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11 novembre: un giorno da ricordare...


Gibo91

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Dopo la morte sconcertante del tifoso laziale nei pressi di Arezzo è stata una domenica di fuoco su tutti i campi con tifosi scatenati contro la polizia. Soprattutto a Bergamo (non riesco a capire come abbiano fatto a portare nello stadio un tombino preso dietro la curva) e Milano nel pomeriggio e a Roma in serata si sono scatenati gli ultras con cori contro la polizia e molto altro. C'è da avere paura ad andare allo stadio!

Parma

Per l'ennesima volta siamo in questo campionato siamo stati derubati (Juve). Secondo me gli arbitri si stanno vendicando per quanto successo dal 2004 al 2006 con Moggi. La prima pagina di Tuttosport del 12 novembre scrive così:

Juve ancora derubata

Io da tifoso sono stufo, perchè abbiamo già pagato con la retrocessione.

Queste le parole di Buffon:"Così non si può puntare al titolo".

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Dopo la morte sconcertante del tifoso laziale nei pressi di Arezzo è stata una domenica di fuoco su tutti i campi con tifosi scatenati contro la polizia. Soprattutto a Bergamo (non riesco a capire come abbiano fatto a portare nello stadio un tombino preso dietro la curva) e Milano nel pomeriggio e a Roma in serata si sono scatenati gli ultras con cori contro la polizia e molto altro. C'è da avere paura ad andare allo stadio!

Parma

Per l'ennesima volta siamo in questo campionato siamo stati derubati (Juve). Secondo me gli arbitri si stanno vendicando per quanto successo dal 2004 al 2006 con Moggi. La prima pagina di Tuttosport del 12 novembre scrive così:

Juve ancora derubata

Io da tifoso sono stufo, perchè abbiamo già pagato con la retrocessione.

Queste le parole di Buffon:"Così non si può puntare al titolo".

1: Non capisco cosa c'entrino i due argomenti da te trattati. Si tratta di due cose di importanza ben differente e da tenere chiaramente distinte. Da una parte c'è in gioco un discorso di civiltà (o di quel che resta della nostra civiltà). Non si può pensare come dici tu che andare allo stadio significhi avere paura, ne tantomeno che pochi imbecilli diventino padroni delle nostre domeniche sportive. A Milano, durante la partita di basket, qualche facinoroso è sceso a bordo campo per intimare agli arbitri di sospendere la partita, e li hanno rispediti a casa a calci nel sedere........così vanno trattati questi imbecilli! Però, cosa centra la Juve e i presunti torti arbitrali con tutto questo, fatico a capirlo.

2: Entrando nel dettaglio della Juve, potrebbero rubarvi un rigore a partita fino al 2100 e sareste ancora in debito........

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Penso sia sbagliato mettere nello stesso topic un fatto di una gravità assurda, con un errore arbitrale.

in ogni caso quella di ieri è stata effettivamente un'altra giornata horribilis per il calcio. Sinceramente quello che è successo ad arezzo mi risulta sconcertante. E voglio credere nella buona fede del poliziotto, altrimenti si è innescato un gioco perverso che tutti ieri hanno percepito, ma che nessuno finora ha avuto il coraggio di dire apertamente.

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porca miseria!!!! andate a vedere gli stadi di calcio in inghilterra.....tra il campo e il pubblico ci sarà uno spazio di 3 metri scrasi, e la protezione più alta è meno di un metro...poi non si può dire che è sbagliato identificare i fatti con l'Italia intera, purtroppo questa è la reatà della nostra mentalità e cultura (sportiva si intende, non vorrei che qualcuno comprendesse male il significato di questo...)

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Dopo la morte sconcertante del tifoso laziale nei pressi di Arezzo è stata una domenica di fuoco su tutti i campi con tifosi scatenati contro la polizia. Soprattutto a Bergamo (non riesco a capire come abbiano fatto a portare nello stadio un tombino preso dietro la curva) e Milano nel pomeriggio e a Roma in serata si sono scatenati gli ultras con cori contro la polizia e molto altro. C'è da avere paura ad andare allo stadio!

