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Stylus

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  1. Sul fatto che la maggior parte dei membri attivi di questa community abbia comprato il gioco di tasca propria non ci metterei la mano sul fuoco
  2. Vedo che all'Indurain ti confermi sempre gran specialista dei piazzamenti
  3. Apperò, vedo che hai coraggio! Io se non ho qualcuno tra i primi 3-4 favoriti me ne resto sempre accucciato . Vedo pure che Okamoto è in forma smagliante una settimana dopo. (Tifo Moscon!)
  4. Mentre il gruppo si riduce sempre di più (ora sono rimasti circa in 50), Bertolini sta incredibilmente tenendo botta! Sotto lo striscione dei 5 chilometri conserva ancora 30 secondi, potrebbe vincere? E' nella zona transennata Alessandro Bertolini! Il gruppo lo vede, ma mancano appena 2 chilometri e mezzo al comando! Volata lanciata nel gruppo, ma il corridore trentino è all'ultimo chilometro! Perde quasi tutto il suo vantaggio, ma ne conserva abbastanza per vincere la tappa! Alessandro Bertolini! Conquista quella che è a tutti gli effetti la vittoria più importante della sua carriera! Secondo Savoldelli mentre Garzelli riesce a guadagnare altri secondi su Simoni grazie all'abbuono della terza piazza. Con il senno di poi sarebbe stato meglio lasciare Simeoni più libero di giocarsi le sue carte, visto pure il pessimo piazzamento (meglio ha fatto Chiappucci). Abbiamo però un gran bel motivo per festeggiare comunque anche stasera, perché abbiamo raggiunto un gran bell'obiettivo: aspettiamo infatti 10 minuti e 28 secondi, il tempo che ci impiega José ad arrivare dopo Bertolini per comunicargli la bella notizia: il re della montagna è lui! José Isidro Chacòn Diaz è maglia verde dell'84 Giro d'Italia! Pur vincendo tutti i prossimi GPM nessuno potrebbe scalfirlo infatti. Stai solo attento ad una cosa Josè, non cadere! 18° Tappa / Ventimiglia - Fossano CLASSIFICA MAGLIA ROSA Classifica a punti 1 Mario Cipollini (ITA/Saeco - Valli & Valli) 194 pti 2 Stefano Garzelli (ITA/Mapei - Quick Step) 125 3 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) 121 4 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 115 5 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) 112 Classifica G.P.M. 1 José Isidro Chacón Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) 118 pti 2 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 49 3 Claudio Chiappucci (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 43 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) 40 5 Felix Cárdenas (COL/Kelme - Costa Blanca) 36 Classifica dei giovani 1 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 75h03'46'' 4 Christian Vandevelde (USA/US Postal) + 19'31'' 3 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 22'01'' 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 24'11'' 5 Giuliano Figueras (ITA/Panaria - Gaeme) 24'50''
  5. 31-05-2001 / 18° Tappa VENTIMIGLIA - FOSSANO Abbiamo passato una sera ad interrogarci sul fallimento della tappa di ieri ma senza venirne a capo. Traversoni innegabilmente comincia a sentire delle fatiche di una corsa a tappe di tre settimane e anche Chiappucci sembra aver esaurito tutte le sue energie il giorno dell'ultima a Rijeka. Ma bisogna fare un ultimo sforzo: ancora quattro tappe. Oggi si va dalla Liguria al Piemonte, dove si giocheranno le ultime decisive tappe di montagna. Sebbene il finale di oggi a Fossano sorride ai velocisti, la prima metà presenta tre salite abbastanza lunghe: San Bartolomeo, Colle di Nava e soprattutto Battifollo, salita ostica al 6% di media e lunga 6,5 Km. Credo che sarà proprio qui che si deciderà la tappa, perchè è probabile che ci saranno uomini in fuga (in questo finale di tappa sono sempre di più quelli che ci provano), e la misura del distacco in quel momento dirà se avranno più possibilità gli uomini in fuga o i velocisti del gruppo. Percorsa la tappa sino a Vicoforte raggiungo Boifava e ne faccio rapporto, gli dico chiaramente che secondo me sarebbe buona cosa gettare qualcuno all'attacco nella fuga del mattino, e lui mi asseconda ciecamente. In questo Giro sto diventando sempre più un direttore in seconda a tutti gli effetti. Potrei pensarci seriamente a fare questo lavoro nella mia seconda futura vita. Comunque è stato Filippo Simeoni, all'eterna caccia di una vittoria di tappa, ad inserirsi nella fuga. Fuga nella quale erano presenti per il terzo giorno consecutivo Giuliano Figueras (Panaria), e per il secondo giorno Jens Heppner (Deutsche Telekom) e Alessandro Bertolini (Alessio), poi uno dei pochi che è riuscito a conquistare una vittoria in fuga in questa edizione, ovvero Mirko Gualdi (Mobiletta), quindi Artunghi (Mercatone Uno) e l'ex maglia bianca Andy Flickinger (Fjdeux). Le prime immagini in diretta ci arrivano dopo 100 chilometri percorsi e vedono un gruppo in forte recupero: dopo aver accumulato circa sei minuti, ora il distacco è solamente di 2'39''. Il merito va soprattutto ad una Mapei indiavolata che ha tutta l'intenzione di volere puntare ad un'altra vittoria con Garzelli, evidentemente rinvigorito da ieri. E la tattica sarebbe motivata anche dal fatto che il gruppo si è dimezzato lungo la salita di San Bartolomeo e del Colle di Nava e hanno perso contatto molti velocisti come Zanotti, Hondo, Quaranta e molti vagoni del treno Fassa Bortolo. Traversoni è un po' preoccupato e mi ha