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...nn avevo mai visto l'air avellino cosi in alto in classifica....di solito l'obbiettivo della stagione era quello di nn retrocedere...ragazzi sono contento come un bambino.... :smilie_daumenpos:

secondo me non hanno assolutamente una grande squadra, non sono come si suol dire dei big....però giocano una pallacanstro fantastica...hanno un allenatore che li fa giocare insieme e stupendamente, poi ci metti il super play che hanno (che fa passaggi eccezzionali e quando gli gira anche segna) e questa alla fine è la chiave della loro super stagione...per cui niente da dire...giù il cappello

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Virtus Bologna in volata

Interrotta la serie negativa

Nell'anticipo di mezzogiorno gli emiliani tornano al successo in campionato, dopo quattro scinfitte, grazie al successo 75-69 su Cantù. alle 18.15 gli altri match, alle 21 Milano-Pesaro

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Alan Anderson, 25 anni, 19 punti contro Cantù. Ciam/Cast

MILANO; 27 gennaio 2008 - La 21ª giornata di serie A, dopo le vittorie negli anticipi di Avellino e Roma, vede la vittoria della Virtus Bologna nell'anticipo di mezzogiorno. Le altre partite alle 18.15, alle 21 il posticipo Milano-Pesaro.

La Fortezza Bologna-Tisettanta Cantù 75-69

Un recupero di Di Bella e un canestro in avvitamento di Anderson, negli ultimi 20 secondi, scacciano i fantasmi di una nuova sconfitta in casa per la Virtus, dopo le 7 consecutive tra campionato e coppa. E invece Bologna bagna il nuovo corso, con le prime linee in campo, mentre Cantù torna a casa con la bella immagine di aver rimontato un -16, perdendo solo in volata. Dentro Michelori, Blizzard, Anderson. La Virtus torna il progetto pensato a inizio stagione e spreme un avvio sparato: 8-0 e 17-5 al 6' con un canestro di Giovannoni, ormai leader per dedizione e rendimento. Cantù zoppica, penalizzata dalla scarsa vena dell'asse Wood-Fitch e dall'indecorosa prova a rimbalzo. L'unico in palla sembra Tourè: sono suoi i 6 punti che rimettono la Tisettanta in asse e allora Pasquali butta in campo Michelori che, al minuto 11'30" della 21ª giornata fa il suo esordio in campionato. La zona canturina (3-2) sembra efficace e con Francis la Tisettanta torna pienamente in partita al 13' (19-17). Poi la Virtus allunga decisa. La staffetta Best-Di Bella produce una regia lucida, la difesa si alza d'intensità (16 recuperi nei primi 20') e i lunghi virtussini fanno il resto accalappiando una marea di secondi tiri, grazie all'incapacità di Cantu di chiudere i varchi sui rimbalzi d'attacco (15 offensivi per gli emiliani per un totale di 25-7). Il break di 24-10 nasce così e spinge Bologna sul +16 (43-27). Ma non è finita. La Virtus rimette in partita Cantù con un terzo quarto da brividi: 3/18 al tiro, 6 punti in 7' e gara riaperta grazie a Tourè (9 punti in 5'), Fitch e Wood. Al 33' Cukinas schiaccia il 55 pari. La tripla di Mazzarino vale invece il primo vantaggio (55-58). Da qui comincia un infinito punto a punto che premia la Virtus.

Bologna: Giovannoni 20, Anderson 19, Best 13

Cantù: Fitch 20, Touré 18, Wood 12

Gazzetta.it

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Treviso dilaga, Siena fatica

Chambers prende per mano la Benetton e per la Pierrel non c'è scampo: 107-79. In casa della capolista, Bologna cede solo nel finale: 75-72. Vincono anche Montegranaro e Napoli. Nell'anticipo di mezzogiorno Alle 21 Milano-Pesaro

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Alan Anderson, 25 anni, 19 punti contro Cantù. Ciam/Cast

MILANO; 27 gennaio 2008 - La 21ª giornata di serie A, dopo le vittorie negli anticipi di Avellino e Roma, vede la vittoria della Virtus Bologna nell'anticipo di mezzogiorno. Nel pomeriggio si sblocca Treviso e Rieti centra il 2° successo consecutivo. Conferme anche per Siena e Montegranaro, mentre Napoli travolge Teramo. Alle 21 Milano-Pesaro.

