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Suissegas: una nuova energia per il ciclismo!


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Top Posters In This Topic

Szlakiem Grodòw Piastowskich

 

Breve corsa a tappe in Polonia, ha una startlist di tutto rispetto, con ben 7 squadre WT. Portiamo Formolo come leader, Herklotz come seconda punta, Senn, Karlen e Gladich come battitori liberi, Kung, Martinelli e Rota per cercare la vittoria nella crono finale. Avversari più pericolosi per la generale dovrebbero essere F. Schleck (Trek), Vuillermoz (Ag2r), Machado (NetApp) e Nordhaug (Belkin).

 

Tappa 1

Tappa molto dura, con 8 GPM di 1° categoria oltre all'arrivo in salita. Mandiamo Karlen in fuga in cerca di punti GPM. A metà percorso NetApp e Trek si mettono a fare corsa dura, noi diamo una mano. In vista dell'ultimo GPM rimangono in 32, scollinano tutti insieme, la tappa si decide sullo strappo finale. A vincere è Schleck che anticipa Machado di 46", 3° è Formolo a 1'20", quarto Vuillermoz a 2'08", quinto Herklotz che regola in volata un gruppetto di 7 con all'interno tutti i migliori a 3'25"

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Tappa 2

Tappa senza sussulti, vince in volata un Reza (Europcar) in versione Michael Jackson davanti a Hofland (Belkin) e Howard (Orica)

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Tappa 3

Crono conclusiva. I nostri tre cronomen sono tra i primi a partire ma deludono molto, finendo tutti molto lontani. Alla fine vince l'uomo che non ti aspetti, ossia il nostro Herklotz, che anticipa i due della Trek Vandewalle e Popovych. In classifica generale Schleck trionfa davanti a Machado e Formolo, Herklotz chiude 4° ai piedi del podio.

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Modificato da Lory94ITA
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Ringerike GP

Piccola classica vallonata, portiamo Schar per fare risultato. Alla fine vince il fuggitivo Malaguti (Fantini) davanti a Christensen (CULT Energy). Il primi gruppetto inseguitore, formato da 3 atleti, giunge a 1'13" regolato da Bole (Fantini) davanti a Sousa (Efapel) ed al nostro Schar.

 

Circuit de Wallonie

Questa corsa di un giorno presenta nella prima parte dei tratti di pavè, mentre nel finale è caratterizzata dalla presenza di muri. Noi portiamo solo sei corridori con Schar unico capitano. Purtroppo ad inizio corsa sopriamo che Schar non è molto in forma, così tentiamo il tutto per tutto: lo mandiamo in fuga a 150 km dall'arrivo. Il gruppo gli concede un vantaggio massimo di 3', ma a 80 km dall'arrivo in gruppo scoppia la bagarre e all'inseguimento del nostro si porta un gruppetto di tre atleti: si tratta dei due della Wanty Kreder e De Greef insieme all'americano Friedman (Optum), saranno questi tre a giocarsi la tappa insieme a Schar. A 15 dall'arrivo sembra prossimo il ricongiungimento, con De Greef che ha portato il so capitano a soli 15" da Schar, poi l'elvetico si ricorda di essere un bel passistone e mette la quinta. Lo rivedranno solo dopo il traguardo. Alle sue spalle Kreder giunge a 27", terzo è Friedman a 51".

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Stats di Shar?

 

http://www.cycling-manager.eu/forum/index.php?/topic/19814-suissegas-una-nuova-energia-per-il-ciclismo/?p=798216

Stesse di inizio stagione, ha solo guadagnato 1 punto in resistenza mantenendo la stelletta

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Che bella la maglia di campione svizzero :)

 

Grazie :wink: Quello delle maglie di campione nazionale è un pallino che ho sempre avuto, a mio parere dovrebbero essere così, integrali, e non solo la maglia (magari con tre righette colorate), per me ci vogliono anche i pantaloncini  :tongue:

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Rhone-Alpes Isère Tour

 

Tre tappe per velocisti ed una tappa mossa, portiamo una formazione che possa competere per la generale, con Formolo, Herklotz, Senn, Gladich, Karlen e Marcotti. Gli avversari più ostici potrebbe essere gli uomini della Cofidis e della Bretagne, attenzione anche a Cobo e De la Fuente, entrambi della Torku.

