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Kidd ai Mavericks

Stavolta è (quasi) fatta

Sette giocatori più 3 milioni di dollari: è questa la contropartita che Dallas offre ai Nets per avere il playmaker. Che dice: "Credo proprio che lo scambio si farà". Ma c'è ancora l'ostacolo dell'approvazione da parte della Nba

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Jason Kidd dei Nets e Dirk Nowitzki dei Mavericks: presto i due potrebbero essere compagni di squadra. Reuters

NEW YORK, 19 febbraio 2008 - Jason Kidd ai Mavericks atto secondo. Dopo l’imbarazzante epilogo del primo tentativo da parte di Dallas di acquisire il playmaker dei Nets, ora lo scambio tra Dallas e New Jersey sembra compiuto. Manca solo l’ok della Nba, e in questi casi non bisogna dare nulla per scontato, ma alla fine sembra proprio che Mark Cuban sia riuscito a portare in Texas l’oggetto del suo desiderio. Dopo il sorprendente rifiuto da parte di Devean George che aveva mandato all’aria l’operazione di mercato, i Mavs hanno trovato la soluzione spedendo in New Jersey Devin Harris, DeSagana Diop, Maurice Ager, Trenton Hassell e Keith Van Horn, che in realtà sarebbe in pensione, più due future prime scelte e tre milioni di dollari. Oltre a Kidd i Mavericks riceveranno dai Nets anche Malik Allen. Kidd, dopo aver partecipato all’All Star Game, non è nemmeno tornato in New Jersey e martedì volerà a Dallas per il tanto atteso annuncio ufficiale.

PENSIONATI SUL MERCATO - Non ci dovrebbero essere sorprese questa volta, ma la Nba deve comunque approvare una trade che non piace moltissimo a David Stern. Il commissioner, infatti, non sembra contento del fatto che alcune squadre abusino un regolamento troppo poco chiaro, inserendo nelle operazioni di mercato, come fecero i Lakers per assicurarsi Pau Gasol, giocatori già in pensione. Dalla prossima stagione molto probabilmente Stern cambierà le attuali regole, ma con il regolamento vigente sembra davvero difficile che la Nba possa non approvare la trade tra Mavs e Nets. Proprio domenica, prima della gara delle stelle, Kidd aveva fatto capire che la sua avventura con i Nets era arrivata al capolinea. "Credo proprio che andrò a Dallas – aveva dichiarato il playmaker – certo nella Nba le cose possono cambiare anche all’ultimo momento ma sono fermamente convinto che alla fine lo scambio si farà".

MAVS PIU' SOLIDI - Con Kidd nel lineup i Mavs diventano così una compagine davvero solida. Soprattutto considerato il fatto che Dallas è riuscita a trattenere un giocatore comunque solido come Jerry Stackhouse. Kidd porta a Dallas esperienza e leadership: proprio quello di cui i Mavericks avevano bisogno. Sempre che non ci sia l’ennesimo intoppo nella trade che oramai negli States è diventata una vera e propria soap opera.

Gazzetta.it

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Boston e Detroit vanno k.o.

I Lakers schiantano Atlanta

Nella prima serata dopo la pausa per l'All Star Game, Celtics e Pistons cadono a Denver e in casa con Orlando. A Cleveland non basta la tripla doppia di James, Kobe e C. segnano 73 punti nel solo primo tempo. New York, lite tra compagni prima del successo a Washinghton

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Marcus Camby (dx) ha vinto il duello con Garnett. Reuters

NEW YORK, 20 febbraio 2008 - Grande successo di Denver contro Boston. Detroit è ancora in vacanza e fa una figuraccia contro Orlando. I Lakers schiacciano Atlanta con 73 punti nel primo tempo. I Knicks litigano tra di loro prima di vincere all’overtime. Vincono anche Houston, Minnesota, San Antonio, Sacramento e Seattle.

Denver-Boston 124-118

Successo prestigioso e meritato per Denver, che inligge ai Celtics la decima sconfitta stagionale. Torna Garnett per Boston, ma la presenza di KG è molto limitata nel minutaggio e come impatto sull’incontro. Una provvidenziale tripla dall’angolo di Marcus Camby (111-104), su assist di Anthony a 2’18” dalla sirena, dà ossigeno a Denver spegnendo un buon momento di Boston. I Nuggets colpiscono ancora con Martin e Iverson, e per Boston non c’è più nulla da fare, anche se gli arbitri aiutano i Celtics regalando tre punti a Ray Allen (118-121) a 11” dalla fine, dopo un regolare rimbalzo di Anthony giudicato erroneamente interferenza canestro. KG resta in campo 21 minuti e chiude con 4 punti (2/7), 8 rimbalzi, 2 recuperi e 4 palle perse. Camby sfiora la tripla doppia con 11 punti, 13 rimbalzi e 9 stoppate.

Denver: Anthony 29 (8/17), Iverson 28, Martin 19. Rimbalzi: Camby 13. Assist: Iverson 9.

Boston: Pierce 24 (8/18), Rondo 22, Allen 20. Rimbalzi: Powe 11. Assist: Pierce 7.

Cleveland-Houston 85-93

In una serata in cui McGrady (6/21) e Yao (3/17) litigano col canestro, è sufficiente l’efficacia di Alston da dietro l’arco (6/10 da tre) e la solida difesa di Houston per uscire dal campo di Cleveland con la nona vittoria consecutiva. I limiti offensivi dei Cavs vengono esposti dall’ottimo sforzo difensivo dei Rockets che rendono inutile la tripla doppia di LeBron James, autore di 26 punti, 13 rimbalzi e 10 assist. Per King James ci sono anche 5 turnover.