La Fortezza Bologna-Tisettanta Cantù 75-69

Un recupero di Di Bella e un canestro in avvitamento di Anderson, negli ultimi 20 secondi, scacciano i fantasmi di una nuova sconfitta in casa per la Virtus, dopo le 7 consecutive tra campionato e coppa. E invece Bologna bagna il nuovo corso, con le prime linee in campo, mentre Cantù torna a casa con la bella immagine di aver rimontato un -16, perdendo solo in volata. Dentro Michelori, Blizzard, Anderson. La Virtus torna il progetto pensato a inizio stagione e spreme un avvio sparato: 8-0 e 17-5 al 6' con un canestro di Giovannoni, ormai leader per dedizione e rendimento. Cantù zoppica, penalizzata dalla scarsa vena dell'asse Wood-Fitch e dall'indecorosa prova a rimbalzo. L'unico in palla sembra Tourè: sono suoi i 6 punti che rimettono la Tisettanta in asse e allora Pasquali butta in campo Michelori che, al minuto 11'30" della 21ª giornata fa il suo esordio in campionato. La zona canturina (3-2) sembra efficace e con Francis la Tisettanta torna pienamente in partita al 13' (19-17). Poi la Virtus allunga decisa. La staffetta Best-Di Bella produce una regia lucida, la difesa si alza d'intensità (16 recuperi nei primi 20') e i lunghi virtussini fanno il resto accalappiando una marea di secondi tiri, grazie all'incapacità di Cantu di chiudere i varchi sui rimbalzi d'attacco (15 offensivi per gli emiliani per un totale di 25-7). Il break di 24-10 nasce così e spinge Bologna sul +16 (43-27). Ma non è finita. La Virtus rimette in partita Cantù con un terzo quarto da brividi: 3/18 al tiro, 6 punti in 7' e gara riaperta grazie a Tourè (9 punti in 5'), Fitch e Wood. Al 33' Cukinas schiaccia il 55 pari. La tripla di Mazzarino vale invece il primo vantaggio (55-58). Da qui comincia un infinito punto a punto che premia la Virtus.

Bologna: Giovannoni 20, Anderson 19, Best 13

Cantù: Fitch 20, Touré 18, Wood 12

Montepaschi Siena-Upim Bologna 75-72

Come da copione, finisce col più classico dei duelli tra l'atteso ex e la sua ex squadra. Siena contro Forte, la vince la Montepaschi a fil di sirena contro una Fortitudo tutta nelle mani di Thomas e soprattutto della sua guardia: 18 punti nel secondo tempo, lancia gli ospiti anche a +4 con 4' da giocare, li tiene su con due triple, ma poi ne sbaglia altre due quando Siena si affida alle sue certezze per vincerla. Ma anche il fatto di arrivare a giocarsela così, non è un gran segno di salute per la Montepaschi, che pure ha tirato bene e dominato a rimbalzo, appesantita però dalle 22 perse. Come mercoledì in coppa, Siena era partita subito forte, 11-0 in tre minuti costruito sulla reattività di Eze. Proprio tra recuperi (5 perse di Lamma nel primo quarto) e rimbalzi offensivi, Siena costruisce il suo dominio nel primo quarto, ma oltre a tirare di più lo fa anche meglio di una Fortitudo fin lì dipendente dalla sola capacità di Thomas di conquistarsi falli. Così Siena tocca anche il 29-14 al 14' quando si accende anche McIntyre, 9 punti nel secondo quarto, che andrà al riposo con 5 recuperi. Ma la Upim ora il canestro lo vede e tirando meglio la riapre già sul 31-25 al 17', sognando il riaggancio con le triple di Calabria sul 38-31 prima del riposo. La F ci crede perchè i troppi errori impediscono a Siena di approfittare del controllo dei tabelloni: la partita dell'ex di Forte comincia cno un terzo quarto da 8 punti, siorando il riaggancio sul 44-43 al 25'. E' un'illusione quando le triple di Carraretto paiono tirare Siena fuori dalle secche, perchè neanche i quattro piccoli e la zona riescono a dare ritmo alla Montepaschi, anzi vulnerabile in area a Thomas: è suo il primo vantaggio ospite (55-56 al 32'), di Forte la sospensione del 60-64 al 36'. Oscurando per un minuto il canestro agli ospiti, il 7-0 casalingo introduce il punto a punto finale tutto tra Forte e la sua ex squadra: due triple le mette, le ultime due le sbaglia tra cui quella del -3 a 2" dalla fine.