 

Tappa 1

Sulla carta doveva essere una tappa per velocisti, alla fine invece la salitella finale da ripetere tre volte permette al nostro Herklotz di fare la differenza e di portare via un gruppetto con cui giocarsi la tappa. Alla fine conclude terzo alle spalle del vincitore Molard (Cofidis) e di El Fares (La Pomme). Gruppo a 24".

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Tappa 2

Ancora tappa dedicata alle ruote veloci, ancora epilogo diverso dalla volata di gruppo. Sulle prime due salite di giornata il forcing della SuisseGas permette di portare via un drappello di 15 atleti che comprende, oltre a 5 atleti della formaizione elvetica, la maglia gialla Molard e la maglai verde El Fares. Le squadre più importanti sono tutte rappresentate davanti, quindi dietro nessuno spinge per riprendere gli attaccanti. La musica cambia quando in un tratto di discesa il nostro Marcotti cade buttando giù anche El Fares. I due vengono riassorbiti dal gruppo e allora è La Pomme Marseille a mettersi a tirare per preservare la posizione in generale del proprio capitano. Si giunge all'ultimo chilometro con gli attaccanti che hanno ancora un vantaggio di 50" sul gruppo, saranno loro a giocarsi la vittoria. Alla fine trionfa Prades (OFM), con Herklotz che giunge terzo e grazie agli abbuoni balza al comando della classifica generale. Vergognoso il comportamento dei cronometristi, che assegnano al gruppo inseguitore lo stesso tempo del vincitore, conteggiando così ben 158 atleti con lo stesso tempo.

 

Tappa 3

Giungiamo alla tappa più difficile, con due salite molto impegnative da affrontare nelle fasi finali di corsa. Sulla prima di queste due si crea una forte selezione in gruppo e davanti rimangono in 18. Appena comincia la seconda però ci giunge una brutta notizia: Herklotz non si sente molto in forma e fatica a tenere il ritmo dei compagni. In cima al GPM il tedesco accuserà un ritardo di 2' dal primo gruppo, ridottosi a 10 unità. Giunti nei chilometri finali, Formolo sfrutta il dentello che precede il traguardo per andarsene in solitaria e vincere la tappa. Colpo doppio per lui, che veste anche la maglia gialla. Herklotz giunge a 3'30" e sprofonda in undicesima posizione.

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Tappa 4

Passerella finale dedicata alle ruote veloci. La prima parte presenta tuttavia molte salite, quindi decidiamo di far corsa dura per favorire una vittoria di Herklotz, che si è ripreso dalla batosta di ieri. Il nostro tentativo di stancare i velocisti però va male e provoca un brutto effetto: quello di mettere in croce nelle fasi finali un Formolo decisamente in giornata nera. Attorno alla maglia gialla 3 compagni, che tuttavia non riescono a chiudere il buco che si è  creato nel finale: la situazione è simile a quella della seconda tappa, ma in questo caso i cronometristi registrano un distacco pari a 4'55" per Formolo! Indecente. La tappa va a Feillu (Bretagne), mentre la classifica generale sorride a Molard. Migliore dei nostri Senn, che chiude 5° a 2'21" da Molard.

 

Sfiga nera  :banghead: 
Nella terza tappa -5 di Herklotz che si stacca in salita e perde la maglia, in quel caso riusciamo a rimediare con Formolo.
Nella quarta invece è Formolo a beccarsi il -5. Complice anche il fatto che abbiamo fatto un ritmo forsennato per tutta la tappa per favorire Herklotz, nel finale si stacca e addio maglia.
Comunque vergognosi i cronometristi, a mio parere c'era molto più distacco nella seconda che nella quarta tappa  :ph34r: .

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Eh, o pensi alla maglia o pensi alla tappa! 

Come sei messo in CQranking?

 

Eh sì, chi troppo vuole...

Solo che non pensavo che Formolo perdesse le ruote del gruppo in un finale pianeggiante.

Per quanto riguarda il ranking,in Continental Formolo e Schar guidano la classifica individuale separati da una decina di punti, mentre come squadra siamo secondi dietro alla Cofidis distanti comunque solo 15 punti. In Superprestige individualmente siamo lontani, mentre come squadra siamo 20° dietro a tutte le WT tranne la Europcar (che è intorno alla 25° posizione) e dietro anche a Cofidis e IAM.

