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Big white

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  1. Vuelta difficilmente decifrabile: aspetto le prime montagne, ma non credo Zacchei e quell'altro possano arrivare in top 5
  2. Con un po' di ritardo torniamo a raccontare la Vuelta! Ah, la Russia, bellissima nazione! Eh, non è facile: ho messo un picco al Tour e uno al Lombardia, quindi ha fatto il giro in forma molto buona in calando (vedi il finale, altrimenti forse avrei retto), mentre al Tour abbiamo fatto la seconda settimana a cannone perdendo un po' nell'ultima con una marea di tappe collinari. Arriviamo in forma media, sperando che la strada ci aiuti a ritrovare quel minimo di forma, visto e considerato che non c'è nessuna stella. Niente, ho cercato l'altimetria ma non ne trovo una decente perciò niente! Terza tappa con tre gpm, di cui 2 di prima categoria non lontanissimi dal traguardo. Come sempre c'è un tentativo di fuga: parte la maglia a pois Chaves, l'americano Haas e l'ex maglia roja Delhomme, vantaggio che non tocca nemmeno i 5'. La tappa scivola tranquilla fino al doppio passaggio sul Gpm di Puerto del Leon, quando si scatena l'inferno: Delhomme e Haas vengono ripresi, e il francese della Mapei aiutato dalla NL Junbo alzano il ritmo in maniera spaventosa. In discesa una parte del gruppo riesce a rientrare, ma il secondo passaggio diventa indigesto a molti. A 5 km dalla cima infatti, il gruppo conta poco più di venti unità! A 2,4 km ci proviamo: allungo di Marius Bruno, finalmente lo potete vedere, circa, in maglia rossa da campione svizzero! Sulla sua ruota piomba Keldermann, il gruppo si allunga vistosamente, solo i migliori riescono a stargli dietro! La salita fa selezione, ma qualcuno non è pago e vuole riprendere Chaves, ancora davanti a tutti con 1'40" di vantaggio. In discesa si scatena Pinot, che mette alla frusta il gruppetto inseguitore, composto da Bruno, Poels, Kelderman, Yates, Soler, Vuillemoz e Delhomme! Il francese riesce nel suo intento, e negli ultimi km Chaves viene ripreso. Ma quando la volata sembra scritta a scattare è Adam Yates! 20" secondi fatali, con il britannico che in solitaria vince la terza tappa! Dietro di lui il gruppetto con Bruno a 16", poco dietro Delhomme che nel finale si stacca. Dietro è il vuoto: il primo gruppetto arriva a più di 2', distacchi abissali per tutti. L'impressione è che il vincitore uscirà da coloro arrivati nei primi oggi. E intanto la Mapei non molla la maglia rossa, che passa sulle spalle di Marius Bruno, che in una sola stagione ha vestito tutte le maglie dei tre grandi giri. Fenomenale. E mentre nell'aere si spande l'inno elvetico e i cori dei tifosi "che ci frega di Proculo noi c'abbiamo Mario Bruno" andiamo avanti: a vincere nelle tappe successive sono Swift, Hofland (ottimo Singh 2°), Matthews e Kittel, Bruno sempre in rossa.
  3. Quando ti rendi conto che la lotta principale nella crono "finale" riguarda il secondo/terzo posto e il nono/decimo (Froome e Talansky decisamente favoriti) ti rendi conto di quanto sia stato netto il dominio: vai ProFortunato, anche il tuo idolo Marione Bruno è con te
  4. Finale interessante ma solo per chiudere il podio: non penso che Proculo becchi una forma tale da perderlo, che per me significa -3/4/5. Se così dovesse malauguratamente essere.... In bocca al lupo
  5. Ladies and Gentleman, la Vuelta 2018! Da Siviglia a Madrid, percorso che ricorda "vagamente" quello del 2010, dove a vincere fu un certo Vincenzo Nibali, che certificò l'inizio di una carriera incredibile per il siciliano e la magnifica stagione Liquigas, che vinse anche il Giro con Ivan Basso. I CONVOCATI: In casa Mapei il dubbio è stato sciolto solo alla vigilia: Marius Bruno ci sarà, e sarà il capitano assoluto, pronto a scrivere una pagina indelebile della storia, dopo il 2° posto del Giro d'Italia ed il 3° del Tour de France. Con lui una squadra praticamente in toto votata alle montagne: se escludiamo Singh e Sanguinetti, venuti a caccia di tappe, e Pirazzini, al debutto in un grande Giro per trascinare la squadra nella crono di partenza, abbiamo scalatori puri: Gaisàn, Delhomme, Katanec, Tanem e Pinizzotto. I RIVALI: Fuori Froome e Quintana, rispettivamente secondo e primo nella scorsa edizione, quest'anno il favorito numero uno è il francese dell'AG2R Thibaut Pinot (82 mon, 80 Col, 75 acc, 79 rec).Primo grande giro da capitano