Siena: Mc Intyre 16, Eze 14, Carraretto 11

Bologna: Forte 22, Thomas 14, Mancinelli 9

Premiata Montegranaro-Legea Scafati 93-77

Trenta minuti di sofferenza per la Premiata, fino a quel momento lenta e impacciata. Poi la riscossa e per la Legea Scafati è notte fonda. Buon basket quello della truppa di Calvani, ma quando Vitali (il migliore con Ford) e soci accelerano non ce n'è per nessuno. Gara non bellissima, però molto intensa. Dopo la sberla di Datome in avvio (0-3), la Premiata piazza un parziale da 11-0 grazie a Ford e Garris. La Legea non si scompone, stringe le maglie difensive e, specie con l'attivo Hatten (azione da 4 punti per il 16-13) comincia la rimonta, che si concretizza in avvio di secondo quarto (22-22). Sale Minard, sul fronte opposto sono il tonico Hatten e Killingsworth a trovare le soluzioni migliori. La frazione va avanti punto a punto, senza allunghi. Scafati soffre la zona dei locali, mentre Finelli tenta la carta Vitali-Cinciarini per sveltire la manovra. Dopo una fase tutt'altro che spettacolare, con numerose palle perse e soluzioni offensive personali, la Premiata prende il sopravvento spinta da un ispirato Vitali: della guardia la "bomba" del 67-61. Mancano pochi secondi al 30' e la Legea paga a carissimo prezzo due palloni gettati al vento: sul primo Minard si fionda a canestro e schiaccia per il 69-61; sul secondo è lo stesso Vitali a trovare il canestro dai 6.25 a fil di sirena (72-61). Forte del +11, Montegranaro gestisce la quarta frazione a proprio piacimento. Ci provano Salvi e Hatten a rimettere in corsa i campani, invano perché la Premiata non concede nulla.

Montegranaro: Minard 18, Ford 17, Vitali, Thomas 16

Scafati: Hatten 24, Killingsworth 20, Datome 11

Benetton Treviso-Pierrel Capo d'Orlando 107-79

Una Benetton addirittura esagerata sotterra Capo d’Orlando infliggendo a Poz e compagni un passivo di 28 punti (107-79). Treviso vince perché fa bene tutto: difesa, rimbalzo e contropiede. E dai 6.25 la media dei veneti è stellare: 56% (15/27). Come al solito è Chalmers a trascinare gli uomini di Mahmuti fin dall'avvio: al 4’ è già 14-7, con 8 punti dell’americano. La Pierrel paga tantissimo le assenze: quella temporanea dell’infortunato Slay, quella definitiva di Diener, passato a Milano praticamente ieri. A sostenere l’attacco dei siciliani allora ci pensano Wallace e Fabi, oltre a Pozzecco, che gioca bene a fasi alterne. Sotto di dieci (29-19) a inizio secondo quarto, Sacchetti prova la zona, e qualche effetto si vede: la Pierrel torna sotto con le magie del Poz, ma Gaines e Lucas aggiustano la mira da tre. La partita va avanti a strappi, ma per Capo d’Orlando se il Poz non gira sono dolori. Treviso invece allunga piano piano e approfitta della panchina infinita (entra anche Gigli, al rientro dopo l’infortunio muscolare): al 30’ Lucas chiude la gara segnando allo scadere una bomba impossibile (82-58). A quel punto la Pierrel alza bandiera bianca.

