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Big white

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Tutti i contenuti di Big white

  1. Pozzovivo 80 in montagna a 37 anni? Da me è già 76...
  2. MILANO-SANREMO Parlare già a Marzo di ultima spiaggia può sembrare esagerato, ma dopo due obiettivi falliti la tensione è alta: Squinzi è deluso, e medita fin da ora un taglio al budget che in ottica mercato (con Pinizzotto in scadenza e la necessità di un atleta in grado di essere competitivo nei prossimi anni sul pavè) rischia di chiudere anticipatamente i sogni di gloria della nuova Mapei. Si torna alla Milano-Sanremo, punto di svolta della scorsa stagione con la doppietta Singh-Oomen che lanciò l'allora Post Swiss Team verso una stagione a dir poco trionfale. Il percorso varia rispetto a quello del 2017, con la salita delle Manie posta poco prima della sequenza dei tre Capi, che rischia di tagliare le gambe a molti velocisti poco agili in salita. Mapei: i convocati. Con Izaola infortunato (ne avrà per un mese circa) e Moscon non in forma, toccherà a Sanguinetti prendere in mano la squadra: il giovane italiano si è scrollato di dosso la nomea di eterno piazzato, ottenendo ben 5 vittorie in questi primi due mesi, ponendosi come uno dei possibili outsider in vista delle classiche delle Ardenne. Non poteva mancare il campione in carica, l'australiano Singh, a caccia di una doppietta che manca dalla stagione 2001, quando Erik Zabel riuscì a confermare la vittoria dell'anno prima. In gara anche Oomen, autore del numero che sul Poggio trascinò fuori dal gruppo il compagno di squadra, e che punta a fare risultato anche quest'anno. Completano il roster gli svizzeri Page e Russo, il tedesco Buchmann, il bielorusso Azimov e l'ex Lampre Ganna. I favoriti: Nonostante le Manie dovrebbero essere i velocisti a giocarsi la vittoria finale: tutti gli occhi sono puntati su Peter Sagan (Air Canada), ma dietro di lui un gruppetto di rivali estremamente agguerriti: dalla Red Bull della coppia Cavendish-Matthews, alla Lampre di Bonifazio, Kristoff, Ewan, Mezgec, Degenkolb, Singh, Nizzolo, Colbrelli, solo per citarne alcuni. E se invece l'azione decisiva scattasse sulla Cipressa o sul Poggio? Il campione del mondo Van Avermaet ha provato nei giorni scorsi il percorso, così come Kwiatkowsi e Gilbert, mentre si nascondono Sanguinetti e Gerrans. La gara: La fuga che caratterizza la gara inizia al km 13: evadono dal gruppo Grmay (Unipol), Taborre (Astana) e Hoekstra (MTN). I tre fuggitivi guadagnano fino a 10' poco prima dell'inizio del Turchino, mentre dietro a tenere sotto controllo il gruppo sono la Mapei e la T-Mobile, mentre si nasconde Peter Sagan. Dopo la discesa del Turchino il vantaggio della fuga si stabilizza sui tre minuti, quando si avvicina l'ascesa delle Manie, che com'era prevedibile fa molta selezione: Matthews, Gaviria, Demare e Appolonio salutano la compagnia. Il gruppo, sotto la spinta della Mapei, autentica dominatrice della rincorsa, arriva ai piedi della cipressa con un minuto di vantaggio. A questo punto in testa va il tedesco Buchmann: il gruppo si spacca, dietro restano molti velocisti tra cui Marcel Kittel e soprattutto Cavendish! Ai piedi del Poggio viene ripreso anche Grmay, ultimo superstite della fuga. La Mapei si ferma in blocco, timidamente in testa al gruppo va Felline, che si porta dietro il capitano Sagan, quando da dietro una freccia blu scatta: la Mapei ci riprova, scatta Giuliano Sanguinetti! Felline prova a chiudere, ma Sanguino vede il proprio vantaggio lievitare fino a 30", quando ormai mancano pochi km al traguardo: riuscirà a resistere al ritorno del gruppo? Continua...