anche per Marc Soler (81 mon, 75 col, 72 acc, 75 rec) con il corridore della IAM che punta alla top 5. In casa Lotto-Soudal qualche speranza per Tim Wellens (77 mon, 81 col), mentre Bennett (80 Mon, 76 Col) deve dimostrare tutto il suo talento, dopo un'anonima stagione con la MTN. Se la Red Bull lascia i capitani a casa, dando carta bianca a Simon Yates (77 Mon, 79 Col), la Siemens cala il tris d'assi con Mollema-Gallopin-Ericsson (79-78-79 mon, 79-81-72 Col). Per ultimi i tre principali rivali di Pinot: il francese della T-Mobile Alexis Vuillemoz (78 mon, 82 col, 78 acc, 75 rec) e infine lo squadrone portato dalla Lotto NL-Junbo, che schiera entrambi i capitani Keldermann e Poels (entrambi 79 mon-col, il primo 78 cro e 8° al GIro, il secondo 8° al Tour). Iniziamo? Ma si, iniziamo! La cronosquadre a sorpresa va alla Mapei, che vince con 8" sull'Astana e 10" sulla Lotto NL-Junbo, i principali rivali arrivano con distacchi compresi tra i 37" e 1'25". La prima maglia roja è del francese Delhomme. Il giorno dopo è Kittel a vincere la volata, ma con lo stesso tempo del tedesco arrivano poco più di un centinaio di atleti, con un secondo gruppo comprendente l'ormai ex maglia rossa Delhomme che arriva a 29". Il nuovo leader è l'australiano Singh. Domani la terza tappa, e sarà l'inizio di una grande, grandissima avventura...
  6. Chiedo venia ma sono KO causa influenza... Andiamo alla Clasica San Sebastian! Lotta a due tra Alaphilippe e Sanguinetti: sono loro i principali favoriti di oggi. Fuga a quattro nelle prime fasi di gara: in avanti Puccio (Subway), Armèe (Trek), Martinelli (Lampre) e il nostro Izaola: vantaggio massimo di circa 9'! Con Izaola davanti la Mapei si limita a proteggere Sanguinetti: a lavorare ci pensano la Lotto e la Red Bull, facendoci risparmiare energie preziose. E proprio quando una freccia in su si materializza accanto a Sanguino arriva la frittata: maxi-caduta, coinvolta metà Mapei, tra cui Buchmann e Sagnuinetti: si rialzano, ma la freccia diventa un -4, e addio sogni di gloria. Davanti per noi rimane il solo Quintana (-5, e che palle oh), siamo costretti ad assistere alla lotta per la vittoria da lontano: negli ultimi km allungano Martin e Gilbert, ma da dietro rientra un gruppetto con Gallopin, Alaphilippe, Bardet e Landa. In volata non c'è storia, con Alaphilippe che si aggiudica la corsa. Quintana chiude al 35° posto, Sanguinetti disperso. Agosto ci regala una valanga di piazzamenti, tra cui il 2° posto di Oomen al Giro del Veneto, battuto in volata da Ulissi; otteniamo una vittoria con Singh al Giro di Danimarca, con l'australiano che festeggia la convocazione ai mondiali vincendo la classifica a punti. E siamo già alla vigilia della Vuelta: Bruno c'è ed è pronto all'ennesimo podio: riuscirà nell'impresa?
  7. Tu hai vinto Giro e Vuelta, ma fuori dal podio al Tour. Diciamo che per ora siamo pari, se dovessi vincere la Vuelta possiamo organizzare un testa a testa in campo neutro
  8. La faccia è eloquente: "ma che ca**o ci faccio qui io?" Scherzi a parte è un peccato: se Colbrelli non avesse lanciato la volata, o se Domoulin fosse rimasto con Rui, saremmo qui a raccontare tutto un altro finale..
  9. PS: dimenticavo degli aggiornamenti di mercato, ne approfitto ora! Il nostro sogno è un giovane promettente scalatore elvetico, e di cognome fa... Bruno? Eh si, il fratellino del nostro eroe Marione prova ad emulare le gesta del più noto fratello, e noi non possiamo ignorarlo. Ma lui è stronzo e firma con la Barclays... A questo punto prendiamo un "canterano", ovvero l'italo-svizzero Salvatore Fryand già soprannominato "Mbare Totuccio (solo un siculo può capire), che milita nella Kia-Swiss team, il nostro team satellite. Promettente corridore e dominatore negli U23 in salita...
  10. Bella domanda... Il percorso è quello del 2010, e credo che Bruno abbia un altro picco di forma..
  11. L'obiettivo era vincere uno dei due: al Giro Quintana mi ha asfaltato, il percorso del Tour invece non era adattissimo a Bruno, ma in salita siamo stati senza dubbio i migliori, quando non abbiamo beccato forma negativa. Sperando di arrivare al prossimo anno sono certo che uno dei due sarà vinto, percorso permettendo. Intanto abbiamo fatto contento lo sponsor e non ci credevo minimamente
  12. Ah però! Quintana crolla così, inaspettato. Bravo Lavavetri che sale in 10a posizione, ormai abbiamo Proculizzato anche il Tour...