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Tour de Picardie

Lo sponsor ci chiede una vittoria di tappa, ma sarà difficile dato il percorso (tre piattoni) e data la presenza di squadre WT, Movistar e FDJ su tutte, che schierano uomini pericolosi come Lobato, Demare e Bouhanni. Portiamo Rota (l'unico con una forma accettabile), Schar, Galamberti, Willwohl, Saggiorato, Martinelli, Kung ed Agostini.

 

Tappa 1

Sembrava impossibile per noi poter vincere una tappa, ed invece ce la facciamo fin da subito. Riusciamo infatti ad ottenere il successo con Rota che nel finale stava guidando il treno per Willwohl. Schar non è riuscito a tenere le sue ruote ed ha creato così il buco. Nessuna delle altre squadre si è attrezzata in fretta e così Rota ha potuto amministrare i secondi guadagnati fino al traguardo ed ottenere così la sua prima vittoria. Gruppo accreditato dello stesso tempo dello svizzero.

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Tappa 2

Questa volta l'esito è scontato, lo è meno il vincitore. Trionfa infatti Van Avermaet (BMC) che anticipa Eisel (Sky) e Petit (Cofidis), con quest'ultimo che va a vestire la maglia di leader dopo il secondo posto di ieri. Rota si butta nella volata per cercare di difendere la maglia ma conclude solo 16°.

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Tappa 3

All'ultima occasione disponibile la Fdj riesce ad organizzare un treno accettabile per Demare che va a vincere davanti a Petit e Daniel (Ag2r). In classifica generale trionfa Petit che precede di 3" Van Avermaet, di 6" Demare e di 7" Rota, che perde quindi il podio per 1".

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Grand Prix de Plumelec-Morbihan

Piccola classica vallonata in terra francese, lo sponsor ci chiede di ottenere una top 10. Al via 9 squadre WT che schierano atleti di spessore, sarà difficile ottenere un buon risultato. Pronti via e parte la fuga buona, con dentro l'uomo che non ti aspetti: si tratta del nostro Schar, l'unico con qualche possibilità di risultato, che però ha deciso di giocarsi tutte le sue carte fin da subito. Con lui Venturini (Cofidis), Bideau (Bretagne) e l'altro svizzero Kholer (BMC). A 70 km dall'arrivo il vantaggio massimo, che sfiora i 4'30". All'entrata del circuito finale si mette in testa Schar e, senza mai chiedere un cambio agli altri attaccanti, complice un'ottima forma, comincia a fare un ritmo elevatissimo che oltre ad impedire il rientro del gruppo fa sì che i compagni di fuga si stacchino inesorabilmente uno ad uno. Nel frattempo dal gruppo si lanciano all'inseguimento dello svizzero il campione francese Vichot (Fdj) ed il croato Durasek (Lampre). Ma il vantaggio di Schar, a 4 km dall'arrivo, è ancora superiore al minuto: è fatta per lo svizzero, che dopo il Circuit de Wallonie ottiene un'altra vittoria a seguito di un'azione di altri tempi

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Boucles de l'Aulne - Chateaulin

Altra classica vallonata, altra richiesta dello sponsor: anche qui l'obiettivo è una top 10. Come al Plumelec, anche qui la fuga va via subito, questa volta noi ci inseriamo Agostini, con lui altri due atleti. A 110 km dall'arrivo il vantaggio dei tre sfiora i 9', da qui il gruppo comincia a recuperare sotto l'impulso di Movistar e Fdj. L'avventura dei fuggitivi termina a 15 dall'arrivo, al penultimo passaggio sul traguardo. Proprio in questo momento allunga Schar, raggiunto dopo pochi chilometri da Vichot (Fdj) e Gadret (Movistar). I tre guadagnano subito una trentina di secondi, dal gruppo prova ad uscire Barguil (Giant) per rientrare sulla testa della corsa. A questo punto, per preservare il podio, Schar si mette in testa a tirare da solo. Sotto l'arco dell'ultimo km è Vichot a lanciare un lunghissimo sprint: il nostro svizzero si stacca per tutto il lavoro fatto prima, mentre Gadret esce dalla scia a 300 mt dal traguardo e va vincere davanti al campione nazionale francese ed a quello svizzero, giunto a 20".