Parma

Per l'ennesima volta siamo in questo campionato siamo stati derubati (Juve). Secondo me gli arbitri si stanno vendicando per quanto successo dal 2004 al 2006 con Moggi. La prima pagina di Tuttosport del 12 novembre scrive così:

Juve ancora derubata

Io da tifoso sono stufo, perchè abbiamo già pagato con la retrocessione.

Queste le parole di Buffon:"Così non si può puntare al titolo".

1) E' scandaloso tutto quello che è successo. Un polizzioto non si sa perchè, non si sa per cosa ammazza un uomo. E qui entra in gioco la stampa, si diffondono notizie del tipo "furibonda rissa fra ultras di lazio e juve a un area di servizio autostradale, la polizia interviene, muore un ultras della lazio", se magari si diceva rissa fra due gruppi di persone, la polizia interviene,muore una persona; cambiava tutto. Così cosa è successo, lazio-inter rinviata e insieme fanno casino a Milano, nelle curve di Parma stricioni e proteste, a Bergamo il finimondo, poi a roma tornano il Laziali che insieme a quelli della Roma spaccano la città.

Cosa è successo, inanzittutto, è stato ammazzato un uomo in una maniera inverosimile, secondo attraverso questa morte e attraverso le notizie della stampa abbiamo dato la possibilità a dei deficienti di far casino e mettere a ferro e fuoco le città, tanto loro questa volta avevano l' intento di vendicare un compagno....ma se volevate solo far casino e distruggere qualcosa!!

Non so come e perchè queste genti abbiano fatto questi atti, sarà forse una piaga della società oramai insanabile...

2)Mattia, devi venire anche qua a polemizzare sulla juve, non basta la scuola. Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!! :rolleyes:

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secondo me l'errore dell'arbitro nn centra niente con questo perchè di torti arbitrali se ne vedono e anche peggio ogni giornata... per i fatti di ieri sono disgustato che quei coglioni (scusate il termine ma nn sapevo come chiamarli) approfittino di una morte sfortunata o meno di un tifoso per girare tutto a loro favore... qui la situazione è grave, ci stiamo mettendo DA SOLI in imbarazzo di fronte a tutte le altre nazioni solo per uno sport... io a questo punto mi vergogno di essere anch'io un tifoso perchè se essere tifoso vuol dire violenza, casino, razzismo etc. allora pianto il tifo al chiodo e chiudo allo sport...

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raga... ma rendiamoci conto che facciamo schifo... uccidere o anche solo fare a botte xk uno è laziale e l'altro juventino... ma vergognamoci... vergognamoci che degli ultras che entrano allo stadio con cappuccio e scarpa solo x nn farsi riconoscere facciana sospendere una partita... adesso basta, il calcio e tutto ciò che lo circonda ha rotto i cog*ioni!!!! chiudiamo gli stadi, chi vuole vede le partite a casa sua alla tv.... nn esiste che io (o la mia famiglia) debba pagare le tasse x pagare i poliziotti a tener dietro a quei co**ioni degli ultras... BASTA!

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Quello che è successo è sconcertante, come titola la stampa inglese "Hooligans piaga in Italia". E' incredibile che dei tifosi tentino di sospendere una partita rompendo i vetri di protezione dello, ma la cosa inammissibile sono i presunti 800 tifosi che hanno devastato a Roma caserme della polizia e che hanno distrutto l'entrata della sede del Coni, fa bene la polizia ad incolparli di terrorismo, perchè è questo che sono TERRORISTI

Per quanto riguarda il secondo discorso, che non c'entra niente con il primo, è ormai evidente che gli albitri in questa stagione non ne stanno azzeccando una.

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Quello che è successo è sconcertante, come titola la stampa inglese "Hooligans piaga in Italia". E' incredibile che dei tifosi tentino di sospendere una partita rompendo i vetri di protezione dello, ma la cosa inammissibile sono i presunti 800 tifosi che hanno devastato a Roma caserme della polizia e che hanno distrutto l'entrata della sede del Coni, fa bene la polizia ad incolparli di terrorismo, perchè è questo che sono TERRORISTI

Per quanto riguarda il secondo discorso, che non c'entra niente con il primo, è ormai evidente che gli albitri in questa stagione non ne stanno azzeccando una.

unico rimedio: partite a porte chiuse fino a data da destinarsi o almeno fare entrare un numero limitato di persone ma con curve chiuse...