Cleveland: James 26 (7/18), Ilgauskas e Hughes 16. Rimbalzi: James 13. Assist: James 11.

Houston: Alston 22 (8/15), McGrady 17. Rimbalzi: Yao 14. Assist: McGrady 8.

Washington-New York 100-113 (dts)

Antonio Daniels manca il canestro del successo all’ultimo secondo del tempo regolamentare, e nell’overtime New York castiga Washington con 23 punti realizzati contro 10 degli avversari. I Knicks inaugurano il supplementare con un parziale di 11-0 e David Lee protagonista con 5 punti consecutivi. Lee chiude con 19 punti così come Richardson e Robinson. Prima dell’exploit finale, durante un timeout tre giocatori dei Knicks (Robinson, Richardson e Randolph) litigano platealmente lanciandosi bicchieri d’acqua e asciugamani, ma fortunatamente non si arriva alle mani e gli animi vengono subito placati.

Washington: Jamison 20 (7/17), Mason 15. Rimbalzi: Jamison 13. Assist: Daniels 5.

New York: Randolph 24 (9/18), Crawford 21. Rimbalzi: Randolph 10. Assist: Cawford e Robinson 5.

Detroit-Orlando 85-103

Gli strascichi dell’All Star Game costano cari a Detroit che va in campo totalmente deconcentrata dando via libera a Orlando. I Magic dominano i Pistons pur con Turkoglu e Howard sottotono. “Superman” Howard chiude con 8 punti, 8 rimbalzi e 5 palle perse. Dopo aver condotto 25-20 nel primo quarto, Detroit sparisce dal secondo quarto in poi. Orlando piazza il colpo del k.o. nel terzo quarto (17-31) grazie alle triple di Maurice Evans (4/5) che mette a segno 16 punti. Bogans chiude con 3/4 da tre e 19 punti, mentre Rashard Lewis fa ancora meglio dalla linea dei tre punti con 4/4.

Detroit: Stuckey 16, Hamilton 12. Rimbalzi: McDyess 14. Assist: Billups 5.

Orlando: Lewis 20 (8/10), Bogans 19. Rimbalzi: Howard 8. Assist: Turloglu 6.

Minnesota-Philadelphia 104-88

Con sette giocatori in doppia cifra contro solo tre per Philadelphia, i Wolves ottengono la vittoria numero 11 della stagione. Nell’ultimo quarto, il distacco tra le due squadre non scende mai sotto le 10 lunghezze. Brutto passo falso per i Sixers, che tirano malissimo dalla lunetta (17/30), e che venivano da una striscia vincente di 5 gare.

Minnesota: McCants 20 (8/15), Jefferson 19. Rimbalzi: Jefferson 14. Assist: Foye e McCants 5.

Philadelphia: Iguodala 17 (6/16), Miller 15. Rimbalzi: Dalembert 9. Assist: Miller 6.

San Antonio-Charlotte 85-65

Dopo una partenza lenta con solo 13 punti nel primo quarto, San Antonio raddrizza la situazione aiutata da un avversario che chiude con il 28% dal campo. Duncan è altrettanto impreciso e segna solo 7 punti (2/12), ma si rende utile con 15 rimbalzi e 5 stoppate.

San Antonio: Ginobili 18, Finley 14. Rimbalzi: Duncan 15. Assist: Duncan e Udoka 5.

Charlotte: Felton 19 (6/13), Richardson 13. Rimbalzi: Okafor 10. Assist: Richardson e Felton 4.

Portland-Sacramento 94-105

Guidati da Ron Artest con 24 punti e Garcia con 23, i Kings interrompono una striscia perdente di tre partite andando a vincere sul difficile campo di Portland.

Portland: Outlaw 23 (11/18), Webster 18. Rimbalzi: Przybilla 9. Assist: Jack 11.

Sacramento: Artest 24 (10/19), Garcia 23, Martin 21. Rimbalzi: Moore 9. Assist: Udrih 6.

Seattle-Memphis 108-101

I Sonics superano l’ostacolo Memphis, recuperando da -19 e andando a vincere con un ottimo Watson (record stagionale di 26 punti) e senza Kevin Durant, fermo per influenza.

Seattle: Watson 26 (11/13), Szczrbiak 24. Rimbalzi: Collison e Green 9. Assist; Watson 9.

Memphis: Gay 23 (9/23), Warrick 22. Rimbalzi: Collins 10. Assist: Conley 9.

L.A. Lakers-Atlanta 122-93

Con un eccezionale primo tempo che termina 73-37, i Lakers targati Bryant-Gasol umiliano Atlanta guidata da Mike Bibby. Le 13 palle recuperate generano 27 punti nel primo tempo per i Lakers. All’intervallo, Bryant ha già 19 punti a cui aggiunge 5 recuperi. Gasol lo segue a ruota con 17 punti.

L.A. Lakers: Bryant 23 (8/16), Gasol 23 (7/11). Rimbalzi: Odom 15. Assist: Walton 5.

Atlanta: J. Johnson 18 (6/12), Childress e Law 16. Rimbalzi: Pachulia 12. Assist: Smith 6.

Gazzetta.it

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Utah corre più dei Warriors

Belinelli non esce dal tunnel

I Jazz accettano i ritmi folli di Golden State, segnano 77 punti nel primo tempo e si impongono senza problemi 119-109. Il rookie italiano non va a referto, Utah infila la 13ª vittoria nelle ultime 14 partite

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Deron Williams batte in entrata Stephen Jackson. Ansa

NEW YORK, 20 febbraio 2008 - Dopo la pausa per l’All Star Game, i Jazz che non ti aspetti superano i Warriors. Utah non ha problemi a mantenere il ritmo frenetico dettato dalla squadra di Don Nelson e alla fine vince 119-109.