Treviso: Chalmers 24, Lucas 17

Capo D'Orlando: Pozzecco e Wallace 16

Solsonica Rieti-Cimberio Varese 83-82 (d.t.s.)

Fuori il centro, dentro il doppio-play. L'ultima carta calata da Lardo a 3'22'' dalla sirena dei regolamentari è il jolly che vale l'extra-time. Dopo una rimonta iniziata dal -11 (39-50) del terzo quarto, quando Varese sembrava padrona dell'inerzia di una partita che solo due supplementari hanno potuto risolvere. Rieti centra la seconda vittoria consecutiva battendo 83-82, in 50 minuti, una Cimberio che la stella di Delonte Holland (30 punti) non è bastata a guidare al successo. Qualche centimetro in più, sotto canestro, farebbe certamente comodo a Rieti. Il 12-3 per gli ospiti nel conto dei rimbalzi nel primo quarto parla di una gara a senso unico nel pitturato. Con Helliwell unico centro di ruolo e Hurd costretto a lasciare per falli (due) appena una manciata di minuti dopo l'inizio, è nelle iniziative, ancora fuori dagli schemi ma comunque efficaci, dell'ultimo arrivato Filip Videnov (5 punti in un amen) che la Solsonica rimedia, tutto sommato, ad una serata decisamente sì di Delonte Holland (13 punti in 20 minuti). E' solo in chiusura di secondo quarto (17-18 al 10') che, d'altra parte, Varese trova un primo tentativo di allungo (33-39 con una tripla di Beck allo scadere). Che diventa importante in avvio di terzo periodo quando la Cimberio scappa sul +11 (39-50) grazie alle triple di Galanda e Passera. La reazione di Rieti è un parziale di 8-1 che rimette in corsa la Solsonica (47-51) prima che dall'arco, l'ex Melvin ristabilisca le distanze firmando il 47-54 che chiude il terzo quarto. Sette punti in sequenza di Finley in chiusura di regolamentari e il solito Holland mandano la gara all'extratime (64-64). Lo show dell'americano di Varese è da Oscar: 13 dei 18 punti segnati da Varese sono suoi. Ma la parola 'fine' la scrive Giugena con il canestro del +1 (83-81) che chiude il match.

Solsonica: Finley 22, Hurd 11, Gigena e Prato 9

Cimberio: Holland 30, Galanda 14, Beck 10

Eldo Napoli-Siviglia Teramo 88-66

Quinta vittoria consecutiva in casa della Eldo: a finire sconfitta (nettamente) al Palabarbuto stavolta è la Siviglia. La gara dura poco, pochissimo, praticamente tre minuti: si parte 10-0, con Teramo che va poi progressivamente a picco con una semplicità impressionante. Napoli non è che abbia queste cifre stellari (58% da due e 33% da tre dopo 20’), ma corre e si sbatte in difesa il triplo dei teramani. Al 15' il punteggio è già sul 40-17, dopo due minuti 45-20, quindi un +25 da kot. Sugli scudi Monroe, al riposo con 21 punti (5/7 da due e 3/5 da tre). Dopo il 51-28, come talvolta accade con vantaggi così ampi, la squadra che deve recuperare sfrutta il calo di tensione dell’avversaria: Powell e Yango segnano a ripetizione, la Siviglia si ritrova al 25’ sul -11 (55-44). Nessun problema per la Eldo, però, che con due triple di un costante Jones mette di nuovo la gara sui binari di partenza, finendo la terza frazione su un rassicurante +15 (64-49). Nessuna sorpresa in seguito, con la squadra di Bucchi che chiude in totale tranquillità.