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Per quanto riguarda il secondo discorso, che non c'entra niente con il primo, è ormai evidente che gli albitri in questa stagione non ne stanno azzeccando una.

Ahhhhhhhhhhh :twisted::mrgreen::rolleyes:

Tu li definisci terroristi, non impropriamente. Ma più che terroristi sono balordi frustrati, che non avendo niente da fare la domenica sfogano i loro istinti bestiali...

...mi viene da citare un passo da una canzone dei 99posse: "...Domenica allo stadio tutti a sfogare frustazioni accumulate in settimana...".

Quella canzone si riferiva soprattutto alla frangie di ultras di estrema destra, ma, ahinoi la balordagine non ha colore politico.

Infatti troviamo idioti pseudo-politicizzati sia a destra che a sinistra.

Un primo provvedimento serio dovrebbe buttare fuori la politica dagli stadi.

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porca miseria!!!! andate a vedere gli stadi di calcio in inghilterra.....tra il campo e il pubblico ci sarà uno spazio di 3 metri scrasi, e la protezione più alta è meno di un metro...poi non si può dire che è sbagliato identificare i fatti con l'Italia intera, purtroppo questa è la reatà della nostra mentalità e cultura (sportiva si intende, non vorrei che qualcuno comprendesse male il significato di questo...)

Culturà e civiltà??gli inglesi??ahahahaha quando vanno fuori dalla loro beneamata inghilterra fanno cio' che vogliono!

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Parma

Per l'ennesima volta siamo in questo campionato siamo stati derubati (Juve). Secondo me gli arbitri si stanno vendicando per quanto successo dal 2004 al 2006 con Moggi. La prima pagina di Tuttosport del 12 novembre scrive così:

Juve ancora derubata

Io da tifoso sono stufo, perchè abbiamo già pagato con la retrocessione.

Queste le parole di Buffon:"Così non si può puntare al titolo".

adesso sapete come si sono sentite le altre squadre quando sono state derubate dalla juventus

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io invece vado controcorrente ,ragazzi...

Qui non si pone l'accento su un episodio gravissimo: un tutore dell'ordine pubblico (bella battuta) che si permette il lusso di sparare un colpo di arma da fuoco da una carreggiata ad un'altra di un'autostrada. Folle!! Eppure nessuno ha detto niente (o quasi), tutti hanno puntato l'indice contro gli episodi di Bergamo, Roma e Taranto..condannabili finchè vogliamo,ma domenica mi sembra sia successo di peggio o no ..?

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  • Amministratori
porca miseria!!!! andate a vedere gli stadi di calcio in inghilterra.....tra il campo e il pubblico ci sarà uno spazio di 3 metri scrasi, e la protezione più alta è meno di un metro...poi non si può dire che è sbagliato identificare i fatti con l'Italia intera, purtroppo questa è la reatà della nostra mentalità e cultura (sportiva si intende, non vorrei che qualcuno comprendesse male il significato di questo...)

In Inghilterra meno di 2 mesi fa, a Liverpool, è stato ucciso un bambino di 10 anni dai tifosi ubriachi fuori dal pub.

La rissa che è successa nell'Autogrill non aveva niente a che fare con il calcio: è successa a 300 Km da uno stadio, le squadre erano solo un pretesto ci poteva anche stare.

Il fatto più grave è quello successo a Bergamo o a Taranto o a Roma dove le curve pensano di poter comandare.

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io invece vado controcorrente ,ragazzi...

Qui non si pone l'accento su un episodio gravissimo: un tutore dell'ordine pubblico (bella battuta) che si permette il lusso di sparare un colpo di arma da fuoco da una carreggiata ad un'altra di un'autostrada. Folle!! Eppure nessuno ha detto niente (o quasi), tutti hanno puntato l'indice contro gli episodi di Bergamo, Roma e Taranto..condannabili finchè vogliamo,ma domenica mi sembra sia successo di peggio o no ..?

