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  1. Beh le vittorie sono tutte gare alla nostra portata (vedi la Settimana, già lo scorso anno arrivai secondo), la Milano-Sanremo invece è stata una sorpresa: con l'attacco di EBH ho pensato all'attacco di Oomen sul Poggio, condizione positiva, discesa e probabilmente quel bug hanno fatto il resto Lo sponsor chiede una top 3 al Criterium international, ma nel tappone finale va a vincere Pinot, con Buchmann che non va oltre il 4° posto. Obiettivo fallito di poco, ma le poste sono tranquille. Per preparare al meglio il trittico delle Ardenne (e si, abbiamo l'invito per tutte e tre) corriamo alcune gare in Spagna: Gp Miguel Indurain (15° Pinni), La Rioja (primo duello Gaviria-Singh vinto dall'atleta Movistar, solo 10° l'australiano), Pais Vasco (sempre in top 20, 15° Izaola in generale), Klasika primavera (6° Buchmann, 14° Bruno che prepara il Tirreno). Next: iniziano le Ardenne!
  2. L'edizione numero 108 della "Classica di primavera"! Secondo i pronostici della vigilia sarà Marcel Kittel (Giant - Alpecin) l'uomo da battere: a tirare la volata al campione tedesco ci sarà Hofland. Un gradino più indietro abbiamo Matthews (Movistar), Bonifazio (Lampre) e Kristoff (Etixx). L'elenco degli outsider è immenso: Gilbert, Alaphilippe, Rodriguez e Sanguinetti potrebbero tentare qualcosa nel finale, con Cipressa e Poggio a dar loro una chance, così come per Cancellara. A sorpresa non è presente Peter Sagan (Tinkoff), fermato dall'influenza. Noi portiamo Sanguinetti come leader, con Oomen e Russo a proteggerlo/sostituirlo in caso di pessima condizione; Singh, se reggerà, sarà il velocista in caso di arrivo in volata; infine presenti Bruno, Bruchmann e Pinizzotto per preparare le gare successive, mentre Page è l'ultimo nome, un premio per l'ottimo inizio di stagione. Non c'è un filo di vento, giornata tipicamente primaverile:si parte! Dopo 30 km e ben trentanove, bene sottolinearlo, tentativi di fuga (tra i tanti a provarci notiamo due nostre conoscenze: Oper e Martinelli, che sta crescendo bene con la Lampre: 75 MON 69 COL 72 CRO-PRL, peccato..), ma al 31° km finalmente parte la fuga: ad evadere sono Alberto Bettiol (Unipol) e Marco Tecchio (Southeast). I due vanno a guadagnare fino a 13' poco prima dell'inizio della scalata al Turchino. A questo punto il gruppo lavora, con Giant e Movistar a ridurre lo svantaggio, che scende a 2' sulla cima del Capo Mele. A questo punto a tirare va la Lampre, che annulla la fuga nel giro di 5-6 km: situazione di gruppo compatto, nella discesa da Capo Berta la gara (fin qui abbastanza noiosa) si accende: il primo a provarci è l'eroe dei New Cance Boys: Edwald Boasson Hagen (Lotto NL - Junbo)! Il norvegese guadagna circa 45-50": le big bloccano il tentativo d'inseguimento di Alaphilippe ma non chiudono su EBH: a questo punto siamo costretti a metterci a tirare per chiudere quest'attacco, obiettivo centrato grazie a Pinizzotto e Sanguinetti. Gruppo compatto ai piedi della Cipresa, ma noi mettiamo Buchmann davanti a tutti. Il passo del tedesco è duro e regolare, il gruppo sale e nessuno si azzarda a mettere le ruote fuori. In cima ci fermiamo, con la