Napoli: Monroe 23, Jones 17, Blums 13

Teramo: Powell 18, Yango 11, Tucker 11

Armani Jeans Milano-Scavolini Pesaro ore 21

Gazzetta.it

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Armani Jeans Milano-Scavolini Pesaro 96-61

In attesa dell'arrivo di Drake Diener da Capo d'Orlando (domani o al massimo martedì, contratto fino a giugno 2009) l'Armani Jeans si regala la vittoria più facile della sua stagione e l'aggancio all'ottavo posto. E pensare che l'inizio per i padroni di casa era stato alla camomilla: Pesaro, sotto gli occhi del suo tifoso più famoso, il milanista Massimo Ambrosini, scappa subito a +5 (4-9), ma viene ripresa non appena Watson capisce che la difesa di Pasco è all'acqua di rose. Sesay scalda le mani dalla distanza e Milano si raddrizza, nonostante un Gallinari da due falli nel primo periodo. Il parziale di 14-2 porta l’Olimpia al 34-25 al 14', senza il Gallo, appunto, e Tj Watson. Con un Myers ben bloccato dalla difesa di Giovacchini e uno Slay nervoso ci pensano Zukauskas e Brokenborough, non esattamente i bomber designati, a tenere a galla Pesaro. Ma il trucco regge poco. La tripla quasi da metà campo allo scadere del secondo periodo di Vukcevic dà ulteriore inerzia all’Aj , che nella ripresa decolla grazie a una raffica di schiacciate e canestri facili. Troppo, onestamente. Il vantaggio dei milanesi, che tirano col 57% dal campo, si dilata fino al 75-50 e poi fino al +37 (96-59 al 38’). Il merito? Un po’ di tutti, ma menzione d’onore per l’ex di turno, Melvin Booker, che segna 12 punti e regala 8 assist.

Milano: Gallinari 20, Shaw 14, Katelynas 13

Pesaro: Hicks 16, Brokenborough 10, Pasco 8

Gazzetta.it

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Golden State va, senza Belinelli

Il bolognese non vede il campo ma i Warriors battono New York in rimonta dopo aver sofferto. E tra poco Nelson avrà Chris Webber

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A New York non è bastata la grinta di Balkman. Ansa

NEW YORK, 28 gennaio 2008 - I Knicks mostrano progressi e danno filo da torcere ai Warriors ma alla fine si devono arrendere. Golden State recupera un passivo di 10 punti e ritrova precisione dalla lunga distanza nel secondo tempo, andando a vincere 106-104. Dopo la stranissima mossa di giovedì, quando Don Nelson aveva mandato in campo Marco Belinelli per poco più di un minuto chiedendogli di commettere ben quattro falli su Josh Boone, il bolognese torna nel poco invidiabile ruolo di giocatore “inactive”.

MIGLIORAMENTI - Un’altra serata avara di soddisfazioni, quindi, per l’azzurro. Golden State dopo un buon primo quarto diventa prevedibile nel secondo periodo e decide di difendere senza nessuna intensità, eccezion fatta per un eccezionale Andris Biedrins. New York, grazie alle giocate di Nate Robinson e Jamal Crawford prende in mano le redini del gioco e mette in grossa difficoltà i padroni di casa. I Knicks, che nelle ultime due settimane hanno fornito una serie di prestazioni quantomeno accettabili, giocano una buona pallacanestro anche dopo il risposo e arrivano al +10 nel terzo quarto.

