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  1. 3ª TAPPA: SERTÃ > OLIVEIRA DO HOSPITAL LA EFAPEL FA IL FORCING MA NON LA SELEZIONE: DOMINGOS GONÇALVES E JOSÉ MENDES RINGRAZIANO Alla vigilia della tappa regina con arrivo in salita sull'Alto da Torre, un ricco e significativo antipasto a Oliveira da Hospital, dove ad imporsi in uno sprint ristretto ad appena cinque corridori è Domingos Gonçalves della Caja Rural, mentre ad impadronirsi della camisola amarela è il campione nazionale José Mendes, dello Sporting-Tavira, battuto dal solo Gonçalves. Al terzo e quarto posto due portacolori della Efapel, il leader Joni Brandão ed Henrique Casimiro, con il norvegese August Jensen, della Israel Cycling Academy, a chiudere la fila. E proprio alla Efapel, autrice di un grande forcing sui due gpm che caratterizzavano il finale, si deve il merito per questa selezione. Tra mille polemiche, però, i cronometristi non rilevano distacchi con chi insegue, a cominciare da Edgar Pinto della W52-FC Porto che, in questo modo, perde sì la camisola amarela, ma solo per effetto degli abbuoni. Classifica che rimane quindi cortissima, e vede Mendes precedere Gonçalves di 3", quindi Brandão a 4", Pinto a 5", Jensen a 7" e Vicente García de Mateos a 11". In top ten anche Casimiro e Sergio Paulinho, sempre della Efapel. Distacchi destinati, fatalmente, a lievitare domani, quando si salirà ai duemila metri dell'Alto da Torre.
  2. 2ª TAPPA: BEJA > PORTALEGRE A PORTALEGRE SI DELINEANO LE GERARCHIE ALLA W52: TAPPA E MAGLIA PER EDGAR PINTO, VELOSO IN RITARDO! Primo squillo per la supercorazzata W52-FC Porto, peraltro già titolare della camisola amarela con Samuel Caldeira: i Dragoni strappano il successo a Portalegre con Edgar Pinto, che strappa anche la camisola amarela al compagno di squadra. L'arrivo, posto in cima a un breve strappo, ha dato anche le prime indicazioni in chiave successo finale: alle spalle di Pinto si piazzano il campione nazionale José Mendes, dello Sporting-Tavira, e il leader della Efapel Joni Brandão, ma sono ben 23 i corridori classificati con il tempo del vincitore. Fra questi, però, non ci sono Gustavo Veloso (54") della stessa W52, né gli sportinguisti Frederico Figueiredo (1'28") e Alejandro Marque (1'50"). La defaillance del due volte vincitore della Volta potrebbe dunque contribuire a delineare le gerarchie in casa W52 a favore di Pinto, ma anche di João Rodrigues, a sua volta ancora in top ten, o di António Carvalho, comunque poco distante.
  3. gioco a estremo, in effetti così le tappe di montagna sono dure, ma se no non c'è gusto
  4. 1ª TAPPA: ALCÁCER DO SAL > ALBUFEIRA APPOLLONIO NON PERDE TEMPO! CALDEIRA BATTUTO MA NUOVO LEADER Alla prima occasione utile, Davide Appollonio della Amore & Vita torna a ruggire: secondo giorno di gara e prima volata dal ritorno dalla lunga squalifica per doping per lo sprinter molisano, ed è subito vittoria. Ad Albufeira, Appollonio precede Samuel Caldeira della W52-FC Porto, che per effetto degli abbuoni scalza Vicente Garcia de Mateos dalla vetta della classifica andando a vestire la camisola amarela, e Maxime Daniel della Arkéa-Samsic. Appena fuori dal podio un altro italiano, Davide Malucelli della Caja Rural. A rovinare, parzialmente, la festa in casa Amore & Vita, il ritiro di Danilo Celano che, sulla carta, avrebbe dovuto dividersi con Pierpaolo Ficara i gradi di capitano per la classifica. Per quanto riguarda la Efapel, molto positiva la giornata del bulgaro Nikolay Mihaylov, prima maglia blu di leader dei gpm per effetto dei punti conquistati andando in fuga.
  5. grazie Zx e... ciao, benvenuto! questa più che una storia è una prova generale: per vedere appunto se c'è ancora qualcuno che segue, e provare un po' di nuove slide. Poi, se mi prende, da settembre ne inizio una vera e propria, probabilmente con un db modificato per partire dal 2020.
  6. PROLOGO: SETÚBAL > SETÚBAL GARCIA DE MATEOS SCOPRE SUBITO LE CARTE BUON INIZIO ANCHE PER IL BLOCCO EFAPEL La Volta si apre all'insegna di Vicente Garcia de Mateos, lo spagnolo capitano del Louletano che, nelle ultime due stagioni, si è classificato altrettante volte terzo e che, assente Alarcon, è tra i principali indiziati a spezzare, finalmente, l'egemonia della W52-FC Porto. Intanto oggi, per questioni di centesimi, si aggiudica il prologo di Setúbal davanti ad una vecchia conoscenza del ciclismo internazionale, il tedesco Robert Wagner, storico componente del treno di Greipel, che qui in Portogallo però non c'è. Quanto agli altri pretendenti al successo finale, molto bene proprio i nostri due principali portacolori, Henrique Casimiro e Joni Brandão, che al pari di Sergio Paulinho chiudono ad appena 1" di ritardo; a 2", tra gli altri, Gustavo Veloso e João Rodrigues del Porto, Mário González della Euskadi-Murias, Domingos Gonçalves della Caja Rural e Danilo Celano della Amore & Vita. A 3" Óscar Sevilla della Medellín; a 4" Edgar Pinto della W52-FC Porto, Pierpaolo Ficara della Amore & Vita e Brice Feillu della Arkéa-Samsic; a 5" Tiago Machado, Alejandro Marque e Frederico Figueiredo dello Sporting-Tavira, João Benta e Daniel Silva della Rádio Popular-Boavista. Domani, ad Albufeira, prima tappa in linea dal probabile epilogo in volata. Tra i favoriti, oltre allo stesso Wagner che potrebbe anche vestire la camisola amarela, Samuel Caldeira della W52 e due italiani: Matteo Malucelli della Caja Rural e il rientrante Davide Appollonio, della Amore & Vita.
