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Nba e dintorni...


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Cavs scatenati: arrivano

anche Wallace e Smith

Si chiude con il botto il mercato Nba: da Chicago è attesa anche una seconda scelta al draft del 2009, mentre da Seattle sono stati prelevati Wally Szczerbiak e Delonte West. Ai Bulls Drew Gooden, Larry Hughes, Shannon Brown e Cedric Simmons, ai Supersonics Donyell Marshall, Ira Newble e Adrian Griffin

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Ben Wallace contro New Orleans. Ap

NEW YORK, 22 febbraio 2008 - Si chiude con il botto il mercato Nba. Proprio quando un po’ tutti erano convinti che alla fine non sarebbe successo nulla di clamoroso, Danny Ferry, il General Manager dei Cavaliers e’ riuscito a orchestrare una trade molto coraggiosa che ha regalato a LeBron James un paio di giocatori in grado di far fare il salto di qualità ai Cavaliers. Così, dopo tanti scippi da parte della Western Conference alla fine anche una squadra dell’Est si rinforza. I Cavaliers, infatti, hanno messo in piedi un’operazione di mercato con due diverse squadre, i Bulls e i Sonics. I Cavs ricevono da Chicago un difensore eccellente come Ben Wallace, reduce però da un periodo particolarmente negativo, Joe Smith e una seconda scelta al draft del 2009, mentre da Seattle arriveranno Wally Szczerbiak e Delonte West. I Bulls in cambio ottengono da Cleveland Drew Gooden, Larry Hughes, Shannon Brown e Cedric Simmons mentre Seattle si assicura gli ex Cavs Donyell Marshall e Ira Newble e l’ex Bulls Adrian Griffin.

GIRO DI VALZER - Un giro di giocatori abbastanza complicato ma che rafforza senza dubbio le ambizioni dei Cavaliers. “Non penso che con la squadra che avevamo prima potevamo puntare al titolo – confessa Ferry – sicuramente questa e’ una scommessa ma sono convinto che i fatti mi daranno ragione. Ben Wallace in particolare porterà in dote quella fisicità sotto canestro di cui abbiamo disperatamente bisogno.” A Chicago Wallace però non ha lasciato un gran bel ricordo e dopo aver firmato un sontuoso contratto (un quadriennale da 60 milioni) da free agent nell’estate del 2006, ha decisamente deluso le aspettative. “Sono molto sorpreso per questa nostra prima parte di stagione – dice il GM dei Bulls John Paxon – adesso cambiamo pagina con la convinzione di aver migliorato il nostro club.”

SI MUOVE NEW ORLEANS - Anche la squadra con il miglior record della Western Conference, New Orleans, non e’ rimasta a guardare e si e’ assicurata due giocatori solidi come Bonzi Wells e Mike James cedendo ai Rockets Bobby Jackson, Adam Haluska e una seconda scelta al draft del 2008. Nella trattativa si è inserita anche Memphis che ha strappato l’ex Montegranaro Marcus Vinicius da New Orleans e i diritti Nba su Malick Badiane. Bryan Colangelo, invece, senza fare troppo rumore è riuscito a rinforzare la frontline dei suoi Raptors strappando ai Pistons lo sloveno Primoz Brezec in cambio di Juam Dixon. Ha cambiato maglia proprio al fotofinish anche Gerald Green che è finito a Houston, Minnesota, in cambio si è assicurata Kirk Snyder e una seconda scelta al draft del 2010.

Gazzetta.it

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Il Mago delude a New York

Golden State rallenta

Crawford e Randolph battono Toronto al Madison Square Garden (103-99); Bargnani in campo 14' (con 5 punti). Atlanta rompe la striscia di sei k.o. in fila e schianta i Warriors. Per Belinelli solo panchina

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Quentin Richardson, 27 anni, difende su Carlos Delfino. Reuters

NEW YORK (Stati Uniti), 23 Febbraio 2008 - Toronto cade al Madison Square Garden mentre Golden State si fa superare da Atlanta.

New York-Toronto 103-99

I Knicks, reduci dall’imbarazzante sconfitta rimediata mercoledì a Philadelphia, si riscattano superando Toronto grazie alla caldissima mano del miglior Jamal Crawford della stagione. Al Madison Square Garden delude Andrea Bargnani il quale per le discutibili scelte di coach Mitchell rimane sul parquet solamente 14’ e chiude con cinque punti (0/2 da due, 1/3 da tre e 2/2 ai liberi). L’azzurro si vede fischiare contro due falli evitabilissimi nei primi cinque minuti del match e torna in panchina, poi riappare nel secondo quarto e resta sul parquet anche per i primi cinque minuti del terzo periodo, fino a quando Sam Mitchell decide di toglierlo per tentare la carta del quintetto basso. La mossa non convince più di tanto ma Mitchell non ritorna sui suoi passi e lascia Bargnani in panchina per il resto del match. I Knicks iniziano la gara con la stessa intensità mostrata a Philadelphia e segnano 12 punti nel primo quarto. Poi però nel secondo periodo Crawford suona la carica e il Madison Square Garden si accende. New York concede molto in difesa ma perlomeno trova il canestro con regolarità e torna in partita, grazie anche alla produzione sotto canestro di un ottimo Zach Randolph. La squadra di casa prova a scappare via nel terzo quarto, arrivando anche al vantaggio in doppia cifra. L’ex bolognese Carlos Delfino però è ispirato e i Raptors nei minuti finali riescono a spaventare i Knicks arrivando anche al meno due a un minuto dalla sirena. Ma un canestro un po' fortunoso di Randolph e i liberi di Nate Robinson permettono alla truppa di Isiah Thomas di portare a casa il successo. Il nuovo acquisto Primoz Brezec, dopo aver superato le visite mediche in mattinata a Toronto, raggiunge i suoi nuovi compagni al Madison Square Garden ma non viene inserito nella lista dei 12 da coach Mitchell.

New York: Crawford 43 (9/13, 6/16), Randolph 26. Rimbalzi: Randolph 15, Lee 13. Assist: Crawford 5.

Toronto: Bosh 23 (9/14, 0/1), Delfino, Parker 18, Moon 16, Calderon 15. Rimbalzi: Moon, Bosh 8. Assist: Calderon 6.

Golden State-Atlanta 110-117

Prestazione di grande carattere degli Hawks che non inseguono mai, tengono a bada le velleità di rimonta dei Warriors nel secondo tempo e centrano il successo a Oakland. Atlanta così si mette alle spalle la striscia di sei sconfitte consecutive. Don Nelson deve fare a meno di due titolari fondamentali come Stephen Jackson, la cui caviglia non è ancora guarita e Andris Biedrins, il quale rimarrà fuori per un paio di settimane dopo essere stato operato di appendicectomia. Marco Belinelli va a referto ma tanto per cambiare non si toglie mai la tuta e rimane seduto in panchina per tutto il match. Magistrale il primo tempo degli ospiti. Il nuovo acquisto Mike Bibby detta benissimo i tempi e Joe Johnson crea costanti problemi alla difesa di Golden State. Atlanta prima del riposo segna la bellezza di 68 punti e all’inizio del terzo quarto arriva anche al +23. Ma i Warriors non si arrendono. Baron Davis e Monta Ellis iniziano a trovare ritmo in attacco e Golden State, nonostante la serata poco brillante di Al Harrington, sembra in grado di mettere in piedi la clamorosa rimonta. I padroni di casa, infatti, arrivano al –5 (94-89) ma proprio quando la truppa di Don Nelson fa sentire il fiato sul collo agli Hawks, Atlanta, guidata dal solito Johnson, cambia ritmo e riprende saldamente in mano le redini del match. Gli ospiti, che ricevono 18 punti fondamentali da Salim Stoudamire, difendono il vantaggio nell’ultimo quarto e riescono così a fare lo sgambetto ai Warriors.

Golden State: Davis 35 (10/17, 4/10), Ellis 26. Rimbalzi: Wright 8. Assist: Davis 7.

Atlanta: Johnson 27 (7/18, 3/4), Stoudamire 18, Smith, Bibby 17. Rimbalzi: Williams 14. Assist: Johnson 8.

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Celtics k.o. a Phoenix

LeBron non sbaglia mai

La difesa dei Suns tiene i Celtics a 77 punti. Cleveland vince in volata sui Wizards grazie a due liberi di King James. Charlotte: che spavento per Gerard Wallace

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LeBron James, 23 anni, viaggia a 30,2 punti di media. Reuters

NEW YORK (Stati Uniti), 23 febbraio 2008 – Houston e Phoenix si aggiudicano i due confronti più interessanti della giornata contro New Orleans e Boston. Due tiri liberi di LeBron James consegnano la vittoria a Cleveland contro Washington. Ok Detroit, Dallas e Orlando. Cade Denver a Chicago.