  3. TIRRENO-ADRIATICO L'obiettivo dello sponsor è una difficile ma non impossibile vittoria della classifica scalatori. La crono iniziale viene vinta da Domoulin (Siemens), nelle due volate successive a trionfare sono Ewan (Orica) e Alaphilippe (Red Bull), bravo Singh a piazzarsi entrambe le volte in top 10. Già dalla quarta tappa andiamo a caccia di punti sui Gpm: in fuga Delhomme, la concorrenza è spietata, con Moser, Slagter, Zardini, Busato e Betancur. Non prendiamo nemmeno un punto (e te pareva). Nel finale di tappa il doppio passaggio sul Crispiero agevola l'azione di Sanguinetti, che scatta a 3 km dalla cima (-9 dal traguardo) e resiste al ritorno del gruppo: ennesima vittoria per l'atleta Mapei in questo fantastico inizio di stagione! La tappa regina con arrivo sul Terminillo viene vinta da Pinot (Ag2r) davanti a De Marchi (BMC), Pinni è lontano a causa del -5, nessuno dei nostri resta in classifica. Singh chiude la 6a tappa al 3° posto dietro Ewan e Sagan, mentre Domoulin dopo aver aperto con una vittoria concede il bis. Pinot vince la generale, a Betancur la classifica dei gpm. Secondo obiettivo fallito su due. E la Milano-Sanremo è dietro l'angolo...
  4. Troppe novità, dammi qualche tempo per assimilarle tutte...
  5. Se può farti felice la cronoscalata finale era sotto la pioggia
  6. PARIGI-NIZZA: L'obiettivo è una non impossibile vittoria di tappa, sul percorso del 2012. Puntiamo su Bruno e Oomen per accontentare lo sponsor, ma la concorrenza è tosta: Froome, Tony e Daniel Martin, Contador, Rui Costa, Gallopin, Talansky, Mollema, Wellens, solo per fare qualche nome. La crono iniziale è vinta da Tony Martin (T-Mobile), il giorno dopo è Bonifazio (Lampre) a vincere il primo sprint. La terza tappa, con arrivo a Le Lac de Vassiviere è la nostra occasione, ma nonostante l'ottimo lavoro di Oomen Bruno in volata chiude al 4° posto battuto da Matthews (Red Bull), Wellens (Lotto) e Gallopin (Siemens). Gallopin vince allo sprint la quarta tappa, nella quinta invece Tim Wellens anticipa tutti e mette le mani sulla Parigi-Nizza: Talansky e Spilak chiudono a 32", poco più dietro Bruno vince lo sprint per il 4° posto. Gli ultimi due sprint sono vinti da Kittel e Matthews, la cronoscalata al Col d'Eze è appannaggio di Gallopin, con Bruno solamente 8°. Generale a Wellens davanti a Gallopin per appena 9". Bruno chiude 5°: primo obiettivo fallito, sponsor scontento ma non troppo.
  7. Eh lo so: sulla carta Bruno dovrebbe fare il Tour mentre il leader al Giro dovrebbe essere Pinni, però comincio ad avere parecchi dubbi...
  8. Devo fare top 3 al Giro e al Tour, senza Proculo non ho speranze... Non confermo e non smentisco, ma una maglietta celebrativa/d'incoraggiamento alla Mapei non farebbe male
  9. Arriviamo a Marzo, mese colmo di obiettivi e gare prestigiose: Al Gp di Lugano il trenino non funziona come dovrebbe: Oomen è 4°, Sanguinetti 6° e Moscon 10°, vince D. Martin (BMC). Strade Bianche: la fuga a Tre (Quaade, Kirpstra e Paulus) viene annullata a 25 km dall'arrivo, sotto la grande spinta della Mapei. Ai -18 l'azione decisiva: descriverla sarebbe troppo facile, guardiamo l'immagine. Gruppo allungatissimo, Buchmann a tirare, buco geniale in pieno stile Belgio ai mondiali scorsi di Quintana, ventaglio servito sul piatto d'argento. Dietro sono Katusha e Red Bull a lavorare, ma il vantaggio numerico ci mette in posizione ideale: dopo il tedesco è Bruno a trainare gli uomini Mapei, che hanno 1' di vantaggio; dopo tocca a Moscon, in volata è doppietta con Sanguinetti che anche stavolta chiude davanti ad un compagno di squadra, l'olandese Oomen. Quarta vittoria stagionale per il Sanguino, che si toglie così la nomea di eterno piazzato. E andiamo così alla Parigi-Nizza, primo e tosto obiettivo stagionale. Partiranno i seguenti atleti: Oomen, Rissbacher, Juarez, Asimov, Quintana, Kovacic, Gaisàn, Bruno; alla Tirreno-Adriatico, altro obiettivo sponsor, andranno: Delhomme, Ganna, Buchmann, Pinizzotto, Sanguinetti, Singh, Tanem, Moscon.