confidato che vede anche Cipollini poco sereno soprattutto in vista del Battifollo, è probabile che questa tappa si possa giocare su un esito diverso dalla fuga e volata di gruppo, e in volata ristretta Garzelli si è dimostrato fortissimo. E noi, quali alternative abbiamo? L'unico uomo discretamente veloce che può avere possibilità l'abbiamo in fuga, è Simeoni. In effetti, con due tappe decisive alle porte non pensavo che la Mapei potesse fare fuoco e fiamme, ma altri venti secondi d'abbuono fanno davvero gola. Chiediamo a Simeoni di nascondersi un po', di collaborare di meno, perché quando la fuga verrà ripresa potrebbe avere ancora energie preziose da sfruttare nel finale. Contrariamente alle nostre aspettative il Battifollo viene affrontato dal gruppo in modo molto blando, tanto che il vantaggio degli uomini in fuga (di cui non fa più parte Artunghi) risale a 3 minuti! Sono 48 i chilometri che separano la testa della corsa da Fossano! Tuttavia il gruppo riprende a menare forte non appena conclusa la discesa, quando si spezza in due e lascia alle spalle il decimo della generale, Buenahora. E' soprattutto la Fassa Bortolo di Dario Frigo che è nono in generale a lavorare, Buenahora è sicuramente superiore in vista delle prossime due tappe. Tra giochi per la vittoria di tappa e la classifica generale la situazione davanti si fa sempre più complicata: il vantaggio scende ad un minuto e alcuni come Heppner preferiscono provare l'azione personale piuttosto che collaborare. "Simeoni, stai tranquillo, se Heppner vuole provare a vincere percorrendo gli ultimi 30 chilometri in solitaria buon per lui, ma tu preservati per il finale", Infatti nonostante Traversoni continuasse a resistere nel gruppo principale non aveva affatto buone sensazioni. E' una lotta serrata tra gruppo e fuggitivi che continua fino ai 15 dal traguardo, quando è ormai chiaro che la fuga è destinata a spegnersi e Simeoni & c. si rialzano. Non tutti però, perchè Alessandro Bertolini insiste e rilancia. Noi rivolgiamo tutte le nostre speranze a Pippo, che nonostante la fuga ha mantenuto una buona gamba, soprattutto perché nel mentre Palombo, Chacon e Ferrara hanno perso contatto, mentre Daniele Galli è persino salito in ammiraglia a causa di un brutto raffreddore che non gli ha dato tregua dalla scorsa notte. Impossibile sperare di condurre una volata per Traversoni, mentre credo sarà molto pericoloso Garzelli, ci sono in palio altri venti secondi preziosissimi da conquistare e affrontare le ultime due tappe di montagna con 1'40'' su Simoni sarebbe un ottimo affare.
  6. "El Diablo, siamo in cima! Allora, quando attacchi?" Ma El Diablo non si muove, anzi, fatica a malapena a tenersi nelle prime posizioni. Non ci risponde alla radio ma basta vederlo in faccia: s'è scordato d'avere dieci anni in più rispetto a quel magico 1991. E forse nel 1991 non c'era un certo Dario Frigo che con una scalata praticamente in apnea aveva recuperato tutti i fuggitivi e lavorato eccellentemente per il suo capitano Baldato. 6 chilometri ora prima dell'arrivo in Corso Cavallotti, tutti per Traversoni! Non appena si ritorna sull'Aurelia c'è un attacco a sorpresa che prende alla sprovvista le squadre, già provate dalla rapida scalata del Poggio. E' lo scatto del terzo della classifica generale, Manuel Beltran! La maglia rosa non gli concede un metro, così come Simoni ed Ivan Gotti! Mancano meno di tre chilometri al traguardo, se non possono giocarsi questa tappa sicuramente hanno dimostrato che c'è un motivo se occupano le prime posizioni in classifica! Sono solo schermaglie però e i quattro si rialzano in fretta. Non è tappa da sprint convenzionale, Cipollini prova da lontanissimo e sorprende Traversoni! C'è invece Zanini a contrastarlo proprio com'era accaduto a Marina di Grosseto! Cipollini sorprendemente cede ai 500 metri! Sembra quasi che Zanini possa involarsi da solo verso la vittoria, ma il traguardo non arriva mai, sembra lontano. Il peso di una tappa, seppur breve, affrontata a velocità supersonica si fa risentire, rinviene Garzelli che sembra poter essere lui il vincitore ma... chi è quell'altro Mapei tutto sulla sinistra?! Foto-finish, qualche minuto d'attesa che sembra interminabile e poi i giudici danno la vittoria a...Garzelli! Stava per avvenire l'incredibile! L'altro corridori in maglia Mapei era Paolo Lanfranchi che stava per togliere la vittoria al suo capitano ma soprattutto 20 preziosissimi secondi di abbuono che diventano a questo punto fondamentali nella classifica generale! Davvero incredibile quello che stava per compiere Lanfranchi ed è difficile credere che non si sia accorto d'avere di fronte la maglia rosa! Amica Chips? Arrivati tutti stanchi, spompati, un disastro. Interpretazione della volata totalmente sbagliata visto che pure Cipollini è sprofondato (si è rialzato una volta realizzato che non avrebbe potuto competere per la vittoria! Dunque seconda vittoria in questo Giro per Garzelli e vantaggio in classifica su Gilberto Simoni che sale ad un minuto! 16° Tappa / Genova - Sanremo CLASSIFICA MAGLIA ROSA Classifica a punti 1 Mario Cipollini (ITA/Saeco - Valli & Valli) 180 pti 2 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) 121 3 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 115 4 Stefano Garzelli (ITA/Mapei - Quick Step) 109 5 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) 108 Classifica G.P.M. 1 José Isidro Chacón Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) 118 pti 2 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 49 3 Claudio Chiappucci (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 43 4 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) 40 5 Felix Cárdenas (COL/Kelme - Costa Blanca) 36 Classifica dei giovani 1 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 70h47'32'' 2 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 11'33'' 3 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 13'43'' 4 Christian Vandevelde (USA/US Postal) + 19'31'' 5 José Isidro Chacón Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) + 19'54''
