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[Uci Europe Tour - WE] 91° Giro d'Italia


emmea90

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io savoldelli lo davo già per finito... invece mi ha smentito su tutta la linea in un arrivo neanche adatto a lui...

Delusissimo da bettini :24::thumbup:

cipollini sulla gazzetta ha detto che è grassoccio....vi dico la verità???...ormai bettini non ha più voglia..ha vinto tutto...non ha più motivazioni...a fine anno mi smentisce....(sicuro poi mi smentirà all'olimpiade e al mondiale :mrgreen: )

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Pellizotti: "In rosa a lungo"

Il nuovo leader del Giro non si nasconde: "La dedica è per mia moglie e la figlia che verrà. La Liquigas è una squadra unita, possiamo tenere la maglia". Soddisfatto anche Riccò: "Ho recuperato 20'' grazie all'abbuono". Zabriskie cade e si ritira

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Franco Pelizzotti, 30 anni, prima volta in rosa. Ansa

AGRIGENTO, 11 maggio 2008 - Sa di essere il talento più puro del ciclismo italiano e quando parla non si nasconde, semmai fa un passo avanti. Riccardo Riccò, 24 anni, terza stagione da professionista, si è avvicinato a questo Giro d’Italia spiegando più volte un concetto semplice. "Il secondo posto è una sconfitta". Davanti alla valle dei Templi ha versato il cemento attorno alla sua spavalderia, trasformandola in solida coscienza del proprio limite. "Ho recuperato 20 secondi grazie all'abbuono - ha detto il modenese - e a Pescocostanzo (settima tappa, ndr) potrò avvicinarmi ancora di più a Danilo perché l’arrivo sarà ancora più ristretto". Le distanze con Di Luca non sono abissali (26"), il progetto è quindi fattibile, sempre che il "killer" ceda il passo davanti alla sua gente. "Il Giro lo vince chi ha più energie negli ultimi giorni. Nella cronosquadre ho limitato i danni, però qui ad Agrigento ho vinto bene, partendo negli ultimi 150 metri dopo la 'trenata' di Piepoli che ha chiuso su Rodriguez. E' un buon segnale per le grandi montagne".

PRIMA ROSA - A Franco Pellizotti scappa invece un sorriso furbo quando il plotone dei giornalisti gli si avvicina per raccoglierne le impressioni. "E' splendido. Sono anni che lotto per raggiungere questa maglia - ha detto il friulano subito dopo l'arrivo -. Non è stato facile ma la condizione c’è e Milano è un obiettivo reale: posso perdere la maglia rosa e poi riprenderla negli ultimi giorni, io ci spero. Nibali? Sta bene anche lui ma la Liquigas è una squadra unita, non c'è nessun dualismo. Possiamo tenere la maglia a lungo, vedrete". Capitolo dediche: "Questa è per mia moglie Claudia - conclude - e poi sto per diventare padre per la seconda volta ad ottobre e ho saputo che sarà una bambina. Abbiamo già deciso il nome: si chiamerà Giorgia".

I BIG - Contador ha pedalato a lungo tra i primi, chiudendo a 30" da Riccò. "E' stata la prima salita dura ed è stata anche pericolosa vista la pioggia. Sono un po' stanco, ora pensiamo a recuperare per domani". Di Luca ha corso come se avesse addosso la maglia rosa, lanciando gli Lpr al comando della corsa al primo passaggio sul circuito cittadino. "Abbiamo fatto un bel lavoro, poi Rodriguez ha attaccato come da pronostico e siamo riusciti a riprenderlo. Riccò? E' stato bravo in volata, ha meritato di vincere". Masticano amaro Bettini (a 54" dal vincitore) e Visconti (a 1'19"). Zabriskie (Slipstream) è finito addirittura in ospedale (frattura composta a una vertebra lombare) per una brutta caduta a 65 chilometri dal traguardo dopo una caduta che ha coinvolto anche Mazzanti e lo stesso Contador. Qualche abrasione anche per Soler, finito a terra con Morabito a metà percorso.

Gazzetta.it

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Milazzo chiama i velocisti

McEwen e Bennati favoriti

Oggi la terza tappa propone il primo arrivo adatto agli sprinter: tra i pretendenti al successo ci sono anche Zabel, Cavendish, ma l'elenco dei pretendenti comprende molti outsider, a cominciare da Bettini che cercherà un immediato riscatto. E Riccò ha una bici nuova, con Cobra

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Robbie McEwen è nato a Brisbane il 24 giugno '72. Ansa

AGRIGENTO, 12 maggio 2008 - Sulle rampe al 10% di Agrigento hanno sbuffato chissà quante volte contando le ore che li dividevano dalla sequenza più dolce: docce-massaggi-cena-letto. Questa mattina, al risveglio, hanno tirato un sospiro di sollievo: la terza tappa del Giro, che ha "servito" nei primi due giorni cronoman e attaccanti di vario tipo, porta in tavola qualcosa anche per i velocisti.