  10. Questa cosa degli allenatori sinceramente non l'ho ben capita, so solo che la maggior parte dei giovani corridori vuole un allenatore innovativo. Io voglio la maglia di Proculo per Bruno, se la fai me la metto per Giro-Tour-Vuelta
  11. Si sta rivelando un inizio di stagione proficuo: le vittorie lasciano indifferente lo sponsor, ma fanno morale. Vuillemoz è in una squadra fenomenale: al Dubai ha vinto dopo che un certo Quintana ha lavorato per lui. Bisogna vedere chi andrà con lui sulle Ardenne, ma credo che potrebbe puntare a fare classifica in uno tra Giro e Vuelta, non ho sbirciato nelle startlist per non spoilerarmi nulla. Però non nego che gli obiettivi di sponsor sono tutti molto difficili: potrebbe essere una stagione estremamente positiva o l'esatto contrario.
  12. Continuano le gare e le buone prestazioni in casa Mapei nel mese di Febbraio! All'Herald Sun Tour Sanguinetti vince la 5a e ultima tappa, chiudendo la generale al 1° posto per appena 5", buon 8° Oomen. Al Dubai Tour esattamente come lo scorso anno la cronosquadre disegna la generale: vince la BMC, noi siamo secondi, occupando le posizioni in generale dalla nona alla sedicesima. Non concludiamo nulla al Costa degli Etruschi, dove Singh non è in condizione, chiudendo solo 14°; vince Daniele Ratto (Astana). In Spagna arriva la prima vittoria continentale di Marius Bruno, che domina la Vuelta a Murcia, anticipando Maison, Preidler e Reichenbach. Al Tour of Oman buona prova di Pinizzotto, che chiude al 4° la tappa regina e al 5° la generale: vince ancora un sorprendente Vuillemoz (T-Mobile), che domina anche la generale. Torniamo alla vittoria in terra natia: al Laigueglia l'azione decisiva ai -12, con Singh, Sanguinetti e Moscon che vanno via e salutano il gruppo: il trenino azzurro sembra funzionare bene! In volata la lotta in casa Mapei è serrata: Sanguinetti vuole scrollarsi di dosso l'appellativo di "eterno piazzato" e dopo l'Herald Sun Tour vince anche in Italia: Secondo il buon Moscon, chiude il podio Sebastian Singh! Concludiamo il mese di Febbraio in Francia: alla Classic Sud Ardèche delude Gianni Moscon, che non chiude in tempo Arthur Vichot (Ag2r), concludendo al secondo posto!