La seconda parte della sua stagione da rookie nella Nba si apre con l’ennesimo incontro da spettatore per Marco Belinelli, che nemmeno a Salt Lake City, contro una delle squadre che più sembravano interessate al giocatore bolognese prima del draft, va a referto. Non è certo il campionato che Beli aveva sognato di disputare, ma l’azzurro adesso deve riuscire a tenere alta la concentrazione, cosa non facile quando si viene dimenticati dal proprio allenatore, e lavorare duramente in allenamento, sperando in una chance prima della fine dell’anno.

I Jazz decidono di non sottrarsi al ritmo proposto dai Warriors e dimostrano di saper correre e di poter mettere punti sul tabellone. Non saranno i Suns ma i Jazz possiedono fior di atleti che riescono a fare male agli avversari anche in velocità. Non gradisce troppo il tecnico Jerry Sloan, comunque i padroni di casa divertono il pubblico di Salt Lake City e nel primo tempo segnano la bellezza di 77 punti, andando negli spogliatoi all’intervallo avanti di 13 lunghezze. Deron Williams non solo brilla in regia ma trova il canestro con regolarità, Carlos Boozer e Mehmet Okur fanno male alla difesa di Golden State da sotto canestro. Così Utah scappa va nelle battute finali del primo tempo piazzando un parziale di 10-0. Nel terzo quarto la musica non cambia. I Jazz continuano a dominare, i Warriors non solo faticano a contenere Boozer e compagni, ma fanno anche fatica in attacco. Don Nelson, pensando alla sfida di mercoledì con i Celtics, allora decide di alzare bandiera bianca nell’ultima frazione e toglie i titolari dando spazio alle riserve. Con i panchinari sul parquet Golden State riduce lo svantaggio ma la gara oramai è segnata e i Jazz portano a casa, senza faticare più di tanto il loro 13° successo nelle ultime 14 gare.

Utah: Williams 29 (8/10, 2/4), Kirilenko 18, Boozer, Okur 16. Rimbalzi: Boozer 12, Okur 10. Assist: Williams 12.

Golden State: Harrington 21 (4/8, 4/9), Ellis 18, Davis 17. Rimbalzi: Biedrins, Barnes 6. Assist: Jackson, Davis 4.

Gazzetta.it

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  • Amministratori

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Sedicesimi di Finale

A - Asco Slask vs. Dynamo Moscow 78-85

B - Lukoil Academic vs. BK Ventspils 67-64

C - Telindus Oostende vs. BC Kyiv 61-65

D - CEZ Nymburk vs. PGE Turow 61-61

E - Elan Chalon vs. Akasvayu Girona 93-85

F - Hemofarm vs. Buducnost 82-56

G - Unics Kazan vs. Turk Telekom 91-65

H - Artland Dragons vs.Triumph 81-75

I - Allianz Swans vs. DKV Joventut 59-89

J - Köln 99ers vs. Khimki 72-91

K - Azovmash Mariupol vs. Zadar 82-80

L - Panionios On Telecoms vs. Pamesa 70-59

M - Hapoel Jerusalem - Besiktas C. Turka 88-73

N - Red Star vs. Benetton Tamoil 81-71

O - Asvel Basket - Galatasaray C. Crown 69-69

P - KK Bosna vs. Kalise Gran Canaria 89-82

Vi faccio notare (partite D ed O) che essendo Andata e Ritorno è previsto il risultato di parità.

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  • Amministratori

Come ha giocato Treviso?

Su Sky Sport 2 si aggiunge il match del sabato alle 14.30

Cresce l’offerta di basket italiano sui canali SKY, a conferma dell’interesse della tv satellitare per tutti i grandi sport, e per il basket italiano in particolare. A partire da sabato 8 marzo 2008, arriva infatti su SKY Sport un’altra partita in diretta esclusiva che si aggiunge alla già ampia programmazione del campionato italiano Serie A TIM. Quindi, alle dirette su SKY Sport 2 di tre match a settimana del Campionato Italiano di Basket Serie A TIM, si aggiunge una quarta partita: ogni sabato alle ore 14.30 ci sarà la trasmissione di una gara in anticipo. Collegamento per il pre-partita, sempre su SKY Sport 2, alle 14.00.

Dimenticavo Sabato alle 20.30 (non su Sky che darà Montegranaro - Napoli) c'è Benetton - Armani 2 FISSO!!!

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  • Amministratori

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Top 16 - Prima Giornata

Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 18.15

CSKA Moscow - AXA FC Barcelona Differita Sky Sport 2 dopo la partita di Siena

Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 19.15

Efes Pilsen - Montepaschi Siena Diretta Sky Sport 2

Lietuvos Rytas - Aris TT Bank

Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 19.45

Panathinaikos - Partizan Igokea

Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 20.30

Tau Ceramica - Fenerbahce Ulker

Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 19.15

Zalgiris Kaunas - Maccabi Elite Tel Aviv

Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 20.30

Lottomatica Roma - Unicaja Diretta Sky Sport 2

Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 20.45

Real Madrid - Olympiacos

Aggiornato con la copertura TV. E devo dire che è coperto male!

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Siena si regala un sogno

Espugnata Istanbul

Grande vittoria della Montepaschi che nel secondo turno delle Top 16 di Eurolega si impone 79-76 dopo un supplementare sul campo dell'Efes Pilsen e si avvicina ai quarti di finale

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Bootsy Thornton, 30 anni, 18 punti a Istanbul Ciam/Cast

ISTANBUL (Turchia), 20 febbraio 2008 - Siena vince una partita fondamentale per centrare il passaggio ai quarti di finale. Lo fa su un campo non facile, dove una settimana prima era caduto il Panathinaikos Atene, campione in carica. Vince 79-76 in casa dell'Efes Pilsen con un'ottima difesa e trovando le triple decisive nei momenti chiave con un grande Bootsy Thornton.

