Vai al contenuto

-Gigilasegaperenne-

Utente Storico
  • Numero contenuti

    6126
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    104

Tutti i contenuti di -Gigilasegaperenne-

  1. Infatti, volendo ci starebbe anche verso la fine della seconda settimana. Comunque di sicuro ne balla ancora una, che facciano 13 km a cronometro è impossibile (e sarebbe francamente assurdo, a fronte di 7 tappe che, tracciate bene o male, dovrebbero comunque essere di alta montagna).
  2. L'Atletico avrà pure menato, ma leggendo i dati della partita ieri sera mi pareva di aver visto qualcosa del tipo: Falli commessi: 28 Juve, 21 Atletico. Gialli: 6 Juve, 2 Atletico. Come minimo, hanno picchiato allo stesso modo.
  3. La discesa di Santa Caterina non mi pareva entusiasmante per le donne, per gli uomini sarebbe veramente scadente.
  4. Un'altra crono c'è di sicuro, resta da capire dove la infilano. O rinunciano alla passerella, oppure dovrebbero metterla nella prima parte di corsa, ad esempio infilandola in Bretagna.
  5. La strada che arriva fino a dove hai tracciato tu è sterrata, l'asfalto finisce nel parcheggio sotto. Che è il punto in cui arrivarono le tappe del 1989 e del 1995 (si chiama anche Plateau du Cambasque o semplicemente Le Cambasque).
  6. Si può arrivare ad Hautacam come nel 2000. Ovviamente è impossibile quest'anno, ma in assoluto è un bel finale (e nel 2000 ne venne fuori una bellissima tappa, pur aiutata dal maltempo e funestata dall'uccisione del Tour da parte del monopalla).
  7. Non per difendere Prudhomme, ma erano la metà. Comunque la tappa tra Arette-Pierre-Saint-Martin e Plateau de Beille potrebbe arrivare a Cauterets, anziché a Lourdes. Non che cambi tantissimo, anche perché pare che il traguardo debba essere in paese. Nel 1995 ebbero la decenza di arrivare a Le Cambasque (che tra l'altro fu un ripiego, dopo che gli ambientalisti riuscirono a far saltare l'arrivo a Pont d'Espagne).
  8. Non ho dubbi, quello che mi spaventa è lo spettacolo che vedremo prima.
  9. Ma scusa, secondo te a suon di rampe artificiali lo trasformano in un percorso per scalatori? No, alt un momento... l'umiltà non c'entra una benemerita mazza con la decisione di starsene a casa di Contador. Se ne è stato a casa perché non voleva fare il gregario. Il che è perfettamente comprensibile, e non sto dicendo che abbia fatto male, ma l'umiltà non c'entra proprio una mazza. Comunque sia, Pozzato e Gasparotto erano le alternative a Colbrelli, non a Nibali. Non avrebbe avuto senso portare altri corridori per la volata. E Colbrelli è stato nettamente il migliore dei tre quest'anno. Io la gamba fantasmagorica di Aru ieri non l'ho vista. Visconti andava forte, e pure io ho detto che magari poteva giocarselo dopo. Però, al massimo, poteva scambiarsi i ruoli con De Marchi e partire al penultimo giro. Adesso però vogliamo dire che abbiamo perso il Mondiale per questo? Che poi la fuga di De Marchi è andata a farsi friggere non certo perché il nostro uomo davanti non era all'altezza. Secondo me, l'episodio che poteva rappresentare la svolta del nostro Mondiale è stato proprio all'inizio del quartultimo giro, quando si è formata la fuga di Visconti. Con un gruppetto diverso, più numeroso, e soprattutto con una Spagna o una Francia in più (e magari con dei corridori un po' meno titubanti), l'azione poteva riuscire. E si è andati abbastanza vicini a veder nascere proprio una fuga del genere. Una fuga in cui sarebbe stato sicuramente preferibile avere un Visconti rispetto ad un De Marchi.