Giant che tira a tutta fino al Poggio. Tutti rallentano, tutti si studiano, noi ci proviamo: Sanguinetti non è in forma (-3), Oomen benino (+1), Singh sta una favola (+ nemmeno ve lo dico): 10 km all'arrivo, sul Poggio Oomen attacca, seguito dal campione australiano Singh! Il gruppo sale regolare, l'olandese da tutto fa letteralmente il vuoto: la coppia Post Swiss scollina con quasi 2' di vantaggio! Oomen non ne ha più e lascia spazio a Singh: discesa perfetta, zero rischi, trionfo assicurato per quello che ad inizio anno era considerato uno dei migliori talenti, e che al primo anno centra già una delle vittorie più belle. Tutto vero: Sebastian Singh vince la Milano-Sanremo 2017! A 2'22" arriva uno stremato Oomen: eroica la sua trainata sul Poggio, 2° posto più che meritato! Il gruppo si gioca in volata l'ultimo gradino del podio, con Kittel che anticipa tutti. Il trionfo della Post Swiss è certificato dai numerosi piazzamenti: 13° Pinni, 14° Bruno, 16° Buchmann, 18° Sanguinetti. E chissà perché la barra dello sponsor improvvisamente è tutta verde Come se non bastasse: Pinizzotto certifica una condizione di forma straordinaria, e dopo il Tour de Langawi va a vincere la Settimana Coppi&Bartali, persa lo scorso anno per questione di secondi; premiata la costanza del canadese, che chiude con i migliori in salita e stacca tutti a cronometro (miglior piazzamento il 3° posto proprio nella 5° tappa a cronometro), mentre il fresco vincitore della Sanremo, Sebastian Singh, continua a vivere il suo momento d'oro mettendo tutti in fila nella Classica Corsica, mettendosi dietro Manzin e Blythe.
  3. Arriviamo a Marzo, mese pieno di obiettivi e corse dove vogliamo fare bene! Iniziamo con il GP Lugano, dove come qualcuno aveva profetizzato si concretizza il ritorno di Andy in ammiraglia, da quest'anno affiancato dal fratello Frank. Dopo una selezione perfetta davanti rimangono in tre: Sanguinetti e Vuillemoz si guardano troppo negli occhi e Nordaugh va a vincere! Chiudiamo al 2° posto, buon inizio ma si può migliorare. Andiamo alle Strade Bianche: l'obiettivo è un impossibile vittoria. Davanti vanno via in 4, vantaggio massimo superiore ai 10', sono troppi, i davanti si mettono a lavorare Astana, Orica e Post Swiss. Il risultato è che la fuga viene ripresa ai -27, gruppo praticamente intero e tutti i big a guardarsi negli occhi: a 18 dal traguardo parte Bardet (Ag2r), noi decidiamo di non seguirlo, così come tutti gli altri. Risultato? Il francese vince la corsa, il gruppo trainato da noi si muove tardi e fa volata per il secondo posto. Chiudiamo all'11° posto con Singh, appena davanti a Sanguinetti. Sponsor (in scadenza) incazzato a bestia, dobbiamo rimediare. In vista dei prossimi obiettivi e soprattutto del nostro debutto alla Milano-Sanremo, dividiamo il roster: Pinizzotto e Oomen vanno al Tour de Langawi, dove il canadese vince una tappa e la classifica generale, il secondo ottiene discreti piazzamenti tra cui due secondi posti. Al Nobili Rubinetterie mandiamo Singh e Sanguinetti, più per prendere il ritmo che per altro, con l'australiano che vince la volata del gruppetto inseguitore, chiudendo al 7° posto. Next: Milano-Sanremo!