PRIMO TEMPO - L’avvio è lento e dominato dalle difese. Quelle con adattamenti continui e passaggi a zona di David Blatt vengono attaccate male da Siena, con poca pazienza. Il 3/15 al tiro dei tricolori nel primo quarto potrebbe essere già una condanna se i toscani non rimediassero sotto il loro canestro. Anche da quelle parti non si passa, l’Efes tira quasi altrettanto male (4/13) e perde 4 palloni. Così, al 10’ è solo 13-12 con Thornton unico a funzionare in attacco per il Montepaschi, con 7 punti. I problemi per Siena nascono sotto canestro. Prima sono i 218 centimetri dell’ex Arizona Loren Woods a mandarli in crisi, poi i muscoli e la mobilità di Ermal Kuqo, 27enne di origine albanese, che danza sulla linea di fondo e serve preziosi assist a Gonlum o supera spalle a canestro la marcatura dei lunghi senesi. Pianigiani prova a opporsi schierando contemporaneamente Ress e Lavrinovic, ma a quel punto lo sbilanciamento apre spazi sul perimetro. Due triple dell’ex trevigiano Drew Nicholas regalano ai turchi il +11 (30-19 a 2’50" dalla pausa). Rispondono McIntyre (due canestri da tre anche per lui) e Thornton dalla lunetta per il 9-0 che rimette in carreggiata Siena, sotto solo di due alla pausa (30-28).

SECONDO TEMPO - Le percentuali restano da brivido: 7/28 per la Montepaschi (ancor più inquietante il 3/16 da due), 10/25 per l’Efes Pilsen, non esattamente un esercizio di bello stile. Eze in avvio di ripresa infila sei punti che valgono il sorpasso per Siena (34-38 dopo i liberi di Sato per un break che si dilata sino a 19-4). Sono poi le triple di McIntyre e Ilievski a dare più continuità all’attacco dei campioni d’Italia, che continuano però a faticare in area contro Gonlum e Kuqo. I toscani chiudono il terzo periodo con 7/13 dal campo e i risultati si vedono anche in termini di punteggio (44-49). Siena attacca bene la zona di Blatt, soprattutto trovando Eze libero in lunetta, ma dall’altra parte ora Kuqo parte in post alto per giocare il pick and roll o allargarsi per il tiro da tre. Fallisce i primi due ma mette quello del +3 (54-51 a -7’). Si sveglia Scoonie Penn (due triple) e un altro centro dai 6.25 di Kuqo manda l’Efes a +6 (61-55 a -5’ con un parziale di 18-6). Stonerook salva un pallone fondamentale e sul prosieguo dell’azione infila la tripla del -3 (64-61 a -3’30"), tenendo in vita Siena. Che pareggia con il nono centro pesante, stavolta di Thornton a 54" dalla sirena, dopo aver subito il gran finale di Hutson (9 punti nel quarto periodo). Gli errori, sempre da tre, di Kuqo (-30"), Thornton (-9") e Nicholas a tempo quasi scaduto, mandano la gara al supplementare.

SUPPLEMENTARE - La Montepaschi pare far subito suo l'overtime con un 5-0 (Sato e Stonerook), prima di pasticciare (fallo di Thornton sul tiro da tre di Nicholas e palla persa di Stonerook). Così è ancora Penn a siglare il controbreak di 6-0 per il 75-74 a -3’. Ma Siena stringe ancora di più in difesa e trova i liberi di Lavrinovic per il nuovo sorpasso (77-76 a -1’07"). Nicholas forza ancora da tre e Thornton segna il +3 dalla media a -18". I turchi hanno due volte in mano la tripla del pareggio, ma prima Kuqo e poi Nicholas la falliscono. E la Montepaschi torna a casa con due punti pesantissimi in chiave playoff.

Istanbul: Kuqo 20, Hutson 14, Nicholas 12

Siena: Thornton 18, Eze 12, McIntyre 12, Sato 12

Gazzetta.it

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Warriors in volata, Boston ko

Golden State, grazie alle giocate di Ellis nel finale e al canestro decisivo di Davis, batte i Celtics di 2 punti. Garnett cala in chiusura, Belinelli in panchina per tutta la gara

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Ray Allen a canestro: per lui 32 punti, ma non sono bastati. Ap

NEW YORK, 21 febbraio 2008 - Un canestro allo scadere del solito Baron Davis permette ai Warriors di superare i Celtics. Golden State vince 119-117. Il rientro sul parquet di Kevin Garnett non sembra dunque aver portato fortuna a Boston che incassa la sua seconda sconfitta consecutiva con KG nel lineup. Stephen Jackson deve dare forfait a causa di un problema alla caviglia sinistra, Don Nelson così si porta in panchina Marco Belinelli. La brutta notizia per l’azzurro però arriva dal fatto che il coach dei Warriors non regala un’opportunità a Belinelli nemmeno con Jackson al palo. Se Marco non trova minuti in occasioni come queste, allora diventa difficile poter pronosticare qualsiasi sorta di minutaggio fino al termine della stagione. Ma nella Nba tutto può cambiare da un momento all’altro, soprattutto se si è alle dipendenze di un allenatore volubile come Nelson.