New Orleans-Houston 80-100

La squadra più calda della Nba non si ferma nemmeno sul campo di New Orleans, dove allunga la striscia vincente a 11 gare grazie al duo McGrady-Yao Ming, trascinatori dei Rockets con 34 e 28 punti rispettivamente. T-Mac delizia la platea con numeri spettacolari e Houston si ritrova presto con un buon margine di vantaggio che mantiene per il resto del match. Gli Hornets pagano la serata no delle guardie Stojakovic (3/10), Peterson (1/5) e Pargo (1/9). Houston continua la sua marcia di risalita nella classifica dell’Est e ora occupa la settima posizione (35-20).

New Orleans: West 20 (7/17), Paul 14. Rimbalzi: West 10. Assist: Paul 11.

Houston: McGrady 34 (15/24), Yao 28 (12/21). Rimbalzi: Yao 14. Assist: Alston 11.

Phoenix-Boston 85-77

La difesa dei Suns, che non è mai stata il punto di forza dei ragazzi di D’Antoni, tiene Boston a 77 punti, il minimo stagionale per Garnett e compagni. Phoenix conquista così un’importante successo portandosi a ridosso di New Orleans che si trova in cima al ranking della Western Conference. Pierce e Allen sono in serata no e chiudono con 5/25 al tiro, Boston tira con il 38% dal campo. Phoenix non va al di là del 42% e perde ben 24 palloni, ma anche Boston ne perde 20. La differenza è data dai rimbalzi, 50-32 per i Suns, con Shaq che ne cattura 14 e Grant Hill 13. I Suns terminano il primo quarto avanti 24-13, rendendo più semplice il confronto. Shaq gioca 26’ e segna 4 punti (1/5).

Phoenix: Stoudemire 28 (10/23), Nash 18. Rimbalzi: O’Neal 14. Assist: Nash 5.

Boston: Garnett 19 (8/17), Rondo 12. Rimbalzi: Pierce e Perkins 6. Assist: Garnett 4.

Orlando-Philadelphia 115-99

I Magic vincono comodamente contro i Sixers grazie alla mano torrida degli esterni e ad Howard che domina sotto i tabelloni totalizzando 24 punti e 18 rimbalzi. Con un perfetto 5/5 da tre di Nelson e 7/11 sempre da tre di Turkoglu, Orlando prende presto il largo e solo nei minuti finali Philadelphia si riavvicina a -6 con Iguodala. I padroni di casa rispondono con un parziale di 7-2 che chiude il match.

Orlando: Turkoglu 21 (9/17), Howard 24. Rimbalzi: Howard 18. Assist: Turkoglu 7.

Philadelphia: Iguodala 25 (101/19), Miller 25 (8/15). Rimbalzi: Dalembert 11. Assist: Miller 6.

Cleveland-Washington 90-89

Tanto per cambiare, King James è l’eroe della partita e con 2/2 dalla lunetta a 7,8" dal fischio finale porta Cleveland in vantaggio definitivamente. James sfiora la tripla doppia e fa la differenza a favore dei Cavs, che non possono disporre dei nuovi acquisti Wallace, Smith, Szczerbiak e West.

Cleveland: James 33 (11/20), Jones 27. Rimbalzi: James 15. Assist: James 8.

Washington: Songaila 19, Jamison 16. Rimbalzi: Jamison 9. Assist: Daniels 8.

Memphis-Dallas 83-98

I 27 punti di Dirk Nowitzki e i 15 assist di Jason Kidd guidano Dallas al successo a Memphis. I Mavs hanno vita facile contro gli inesperti Grizzlies, vanno sopra di oltre dieci punti nel primo quarto, si portano a +20 alla fine del primo tempo e nel secondo toccano il +26. Un parziale di 15-2 per Memphis accorcia le distanze fino a -10, ma Dallas chiude in scioltezza l’incontro.

Memphis: Gay 18 (5/15), Warrick 15. Rimbalzi: Warrick 9. Assist: Conley 4.

Dallas: Nowitzki 27 (8/9), Terry 22, Howard 20. Rimbalzi: Dampier 8. Assist: Kidd 15.

Indiana- New Jersey 113-103

Dopo tre sconfitte, i Pacers tornano al successo cambiando il volto alla partita nel terzo quarto. Mike Dunleavy va a nozze contro la difesa dei Nets che non copre adeguatamente il perimetro. Dopo il primo tempo Indiana è sopra di un solo punto, ma nel terzo periodo ne segna 35 e va avanti 85-72. New Jersey mostra problemi anche in attacco con i nuovi acquisti ancora da inserire, e attende di avere Devin Harris per poter rendere l’attacco più fluido. Marcus Williams, inesistente in difesa, concede a Diener 19 punti.

Indiana: Dunleavy 34 (11/20), Diener 19. Rimbalzi: Foster 14. Assist: Diener 6.

New Jersey: Jefferson 34 (12/21), Nachbar 22. Rimbalzi: Carter 6. Assist: Carter 8.

Chicago-Denver 135-121

Con lo sforzo offensivo migliore dell’anno i Bulls, trascinanti da Ben Gordon, liquidano Denver in una gara divertente che nell’ultimo quarto diventa un festival delle triple. Non basta a Denver il career high di Smith, che infila 7 triple nel quarto periodo, per vincere la gara perché Chicago segna oltre 30 punti in ogni quarto di gioco arrivando a condurre di 23 lunghezze nel terzo quarto.

Chicago: Gordon 37 (12/18), Nocioni 21. Rimbalzi: Thomas 21. Assist: Hinrich 14.

Denver: Smith 43 (15/25), Iverson 29 (10/17), Anthony 22. Rimbalzi: Camby 11. Assist: Iverson 9.

Detroit-Milwaukee 127-120

Detroit ritorna alla normalità dopo la "sbornia" dell’All Star Game, e reagisce agli ultimi due k.o. infierendo sui Bucks. Con la regia ispirata di Billups e un’ottima distribuzione dei tiri, sei giocatori finiscono in doppia cifra e nel garbage time c’è anche l’esordio del neo arrivato da Toronto Juan Dixon.

Detroit: Billups 21, Wallace 17. Rimbalzi: McDyess 7. Assist: Billups 12.

Milwaukee: Redd e Villanueva 18. Rimbalzi: Yi 6. Assist: Williams 5.

Charlotte-Sacramento 115-116 (dts)

Un serio incidente a Gerald Wallace nel terzo quarto fa perdere conoscenza all’esplosiva ala dei Bobcats che dopo dieci minuti a terra viene portato via in barella. Wallace si riprende dopo un po' e viene rilasciato dall’ospedale in tarda serata, ma di sicuro salterà la trasferta a Washington. L’incidente è provocato da una gomitata involontaria di Moore sul naso di Wallace. La gara prosegue con le squadre in parità dopo 48’ e nel supplementare decide un canestro di Ron Artest.

Charlotte: Richardson 29 (11/20), Felton 17. Rimbalzi: Okafor 7. Assist: Felton 10.

Sacramento: Garcia 23 98/12), Miller 22, Artest 20. Rimbalzi: Miller 14. Assist: Udrih 6.

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Ncaa: Tennessee è perfetta

Memphis scalzata dai rivali

La gara più importante nella stagione di college, vede i Volunteers aggiudicarsi la sfida con i rivali di sempre a cui scippano anche il primo posto nel ranking. E coach Calipari deve dire addio al sogno di una stagione perfetta

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Lo sconforto sulla panchina di Memphis: addio stagione perfetta. Reuters

NEW YORK, 24 febbraio 2008 - L’hanno definita la partita del secolo, esagerando un po'. Di sicuro il match tra Memphis e Tennessee verrà ricordata come la gara più importante di regular season di college basketball mai giocata nello stato del Tennessee. Troppe le variabili che hanno contribuito a fare del match un vero evento indimenticabile, ma primo fra tutto il fascino di una sfida che vedeva l’imbattuta leader del ranking nazionale, Memphis, sfidare tra le mura amiche i rivali di sempre, i Volunteers di Tennessee, al secondo posto del ranking. Alla fine però a vincere sono gli ospiti, 66-62 il punteggio, che non solo rovinano i piani del coach di Memphis John Calipari, il quale a una stagione “perfetta” (non succede nel college basketball dal 1976, quando gli Hoosiers di Bobby Knight vinsero il titolo Ncaa senza nemmeno una sconfitta) credeva davvero, ma scalzano i solidissimi Tigers dalla vetta del ranking Ncaa.