  10. Che bastassero pochi secondi in cima all'ultimo strappo per arrivare Cassani lo ha detto tipo da quando aveva sei anni, se è per quello, e dopo la gara degli Under lo aveva capito anche la pianta di lavanda nel mio giardino. Hai avuto occhio se hai capito che si poteva attaccare in quella discesa, ma ancora: è colpa di Cassani se nessuno si è accodato a Kwiatkowski? Era un attacco improvviso, era necessario coglierlo e accodarsi (posto che secondo me non sarebbe cambiato un accidente in chiave vittoria, visto che il polacco ha avuto un colpo di genio, ma pure le gambe per non perdere niente o quasi sullo strappo rispetto ai Valverde, Gilbert e soci del caso). La colpa sarà di Nibali o chi per lui, non del commissario tecnico. Se Doha sarà un Mondiale per velocisti, spiegami con quali diavolerie riusciresti a sopperire alla mancanza di un velocista (ad oggi). Ma a quale titolo un qualsiasi corridore italiano ha almeno l'1% di possibilità di vincere?
  11. Sì ma sarebbe stata una situazione completamente diversa. A quanto ne sappiamo, due giri dopo magari ci sarebbe già stato un gruppo ben organizzato. Eventualità ancora peggiore, avremmo rischiato che nei tentativi, invece di ottimi ma gestibili compagni di viaggio come Kennaugh e soci, si infilassero gente come Gilbert, lo stesso Kwiatkowski, etc. Poi io credo che nessuno si aspettasse uno sparpaglio simile al primo attacco dell'Italia, e sfido chiunque a dire il contrario. Varese 2008 era una situazione completamente diversa, su un percorso completamente diverso, e soprattutto con uomini completamente diversi. Gasparotto non è mai arrivato oltre l'8° posto in questa stagione. E non nel senso che non ha mai fatto meglio di 8° nelle gare di un giorno, ma neanche contando le singole tappe delle corse che ha disputato. E' vero che alla Tre Valli avrebbe probabilmente migliorato, ma è altrettanto vero che era nello stesso gruppetto di Colbrelli e Pozzato. Erano in tre con caratteristiche tutto sommato simili, e Cassani ha portato quello che è arrivato più avanti quel giorno e che ha vinto di più nel corso dell'anno. Poi, io avrei fatto a meno di un Quinziato e magari avrei pure schierato Gasparotto (o Formolo, o Zardini, o magari più di uno di questi depennando anche Damiano Caruso), ma francamente mi sembra che si tratti di scegliere di che morte morire. Non dico che Cassani abbia fatto le scelte più giuste e che abbia corso in modo impeccabile, ma mi sembra che abbia fatto qualcosa di abbastanza ragionevole con gli uomini che aveva a disposizione, e che alla fine il risultato non sia stato molto diverso da quello che si poteva immaginare con una squadra del genere.
  12. Secondo me fanno la dritta e poi un'altra salita tipo il Trivigno o il Santa Cristina. Mi rifiuto di credere che facciano l'altra salita possibile (l'A****a).
  13. Va beh, ok, allora lasciamo stare la questione tifo da stadio. Palma mi sembra che abbia solo scritto che Nibali è caduto e quindi il suo rendimento potrebbe averne risentito, non che la scivolata lo ha defraudato di un sicuro trionfo. E far notare che non era in forma mi sembra il minimo, se si deve giudicare la prestazione di un corridore. Secondo te, se avessimo attaccato due giri dopo, la corsa si sarebbe sviluppata allo stesso modo, solo "traslata" di due giri?