  7. 30-05-2001 / 17° Tappa GENOVA - SANREMO Ricordate la Milano - Sanremo? Traversoni, partito come underdog era arrivato ottavo in una volata guastata dall'attacco vincente di Bettini in discesa. Era però una Milano-Sanremo guastata dall'assenza di Cipollini che caduto incautamente in una corsa sul pavé non aveva potuto partecipare alla Classicissima. Oggi c'è una tappa particolare, si legge Genova - Sanremo e ricalca in tutto per tutto gli ultimi 155,5 chilometri della Classicissima, ovvero dal punto in cui la corsa, varcato il Turchino, si getta sull'Aurelia. Dunque il finale è quello arcinoto, con i tre capi, la Cipressa e il Poggio. E' per questo che oggi sono attesi i corridori da Milano - Sanremo, quei velocisti che venderebbero l'anima al diavolo pur di conquistarne una e, in assenza di Zabel, il dannato di oggi è proprio SuperMario, che di Classicissime non ne ha mai conquistate. Oggi dunque ancora una volta è ancor di più è Cipollini il favorito con Traversoni che deve restargli in scia, sempre che Chiappucci non voglia tentare ancora una volta un'azione da pazzi, come quel lontano 1991... 57 chilometri già percorsi in questo avvio di corsa davvero veloce e ci sono ben otto uomini al comando: proprio come ieri ci sono Aleksandr Teterjuk (Liquigas), Christophe Mengin (Française des Jeux) e Giuliano Figueras (Phonak), ma anche Niki Aebersold (Phonak), Alessandro Bertolini (Alessio) Jens Heppner (Deutsche Telekom), lo spagnolo Francisco Cabello Luque (Kelme) e Massimiliano Gobbi (Mobiletta). Il vantaggio sul gruppo è già superiore agli otto minuti, e questi corridori sono tutti davvero forti e a loro agio nelle fughe, ricordo che lo scorso anno Aebersold ne vinse una proprio così. Capisco la decisione di Boifava di fare quadrato attorno a Traversoni ma un uomo in fuga io l'avrei inserito visto che di solito a fine Giro c'è sempre qualche possibilità in più. Chilometro 97 dei 155 previsti: il lavoro della squadra della maglia rosa, la Mapei, ha decisamente accorciato il margine degli uomini al comando, che è ora di soli 3'17''. Anche Cipollini ha inserito un uomo dei suoi a dare cambi in avanti, è Pugaci. Nel mentre è caduto (e prontamente rialzato) un ex vincitore della Milano-Sanremo, ovvero Gabriele Colombo (Cantina Tollo - Acqua & Sapone). Siamo sul Capo Berta, l'ultimo e il più duro dei tre noti Capi della Classicissima. Dopo il lavoro della Mapei è salita alla ribalta la Fassa Bortolo di un altro velocista rimasto fin'ora a digiuno in questo Giro, ovvero Fabio Baldato. Vantaggio degli uomini in fuga ancora ridotto A 2'40''. Là davanti ci sono uomini come Figueras e Aebersold che possono fare la differenza sul Poggio, ma visto che Boifava ha già messo in preallerta Simeoni e Galli nel caso il vantaggio non scenda in breve sotto i 2 minuti, io mi aspetto che tra Cipressa e Poggio vengano tutti riassorbiti. Cipressa che inizia per gli otto uomini in fuga! Il loro vantaggio però è sceso ad 1'44'' grazie anche al buon lavoro di Simeoni. Abbiamo l'occasione di confrontarci ancora una volta con la squadra di Cipollini che sappiamo andare in difficoltà molto facilmente quando la squadra sale, dunque aumentare il ritmo (senza mettere troppo in crisi il nostro Traversoni) può darci solo possibilità di vittoria maggiori! Cipressa anche per il gruppo sempre tirato da Simeoni anche se in realtà ora è un po' più affaticato. In cima alla Cipressa (che è valido come traguardo GPM, così come il Poggio ma la maglia di Chacon non credo proprio possa essere messa in pericolo da qui alla fine) il vantaggio è rimasto praticamente invarato: 1'36''. Nessuno difatti ha dato il cambio a Simeoni prima che ci si accorgesse che la sua andatura stava diventando troppo lenta. Mancano 22 chilometri e.. Chiappucci ci chiama alla radio: "Gente, io sul Poggio attaccherei!" "Come attaccheresti? C'è da portare Traversoni in volata!" "Ma a Traversoni ci pensano Enrico (Zaina n.d.r.) e il Giuse (Palombo n.d.r.), dai ragazzi, non posso passare per il Poggio e non attaccare, è l'ultima!" Quindi, dobbiamo aspettarci un attacco di Chiappucci sul Poggio? Se ne ha... Come spesso accade anche alla Classicissima il tratto di Aurelia che separa Cipressa e Poggio si rivela letale per gli attaccanti. Sta infatti per iniziare il Poggio ed eccolì lì gli uomini in fuga, ormai a vista d'occhio che in fatto di tempo non è più di trenta secondi. Mancano dieci chilometri e i migliori sono tutti davanti, c'è la maglia ciclamino di Cipollini già nelle primissime posizioni perchè è chiaro che se c'è una cosa che Mario soffriva della Milano - Sanremo era la distanza, ma su una tappa di 155 chilometri il problema non si pone. Ora, El Diablo che fa? attacca?