RIMONTA - Biedrins sotto canestro sembra il miglior Rodman e alla fine cattura la bellezza di 26 rimbalzi (miglior prestazione nella Nba in questo campionato), Baron Davis e Matt Barnes ritrovano precisione della lunga distanza e i Warriors riprendono i Knicks. La truppa di Don Nelson cambia marcia nell’ultimo quarto e mette alle corde gli ospiti piazzando un parziale di 17-5. La squadra newyorchese non getta la spugna ma i canestri di Stephen Jackson, il quale realizza 16 dei suoi 25 punti nel quarto periodo, permettono ai padroni di casa di centrare il loro settimo successo nelle ultime nove gare.

RITORNO - A rendere ancora più positiva la serata per i tifosi di Golden State arriva anche la notizia dell’accordo oramai vicinissimo tra i Warriors e Chris Webber. L’ex Fab Five, il quale nel 1994 aveva chiesto e ottenuto di essere ceduto da Golden State per la sua difficile relazione con Don Nelson, potrebbe tornare a disposizione dello stesso coach, con il quale ha fatto pace da diverso tempo, già da martedì. “Devo essere sincero,– confessa Don Nelson – spero proprio che accada. La nostra squadra ha proprio bisogno di un giocatore come Chris”.

Golden State: Jackson 25 (3/9, 4/9), Ellis 24, Davis 22. Rimbalzi: Biedrins 26. Assist: Davis 9.

New York: Robinson 22 (7/15, ¼), Crawford 21, Curry 17. Rimbalzi: Lee 13. Assist: Robinson 8.

Gazzetta.it

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LeBron fulmina i Lakers

Cleveland, grazie ai 41 punti di James, vince a Los Angeles mentre Boston cede a Orlando in extremis, battuta da una tripla di Turkoglu. Bene Phoenix, Portland supera in volata Atlanta recuperando 19 punti nell'ultimo quarto

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Lo stop a Lakers-Cavs per l'acqua caduta dal tetto... Reuters

NEW YORK (Usa), 28 gennaio 2008 – LeBron James (41 punti) vince un intenso duello con Kobe Bryant grazie all’ottimo finale di gara. Boston, priva di Garnett, cede a Orlando, beffata da una tripla di Turkoglu allo scadere. Ancora ko New Jersey abbattuta da Al Jefferson (40), mentre Milwaukee, Portland e Dallas vincono soffrendo fino alla fine.

L.A. Lakers-Cleveland 95-98

Con una spettacolare partita nella partita, costituita dallo speciale duello Bryant-James, le emozioni non mancano allo Staples Center e il match si decide nel finale. La partita viene interrotta per 12 minuti nel primo tempo per una pozza d’acqua che cade dal tetto, ma quando si riparte le due squadre si danno battaglia con altissima intensità. Con il risultato in bilico, l’ultimo quarto diventa un botta e risposta tra le due superstar che vogliono marcarsi a vicenda e non si sottraggono ai duri contatti fisici. La sfida è affascinante e alla fine sia Kobe che LBJ sono all’altezza della situazione e si esibiscono in un grande show, ma è King James a ridere per ultimo e a consegnare il prestigioso successo a Cleveland mettendo a segno gli ultimi 6 punti dei Cavs. Una penetrazione di James porta avanti Cleveland (93-94) a 1’15” dalla sirena, quindi James segna il canestro più importante della gara in jumper con 20” da giocare e infine due tiri liberi per il +3. I Lakers sprecano la chance dell’ultimo tiro con la difesa avversaria che raddoppia Bryant, il quale trova Walton dietro l’arco, ma l’ala dei Lakers non ha il coraggio di effettuare l’ultimo tiro e fa scadere il tempo.

L.A. Lakers: Bryant 33 (10/21, 13/18 tl), Odom 14. Rimbalzi: Bryant 12. Assist: Bryant 6.

Cleveland: James 41 (16/32, 8/12 tl), Ilgauskas e Hughes 16. Rimbalzi: Ilgauskas 11. Assist: James e Hughes 4.