  14. Guardate che ancora ieri La Provincia di Lecco parlava di arrivo all'Aprica nella tappa del Mortirolo.
  15. Per quanto riguarda Talansky, credo che sia semplicemente l'ultimo corridore che è riuscito a vincere una corsa in cui partiva teoricamente battuto imbastendo un attacco da lontano per rivoluzionare la corsa. Per il secondo punto... il forcing è stato fatto quando se ne è presentata l'occasione. Soprattutto, è stato fatto in un momento in cui giungeva abbastanza inatteso, e quindi è stato possibile cogliere impreparate nazionali come l'Australia (basta guardare quanto ci hanno messo a cominciare ad inseguire il gruppetto di Visconti). Al penultimo giro non sarebbe mai successo, e a quel punto l'Italia avrebbe rischiato di tirarsi dietro non altri outsider alla stregua di Visconti e soci, ma corridori troppo forti per poter poi essere regolati all'ultimo giro. La questione "Sei l'Italia, devi vincere" non significa niente. O meglio, in quanto Italia, hai l'obbligo di provare a vincere. E direi che Cassani ha fatto esattamente quello: provare a vincere con corridori che non erano neanche lontanamente i più forti al via. Ma non si può imputare il fallimento al commissario tecnico, se il problema erano gli uomini a disposizione. Non è uguale arrivare 13° con in squadra Bartoli e Bettini o con Colbrelli e Visconti. Ma questa tiritera dell'umiltà di Nibali è ancora fondata sulla frase di Magrini? (come è ovvio che sia, debitamente estrapolata dal contesto e troncata alla premessa) Pure io sono uno che se ne frega dei podi, ma il fatto che il podio sia una sconfitta non deve farne travisare il valore tecnico. Non dico che arrivare 3° alla Sanremo sia in assoluto un successo, ma non è assolutamente vero che ci possa arrivare chiunque. Se si arriva in volata, ci può arrivare solo un buon velocista; se arriva a giocarsela un gruppetto, devi prima avere le gambe per entrarci. E anche ammesso che la cosa non abbia a che vedere con la forza del corridore (che è una boiata, ma facciamo finta che sia così), si tratterebbe come minimo di avere senso tattico e tempismo, qualità che non hanno molto di casuale. Il tutto ovviamente non toglie che ci siano tanti corridori che possono arrivare sul podio alla Milano-Sanremo (o almeno che potevano, visto che ormai è quasi affare per velocisti), ma il caso non c'entra niente. Ora, al di là della disquisizione sul valore dei risultati di Nibali (sulla quale ovviamente dissento del tutto), il punto è: Nibali è - in assoluto - un corridore da classiche? Ovviamente no. E' chiaro che le sue corse sono altre. Lo dimostrano i risultati, ed è ovvio pensando a quali sono le sue caratteristiche (va meglio sulle salite lunghe che su quelle brevi, non ha uno scatto particolarmente bruciante, non ha volata, etc.). Però. Però è comunque meglio delle alternative. Magari i suoi risultati non bastano a farne un grande corridore da classiche (sono d'accordo), ma sono comunque migliori di quelli di Visconti e soci (salvo gente come Pozzato, Cunego e Ballan, che ormai rasentano lo status di ex corridori). Detto ciò, Nibali ha fatto un bel Mondiale? Certo che no. Ed è vero pure che è stato praticamente inutile. Però non si può nemmeno dire che la Nazionale abbia corso interamente per lui, ed è una palla bella e buona dire che sia stato protetto come un leader, visto che ha pedalato per metà gara in coda al gruppo con il solo Quinziato (pure lui utile come culo senza il buco, se mi passate il petrarchismo). Allo stesso modo, sono totalmente campati per aria i paragoni con Valkenburg. Lì sì che furono sacrificate a Nibali le ambizioni di corridori che avrebbero potuto dire la loro con una corsa diversa, e che si sbagliò correndo per giocarsi il tutto per tutto con lui all'ultimo giro. Non crearti la solita controparte fittizia a suon di "si parla", "si diceva", "tutti" e via così; spiega chi ha detto che Nibali avrebbe staccato tutti all'ultimo giro e chi ha detto che non lo ha fatto solo perché è caduto all'inizio.