RITMO - Golden State, nonostante l’assenza di Jackson, gioca la sua pallacanestro ma Boston non disdegna il ritmo e con un Garnett in crescita riesce a rimanere nella scia dei padroni di casa. Davis a tratti è immarcabile ma Ray Allen, reduce da un eccellente All Star Game, dalla lunga distanza continua a fare male alla difesa dei Warriors. Nell’ultimo quarto il match diventa incandescente. KG va in apnea e Golden State si affida alle giocate di un Monta Ellis ancora una volta decisivo che realizza 12 dei suoi 26 punti proprio nell’ultima frazione. I padroni di casa provano a scappare proprio nel finale ma Paul Pierce realizza sette punti negli ultimi 1’38’’ della gara e con due liberi a sei secondi dalla sirena riprende Golden State. Don Nelson non ha nessun dubbio e affida il pallone al solito Baron Davis. Il leader dei Warriors ripaga la fiducia del tecnico trovando proprio allo scadere, con una conclusione davvero difficile dalla media distanza, il canestro che regala il successo alla squadra di casa.

Golden State: Davis 29 (9/14, 1/6), Ellis 26, Harrington 22, Biedrins 21. Rimbalzi: Biedrins 13, Harrington 12. Assist: Ellis 9.

Boston: R. Allen 32 (5/9, 6/:mrgreen:, Pierce 23, T. Allen 18, Garnett 17. Rimbalzi: Garnett 15. Assist: Rondo, Allen 6.

Gazzetta.it

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Bryant super, Shaq battuto

I Lakers passano a Phoenix grazie ai 41 punti di Kobe ma la prima di O'Neal con i Suns è buona. Esordio amaro per Kidd con Dallas. Toronto vince ma Bargnani è in ombra, Detroit ancora ko

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Ex-compagni: O'Neal (sin.) e Bryant, un saluto prima del via. Afp

NEW YORK, 21 febbraio 2008 – Al termine di una gara che non delude le attese, Kobe Bryant batte Shaquille O’Neal, comunque positivo nel suo debutto con Phoenix. Anche Jason Kidd esordisce con la maglia di Dallas con una sconfitta. I Nets vincono all’overtime e Toronto dà spettacolo contro Orlando. Di nuovo ko Detroit. Bene Cleveland con un’altra tripla doppia di James.

Toronto-Orlando 127-110

Con il netto successo di Toronto, la prestazione stellare di Chris Bosh e gli ottimi Calderon e Delfino, passa in secondo piano la prova negativa di Bargnani. Il Mago non entra affatto in partita e dopo un primo tempo chiuso con 2 punti (1/5), un rimbalzo e due falli nei primi sei minuti di gara, rientra nel terzo quarto in cui sbaglia altri tre tiri e aggiunge un rimbalzo, una palla persa e il terzo fallo. Nel quarto periodo Mitchell preferisce affidarsi agli altri lunghi. I Magic hanno Dwight Howard devastante sotto canestro, ma la difesa non trova risposte allo stratosferico Bosh, ai giochi a due di Calderon e ai tiratori di Toronto. I Raptors vanno a +14 dopo il primo tempo ed a +20 alla fine del terzo quarto che chiudono con un ottimo 63% dal campo. Delfino colpisce da tre (5/:mrgreen: e Calderon lo imita con 2/2 da tre e 8/10 in totale. Ma è Chris Bosh a strabiliare con 40 punti, 14/16 dal cmapo e 11/11 dalla lunetta. Bosh raggiunge l’ex Vince Carter come unici due Raptors a raggiungere quota 40 per quattro volte nella stessa stagione. Le cifre di Andrea Bargnani: 4 punti (1/6 da due, 0/2 da tre e 2/2 tl), 2 rimbalzi, 3 falli e 1 palla persa in 18’36”.

Toronto: Bosh 40 (14/16, 11/11 tl), Delfino 23, Calderon 19, Moon 17. Rimbalzi: Moon 12. Assist: Calderon 13.

Orlando: Howard 37 (13/16), Turkoglu e Lewis 16. Rimbalzi: Howard 15. Assist: Turloglu 9.

Phoenix-L.A. Lakers 124-130

Nonostante il positivo debutto di Shaq, che gioca 28’ (otto in più di quelli previsti da Mike D’Antoni) e realizza 15 punti (6/9) più 8 rimbalzi, i Lakers vanno via da Phoenix con una vittoria che vale doppio grazie a una fantastica gara di Kobe Bryant che trova in Gasol e Odom due grandi collaboratori. I gialloviola pareggiano il record di Phoenix (37/17), ma soprattutto chiudono in vantaggio gli scontri diretti in questa stagione con 3 vittorie e una sconfitta. Il clima da playoff contribuisce al bellissimo spettacolo offerto dai protagonisti. I Lakers prevalgono nella prima parte della gara, poi Phoenix passa a condurre 106-105 a metà dell’ultimo quarto, ma Bryant e compagni tornano alla carica e trovano subito il sorpasso definitivo. Kobe Bryant supera i 40 punti per la novantesima volta in carriera. Solo Wilt Chamberlain e Michael Jordan han fatto meglio di lui.

Phoenix: Stoudemire 37 (13/24), Nash 26. Rimbalzi: Stoudemire 15. Assist: Nash 8.

L.A. Lakers: Bryant 41 (16/25), Gasol 29 (13/19). Rimbalzi: Odom 11. Assist: Bryant e Fisher 3.

New Orleans-Dallas 104-93

Chris Paul con le sue magie dà il benvenuto a Jason Kidd nella Western Conference, e lo fa con un’impressionante prova in cui flirta con la tripla doppia: 31 punti, 11 assist e 9 palle recuperate per CP3. L’esordio di Kidd con la maglia di Dallas non è per nulla esaltante, ma "Mr. Tripla Doppia" era forse un po’ logoro per la settimana travagliata. Intanto Nowitzki è già felice per i passaggi di Kidd dopo un solo allenamento, e le cifre di Kidd possono solo migliorare. Kidd chiude con 8 punti (3/6), 6 rimbalzi, 5 assist, 3 recuperi e ben 6 palle perse, perdendo il duello con Chris Paul, il primo di tanti che Kidd dovrà affrontare ad Ovest dove regnano i playmaker più forti e veloci della Nba.