  4. Grazie squalo, ma non vorrei che il buon Cance si offenda (chiedo scusa, ero sicuro di aver fatto gli screen, e invece nada) Andiamo all'Herald Sun Tour, dove si mettono in mostra Oomen e Page: il primo vince la seconda tappa e chiude al 5° posto la generale, portando a casa sia la maglia verde che quella bianca, il secondo vince tutti i GPM della corsa, chiudendo la generale al 15° posto; vittoria finale di Taramae. Al Dubai Tour è la cronosquadre a disegnare la classifica generale, dove chiudiamo al 2° posto dietro la Movistar: occupiamo quindi in generale i posti dal 9° al 17° (in top 10 Sude e Sanguinetti). Chiudiamo al 3° posto il Gp Costa degli Etruschi con Singh che, condizionato dal -3, viene superato da Belletti (Androni) e Dal Puppo (Southeast). Il primo obiettivo stagionale, la Vuelta Ciclista a Murcia viene centrato grazie a Bruno, che viene battuto nello sprint a due da Kennaugh (Astana). Il secondo obiettivo stagionale, la Vuelta a Andalucia - Ruta do Sol, viene mancato com'era prevedibile: classifica cortissima, chiudiamo in 14a posizione con Bruno, ma ad appena 30" dal podio. Davanti a noi gente del calibro di Landa, Meintjes, Kelderman, Valverde, Froome, Gallopin, Spilak e Van Garderen. Bella figura, ma non basta. Al Laigueglia arriviamo stanchi in volata: è bravo Minali ad anticipare tutti, noi ci mangiamo le mani per una condotta di gara fin lì perfetta, chiudendo con il 2° posto di Singh e il 5° di Sanguinetti, e lo spettro dei piazzamenti torna a bussare... Al Tour du Haut Var-Matin lo sponsor chiede una top 5: obiettivo preso da Sanguinetti, ma con più di un rammarico. Nella prima tappa siamo chiusi da un blocco Etixx, con Serry che vince in solitaria e Sanguinetti 2°. Nella seconda, grazie ad un lavoro fantastico della squadra, riusciamo a far staccare Serry: davanti rimangono in pochi, con Kristoff che vince facilmente la volata e Sanguinetti stremato che chiude solo 5°, ma a sorpresa Serry, ultimo del gruppetto alle spalle, viene accreditato con lo stesso tempo. Maglia verde, bianca e secondo posto, ma l'amaro in bocca rimane. EDIT: Dimenticavo le wild card: siamo invitati a Milano-Sanremo, Amstel, Liegi, Romandia, Suisse e soprattutto Giro d'Italia! Ci scombina un po' i piani, ma cercheremo di onorarlo al meglio!
  5. Obiettivi tosti ma presi, bravo il mangialumache della Liegì che per festeggiare presta la Marion al DS
  6. L'avevo promesso che appena iniziata la nuova stagione avrei sistemato le incongruenze, avevo anche pensato di modificare la Bardiani e lasciargli solo italiani, ma il cambiamento di sponsor mi ha fatto cambiare idea, così come eventuali modifiche dei valori dei big non sono stati toccati perché mi sembravano abbastanza reali tra crescite e diminuzioni. Per quanto riguarda le modifiche, sai che non sono molto pratico, ma in base all'andazzo della stagione vorrei fare qualcosa di grande, ricordamelo in privato così potrai darmi qualche dritta Continuiamo la stagione con due gare alla nostra portata: al Cadel Evans Great Ocean Road Race c'è il debutto stagionale di Sanguinetti, con lui Russo e Bruno; al Gran Prix Cycliste la Marseillaise invece andrà Oomen, che avrà come scudieri Pinizzotto, Olesen, Buchmann e Page. L'olandese non delude le aspettative: grandissimo Olesen, che prima va in fuga e poi nel finale trascina fuori il capitano, che va a vincere beffando la Katusha, che ne piazza 4 nei primi 7! In Australia sembra tutto scritto per il 3 su 3: nell'ultima salita Sanguinetti (trainato divinamente da Russo) e Ulissi fanno il vuoto, ma in un attimo di indecisione il buon Diego ci scivola via: chiudiamo comunque con un ottimo secondo posto in questo inizio a dir poco spettacolare! Piccola nota a margine: in Australia c'è stato il debutto di Singh con la maglia di campione nazionale, e non ci siamo accorti che anche Thor Cognome impronunciabile è campione nazionale, norvegese per la precisione! (perdonate l'immagine non chiarissima, cercheremo di inquadrare meglio anche il buon Singhiozzo )
  7. Avevano solo due stranieri, Alaphilippe e un italiano, questa volta ho preferito levarli; per il resto ho solo modificato il contratto di Wiggins lasciandolo nel suo team e nient'altro.
  8. LE ALTRE, PARTE 2: E finalmente, si comincia! La stagione inizia con il campionato nazionale australiano: il debutto di Singh nel professionismo inizia con una splendida vittoria! Fuga bidone che guadagna oltre 20', il nostro campioncino non si accontenta di vincere in volata e stacca i due compagni d'impresa Lapthorne e Rudolph, laureandosi così campione d'Australia! Se la matematica non è un'opinione, in questa stagione abbiamo il 100% di vittorie, record invidiabile. Siamo primi in tutte le classifiche, emozione indescrivibile, e voglio che rimanga tutto così. Chiudiamo la story con questo record!