  8. Ma Okamoto non era l'astro nascente arrivato terzo al Fiandre (o Roubaix)? S'è messo a fare fughe da lontano? Se è lui, scarsino di forma
  9. Nessuno però resta sorpreso da questa azione, Chiappucci è pure il primo a reagire. In questa girandola di scatti e controscatti stanno perdendo molto terreno sul gruppo, ammesso che a qualcuno di questi interessi. -4! Ci prova El Diablo! Sta spingendo a fondo di tutte le energie e fa il vuoto! Dai che ci scappa un'altra tappa! Ma proprio ad un passo dall'ultimo chilometro viene ripreso! Niente, ci ha provato nell'unico modo possibile! E alla fine ad avere la meglio è proprio lui! Enrico Cassani! Incredibile! Ho un elenco infinito delle sue sconfitte all'ultimo chilometro! Alcune anche ad opera nostra come quest'anno a Rijeka quando vinse Chiappucci, o lo scorso anno a Genova quando invece fu fregato da Gili! Mentre Bartoletti mi ha lasciato per andare a raccogliere l'intervista di un Enrico Cassani in una valle di lacrime, mi guardo Savoldelli compiere un'azione spettacolare in discesa al fine di aiutare Ivan Gotti, compagno di squadra. In realtà non è servito a nulla perchè poi i cronometristi li hanno segnalati con lo stesso numero del nutrito gruppo inseguitore (mentre ero preoccupato a seguire Chiappucci il resto del gruppo era rientrato sugli attaccanti), ma Savoldelli credo sarà un gran gregario di lusso che nessun altro competitor per il podio (e per la vittoria?!) può vantare. 16° Tappa / Livorno - Sestri Levante CLASSIFICA MAGLIA ROSA
  10. 29-05-2001 / 16° Tappa LIVORNO - SESTRI LEVANTE Ore 6.30 del mattino, sveglia, so già quello che devo fare. Dopo tre giorni di quasi riposo assoluto in cui ho seguito i miei compagni nelle tappe più difficili, oggi ho ricominciato con l'allenamento promesso, ovvero quello di percorrere tutte le tappe prima di tutto il gruppo. La Livorno - Sestri Levante, oltre ad affrontare un primo tratto parecchio trafficato (ma non sarà un problema questo oggi pomeriggio) affronta anche salite ormai familiari, quelle delle 5 terre. Qui già da Juniores ho partecipato a qualche gara, vincendola, e sono il Passo della Gabellaccia, Monte Marcello, il Passo del Termine e la Mola prima della picchiata di Sestri Levante. E' una tappa in cui c'è scritto "andate in fuga" bello grande sul calendario di tutte le squadre ma può essere che sulla salita finale Garzelli possa provare ad attaccare Simoni per guadagnare un altro po' di margine. Purtroppo una volta arrivato a Sestri Levante non ho avuto modo di tornare nel vivo della corsa, e così ho assistito alla tappa da una posizione particolare. A fianco di due personaggi Rai, tali Sgarbozza e Bartoletti, da uno schermo di servizio. 50 chilometri dal traguardo, manca da affrontare il passo della Mola. Ci sono ben dieci uomini in fuga con oltre tredici minuti di vantaggio, dunque, come era pronosticabile, oggi sarà un uomo in fuga a vincere mentre il gruppo ha affrontato fin'ora la corsa con rilassatezza. Ma chi sono questi dieci uomini? Chapeu all'Amica Chips che anche oggi ha inserito un uomo, e che uomo: è Chiappucci! El Diablo aveva promesso che dopo l'annuncio di ritiro non si sarebbe rilassato ma avrebbe onorato la corsa fino all'ultimo giorno e ha mantenuto la parola, eccolo qua ed è anche quello meglio in classifica (con un vantaggio finale superiore ai dieci minuti potrebbe rientrare nella top 10). Gli altri nove di questo gruppo sono il già vincitore della settimana lombarda Nicola Minali (Alessio) l'eterno fugaiolo (ma con poca fortuna visto che non ha ancora vinto da professionista) Enrico Cassani (Vini Caldirola) di cui già è stato fortunato compagno di fuga nella tappa di Rijeka, la tre volte maglia verde Chepe Gonzalez (Aguardiente) che in questo giro si è preoccupato più del lavoro di gregariato che nell'andare all'attaco, Igor Pugaci (Saeco), l'ex campione del mondo U23 Giuliano Figueras (Panaria) che pensavo facesse molto meglio in questo cambio di casacca, il kazako Teterjuk (Liquigas), Mario Aerts (Lotto), Christophe Mengin (Fdjeux), Massimiliano Gentili (Cantina Tollo), il nome del vincitore di tappa uscirà oggi, e gli unici ad averne vinta una al Giro sono anche i più esperti, ovvero il nostro Chiappucci e il Chepe Gonzalez. Nel frattempo si è ritirato uno dei protagonisti di questo Giro, il vincitore della seconda tappa Paolo Bettini. Pare sia salito sull'ammiraglia dopo una decina di chilometri ma in tv non sanno se sia stata una scelta programmata o conseguenza di un incidente. Siamo all'inizio della salita della Mola con il gruppo dei fuggitivi, fin'ora nessuno è sembrato in particolare difficoltà ma il gruppo maglia rosa ha recuperato due minuti circa. Direi che Chiappucci che è tra gli scalatori migliori di questo gruppo dovrebbe provare a scremarlo in salita perché in caso di sprint gli altri più giovani avranno sicuramente una marcia in più. Attenzione perché all'approccio della Mola anche nel gruppo si muove qualcuno! E' proprio la maglia rosa, Stefano Garzelli! Lo chiude immediatamente un gregario (e che gregario!) di Simoni, cioè Oscar Camenzind, ma anche Rubiera aveva colto al balzo l'occasione per provare a smuovere la sua classifica. Tentativo fallito? Nè Camenzind nè Rubiera danno cambi alla maglia rosa, loro hanno infatti hanno tutto l'interesse affinchè rinunci alla sua azione per favorire i loro capitani, nonostante ciò Garzelli continua a testa bassa e mantiene un centinaio di metri di vantaggio. Altri uomini US Postal e Lampre stanno provando a ricucire il buco, è stata un'azione molto azzardata quella di Garzelli. Chiappucci taglia il traguardo del GPM della Mola in testa e ciò è bene perchè porta altri bonus, purtroppo però nessuno si è staccato, troppo corta e troppo semplice la salita per fare la differenza. Da qui al traguardo di Sestri Levante ci sono 21 chilometri di cui una buona parte di questi in discesa. El Diablo deve provarci all'ultimo chilometro. 8 minuti e 55 secondi dopo transita al GPM il primo gruppo inseguitore, ovvero quello di cui faceva parte Garzelli. Per cercare di recuperare una maglia rosa si sono staccati dal gruppo principale alcuni corridori andando a formare un gruppo più ristretto di otto uomini, tra loro i primi 5 della classifica generale e Paolo Savoldelli che ha trovato un ottimo colpo di pedale in questa settimana. Staccato di una quindicina di secondi Massimo Codol, gregario di Simoni, ancora più indietro un gruppetto di cui fa parte Olano, nuovamente in difficoltà quando la strada inizia a salire. Concentriamoci ora sulla battaglia per la vittoria di tappa! Siamo ormai agli ultimi 7 chilometri, alle porte di Sestri Levante, nel tratto in pianura. Ci prova il Chepe Gonzalez che altrimenti in volata sarebbe spacciato!