  13. Confermo! E si, ma avere solo 4-5 giri dopo un po' diventano ripetitivi (considera che Giro e Tour erano già usciti), ne ho messi altri in questi giorni, tra cui un Giro di Cance e un Tour di Emmea fantasy che ho già vinto in PCM '14 e che avevo lasciato fuori per scaramanzia Direi che possiamo iniziare la stagione! Campionato australiano a cronometro vinto da Durbridge (Orica), Singh è lontanissimo. Nel Campionato in linea esce un percorso non buggato, Singh chiude al 10° posto, lasciando la maglia di campione nazionale ad Haas (Orica), che in volata anticipa addirittura il capitano Gerrans. Corriamo in Argentina, al Tour de San Luis: mandiamo Sanguinetti e Bruno per iniziare a prendere la gamba. Lo svizzero ci ripaga dominando i due arrivi in salita e chiudendo la generale al 4° posto, Sanguinetti inizia la stagione come sempre, ovvero con un piazzamento: nello specifico chiude la 2a tappa al 2° posto dietro il vincitore della tappa e della generale Alexis Vuillemoz (T-Mobile). Alla Vuelta Ciclista a Mallorca mandiamo quasi esclusivamente seconde linee: riusciamo comunque a chiudere all'8° posto in generale con Moscon, bravo a non perdere le ruote dei primi nella quarta ed ultima tappa (ventaglio clamoroso della Air Canada che taglia fuori la Red Bull del leader Contador, arrivando con 1'30" di vantaggio). Vittoria finale di Felline (Air Canada). Arriviamo a Febbraio, e come la scorsa stagione andiamo in Francia ed Australia. Alla Cadel Evans bla bla bla Sanguinetti punta a cancellare la beffa dello scorso anno, quando venne battuto in volata da Ulissi. La corsa si decide sull'ultimo strappo: scattano Valgren (Lacoste) e Van Der Ploegg (Drapac). Noi forziamo la salita con Kovacic, il vantaggio della coppia è di 30", quando all'imbocco della discesa scatta Sanguinetti. Conclusione? Valgren molla tutto e va a vincere, Sanguinetti anche quest'anno chiude al secondo posto: la maledizione di Andy continua... Al Gp la Marseillaise Oomen vuole confermare la vittoria della scorsa stagione: ed esattamente come l'anno prima riesce a scattare negli ultimi km, dopo un gran lavoro di Russo e Quintana. La IAM però non ci sta, e forza l'andatura per riportare sotto Ben Swift: a 3,5 km dall'arrivo Oomen ha appena 9" di vantaggio. Inizia la volata, Oomen prova a resistere in ogni modo al rientro della coppia IAM Enger-Swift, ma può fare poco. Ma quando tutto sembra ormai indirizzare la vittoria in mano al velocista britannico, da dietro una maglia blu sfreccia, supera tutti e taglia il traguardo a braccia alzate: è uno straordinario Singh a superare tutti con un balzo felino (e totalmente inaspettato): solo seconda piazza per l'ex Sky!
  14. Lo penso anch'io ma non ne sono sicuro... Devo comunque trovare nuove varianti, ne ho pochine Non sono d'accordo: non considerare solo le statistiche ma soprattutto l'uomo dietro il mouse. Tatticamente sono 2-3 spanne sotto di te, guardo e imparo! Siamo nel 2018, 4a stagione che inizierò a raccontare da Lunedì, la domenica è sacra, specialmente se gioca l'Inter e si corre il Lombardia
  15. PRESENTAZIONE MAPEI: Ecco a voi la rosa Mapei per la stagione 2018: Bruno e Pinizzotto si alterneranno come leader in montagna, dietro di loro l'imbarazzo della scelta: Buchmann e Quintana guidano la truppa di scalatori folli. Sanguinetti cercherà gloria sulle Ardenne: se Andy lo porta fuori strada pronti Oomen e Moscon, e occhio a Kovacic riscattato dal Real Madrid... Fuori Coxhead, in volata Singh resta il leader, Thor e Joachim crescono bene... Azimov e Rissbacher faranno esperienza al nord, Ganna sarà utile in molte cronosquadre. OBIETTIVI SPONSOR: La mia speranza è che non fossero tutte gare del World Tour, e puntualmente ecco il risultato. Podio al Giro e al Tour, maglia scalatori alla Vuelta, varie vittorie di tappa accessibili (Parigi-Nizza, Svizzera, Delfinato), top 5 da "come cazzo devo fare" e il Lombardia molto fattibile... Questi sono gli obiettivi, difficile ma non impossibile. Il primo dubbio: dove mandiamo Bruno? dopo giorni di intense riflessioni la soluzione: Bruno sarà capitano al Giro e alla Vuelta, per il Giro capitano unico sarà Pinizzotto, con Buchmann, Tanem e Delhomme a dargli supporto; inoltre il tedesco sarà colui che andrà a caccia della maglia a pois della Vuelta, mentre Pinni farà anche il Tour per Bruno. Percorsi: il Giro è quello del 2013 partito da Napoli, il Tour è un percorso che non ricordo da dove ho preso (partenza da Sedan, l'11a tappa è una cronoscalata al Mont Ventoux, Tour favoloso, se qualcuno sa di chi è lo ringrazio come si deve), la Vuelta se non ricordo male è quella del 2010 vinta da Nibali.
