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[UCI World Calendar] - Tirreno > Adriatico


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Hushovd MITO :ave:

Più che altro non è una prima donna: anche se porta la maglia iridata dà il suo contributo per il bene della squadra. Da notare comunque che in salita è rimasto con i primi: occhio alla Sanremo che ho paura che ci lascia il segno quest'anno.

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Che ha fatto Oss di così meraviglioso? Buon colpo d'occhio e si è attaccato alla ruota giusta senza mai uscirne.

Hushovd tra poco si levava tutti di ruota restando seduto! :shock:

Beh veniva da dietro non era inizialmente attaccato alla ruota di Farrar, è praticamente andato più veloce di Hushovd, oltre ad avere la scaltrezza di capire che era l'azione giusta. Inoltre ha battuto in volata gente del calibro di Petacchi e Cavendish. Non per sminuire l'azione di Hushovd, ma il suo attacco è coinciso proprio con il rallentamento del gruppo e quindi questo ha ancora di più evidenziato la grande azione del norvegese.

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Più che altro non è una prima donna: anche se porta la maglia iridata dà il suo contributo per il bene della squadra. Da notare comunque che in salita è rimasto con i primi: occhio alla Sanremo che ho paura che ci lascia il segno quest'anno.

quest'anno secondo me la san remo finisce con qualche volata ristretta... molti la vogliono...

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tappa%204.jpg

Come nella scorsa edizione la 4° tappa della Tirreno farà visita alla città di Chieti, il percorso però è stato modificato in parte (partenza prevista a Narni e non a San Gemini come lo scorso anno) e svolta verso Manoppello Scalo al km 180 di corsa. Da Terni a Scafa dunque stesso tracciato del 2010, Gpm di Sella di Corno al km 84.8, discesa verso Scoppito, attraversamento di L’Aquila, ascesa verso Poggio Picenze (rifornimento) fino alla Gola dei Tre Monti in località Popoli. Come detto i corridori dovranno affrontare, da Scafa, un percorso alquanto differente. Nervosa quanto insidiosa la frazione riserverà un finale molto interessante. Negli ultimi 45 km in successione si salità verso Casalincontrada e Bucchianico, secondo Gpm di Villamagna ai -22 dal traguardo e salita finale verso Chieti. Dopo una corsa così lunga la rampa posta dai 2.100 ai 1.050 metri dal traguardo potrebbe fare la differenza. Trattasi inoltre di uno scalino non troppo agevole, al 12% di pendenza media, strappo posto proprio al limite del triangolo rosso

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Scarponi vince la tappa di Chieti. 2° Cunego, 3° Evans. Che doppietta la Lampre shock.gif

oddioooo cuore a milleeeeeeee.... cunegooo ritrovatooooooooo!!!!!

Dajeee damià!!!!! Oddiooo.... cmq ottimo visconti! Ma nn so quanto èè aarrivato!! :shock2: :shock2: :shock2: :shock2: :shock2: :shock2: :shock2: :shock2: :shock2:

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Molto spettacolare questa tappa, si sono visti tutti...Grande Scarponi che grazie ad un attacco al punto giusto e al grande lavoro di squadra si impone. Un ritrovato Cunego, un maltornato Di Luca e un sorprendentemente asino Gilbert, a malincuore, che parte troppo presto e probabilmente non si rende conto che con punte al 19% un kilometro è lunghissimo. Proabilmente se fosse restato con Evans e soci avrebbe vinto la tappa agevolmente.