  11. Miglior tempo al secondo intermedio per Paolo Savoldelli che distanzia Andrea Noé di ben 43 secondi! Se non subirà danni meccanici saranno lui e Abraham Olano a giocarsi il successo di tappa! (Nel mentre sia Andrea Noé che Cheche Rubiera sono arrivati al traguardo staccati di appena un secondo!) Eccolo Abraham Olano sopraggiunge al secondo intermedio dopo aver anch'egli superato un Buenahora totalmente allo sbando ed è...secondo! Peggiora il suo distacco da Savoldelli, è di otto secondi! E' chiaro che anche il bergamasco è un ottimo cronoman ma sarebbe davvero sorprendente vedere lo spagnolo ancora una volta sconfitto dopo il prologo! Quasi contemporaneamente stanno per arrivare la maglia rosa Stefano Garzelli al secondo intermedio e Paolo Savoldelli al traguardo, concentriamoci allora sul primo per fare un check-up della situazione degli uomini che si stanno giocando le posizioni alte della classifica! Stefano Garzelli ha ulteriormente aumentato, come nelle previsioni il vantaggio su Gilberto Simoni a 27 secondi che ha fatto segnare lo stesso tempo di Francesco Casagrande! Ecco la situazione in particolare! 1. Paolo Savoldelli 53'47'' 2. Abraham Olano + 8'' 3. Andrea Noè + 43'' 9. Stefano Garzelli + 1'55'' 21. Gilberto Simoni + 1'22'' 22. Francesco Casagrande + 1'22'' 23. Manuel Beltran + 1'25'' 31. Ivan Gotti + 2'56'' Paolo Savoldelli forse poteva fare persino meglio di questo 1h11'40'' che stacca Andrea Noè di 58 secondi! Aspettiamo ora Olano per vedere se basterà! Non sembra avere la stessa grinta del bergamasco Abraham Olano che...è dietro! Infatti è dietro! 1h11'56'' per lo spagnolo, sedici secondi peggio del bergamasco! Una bellissima prestazione, da incorniciare per Paolo Savoldelli che sconfigge sorprendentemente l'ex campione del mondo, uno ritenuto dai più come uno dei migliori della storia! Che sia stata una prova atipica lo conferma il posto sul podio di Andrea Noé e il 4° di Rubiera ma ciò non toglie certamente valore alla vittoria di Paolo Savoldelli, 28 anni appena compiuti dopo aver soprendentemente chiuso in seconda posizione il Giro d'Italia del 1999. Terza vittoria al Giro d'Italia: Borgo San Dalmazzo 1999, Peschici 2000 e Salò 2001, la prima a cronometro! Una bella prova che potrebbe persino rimetterlo in lotta per le prime cinque piazze, se non per il podio. Per la vittoria francamente penso sia molto più difficile, anzi, andiamo a vedere come stanno andando Garzelli e Simoni! Mentre Simoni ha perso altri trenta secondi giungendo tredicesimo con un ritardo di 2 minuti e 51 secondi da Savoldelli, Garzelli e nell'ultimo chilometro! Settima piazza per Stefano Garzelli che rifila 32 secondi a Gilberto Simoni! Riprende respiro il varesino che nonostante sia il campione uscente e sia il maglia rosa tutti danno come sfavorito, ma lotta con i denti, è ancora sua la maglia rosa e la vuole portare sino a Milano! Prestazioni poco lusinghiere dei nostri il cui migliore è Chiappucci con oltre cinque minuti di vantaggio. Detto della vittoria di Savoldelli, gli oltre due minuti guadagnati da Olano non bastano per avvicinarlo alla top 5 dai quali non credo riuscirà più a guadagnare in salita. Al contrario, sebbene si allarghi la forbice tra Garzelli e Simoni, si restringe complessivamente quella tra Gotti e Casagrande che ora hanno lo stesso tempo e hanno una cinquantina di secondi da recuperare da Beltran, e lo stesso spagnolo è pure molto vicino a Simoni. La partita per il podio e per la vittoria finale è ancora molto, molto aperta. Noi intanto, ci godiamo la meravigliosa maglia verde di Chacòn! 15° Tappa / Sirmione del Garda - Salò CLASSIFICA MAGLIA ROSA Classifica a punti 1 Mario Cipollini (ITA/Saeco - Valli & Valli) 175 pti 2 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 114 3 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) 107 4 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) 94 5 Stefano Garzelli (ITA/Mapei - Quick Step) 84 Classifica G.P.M. 1 José Isidro Chacón Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) 118 pti 2 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 49 3 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) 40 4 Felix Cárdenas (COL/Kelme - Costa Blanca) 36 5 Marco Gili (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 35 Classifica dei giovani 1 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 61h32'45'' 2 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 7'34'' 3 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 11'33'' 4 José Isidro Chacón Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) + 13'45'' 5 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 19'22''