  9. Mi piace... Seguo e partecipo Marco Basso 22 186 70 Corse a tappe Italiano Team Idea
  10. Parlare di promozione forse può sembrare eccessivo, ma senza dubbio saremo lì a giocarcela. Le principali rivali sono due: Cofidis, appena retrocessa, e la MTN. COFIDIS: Una stagione da dimenticare alle spalle, e l'obiettivo dichiarato di tornare subito nel ciclismo che conta: parte così la stagione della Cofidis. Molto passerà dalle volate della coppia Demare-Coquard, ma guardate che giovani talenti stanno sbocciando: Matin, Papillon, Boudat, Mouchel, Roos sono solo i nomi principali. Il futuro è qui, poco altro da aggiungere. MTN: In casa MTN brucia ancora la scorsa stagione, quando per un'inezia (150 pt circa) non hanno ottenuto la promozione. L'imbarazzo della scelta in volata, così come in collina, ma la stella è sempre Meintjes, che parte con l'obiettivo podio al Tour de France... LE ALTRE, PARTE 1:
  11. In realtà chi mi sorprende di più è Sanguinetti: rimasto costante per tutta la stagione, è cresciuto di colpo nel finale di stagione; Bruno è arrivato alla Vuelta con 77 MON, uscendo con 79 e arrivando a 80 il 1° gennaio, giorno in cui ho fatto gli screen di tutte le squadre. E aggiungo: mi piace da morire questa squadra
  12. Avrei voluto iniziare come lo scorso anno dalle avversarie, ma non resisto: ecco il roster della Post Swiss Team! Finalmente iniziamo la stagione con una rosa di tutto rispetto: Sanguinetti ed Oomen saranno le stelle in collina, per un Oper che esce c'è un Singh che promette battaglia in ogni volata. Che dire infine di Bruno? Dopo una Vuelta sorprendente culminata con la maglia a pois, l'obiettivo può essere un grande giro. A supporto gregari di livello, come Buchmann e Pinizzotto, che all'occorrenza saranno capitani in giri minori. Oh, e solo per ricordare: sono tutti giovani tra i 21 ed i 24 anni. L'obiettivo? Beh,teoricamente sarebbe continuare a crescere, ma per cause non nostre (Avversari veramente mediocri) credo che potrebbe arrivare la promozione. SPONSOR: La Post Swiss è in scadenza, e siamo aperti ad ogni alternativa. Ma gli obiettivi sono veramente tosti: Molto sono accessibili (Emilia, Milano-Torino, Britain, CN, Haut-Var e Murcia), gli altri praticamente delle chimere: possiamo solo sperare e giocarci bene le nostre carte.
  13. Presentazione squadre, ultima parte: SKY I gemelli Yates, la coppia Cavendish-Stybar dalla Katusha, Mollema, Simon Clarke, Kudus: la Sky resta una squadra disumana. Se a Froome viene affiancato Adam Yates, 3° nell'ultima Vuelta, si capisce perché il britannico è ancora il favorito numero uno per il Tour de France. Kwiatkowski e Kreuziger daranno spettacolo in collina, Stybar affiancherà Cancellara in quello che probabilmente sarà l'ultimo anno (e il grande obiettivo dell svizzero è l'ennesima maglia iridata nel percorso che ricalca quello di Richmond), Cavendish avrà carta bianca in volata. Ad accendere ancora di più la pressione sulla squadra, l'annuncio del ritiro dello sponsor Sky a fine stagione. TINKOFF - SAXO Altro sponsor che a fine anno saluterà: il mercato del 2017 sarà particolarmente scoppiettante. A Sagan è stato affiancato Van Avermaet, a Landa e Majka sono stati affiancati Uran, Trofimov e Purito Rodriguez. In volata oltre a Sagan c'è Viviani, mentre si chiede l'ennesimo salto di qualità a Moscon, già convocato ai mondiali lo scorso anno e autore di una buona stagione. Squadra completa, farà benissimo. IAM Squadra che vince si cambia poco: la promozione ottenuta lo scorso anno lascia spazio ad una rosa che non sembra poter competere con i migliori: Soler e Poels saranno i capitani in salita, Navardauskas e Sbaragli leader negli arrivi ristretti. Barta e Quaade assicurano vittorie contro il tempo, e molto si chiede ai giovani Markus e Skjerping in volata. La Trek punta su Arredondo in salita: sarà un ottimo gregario per Talansky. Il resto della squadra è pieno di buoni corridori, ma nessun campione di prima fascia:Felline farà bene negli arrivi ristretti, così come Vallèe. Occhio anche alla coppia Roux-Gasteur, mentre negli sprint piani Farrar e Weiss si divideranno il ruolo di capitano. Queste sono le squadre World Tour per questa stagione. Tra stasera e domani presentazione delle squadre continental e poi, finalmente, si comincia!