LA PARTITA - Un match intenso, anche se non particolarmente spettacolare, incerto fino alla fine e deciso proprio nel finale da un canestro di Tyler Smith. Il lungo di Tennessee, infatti, riporta i Vols in vantaggio a 26’’ dalla sirena con un canestro dalla zona pitturata. Poi la stella di Tennessee Chris Lofton riscatta una gara mediocre (solo 7 punti a referto) realizzando i liberi che mettono ko i padroni di casa. Un match da sogno per uno Stato, il Tennessee appunto, famoso soprattutto per il college football. Ma al FedEx Forum di Memphis i fortunati che sono riusciti ad acquistare un biglietto, i bagarini hanno fatto affari d’oro vendendo tagliando anche per 10.000 dollari, prezzi da Super Bowl, hanno assistito a una gara davvero storica alla quale hanno presenziato anche i fratelli Manning (Peyton si e’ laureato proprio a Tennessee) e la vedova del “Re di Memphis”, Elvis naturalmente, Priscilla Presley. Memphis voleva il successo a tutti i costi per mantenere vivo il sogno della stagione perfetta. Calipari, in effetti, può contare su una squadra incredibilmente talentuosa che gioca un basket sbarazzino che esalta le qualità di guardie atletiche come Chris Douglas-Roberts e soprattutto del freshman (e sicuro Lottery Pick al prossimo draft Nba) Derrick Rose. Ma i Vols del tecnico Bruce Pearl non si lasciano intimidire dal caldissimo pubblico del FedEx Forum, dominano al rimbalzo e difendono con grande aggressività. Nei momenti caldi della gara, poi, Tyler Smith e JP Prince si fanno trovare pronti. I Vols vincono e per la prima volta nella loro storia conquistano la prima posizione del ranking Ncaa. Un tributo allo straordinario lavoro di coach Pearl che ha trasformato un ateneo famoso per il football e il basket femminile, in un programma modello per tutta la pallacanestro collegiale. “Posso solo dire – commenta un euforico Pearl al termine del match – che è stata una serata straordinaria per lo stato del Tennessee e per tutto il college basketball”.

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Colpi di Milano e Napoli

a Treviso e Montegranaro

Negli anticipi della 24ª giornata nette vittorie in trasferta per l'Armani (grande Gallinari) ed Eldo (devastante Jones). All'uscita alcuni tifosi Benetton bloccano l'auto di Lucas. In suo soccorso intervengono Bonsu ed Austin

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Danilo Gallinari, 19 anni, 17,4 punti di media in stagione. Ciam-Cast

MILANO, 23 febbraio 2008 - Colpi di Milano e Napoli a Treviso e Montegranaro nei due anticipi della 24ª giornata di A.

Benetton Treviso–Armani Jeans Milano 73-98

Basta poco a Milano per avere ragione di una Benetton piccolissima, entrata in una crisi che sembra ormai irreversibile. Treviso regge soltanto un quarto, cioè fino a che Chalmers e Gaines hanno la capacità di tenere in piedi (offensivamente) la baracca. L’Armani prima spinge pazientemente sotto canestro con i muscoli di Watson, che approfitta della scarsa attitudine alla difesa di Mario Austin (contestatissimo dal pubblico trevigiano); poi comincia a bombardare con gli esterni. E così il primo quarto si chiude già 26-31, ma il divario si allarga rapidamente. Anche perché la Benetton fatica a trovare alternative in attacco a Gaines e Chalmers, mentre dalla sponda meneghina segnano tutti: il Gallo (memorabili due sue schiacciate in faccia a Gigli, la seconda con il fallo), Booker e Vukcevic fanno a gara nel bucare la retina avversaria. E non trovano grosse difficoltà, perché il più delle volte sono liberissimi. Bravi, ma non era difficile contro questa Benetton, uscita giustamente tra i fischi e le ingiurie del pubblico. Ingiustificabile, invece, l'aggressione di alcuni tifosi agitati al termine della riunione in spogliatoio tra giocatori e coach Mahmuti. John Lucas in auto assieme alla moglie e alla bimba piccola è stato bloccato dai tifosi che hanno iniziato a prendersela con la vettura. Il giocatore sceso dalla macchina ha avuto un acceso diverbio con i tifosi. In suo aiuto è intervenuto Bonsu assieme ad Austin e sono iniziati gli spintoni con gli ultras. Prima che la situazione degenerasse è intervenuta la polizia che ha bloccato due tifosi.

Treviso: Chalmers 19, Mordente 18, Gaines 17, Atsur 5

Milano: Gallinari 18, Watson 16, Katelynas 16, Vukcevic 15

Premiata Montegranaro-Eldo Napoli 72-85

Vince l'Eldo Napoli, con merito. Bucchi indovina tutte le mosse, centellina al meglio i suoi uomini e così Napoli coglie l'impresa in un palasport difficile. Un monumentale Rocca e l'ottima intesa di squadra, unitamente alla precisione dal perimetro (devastanti Jones e Blums), permettono ai campani, giunti nelle Marche con al seguito un centinaio di tifosi, di festeggiare un successo importante, conquistato dove tutte le migliori hanno fallito. Premiata giù di corda, imprecisa, sostenuta come sempre da un palasport gremito. Ma stavolta il cuore non basta. Gara non bella tecnicamente (molti errori da ambo le parti) ma intensa. All'inizio è solo Eldo: un "doppio" Rocca porta Napoli sullo 0-4. Saga dei tiri sbagliati: le squadre non arrivano al 50%. L'ingresso di Vitali dà verve ai locali, ora più ordinati. Proprio Vitali lima il gap (7-11), prima che sia Jobey Thomas a centrare la retina dai 6.25 (14-17). La guardia Usa sigla la parità (19-19), Minard e Garris allungano (25-19). Napoli, ora a zona 2-3, reagisce: Rocca tiene bene in difesa e va a canestro con facilità; Flamini è concreto dalla media distanza. A metà gara il tabellone segna 36-31. Nel terzo parziale si assiste alla sfida a distanza dal perimetro. Fin quando Jobey Thomas risponde ai tiratori ospiti (Jones, Jamel Thomas e Blums su tutti) Montegranaro regge, poi i marchigiani smarriscono lucidità e precisione, nonostante i continui cambi (di uomini e di difese) di Finelli, e allora l'Eldo dilaga. Rocca sigla il +10 al 27' (47-57); poi ci pensano Rocca (il migliore) e Jones allo scadere di frazione a scavare il solco decisivo di ben 16 punti (49-65). Montegranaro prova a scrollarsi di dosso ansie e paure, ma in difesa le maglie sono troppo larghe e spesso Garris e soci cozzano contro la linea Maginot difensiva dei campani. Al 32' il divario è di 21 lunghezze (49-71). Prova a reagire Minard (55-70), si tratta di un fuoco di paglia. L'Eldo continua a martellare senza requie da ogni angolo della lunetta e alla Premiata non resta che inchinarsi.

Montegranaro: Jobey Thomas 20, Minard 16, Amoroso 10

Napoli: Jones 21, Jamel Thomas 19, Rocca 19

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Ginobili più Duncan

Gli Spurs non si fermano

I campioni Nba battono gli Hornets e li raggiungono in testa dalla Southwest Division con 65 punti della coppia d'assi texana. Miami a picco: 25 sconfitte nelle ultime 26 gare

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Tyson Chandler, Morris Peterson e Chris Paul braccano Manu Ginobili. Ap

NEW YORK (Stati Uniti), 24 febbraio 2008 – San Antonio batte e raggiunge New Orleans in classifica con la coppia Ginobili-Duncan. Successo in trasferta per i Sixers sul campo di Miami. Vincono in casa Washington, New Jersey, Utah e Milwaukee. Va ai Lakers il derby della città degli angeli.

San Antonio-New Orleans 98-89

Ancora una volta la coppia delle meraviglie Ginobili-Duncan trascina San Antonio a un successo significativo che pareggia il record di New Orleans (37-17), con cui lotta per il dominio nella Southwest Division. Un fenomenale Manu Ginobili conosce l’importanza della sfida e fa di tutto per non farsi sfuggire l’occasione: per Manu ci sono 30 punti (4/8 da tre e 6/6 nei liberi), 6 rimbalzi e il record in carriera di 12 assist. Sotto di 17 con 1'26" da giocare nel terzo quarto, gli Hornets compiono un parziale di 19-2 con Paul e Pargo protagonisti fino a pareggiare 78-78. Gli Spurs reagiscono e con due fondamentali triple di Bowen e Ginobili tornano a +10 non rischiando più nulla negli ultimi due minuti.

San Antonio: Ginobili 30 (10/18), Duncan 25. Rimbalzi: Duncan 11. Assist: Ginobili 12.

New Orleans: Paul 27 (11/23), West 16. Rimbalzi: Chandler 10. Assist: Paul e West 4.

L.A. Clippers-L.A. Lakers 95-113

Convincono sempre di più i Lakers del duo Bryant-Gasol che con la settima vittoria consecutiva raggiungono Phoenix in testa alla Western Conference. L’assenza di Cassel e Kaman facilita ulteriormente il compito dei Lakers che dominano nel secondo tempo in cui allungano fino al +22. Bryant chiude con 17 punti e 5/11 al tiro, mentre continua il momento positivo di Lamar Odom che indica nell’arrivo di Pau Gasol il motivo della crescita del suo rendimento: "Con Gasol al fianco, per me si sono aperti tanti spazi in attacco, che cerco di sfruttare infilandomi nei buchi della difesa. Mi ha anche fatto molto bene la pausa dell’All Star Game, in cui ho potuto riposare per la prima volta in due anni".

L.A. Clippers: Maggette 23 (8/16), Thomas 20. Rimbalzi: Powell 8. Assist: Knight 5.

L.A. Lakers: Gasol 23 (7/12), Odom 20. Rimbalzi: Odom 10. Assist: Bryant 7.