  13. Ripreso all'ultimo istante e conseguenti bestemmioni in lingue indecifrabili o trionfo? Dico la prima a malincuore
  14. Finiamo sto Tour raccontato malissimo... La 15a tappa premia la fuga di Soupe, gruppo compatti e nessuna novità. La 16a viene vinta da Kwiatkowski davanti a Froome (Entrambi Red Bull), Bruno perde 14". La 17a è vinta da Quintana in solitaria, Froome chiude con Bruno e Bardet a 18" dal colombiano, mentre nella terzultima arriva nuovamente la fuga con Bystrom. E ci siamo, la ventesima tappa: crono individuale di 44 km. Froome ha 50" su Bardet e poco più di un minuto su Bruno. Difficilmente uno dei due potrà avvicinarsi, ma il francese deve difedere il secondo posto. Lotta anche dietro, dove TVG vuole rientrare in top 5 e Pinizzotto cerca un piazzamente nei 10. A vincere la tappa è il fenomeno bielorusso Kasumov, davanti a Domoulin, Dennis e TVG. Frooome chiude in 7a posizione, certificando così la vittoria del Tour, dietro sorprende Bardet, che chiude in 16a posizione, appena 1" davanti a Bruno, che al suo primo Tour de France deve accontentarsi del terzo posto. Quintana, nonostante una prova a crono imbarazzante riesce a mantenere la quarta piazza, mentre crolla Landa, superato da Van Garderen in quinta posizione. Completano la top ten Gallopin, Poels, Mollema e Maison, solo 11° Pinot, mentre Kwiatkowski chiude in 12a posizione, pochi secondi avanti al canadese Pinizzotto. L'ultima tappa è vinta dalla magia verde Cavendish, che stabilisce il nuovo record di tappe vinte al Tour. Obiettivo preso, a meno di 20" dal secondo e 1'47" da Froome. Una vittoria di tappa, un giorno in gialla. Più rimpianti del Giro, ma non abbiamo fatto una figuraccia come immaginavo. E poi oh, 2° al Giro e 3° al Tour mica male! Dimenticavo: al Matteotti torna a vincere Sanguinetti sul compagno Moscon PS: sono fermo dalla fine del Tour, appena riprenderò a giocare aggiorno, promesso!
  15. C'è un girone dell'inferno per chi scrive "continua", un girone in cui a vincere il Giro è sempre Pirazzi...
  16. Controlli la gara, ottimo far rientrare Antunes sulla fuga e far lavorare gli altri...
  17. Andiamo avanti con la 14a tappa: 5 gpm prima dell'arrivo in salita a Le Mourtis! Va via la fuga: 12 uomini con molti scalatori, tra cui Pantano, Zilioli, Scartezzini, Moser, Vilella e Paret-Peintre: vantaggio massimo di 14'! Il gruppo procede tranquillo, con la T-Mobile che ogni tanto forza l'andatura in maniera molto blanda. Ai piedi dell'ultima salita il gruppo è forte di una sessantina di unità per rendere l'idea. Ma fin dalle prime rampe c'è l'allungo di Bardet e di Landa! Seguire o non seguire? Bruno è in forma negativa, decidiamo di salire del nostro passo. Scelta obbligata, ed è un peccato. Pantano arriva in solitaria, a 32" chiudono proprio Bardet e Landa, che guadagnano più di un minuto e mezzo sulla coppa TVG-Froome, 10" dietro arriva Bruno, indietro tutti gli altri. Bardet sale al secondo posto a 12" da Froome, Bruno ora è 3° a 36" con più di 2' su Quintana. Podio blindato, ma l'amarezza è tanta. Il giorno dopo è TVG a vincere davanti a Froome, Quintana e Bruno, solo 5° Bardet che perde una trentina di secondi. La situazione vede Froome con 39" su Bardet e 43" su Bruno. Le montagne sono andate, poche tappe alla fine e una lunga crono che può cambiare tutto. Stasera finiamo perché gli screen sono finiti, sorry.
  18. Ottima, freschezza ottima, morale ottimo, tutto ottimo Prendi appunti per Proculo Sei il mio idolo Purtroppo però la gioia dura poco: la cronoscalata al Mont Ventoux riporta Froome in Giallo: il britannico domina e vince la tappa davanti a Quintana (11") e Bardet (13"), solo 4° Bruno, che scivola in seconda posizione a 12" dal portacolori Red Bull. Il giorno dopo è Cavendish a vincere la 12a tappa, mentre la 13a vede il terzo arrivo in salita: vince Quintana davanti a Bardet e Froome, Bruno chiude nuovamente al 4° posto perdendo 14" da Froome, ora distante 26" in classifica generale. Mancano solamente due arrivi in quota: riuscirà a recuperare?
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