  14. Presentazione squadre, parte 3: ORICA - GREENEDGE Una squadra a dir poco smantellata: fuori Matthews, Gerrans, Chavez, i gemelli Yates, Boasson Hagen, Amador: una strage. I sostituti sono di livello, senza dubbio, ma l'idea è che la squadra si sia nettamente indebolita. Betancur cercherà gloria nelle ardenne, Boom al nord, in volata il nuovo leader della squadra Ewan, in montagna occhio a Bennett e Polanc, ma soprattutto al giovane Hnik. TEAM SUBWAY Le cessioni di Kittel, Slagter e Formolo erano dolorose, ma necessarie. Kruijswijk buon corridore, ma non abbastanza. Se in volata la coppia Nizzolo-Pelucchi sembra ben assortita, il resto è una gigantesca incognita: potrebbe fare bene così come crollare miseramente a metà stagione. Un nome in particolare: l'americano Flores, 20 anni e ottimi valori. GIANT - ALPECIN Ma se Hofland lanciasse Degenkolb che lancia Greipel che lancia Kittel il distacco sarebbe superiore al minuto? La squadra tedesca punta ad avere il monopolio degli arrivi a ranghi compatti, l'unico possibile problema è la convivenza di quattro leader. In montagna c'è Pierre Rolland, che farà da chioccia al giovane Eriksson, talento esploso lo scorso anno, mentre nelle classiche vallonate Slagter cerca riscatto dopo una stagione conclusa senza neanche una vittoria. La rosa c'è, le vittorie arriveranno di sicuro, eppure lo sponsor a fine anno saluterà... KATUSHA Cavendish e Stybar salutano la compagine russa dopo appena una stagione, così come Trofimov, per una squadra che si presenta con più incognite che certezze. Spilak e Zakarin combinano sempre qualcosa, e avranno in Senni un gregario da far crescere bene. Gli arrivi di Trentin e Oss colmano l'addio del corridore ceco, così come Ulissi punterà con prepotenza alle corse vallonate italiane. Senza il velocista dell'isola di Man, Appollonio avrà modo di giocarsi le sue chance: squadra indebolita, ma non al punto di rischiare la retrocessione. LOTTO NL - JUNBO In casa Junbo potrebbero scrivere una guida: come avere una squadra non all'altezza e salvarsi sempre all'ultimo momento. Quest'anno Vanmarcke ha salutato, e si è deciso di puntare su Bennett, con Kelderman che non riesce a dimostrare tutto il suo talento. Intxausti e Boasson Hagen sono ottimi arrivi, così come la conferma di Martens. In volata perso Hofland, occhi puntati su Wippert, ma l'obiettivo rimane sempre quello: restare in WT, oltre non sembra poter andare.