Nessuno sta dimenticando la morte del tifoso laziale, ma a Roma sembrava di essere a Nassyria, incendi, scontri, assalti, bombe... cose inconcepibili per un paese anche con un minimo di civilta, questa secondo me è la cosa più grave, senza dimenticare, come detto, la morte del tifoso laziale.

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cmq dopo ciò che è successo domenica probabilmente verrà chiusa la curva nord di bergamo e lo stesso potrà accadere a taranto

cmq è molto grave come il poliziotto all'inizio aveva sparato 2 colpi in aria e poi si è scopero aver sparato 2 colpi mirando e in posizione da poligono con braccia tese....

certo nn voglio sire che nn è grave quanto successo a roma ma voglio anzi dire che la gravità dei fatti di roma è pari o al max poco superiore a ciò che è successo a badia al pino

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  • Amministratori

E il guardalinee picchia l'arbitro

Rovigo: 5 anni di squalifica e la proposta di radiazione a vita nel Torneo esordienti. Colpa di un fallo

Cinque anni di squalifica e la proposta di radiazione a vita dai campi di calcio: questa la sentenza emessa dal giudice sportivo nei confronti di un guardalinee che, durante una gara del Torneo esordienti Cavazzana-Santa Sofia, sabato scorso nel Rodigino, aveva aggredito l'arbitro, minacciandolo e pronunciando bestemmie. Accompagnato fuori del campo, Raffaele Tomanin, questo il nome del guardalinee, aveva continuato a minacciare e ad insultare il 17enne direttore di gara costringendolo a sospendere la partita.

Tomanin è un tesserato della società rodigina Cavazzana, squadra nella quale gioca il figlio dell'uomo; era stato il club, come avviene nelle partite delle categorie non professionistiche, a designarlo come guardalinee per quell'incontro. Ma con il Cavazzana sotto per 2-0, Tomanin era sbottato di fronte ad un fallo secondo lui non fischiato per la squadra del figlio. Dopo essere stato scortato fuori dal terreno di gioco dai dirigenti delle due società, Tomanin - come ricostruito dal giudice sportivo nella sentenza - era rientrato nuovamente in campo con l'intento di colpire l'arbitro con un pugno, fortunatamente non andato a segno. Per riportare la calma nel campetto di calcio erano dovute intervenire infine le forze dell'ordine.

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In classe mia nei cambi dell'ora è tutto un m,ettersi le mani addosso e non si accorgono neanche che quando cadobno perche si menano per gioco le loro teste passano a un centimetroò dallo spigolo dei banchi 8):mrgreen::mrgreen::mrgreen::banghead::banghead::banghead::banghead::banghead:

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di episodi di violenze tra le giovanili ce ne sono molti

dalle mie parti domenica un ragazzo ha dato un pugno in faccia a un avversario e gli daranno forse 2 o 3 anni di squalifica

qualche giornata di squalifica... ti assicuro che di risse e pugni ce ne sono molte (settimana scorsa capitata alla mia squadra)... gli daranno al max 2\3 mesi...

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  • Amministratori

Minuto per minuto' sulla serie D

L'obiettivo e' capire se esiste ancora un calcio diverso

La storica trasmissione radiofonica 'Il calcio minuto per minuto' si trasferisce oggi dai campi di serie A e B a quelli di serie D. Una scelta, dice Riccardo Cucchi, caporedattore della redazione sportiva del Gr, 'fatta con la speranza di poter vedere se esiste un calcio migliore'. 'L'obiettivo e' cercare il calcio di una volta, quando la gente andava allo stadio per divertirsi. Diamo spazio ai dilettanti per vedere se si puo' pensare, ripartendo da li', ad un calcio diverso'.

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  • Amministratori

"Io, ultrà ho visto i veri teppisti"

Riceviamo la testimonianza di un tifoso di Taranto: ecco la verità sui disordini allo stadio

Riceviamo e pubblichiamo volentieri la testimonianza di un ultras del Taranto. Non si firma per ovvi motivi, ma il suo nome l'ha fatto a SKY Life Sport. Chi ha scritto, testimone oculare dei fatti di domenica (la sospensione di Taranto-Massese dopo i disordini nello stadio) vuole solo che la verità venga a galla. Perché, come ci ha detto lui, “in tutti i Tg si è detto solo della vetrata rotta per fermare la partita, come a Bergamo”. E invece le cose non sarebbero andate in quel modo. Ma, per l'appunto, così.