Miami-Philadelphia 96-101 (dts)

Ormai Miami non sa più come si fa a vincere e dopo un overtime trova la sconfitta numero 25 nelle ultime 26 gare. Jason Williams ha la chance di mandare tutti a casa nel finale dei tempi regolamentari, ma sbaglia la tripla decisiva. Miami segna i primi 5 punti dell’overtime e va avanti 96-91. I Sixers rispondono con 10 punti consecutivi che chiudono il match in loro favore. Per Shawn Marion soltanto 5 tiri e 4 punti in 40'. Iguodala è il migliore dei Sixers con 24 punti e 12 rimbalzi.

Miami: Wade 33 (11/23), Banks 17. Rimbalzi: Haslem 9. Assist: Wade e Williams 5.

Philadelphia: Iguodala e Miller 24. Rimbalzi: Iguodala 12. Assist: Miller 9.

Washington-Charlotte 110-95

Con la squadra sempre decimata dagli infortuni, Washington ottiene la seconda vittoria nelle ultime dodici gare guidata da Antawn Jamison. Nel finale del terzo quarto, con il punteggio sul 70-69, i Wizards prendono un buon margine grazie a un parziale di 14-2 e 5 punti di Oleksiy Pecherov. I Wizards non sanno ancora quando riavranno sia Butler che Arenas, il quale dopo aver dichiarato di voler essere pronto per il 2 marzo ora ha fatto marcia indietro, dicendo che ci vorrà più tempo. I Bobcats dovranno fare a meno di Wallace almeno per le prossime due settimane.

Washington: Jamison 22 (10/20), Stevenson 20. Rimbalzi: Jamison 9. Assist: Jamison e Haywood 5.

Charlotte: Richardson 25 (10/17), Okafor 17. Rimbalzi: Okafor 13. Assist: Felton 9.

New Jersey-Indiana 102-91

Grazie a una grande prestazione del duo Carter-Jefferson, i Nets si rifanno nella rivincita in back to back contro Indiana. Carter segna 18 punti nel primo tempo e Jefferson si scatena nel terzo quarto in cui mette a segno 16 punti, finendo la partita con il suo record stagionale di 36. Incoraggiante anche la prova in regia di Marcus Williams con un career high di 13 assist, tra cui perfetti passaggi lob per le schiacciate di Jefferson e Boone. Con 5/5 di RJ all’inizio del secondo tempo, New Jersey conduce 64-51 e non si fa più raggiungere dai Pacers. Boone chiude con 19 punti e 13 rimbalzi. Indiana è nulla a rimbalzo dove soccombe 33-57.

New Jersey: Jefferson 36 (12/21), Carter 24. Rimbalzi: Boone 13. Assist: Williams 13.

Indiana: Granger 29 (11/22), Dunleavy 19. Rimbalzi: Murphy 5. Assist: Granger 5.

Milwaukee-Denver 115-109

Dopo un’incredibile rimonta dei Bucks, sprofondata a -23 durante il primo tempo, Denver lascia Milaukee con l’amaro in bocca. Michael Redd chiude con il massimo stagionale di 42 punti ed è infallibile dalla lunetta negli ultimi 73 secondi con 5/5. Denver si fa risucchiare il vantaggio gradualmente dopo aver chiuso il secondo quarto a +14. I Bucks passano in vetta 100-99 a 3'35" dalla fine con una tripla di Charlie Bell. A 1'19" è parità tra le due squadre (104-104) e i Bucks conquistano il successo con la precisione nel tiri liberi.

Milwaukee: Redd 42 (14/28), Williams 26. Rimbalzi: Bogut 20. Assist: Williams 7.

Denver: Iverson 26 (8/20) Anthony 25 (9/17), Smith 20. Rimbalzi: Martin 14. Assist: Iverson 5.

Utah-Atlanta 100-94

Gli Hawks cadono sul campo di Utah che conquista la 14ª vittoria casalinga di fila. Con Kyle Korver perfetto dalla lunetta (6/6) negli ultimi 20 secondi, Utah si aggiudica l’incontro che conduceva di 16 punti nell’ultimo quarto per poi subire 13 punti consecutivi di Atlanta (82-79). I Jazz si ricompongono e teminano positivamente la gara con sette giocatori in doppia cifra.

Utah: Boozer 21 (10/19), Korver 12. Rimbalzi: Boozer 12. Assist; Williams 6.

Atlanta: Smith 30 (13/16), Bibby 18. Rimbalzi: Smith 13. Assist: Bibby 9.

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Rieti fa la festa a Roma

La Solsonica sale in classifica battendo la Lottomatica 69-61. Nel finale l'attacco decisivo con le triple di Videnov dopo un'ingenuità di Jaaber

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Lorbek a rimbalzo: giornata storta per lo sloveno (8 punti). Ciam/Cast

RIETI, 24 febbraio 2008 - Finley contro Jaaber? E' una sfida che non decolla e che toglie il fiato alle panchine di Rieti e Roma, quando nell'ultimo periodo, prima l'uno e poi l'altro fanno di tutto per complicare il finale punto a punto di una gara che la Sebastiani fa sua a due minuti dalla sirena. Prima Speedy Mo si becca il tecnico che a metà dell'ultimo quarto dà respiro ad una Lottomatica ancora senza Repesa (influenzato) e con Saibene in panchina. Poi Jaaber segna la partita, perdendo il possesso con un passi prima della simulazione che costa a Roma il tecnico e la partita. I titoli di coda li manda Filip Videnov: tre triple decisive del bulgaro fissano il finale sul 69-61.

LE MOSSE - Non è certo l'aperitivo dei tiratori il derby di mezzogiorno al PalaSojourner. E non è certo sempre merito delle difese se il canestro latita e le percentuali dal campo scendono col passare dei minuti. Così in un primo quarto a maglie lente, quei 7 punti di vantaggio che la Lottomatica scrive sul tabellone (12-19) dopo i primi dieci minuti sono soprattutto il frutto di quelle palle gettate alle ortiche (3) da Rieti e capitalizzate dai recuperi (4) di Roma. Mentre i 6 punti facili facili di David Hawkins, dimenticato un paio di volte da Prato, costringono coach Lardo a rivedere i piani iniziali: fuori l'argentino dentro Videnov.

ZONA - Con l'attacco di Roma reso più fluido anche da una zona, quella della Solsonica, che non sempre gira con la dovuta precisione. La stessa zona (3-2) che però sarà, nel secondo quarto, la chiave per aprire le porte alla rimonta di Rieti, scivolata pericolosamente sul -10 con 5 punti in fila di Crosariol e Ukic a 7'20'' dal riposo. La pressione della Solsonica lancia la rimonta che si concretizza alla fine del secondo periodo quando, grazie a un parziale di 18-7, il quintetto di Lardo va al riposo avanti di 1 (32-31). Il terzo quarto è un corpo a corpo senza sussulti né allunghi, con le difese che tengono i punteggi bassi (47-48 al 30') e l'equilibrio intatto fino al 35' (57-57), quando Roma paga forse un po' la stanchezza e la Solsonica ne approfitta per l'allungo definitivo propiziato dalle ingenuità di Jaaber.

Solsonica: Videnov 14, Hurd 11, Finley, Prato e Mian 10

Lottomatica: Hawkins 17, Fucka 11, De La Fuente e Ukic 9.

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Siena torna cannibale

Inseguitrici tutte al palo

La Montepaschi travolge Scafati, ma alle sue spalle dopo Montegranaro perdono anche Avellino (in casa con l'Upim Bologna) e Roma (a Rieti). Pesaro espugna il campo della Virtus Bologna, ok Cantù, Varese e Udine

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Drake Diener, 26 anni, autore di 24 punti con 8/9 al tiro contro Scafati. Ciam/Cast

MILANO, 24 febbraio 2008 - La 24ª giornata, dopo i successi esterni di Milano e Montegranaro negli anticipi, registra le vittorie di Rieti, Siena, Fortitudo Bologna, Cantù, Pesaro, Varese e Udine (nel posticipo).