(Nella foto sotto si vede Gadret esultare davanti a Vichot e ad altri due atleti, in questo caso si tratta di doppiati)

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Tour de la Mayenne

Andiamo in Francia per questa breve corsa a tappe con Agostini, Karlen, Kueng, Martinelli, Rota, Saggiorato, Schar e Senn. Prologo iniziale e tre tappe piatte a seguire, la concorrenza più credibile è quella che viene dai team WT.

 

Tappa 1

Puntiamo forte su Kueng, Rota e Martinelli, ma alla fine il migliore dei nostri è Schar, 16° a 22" dal vincitore Zakarin (Rusvelo), abile a sfruttare le condizioni meteo a suo favore.

 

Tappa 2

Era prevista una volata, e così è stato. Non c'è stato modo di far entrare nessuno dei nostri in fuga, il gruppo ha sempre inseguito. A metà gara un gruppetto con molti dei favoriti prova ad avvantaggiarsi, con Dumoulin (Ag2r) che vince l'unico GPM di giornata. Questi vengono ripresi a 20 dall'arrivo. Nel finale ci prova Schar ma viene ripreso dal treno della Caja Rural che lancia Lasca. Alla fine però la spunta proprio Doumulin, apparentemente non affaticato dal tentativo precedente, davanti a Soupe (Fdj) e Lasca.

 

Tappa 3

Anche qui si dovrebbe arrivare in volata, ma questa volta i pronostici non sono rispettati. All'inizio non va via nessuna fuga, ai GPM il nostro Senn prova a fare bottino pieno scattando ogni volta dal gruppo, ma è sempre il leader Doumulin a seguirlo e a fregarlo sui traguardi. Nel finale vari tentativi fanno aumentare la velocità e a 10 km dall'arrivo si avvantaggiano Schar, Caruso (Katusha) e Pineau (Fdj). Il nostro svizzerone fa ritmo da solo e il gruppo non rientra più. Alla fine vince Pineau, Scahr fa terzo ma con i 31" guadagnati si veste di giallo.

 

Tappa 4

Ancora tappa da volata. Molti provano ad andare in fuga, anche uomini pericolosi per la classifica generale. Quindi spremiamo tutti i nostri per tenere chiusa la corsa ed alla fine Schar rimane da solo. Comunque nessuno prova più ad attaccare a si arriva alla volata, dove Lasca trionfa sulla maglia verde Soupe e sulla maglia a pois Doumulin. Schar si aggiudica la classifica generale.

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Rapida carrellata di corse in preparazione ai campionati nazionali

 

GP du Canton d'Argovie

Alla piccola classica elvetica lo sponsor ci chiede una top 10, per cercare di soddisfarlo portiamo Schar, Karlen, Senn, Saggiorato, Kueng, Herklotz, Agostini e Martinelli. Nella fuga del mattino buttiamo dentro Agostini, il gruppo tirato dalla Cannondale ci viene a riprendere a 30 km dall'arrivo. Ci sono una serie di scatti e contro scatti, ma nessuno riesce a prendere il largo. Si arriva con un gruppo di 67 unità a giocarsi la volata, dove trionfa Acevedo (Garmin) davanti a Marcato (Cannondale) e Haas (Garmin). Schar, migliore dei nostri, chiude 27°.

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La Fleche des Ardennes

Da segnalare per noi il rientro alle corse di Oliver Zaugg, che ha nella corsa in linea dei campionati nazionali il grande obiettivo stagionale. Ancora Agostini ad andare in fuga per i nostri, nel circuito finale si seleziona un drappello di 12 atleti che si giocherà la vittoria con il nostro Zaugg all'interno. Alla fine vince Vantomme (Roubaix), Zaugg arriva ultimo del gruppetto, concludendo quindi 12°.

 

Tour de Serbie

Tre tappe in Serbia per questa gara, due da velocisti ed una con arrivo in salita. Nelle prime due si arriva quindi in volata, ed a spuntarla sono rispettivamente Gavazzi (Christina Watches) e Pasqualon (Area Zero), con i nostri, tutti scalatori, sempre lontani dalle prime posizioni. Nella terza tappa prima dell'ascesa finale si sgancia un gruppetto di 9 che si gioca la tappa, alla fine la spunta Maddaluno (Utensilnord) davanti ai ben più quotati Zaballa (Christina Watches) e Prades (OFM). Migliore dei nostri Senn, 12° tappa e 11° nella generale.