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Chieti ha regalato spettacolo, così in poche parole si può descrivere la quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2011. Era la tappa più attesa e non ha tradito gli appassionati, scatti, controscatti e tante emozioni con un Michele Scarponi che ha dimostrato ancora una volta oggi di che campione stiamo parlando. Ma la vittoria di Scarponi non può non essere che condivisa con Damiano Cunego, suo compagno di squadra e secondo al traguardo, che si è piantato sulla ruota prima di Philippe Gilbert, poi Danilo Di Luca, ed infine di Cadel Evans, terzo classificato, rendondogli ancora più duro l'inseguimento. Già proprio Danilo Di Luca è stato grande protagonista di una splendida azione sull'ultima salita dimostrando di essere tornato tra i grandi del ciclismo, perdendo le ruote buone solo quando tutto sembrava deciso. Uno spot per il ciclismo, ma soprattutto per il movimento italiano, che oltre ai già citati protagonisti ha visto il Campione Italiano, Giovanni Visconti, affamato di vittorie, pronto come non mai ad attaccare e non mollare mai. Buona anche la prova di Ivan Basso che riesce nonostante abbia pagato le molte salitelle di giornata, un buon quarto posto

Per la generale le carte sono ancora tutte aperte, con la tappa di domani ad emettere una sentenza che solo la cronometro di martedì potrà ribaltare, Robert Gesink strappa la maglia azzurra dalle spalle di Tyler Farrar e punta a mantenerla a San Benedetto del Tronto, Cadel Evans, apparso molto pimpante gli rosicchia qualcosa e si porta a solo 10" dall'olandese. Ivan Basso, nonostante abbia perso qualcosa, riesce comunque ad ottenere il 3° posto parziale, mentre al quarto posto troviamo il vincitore di oggi Michele Scarponi, che dunque riesce a bissare la vittoria dello scorso anno in quel di Chieti.

Alla partenza da Narni è stato reso un doveroso omaggio per le vittime della tragedia che ha colpito il Giappone nella mattinata di ieri, davanti al gruppo troviamo Fumiyuki Beppu (Radioshack) commosso. La tappa è stata caratterizzata dalla lunga fuga di tre corridori che al km 24 piazzano l'attacco decisivo: Mickael Cherel (Ag2r-La Mondiale), Sebastian Lang (Omega Pharma-Lotto) e Gorazd Stangelj (Astana). I tre riescono subito a guadagnare un grosso margine sul gruppo che in un primo momento non si cura dell'inseguimento, verso metà corsa il loro vantaggio è attorno ai 15'. Il lavoro Lampre-ISD, Farnese-Vini e Liquigas-Cannondale, non permette ai fuggitivi di guadagnare altro, anzi loro perdono mano a mano il vantaggio accumulato e portarsi nella fase decisiva della corsa con solo 4 minuti di vantaggio. Ma i tre sono stanchi, il primo a cedere è Sebastian Lang, che vittima di una foratura perde il contatto con i due compagni di avventura. Ma i due da soli noon vanno molto lontano, Giovanni Visconti mette a lavorare tutta la squadra e quando piazza il suo attacco ai meno 16 km per i due non sembrano esserci più possibilità. Il gruppo si frammenta in tanti piccoli gruppetti formati ciascuno da una decina di unità, a seguire Visconti troviamo Poels della Vacansoleil, ma i due non vanno molto lontano, l'andatura è davvero altissima. Anche Enrico Gasparotto ci prova con Damiano Cunego subito alla sua ruota, ma anche per lui non c'è niente da fare. Tutto tranquillo fino a quando Fabian Cancellara (Leopard-Trek) sembra aver piazzato l'attacco decisivo con Dimitri Muravyev (Radioshack), i due acquisiscono un buon margine che il solo Giovanni Visconti riesce a ricucire, invana sarà l'azione di un imperioso Thor Hushovsd. I tre al comando sembrano aver in pugno la corsa, il solo Muravyev non lavora e questo comprometterà l'azione. Sull'ultima salita è Michele Scarponi il primo ad aprire le danze, ma non si tratta di un attacco, ma di una micidiale progressione che miete molte vittime, Philippe Gilbert sembra poter reagire, ma è costretto ad alzare bandiera bianca, poi Di Luca ed Evans, ma Scarponi riesce a mantenere il vantaggio ottenuto ed ad ottenere la prima vittoria italiana alla Tirreno Adriatico 2011.