"Sono trascorsi solo pochi giorni, ma sono ancora frastornato e intontito. Incredulo. Mi sono chiuso nel silenzio per provare a estraniarmi da tutto e tutti. Per rielaborare nella mia mente ciò a cui ho assistito domenica nello stadio della mia amata città, Taranto, salita agli onori della cronaca, ancora una volta, per qualcosa di negativo. Ma in Italia in pochi sanno che, quello accaduto domenica all'Erasmo Iacovone (nella foto), non si è verificato in nessun altro stadio italiano. Tifosi della stessa squadra che arrivano a picchiarsi tra di loro: un regolamento di conti becero tra diversi settori, che già da qualche domenica si beccavano a causa di vedute diverse sull'operato dell'attuale società ionica. Ma andiamo con ordine.

A pochi minuti dall'inizio dell'incontro tra Taranto e Massese, la tragica notizia del tifoso laziale morto, è sulla bocca di tutti. Ma il problema, e non solo a Taranto, credo nasca proprio da qui. Perché molti si sono mossi da casa quando le notizie erano ancora troppo frammentate. Il fatto vero, la realtà di come sono andate le cose, ancora non esce fuori. Poi, a telegiornali già iniziati e con molta gente già negli stadi o comunque già uscita di casa, spuntano le prime verità: si parla di due colpi esplosi da una pattuglia del Polstrada. Colpi entrambi sparati in aria. Ma dalle immagini che sono su tutte le televisioni si vede chiaramente un piccolo foro nel vetro posteriore della macchina su cui viaggiava Gabriele Sandri. A quel punto non ha più senso continuare a nascondersi dietro un dito: è chiaro che qualcosa di gravissimo, e senza precedenti, è accaduto.

Io esco di casa con la certezza che non si giocherà. O che quantomeno, per rispetto nei confronti del ragazzo e della sua famiglia, allo stadio non si tifi. Non si esulti ai gol. Perché ho sempre pensato che quando muore un ragazzo in quel modo, c'è bisogno solo di silenzio. Nel frattempo la notizia ha fatto il giro tra i tifosi di tutte le squadre. E come prevedibile, gli animi iniziano a scaldarsi. Il "due più due" da parte delle tifoserie di molte curve, compresa Taranto, è presto fatto: per Raciti si è fermato un Paese intero, per un tifoso ci sono solo quindici minuti di ritardo nell'inizio delle partite. Una scelta folle. Che ha scatenato la rabbia, la frustrazione, l'ira delle frange più estreme del tifo organizzato.

Arrivo in gradinata e ad accogliermi ci sono i soliti compagni della domenica. Qualcuno, molto affettuosamente, mi fa delle "condoglianze" speciali, visto che oltre che per il Taranto, tifo da sempre anche per la Lazio. Capisco subito che l'aria non è delle migliori. In curva i gruppi sono tutti vicino alle vetrate che li separano dal campo di gioco. Partono i primi cori a favore della sospensione della partita. Non si vuole, non si deve giocare. E' qui che la mia giornata prende una piega che non avrei mai e poi mai ipotizzato. Al termine di questi cori, sia dalla tribuna che dalla gradinata, partono fischi e insulti all'indirizzo della curva, rea di voler interrompere lo svolgimento regolare della partita. Resto sbigottito. All'inizio mi dico, forse o non sanno o non hanno capito cosa è successo. Ma ben presto mi devo ricredere. La maggioranza dello stadio ritiene giusto che si giochi lo stesso nonostante sia morto un ragazzo che andava a vedersi una partita di pallone.