  15. Presentazione squadre, parte 2: LACOSTE: La Lacoste prende il posto della FDJ: la società che oltralpe detiene il monopolio delle lotterie è rimasta delusa dalla retrocessione, e aveva già annunciato l'addio una volta tornati nella categoria che conta. L'addio di Pinot però lascia un grosso vuoto all'interno del roster: Geniez non è in grado di giocarsi un grande giro, Vichot idem nelle classiche. Le speranze passano tutte per Senechal, ormai uno dei migliori sul pavè al mondo. Per il resto sarà più un anno di transizione, con qualche soddisfazione qua e là. LAMPRE - MERIDA Che non abbia corridori in grado di competere nei grandi giri è palese: in salita Zoidl, Ten Dam, Capecchi e il giovane stronzo Martinelli (75 MON 69 COL 71 CRO-PRL) sono mediocri, per l'unica italiana nel WT. In compenso le volate sono di proprietà della Lampre: la coppia Bonifazio-Modolo è una delle migliori al mondo, e insieme praticamente devastanti. Occhio anche all'argentino Ternero, ottimi valori primari ad appena 21 anni. LOTTO - SOUDAL Cedi due e prendi tre: fatti fuori dopo una sola stagione Uran e Purito Rodriguez, ecco un trio di tutto rispetto. Van Garderen sarà il capitano dei grandi giri, Gilbert darà parecchio filo da torcere a Wellens e Gallopin, infine Tom Boonen torna per cercare l'ennesimo trionfo alla Roubaix, e avrà dalla sua ottimi gregari come Roelandts, Vandenbergh e Lampaert. In volata toccherà a Theuns portare vittorie in una squadra costruita per dominare sulle Ardenne. MOVISTAR Domanda: ma Nairo Quintana prima o poi riuscirà a vincere? Ok, il Giro vinto lo scorso anno, ma il grande obiettivo resta nelle salde mani di Froome. Gli arrivi di Chavez, Hesjedal e Nerz vanno letti proprio in ottica Tour, dove il colombiano non può più fallire. Valverde dirà la sua sulle Ardenne, Matthews più che un jolly. Molta curiosità nel vedere finalmente tra i grandi Gaviria, che ha dominato in lungo e in largo nelle categorie inferiori. Squadra solida, ma spicca l'assenza di corridori da classiche del nord.
  16. Nonostante l'ora tarda iniziamo qui la stagione 2016! E come possiamo dare il via se non con la presentazione delle squadre: iniziamo con Ag2r, Astana, BMC ed Etixx! AG2R - LA MONDIALE: Dire che la squadra francese ha cambiato prospettiva è il minimo: fuori due big delle classiche vallonate come Betancur e Vuillemoz, dentro Pinot e Nibali, per una squadra che si presenta come una delle più forti in montagna, con lo squalo che si porta dietro il fedelissimo Fuglsang. Ma l'annuncio che più di tutti ha creato attesa per la stagione è stato del Team Manager Lavenu, che ha ufficializzato fin da gennaio la presenza dei quattro capitani al Tour de France: che sia l'anno buono per vedere un francese in maglia gialla a Parigi? ASTANA Sulla carta sembrerebbe essersi indebolita, ma analizzando bene la squadra kazaka sta già preparando il futuro: per il dopo-Contador c'è Formolo, pronto a ritagliarsi un ruolo da capitano. Se Dennis e Phinney sono una certezza nelle prove contro il tempo, l'ingaggio di Sonny Colbrelli darà modo a Meyer di rifiatare e non avere troppa pressione addosso. Il giovane Affini cresce bene in collina, mentre Le Bon e Breschel non sembrano essere molto competitivi in vista delle classiche del nord. Per le volate piane tutto su Bertazzo. BMC Il neo campione del mondo Daniel Martin ha chiesto un gregario di livello mondiale per rinnovare con gli americani: la conferma di Bakelants e soprattutto l'ingaggio di Rui Costa sono stati i principali motivi che hanno spinto l'irlandese a sposare la causa della BMC, che ha preferito lasciar andare lo storico leader, Philippe Gilbert. La conferma di Thomas rende imprevedibile la campagna paveara degli americani: l'inglese e Keukeleire sono da tenere d'occhio. Pur spiccando l'assenza di un vero leader in montagna e soprattutto quella di un velocista di livello mondiale, la squadra promette bene, specialmente dopo il pessimo 2015, dove ha chiuso nelle retrovie. ETIXX - QUICKSTEP Si prospetta un anno difficile per la squadra belga: i due main sponsor hanno annunciato il ritiro a fine stagione, e il rischio smantellamento è dietro l'angolo. Per quanto concerne il roster spicca l'arrivo di Barguil, che con Aru formerà una coppia niente male. Il pavè rimane il pezzo forte, con Kristoff, Terpstra e Vanmarcke destinati a dominare al nord, così come la coppia Alaphilippe-Vuillemoz promette scintille sui muri della Liegi. Come se tutto ciò non bastasse, per le volate c'è anche Bouhanni, con l'ex Post Swiss Oper destinato ad un anno di apprendistato. Non basta ancora? Il campione del mondo a cronometro Tony Martin porterà vittorie importanti. Poco da dire: la squadra più completa del World Tour. Già, ma fino a quando?