  12. 28-05-2001 / 15° Tappa SIRMIONE DEL GARDA - SALO' Non c'è cosa più bella per un corridore dell'avere una giornata supplementare di riposo nel corso di un Grande Giro, Boifava peraltro è uno dei più ferventi sostenitori della seconda giornat a di riposo, ma finchè ce n'è solo una bisogna adattarsi ad occasioni come queste, perchè la cronometro Sirmione del Garda - Salò ha davvero ben poco da dire per la mia squadra; anche Boifava è stato onesto dicendo: "godetevela e cercate di recuperare quest'oggi". Se qualcuno vuole farla a tutta buon per lui, ma le prossime tre tappe sono per noi più importanti e parlottando anche con Chiappucci & c. credo proprio che oggi tireremo i remi in barca, soprattutto Josè Chacòn che stamattina non voleva alzarsi dal letto! Comunque io la cronometro l'ho percorsa tutta, con la bici da cronometro e senza l'assillo del tempo. Non è una prova facile perchè è molto lunga e molto più simile a quelle che si trovano al Tour. Soprattutto la prima parte è molto "Tour-istica": lunghi rettilinei, poche curve e si fanno grandi velocità. La seconda parte invece è più vallonata e comprende lo strappo di Singia, che strizza l'occhio agli scalatori che ora viaggiano nelle prime posizioni di classifica e temono questa prova. Per una volta possiamo anche goderci la prova dei big da una posizione privilegiata, con la curiosità di sapere chi meglio se la caverà. Per la tappa vedo una lotta chiusa tra tre nomi: Honchar, Savoldelli e Olano. E proprio Abraham Olano, ex campione del mondo di specialità e campione nazionale in carica è il più temuto; il suo distacco in classifica dalla maglia rosa è ampio (7'15'') ma inferiore agli altri due che sinceramente tutti vedono ormai tagliati fuori dalla lotta per podio e maglia rosa. Cosa potrà fare Olano? Non sono molti i precedenti, il più recente risale alla cronometro del Giro del Trentino vinta proprio dallo spagnolo. In 30 km rifilò circa un minuto e venti a Garzelli e Casagrande. Sempre al Giro del Trentino Simoni non fece così male perdendo appena una ventina di secondi dal varesino e vincendo la corsa, credo che per lui questa cronometro è un importante crocevia: riuscisse a mantenere un distacco contenuto potrebbe poi attaccare Garzelli nelle ultime due tappe, entrambe con arrivo in salita. Così come mi aspetto Casagrande, Garzelli e Simoni viaggiare su tempi simili, altrettanto mi aspetto un crollo verticale da Beltran e Gotti che non era un drago a cronometro nei suoi giorni migliori e non penso possa essere migliorato ora a 32 anni suonati. La tappa passa veloce, tra un corridore e l'altro in partenza non mancano di farci visita alcuni personaggi di questo sport: c'è il CT Fusi e pure Bugno, tornato per l'occasione per ammirare da vicino le gesta del suo ex storico rivale. Ed è per questo, che diamo attenzione alla corsa solamente al turno di Chiappucci, quando già sono transitati all'arrivo di Salò oltre in oltre centoventi. A comandare la classifica provvisoria l'americano Dylan Casey (US Postal) che aveva fissato il cronometro sull'1h14'03'', distante appena 4'' Rik Verbrugghe (Lotto) e terzo, come una mosca bianca in mezzo a tanti stranieri, l'ex campione italiano contro il tempo Andrea Peron (Fassa Bortolo), distante 15''. Ottimi tempi erano stati però già fissati agli intertempi da un altro compagno di Dylan Casey, il giovane americano Floyd Landis. E difatti proprio l'americano giunge al traguardo con il miglior tempo provvisorio, migliore di ventritre secondi rispetto al compagno di squadra. Se v'è uno che oggi doveva dimostrare d'essere all'altezza dei migliori è l'ucraino Serhiy Honchar: lo ricordo lo scorso anno letteralmente volare per tre quarti di giro e dominare ogni cronometro. Al primo intermedio è invece già chiaro che questo Giro non iniziato sotto una buona stella continua nello stesso modo: venti secondi di ritardo da Andrea Noè, non certo un drago delle prove contro il tempo. Si capisce che l'ucraino sia partito male perché subito dopo passa allo stesso intermedio (situato lo ricordo a Desenzano del Garda dopo 17 chilometri), il campione italiano, Dario Frigo, che fa peggio dell'ucraino di soli nove secondi. Molto più determinato è invece il Falco bergamasco, Paolo Savoldelli (Saeco), al primo intermedio sfreccia davanti a Buenahora (che paga già oltre due minuti) e salta in testa con venticinque secondi di vantaggio su Andrea Noè, 46 su Honchar. Occhio però perchè sta per arrivare anche il rivale più atteso, Abraham Olano. E Abraham segna un tempo peggiore di due secondi rispetto a Savoldelli! Aspettiamo ora l'arrivo di Casagrande, Simoni e Garzelli per stimare una classifica del primo intermedio. E' attualmente la maglia rosa Stefano Garzelli il migliore tra i primi cinque uomini di classifica al primo intermedio, mentre Simoni limita i danni! Vediamo nel dettaglio: 1. Paolo Savoldelli 24'08'' 2. Abraham Olano + 2'' 3. Andrea Noé + 25'' 4. José Luis Rubiera Vigil + 27'' 5. Serhiy Honchar + 46'' 15. Stefano Garzelli + 1'11'' 23. Francesco Casagrande + 1'19'' 25. Manuel Beltran + 1'22'' 27. Gilberto Simoni + 1'24'' 35. Ivan Gotti + 1'37'' La seconda parte è molto più complicata e sarà certamente più semplice da affrontare per chi ha meno dimestichezza con questo tipo di prove. Serhy Honchar conferma la sua pessima giornata, al secondo intermedio posto al 36esimo chilometro perde 1'03'' da Andrea Noè! Una delle prestazioni peggiori a cronometro dell'ucraino che io ricordi! Sta letteralmente volando anche lo spagnolo Rubiera che ha fatto solamente tre secondi peggio di Andrea Noé.
  13. Vediamo un po' in questa cronometro! Per ora sarebbe sorprendente vedere Simoni anticipare Garzelli!
  14. Me lo ricordo a fare figure barbine lo scorso anno in Portogallo...credevo avesse smesso a fine anno! Allora...si ritira!