New Orleans: Paul 31 (11/20), Stojakovic e West 18. Rimbalzi: Chandler 9. Assist: Paul 11.

Dallas: Nowitzki 31 (11/21), Terry 14. Rimbalzi: Nowitzki 8. Assist: Kidd 5.

Indiana-Cleveland 97-106

Con la seconda tripla doppia consecutiva di James (in un back to back in trasferta), i Cavs superano Indiana e portano il record a 30-24. LeBron James totalizza 31 punti, 14 rimbalzi e 12 assist e coach Brown lo "incorona" Mvp della stagione con largo anticipo: "LeBron è l’Mvp quest’anno, Non mi interessa quante partite mancano, è pazzesco, In campo fa ogni cosa".

Indiana: Granger 30 (10/22), Murphy 20. Rimbalzi: Foster 15. Assist: Diener 9.

Cleveland: James 31 (11/22), Hughes 19. Rimbalzi: Ilgauskas 17. Assist: James 12.

Philadelphia-New York 124-84

Durante una gara imbarazzante per i Knikcs che permettono ai Sixers di ottenere una della vittorie più agevoli dell’anno, anche a Philadelphia si alzano i cori anti-Isiah Thomas. I Sixers sorpassno la soglia dei cento punti già nel terzo quarto quando il divario raggiunge i 46 punti.

Philadelphia: Green 21 (9/14), Young 20. Rimbalzi: Dalembert 9. Assist: Miller 10.

New York: Crawford 14, Curry 12. Rimbalzi: Curry e Lee 10. Assist: Jones 7.

New Jersey-Chicago 110-102 (dts)

I Nets inaugurano con un successo sudato l’era post-Kidd spinti dal duo Carter-Jefferson che non si tirano indietro dovendo sostituire in qualche modo la leadership del grande ex. Carter chiude con 33 punti, 9 rimbalzi e 7 assist, mentre Jefferson viene fuori con canestri importanti nel supplementare. Ma è il giovane Marcus Williams la sorpresa della serata, che parte in quintetto perché Devin Harris sta recuperando da un infortunio e ne avrà ancora per un paio di settimane. Williams segna 25 punti e, a parte qualche ingenuità, mette in evidenza sprazzi di talento dopo mesi trascorsi a subire critiche e tanta panchina.

New Jersey: Carter 33 (11/21), M. Williams 25, Jefferson 24. Rimbalzi: Boone 15. Assist: Carter 7.

Chicago: Smith 17 (7/12), Gordon 14. Rimbalzi: Nocioni, Smith e Wallace 9. Assist: Hinrich 6.

Milwaukee-Detroit 103-98

I Bucks costruiscono un vantaggio di 21 punti e nel finale rischiano di buttarlo al vento facendosi rimontare da Detroit. Con il punteggio sul 93-81, Rasheed Wallace segna tre triple, Billups due tiri liberi e i Pistons si ritrovano a -3 a 1’12” dalla sirena. Milwaukee impedisce la beffa non tremando dalla lunetta nel finale. Per Detroit è il secondo passo falso in due giorni.

Milwaukee: Redd 27 (7/11), Mason 16. Rimbalzi: Bogut 14. Assist: Ivey e Bell 4.

Detroit: Billups 34 (9/19), Wallace 21. Rimbalzi: McDyess 14. Assist: Billups e Prince 6.

Sacramento-Atlanta 119-107

Il ritorno dell’ex non porta fortuna a Mike Bibby che perde anche la seconda partita tra le fila di Atlanta. Per i Kings non ci sono grossi problemi a portare a casa il risultato con la coppia Artest-Martin in evidenza. Artest non si fa distrarre dalle voci di mercato e gioca con la solita grinta trascinando Sacramento al successo.

Sacramento: Artest 29 (9/12), Martin 26. Rimbalzi: Miller 13. Assist: Udrih 10.

Atlanta: Childress 18 e Bibby 17. Rimbalzi: Horford 12. Assist: J. Johnson 4.

L.A. Clippers-Memphis 100-86

Undicesima sconfitta consecutiva in trasferta per Memphis, che non ha scampo contro i Clippers data la pessima serata al tiro (36%). Milicic è il peggiore del gruppo con 0/7, mentre nei Clippers si mette in mostra Corey Maggette con 30 punti e 10 rimbalzi.

L.A. Clippers: Maggette 30 (9/17), Thomas 17. Rimbalzi: Maggette 10. Assist: Knight 8.

Memphis: Gay 21 (7/17), Warrick 20. Rimbalzi: Milicic 8. Assist: Navarro 5.

Gazzetta.it

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  • Amministratori

Grandissima vittoria di Los Angeles a Phoenix, si riprende il posto che gli spetta, là in testa alla Western Conference. Azzeccatissimo l'acquisto di Gasol.

Trevi lo sapevi che a Treviso e Bologna (Upim) basta arrivare almeno 9° in regular season per andare in Eurolega l'anno prossimo?

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Grandissima vittoria di Los Angeles a Phoenix, si riprende il posto che gli spetta, là in testa alla Western Conference. Azzeccatissimo l'acquisto di Gasol.

Trevi lo sapevi che a Treviso e Bologna (Upim) basta arrivare almeno 9° in regular season per andare in Eurolega l'anno prossimo?

certissimo che lo so grazie a un contratto che hanno firmato... cmq i lakers si stanno dimostrando squadra anche molto prolifica come punti e se gasol comincia a difendere ancora meglio di adesso e se a bryant gli migliora il dito può puntare al titolo con una squadra che secondo i critici sarebbe arrivata a fatica ai playoff...