Poteva essere uno di noi. Uno di loro. Un nostro fratello o un loro figlio. Niente. A quel punto insieme ad altri ragazzi che costituiscono un gruppo storico della gradinata, decidiamo di spostarci nell'anello inferiore, stranamente aperto vista la sua inagibilità, ma che è il nostro posto da sempre. Non avevamo la minima voglia di avere accanto gente che stava mostrando sino a che punto si può essere ignoranti e beceri. La partita iniziava con i cori della curva, nostri, e dei pochi tifosi giunti da Massa, unicamente a favore della sospensione della gara. E giù ancora fischi e "buuu" da parte del resto dello stadio. Allucinante. Come se stessimo chiedendo chissà cosa. A quel punto, noi che eravamo in gradinata, chiediamo che almeno non si tifi e non si esulti ai gol. Se proprio si deve giocare, che lo si faccia almeno nel silenzio.

Macchè. Settori come la gradinata o la tribuna che non cantano mai, che vengono allo stadio pensando di stare in una platea di un teatro, in una domenica di tragedia ritrovano miracolosamente la voce. E iniziano a sostenere la squadra come mai ho visto fare negli ultimi vent'anni. Una cosa da rabbrividire. Oramai era chiaro che lo stavano facendo apposta. Una presa di posizione incomprensibile e che sarebbe sfociata, di lì a poco, in una follia collettiva. Il primo tempo è da poco finito quando rumori e fumo di lacrimogeni che provengono dal retro della curva, fanno intuire che si sono aperte le danze tra tifosi e fdo. Scontri che però durano non più di dieci minuti. Poi le squadre rientrano in campo.

Ma la partita non la segue più nessuno. Perché in gradinata ormai l' attività principale è diventata quella di invitare i tifosi della curva a entrare in gradinata per chiudere i conti una volta e per tutte. Ormai i nostri inviti alla calma, a smetterla con questi atteggiamenti, non li sentiva più nessuno. Il danno era fatto. Un gruppetto di una trentina di persone coperte in volto, fanno irruzione in gradinata ( mi piacerebbe sapere come mai le porte di ferro che dividono i vari settori dello stadio erano aperte quando sono da sempre chiuse) e si scagliano contro un paio di ragazzi con i quali si erano scambiati insulti e gesti fino a quel momento. E' il caos totale.

Genitori che scappano con i bambini. Gente che fino a quel momento aveva fatto la voce grossa improvvisamente si vede persa e viene a chiedere la nostra protezione e il nostro aiuto. Sull'anello superiore è un fuggi fuggi generale. Servirà tutto il coraggio e il sangue freddo di alcuni di noi per riportare la calma. Ma il morto poteva scapparci anche da noi. Finita la spedizione squadrista, in curva riprovano a sfondare, nella stessa maniera di Bergamo, i vetri di divisione, riuscendovi. A quel punto la partita è sospesa, ed entrano in azione le forze dell'ordine, che per riportare ordine e calma, sparano un paio di lacrimogeni in piena curva (rigorosamente ad altezza uomo, ovviamente).

Ed è qui che la mia giornata tocca il fondo. Perché subito dopo il lancio dei lacrimogeni, odo giungere dalla tribuna, un coro all'indirizzo delle forze dell'ordine, che cito testualmente: "Uccideteli! Uccideteli!". Un vero tutti-contro-tutti di una stupidità ed un'ignoranza abissali. Sono sconvolto. Non mi è mai capitato in più di vent'anni di stadio di assistere ad una cosa del genere. Nello stesso stadio, gente che dovrebbe amare gli stessi colori, avere la stessa fede calcistica, quindi gente che anche se non si conosce, sta tutta dalla stessa parte, intraprende uno scontro fratricida in piena regola.

Eppure bastava fare una cosa semplicissima: non far giocare. Certo, obietterà più di qualcuno, gli scontri sarebbero successi lo stesso. Ma non tutti i tifosi delle curve sono teppisti che non hanno nulla da perdere. Così come tra le forze dell'ordine non tutti hanno la pistola o il manganello facile".

Gianmario L.