  16. Ma si può sapere quali corse per te non sono una lotteria? La Sanremo è una lotteria, il pavé è una lotteria se piove, il Mondiale è una lotteria. A sentire te, sembra si stia parlando di briscola. Confondi il fatto che ci siano tanti corridori in grado di vincere con il fatto che il vincitore sia casuale. Perché - prendendo la gara di ieri - non è un caso che Kwiatkowski sia stato l'unico ad avere l'idea di attaccare in discesa, e non è un caso che nessuno abbia avuto la prontezza di seguirlo. Può non essere una questione di gambe, ma sicuramente è ancora meno una questione di fortuna. Magari ogni tanto potresti rispondere ai messaggi invece di costruirti una controparte fittizia. Hai scritto che la Sanremo è una lotteria, ti è stato fatto notare che Cancellara è sempre sul podio. Invece di cambiare discorso, istruiscici sul perché lo svizzero continui ad essere baciato dalla sorte nella Classicissima (e prima di lui Zabel, Freire...). Ora, passi per Biagio Conte (che comunque non era una sega ed è arrivato anche 4° qualche anno dopo), ma gli altri tre mi sembrano proprio degli esempi alla fallo di cocker. Anzi, se l'idea sarebbe di dimostrare che terzo alla Sanremo ci può arrivare chiunque, e che la cosa non prova in alcun modo che si possa essere competitivi ad un Mondiale, direi che si tratta di fail conclamati Moncassin ha vinto tappe al Tour battendo in volata gente come Zabel e Abdoujaparov, è arrivato 3° alla Sanremo, 2° al Giro delle Fiandre e 5° alla Parigi-Roubaix. Vainsteins è salito sul podio alla Sanremo, al Fiandre e alla Roubaix, ma soprattutto... - rullo di tamburi - ... ha vinto un Mondiale. Davanti a... - altro rullo di tamburi - ... Spruch. Che in effetti non era un drago, ma alla Sanremo è arrivato comunque una volta 3° e una volta 4°, e ha finito nei 5 anche un Giro delle Fiandre. Ok che era una battuta, ma citare Cunego come vincitore che declassa il valore del Pantani avrebbe senso se non avesse vinto nel 2004, quando era tipo uno dei 3 corridori più forti del mondo. Venendo all'attualità: io sono d'accordo con smec, secondo me abbiamo fatto grossomodo il possibile. Il che ovviamente non vuol dire che non si potesse fare leggermente meglio in termini di scelta di tempi, selezione degli uomini da mandare in questa o quell'altra fuga, magari anche in fatto di scelta di questo o quel titolare. Però, nel complesso, mi sembra che l'Italia abbia fatto la corsa che doveva fare. Ha trovato l'occasione di spaccare il gruppo a 80 km dal traguardo, quando ha cominciato a piovere, e l'ha colta. E guardate che il gruppo è esploso per davvero. Se vi ricordate quell'inquadratura dall'elicottero subito dopo l'attacco di Aru e Visconti, ad un certo punto c'era un gruppo appallato, in cui nessuno prendeva l'iniziativa e da cui continuavano ad uscire corridori, e davanti gente sparsa per la strada lungo alcune centinaia di metri. Poi il modo in cui i vari gruppetti sono andati a comporsi non è stato favorevole alla riuscita del tentativo, ma l'azione aveva funzionato forse al di là delle più rosee previsioni. E anche nel lungo periodo, gli effetti della condotta dell'Italia si sono visti. All'ultimo giro, di squadre capaci di organizzare un inseguimento deciso non ce n'erano più. Io credo che il piano italiano sia andato più vicino ad avere successo di quanto si potesse pensare. L'azione di Visconti poteva anche essere decisiva. Sarebbe bastato trovare qualche compagno di fuga più collaborativo (un paio di Kennaugh in più e un paio di Navarro in meno, ad esempio), magari che Rodriguez non ci ripensasse e si inserisse davvero nella fuga, evitando che la Spagna inseguisse. Il gruppo era abbastanza numeroso e di livello molto buono, peccato che metà dei componenti abbia passato