppo i nostri finiscono molto lontano, Formolo, Karlen e Zaugg finiscono tutti insieme rispettivamente 62°, 63° e 65°. A vincere è Martens (Belkin), davanti a Dyachenko (Astana) e Zardini (Androni).

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World Championship ITT 

La selezione di tre atleti iniziale vede Cancellara (Trek), Frank (IAM) e Kueng contendersi i posto. Alla fine a rimetterci è proprio quest'ultimo, per via della scarsa forma.

Frank svolge una prova discreta, concludendo al 26° posto a 2'45" dal leader provvisorio Zubeldia (Trek). Per Cancellara la giornata non è ottima, dato che a tutti gli intertempi è dietro a Dennis (Garmin). La situazione è uguale anche al traguardo, dove l'australiano è superato anche da Wiggins (Sky) e Martin (OPQS). Alla fine quindi Panzerwagen è il vincitore, con l'inglese e l'australiano a completare il podio. Solo medaglia di legno per Cncellara, mentre Frank conclude 48° a 5'30".

Mi scuso per l'assenza di immagini, ma mi son scordato di prenderne almeno una "pulita", quindi solo descrizione :blush: 

World Championship Road Race

Alla prova su strada, oltre a Frank e Cancellara, partecipano anche Albasini (Orica), Schar (SuisseGas) e Schurter (Orica). La fuga mattutina è formata da solo due atleti, si tratta di Haas (Garmin) e Ignatiev (Katusha), che raggiungono un vantaggio massimo di poco inferiore ai 10'.

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Il gruppo al loro inseguimento è tirato da Belgio, Olanda e Spagna.

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A 3 giri dalla fine è l'italia a lanciare il primo attacco, con Paolini che guadagna fino ad 1' sul gruppo, salvo poi essere ripreso prima della fine del giro, insieme ai due fuggitivi che nel frattempo erano stati ripresi dall'italiano. Nel penultimo giro ad attaccare sono Frank e Gerrans (Australia), con l'australiano che in pochi chilometri rimane da solo al comando con 30" di vantaggio sul gruppo, sempre tirato da Olanda, Belgio e Spagna. Gerrans viene ripreso all'inizio dell'ultimo giro, quando ad attaccare, in tre momenti differenti, sono Gilbert (BMC), Rodriguez (Katusha) e Mollema (Belkin). L'unico a fare la differenza è Gilbert, che in poco tempo guadagna 45" sul gruppo. Prima dell'ultimo strappo, superata la diga è Cancellara a lanciarsi da solo all'inseguimento del belga.

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Gilbert però ormai è troppo lontano, e così arriva sul traguardo di Ponferrada a braccia alzate, per festeggiare la conquista del suo secondo titolo mondiale.

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Cancellara viene ripreso all'ultimo chilometro, con la volata per il secondo posto che viene vinta da Dumoulin (Belkin) davanti a Thomas (Sky). Ancora niente medaglia quindi per lo svizzero, che dopo la 4° piazza della prova a cronometro porta a casa un 6° posto che lascia l'amaro in bocca.

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Ed ora sotto con le ultime quattro gare stagionali.

 

Paris - Bourges

Visto il percorso vallonato, in Francia portiamo Schar, Formolo, Karlen, Saggiorato, Gygax, Galamberti, Kueng e Martinelli. Nel finale si avvantaggia da solo il favorito di giornata, Gallopin (Lotto), che anticipa di 9" Riblon (Ag2r) e Delaplace (Bretagne). Il migliore dei nostri è Schar, 6° a 17".

Coppa Sabatini

In contemporanea con la Parigi - Bourges, in Italia portiamo Zaugg, Marcotti, Gladich, Willwohl, Senn, Agostini, Herklotz e Rota. A fare il bello e cattivo tempo è stata la Katusha, con gli attacchi a ripetizione di Rodriguez, Caruso e Kolobnev. Alla fine è quest'ultimo a centrare il tentativo giusto e vincere, anticipando in una volata a tre Baliani (Christina Watches) e  Lutsenko (Astana). Zaugg, miglior SuisseGas, giunge 45° a 1'57".

Gran Premio Bruno Beghelli

I nostri atleti sono Zaugg, Willwohl, Galamberti, Schar, Gygax, Marcotti, Formolo e Rota. La corsa si decide con un attacco all'ultimo giro da parte di Tiralongo (Astana), che guadagna quel tanto che basta per permettergli di vincere davanti a Duque (Colombia) e Bole (Vini Fantini). Chiudono in gruppo i nostri, il migliore è Scahr, 21°.

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Japan Cup

Ultima gara della prima stagione, portiamo Schar, Formolo, Willwohl, Rota, Marcotti, Galamberti, Gygax e Zaugg, all'ultima in carriera. L'attacco decisivo viene portato da De Clerq (Lotto), a 25 km dall'arrivo. Il belga trionfa con 1'53" sulla coppia SuisseGas composta da Schar e Formolo, con lo svizzero che anticipa l'italiano in volata.

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