TarantoRiceviamo e pubblichiamo volentieri la testimonianza di un ultras del Taranto. Non si firma per ovvi motivi, ma il suo nome l'ha fatto a SKY Life Sport. Chi ha scritto, testimone oculare dei fatti di domenica (la sospensione di Taranto-Massese dopo i disordini nello stadio) vuole solo che la verità venga a galla. Perché, come ci ha detto lui, “in tutti i Tg si è detto solo della vetrata rotta per fermare la partita, come a Bergamo”. E invece le cose non sarebbero andate in quel modo. Ma, per l'appunto, così.

"Sono trascorsi solo pochi giorni, ma sono ancora frastornato e intontito. Incredulo. Mi sono chiuso nel silenzio per provare a estraniarmi da tutto e tutti. Per rielaborare nella mia mente ciò a cui ho assistito domenica nello stadio della mia amata città, Taranto, salita agli onori della cronaca, ancora una volta, per qualcosa di negativo. Ma in Italia in pochi sanno che, quello accaduto domenica all'Erasmo Iacovone (nella foto), non si è verificato in nessun altro stadio italiano. Tifosi della stessa squadra che arrivano a picchiarsi tra di loro: un regolamento di conti becero tra diversi settori, che già da qualche domenica si beccavano a causa di vedute diverse sull'operato dell'attuale società ionica. Ma andiamo con ordine.

A pochi minuti dall'inizio dell'incontro tra Taranto e Massese, la tragica notizia del tifoso laziale morto, è sulla bocca di tutti. Ma il problema, e non solo a Taranto, credo nasca proprio da qui. Perché molti si sono mossi da casa quando le notizie erano ancora troppo frammentate. Il fatto vero, la realtà di come sono andate le cose, ancora non esce fuori. Poi, a telegiornali già iniziati e con molta gente già negli stadi o comunque già uscita di casa, spuntano le prime verità: si parla di due colpi esplosi da una pattuglia del Polstrada. Colpi entrambi sparati in aria. Ma dalle immagini che sono su tutte le televisioni si vede chiaramente un piccolo foro nel vetro posteriore della macchina su cui viaggiava Gabriele Sandri. A quel punto non ha più senso continuare a nascondersi dietro un dito: è chiaro che qualcosa di gravissimo, e senza precedenti, è accaduto.

Io esco di casa con la certezza che non si giocherà. O che quantomeno, per rispetto nei confronti del ragazzo e della sua famiglia, allo stadio non si tifi. Non si esulti ai gol. Perché ho sempre pensato che quando muore un ragazzo in quel modo, c'è bisogno solo di silenzio. Nel frattempo la notizia ha fatto il giro tra i tifosi di tutte le squadre. E come prevedibile, gli animi iniziano a scaldarsi. Il "due più due" da parte delle tifoserie di molte curve, compresa Taranto, è presto fatto: per Raciti si è fermato un Paese intero, per un tifoso ci sono solo quindici minuti di ritardo nell'inizio delle partite. Una scelta folle. Che ha scatenato la rabbia, la frustrazione, l'ira delle frange più estreme del tifo organizzato.

Arrivo in gradinata e ad accogliermi ci sono i soliti compagni della domenica. Qualcuno, molto affettuosamente, mi fa delle "condoglianze" speciali, visto che oltre che per il Taranto, tifo da sempre anche per la Lazio. Capisco subito che l'aria non è delle migliori. In curva i gruppi sono tutti vicino alle vetrate che li separano dal campo di gioco. Partono i primi cori a favore della sospensione della partita. Non si vuole, non si deve giocare. E' qui che la mia giornata prende una piega che non avrei mai e poi mai ipotizzato. Al termine di questi cori, sia dalla tribuna che dalla gradinata, partono fischi e insulti all'indirizzo della curva, rea di voler interrompere lo svolgimento regolare della partita. Resto sbigottito. All'inizio mi dico, forse o non sanno o non hanno capito cosa è successo. Ma ben presto mi devo ricredere. La maggioranza dello stadio ritiene giusto che si giochi lo stesso nonostante sia morto un ragazzo che andava a vedersi una partita di pallone.