metà del tempo a voltarsi aspettando non si sa bene cosa. Lo stesso tentativo di De Marchi non è andato così lontano dall'avere successo. In cima alla seconda salita del penultimo giro, il grosso del gruppo aveva 55'' circa di ritardo, che se ne sono andati quasi tutti nel tratto di discesa e pianura fino all'imbocco della prima salita dell'ultimo giro. Considerando che il gruppetto di De Marchi è stato riassorbito ai piedi dello strappo finale, sarebbe bastata una quindicina di secondi in più per scollinare con Kwiatkowski. E 15'', nelle pieghe dell'ultimo giro e mezzo, li si trovano facilmente: qualche secondo in più se Kiryenka fosse stato un po' più pronto ad accodarsi, qualche secondo in più se Gautier avesse collaborato, qualche secondo in più se si fossero inseriti altri 2-3 corridori, qualche secondo in più se Albasini non avesse trovato ancora energie dopo aver attaccato 278 volte. E' ovvio che nel paragrafo precedente c'è una quantità di "se" e di condizionali da indigestione, e che ci sono tanti e validi motivi per tutte le svolte che hanno azzoppato i tentativi di Visconti, Aru, De Marchi e soci. Però il discorso è proprio quello: i Bartoli e i Bettini non li abbiamo, all'ultimo giro saremmo stati battuti in ogni caso. Quello che potevamo fare era provarci prima, scompigliare la corsa e sperare che le circostanze ci favorissero, trovando i compagni di fuga giusti, le situazioni giuste nelle altre nazionali, e così via. Forse abbiamo trovato queste ultime, sicuramente non i primi, ma mi sento di criticare Cassani o chi per lui per l'idea di fondo, e tutto sommato nemmeno per come l'hanno messa in atto.
  17. A me non sembra che l'Italia abbia fatto una gara particolarmente Nibali-centrica. Quello è stato fatto nel 2012, con i risultati che ci ricordiamo. Quest'anno si è giustamente cercato di variare sul solito tema tattico, visto che in uno scontro frontale con i migliori partivamo battuti. Poi magari Nibali poteva far di più, ma anche ammesso di lasciarlo fuori, il canovaccio scelto avrebbe imposto di schierare uno tra Formolo e Zardini, non certo Gasparotto o Pozzato. Quel ruolo lo doveva ricoprire Colbrelli, che alla fine ha fatto quello che ci si poteva aspettare. E non mi sembra che i risultati di Gasparotto e Pozzato quest'anno fossero molto migliori di quelli di Colbrelli (anzi, direi che era più il contrario). Poi, forse si può dire che Visconti sia stato bruciato un po' troppo presto, ma questa fantomatica gamba super di Aru l'hai vista solo tu. Ha fatto pure lui il suo, si è fatto vedere, ma non ha fatto nulla che indicasse una forma così straripante. E non so se anche a Valkenburg tu avessi dovuto seguire un Cesena - Milan o equivalenti, ma francamente il paragone tra le due gare e tra le due gestioni tattiche mi sembra totalmente campato per aria. Per quanto riguarda Cancellara, anche sorvolando sul carattere di lotteria del Mondiale, non mi risulta che si sia giocato tutta la stagione oggi. Ha fatto come sempre le classiche di primavera, e ha fatto 2° - 1° - 3° a Sanremo, Fiandre e Roubaix. Ha impostato la seconda metà di stagione sul Mondiale, quello sì, ma francamente non vedo cosa avrebbe aggiunto alla sua carriera vincere un'altra tappa al Tour o alla Vuelta. Il Mondiale è l'unico grande alloro che può realisticamente conquistare e che ancora gli manca, mi sembra normalissimo che si giochi tutta la seconda parte dell'anno su quello.
  18. Non toccatemi Heras. Nei primi Cycling Manager, quando non usavo la Mercatone, prendevo la US Postal per avere lui come capitano. A CYM 3, ricordo che feci apposta un Tour con la US Postal e le squadre più scarse per poter sceneggiare liberamente un duello interno tra Armstrong ed Heras, risolto ovviamente a favore del secondo.