Ordine d'Arrivo

1. Michele SCARPONI Lampre - ISD

2. Damiano CUNEGO Lampre - ISD m.t.

3. Cadel EVANS BMC Racing Team m.t.

4. Ivan BASSO Liquigas - Cannondale + 2"

5. Danilo DI LUCA Katusha Team + 6"

6. Robert GESINK Rabobank + 12"

7. Rinaldo NOCENTINI Ag2r - La Mondiale m.t.

8. Vincenzo NIBALI Liquigas - Cannondale m.t.

Classifica Generale

1. Robert GESINK Rabobank

2. Cadel EVANS BMC Racing Team + 10"

3. Ivan BASSO Liquigas - Cannondale + 12"

4. Michele SCARPONI Lampre - ISD + 15"

5. Damiano CUNEGO Lampre - ISD + 19"

6. Sebastian LANGEVELD Rabobank m.t.

7. Vincenzo NIBALI Liquigas - Cannondale + 22"

8. Damiano CARUSO Liquigas - Cannondale + 34"

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ed infatti ha fatto una grossa cazzata attaccando :mrgreen:

Secondo me, alla pari di Cancellara, ha voluto testare la gamba in vista della Sanremo, dato che la tappa era lunga e mossa. Le caratteristiche della tappa, possono essere un buon banco di prova per le gambe dei due corridori, che nonostante ambe, per dirla alla Savoldelli, siano veloci alla Sanremo non potranno aspettare la volata.

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Philippe Gilbert vince a Castelraimondo. 2° Poels. 3° Cunego. Gesink a 16". Evans nuovo leader.

Cosa si son mangiati Malacarne e Amador :stelle:

Cunego e Gilbert succhiaruote :lol: non han fatto niente e poi hanno concluso terzo e primo... :lol:

Cunego supera Scarponi in generale... attenzione per il leader Lampre... :bannana_guitar::bannana_guitar:

Classifica vede maglia azzura Evans

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Davvero Gilbert negli ultimi 50-100 metri ha fatto una rimonta fantastica...Peccato per i 3 davanti...Se solo Malacarne avesse dato il cambio ad Amador ai -500, probabilmente avrebbero fatto primo e secondo...Ma coi sè e coi ma la storia non si fa... :mrgreen:

Comunque mi fa davvero girare le balle vedere di Luca ancora tra i primi...Uno che il ciclismo lo dovrebbe vedere solo in tv... facepalm.gif

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Ieri era molto acclamato dal pubblico anche se si è rovinato la faccia :nonnn:

Oggi secondo me Malacarne ed Amador hanno sbagliato a non darsi il cambio già dall'inizio e sono arrivati alla fine stremati e non hanno avuto la forza per tener duro 200 metri.

Ottima tappa di Gilbert e quest'anno liquigas e lampre (secondo me) si equivalgono :shock2:

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Bravo sto Poels, clamoroso Gilbert che recupera 50 m di svantaggio in 100m. La Lampre quest'anno è tornata a meritare pienamente di essere tra le teste di serie, l'acquisto di Scarponi, la rinascita di Cunego e l'ottima crescita dei giovani fanno ben sperare...

Per l'appunto Ulissi ha fatto molto bene alla Parigi-Nizza e Malori sta crescendo come cronoman.

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Per quanto riguarda il discorso Cunego, parlare di rinascita per tre piazzamenti alla Tirreno - Adriatico mi sembra assurdo. Sta facendo bene, ma seguendo quel ragionamento allora Garzelli avrebbe dovuto tornare quello del 2000 o del 2002.

Non vedo poi perché Di Luca dovrebbe vedere le corse solo in televisione. Ha scontato la squalifica che gli è stata comminata, ed è tornato a gareggiare. O si cambiano le sanzioni, e si squalifica a vita chi viene trovato positivo una volta, oppure è ridicolo indignarsi tutte le volte perché un corridore è tornato alle gare. E lo dice uno che due anni fa al Giro era fra i pochissimi che tifavano per Menchov.

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