Poteva essere uno di noi. Uno di loro. Un nostro fratello o un loro figlio. Niente. A quel punto insieme ad altri ragazzi che costituiscono un gruppo storico della gradinata, decidiamo di spostarci nell'anello inferiore, stranamente aperto vista la sua inagibilità, ma che è il nostro posto da sempre. Non avevamo la minima voglia di avere accanto gente che stava mostrando sino a che punto si può essere ignoranti e beceri. La partita iniziava con i cori della curva, nostri, e dei pochi tifosi giunti da Massa, unicamente a favore della sospensione della gara. E giù ancora fischi e "buuu" da parte del resto dello stadio. Allucinante. Come se stessimo chiedendo chissà cosa. A quel punto, noi che eravamo in gradinata, chiediamo che almeno non si tifi e non si esulti ai gol. Se proprio si deve giocare, che lo si faccia almeno nel silenzio.

Macchè. Settori come la gradinata o la tribuna che non cantano mai, che vengono allo stadio pensando di stare in una platea di un teatro, in una domenica di tragedia ritrovano miracolosamente la voce. E iniziano a sostenere la squadra come mai ho visto fare negli ultimi vent'anni. Una cosa da rabbrividire. Oramai era chiaro che lo stavano facendo apposta. Una presa di posizione incomprensibile e che sarebbe sfociata, di lì a poco, in una follia collettiva. Il primo tempo è da poco finito quando rumori e fumo di lacrimogeni che provengono dal retro della curva, fanno intuire che si sono aperte le danze tra tifosi e fdo. Scontri che però durano non più di dieci minuti. Poi le squadre rientrano in campo.

Ma la partita non la segue più nessuno. Perché in gradinata ormai l' attività principale è diventata quella di invitare i tifosi della curva a entrare in gradinata per chiudere i conti una volta e per tutte. Ormai i nostri inviti alla calma, a smetterla con questi atteggiamenti, non li sentiva più nessuno. Il danno era fatto. Un gruppetto di una trentina di persone coperte in volto, fanno irruzione in gradinata ( mi piacerebbe sapere come mai le porte di ferro che dividono i vari settori dello stadio erano aperte quando sono da sempre chiuse) e si scagliano contro un paio di ragazzi con i quali si erano scambiati insulti e gesti fino a quel momento. E' il caos totale.

Genitori che scappano con i bambini. Gente che fino a quel momento aveva fatto la voce grossa improvvisamente si vede persa e viene a chiedere la nostra protezione e il nostro aiuto. Sull'anello superiore è un fuggi fuggi generale. Servirà tutto il coraggio e il sangue freddo di alcuni di noi per riportare la calma. Ma il morto poteva scapparci anche da noi. Finita la spedizione squadrista, in curva riprovano a sfondare, nella stessa maniera di Bergamo, i vetri di divisione, riuscendovi. A quel punto la partita è sospesa, ed entrano in azione le forze dell'ordine, che per riportare ordine e calma, sparano un paio di lacrimogeni in piena curva (rigorosamente ad altezza uomo, ovviamente).

Ed è qui che la mia giornata tocca il fondo. Perché subito dopo il lancio dei lacrimogeni, odo giungere dalla tribuna, un coro all'indirizzo delle forze dell'ordine, che cito testualmente: "Uccideteli! Uccideteli!". Un vero tutti-contro-tutti di una stupidità ed un'ignoranza abissali. Sono sconvolto. Non mi è mai capitato in più di vent'anni di stadio di assistere ad una cosa del genere. Nello stesso stadio, gente che dovrebbe amare gli stessi colori, avere la stessa fede calcistica, quindi gente che anche se non si conosce, sta tutta dalla stessa parte, intraprende uno scontro fratricida in piena regola.

Eppure bastava fare una cosa semplicissima: non far giocare. Certo, obietterà più di qualcuno, gli scontri sarebbero successi lo stesso. Ma non tutti i tifosi delle curve sono teppisti che non hanno nulla da perdere. Così come tra le forze dell'ordine non tutti hanno la pistola o il manganello facile".

Gianmario L.

Taranto

Fonte skylife.it

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  • Amministratori
Secondo me la cosa più giusta è quella di far chiudere le curve per qualche mese.

La cosa + giusta è che se qualcuno prova a far casino in curva la polizia / gli steward possano subito prenderlo e portarlo fuori...

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