  19. A me non risulta che Wiggins abbia mai seviziato Froome fisicamente o psicologicamente, semplicemente ha fatto valere i suoi gradi di capitano nel 2012. Non ci vedo nulla di scandaloso. E non mi risulta proprio che Wiggins sia stato spedito al Giro dalla squadra o da Froome, visto che lui aveva detto già poco dopo la vittoria al Tour che gli sarebbe piaciuto provare a vincere anche le due grandi corse a tappe che gli mancavano. Detto ciò, la sua esclusione dal Tour poteva aver comunque senso. L'obiettivo della Sky era di vincere il Tour con Froome, ed era un obiettivo realistico. Perciò ci stava benissimo che volessero metterlo nelle condizioni ideali per rendere al meglio, e liberarlo dall'ombra di Wiggins era sicuramente comprensibile. Da un punto di vista tecnico, poi, avere uno come Wiggins come gregario sarebbe stato un lusso, ma ci poteva stare che preferissero privilegiare la tranquillità di Froome (anche sapendo che non è proprio una roccia dal punto di vista mentale).
  20. Sono perfettamente d'accordo con il discorso generale, però obietto su una cosa: Wiggins nel 2012 non le beccava da Tony Martin a cronometro. Lo battè alla Volta ao Algarve, nelle due cronometro della Parigi-Nizza (prologo + cronoscalata, anche se la seconda vale poco ai fini del raffronto a cronometro, per ovvi motivi), nel prologo del Delfinato, in quello del Tour, nella crono di Besançon (anche se Martin in quel Tour mi pare di ricordare avesse qualche problema), e soprattutto lo battè nella cronometro olimpica. Poi, ripeto, sono assolutamente d'accordo con il discorso generale, ma proprio in virtù della mia grande stima nei confronti di Sir Bradley non potevo esimermi . Wiggins al Tour 2012 era chiaramente inferiore al solo Froome. Si giocava con Nibali il posto di secondo in salita (forse andava leggermente meno, ma sono convinto che non avrebbe pagato chissà quanto anche se non avesse avuto un gregario d'eccezione come Froome), ed era molto più forte di Van den Broeck, che a sua volta andava più forte due anni fa rispetto ad oggi. Che poi il percorso lo abbia favorito non c'è discussione, ma il fatto che abbia vinto su un percorso su misura serve solo a dimostrare che la sua caratura come corridore da tre settimane è inferiore a quella di altri colleghi - cosa che nessuno mette in dubbio (e meno male, perché se fosse stato anche il più forte corridore da GT del suo tempo, oltre ad aver vinto il vincibile su pista, saremmo in presenza di uno dei primi 3-4 corridori di sempre). Come dici tu, poi, era già andato molto bene al primo vero tentativo di far classifica in un Tour de France. Considerando che si era appena reinventato uomo da corse a tappe, dopo anni di trionfi su pista, direi che un 4° posto al primo colpo è una prova ulteriore di una classe fuori dal comune. Nessuno dice che Wiggins sia uno sventurato perché ha scoperto così tardi di poter vincere anche nelle grandi corse a tappe (e credo che lui per primo sia ben lieto della carriera che ha avuto). Però spero che concorderai sul fatto che c'è differenza tra cominciare a costruirsi come uomo da corse a tappe già da giovanissimo o tentare di convertirsi da pistard a corridore da Tour de France a 28 anni. Fino al 2008, Wiggins non aveva vinto niente su strada e si era concentrato prevalentemente sulla pista, portando a casa, ancora in quell'anno, tre titoli mondiali e due ori olimpici. Dal 2009 ha cominciato a pensare soprattutto al Tour de France, e al primo colpo è arrivato 4°. Se vogliamo, la cosa è ancora più sconvolgente del fatto che tre anni dopo sia riuscito a vincerlo. Possiamo anche metterci a discutere sulla scelta di focalizzarsi sulla strada così tardi e disquisire sul valore tecnico di quel Tour de France (senz'altro modesto sia come percorso sia come lotto partenti). Se però parliamo dell'eccezionalità di Wiggins come corridore, mi sembra più significativo il fatto che nessun altro pistard contemporaneo sia anche solo andato vicino a vincere un Tour de France, o anche solo ad arrivare 4° (e non riesco ad immaginare chi possa riuscirci, anche se la cosa vuol dire poco, data la mia scarsissima conoscenza della pista), e che al contempo nessun corridore competitivo per la vittoria al Tour possa sognarsi di vincere 3 titoli olimpici (o anche uno solo, per quello) in pista.
×
×
  • Crea Nuovo...