Solsonica Rieti-Lottomatica Roma 69-61

Finley contro Jaaber? E' una sfida che non decolla e che toglie il fiato alle panchine di Rieti e Roma, quando nell'ultimo periodo, prima l'uno e poi l'altro fanno di tutto per complicare il finale punto a punto di una gara che la Sebastiani fa sua a due minuti dalla sirena. Prima Speedy Mo si becca il tecnico che a metà dell'ultimo quarto dà respiro a una Lottomatica ancora senza Repesa (influenzato) e con Saibene in panchina. Poi Jaaber segna la partita, perdendo il possesso con un passi prima della simulazione che costa a Roma il tecnico e la partita. I titoli di coda li manda Filip Videnov: tre triple decisive del bulgaro fissano il finale. Non è certo l'aperitivo dei tiratori il derby di mezzogiorno al PalaSojourner. E non è certo sempre merito delle difese se il canestro latita e le percentuali dal campo scendono col passare dei minuti. Così in un primo quarto a maglie lente, quei 7 punti di vantaggio che la Lottomatica scrive sul tabellone (12-19) sono soprattutto il frutto di quelle palle gettate alle ortiche (3) da Rieti e capitalizzate dai recuperi (4) di Roma. Mentre i 6 punti facili facili di David Hawkins, dimenticato un paio di volte da Prato, costringono coach Lardo a rivedere i piani iniziali: fuori l'argentino dentro Videnov. L'attacco di Roma è reso più fluido anche da una zona, quella della Solsonica, che non sempre gira con la dovuta precisione. La stessa zona (3-2) che però sarà, nel secondo quarto, la chiave per aprire le porte alla rimonta di Rieti, scivolata pericolosamente sul -10 con 5 punti in fila di Crosariol e Ukic a 7'20'' dal riposo. La pressione della Solsonica lancia la rimonta che si concretizza alla fine del secondo periodo quando, grazie a un parziale di 18-7, il quintetto di Lardo va al riposo avanti di 1 (32-31). Il terzo quarto è un corpo a corpo senza sussulti né allunghi, con le difese che tengono i punteggi bassi (47-48 al 30') e l'equilibrio intatto fino al 35' (57-57), quando Roma paga forse un po' la stanchezza e la Solsonica ne approfitta per l'allungo definitivo propiziato dalle ingenuità di Jaaber.

Solsonica: Videnov 14, Hurd 11, Finley, Prato e Mian 10

Lottomatica: Hawkins 17, Fucka 11, De La Fuente e Ukic 9.

Montepaschi Siena-Legea Scafati 95-68

Montepaschi cannibale anche nel testa-coda di giornata con la Legea. Il +37 finale nasce dal break senese travolgente a cavallo del riposo, figlio della buona forma di Thornton e soprattutto della trance agonistica di Drake Diener, che all'esordio casalingo in campionato si presenta con 21 punti e 5/6 da tre negli 11' del break. Scafati resta in partita per un quarto e mezzo, e in avvio l'impatto di Datome, Hatten (da qui in poi invisibile) e Killingsworth produce lo strappo Legea fino al 7-13 al 6' fatto anche di buona reattività. Poi però si accendono Thornton (10 punti in 8') e Diener (ben 21 tra il 12' e il 23') e si rompono gli argini: da metà secondo quarto in poi in campo c'è solo il panzer senese e il suo break di 22-3, frutto di un attacco quasi perfetto e del naufragio scafatese, vale il 55-31 al 22' che significa “game over”. Il divario tocca anche il 65-37 al 27' e l'87-58 al 37'.

Siena: Diener 24, Lavrinovic 16, Thornton 12

Scafati: Killingsworth 16, Williams 14, Wilson 9

Air Avellino-Upim Bologna 70-76

Ad Avellino salta il banco. La Fortitudo espugna il Pala Del Mauro nel giorno della consegna ufficiale della coppa Italia e porta a casa due importanti punti in chiave playoff. Primo quarto sottotono per i lupi, che vanno subito sotto 2-9. I romagnoli rinunciano al pacchetto lunghi Bagaric-Thomas e Cittadini va in campo dal primo minuto. Il clima di festa manda fuori giri la Scandone che, nei primi minuti, fatica non poco contro il duo Mancinelli-Janicenoks. (16-27 al 10’). Il gap rimane tale fino all’intervallo lungo con la effe brava a rispondere colpo su colpo alle sortite dei biancoverdi. La situazione falli di Williams e Righetti non aiuta Boniciolli, che paga anche la scarsa precisione dei suoi uomini dalla lunetta (36-43 al 20’). Alla ripresa dei giochi, sale l’intensità difensiva dei padroni di casa, le rotazioni limitate di coach Sakota cominciano a farsi sentire ed Avellino ne approfitta per mettere, al 25’, per la prima volta la testa avanti. Il secondo fallo antisportivo fischiato a Nelson con conseguente esplusione, vale il +3 Air (59-56 al 30’). Gli ultimi dieci minuti sono all’insegna dell’equilibrio, ma la palla persa da Green a 30” dalla fine consegna la vittoria nelle mani di Jenkins e soci.

Avellino: Smith 17, Ortiz 16, Williams 11

Bologna: Mancinelli 18, Jenkins 16, Forte 15

La Fortezza Bologna-Scavolini Pesaro 72-81

La Scavolini boccia sonoramente la Virtus che cercava in questa sfida il cambio di passo della stagione. Myers, Clark e Slay affondano, nel secondo tempo gli emiliani, tradita dagli americani (tutti inguardabili) e orfana del coach Renato Pasquali, ricoverato per una febbre alta domenica mattina e sostituito dal vice Cavicchi. Nei primi 15' si vede un basket anarchico e senza idee. Da segnalare solo l'esordio in casacca Virtus di Massimo Bulleri e l'infortunio dell'arbitro Giansanti (che non rientra più). Poi la Virtus rompe l'equilibrio con un parziale di 13-0 che vale il +12 sul finire del secondo quarto, anche perché Myers contesta il fallo fischiato a Slay (che esce dal campo tramortito dall'impatto con Anderson) e si prende un tecnico che agevola l'allungo bianconero. Carlton però si fa perdonare con due triple in 1 minuto, seguite da quella di Clark che riporta a galla la Scavor: Pesaro a -1 (37-36) all'intervallo. Il riposo fa bene alla Scavolini: le triple di Clark, le invenzioni di Myers, la difesa e Slay ai liberi scavano il +11 (49-60) del terzo quarto. La Virtus invece non è squadra. Best non c'è, Bulleri è in ritardo, Di Bella arranca. Insomma manca un cervello che sappia come attaccare la difesa schierata (18 palle perse). Bologna spreme qualche punto da Chiacig prima di affondare. Nell'ultimo quarto Scavolini avanti anche di 15 punti. E dalle tribune piovono fischi. A fine gara violento diverbio tra il patron bianconero Sabatini e Dewarick Spencer che si era rifiutato di tornare in campo dopo una sostituzione: "Il giocatore è fuori squadra per tutta la stagione ed è sul mercato".

Bologna: Giovannoni 18, Anderson 15, Chiacig 9, Di Bella 9

Pesaro: Clark 18, Myers 16, Slay 14

Cimberio Varese-Angelico Biella 87-81 dts

Un'eccellente prestazione di un Lloreda da "doppia doppia" (9/19 da due e 19 rimbalzi con 45 di valutazione) insieme a un Holland in gran spolvero offensivo - 9 punti nel supplementare per riportare avanti Varese dopo il +6 di Biella (74-80 al 42') - permettono alla Cimberio di chiudere una striscia di 5 sconfitte stagionali nell'extra-time. In una serata subito dominata dal maggior peso dentro l'area colorata che un ottimo Lloreda garantisce al quintetto di casa (57 a 38 il confronto a rimbalzo), la formazione di Bianchini vola subito al +10 grazie anche a un Boscagin molto reattivo (10 punti nel primo quarto e 9 rimbalzi). Dopo un pessimo inizio al tiro (3 su 15 nella prima frazione), quando scende fino a -20 (42-22 poco prima dell'intervallo lungo), l'Angelico sa rimettersi in linea con un'eccellente prestazione balistica dalla lunga distanza di Pinkney (6/11 nelle triple). Se è Hunter a completare il recupero piemontese (60-60 al 34') in una delle poche azioni in cui riesce a liberasi della morsa dei lunghi varesini, sono invece Bell ed Elder i protagonista delle battute finali nei tempi regolamentari: quando la Cimberio con Holland sempre in evidenza ritorna a sul +5 (72-67) a 26" dalla sirena, il primo realizza un canestro veloce che abbinato a due errori dalla lunetta dello stesso Holland permettono al secondo di trovare l'equilibrio per un gran canestro dalla distanza che rimanda il match al supplementare. Qui Biella parte di slancio fino a toccare il massimo vantaggio della partita (+6). La squadra di Bechi non fa però i conti con l'orgoglio della Cimberio che, nonostante le assenze di Brown e Hafnar, trova la forza per un controparziale di 9-0 firmato dal solito duo Holland-Lloreda che regala un bel successo ai padroni di casa.