  7. E rieccomi qua. Come l'anno scorso, riprendo in mano il gioco per correre una Volta a Portugal: il percorso sarà quello del 2018 perché l'edizione di quest'anno non è stata disegnata, ma la startlist è quella ufficiale. Un anno fa scelsi lo Sporting-Tavira per sfidare lo strapotere della W52-FC Porto, quest'anno invece ci proverò con la Efapel, ma il corridore di riferimento sarà sempre lo stesso: Joni Brandão. In casa Porto, invece, il forfait dell'ultimora del bicampione uscente e superfavorito, Raul Alarcón, ha spalancato possibilità inattese tanto per il veterano Gustavo Veloso - vincitore della Volta 2014 e 2015, o ormai 39enne - quanto per il pur esperto Edgar Pinto e per i più giovani António Carvalho e João Rodrigues. Insomma, è ancora il Porto la squadra da battere, ma senza Alarcón la Volta diventa perlomeno contendibile. Quanto agli avversari, proprio il nostro Brandão è il più quotato: con lui, in squadra, l'argento di Atene Sérgio Paulinho ed Henrique Casimiro, vincitore del recente Gp de Torres Vedras, breve gara a tappe che rappresenta la prova generale della Volta. Lo Sporting-Tavira punta su Tiago Machado - il cui ritorno in patria, tuttavia, fin qui non ha certo entusiasmato -, Frederico Figueiredo e Alejandro Marque, ma schiera anche il campione nazionale José Mendes, mentre non è stato selezionato Rinaldo Nocentini. Corridore legato a doppio filo all'aretino è il francese Brice Feillu, leader della Arkéa-Samsic, che si aggiudicò quella tappa di Andorra al Tour 2009 al termine della quale proprio Nocentini sarebbe andato a conquistare la maglia gialla: davvero altri tempi. Tornando agli uomini da tenere d'occhio per la Volta 2019, come non citare Vicente García de Mateos, reduce da due terzi posti nelle ultime edizioni; in casa Rádio Popular-Boavista la speranza di fare classifica risiede in João Benta, sesto lo scorso anno, la Vito-Feirense, perso Edgar Pinto, si affida a Jesús Del Pino. Tra le fila della Caja Rural ci prova Sérgio Pardilla, mentre Domingos Gonçalves dovrebbe essere più focalizzato sulle vittorie di tappa, ma non lo si può escludere a priori dal pronostico. Mário González è invece la speranza della Euskadi-Murias. In gruppo anche una squadra italiana, la Amore & Vita-Prodir, che punta su Pierpaolo Ficara e Danilo Celano per la classifica, ma che schiera anche lo sprinter Davide Appollonio, al ritorno alle gare dopo una lunga squalfica per doping di ben quattro anni. Ed ecco la startlist completa: poi, se non mi passa la voglia e soprattutto se mi avanza un po' di tempo libero, dopo l'estate potrei anche fare una story vera e propria...
  8. grazie! guarda, se ti va sto provando a raccontare una nuova story direttamente sul canale PCM di Discord
  9. grazie a tutti! onorato soprattutto del premio alla carriera
  10. La prendo come un segno del destino: ormai da tempo (anni, a dire il vero) il forum è piuttosto sottotono, e in particolare la sezione story, purtroppo, può dirsi defunta. Per questo, mi ero connesso oggi per annunciare quello che dirò fra poco, e casualmente, proprio oggi, ho visto la notifica di Emmea che mi assegna il premio alla carriera. Vi ringrazio e, come detto, lo prendo come un segno del destino. La mia esperienza di storyteller e la mia presenza su su Cym_Ita finiscono qui Quanto al forum, con l'inizio della nuova stagione non escludo di tornare a commentare nel thread dedicato alle News del ciclismo ma anche quello, ahimé, langue se pensiamo a quel che era 4-5 anni fa. Di certo, però, sono ormai venute meno le motivazioni a raccontare delle story: un po' per il tempo che è sempre meno (e a giorni diventerò papà, quindi figuratevi!), ma soprattutto perché non c'è più seguito. Ad esempio sarebbe impensabile riproporre, oggi, una storia come Guardie e Ladri (PCM 2012) in cui avevo arruolato praticamente metà forum tra stregoni dopatori e inquirenti che cercavano di beccare i corridori dopati. O una storia come quelle di Fra70, in cui ognuno di voi aveva una squadra da gestire nell'arco degli anni. Però ecco, boh, di sicuro non qui ma da qualche parte (e ogni vostro suggerimento è bene accetto), e compatibilmente con il tempo a disposizione, mi piacerebbe continuare "la carriera" da storyteller... vabeh, nella speranza di ritrovarci da qualche altra parte, per adesso vi saluto e vi ringrazio per avermi letto e motivato in tutti questi anni. Grazie soprattutto a @Stylus @.::Cancellara91::. @Sauber96 @Noris85 @MattHorse e poi a @superalex @Camenzind @BWiggins92 @Lui98 @Gabry the best XX97 @matt@vivailciclismopulito @Erol95 @Lory94ITA @Bruseghin94 @RicRaf95 @Pell90 @BubbaDJ @NICONICK.... a @Fra70 che mi è stato da ispirazione per iniziare a raccontare story, e a tutti gli altri che ora non ricordo: molti di voi mi hanno fatto maglie, tappe, sistemato bug al db o semplicemente seguito nelle mie story, alcuni li ho imbarcati nel Fantaciclo che faccio fuori forum; con altri, come @ian (e naturalmente @emmea90 ) ho dato vita a interminabili discussioni sui massimi sistemi, e "perso" un sacco di tempo che avrei potuto mettere a frutto in altri modi sicuramente (?) più costruttivi ... ciao a tutti, vi voglio bene, e... ABBASSO MERDY SCHLECK, sempre!