  17. Mi hai anticipato: uno degli obiettivi futuri è portare al mondiale una squadra decente, perlomeno giocarci le nostre possibilità. Per il resto l'andamento stagionale, un po' gli scarsi risultati della story in termini di visibilità e di vittorie nonché gli innumerevoli casini in real mi avevano un po' demoralizzato: il budget aumentato e la squadra che finalmente mi piace sono linfa in vista della prossima stagione..
  18. Elementare mio caro Cance: se vedi bene si vede chiaramente che sul manubrio ha una mini-tv con cui seguiva le perle di Sgarbozza... A causa degli impegni del week-end, lo studio che si accumula e il derby alle porte, concludiamo la stagione! Si ricomincia lunedì con la presentazione di tutte le squadre WT e Pro, compresa la Post Swiss. Al Gp Industria e Commercio di Prato dobbiamo accontentarci del secondo posto di Sanguinetti, battuto in volata da Ulissi! E siamo giunti ai Campionati del mondo! Simuliamo la crono (Firenze) dove a vincere è Tony Martin, solo 15° Cancellara; da notare l'ottimo 34° posto del nostro Pinizzotto. Gara in linea: il percorso è quello di Valkenburg, noi portiamo Cancellara e Reichenbach a supporto di Albasini, il che dovrebbe far capire in che condizioni siamo... Nel gruppo notiamo con piacere la presenza di due PST come Sanguinetti e Quintana, e di due futuri corridori del nostro team, Oomen e Buchmann. Dopo vari tentativi parte la fuga: in avanscoperta vanno un polacco della CCC di cui non mi sono segnato il nome, Le Bon (Francia), R.J. Van Rensburg (Sudafrica) e Sam Bennett (Irlanda), vantaggio massimo per loro di 9'. A lavorare sono Spagna (Purito) e Belgio (Wellens e Gilbert su tutti), mentre saggiamente i galletti, con Le Bon in fuga, proteggono al meglio il favoritissimo della vigilia, Alaphilippe. La gara è blanda, noiosa e dannatamente lenta fino a 15 km dall'arrivo. Scatto di Wellens, un gruppetto con GIlbert, Purito, Martin e il nostro Albasini prova a ricucire: si forma così un quintetto che guadagna poco più di 1' su ciò che resta del gruppo. Ma l'Italia, con Bonifazio, Ponzi e Sanguinetti riesce a chiudere il tentativo a 5 km dal traguardo. Albasini non ne ha più, e siamo costretti a vedere il finale da lontano: in "volata" la vittoria va a Daniel Martin, davanti a Nordaugh e Ulissi, 4° Gilbert davanti a Swift. Noi chiudiamo in 28a posizione. Nelle ultime gare stagionali le pessime condizioni (alla Milano-Torino, obiettivo sponsor, tutti negativi ad exemplum) e la concorrenza superiore non andiamo oltre un 9° posto di Bruno alla Tre Valli e un 5° di Sanguinetti alla Coppa Sabatini. Bilancio stagionale: 6-, poche vittorie rispetto allo scorso anno, fattore dovuto più alle poche gare a disposizione e al non poter partecipare a quelle U23 che ad altri fattori. Sono mancate le wild-card e un po' di stimoli da parte mia, e sono felice che sia finita qui. L'aumento di budget ha permesso la costruzione di una gran bella squadra, forse una delle più intriganti tra tutte quelle che ho mai creato da zero e sicuramente la più forte, seconda solo alla Selle Italia/Saunier Duval/Vodafone in PCM14. L'obiettivo del prossimo anno è continuare a mettere le basi per una squadra WT più che buona, e direi che i presupposti ci sono eccome. Ci si vede prossima settimana con le squadre, buon week-end a tutti, grazie ancora a chi segue/commenta!