  15. Come back show Chiappucci Style ...fai tornare Riccò dai!
  16. SONDAGGIONE Chi Vincerà il Giro? Stefano GARZELLI Gilberto SIMONI Mimmo AMERELLI Un OUTSIDER E ne approfitto per postare le schede dei primi 5 della generale + Olano (che attualmente è 7°, considero Cardenas un fuoco di paglia)
  17. Le tossine di ieri sembrano aver fatto per ora più danni del ritmo di oggi: nonostante l'assenza di scatti sono rimasti davanti una quindicina di corridori, si è staccato un corridore che anche ieri non ha ben figurato: Serhiy Honchar. E nel frattempo Chacon taglia il traguardo di Santa Barbara! Stavolta si, è veramente stanco e su questa ultima salita ha tirato letteralmente i remi in barca: Cardenas ha guadagnato ben sette minuti e altrettanti ne ha persi dal gruppo. Leggero aumento di ritmo in vista degli ultimi chilometri dalla cima e Olano e Savoldelli si sono leggermente staccati! 21 minuti e 44 secondi dopo Cardenas, giunge sul Santa Barbara anche il gruppo maglia rosa! Sono appena una decina di uomini ma ci sono tutti e 5 i primi della classifica generale e anche il nostro Diablo! Per Olano e Savoldelli la possibilità di rientrare in discesa in questi ultimi 27 chilometri! Eccolo..ecco Cardenas tagliare il traguardo di Arco! Seppur vero che ieri ha corso in panciolle oggi ha fatto davvero una grande impresa, praticamente sempre corso all'attacco e con gli ultimi 85 chilometri sempre in solitaria! E sarei curioso anche di vedere il ritardo del gruppo maglia rosa perché potrebbe persino rialzarsi sino alla top 5! 11 secondi dopo arriva anche Chacòn! Un nuovo secondo posto dopo quello di ieri ma molto meno amaro perché oggi era davvero impossibile competere ad armi pari con il colombiano, specie dopo le fatiche di ieri. Taglia il traguardo in terza posizione Escartin, che aveva staccato gli avversari nella discesa del Santa Barbara (anche lui ieri era andato piuttosto male se è vero che ora è solamente trentesimo in classifica ad oltre venticinque minuti!) e taglia il traguardo in una quarta posizione che non regala abbuoni Stefano Garzelli, vincitore della volatina di gruppo. Si risolve in un no-contest e qualche fischio nei confronti di Simoni per i tanti supporters che erano giunti desiderosi di vedere qualche azione del loro beniamino. Domani la tappa di Salò a chi sorriderà, Garzelli o Simoni? Sarà per Casagrande la possibilità di avvicinarsi al duo? Oppure guadagneranno gli outsider Beltran o Gotti? L'ex campione del mondo Olano riuscirà a rifilare oltre sei minuti a tutti? 14° Tappa / Corvara in Badia - Arco CLASSIFICA MAGLIA ROSA Classifica a punti 1 Mario Cipollini (ITA/Saeco - Valli & Valli) 175 pti 2 Mario Traversoni (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 114 3 Stefano Zanini (ITA/Mapei - Quick Step) 107 4 Gilberto Simoni (ITA/Lampre - Daikin) 92 5 Stefano Garzelli (ITA/Mapei - Quick Step) 84 Classifica G.P.M. 1 José Isidro Chacón Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) 118 pti 2 Rik Verbrugghe (BEL/Lotto - Adecco) 49 3 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) 40 4 Felix Cárdenas (COL/Kelme - Costa Blanca) 36 5 Marco Gili (ITA/Amica Chips - Cicli Battaglin) 35 Classifica dei giovani 1 Danilo Di Luca (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) 60h16'32'' 2 Julio Alberto Perez Cuapio (MEX/Panaria - Gaeme) + 5'53'' 3 José Isidro Chacón Diaz (VEN/Amica Chips - Cicli Battaglin) + 12'46'' 4 Isidro Nozal (SPA/O.N.C.E. - Eroski) + 13'09'' 5 Andrea Tonti (ITA/Cantina Tollo - Acqua & Sapone) + 17'20''
  18. Inizia la salita del Bondone per Marco Velo (Mercatone Uno) Cardenas (Kelme) e il nostro Chacòn. Mancano 131 chilometri al traguardo e il vantaggio sul gruppo è superiore agli otto minuti, è chiaro che visto che ormai siamo in vista è bene provarci, che dici Josè? "Soy scansado pero...non molo!" Bravo José, non molare, il Bondone è un prima categoria, restare anche solo alla ruota di Cardenas, che è il miglior scalatore del lotto, sarebbe preziosissimo. 10 km alla cima del Bondone per Chacon che si mantiene molto vigile alla ruota di Cardenas. Velo ha perso contatto già da molti chilometri, Verbrugghe che invece sembrava così vicino è letteramente rimbalzato. Il vantaggio sul gruppo invece è davvero davvero cospicuo: 13 minuti e 35 secondi! Solo ora Cioni ha alzato un po' il ritmo e si stanno staccando i velocisti. 5 chilometri alla cima per José e Cardenas. José non sarà bello da vedere in bicicletta ma è per ora molto efficace. E il vantaggio è salito ancora di più, 16 minuti! (se ci scappano altri sei Cardenas diventa maglia rosa virtuale!) Ahi! Ai 4 dalla cima Cardenas lascia la compagnia di Josè. Va bene così, vai del tuo ritmo, anche un secondo posto porta punti importanti. Mancano 86 chilometri, se Cardenas li percorresse tutti solo verso la vittoria tanto di cappello! Cardenas taglia per primo il prestigioso traguardo del Bondone ma Chacòn non si è scomposto, è lì. Magari rientra in discesa, però ne io ne Davide ce la sentiamo di consigliare a José di collaborare, il vantaggio sul gruppo è enorme ma la sensazione che Cardenas possa lasciare il nostro José sul posto anche sul Santa Barbara è molto forte. Eccolo il gruppo, tagliare il traguardo ben 19 minuti e trenta secondi dopo! Ci sono ancora più di 50 elementi tra cui anche i nostri Zaina, Chiappucci e il giovane Ferrara! Penso proprio che oggi si siano create le perfette condizioni per un'epica impresa di Cardenas. Il nostro Chacon infatti è stato ulteriormente distanziato in discesa e il ritardo aumentato ad un minuto. Sono 58 i chilometri da qui ad Arco. Anche se nella leadership GPM ha praticamente raddoppiato il secondo è bene continuare ormai fino al traguardo José! Felix inizia il Santa Barbara. Ha due minuti di vantaggio su Chacon e ben 19 sul gruppo. Mi sento di dire che non solo la vittoria è ormai sua anche se mancano oltre 40 chilometri al traguardo, ma che pure recupererà parecchie posizioni in classifica dopo il flop di ieri. Certo che poi la cronometro di domani sarà un'altra bella gatta da pelare... Viste le posizioni cristalizzate in testa sono ora molto curioso di vedere cosa succederà nel gruppo tra Garzelli e Simoni. Sin'ora è stata la squadra della maglia rosa (un po' per dovere un po' per manifesta superiorità) a gestire la corsa. 19 minuti e 25 secondi dopo anche il gruppo inizia il Santa Barbara! Fin'ora sono andati letteralmente a passeggio, avranno molto da spendere su questa salita! Ci sono anche i nostri lì davanti, speriamo ci restino il più possibile. 5 chilometri dall'inizio del Santa Barbara ed è ancora calma piatta. "Diablo, se si va di questo ritmo fai uno scattino al GPM così mi togli un po' di punti per Josè". Boifava sembra già mentalizzato su questo ritmo, non è raro che quando ci sono due o tre tappe di fila molto dure (e la cronometro di domani pure lo è) il gruppo ne sacrifichi una per riposarsi, ci rimette lo spettacolo, è vero, ma è anche un po' colpa degli organizzatori che potrebbero distribuire meglio queste tappe, e il Giro non finisce certo domani.