PRONOSTICO APERTO - Logica vuole che McEwen e Bennati siano i due capitavola. Ma come si fa a escludere Zabel e Cavendish solo perché il primo è stato chiamato dalla Milram all’ultimo momento o perché il secondo ha 21 anni e poca esperienza? Non si può, anche perché alla ronda sul lungomare Garibaldi di Milazzo è iscritta anche la classe media dei velocisti: Loddo, Lorenzetto, Forster e Hondo. Insomma, sarà una lotteria... e non dimentichiamoci di Bettini che di sicuro vorrà rifarsi subito dello smacco subito ieri.

IL PROGRAMMA - La Liquigas ha la maglia rosa, ma Bennati sta troppo bene per non provarci. "A Milazzo lavoreremo per lui. Daniele ha la condizione giusta per vincere", ha detto ieri Franco Pellizotti. Quindi i verdi faranno la corsa, e visto che treno più famoso del ciclismo moderno, quello di Petacchi, ha perso temporaneamente il vagone principale, c’è da aspettarsi un finale incandescente. Si parte alle 11.50 da viale Fontana a Catania, con una bici nuovissima per Riccò, fatta arrivare nella notte dalla sede della Saunier Duval, con un Cobra impresso davanti. Dopo il periplo dell’Etna con il Gpm ai 1000 metri di Maletto, i corridori scenderanno verso la costa. Poi, dopo il passaggio a Messina, ecco il circuito attorno a capo Peloro con arrivo a Milazzo dopo 221 km tra le 17 e le 17.30.

Gazzetta.it

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A proposito del giubbetto di ghiaccio della Slipstream...

Il giubbotto 'al ghiaccio' introdotto dalla Slipstream, il team che ha portato in maglia rosa Vande Velde, è una singolare applicazione al ciclismo, ed in assoluto ad uno sport di resistenza, di un concetto di fisiologia utilizzato in maniera vincente, negli ultimi decenni, dalla pratica cardiochirurgica.

L'utilità del raffreddamento del corpo, cominciando dalle desuete tecniche di 'ibernazione' esterna o per contatto, alla attuale ipotermia sistemica per introduzione di liquidi refrigerati nel corpo umano, è legato al principio fisicochimico che l'organismo umano - e, nello specifico, il cuore - consumi a basse temperature molto meno ossigeno. E possa quindi tollerare, per tempi maggiori, condizioni di sofferenza ischemica, indotte dalle esigenze chirurgiche.

La Slipstream, in questo modo, con un torace under rocks, segna una bizzarra inversione di tendenza, in un ciclismo moderno che ha cercato per il passato recente in tutti i modi - anche non leciti, dall'Epo alle tende ipobariche - di riuscire a veicolare più ossigeno ai tessuti.

Qui, invece, la tendenza è al risparmio dell'energia. Valida, quantomeno, con il rischio al massimo di un reumatismo, per una cronometro, ed uno sforzo breve in assoluto. E senza dubbio alcuno, di doping.

Tuttobiciweb.it

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Giro: oggi ultima tappa siciliana, largo ai velocisti

Ancora tutta siciliana questa tappa che conduce dalla città etnea a Milazzo. Dopo la partenza da Catania, città legata al Giro d’Italia da molti episodi, l’itinerario prevede, nella prima parte, la salita dell’Etna, la montagna-vulcano che sovrasta Catania ed il suo territorio.

È una salita assai agevole, senza strappi che, attraverso Paternò, San­ta Maria di Licodia, Biancavilla, Adra­no e Bronte conduce a Maletto, a quota m. 1017. Da qui inizia la discesa che riconduce sulla litoranea jonica, a Giardini Naxos e percorre quindi l’intera costiera fino a Messina con il paesaggio di grandissima sug­gestione che la connota.

Da Messina si pro­­segue poi per Spar­­­tà e, passati sulla litoranea, si passa per Vi­l­la­franca Tirrena, Spadafora e Mi­lazzo.

È una tappa che, per la sua conformazione, dovrebbe rientrare tranquillamente nella dotazione riservata ai velocisti.