  16. PRESENTAZIONE, PARTE 4: T-MOBILE Eccolo, uno dei ritorni più attesi: dopo 11 anni di assenza, la T-Mobile torna nel ciclismo, e lo fa dalla porta principale, subentrando alla Etixx che aveva annunciato fin dallo scorso Gennaio l'addio. In ammiraglia proprio lui, uno degli uomini più forti e discussi del ciclismo degli anni '90: Jan Ullrich, pronto a guidare la rinascita del movimento tedesco. Il colpo dell'anno è sicuramente Nairo Quintana, pronto a seguire i consigli del DS per tentare l'assalto al maledetto Tour che da anni è feudo privato di Froome; con lui gregari di valore come Bardet e Barguil. L'unico tedesco è Tony Martin, campione del mondo in carica a crono, mentre per le classiche vallonate la coppia Alaphilippe-Kreuziger darà spettacolo, occhi puntati anche su Minali, strappato alla Sky. Sul pavè le punte Kristoff e Vanmarke, in volata oltre al norvegese c'è Modolo. Altro squadrone. TEAM SUBWAY Una delle squadre candidate seriamente alla retrocessione. Gli statunitensi si muovono poco sul mercato,il risultato è una rosa completa, poliedrica ma inadatta. L'assenza di un corridore di rilievo per il grandi giri, per le ardenne, per il pavè dà l'idea della situazione. Corridori importanti come Kruijswijk, Craddock, Rosa, Battaglin, Ponzi, Herrada, Zilioli, ma che non saranno competitivi ad altissimi livelli. Tutte le speranze sono su Nizzolo e Pelucchi, che probabilmente porteranno qualche vittoria, ma la situazione rimane questa. LOTTO NL - JUNBO Stagione sontuosa quella scorsa per Keldermann: l'olandese è riuscito nell'impresa di chiudere sul podio in due grandi giri, concludendo Giro e Vuelta al terzo posto. Quest'anno però, la situazione è ben diversa: ottimo l'arrivo di Gesink, ma Bennett e Lindermann erano pedine fondamentali in salita. Terpstra proverà a vincere sul pavè, in volata tutto per il cavallo di ritorno Hofland, a Poels si chiede quel salto di qualità per fare bene sulle Ardenne. Anche quest'anno obiettivo salvezza, poco altro. TREK Si potrebbe copiare perfettamente il discorso fatto per la Subway: buona squadra ma non basta. Fuori Arredondo, Talansky si affida a Boswell e Frank in salita, Navardauskas negli arrivi ristretti detta legge, Phinney porterà soddisfazioni contro il tempo e cercherà gloria al nord. Vallèe è atteso al bivio, dopo una stagione molto deludente. Pecca la perdita del giovane Weiss: perché non rinnovare il contratto ad un talento del suo calibro? Misteri del mercato. NEXT: presentazione Mapei e obiettivi stagionali
  17. In effetti sono troppi, ma ormai la stagione è bella che cominciata, prossimo anno introdurremo questa novità e grazie a tutti per i commenti, sono contento che a molti piaccia la story! PRESENTAZIONE, PARTE 3: MOVISTAR: So che ve lo state chiedendo tutti: ma dove c***o è finito Quintana? Incredibile ma vero, la Movistar ha dato il benservito al vincitore dell'ultima Vuelta. Senza leader ingombranti, seppur vincenti, la squadra spagnola darà spazio a tanti giovani talenti, a partire da Abad nelle classiche collinari. Le certezze sono Dennis (prelevato dall'Astana, così come Affini) e Gaviria, che fin dal primo anno in WT ha dimostrato tutte le sue potenzialità, mentre lascia qualche perplessità Chavez per i grandi Giri. ORICA - GREENEDGE: A Gerrans è bastato appena un anno alla Sky per decidere di tornare in Australia per chiudere probabilmente la carriera. Betancur è andato, mentre al leader Ewan è stato affiancato Nacer Bouhanni, non proprio l'ultimo arrivato. Lars Boom punterà al pavè della Roubaix dopo il deludentissimo 17° posto della scorsa stagione. Manca un vero capitano da grande giro, ma nel complesso è una squadra piena di corridori temibili. RED BULL Con la Sky che dopo anni di trionfi