  19. 27-05-2001 / 14° Tappa CORVARA IN BADIA - ARCO Credo di non aver mai visto i miei compagni così stanchi alla fine di una tappa. Daniele Galli, che aveva viaggiato per metà corsa nel primo gruppo, era arrivato dopo oltre quaranta minuti ciondolando. Ferrara aveva percorso gli ultimi due chilometri maledendo il giorno in cui aveva scelto di diventare professionista mentre Chacòn si era chiuso in un mutismo comprensibile dopo l'incredibile beffa, poteva essere la sua prima vittoria in carriera. Il più fresco di tutti era invece Chiappucci che tagliato il traguardo si era fermato a scambiare qualche parola con i giornalisti, con altri direttori sportivi e infine con Boifava: "Davide, domani se vuoi provo a fare la fuga!". Domani è oggi, un'altra tappa ancora più dura, se vero che è di più di trenta chilometri più lunga di quella di ieri. In realtà dopo i primi due passi dolomitici c'è molta discesa e pianura ma nella seconda metà di tappa, quando le fatiche di ieri potrebbero uscir fuori inesorabili, ci saranno due bestie difficilmente domabili: il Monte Bondone e il Passo Santa Barbara; il primo non ha bisogno di presentazioni, il secondo è più corto (13.6 Km) ma ugualmente ripido (7.7%). Penso che in questi tre giorni si decide il Giro, e vedo ancora molto bene Simoni che è qui è di casa, sembra affamato e sente molto vicina la sua prima maglia rosa della carriera. Non credo sarà molto facile invece per noi cercare il successo di tappa, vorremmo che Chacòn ci provasse ancora, più che altro perchè i primi due GPM della tappa (Gardena e Sella), sono molto vicini alla partenza e sarebbe buono conquistarli per rafforzare la sua maglia verde, poi se Chiappucci pure vuole provare ad attaccare faccia pure. "Ci sono 8.8 Km al Passo Gardena e poco più di 19 al Sella, sono due GPM di seconda categoria, conquistali e poi il resto della tappa sarai libero di fare ciò che vuoi. Vai José, dai tutto in questi venti chilometri, è la tua cronoscalata!" Questo è il messaggio radio per José. José però invece di partire all'attacco in quarta si dimostra molto intelligente: chiama a se Simeoni e decide con lui di condurre un ritmo costante e moderato senza sprecare energie inutili. Dalla posizione di testa sarà più facile rispondere ad eventuali attacchi e tagliare in testa il GPM di Passo Gardena senza sprecare troppe energie inutili. Ed infatti al primo attacco Chacon si era messo subito davanti. Era quello di Marco Velo (Mercatone Uno). E Velo, una volta capito che quest'oggi il nostro José aveva intenzione di lasciare niente più che le briciole ad ogni possibile contrattaccante, è rimasto a ruota senza colpo ferire. Nel frattempo alle spalle della coppia si era fatto strada Felix Cardenas (Kelme) che deluso dalla tappa di ieri sembrava interessato oggi a riscattarsi. Una reazione tardiva però perchè Chacòn e Velo avevano nel frattempo guadagnato già tre minuti e mezzo sul gruppo e Felix si trovava esattamente a metà del guado. E sempre con la vigile scorta di Velo Chacòn aveva così tagliato in prima posizione anche il traguardo del passo Sella sommando altri 18 punti alla sua maglia verde! "E ora José che fai? Vai avanti o ti rialzi? "Sinceramente, despues ayer, soy un pochito scansado!" A meno che Marco Velo non decida di trainare Chacòn facile dunque che i due verranno presto raggiunti da Felix. La previsione si era dimostrata azzeccata visto che una ventina di chilometri circa dopo lo scollinamento del Sella era sopraggiunto anche Cardenas. José si era subito accodato mantenendo un atteggiamento passivo ben consigliato da Boifava. E' una tappa talmente lunga e dura che pensare che questi uomini possano arrivare al traguardo è quasi fantascienza, ma nel caso José è lì e si riposerà. E non è il solo ad attaccare! Il vecchio proprietario della maglia verde, Rik Verbrugghe piazza un allungo nel lungo falso piano verso il Valico di Lugano. Un attacco in perfetto Rik Verbrugghe Style, perfettamente fuori tempo e a quasi 4 minuti di ritardo dal gruppetto di testa. Magari ce la fa pure a rientrare ma poi non ce lo vedo tenere le ruote dei migliori sul Bondone: sono quasi 100 chilometri! Il lunghissimo tratto tra Passo Sella e Bondone ha l'effetto di anestetizzare la corsa. Con la nostra ammiraglia facciamo spesso la spola tra gruppo di testa e gruppo maglia rosa (condotto sempre e ininterottamente dalla Mapei) e in mezzo ci troviamo sempre il povero Verbrugghe. Siamo ormai al traguardo volante di Trento, e il belga "vede" in alcune angolature il nostro Josè. Quasi quasi faccio il tifo per lui, tanto il gruppo è molto lontano, oltre 6 minuti e mezzo.
  20. Nibali è geriatrico dai, persino Rui Costa lo batterebbe ormai. Speriamo in una ventata di freschezza dai gemelli Yates perchè c'è una schiera di Over30 paurosa. Cos'è l'asterisco in alcuni nomi?
  21. T'adoro! Simoni s'appresta a diventare un gran spaccone (del cazzo!) Chiappucci ha ben diritto di sentirsi bollito a 38 anni
  22. Quando racconto le corse le scrivo mentre accadono, non col senno di poi. Per cui quando l'ho visto arrivare come treno ho pensato: sono fottuto, mò arriva l'IA come al solito e mi svernicia. Invece no, prima si è messo alla mia ruota e poi mi ha dato i cambi, così credevo facesse il giochino tappa-maglia ma poi all'ultimo chilometro è mezzo ha ripreso ad andare come un treno. Comunque fesso io che mi sono fidato perchè ne avevo ancora per la volata (anche se Chacon è un gatto di marmo)
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