Varese: Holland 32, Lloreda 26, Boscagin 12

Biella: Pinkney 23, Bell 21, Elder 18

Siviglia Teramo-Tisettanta Cantù 79-99

Stravince con pieno merito la Tisettanta. Solo il primo quarto è in equilibrio: Cantù parte bene, con le idee chiare: vuole colpire Teramo dentro l’area, Francis è una presenza. Da parte teramana l’attacco fatica a trovare fluidità, soltanto Tskitishvili risponde presente e la Tisettanta scappa via 16-8. Bianchi ruota i suoi uomini, l’innesto di Yango porta rimbalzi e presenza in area e Teramo chiude il primo quarto in rimonta, con una tripla di Carra per il 23-24. Nel secondo quarto la Siviglia, con la doppia regia di Carra e Poeta, sembra avere più equilibrio, mentre Cantù grazie ai rimbalzi di Cukinas, ai punti di Brown e a migliori percentuali, si mantiene sempre avanti: 41-45 al riposo. La Tisettanta rientra molto determinata, la Siviglia invece è troppo morbida in difesa. Oltre a faticare da matti a trovare il canestro, Teramo non riesce neanche a sfruttare i mismatch a suo favore. Con un parziale di 14-0, la Tisettanta scappa via 59-43 al 25’, quando Bianchi prova la zona: Cantù è in ritmo, Mazzarino preciso, Francis e Brown delle spine nel fianco e all’ultimo riposo i brianzoli conducono 69-49. Non cambia niente nell’ultimo periodo Cantù continua a spingere e arriva fino al massimo vantaggio: 88-59 al 35’. La Siviglia prova a reagire, però Cantù stasera è irragiungibile

Teramo: Tskitishvili 20, Carra 12, Green 11, Powell 11

Cantù: Francis 20, Brown 18, Mazzarino 16

Snaidero Udine-Pierrel Capo d'Orlando 100-91

Udine tiene vive le speranze di playoff battendo nettamente Capo d'Orlando 100-91. Il primo quarto è senza difesa. Ne approfitta soprattutto la Snaidero, implacabile dall'arco con Penberty (3/4, ne metterà 8 su 12 tentativi) e in penetrazione con Green. Pozzecco non si accende, le maggiori responsabilità offensive toccano a Beck: 7 punti al 10' con la Pierrel che chiude però a -11. Il "Poz" segna 6 punti in 3' dopo la prima pausa (35-28) ma Udine reagisce prima con gli italiani, poi con Allen e Sales e sale a +17 (48-31) al 17'. Si arriva all'intervallo sul 50-40 con Sales (12) e Beck (10) migliori marcatori. La Pierrel non riesce a riavvicinarsi. Pozzecco sbaglia qualche contropiede, Penberthy si riaccende e infila altre due triple, Green trova in Vetoulas l'uomo assist per le sue giocate aeree e Udine ritorna a +16 (71-55) al 28' e al +17 (76-59) con un due+uno di Zacchetti all'ultima pausa. Nell'ultimo quarto si assiste solo alla rincorsa della Snaidero al massimo vantaggio fissato al 32' sul 79-59.

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Bargnani, super serata

Detroit sbanca Phoenix

Il romano segna 25 punti contro New York e anche Bosh lo elogia: "Va coinvolto dall'inizio". I Pistons vincono di 30 coi Suns. Lakers ok a Seattle ma Bryant viene espulso per lite con l'arbitro

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Andrea Bargnani sbarra la strada a Fred Jones. Reuters

NEW YORK (Usa), 25 febbraio 2008 - Con super Bargnani (25 punti e 7 rimbalzi) Toronto castiga i Knicks. Quattro vittorie esterne nella giornata di domenica. Non sorprendono quelle di Boston, Dallas e dei Lakers. Clamorosa invece quella di Detroit a Phoenix per i 30 punti di scarto. Tutti gli otto incontri si concludono con almeno dieci punti di distacco.

Toronto-New York 115-92

Grazie soprattutto a un ottimo Andrea Bargnani, i Toronto Raptors si vendicano della sconfitta di venerdì al Madison Square Garden e superano i Knicks, che ancora una volta hanno mostrato un attacco basato solo sulle individualità e una difesa disorganizzata che non ha saputo contenere Bargnani dal perimetro. Il Mago parte subito aggressivo e sembra voler mandare un messaggio al coach che l’ha relegato in panchina nell’ultima gara. Bargnani segna 10 punti nel primo quarto, e nel secondo diventa la prima arma offensiva di Toronto quando Bosh esce con due falli a carico. All’intervallo, Bargnani è il top scorer dei Raptors con 15 punti (6/11), ma anche 6 rimbalzi.

New York però è pericolosamente attaccata agli avversari (54-52) e, appena riprende il gioco, Toronto inizia a esprimere tutto il potenziale, determinata a non rischiare nel finale contro un avversario imprevedibile. Con Bosh di nuovo in campo, Toronto allunga nel terzo quarto che chiude 84-67 grazie alla triple di Calderon, Bargnani e Parker. Per il Mago, bravo anche negli scarichi ai compagni liberi, ci sono già 25 punti e 5/10 nelle triple. “È dura – dice Crawford, migliore dei suoi, sulla prova di Bargnani -. È probabilmente l’unico giocatore di quella stazza in tutta la lega a tirare da così lontano. Stasera è partito bene ed ha indirizzato la gara in favore di Toronto.”

La bella prova al tiro dell’azzurro ha messo d’accordo tutti. Secondo Bosh, Bargnani è più efficace quando viene coinvolto subito e può segnare in avvio di gara: “Dobbiamo cercare di farlo partire nel modo giusto. Quanto trova un buon ritmo presto, il suo rendimento migliora nel resto della gara.” “Ho provato a essere più aggressivo dall’inizio - ha spiegato Bargnani -. Eravamo arrabbiati dopo la sconfitta di venerdì. È stata una brutta sconfitta.” Il Mago ha voluto anche sottolineare i progressi di T.J. Ford, autore di 15 punti tutti nel quarto periodo: “È stata la cosa migliore della serata per la nostra squadra. TJ ha giocato ai suoi livelli migliori nell’ultimo quarto”.

I tifosi hanno particolarmente gradito l’esordio dello sloveno Primoz Brezec che in 13 minuti ha tirato con un perfetto 5/5 per 11 punti, ed ha messo in mostra grande voglia di emergere e notevole entusiasmo. Se diventerà un giocatore fisso nella rotazione di Sam Mitchell è ancora da vedere, ma Brezec sembra avviato a diventare il nuovo Matt Bonner, grande beniamino del pubblico di Toronto. Anche Bosh non si aspettava un debutto così scintillante: “Primoz mi ha sorpreso per la sua intensità. Ne abbiamo bisogno, specialmente mentre ci avviamo verso la fine della regular season, che vogliamo chiudere in bellezza. Mi piace quello che ho visto stasera da Brezec”. Le cifre di Bargnani: 25 punti (4/7 da due, 5/10 da tre, 2/2 tl), 7 rimbalzi, 5 assist, 2 stoppate, 2 falli, 1 palla persa.

Toronto: Bargnani 25 (9/17), Bosh 17, Parker 16. Rimbalzi: Moon e Nesterovic 8. Assist: Calderon 7.

New York: Crawford 26 (8/19), Robinson 20. Rimbalzi: Robinson e Lee 8. Assist: Crawford 6.

Phoenix-Detroit 86-116

Brusco risveglio per i Suns che se le fanno suonare dai Pistons e soccombono con un’imbarazzante sconfitta, sprofondando anche a 36 lunghezze di svantaggio nel terzo quarto. Detroit esibisce il meglio del proprio repertorio, gasata per la sfida d’alto livello, dando un segnale forte al resto della lega: “I miei ragazzi si esaltano contro le squadre forti – dice Flip Saunders -. Abbiamo giocato estremamente concentrati sia in attacco che in difesa”. Concorda Billups con il suo coach: “Questa era una gara importante per noi. Sapete come siamo. Quando affrontiamo le grandi squadre, diamo il massimo. Oggi tutti noi abbiamo giocato benissimo”. Mike D’Antoni invece è atteso da un duro lavoro per trovare una nuova identità alla squadra: “Forse abbiamo usato tutta l’adrenalina nelle ultime due gare. Emotivamente, abbiamo passato tre giorni intensi. Poi ci siamo svegliati domenica a mezzogiorno e non ci siamo ritrovati pronti per giocare”. Detroit ha aggredito Phoenix da subito e i padroni di casa, apparsi fuori ritmo e in pieni “lavori in corso” non sono stati in grado di arrestare l’emorragia. Shaq, che compirà 36 anni tra due settimane, ha chiuso con 7 punti e 11 rimbalzi in 34’, tirando con 1/8 dalla lunetta. I Pistons sono stati nettamente superiori in ogni aspetto del gioco: 48-32 i rimbalzi, 52% contro il 42% dei Suns al tiro, 83% dalla lunetta e 62% i Suns, 26-19 gli assist in favore di Detroit.

Phoenix: Stoudemire 31 (10/21), Barbosa 18. Rimbalzi: O’Neal 11. Assist: Nash 6.

Detroit: Billups 21, Wallace 22 (8/10), Hamilton e Hayes 18. Rimbalzi: McDyess 13. Assist: Billups 11.

Orlando-Sacramento 112-93

I Magic allontanano la minaccia di Sacramento con un parziale di 22-8 nell’ultimo quarto. Nel primo tempo Orlando fatica e va sotto di 8 punti con Kevin Martin in grande evidenza per i Kings. Ma nel secondo tempo è tutta un’altra storia. Sono le riserve di Van Gundy ad avere un grande impatto sulla gara. Nell’ultimo quarto i panchinari segnano i primi 24 punti per Orlando e il primo titolare ad andare a segno è Howard con due tiri liberi a 4 minuti dal termine. Bryan Cook e Keyon Dooling segnano 11 punti nel quarto periodo.