Milazzo, cittadina con molteplici at­trattive turistiche e culturali, è al secondo appuntamento con una tappa d’ar­ri­vo della corsa rosa. La prima volta fu nel 1961, l’edizione che celebrava il centenario dell’Unità d’Italia, a ricordo della battaglia dei garibaldini contro l’esercito borbonico del luglio 1860. La vittoria nella Palermo-Milazzo fu del torinese Nino De­fi­lippis che prevalse al­lo sprint su Armand Desmet e Vannitsen.

Tuttobiciweb.it

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Il Resto del Carlino: si celebrano gli stranieri, ecco Riccò & C

A forza di sentir celebrare gli stranieri, al Giro si svegliano gli italiani: vittoria di tappa a quello del futuro, Riccardo Riccò, maglia rosa a quello del presente, Franco Pellizotti. E’ il frutto di un ordine d’arrivo a forti tinte tricolori, che si compone salendo verso Agrigento, con la valle dei Templi a far da degno scenario allo spettacolo: dopo appena due tappe non vale come sentenza, ma è un segnale. Che gli italiani ci sono.

C’è Riccardo Riccò e lo fa sapere come solo i cavalli di razza sanno fare: resta in posizione d’attesa fino all’ultimo e colpisce quando serve. Un’azione da vero Cobra, come lo chiamano i suoi tifosi. Ma anche un’azione annunciata: uscito con qualche graffio dalla cronosquadre, il pel di carota modenese non aveva perso tempo ad informare la compagnia di Giro di volersi rifare subito. Detto, fatto. Anche questo un segnale: che il ragazzo di Formigine avrà anche 24 anni, ma è uno vero.

, racconta Riccò, al primo brindisi stagionale. Dopo una lunga collezione di guai: fra incidenti, cadute e influenze, non si è negato nulla. Così si è presentato al Giro a secco di vittorie e di corse. Magari con più energie: se ogni medaglia ha il suo rovescio, lo scopriremo strada facendo.

Bentornato Riccò. Dopo un ultimo saluto alla jella: nella caduta che nel finale spedisce all’ospedale Zabriskie, il sedere in terra insieme a Contador lo mette anche lui. , racconta il modenese. Che sull’impennata verso il traguardo la fortuna se la cerca da solo: si sistema alle spalle di Savoldelli, che con un’impietosa rincorsa va a strozzare i sogni dello spagnolo Rodriguez decollato all’ultimo chilometro, e a cento metri mette la freccia. Godendosi un ordine d’arrivo di sostanza, oltre a riprendersi parte di quanto buttato via a cronometro. Altro segnale: se uno scalatore come Riccò dopo due giorni dà lezioni agli specialisti dei finali in apnea come Di Luca e Rebellin, sarà meglio tenerlo d’occhio.

. Anche per non sentire più celebrare solo gli stranieri.

Tuttobiciweb.it

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Barloworld: c'è preoccupazione per Soler

C'è grande preoccupazione in casa Barloworld per le condizioni fisiche di Mauricio Soler: il colombiano è rimasto coinvolto in una brutta caduta ieri e accusa una forte contusione alla gamba e in particolare al polso destro. Ieri Soler ha raggiunto il traguardo con grande fatica ma, complici gli spostamenti cui sono stati costretti i girini, non è riuscito a raggiungere un ospedale per sottporsi ad accertamenti radiografici. E stasera a complicare le cose c'è anche la traversata dello Stretto...

«Solre oggi proverà - ha detto un Claudio Corti molto preoccupato - ma soffre molto e la situazione non è certo ideale, anche perché la pioggia potrebbe rendere pericolose le strade anche oggi e Mauricio fatica a stringere il manubrio. Spero di no, ma non posso escludere che strada facendo decida di fermarsi».

Tuttobiciweb.it

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ragazzi io e leggo e mi fate rimanere sconvolto ma cosa dite ??? se di luca si mette a fare sprint anche alla 3 tappa arriva sul moltirolo che da come è stanco x andare sul gavia usa il dettaplano!!!! non rischierà oggi per me favoriti Bennati cavendish , aoutsaider Robbie , Forster , Bettini

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  • Amministratori
dimenticavo...spammone che non sono altro :rolleyes:... dopo due tappe, vedo molto bene anche Oscar Gatto, che dopo la stupenda prova di Palermo, poco dietro all'inarrivabile Cuapio, anche ieri nelle rampe di agrigento ha dimostrato, se ve ne fosse bisogno, di puntare seriamente alla vittoria finale del dorsale nero...alla strada l'ardua sentenza

Oscar gatto è campione in carica... :rolleyes:

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