  11. GP INDUSTRIA & ARTIGIANATO LARCIANO - In un finale vissuto del derby tra Jumbo e Katusha, l'olandese Timo Roosen si aggiudica allo sprint il Gp di Larciano, precedendo Giovanni Visconti - leader di una Tharcor-Selle Italia ancora a caccia di sponsor principale dopo la fine del rapporto con la Wilier - e Nathan Haas. L'australiano è il primo di ben tre Katusha nei primi dieci - gli altri sono José Gonçalves, sesto, ed Enrico Battaglin, ottavo - segno che, evidentemente, qualcosa nella preparazione della volata non ha funzionato. Un peccato, perché erano stati proprio i rossoazzurri a controllare il gruppo negli ultimi due giri del San Baronto, impedendo a tutti - e segnatamente, allo spauracchio Enric Mas, poi comunque buon quinto allo sprint - di evadere. Ordine d'arrivo 51º Gp Industria & Artigianato 1. Timo Roosen (Ola) Team Jumbo in 5h19'16" 2. Giovanni Visconti (Ita) Tharcor-Selle Italia s.t. 3. Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin s.t. 4. Paul Martens (Ger) Team Jumbo s.t. 5. Enric Mas (Spa) Deceuninck-Quick Step s.t. 6. José Gonçalves (Spa) Katusha-Alpecin s.t. 7. Daryl Impey (Saf) Mitchelton-Scott s.t. 8. Enrico Battaglin (Ita) Katusha-Alpecin s.t. 9. Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy s.t. 10. Davide Ballerini (Ita) Astana Pro Team s.t. ... 18. Ruben Guerreiro (Por) Katusha-Alpecin s.t. 33. Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin s.t. 57. Dmitry Strakhov (Rus) Katusha-Alpecin a 2'54" 70. Steff Cras (Bel) Katusa-Alpecin s.t. ALBO D'ORO
  12. belin mi ero perso questa story, bella! fra l'altro stai facendo ottimi risultati, a che livello giochi? (e meno male che qualcuno mi ha raggiunto in questa sezione!)
  13. STRADE BIANCHE SIENA - Per la prima volta un francese a braccia alzate in Piazza del Campo: l'anno scorso ci era andato molto vicino Bardet, quest'anno invece ci riesce Julian Alaphilippe, vincitore di una Strade Bianche per la verità un po' sottotono, risoltasi in una sorta di volata in salita tra una decina di corridori. I battuti sono Tiesj Benoot, trionfatore un anno fa, e Daniel Martin; migliore degli italiani Enrico Battaglin, della Katusha, ottavo e ultimo dei corridori arrivati a pari tempo del vincitore, con il giovane David Gaudu e l'altro Katusha José Gonçalves a chiudere la top ten qualche secondo di ritardo, dopo aver perso contatto dal gruppo di testa solo sullo strappo finale di Santa Caterina. Non una corsa scoppiettante, si diceva, ma più che meritata la vittoria di Alaphilippe, che era stato l'unico dei big a provare ad animarla con un attacco sulle Tolfe a una ventina di chilometri dall'arrivo, rintuzzato da una Katusha ben rappresentata nel finale: ben quattro corridori rossoazzurri facevano infatti parte del gruppo di 29 uomini che in quel momento si trovava al comando della corsa, con Nathan Haas e Pavel Kochetkov a sacrificarsi per chiudere su Alaphilippe. Ripreso il francese, sul successivo strappo di Vico Alto sono stati Benoot, Michal Kwiatkowski e Dan Martin a muoversi, e in quel caso è toccato a Gonçalves fare buona guardia, rimandando tutto alla resa dei conti finale, quando però Battaglin è rimasto chiuso da Tolhoek al momento del dunque, non riuscendo a saltare il giovane olandese nello strettissimo toboga di San Martino. La corsa ha segnato anche l'esordio di Andrea Tafi in maglia Dimension Data: la marcia d'avvicinamento del toscano alla Parigi-Roubaix del mese prossimo è ufficialmente iniziata. Ordine d'arrivo 13ª Strade Bianche 1. Julian Alaphilippe (Fra) Deceuninck-Quick Step in 4h55'47" 2. Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal s.t. 3. Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates s.t. 4. Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team s.t. 5. Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky s.t. 6. Greg Van Avermaet (Bel) CCC Team s.t. 7. Antwan Tolhoek (Ola) Team Jumbo s.t. 8. Enrico Battaglin (Ita) Katusha-Alpecin s.t. 9. David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ a 32" 10. José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin a 50" 11. Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo a 3'16" 12. Giulio Ciccone (Ita) Trek-Segafredo s.t. 13. Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott s.t. 14. Niklas Eg (Dan) Trek-Segafredo s.t. 15. Mikael Chérel (Fra) Ag2r La Mondiale s.t. 16. Davide Villella (Ita) Astana Pro Team s.t. 17. Michael Matthews (Aus) Sunweb-Cervélo s.t. 18. Damien Howson (Aus) Mitchelton-Scott s.t. 19. Enric Mas (Spa) Deceuninck-Quick Step s.t. 20. Ben O'Connor (Aus) Team Dimension Data s.t. ... 25. Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin s.t. 26. Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin s.t. 42. Ruben Guerreiro (Por) Katusha-Alpecin a 5'01" 132. Reto Hollenstein (Svi) Katusha-Alpecin a 11'18" 140. Kenny Nijssen (Ola) Katusha-Alpecin a 14'22" Come previsto, il ritorno in gara di Andrea Tafi è stato piuttosto complicato: il toscano, al centro della foto in maglia Dimension Data, ha sì portato a termine la corsa, ma in ultima posizione. 152º a 27'21" dal vincitore e con 1'54" di ritardo dal penultimo, il giapponese della Nippo Masakazu Ito. ALBO D'ORO