Orlando: Howard 26 (10/13), Lewis 16. Rimbalzi: Howard 10. Assist: Nelson 7.

Sacramento: Artest 23 (8/15), Martin 21. Rimbalzi: Martin 10. Assist: Udrih 6.

Cleveland-Memphis 109-89

I Cavs della nuova era hanno subito successo contro Memphis e dopo aver accumulato 28 punti di vantaggio nel corso del primo tempo controllano il resto del match senza problemi. I nuovi arrivati portano anche grande energia sugli spalti e alla fine contribuiscono tutti alla vittoria targata come sempre King James. Ben Wallace parte da titolare e segna 12 punti, aggiungendo 10 rimbalzi. In quintetto anche Delonte West, autore di 5 punti e 6 assist. In doppia cifra Joe Smith (14) e Wally Szczerbiak (10) dalla panchina. “Mi ha fatto piacere vedere tutti quei ragazzi giocare bene. – ha detto James -. È stato eccitante essere sul parquet insieme a loro”.

Cleveland: James 25 (10/17), Ilgauskas 22. Rimbalzi: Ilgauskas 13. Assist: James 11.

Memphis: Warrick 21 (8/15), Gay 19. Rimbalzi: Warrick 9. Assist: Conley 4.

Portland-Boston 102-112

Paul Pierce vuole dimenticare la brutta prova contro Phoenix che definisce come una delle peggiori cinque della sua carriera, e ci riesce producendo una gara da 30 punti, 7 rimbalzi e 5 assist. Boston insegue di 17 punti nel primo tempo, ma viene fuori alla distanza, complice una distorsione alla caviglia per Brandon Roy. I Celtics colpiscono dal perimetro con continuità e chiudono con 14/21 da tre.

Portland: Outlaw 24 (9/19), Jack 17. Rimbalzi: Przybilla 9. Assist: Blake 8.

Boston: Pierce 30 (12/14), Allen 19. Rimbalzi: Pierce e Garnett 7. Assist: Rondo 8.

Minnesota-Dallas 88-99

Nella terza gara con i Mavs, Jason Kidd pareggia con 17 assist il suo record stagionale e Dallas conquista il non difficile campo di Minnesota. Dirk Nowitzki si diverte a giocare a fianco del futuro “Hall of Famer” e realizza 29 punti con 10/15 al tiro: “Kidd fa alcuni passaggi che pensi non possano arrivare a destinazione. Invece lui trova sempre il modo di completarli. È divertente”.

Minnesota: Jefferson 22 (10/19), Gomes 12.Rimbalzi: Jefferson 8. Assist: Telfair 7.

Dallas: Nowitzki 29 (10/15), Terry 20. Rimbalzi: Nowitzki 8. Assist: Kidd 17.

Houston-Chicago 110-97

Bobby Jackson debutta positivamente per Houston portando energia e punti dalla panchina. Segna 11 punti nel secondo tempo e 14 totali, aiutando i Rockets a liquidare Chicago nel decisivo quarto periodo. La guardia dei Rockets ha dichiarato che è un grande vantaggio per lui il fatto di aver già giocato per coach Adelman a Sacramento. Secondo l’ottimo McGrady “Jackson aggiunge alla squadra esperienza, grinta e un tiratore in più”.

Houston: McGrady 24 (7/13), Scola 17. Rimbalzi: Battier 10. Assist: McGrady 8.

Chicago: Thomas 18 (7/11), Hughes 13. Rimbalzi: Gooden 8. Assist: Hinrich 10.

Seattle-L.A. Lakers 91-111

I Lakers non fanno regali a Seattle e vincono facilmente con Kobe Bryant che segna e fa segnare per poi farsi espellere a partita già virtualmente chiusa nel terzo quarto. Bryant segna 21 punti in 26’, poi ha da ridire contro l’arbitro Joe Forte, reo di non aver fischiato un fallo a suo favore mentre lotta per un rimbalzo, e si becca due tecnici uno dopo l’altro. I Lakers proseguono l’incontro senza il loro leader, ma Seattle è troppo inferiore per poter rappresentare una minaccia e il divario aumenta dopo l’espulsione di Bryant. Con la contemporanea sconfitta dei Suns, i gialloviola festeggiano il ritorno al comando della Western Conference (39-17).

Seattle: Gelabale 22 (10/16), Green e Durant 15. Rimbalzi: Petro 10. Assist: Watson 8.

L.A. Lakers: Gasol 22 (10/18), Bryant 21 (8/13). Rimbalzi: Odom 11. Assist: Bryant 10.

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24° Giornata

Sabato 23 Febbraio 2008, ore 20.30

Benetton Treviso - Armani Jeans Milano 73-98

Sabato 23 Febbraio 2008, ore 21.00

Premiata Montegranaro - Eldo Napoli 72-85

Domenica 24 Febbraio 2008, ore 12.00

Solsonica Rieti - Lottomatica Roma 69-61

Domenica 24 Febbraio 2008, ore 18.15

Cimberio Varese - Angelico Biella 87-81 d.t.s.

Siviglia Wear Teramo - Tisettanta Cantù 79-99

Montepaschi Siena - Legea Scafati 95-68

Air Avellino - Upim Bologna 70-76

La Fortezza Bologna - Scavolini Spar Pesaro 72-81

Domenica 24 Febbraio 2008, ore 21.00

Snaidero Udine - Pierrel Capo d'Orlando 100-91

Classifica

Montepaschi Siena 44

Air Avellino 32

Premiata Montegranaro 32

Lottomatica Roma 30

Pierrel Capo d'Orlando 26

Scavolini Spar Pesaro 26

Armani Jeans Milano 24

Upim Bologna 24

Angelico Biella 24

Tisettanta Cantù 22

Siviglia Wear Teramo 22

Solsonica Rieti 22

Snaidero Udine 22

Benetton Treviso 20

La Fortezza Bologna 20

Eldo Napoli 20

Legea Scafati 12

Cimberio Varese 10

Trevi!!! Avete stra-perso!!! Te l'avevo detto che era 2 fisso! Siena ha conquistato la matematica qualificazione per i play-off.

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Sedicesimi di Finale - Ritorno

Martedì 26 Febbraio, ore 17.00

H - Triumph vs. Artland Dragons (And. 75-81)

J - Khimki vs. Köln 99ers (And. 91-72)

Martedì 26 Febbraio 2008, ore 18.00

G - Turk Telekom vs. Unics Kazan (And. 65-91)

D - PGE Turow vs. CEZ Nymburk (And. 61-61)

Martedì 26 Febbraio, ore 18.15

A - Dynamo Moscow vs. Asco Slask (And. 85-78)

Martedì 26 Febbraio 2008, ore 18.30

M - Besiktas C. Turka - Hapoel Jerusalem (And. 73-88)

Martedì 26 Febbraio 2008, ore 18.40

B - BK Ventspils vs. Lukoil Academic (And. 64-67)

Martedì 26 Febbraio 2008, ore 19.00

C - BC Kyiv vs. Telindus Oostende (And. 65-61)

F - Buducnost vs. Hemofarm Stada (And. 56-82)

K - Zadar vs. Azovmash Mariupol (And. 80-82)

Martedì 26 Febbraio 2008, ore 20.00

I - DKV Joventut vs. Allianz Swans (And. 89-59)

Martedì 26 Febbraio 2008, ore 20.15

O - Galatasaray C. Crown - Asvel (And. 69-69)

Martedì 26 Febbraio 2008, ore 20.30

N - Benetton Tamoil vs. Red Star (And. 71-81)

Martedì 26 Febbraio 2008, ore 20.45

E - Akasvayu Girona vs. Elan Chalon (And. 83-95)

Martedì 26 Febbraio 2008, ore 21.30

P - Kalise Gran Canaria vs. KK Bosna (And. 82-89)

Mercoledì 27 Febbraio 2008, ore 20.45

L - Pamesa vs. Panionios (And. 59-70)

Ancora da decidere le dirette TV.

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adesso penso che mezza squadra del treviso vuole andare via dopo quello che è successo nel post-partita... perdere si può ma non perdere la faccia...

cmq ormai per voi non è una bella situazione purtroppo....mi sa che (come anche noi) dovete guardarvi alle spalle.....non credo retrocederete, però i play off mi sembrano impossibili

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  • Amministratori

A me sembrano cmq spacciate: dovrebbero vincerle tutte in casa e fare tanti colpi in trasferta quante le vittorie di napoli x salvarsi. In più Napoli e Scafati hanno "già dato" contro Siena, Varese no.