Orlando-Boston 96-93

In un finale thrilling, Hedo Turkoglu è l’eroe della vittoria di Orlando grazie a un fantastico canestro da tre sulla sirena che vanifica l’azione precedente di Boston, quando Ray Allen pareggia da tre ben servito da Paul Pierce. I Celtics scendono in campo senza Kevin Garnett (stiramento ai muscoli addominali) e concedono 19 punti ai Magic dai rimbalzi offensivi. Il miglior momento di Orlando è nel terzo quarto quando Bryan Cook segna 11 punti in tre minuti e mezzo, Paul Pierce fa 0/5 dopo un ottimo primo tempo e Ray Allen non incide. I Magic si portano a +16, ma chiudono il quarto 75-65. Nell’ultimo periodo Boston si affida ai canestri di James Posey, intanto si sveglia Allen e Rajon Rondo suona la carica con un gran lavoro sporco (6 recuperi per Rondo in totale). Boston passa in vantaggio con una tripla di Allen (78-79), ma Orlando mette il pallone in mano a Turkoglu negli ultimi minuti e il turco non delude. Con l’aiuto di Lewis e Howard, l’ala di Orlando tiene in piedi l’attacco fino al momento della tripla vincente in faccia a Paul Pierce.

Orlando: Turkoglu 27 (8/18), Howard 18. Rimbalzi: Howard 16. Assist: Arroyo 4.

Boston: Pierce 24 (9/18), Allen 17. Rimbalzi: Pierce e Powe 9. Assist: Rondo 5.

Chicago-Phoenix 77-88

Spinti da Leandro Barbosa, i Suns accelerano nell’ultimo quarto e con un parziale di 12-0 si sbarazzano dei Chicago Bulls. Barbosa segna 5 dei suoi 13 punti totali all’inizio del parziale decisivo. Nash e compagni portano a casa il risultato malgrado una brutta prestazione nei primi tre quarti di gara caratterizzati da troppa imprecisione al tiro (5/25 nelle triple). I Suns ritornano a Phoenix con un bilancio di 3-1 nella trasferta appena conclusa.

Chicago: Hinrich 31 (12/23), Sefolosha e Thomas 10. Rimbalzi: Thomas 11. Assist: Hinrich e Duhon 3.

Phoenix: Stoudemire 24 (9/16), Marion 15. Rimbalzi: Marion 11. Assist: Nash 7.

Milwaukee-Washington 105-102 (dts)

Privi di Redd e Villanueva, i Bucks sono costretti all’overtime da Washington che aggancia gli avversari alla fine dell’ultimo quarto recuperando da -11 negli ultimi 90”. Mo Williams rimedia a una palla persa nel finale di gara con due triple fondamentali nel supplementare. Non bastano ai Wizards i 40 punti (career high) di Caron Butler.

Milwaukee: Williams 25, Bell 22. Rimbalzi: Bogut 15. Assist: Bogut e Ivey 6.

Washington: Butler 40 (13/27, 10/10 tl), Jamison 21. Rimbalzi: Jamison e Haywood 9. Assist: Daniels 8.

Portland-Atlanta 94-93

Con un grande quarto periodo, Portland rimonta da uno svantaggio di 19 punti e ottiene un successo di misura grazie a un tiro libero di Brandon Roy a 2.3” dal termine. Roy sbaglia il primo libero, ma infila il secondo evitando così i supplementari. Il giovane leader di Portland scende in campo con la febbre, ma stringe i denti nel finale e i Blazers tornano a vincere dopo due sconfitte consecutive.

Portland: Roy 24, Aldridge 16. Rimbalzi: Aldridge 8. Assist: Rodriguez 6.

Atlanta: J. Johnson 19, Williams e Smith 17. Rimbalzi: Horford 12. Assist: A. Johnson 11.