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  • Amministratori

No è che ogni tre anni vengono assegnate licenze triennali di partecipazione alla squadra campione d'Italia e a quella messa meglio nel ranking della nazione. Il caso volle che fosse capitato nel 2003-04 quando treviso vinse lo scudetto e la Fortitudo era prima nel ranking.

E' un sistema che per me non ha senso...

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  • Amministratori

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Top 16 - Prima Giornata

Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 18.15

CSKA Moscow - AXA FC Barcelona 72-55

Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 19.15

Efes Pilsen - Montepaschi Siena 76-79 d.t.s.

Lietuvos Rytas - Aris TT Bank 89-74

Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 19.45

Panathinaikos - Partizan Igokea 67-65

Mercoledì 20 Febbraio 2008, ore 20.30

Tau Ceramica - Fenerbahce Ulker 103-84

Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 19.15

Zalgiris Kaunas - Maccabi Elite Tel Aviv 101-82

Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 20.30

Lottomatica Roma - Unicaja 75-67

Giovedì 21 Febbraio 2008, ore 20.45

Real Madrid - Olympiacos 80-70

Girone D

Montepaschi Siena 4

Efes Pilsen 2

Panathinaikos 2

Partizan Igokea 0

Girone E

Tau Ceramica 4

Lietuvos Rytas 2

Fenerbahce Ulker 2

Aris TT Bank 0

Girone F

Real Madrid 4

Zalgiris Kaunas 2

Maccabi Elite Tel Aviv 2

Olympiacos 0

Girone G

CSKA Moscow 4

Lottomatica Roma 2

AXA FC Barcelona 2

Unicaja 0

I playoffs ad oggi

MPS Siena - Lietuvos Rytas

Real Madrid - Lottomatica Roma

Tau Ceramica - Efes Pilsen

CSKA Mosca - Zalgiris Kaunas

22 Febbraio 1958: cade oggi l'anniversario della prima partita in Europa, guardatevi il match report!

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  • Amministratori

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24° Giornata

Sabato 23 Febbraio 2008, ore 20.30

Benetton Treviso - Armani Jeans Milano

Sabato 23 Febbraio 2008, ore 21.00

Premiata Montegranaro - Eldo Napoli 1157973895b_sky-sport-2.gif

Domenica 24 Febbraio 2008, ore 12.00

Solsonica Rieti - Lottomatica Roma 1157973895b_sky-sport-2.gif

Domenica 24 Febbraio 2008, ore 18.15

Cimberio Varese - Angelico Biella

Siviglia Wear Teramo - Tisettanta Cantù

Montepaschi Siena - Legea Scafati

Air Avellino - Upim Bologna

La Fortezza Bologna - Scavolini Spar Pesaro

Domenica 24 Febbraio 2008, ore 21.00

Snaidero Udine - Pierrel Capo d'Orlando 1157973895b_sky-sport-2.gif

Aggiunta la copertura TV così Trevi è contento.

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Roma lascia al palo Scariolo

La Lottomatica vince la guerra di nervi con Malaga e la supera 75-67, trascinata da Jaaber e Ukic. Settimana prossima sfida decisiva con Barcellona

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Roko Ukic, 23 anni, 19 punti per lui contro Malaga. LaPresse

ROMA, 21 febbraio 2008 - In un minigirone a quattro squadre, la seconda gara in calendario, soprattutto dopo aver perso la partita d’esordio, rappresenta il punto di non ritorno. Roma e Malaga, nella medesima condizione, si sono presentate all’appuntamento con un solo verbo a disposizione: vincere. Nella battaglia fisica e nervosa che ne è scaturita, chi ha mollato per prima è stata la squadra di Scariolo, Malaga, con la Lottomatica Roma brava a non scomporsi dopo un inizio balbettante e a vincere con un solido 75-67. Tra l'altro Roma in panchina era guidata dall'assistente Guido Saibene perché coach Repesa ha dovuto dare forfait per l'influenza.

LA PARTITA - Nervosi, contratti e consapevoli dell’importanza della posta in palio, i giocatori all’inizio pensano innanzitutto a non prenderle, e le difese sono dunque protagoniste, con gli attacchi che languono. Sotto canestro, la gara è tutta nel confronto Lorbek-Santiago e dopo nemmeno 30 secondi, l’ala della Lottomatica firma il suo primo fallo. Ukic indica la via alla Lottomatica, ma dall’altra parte del campo, Haislip non ne sbaglia una. Alla fine della prima frazione, Hawkins chiude senza aver tirato una sola volta a canestro: sintomatico. Con l’inizio della seconda frazione le due squadre decidono di pensare con maggiore convinzione agli schemi d’attacco. Scatta dai blocchi Roma che con la coppia Gabini-Stefansson, assesta un parziale di 9-2 che riporta la gara in parità. A metà della seconda frazione si sblocca finalmente David Hawkins: due canestri di fila che mandano per la prima volta Roma avanti di quattro: 28-24. Il terzo fallo di Erazem Lorbek gela il Palalottomatica e coach Saibene al timone della squadra al posto dell’influenzato Repesa, ma nonostante la falla, Roma si arrampica fino al 31-24. Spagnoli attaccati alla serata positiva di Marcus Haislip, che da solo riesce a tenere Roma a vista, fino al canestro che segna la serata. Simone Bagnoli, subentrato a dar fiato e respiro a Lorbek, quando mancano una manciata di secondi alla pausa lunga, si ritrova sulla linea dei tre punti con un'unica soluzione: il tiro. La tripla che segna sulla sirena, manda Roma al riposo sul 39-34 e il toscano in estasi diritto davanti alla telecamera di Sky. Al ritorno in campo salgono in cattedra Jaaber e Ukic: sono loro che danno a Roma i punti che chiudono sempre più Malaga all’angolo. Il giocatore americano è devastante nella sua elasticità e ruba palloni in quantità industriale: alla fine saranno 8. In 30 secondi, Santiago compie il quarto fallo, e Lorbek segna la tripla del 52-44. A quel punto, sotto il profilo mentale, la gara è tutta dalla parte dei romani, che gestiscono l’ultimo quarto con grande concentrazione. Malaga rimane al palo e Roma, dopo il sogno infranto di Mosca, vince e guarda già alla nuova sfida decisiva: il Barcellona di Gianluca Basile.