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Toronto Raptors (31-24)

Field Goals Rebounds

pos min fgm-a 3pm-a ftm-a +/- off def tot ast pf st to bs ba pts

J.Calderon G 23:42 2-3 0-1 0-0 -10 0 1 1 0 2 0 1 0 0 4

A.Parker G 33:55 2-6 1-3 3-4 -3 2 9 11 4 3 0 2 1 1 8

C.Bosh F 36:39 7-15 0-0 10-10 +3 6 4 10 4 1 1 5 2 0 24

J.Moon F 26:58 4-8 0-2 1-2 +4 0 2 2 1 4 1 0 1 0 9

A.Bargnani C 20:05 1-5 0-3 0-0 -15 0 5 5 2 2 0 3 1 0 2

C.Delfino 37:52 7-9 6-7 3-4 +13 0 5 5 1 3 0 3 1 0 23

T.Ford 26:27 6-15 0-2 4-6 +11 2 3 5 7 3 0 2 0 2 16

J.Kapono 23:03 2-6 0-0 5-5 +10 1 4 5 0 1 1 1 0 2 9

K.Humphries 06:50 2-3 0-0 1-2 +2 0 1 1 0 1 0 0 0 0 5

R.Nesterovic 04:29 1-1 0-0 0-0 +5 0 1 1 1 0 0 0 1 0 2

P.Brezec - - -

J.Graham - - -

D.Martin - - -

M.Baston - - -

J.Garbajosa

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Detroit sbanca Denver

Boston schiaccia i Clippers

Iverson, 28 punti e 7 assist, non basta e i Pistons passano. Vincono anche San Antonio e Dallas. New Orleans cade in casa contro Washington

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Allen Iverson non basta nonostante 28 punti e 7 assist. Afp

NEW YORK, 26 febbraio 2008 – Tutto facile per San Antonio, Dallas e Boston. Detroit espugna anche il campo di Denver e New Orleans inciampa in casa contro i Wizards.

San Antonio-Atlanta 89-74

Dopo un disastroso primo quarto di San Antonio che con 1/17 al tiro segna solo 5 punti (record negativo nella storia della franchigia texana) contro i 16 di Atlanta, Duncan e compagni raddrizzano la situazione. Nel terzo quarto Parker guida un parziale di 21-4 che dà agli Spurs il controllo definitivo sulla gara. Il francese segna 13 punti nel quarto che termina 57-48. Atlanta si porta a -7 con 4’ da giocare, ma San Antonio la riallontana con 8 punti consecutivi, tra cui una tripla di Ginobili dall’angolo. L’argentino chiude con 13 punti e 4/13 al tiro.

San Antonio: Duncan 23 (5/9, 13/16 tl), Parker 15. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Parler 9.

Atlanta: J. Johnson 17, Pachiulia 14. Rimbalzi: Smith e Horford 13. Assist: Johnson e Bibby 5.

New Orleans-Washington 92-95

Gli Hornets iniziano a perdere terreno e dopo le ultime due sconfitte subiscono la terza per mano di Deshawn Stevenson che infila una tripla allo scadere. Gli Hornets erano riusciti a pareggiare con un tiro libero di Hilton Armstrong a 7.3” dalla sirena, ma Stevenson si fa tutto il campo e indovina il canestro della vittoria al termine di una grande prova offensiva da 33 punti. Gli Hornets sono pessimi dalla lunetta (12/22) e perdono 16 palloni, 5 il solo West e 4 Paul. Per i Wizards, Jamison rimedia al 3/16 dal campo con 6 palle recuperate.

New Orleans: Paul 22 (10/14), Peterson 18. Rimbalzi: Chandler 11. Assist: Paul 8.

Washington: Stevenson 33 (11/21), Haywood e Mason 12. Rimbalzi: Jamison 10. Assist: Mason 3.

L.A. Clippers-Boston 76-104

I Celtics asfaltano i Clippers e conquistano la seconda gara consecutiva con un passeggiata allo Staples Center. Boston ha 9 punti di vantaggio all’intervallo e nel secondo tempo accelera ulteriormente segnando 59 punti. Doc Rivers può utilizzare a lungo la panchina e far riposare le sue stelle: Garnett resta in campo solo 23’, Pierce 26 e Allen 34. Senza Kaman i Clippers non riescono a tenere il passo di Boston e rinunciano a lottare prima del fischio finale.

L.A. Clippers: Thomas 15, Maggette e Thornton 11. Rimbalzi: Thomas 9. Assist: Ross 5.

Boston: Pierce e Posey 17, Allen 15. Rimbalzi: Perkins 9. Assist: Allen 7.

Denver-Detroit 93-98

I Pistons superano anche l’ostacolo Denver con l’ennesiva buona prova del collettivo e 20 punti ciascuno dei tre esterni titolari Billups, Hamilton e Prince. Denver è in vantaggio all’inizio del terzo quarto quando Hamilton punisce la difesa con tre canestri consecutivi e Detroit passa a condurre 83-78. Nel finale JR Smith va in lunetta con la chance di pareggiare con 6.5” da giocare, ma segna solo il primo tiro libero. Dopo un errore sul secondo sbaglia intenzionalmente, ma Denver non riesce a catturare il rimbalzo. Chauncey Billups mette la sua firma sulla vittoria con 3 tiri liberi segnati.

Denver: Iverson 28 (7/19) Anthony 23. Rimbalzi: Anthony e Camby 11. Assist: Iverson 7.

Detroit: Prince, Hamilton e Billups 20. Rimbalzi: McDyess 13. Assist: Prince 9.

Dallas-Chicago 102-94

Nella prima gara casalinga dal suo ritorno a Dallas, Jason Kidd contribuisce al successo con 11 punti (5/7), 9 rimbalzi e 8 assist (ma anche 6 turnover) dopo aver ricevuto l’ovazione da parte del pubblico durante l’introduzione. Chicago deve integrare i nuovi giocatori con i vecchi, e non minaccia seriamente i padroni di casa che, oltre al terminale numero uno Dirk Nowitzki, hanno Jerry Stackhouse particolarmente ispirato in attacco. I Mavs conducono dall’inizio alla fine arrivando anche a +17 e sono micidiali da tre punti (9/14). Anche Dampier fa egregiamente la sua parte con 16 rimbalzi e 7 stoppate.

Dallas: Nowitzki 29 (10/19), Stackhouse 23. Rimbalzi: Dampier 16. Kidd 8.

Chicago: Gordon 25 (9/20), Gooden 17. Rimbalzi: Deng 9. Assist: Gordon 4.

Gazzetta.it

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Toronto ok a Indianapolis

Ma Bargnani è in serata no

Dopo l'esaltante prova contro New York, l'italiano delude contro i Pacers, sconfitti 102-98. L'azzurro rimane sul parquet solo 20' e chiude con 2 punti, cinque rimbalzi, due assist e una stoppata

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Andrea Bargnani duella con Jeff Foster. Ap

NEW YORK, 26 febbraio 2008 - Toronto passa a Indianapolis grazie alla produzione della sua panchina. I Raptors si godono il miglior Carlos Delfino della stagione, i progressi di TJ Ford e superano i Pacers 102-98. Dopo l’ottima prestazione offerta contro i Knicks Andrea Bargnani incappa in una serata deludente. Sam Mitchell però non lo aiuta per nulla mostrando ancora una volta un’eccessiva impazienza nei confronti dell’azzurro. Bargnani, infatti, rimane sul parquet solamente 20’ e gioca con il contagocce nell’ultimo quarto, nonostante da un punto di vista dei matchup la presenza del giocatore romano avrebbe potuto creare problemi alla difesa dei padroni di casa.

BOSH E DELFINO SUPER - Bargnani non tira benissimo dal campo e chiude con due soli punti (1/2 da due e 0/3 da tre), cinque rimbalzi, due assist e una stoppata. Indiana, nonostante le pensantissime assenze di Jermaine O’Neal e Jamaal Tinsley inizia con il piglio giusto e mette in grande difficoltà la difesa dei Raptors. Danny Granger sembra ispirato e padroni di casa arrivano anche al +13 ma nel secondo quarto, grazie ai canestri di un eccellente Carlos Delfino e alla produzione sotto canestro di Chris Bosh, i Raptors tornano sotto piazzando un parziale di 12-0. Toronto cambia marcia e prova a distanziare i padroni di casa arrivando al riposo avanti di otto lunghezze. Nella ripresa si esalta Marquis Daniels e i Pacers, dopo un terzo quarto molto positivo, tornano davanti all’inizio dell’ultima frazione. Ma Delfino dalla lunga distanza è micidiale (6/7 da tre) e i Raptors si mettono al sicuro con un parziale di 13-2.

CHE PANCHINA - Indiana va ko e la squadra canadese può festeggiare, oltre al successo, la produzione di un TJ Ford sempre più vicino alla condizione migliore. “TJ è uno dei giocatori più veloci che io abbia mai visto – commenta Granger – quando è in forma fermarlo diventa praticamente impossibile”. Sugli scudi quindi Ford, Delfino e tutta la panchina di Toronto, anche se coach Mitchell preferisce non schierare il nuovo acquisto Primoz Brezec, reduce dall’ottimo esordio contro i Knicks.

Indiana: Granger, Daniels 20, Dunleavy, Murphy 17. Rimbalzi: Granger 10. Assist: Murphy 7.

Toronto: Bosh 24 (7/15), Delfino 23, Ford 16. Rimbalzi: Parker 11, Bosh 10. Assist: Ford 7.

Gazzetta.it

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