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GP Sarajevo

Sulla salita più dura di giornata rimangono davanti in 36, l'unico dei nostri è Zaugg. A 10 km dall'arrivo attaccano in tre e da dietro nessuno riesce più a riprenderli; vince Zaballa (Christina Watches) davanti all'impronunciabile Poorseyedigolakhour (Tabriz) e a Martin (Burgos). Zaugg conclude ultimo della volata degli inseguitori, in 36° posizione.

 

Giro dell'Appennino

Ultima gara prima dei campionati nazionali, lo sponsor ci chiede una top 10. I nostri sono Kueng, Rota, Senn, Karlen, Gladich, Marcotti, Galamberti e Martinelli. Ad entrare in fuga è Marcotti, insieme ad altri due atleti. In seguito ai quattro si unisce il nostro Karlen, ma il gruppo tirato della Neri-Alè riprende i fuggitivi a 15 km dall'arrivo. Solo Westra (Astana) prova ad anticipare, ma i treni si organizzano e non lasciano via di scampo. In volata la spunta Ponzi (Neri) su Oss (BMC) e Visconti (Movistar). Migliore dei nostri Kueng, 13°.

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Aggiornamenti dal Team Alonso

 

Ad oggi ho ricevuto 4 alter-ego (5 se contiamo quello che eventualmente creerò io), quindi il progetto potrebbe naufragare. Ovviamente non farei andare sprecati i ciclisti che avete creato (li manderò in altre squadre o li terrò nella mia, deciderò), ma comunque siete ancora in tempo per partecipare, quindi aspetterò.

L'altra possibilità è quella di creare comunque il team con i vostri pochi corridori e qualche altro rimasto a piedi dal ciclomercato, a fine stagione deciderò sul da farsi.

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Campionati nazionali

Le tre rassegne nazionali alle quali siamo impegnati sono quella svizzera, quella italiana e quella tedesca. Le nostre maggiori ambizioni si concentrano nel campionato elvetico in linea.

 

Campionato svizzero ITT

Sapevamo che contro Cancellara (Trek) era impossibile vincere, ma i nostri Kueng e Rota ci sono andati molto vicini, concludendo 2° e 3° a poco più di un minuto di ritardo dopo che all'intermedio avevano, soprattutto Kueng, pregustato sogni di gloria trovandosi entrambi davanti a Cancellara, seppur di una manciata di secondi.

 

Campionato italiano ITT

Qui la parte di Cancellara la fa Malori (Movistar), che anticipa Nibali (Astana) ed uno straordinario Pozzovivo (Ag2r). I nostri partono tutti troppo forte (al primo intermedio, posto in cima ad una salita, i primi tempi sono tutti nostri) e nel finale non ne hanno per difendersi dall'attacco dei migliori. Male Martinelli, che ci aspettavamo tra i primi ma conclude in 38° posizione, bene invece Formolo, 5° battuto anche da Visconti (Movistar), e, a suo modo, Gladich, 25° ma a soli 2'11".

 

Campionato tedesco ITT

Ci aspettavamo un strapotere di Tony Martin (OPQS), ma alla fine così non è stato. Intendiamoci, Panzerwagen ha vinto lo stesso, ma in 44,4 km ha distanziato Geschke (Giant) e Sutterlin (Movistar) di appena 38" e 52". Peccato per Herklotz, che poteva puntare ad un posto nei 5 o nei 10 ma ha imbroccato una giornata stortissima.

 

Campionato svizzero in linea

Ecco la gara a cui teniamo di più, decidiamo subito che i capitani saranno Zaugg e Schar. E non ci deludono!