Lottomatica Roma: Ukic 19, Hawkins 11, Stefansson e Gabini 10.

Unicaja Malaga: Haislip 20, Welsch 12, Kus 11.

Gazzetta.it

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San Antonio si aggrappa

a un super Ginobili

L’argentino crea scompiglio nella difesa avversaria per tutto l’incontro e chiude con 44 punti: suo il canestro della vittoria a 6" dalla sirena. Houston domina Miami, Portland torna al successo dopo cinque k.o.

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Manu Ginobili imprendibile per Al Jefferson e Corey Brewer. Reuters

NEW YORK, 22 febbraio 2008 – Houston domina Miami, e San Antonio soffre contro Minnesota, ma si salva con un immenso Ginobili (44 punti). Portland torna al successo dopo cinque sconfitte contro Seattle.

Houston-Miami 112-100

Verdetto scontato nella sfida tra Miami, squadra con il peggior record della lega e Houston, reduce da dieci successi consecutivi, che diventanto undici dopo aver sconfitto Wade e compagni. Il primo tempo è una passeggiata per i Rockets che hanno troppa libertà in attacco e puniscono le lacune degli avversari con le triple di Alston, il talento di McGrady e il solito Yao Ming vicino a canestro. Houston chiude il primo quarto 41-26. Nel terzo quarto, gli Heat riducono due volte il distacco a 8 lunghezze aumentando l’intensità difensiva, ma Houston mantiene il controllo della gara. Miami si rifa di nuovo sotto all’inizio dell’ultimo quarto (83-91) senza riuscire a completare la rimonta. Oltre agli ottimi McGrady, Yao e Alston, i Rockets hanno un grande contributo dalla riserva Carl Landry che realizza 19 punti (11 nell’ultimo quarto) con 7/9 al tiro.

Houston: McGrady 23 (8/19), Yao 21 (10/11). Rimbalzi: Scola 10. Assist; Alston 11.

Miami: Wade 33 (13/21), Marion 18. Rimbalzi: Marion 10. Assist: Wade 11.

Minnesota-San Antonio 99-100

San Antonio rischia la sconfitta a Minnesota, ma si salva grazie a un monumentale Ginobili, autore di una fantastica prova con 16 punti nel quarto periodo e il canestro del sorpasso in jumper a 6” dalla sirena.

L’argentino crea scompiglio nella difesa avversaria per tutto l’incontro e dopo aver segnato 26 punti nel primo tempo con 6/7 nelle triple, continua a essere una spina nel fianco per Minnesota e chiude con 44 punti. La gara è giocata sul filo dell’equilibrio e all’intervallo le squadre sono in perfetta parità (53-53). Minnesota lotta senza timori reverenziali contro i campioni che ritrovano Tony Parker (18 minuti in campo e 8 punti per il francese) e Al Jefferson è protagonista di un bel duello con Tim Duncan. Nell’ultimo minuto, Jefferson segna 5 punti marcato da Duncan e con un gioco da tre punti (canestro e fallo di Duncan) illude i Wolves che vanno in testa (99-98) a 39” dalla fine. San Antonio sembra in difficoltà e perde due palloni fondamentali in attacco nell’ultimo minuto, ma Ginobili, giocatore designato per il tiro decisivo, salva la baracca con un canestro di grande classe nell’ultimo possesso per gli Spurs. Minnesota è sfortunata nell’azione seguente con la tripla allo scadere di Telfair, ben trovato da Foye, che non centra la retina.

Minnesota: Jefferson 28 (11/19), Telfair e McCants 15. Rimbalzi: Smith 6. Assist: Foye 7.

San Antonio: Ginobili 44 (13/18, 11/12 tl), Duncan 24 (8/16), Finley 13. Rimbalzi: Duncan 14. Assist: Duncan 7.

Portland-Seattle 92-88

I Blazers interrompono una striscia perdente di cinque gare liquidando Seattle nel finale di gara. I migliori in campo per Portland sono risultati Brandon Roy, che oltre a 19 punti cattura 14 rimbalzi (career high), e Aldridge con 18 punti, 12 rimbalzi e 5 stoppate. Seattle, che insegue 67-70 dopo il terzo quarto, si riporta a -3 con Collison a 30” dalla fine, ma un tiro libero di Aldridge e due di Jarret Jack assicurano il successo ai padroni di casa.

Portland: Outlaw e Roy 19. Rimbalzi: Roy 14. Assist: Jack 6.

Seattle: Durant 20, Watson 15. Rimbalzi: Collison 14. Assist: Watson 9.

Gazzetta.it

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agli sgoccioli del cadere del termine degli scambi cè grande movimento tra bulls, cavs e sonics:

da Chicago a Cleveland: Ben Wallace, Joe Smith

da Cleveland a Chicago: Larry Hughes, Drew Gooden, Cedric Simmons, Shannon Brown

da Seattle a Cleveland: Wally Szczerbiak, Delonte West

da Cleveland a Seattle: Ira Newble, Donyell Marshall

da Chicago a Seattle: Adrian Griffin

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