  14. (visto che nelle ultime settimane ci sono stati - nella realtà - diversi movimenti di mercato importanti, e che tutto sommato nella mia stagione tutte le corse più importanti devono ancora venire, proviamo a rimetterci in linea con un escamotage...) CICLOMERCATO Gaviria e gli altri: tutti i transfughi del nuovo mercato di febbraio! Approfittando della novità regolamentare introdotta quest'anno dall'Uci, che consentiva un cambio di casacca entro il 28 febbraio, diversi corridori hanno formalizzato in extremis il loro passaggio ad una nuova formazione: naturalmente il nome più importante a balzare all'occhio è quello di Fernando Gaviria che, dopo un tira e molla durato tutto l'inverno, alla fine ha ceduto alle lusinghe della UAE Team Emirates. Il colombiano, già a segno proprio al recente UAE Tour ma in maglia Deceuninck, diventerà dunque il nuovo velocista faro della squadra guidata da Beppe Saronni. Clamorosa, poi, la decisione di Mark Cavendish di ritornare sui suoi passi: il britannico si era accasato alla Bahrain-Merida dietro iniziativa della McLaren, che a sua volta pareva destinata ad entrare nel progetto come co-sponsor del team mediorientale. Ma una volta tramontata la trattativa tra gli emiri e la casa automobilistica inglese, anche Cannonball ha deciso di avvalersi della clausola nel proprio contratto che gli consentiva di ritornare in Dimension Data. Resteranno comunque agli annali le sue due vittorie ottenute in maglia Bahrain: una tappa al Down Under e una alla Volta ao Algarve. Altri corridori che avevano già brindato nel 2019 e ora si apprestano ad un repentino cambio di maglia sono Sergei Chernetskiy che, dopo il successo nella tappa regina e nella classifica generale dell'UAE Tour, lascia l'Astana per la Caja Rural, allettato dalla prospettiva di correre la Vuelta a España da capitano; e Davide Cimolai, vincitore alla Great Ocean Road Race con la Groupama e ora pronto a passare alla Israel Cycling Academy. Uscite importanti anche in casa Katusha-Alpecin: l'olandese Maurits Lammertink, tra i più positivi dei rossoazzurri in questo primo scampolo di stagione, torna a casa firmando un biennale per la Roompot-Charles; stessa traiettoria per il colombiano Jhonatan Restrepo, che raggiunge i connazionali della Manzana-Postobon. Robert Kiserlovski, infine, annuncia il suo ritiro immediato dalle competizioni per i postumi della brutta caduta rimediata alla Vuelta dello scorso anno, e dalla quale, nonostante le discrete prove offerte nelle ultime settimane, non sembra essersi ripreso del tutto.
  15. ma in realtà, Samyn a parte, finora Debusschere si era comportato abbastanza bene, vincendo dove era il favorito (alla Oro y Paz) e piazzandosi ad Het Nieuwsblad e KBK contro i più forti specialisti del pavé: e sì, vorrei tenerlo anche nei prossimi anni, dato che può essere sia un corridore da utilizzare come capitano in assenza di grossi big, sia un bel gregario nelle classiche, nel caso riuscissimo ad ingaggiare qualche big della disciplina, o se Politt dovesse fare il salto di qualità.
  16. rieccomi! LE SAMYN DOUR - Vincitore a sorpresa al Samyn, semiclassica belga che esalta il corridore di casa Tim Merlier, della Steylaerts-777, piccola formazione Continental che da quest'anno ha esteso la propria attività dal ciclocross alla strada. Rivelatosi lo scorso anno con due vittorie di tappa al Giro di Danimarca, il 26enne Melier ha avuto la meglio del campione danese Michael Mørkøv e di Tosh Van der Sande, entrambi in forza a formazioni World Tour, nella volata ristretta che ha deciso la 49ª edizione della corsa dedicata a José Samyn, vincitore della prima edizione nel 1968. Molto deludente la prova del capitano designato della Katusha, Jens Debusschere, costantemente in difficoltà nel pur non impossibile circuito finale, e alla fine giunto al traguardo in 24ª posizione a oltre un minuto di ritardo, dopo aver perso definitivamente contatto a 7 km dall'arrivo. Decisamente meglio Nils Politt, che ha anche tentato un attacco all'ultimo passaggio sullo strappo in acciottolato della Rue du Vert Pignon, e ci ha poi riprovato ad un chilometro e mezzo dal termine, nel vano tentativo di precedere la volata. Ordine d'arrivo 1. Tim Merlier (Bel) Steylaerts-777 in 5h36'28" 2. Michael Mørkøv (Dan) Deceuninck-Quick Step s.t. 3. Tosh Van der Sande (Bel) Lotto Soudal s.t. 4. Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty-Groupe Gobert s.t. 5. Taco Van der Hoorn (Bel) Team Jumbo s.t. 6. Jan Bakelants (Bel) Team Sunweb s.t. 7. Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal s.t. 8. Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin s.t. 9. Lasse Norman Hansen (Dan) Corendon-Circus s.t. 10. Paul Martens (Ger) Team Jumbo s.t. ... 11. Mads Würtz Schmidt (Dan) Katusha-Alpecin s.t. 24. Jens Debusschere (Bel) Katusha-Alpecin a 1'10" 42. Kenny Nijssen (Ola) Katusha-Alpecin a 2'25" 43. Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin a 3'36" 45. Vyacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin s.t. 69. Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin a 4'44"
  17. oh meno male che c'è un po' di gente che batte un colpo, oltre al fedelissimo (e anche un po' menagramo ) @Stylus presto aggiornamenti!