saluta il circus, la squadra di Chris Froome è pronta a mettere le ali! La storia è sempre la stessa: lo squadrone per antonomasia, la più forte in ogni terreno. Froome, Yates, Contador, Rolland, Power, i giovani Kudus e Coleman in montagna (solo alcuni nomi), Alaphilippe, Kwiatkowski e Valverde per le Ardenne, Stybar, Rowe e Thomas sul pavè, Cavendish e Matthews in volata. Nient'altro da aggiungere, monstre. SIEMENS: Altro grande sponsor che saluta, lasciando in dote una grande squadra. La Giant saluta, al suo posto la Siemens, pronta ad investire e vincere alla grande. Gallopin e Slagter formano una coppia poliedrica ed imprevedibile, se riusciranno a non pestarsi i piedi; Domoulin è ormai uno dei migliori a cronometro, sul pavè Benoot e Degenkolb restano due talenti micidiali, in volata oltre al vice-campione del mondo ci sono Kittel, Greipel e Demare. L'unica pecca è in salita: Mollema non ha mai reso all'altezza, Flores ha stupito lo scorso anno negli States, vincendo due tappe al California e uno nel Giro dello Utah, ma sembra troppo acerbo; Eriksson deve fare tesoro dello scorso Giro: partito come uno dei favoriti alla top 10, si è staccato nelle prime salite chiudendo ad oltre 50' da Aru.
  18. Io non lo so, sto fuori una giornata e mi trovo un Proculo così... Sei impareggiabile Cance
  19. PRESENTAZIONE, PARTE 2: IAM Semi rivoluzione in casa IAM, e la squadra sembra nettamente più competitiva. Soler, Spilak e Dombrowski possono giostrarsi bene in salita, così come Vervaeke si dimostra uno dei più talentuosi nelle corse vallonate. Ma è soprattutto in volata che il roster elvetico acquista risalto: Swift, Bennett e Lobato sono una garanzia di successi, specialmente il britannico strappato all'ex Sky. Occhio al neoprò Spit: può fare molto bene. LAMPRE - MERIDA In casa Lampre il motto è solo uno: spazio ai giovani. In quest'ottica appare chiaro il motivo dell'ingaggio di Sanchez, Visconti e Belletti, un po' come fece Galliani che mandò via Pirlo per poi prendere Alex. Mancanza di progetti, corridori ingaggiati per il rotto della cuffia nell'impresa di restare un altro anno in WT. Sarificato Modolo, Sanchez e Visconti porteranno qualche punto, pur essendo in fase calante. Lo scorso anno un gigantesco Bonifazio ha tenuto in piedi la baracca, ma senza Sacha ce la farà? Oh, il leader in salita è Martinelli, il nostro ex pupillo! Mangerà polvere da Bruno, sorry.. LOTTO - SOUDAL Caro Tejay, l'anno scorso hai fatto molto bene: hai vinto la Parigi-Nizza, e sei arrivato 5° al Tour! Ma lo vuoi capire che non lo vincerai fino a quando ci sono mostri come Froome e Quintana? Ma vai alla Vuelta dannazione che la domini! Con Affetto un tuo grandissimo tifoso. in casa Lotto pochi arrivi: come sempre a dettare legge ci sarà Gilbert, con Wellens pronto a subentrargli. In montagna arriva anche Richie Porte, che probabilmente si metterà a disposizione di Van Garderen. Con un Tom Boonen in lento declino, sarà Roelandts a prendere i gradi di leader sul pavè, e dalla sua gente come Lampaerts e lo stesso Boonen faranno comodo. Tanti ottimi corridori, squadra ben costruita. MTN - QHUBEKA SI dice che in casa MTN, per celebrare la promozione nel World Tour, volessero fare maglie più allegre, poi Meintjes ha detto bye bye. La squadra africana si presenta come una delle più grandi mine vaganti della stagione: perso il leader, sono arrivati Arredondo e Bennett, con il secondo che punta alla top 10 del Tour dopo l'ottimo 2017 al servizio di Keldermann. Ma sono i giovani a tener banco: Kasumov è andato a scuola da Kyrienka ed è ormai uno dei migliori specialisti al mondo, il duo sloveno Bersnjak-Maodus promette molto bene così come il turco Aydin. In volata occhio a Arndt-Guardini-Mezgec.