Ad inizio gara va via una fuga di 4 atleti con all'interno il nostro Senn. Fin da subito ci accorgiamo che nessuna delle squadre è interessata a ricucire, quindi a 100 km dall'arrivo, quando il vantaggio supera gli 11', facciamo partire Saggiorato per cercare di riportarsi tutto solo sulla fuga. Incredibilmente ce la fa, e appena riprende i 4 si mette a lavorare per il compagno Senn, che ha sfruttato la situazione per stare a ruota e recuperare energie. A 80 km dall'arrivo però una serie di scatti e controscatti ha ridotto drasticamente il vantaggio dei fuggitivi portandolo a 3'. A 40 dall'arrivo i fuggitivi sono stati ripresi, ma ci pensa Saggiorato ad alzare il ritmo in salita, facendo si che alla sua ruota rimangano solo tre atleti, tutti suoi compagni di squadra: si tratta di Kueng, Schar e Zaugg. I 4 si danno tutti cambi regolari, fino a che, a 15 km dall'arrivo, sia Kueng che Saggiorato non riescono e reggere il ritmo di Zaugg in un tratto di salita. Rimangono così davanti i nostri due capitani, il gruppo ormai è taglaito fuori, poichè è segnalato a più di 5'. Tutto fa pensare che Schar possa bissare il successo dello scorso anno sfruttando le sue doti di passista per staccare il compagno, ma incredibilmente, a 10 km dall'arrivo, ecco che fa un gesto al compagno dicendogli di mettersi a ruota. Si arriva così allo """"sprint"""" finale nel quale Schar lascia la vittoria al compagno Zaugg, che si ritirerà quindi dall'attività agonistica con la maglia di campione nazionale sulle spalle.

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Campionato italiano in linea

Sulle strade del Trofeo Melinda sappiamo che l'unico dei nostri con qualche possibilità è Formolo, peccato che il nostro capitano becchi una giornata nera che non gli permette di essere competitivo. Alla fine conclude 23° a 2' dal vincitore di giornata Visconti (Movistar), che conquista il suo quarto titolo. Sul podio anche Nibali (Astana), che ha perso la volata a due per la vittoria, e Damiano Caruso (Cannondale), giunto in solitaria a quais 1' dalla coppia di testa.

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Campionato tedesco in linea

A giudicare dal percorso ci si potrebbe aspettare una volata, ma alla fine invece trionfa in solitaria un fuggitivo, Eichler (Stolting). Noi abbiamo provato in tutti i modi ad entrare in fuga sia con Herklotz che con Willwohl, ma è sempre stato Zabel (Bmc) a venire a riprenderci. Alla fine se ne vanno in 3, che accumulano un vantaggio massimo di 8'. A 70 km dall'arrivo Herklotz attacca per provare a rientrare su quelli davanti, lo seguono altri 4 atleti tra cui proprio Eichler, ma nessuno gli da un cambio. Quando finalmente a 20 km dall'arrivo avviene il ricongiungimento, Eichler rilancia subito l'andatura ed Herklotz è il primo a staccarsi. Alla fine chiude 8° a quasi 9' dal vincitore, tutti accumulati in 20 km. Il gruppo giunge a 14' regolato da Greipel (Lotto) su Ciolek (MTN).

 

In game ho finito di giocare la stagione, ora non mi resta che presentarvela. Il ritardo nella pubblicazione dei campionati nazionali è dovuto al fatto che ho passato quest giorni a smanettare sul database aggiornando la rosa di tutte, tutte le squadre. L'unica cosa che mi manca è creare gli alter-ego ed il team di cui faranno parte, e ne approfitto quindi per ricordare che siete ancora in tempo ad iscrivervi, se ancora non lo avete fatto (qui il regolamento)

Modificato da Lory94ITA
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Vuelta a Venezuela

Dopo il Tour de Langkawi, dove abbiamo ben figurato con Formolo, torniamo a correre una corsa a tappe abbastanza lunga. Saranno infatti 10 le tappe da correre, nessuna tuttavia con altimetrie "mostruose". Data la concomitanza con il Qinghai Lake, altra corsa a cui prenderemo parte, dobbiamo decidere bene dove mandare a correre i nostri. Qui decidiamo di portare Saggiorato e Zaugg, alla prima corsa con la maglia di campione elvetico, come leader, Formolo, data la scarsissima forma, farà loro da spalla, Willwohl e Galamberti punteranno alle volate, mentre Martinelli, Karlen e Marcotti faranno da gregari ai capitani e nel contempo cercheranno gloria con qualche fuga.

La prima tappa è affare per velocisti, Willwohl non è per niente in forma, per cui ci aspettiamo il solito obrobrio da parte sua, ma alla fine, grazie ad un treno ben organizzato, riesce a concludere in 4° posizione, forse suo miglior risultato stagionale. La tappa va a Mucelli (Meridiana), che veste la maglia di leader.