  18. Riprendiamo dopo qualche giorno... eravamo rimasti all'ultima tappa dell'UAE Tour, che precedeva di poche ore la Kuurne-Brussel-Kuurne. Ed ecco tutto: UAE TOUR | 6ª TAPPA, DUBAI > BURJ KHALIFA DUBAI - La passerella finale all'ombra dell'edificio più alto al mondo, il grattacielo Burj Khalifa, incorona Sergei Chernetskiy vincitore della prima edizione dell'UAE Tour con 14" di vantaggio su Marc Soler e 17" su Tao Geoghegan Hart, a sua volta risultato il miglior giovane. Nell'ultima tappa ci si attendeva il poker in volata di Groenewegen oppure il riscatto di uno dei due grandi rivali che, fin qui, lo avevano sempre guardato di spalle. E ad imporsi, in effetti, è stato Fernando Gaviria nei confronti dello stesso olandese della Jumbo, che si è accontentato di assicurarsi la maglia verde della classifica a punti. Terzo e quindi a bocca asciutta Marcel Kittel, per il quale la corsa emiratina ha rappresentato un passo indietro rispetto alle due vittorie ottenute in Spagna a inizio mese, tra Mallorca ed Almería. La condizione del tedesco in realtà sembra già più che discreta, ma a mancare, anche quest'anno, è il feeling con il proprio treno. In vista dei primi obiettivi stagionali ormai alle porte - Parigi-Nizza e Milano-Sanremo - urgono provvedimenti. Ordine d'arrivo 1. Fernando Gaviria (Col) Deceuninck-Quick Step in 2h52'33" 2. Dylan Groenewegen (Ola) Team Jumbo s.t. 3. Marcel Kittel (Ger) Katusha-Alpecin s.t. 4. Christophe Laporte (Fra) Cofidis s.t. 5. Matteo Pelucchi (Ita) Bora-Hansgrohe s.t. Classifica generale 1º UAE Tour 1. Sergei Chernetskiy (Rus) Astana Pro Team in 22h57'19" 2. Marc Soler (Spa) Movistar Team a 14" 3. Tao Geoghegan Hart (Gbr) Team Sky a 17" 4. Stephen Cummings (Gbr) Team Dimension Data a 28" 5. Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team s.t. 6. Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ a 30" 7. Stef Clement (Ola) Team Jumbo a 41" 8. Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert a 1'12" 9. Lilian Calmejane (Fra) Direct Énergie a 1'14" 10. Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates s.t. ... 66. Stef Cras (Bel) Katusha-Alpecin a 6'16" 73. Matteo Fabbro (Ita) Katusha-Alpecin a 6'57" 110. Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin a 10'58" 113. Marcel Kittel (Ger) Katusha-Alpecin a 11'05" 115. Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin a 11'21" 116. Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin s.t. 117. Alex Dowsett (Gbr) Katusha-Alpecin s.t. Classifica a punti: Dylan Groenewegen (Ola) Team Jumbo. Classifica degli scalatori: Sergei Chernetskiy (Rus) Astana Pro Team. Classifica dei giovani: Tao Geoghegan Hart (Gbr) Team Sky. Classifica a squadre: Astana Pro Team (Kaz). Sergei Chernetsky (Astana) incoronato vincitore della prima edizione dell'UAE Tour ______ KUURNE-BRUSSEL-KUURNE KUURNE - Non poteva iniziare nel migliore dei modi la campagna del nord di Peter Sagan, e cioè con una doppietta tra Het Nieuwsblad e Kuurne-Brussel-Kuurne mai riuscita prima nella storia. Identico è anche il nome del secondo classificato rispetto a ventiquattro ore fa, Greg Van Avermaet, mentre a cambiare sono il terzo, Oliver Naesen, e soprattutto lo svolgimento della gara. Se a Ninove, infatti, Sagan si era involato negli ultimi 20 km prendendo il largo sul Muro di Grammont, il meno impegnativo percorso di quella che è nota come "la corsa degli asini" ha fatto sì che l'epilogo fosse a ranghi compatti. Per la verità la corsa era esplosa a circa 70 km dall'arrivo quando, dopo l'Oude Kwaremont, il gruppo dei migliori, già ridotto ad appena una trentina di corridori, si è diviso ulteriormente in due tronconi: davanti - ad una quarantina di secondi dai battistrada De Plus e Marchand, superstiti della fuga del mattino - oltre ai tre che sarebbero poi finiti sul podio anche il campione belga Lampaert e Keukeleire; dietro, il leader della Katusha Debusscere con ben quattro compagni di squadra. La corsa, insomma, pareva ristretta a questi due drappelli, poi però nei più facili chilometri finali molti altri corridori sono riusciti a rinvenire dalle retrovie, andando a rimpolpare proprio il gruppo di Debusschere. Nel frattempo davanti, ripreso anche l'ultimo degli attaccanti Laurens De Plus, prima del Nokereberg - a sua volta ultimo muro di giornata - provava l'avanscoperta Robert Wagner, la cui avventura si concludeva a 18 km dall'arrivo. A quel punto, erano addirittura settanta i corridori a comporre il gruppo principale, tornato compatto. Quindi, ai 10 km, il contrattacco di sette uomini - Sagan, Van Avermaet, Naesen, Lampaert, Meurisse ed il 24enne carneade Christophe Noppe - su cui solo ai 1.800 metri riusciva a chiudere un gruppetto tirato proprio dai Katusha, con Nathan Haas a pilotare Jens Debusschere. Non appena rietrata sulla testa della corsa, la coppia della Katusha ha tirato dritto nel tentativo di cogliere di sorpresa Sagan e compagnia, tanto da presentarsi all'ultimo chilometro con una manciata di secondi di vantaggio. Ma la veemente reazione del campione del mondo ha fatto sì che quel buco si chiudesse ai 400 metri, con Debusscere comunque bravo a concludere al quinto posto con una volata lunghissima. Ordine d'arrivo 1. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe in 4h47'06" 2. Greg Van Avermaet (Bel) CCC Team s.t. 3. Oliver Naesen (Bel) Ag2r La Mondiale s.t. 4. Jens Keukeleire (Bel) Lotto Soudal s.t. 5. Jens Debusschere (Bel) Katusha-Alpecin s.t. 6. Xandro Meurisse (Bel) Wanty-Groupe Gobert s.t. 7. Christophe Noppe (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise s.t. 8. Yves Lampaert (Bel) Deceuninck-Quick Step s.t. 9. Kristoffer Halvorsen (Nor) Team Sky s.t. 10. Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin s.t. 11. Adam Blythe (Gbr) Lotto Soudal s.t. 12. Michael Morkov (Dan) Deceuninck-Quick Step s.t. 13. Zico Waeytens (Bel) Cofidis s.t. 14. Jan-Willem Van Schip (Ola) Roompot-Charles s.t. 15. Sasha Weemaes (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise s.t. 16. Robert Wagner (Ger) Fortuneo-Samsic s.t. 17. Jakub Mareczko (Ita) CCC Team s.t. 18. Quinten Hermans (Bel) Telenet Fidea Lions s.t. 19. Fabio Sabatini (Ita) Deceuninck-Quick Step s.t. 20. Tim Declercq (Bel) Deceuninck-Quick Step s.t. ... 30. Maurits Lammertink (Ola) Katusha-Alpecin a 16" 46. Mads Würtz Schmidt (Dan) Katusha-Alpecin a 27" 63. Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin s.t. 66. Vyacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin s.t. 151. Jhonatan Restrepo (Col) Katusha-Alpecin a 16'51" ALBO D'ORO ALTRE CORSE Bakelants risorge alla Drôme Classic Nel weekend si è corso anche in Francia, con le vittorie di Mauro Finetto alla Classic de l'Ardèche e di Jan Bakelants alla Drôme Classic: per il belga, fresco di passaggio alla Sunweb, si tratta di un successo che segna la rinascita dopo un'intera stagione spesa a recuperare dai postumi della spaventosa caduta al Lombardia 2017. Ordine d'arrivo Classic de l'Ardèche 1. Mauro Finetto (Ita) Delko Marseille Provence-KTM in 4h34'32" 2. David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ s.t. 3. Eduardo Sepúlveda (Arg) Movistar Team s.t. 4. Paul Martens (Ger) Team Jumbo s.t. 5. Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe s.t. Ordine d'arrivo Drôme Classic 1. Jan Bakelants (Bel) Team Sunweb-Cervélo in 4h59'55" 2. Louis Meintjes (Saf) Team Dimension Data s.t. 3. Romain Bardet (Fra) Ag2r La Mondiale s.t. 4. Guillaume Martin (Fra) Wanty-Groupe Gobert s.t. 5. Alexandre Geniez (Fra) Ag2r La Mondiale a 17"
  19. devo capire quando azzeccare il momento buono per farlo partire, altrimenti spesso mi perde troppo tempo a stare nella scia del suo ultimo uomo... che poi oh, a valori Groenewegen e Gaviria non sono certo inferiori a Kittel (mi pare abbiano tutti e tre 82 di sprint, forse giusto 81 Gaviria ma Dylan a 82 sono sicuro) e gioco a estremo. Debusschere invece non è che sia arrivato nono della volata: al solito, PCM non rileva i distacchi di pochi secondi ma in realtà il gruppetto dietro a Sagan è arrivato frastagliato e Jens la sua volatina l'avrebbe anche vinta...
  20. Oggi doppio impegno: all'ora di pranzo la quinta tappa dell'UAE Tour con arrivo ad Hatta Dam, e nel pomeriggio l'Omloop Het Nieuwsblad che apre la stagione delle classiche del nord. UAE TOUR | 5ª TAPPA, DUBAI > HATTA DAM HATTA DAM - Sfruttando la schiacchiante superiorità numerica della Ag2r, che era riuscita a piazzare ben tre corridori nella fuga a otto, Geoffrey Bouchard si aggiudica l'arrivo sullo strappo di Hatta Dam, dove riesce a piegare i giovani italiani Giulio Ciccone e Matteo Fabbro, quest'ultimo portacolori della Katusha. Eccezionale il gioco di squadra dei francesi, che piazzano anche al quarto posto Alexis Gougeard e al sesto Aurélien Paret-Peintre. Migliori tra gli uomini di classifica Rudy Molard e Tao Geoghegan Hart, capaci di precedere di 11" il gruppo con tutti gli altri big e di risalire, rispettivamente, al sesto e terzo posto della generale, sempre guidata da Sergei Chernetskiy che, a questo punto, si accinge domani a salire sul podio finale all'ombra del Burj Khalifa per la conquista definitiva della maglia rossa. Ordine d'arrivo 1. Geoffrey Bouchard (Fra) Ag2r La Mondiale in 5h23'23" 2. Giulio Ciccone (Ita) Trek-Segafredo a 8" 3. Matteo Fabbro (Ita) Katusha-Alpecin a 18" 4. Alexis Gougeard (Fra) Ag2r La Mondiale s.t. 5. Francisco Ventoso (Spa) CCC Team s.t. 6. Aurélien Paret-Peintre (Fra) Ag2r La Mondiale a 52" 7. Niklas Eg (Dan) Trek-Segafredo s.t. 8. Tao Geoghegan Hart (Gbr) Team Sky a 1'07" 9. Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ s.t. 10. Sergei Chernetskiy (Rus) Astana Pro Team a 1'18" Classifica generale 1. Sergei Chernetskiy (Rus) Astana Pro Team in 20h04'33" 2. Marc Soler (Spa) Movistar Team a 14" 3. Tao Geoghegan Hart (Gbr) Team Sky a 17" 4. Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team a 28" 5. Stephen Cummings (Gbr) Team Dimension Data s.t. 6. Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ a 30" 7. Stef Clement (Ola) Team Jumbo a 41" 8. Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert a 1'12" 9. Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates a 1'14" 10. Lilian Calmejane (Fra) Direct Énergie s.t. OMLOOP HET NIEUWSBLAD NINOVE - Dopo i due secondi posti consecutivi raccolti nel 2016 e 2017, Peter Sagan riesce finalmente a sfatare il tabù Het Nieuwsblad, e lo fa con un numero d'alta scuola: un attacco irresistibile sul Muro di Grammont ed un assolo di 18 km per poi trionfare a braccia alzate sul traguardo di Ninove. Mezzo minuto più tardi, a regolare la volata dei battuti, proprio quel Greg Van Avermaet che per due volte lo aveva beffato in questa stessa corsa, e anche in numerose altre occasioni, a rinnovare anche quest'anno quello che è stato il più appassionante duello sulle pietre delle ultime stagioni. Il terzo gradino del podio è invece di Alexander Kristoff, in un ordine d'arrivo stellare che vede tra i primi dieci anche Arnaud Démare, il campione italiano Elia Viviani e Wout Van Aert, tra gli altri. Dopo una fuga a sei ripresa a 20 km dall'arrivo e che ha visto quali ultimi corridori a cedere l'irlandese Eddie Dunbar, il belga Senne Leysen e il sorprendete eritreo Mekseb Debesay, la corsa si è accesa proprio sul Muur, che Groupama e Katusha hanno affrontato in testa con un ritmo regolare, nella speranza di favorire i rispettivi velocisti Démare e Debusschere. Un copione al quale il solo Sagan ha cercato di sfuggire, con la mossa poi rivelatasi vincente. Al suo inseguimento, tra Grammont e Bosberg, si è così sgranato un drappello di tredici inseguitori tra cui Van Avermaet, Kristoff, Démare, Van Aert, Benoot, Lampaert, Colbrelli e Viviani, per alcuni chilometri preceduti da un sorprendente Mads Würtz Schmidt: il danese della Katusha aveva fatto già parte della fuga iniziale, salvo rialzarsi per essere d'aiuto a Debusschere nella marcia di avvicinamento al Grammont, ma è stato proprio lui il primo a valicare il Muur alle spalle di Sagan. Rimasto a bagnomaria e senza possibilità concrete di rientrare sul fenomeno slovacco, Würtz Schmidt ha atteso il sopraggiungere di Debusschere, che nel frattempo pedalava in un secondo drappello inseguitore insieme, tra gli altri, al vincitore della passata edizione Valgren e a Naesen, Gilbert, Stuyven e il campione europeo Trentin. Negli ultimi 5 km parte del secondo gruppo inseguitore è riuscita a rientrare sul primo, e tra questi anche Jens Debusschere, che allo sprint è poi andato a strappare un discreto nono posto, ma Sagan ha sempre mantenuto quel margine di circa mezzo minuto che gli ha poi permesso di festeggiare, in perfetta solitudine, la sua prima vittoria all'Het Nieuwsblad. Ordine d'arrivo 1. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe in 4h55'23" 2. Greg Van Avermaet (Bel) CCC Team a 29" 3. Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates s.t. 4. Dylan Van Baarle (Ola) Team Sky s.t. 5. Arnaud Démare (Fra) Groupama-FDJ s.t. 6. Elia Viviani (Ita) Deceuninck-Quick Step s.t. 7. Wout Van Aert (Bel) Team Jumbo s.t. 8. Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal s.t. 9. Jens Debusschere (Bel) Katusha-Alpecin s.t. 10. Philippe Gilbert (Bel) Deceuninck-Quick Step s.t. 11. Oliver Naesen (Bel) Deceuninck-Quick Step s.t. 12. Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo s.t. 13. Yves Lampaert (Bel) Deceuninck-Quick Step s.t. 14. Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida s.t. 15. Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Dimension Data a 54" 16. Michael Valgren (Dan) Team Dimension Data a 1'04" 17. John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo a 1'35" 18. Gianni Moscon (Ita) Team Sky s.t. 19. Mads Pedersen (Dan) Trek-Segafredo a 1'52" 20. Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scotta 2'06" ... 29. Maurits Lammertink (Ola) Katusha-Alpecin a 4'21" 52. Vyacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin a 5'32" 53. Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin s.t. 54. Mads Würtz Schmidt (Dan) Katusha-Alpecin s.t. 94. Harry Tanfield (Gbr) Katusha-Alpecin a 8'41" 104. Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin a 9'43" Il momento dell'attacco decisivo di Peter Sagan in cima al Muro di Grammont: ALBO D'ORO
  21. UAE TOUR | 4ª TAPPA, DUBAI > PALM JUMEIRAH PALM JUMEIRAH - Prosegue anche a Dubai la striscia vincente che Dylan Groenewegen aveva inaugurato nelle prime due frazioni corse nell'emirato di Abu Dhabi: il corridore della Jumbo, sempre più saldamente in maglia verde di leader della classifica a punti, ha vinto praticamente per distacco lo sprint di Palm Jumeirah, con Max Walscheid e Christophe Laporte staccati di almeno due biciclette e i due rivali più attesi, Fernando Gaviria e Marcel Kittel, addirittura fuori dai dieci. Il colombiano della Deceuninck non ha nemmeno disputato la volata, lasciando l'onere a Dries Devenyns che ha strappato un comunque onorevole quinto posto; il tedesco della Katusha si è perso per strada nel finale, tornando ad evidenziare un limite preoccupante nelle capacità di limare nelle fasi più concitate della corsa. Proprio la Katusha era stata la