  20. Dovrai aspettare qualche giorno, ma ne varrà la pena Wait, che succede se sforano i 30? A me era già successo l'anno scorso e non ha mai dato problemi... Parli del regolamento? Martin è un fenomeno, provai a prenderlo il primo anno ma chiedeva troppo. Si, Seye è lì, ottimo passista che se non mi sbaglio è in scadenza il prossimo anno...
  21. STAGIONE 2018! La Mapei (Ex Post Swiss Team/Ricola Cycling Team) ritorna nel World Tour! Una compagine solida, piena di talenti pronti ad esplodere. Ma prima di andare a vedere il nostro roster e soprattutto gli obiettivi, andiamo a vedere gli organici delle altre squadre: AG2R - LA MONDIALE: Il ritorno del figlior prodigo Betancur, affiancato dall'ex campione del mondo Rui Costa rendono l'Ag2r una delle squadre più attese in vista delle Ardenne. Gli addii di Porte e di Bardet sono tamponati dall'ingaggio di Guillarme Martin, una delle giovani stelle più luminose del panorama mondiale: avere come chioccia Vincenzo Nibali sarà un gran vantaggio. A neo acquisto Senechal le chiavi del pavè (dopo che lo scorso anno in maglia Lacoste saltò tutta la campagna del nord per un infortunio alla Milano-Sanremo). In volata si punta su Cardis e Tulik, pur non essendo competitivi a livello mondiale. AIR CANADA Oleg Tinkoff s'è stufato di non poter fare quello che vuole: il ciclismo perde uno dei suoi più bizzarri personaggi. La squadra adesso batte bandiera canadese, e l'organico sembra essere nettamente uno dei più forti: gli addii, non certo facili da digerire, del neo campione del mondo Van Avermaer e di Moscon vengono coperti dagli arrivi di Fabio Aru e di Louis Meintjes, che con Landa formeranno un trio in grado di far paura a chiunque. Dopo il 3° posto ottenuto nel bienni 2016-17, Peter Sagan punta a vincere la Roubaix, e troverà in Lutsenko un gregario di livello internazionale. Oh, tenete sott'occhio Gavin Riddle: sarà uno dei possibili futuri rivali di Sanguinetti... ASTANA Ok, vi darò due minuti per metabolizzare la cosa. Fatto, bene. Cosa diamine succede in casa Astana? Via Contador, Colbrelli, Gesink, Phinney, Kennaugh, Dennis, Cataldo, Formolo. Una rivoluzione che porta ben poco: Boaro e Sutterlin sono ottimi contro il tempo, Vilella può crescere molto, ma nel complesso è una squadra nettamente indebolita. Passare dal pistolero a Konig come capitano in salita da l'idea dell'involuzione della squadra kazaka. Non dovrebbe avere difficoltà a mantenere la categoria, ma i dubbi ci sono, e sono parecchi. BMC Il figliol prodigo è tornato: dopo due anni difficili, la firma con la BMC ha dato linfa a Van Avermaet che è tornato alla vittoria, e che vittoria! La nuova maglia iridata sbarca negli States pronto a guidare la campagna del nord. Cancellara dovrà accontentarsi del ruolo di gregario o sarà una mina vagante? Chi lo sa. In montagna l'arrivo di Formolo (Soffiato dopo una lunga trattativa dalle grinfie della Mapei) darà un punto di riferimento a Bongiorno e soprattutto al giovane Westcott, 22enne scalatore pronto al salto di qualità. Daniel Martin cercherà gloria sulle Ardenne, la coppia svizzera Kung-Dillier dà garanzie nelle prove contro il tempo, uomini poliedrici come Boasson Hagen, Bakelants e De Marchi sono sintomo di grande solidità. Occhio ai giovani: Mouchel, Nance, Seye, future stelle?
  22. Follia... Se vince voglio il completino ufficiale del fans club
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