Nella tappa successiva ecco il primo arrivo in salita, in fuga ci buttiamo Martinelli, e con lui c'è anche quell'Eichler che ai campionati tedeschi ci aveva fregato. Comunque i fuggitivi vengono ripresi prima dell'ascesa finale, noi proviamo ad allungare con Zaugg ma ci vengono subito a riprendere. Alla fine vince Franckaert (3M) davanti a Delfosse (Wallonie); il gruppo giunge a 43", Saggiorato termina 8° mentre Zaugg è 14°.

Ancora velocisti nella tappa successiva, questa volta a vincere è Demoitiè (Wallonie), Willwohl fa 11°.

La 4° tappa prevede un altro arrivo in salita, mandiamo Karlen in fuga ma i San Luis vanno a riprendere gli attaccanti a 5 km dall'arrivo; facciamo attaccare Saggiorato, lo segue solo Jaramillo Diez (Jamis), che però non ci dà un cambio e ci beffa in volata; Saggiorato giunge 3° rimontato da Fernandez (OFM).

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Nella successiva ancora velocisti ed ancora vittoria di Mucelli, questa volta Willwohl ci fa vedere quello che ha fatto per tutta la stagione e naufraga oltre la 30° piazza.

La sesta tappa è forse la più dura, quella che deciderà le sorti della classifica; questa volta il nostro uomo in fuga è Marcotti, ma il tentativo viene riassorbito ai - 30 dalla OFM; appena la strada si restringe e comincia a salire è Fernandez a staccare la compagnia e ad arrivare a braccia alzate sul traguardo; Zaugg batte Diaz (San Luis) nella volata a due per il secondo posto, a 23" dal vincitore. Ora in classifica Fernandez conduce con 27" su Zaugg.

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La settima tappa è quella che segna la nostra rovina: a causa della brevità della tappa (90,5 km) ci facciamo trovare impreparati nel momento in cui i migliori attaccano, anche perchè Zaugg si era messo a marcare Fernandez che però, avendo un compagno davanti, non aveva risposto all'attacco, e perdiamo il treno giusto. Alla fine vince Chevalier (Wallonie), Saggiorato paga 1'17" mentre Zaugg, insieme a Fernandez, accusa un ritardo di 1'43". Ma nessuna brutta notizia per la OFM, dato che la maglia gialla resta in casa loro, passando sulle spalle di Prades. Ora Zaugg è 6° a 2'10" e Saggiorato è 10° a 2'30".

Nell'ottava tappa c'è un GPM di 1° categoria posto a 17 km dal traguardo, ma sono 17 km di pianura, senza discesa. Mandiamo Martinelli in fuga, ma sull'ultima salita i tre di testa non vanno d'accordo e Martinelli si stacca. Alla fine giunge 3° a 2'10" da Mullervy (Champion System). Saggiorato prova a fare la differenza sull'ultimo GPM, ma tutta la pianura che segue lo frega e viene ripreso dal gruppo all'ultimo km, conclude la tappa 7° a 3'28"; classifica invariata.

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La nona tappa dovrebbe essere affare per velocisti, e infatti va a vincere ancora Demoitiè. Nel corso della tappa, vista lo scarso aiuto dato in questi giorni alla squadra per via del cattivo stato di salute, decidiamo di far ritirare Formolo, che a metà gara saluta i compagni e sale sull'ammiraglia.

Nella decima tappa ci si aspetta una passerella, e invece ecco la sorpresa. Nei sei fuggitivi del mattino è presente Routley (Optum), che in classifica dista poco più di 3' da Prades; nonostante ciò la OFM non si adopera nell'inseguimento, e non lo fanno nemmeno le squadre dei velocisti, evidentemente già con la pancia piena. Fatto sta che alla fine Routley va a vincere la tappa anticipando il gruppo di 5'50", e così ottiene anche la vittoria in classifica generale, con 2'21 su Prades e 3'08" su Mucelli. Zaugg conclude la corsa in 8° posizione, a 4'31", mentre Saggiorato, vittima di una foratura a 10 km dall'arrivo, giunge al traguardo con 7'12" da Routley, finendo 27° in classifica generale.

 

Personalmente non mi piace molto il modo in cui vi sto raccontando quest'ultima parte di stagione, ma voglio arrivare velocemente all'anno nuovo, e da lì vi prometto che cambierò decisamente stile e farò qualcosa di molto più gradevole, anche alla vista.

Modificato da Lory94ITA
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