squadra a prodursi in un dispendiosissimo inseguimento ai sei fuggitivi del mattino, fra i quali era presente anche Pippo Pozzato, affacciatisi ai 20 km dall'arrivo forti di un vantaggio di ancora 1'40". Ripresa la fuga ad un paio di chilometri dalla conclusione, però, il treno rossoazzurro si è disunito, allorché Kittel non è stato capace di seguire l'accelerazione di Rick Zabel e Marco Haller, e così è stato proprio il barbuto austriaco a risultare il migliore dei Katusha al traguardo: nono, due posizioni davanti allo stesso Kittel, per il quale, verosimilmente, resta ora la sola occasione di dopodomani al Burj Khalifa. Difficile, infatti, che il possente tedesco possa essere della partita sullo strappo di Hatta Dam. Ordine d'arrivo 1. Dylan Groenewegen (Ola) Team Jumbo in 4h07'35" 2. Max Walscheid (Ger) Team Sunweb-Cervélo s.t. 3. Christophe Laporte (Fra) Cofidis s.t. 4. Giacomo Nizzolo (Ita) Team Dimension Data s.t. 5. Dries Devenyns (Bel) Deceuninck-Quick Step s.t. ... 9. Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin s.t. 11. Marcel Kittel (Ger) Katusha-Alpecin s.t. Classifica generale 1. Sergei Chernetskiy (Rus) Astana Pro Team in 14h39'59" 2. Marc Soler (Spa) Movistar Team a 14" 3. Stephen Cummings (Gbr) Team Dimension Data a 28" 4. Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team s.t. 5. Tao Geoghegan Hart (Gbr) Team Sky s.t.
  22. UAE TOUR | 3ª TAPPA, AL AIN > JEBEL HAFEET JEBEL HAFEET - È probabilmente il successo più importante della propria carriera, quello che Sergei Chernetskiy ha strappato questo pomeriggio sulla Montagna Verde: approfittando del fatto di non essere uno dei principali osservati, il russo della Astana ha attaccato praticamente ai piedi della salita, e guadagnato subito quel margine di una ventina di secondi che è poi riuscito a conservare fin sul traguardo con grande caparbietà e nonostante il forte vento contrario. Marc Soler ha tagliato il traguardo in seconda posizione a 10", quindi a 18" un drappello regolato da Sam Oomen - già fuori classifica per effetto dei quasi tre minuti persi ieri, quando era rimasto coinvolto nella stessa caduta di Gaviria -, davanti a Steve Cummings, Alexey Lutsenko e Tao Geoghegan Hart. Il giovane capitano della Katusha, Matteo Fabbro, non è andato oltre la trentesima posizione a 2'19" di ritardo da Chernetskiy. Ordine d'arrivo 1. Sergei Chernetskiy (Rus) Astana Pro Team in 4h43'22" 2. Marc Soler (Spa) Movistar Team a 10" 3. Sam Oomen (Ola) Team Sunweb-Cervélo a 18" 4. Stephen Cummings (Gbr) Team Dimension Data s.t. 5. Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team s.t. 6. Tao Geoghegan Hart (Gbr) Team Sky s.t. 7. Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ a 31" 8. Stef Clement (Ola) Team Jumbo s.t. 9. Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal a 1'04" 10. Lilian Calmejane (Fra) Direct Énergie s.t. ... 30. Matteo Fabbro (Ita) Katusha-Alpecin a 2'19" Classifica generale 1. Sergei Chernetskiy (Rus) Astana Pro Team in 10h32'24" 2. Marc Soler (Spa) Movistar Team a 14" 3. Stephen Cummings (Gbr) Team Dimension Data a 28" 4. Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team s.t. 5. Tao Geoghegan Hart (Gbr) Team Sky s.t. 6. Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ a 41" 7. Stef Clement (Ola) Team Jumbo s.t. 8. Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Group Gobert a 1'12" 9. Vegard Staeke Langen (Nor) UAE Team Emirates a 1'14" 10. Daniel Martínez (Col) EF Education First-Drapac s.t.
  23. UAE TOUR | 2ª TAPPA, YAS MARINA CIRCUIT YAS MARINA - Secondo successo in altrettanti sprint dell'UAE Tour per Dylan Groenewegen, vincitore in maglia rossa di leader nel circuito automobilistico di Yas Marina. Seconda posizione per Marcel Kittel, che ha visto nel proprio treno un'inversione di ruoli tra Marco Haller e Rick Zabel, con quest'ultimo promosso a pesce-pilota del connazionale. Kittel, che ha poi preferito saltare direttamente alla ruota di Groenewegen, non ha però avuto la forza di saltare l'olandese. A debita distanza, in terza posizione, Giacomo Nizzolo, seguito da altri due italiani: Andrea Pasqualon e Davide Cimolai. Non è stato della partita, invece, Fernando Gaviria, coinvolto circa a metà tappa in una caduta generale che ha spezzato il gruppo in due tronconi, tanto da chiudere a 2'44": tra i ritardatari anche Kennaugh, Walscheid e soprattutto, in chiave classifica generale, Sam Oomen. Ordine d'arrivo 1. Dylan Groenewegen (Ola) Team Jumbo in 2h55'48" 2. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin s.t. 3. Giacomo Nizzolo (Ita) Team Dimension Data s.t. 4. Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Group Gobert s.t. 5. Davide Cimolai (Fra) UAE Team Emirates s.t. Classifica generale 1. Dylan Groenewegen (Ola) Team Jumbo in 5h48'48" 2. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin a 13" 3. Giacomo Nizzolo (Ita) Team Dimension Data a 17" 4. Dorian Godon (Fra) Ag2r La Mondiale a 18" 5. Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates a 20"
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