  19. Non ci crederai ma ho pensato la stessa identica cosa! Andiamo al Tour of Britain: tanti piazzamenti, chiudiamo al 6° e al 9° posto con Sanguinetti, che prepara la gamba in vista del finale di stagione, e Quintana. E la forma arriva alla Coppa Agostoni! Lo sponsor chiede la Top 10 ma noi esageriamo, andando a vincere con Sanguinetti, che in volata pettina Yates, Ulissi e Navarro! Completiamo il capolavoro con il 5° posto di Quintana e il 9° di Schleck. Alla Bernocchi Sanguinetti riposa un po', e chiudiamo 12° con Quintana. Al Memorial Pantani nonostante una gara tiratissima causa vento e cadute riusciamo a confermarci campioni: la vittoria è di Joachim, 3° Oper! Guardiamo la classifica, e siamo un po' a sorpresa dietro le tre big (IAM, FDJ, MTN): tra domani e dopodomani finale di stagione e poi la presentazione delle squadre, e ci sarà da divertirsi...
  20. Peccato per quel fotofinish, l'importante è aver preso gli obiettivi!
  21. Completiamo la Vuelta: Dodicesima-Tredicesima tappa: doppietta di Kittel, noi come sempre lontani. Quattordicesima tappa: cerchiamo di dare un senso a questa corsa: con Pinizzotto ormai proiettato in generale, cercheremo la maglia a pois con Bruno, che non se lo fa ripetere e si lancia in fuga! Nonostante la concorrenza di Mayer (Astana, che punta anche lui alla maglia), riusciam a passare in testa su tutti i Gpm: nel finale rimaniamo da soli, ma i big rientrano. Vince Froome, tanto per cambiare, noi chiudiamo ottavi con lo svizzero, che si piazza in seconda posizione nella classifica scalatori dietro il britannico della Sky. Quindicesima tappa: altro tappone, Bruno parte e fa incetta di punti, sempre dietro Cameron Meyer. A 30 km dal traguardo anche Meyer cede: rimaniamo soli, con il gruppo a 2' e un arrivo congeniale al nostro corridore, e sogniamo. Ma la Sky non da spazio a nessuno, viene a riprenderci e lascia andare Polanc, che vince davanti a Froome e Yates. Diciassettesima tappa: volatone di gruppo vinto da Kittel, pochi punti in campo e non rischiamo, lasciando Bruno in gruppo a rifiatare. Diciottesima tappa: tanti punti, ma Bruno (-5) valuta i fuggitivi e si limita a controllare: vince Yates, ma la brutta notizia arriva da dietro: Pinizzotto cade e perde 6', scivolando al 29° posto (era 14° ) Diciannovesima tappa: il gioco crasha e sono costretto a simularla... Vince Froome, Pinni recupera posizioni fino al 26° posto, Bruno mantiene la maglia a pois per appena 4 punti sulla maglia roja. Ventesima tappa: Se la classifica generale è ormai chiusa, la lotta per la maglia a pois è apertissima: sarà l'Angliru a decidere. Noi ci proviamo: fuga di Bruno da lontano, siamo in 12. Riusciamo a passare per primo su due dei quattro gpm di giornata, ma la matematica non c'è. Il terzo invece toglie ogni dubbio: Marius Bruno è la maglia a poi della Vuelta 2016! Per la cronaca, nel finale a vincere è sempre lui, Chris Froome. Nel finale Bruno regge bene e ottiene un ottimo 5° posto, Pinni è 13° e risale in generale fino al 18° posto! Ventunesima tappa: l'unica notizia degna di nota è il ritiro di Pozzovivo (era 8° in generale), facendo recuperare una posizione al nostro canadese. La volata è vinta da Hofland, Froome doma la Vuelta rifilando 7'33" a Bardet e 8'19" ad Adam Yates, più di 10' a tutti gli altri. Pinizzotto chiude incredibilmente al 17° posto, ma gli occhi sono tutti per Marius Bruno: vent'anni dopo Rominger, uno svizzero vince la maglia a pois blu, e lo sponsor ovviamente è più che soddisfatto... Nel frattempo, partecipiamo anche al Giro del Veneto: l'obiettivo top 10 viene preso da Sanguinetti, che chiude 4° dopo una rimonta incredibile (A 12 km dal traguardo scatto di Betancur, con l'Ag2r che per 3 km mi blocca...): vince Navarro su Beta e Clarke.
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