Dallas-Denver 90-85

Dirk Nowitzki realizza 14 degli ultimi 16 punti di Dallas rendendosi protagonista del finale vincente dei Mavs a Denver. Il tedesco, che in questa stagione non ha una grande percentuale da tre, segna due triple determinanti verso la fine dell’ultimo quarto e chiude con 32 punti. Anthony Carter porta Denver a -3 a 18” dalla fine, ma Nowitzki non sbaglia dalla lunetta.

Dallas: Nowitzki 32 (12/17), Howard 20. Rimbalzi: Nowitzki 11. Assist: Howard 5.

Denver: Iverson 23, Carter 20. Rimbalzi: Canby 19. Assist: Iverson 9.

Minnesota-New Jersey 98-95

Un fenomenale Al Jefferson impedisce ai Nets di tornare al successo con 4/4 ai liberi negli ultimi secondi di gara, che significano per il giovane centro di Minnesota un career high di 40 punti. Jefferson è incontenibile durante l’incontro per il duo Boone-Williams e solo con l’ingresso dello stopper Jason Collins nell’ultimo quarto New Jersey riesce a trovare le contromisure al domino fisico del lungo avversario. La mossa funziona fino a un certo punto, ma quando i Nets hanno ormai la partita in pugno dopo un canestro di Carter per il +7 a 1’19” dal termine, la buttano via con uno scellerato finale. Da quel momento, Minnesota segna 10 punti recuperando da 88-95, con due triple di Gomes e McCants e i liberi di Jefferson.

Minnesota: Jefferson 40 (13/21), McCants 16. Rimbalzi: Jefferson 19. Assist: Telfair 4.

New Jersey: Jefferson 35 (11/22), Carter 25. Rimbalzi: S. Williams 12. Assist: Carter 5.

Houston-Utah 89-97

Approfittando dell’assenza di Yao Ming (un’infenzione alla vie respiratorie l’ha costretto al primo forfait dell’anno), i Jazz espugnano il campo di Houston grazie alla buona vena di Deron Williams e Kirilenko, e alle provvidenziali triple (3/5) di Kyle Korver. Houston fatica enormemente in attacco dove McGrady è in serata no nel primo tempo e chiude con 1/7 da tre.

Houston: McGrady 21 (10/24), Scola 18. Rimbalzi: Landry 8. Assist: McGrady 9.

Utah: Kirilenko, Williams e Korver 17. Rimbalzi: Boozer 10. Assist: Williams 12.

Seattle-Sacramento 101-103

Sacramento supera Seattle nel finale con un canestro sulla sirena di Kevin Martin che chiude un’ottima prova con 26 punti. Martin segna gli ultimi 5 punti dei Kings e il canestro della vittoria arriva dopo uno slalom furioso in palleggio della guardia di Sacramento da una parte all’altra del campo. Subito prima i Sonics si erano portati in parità con una triplal di Damien Wilkins a 6” dalla fine. I Kings non hanno più timeout, ma Martin non si spaventa e si lancia a tutta velocità fino a trovare un tiro acrobatico che si infila nella retina.

Seattle: Durant 19 (5/20), Szczrbiak 16. Rimbalzi: Thomas 10. Assist: Watson 8.

Sacramento: Martin 26, Bibby e Miller 13. Rimbalzi: Miller 12. Assist: Artest e Bibby 6.

Gazzetta.it

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21° Giornata

Sabato 26 Gennaio 2008, ore 20.30

Lottomatica Roma - Angelico Biella 94-80

Sabato 26 Gennaio 2008, ore 21.00

Snaidero Udine - Air Avellino 67-89

Domenica 27 Gennaio 2008, ore 12.00

La Fortezza Bologna - Tisettanta Cantù 75-69

Domenica 27 Gennaio 2008, ore 18.15

Solsonica Rieti - Cimberio Varese 83-82

Premiata Montegranaro - Legea Scafati 93-77

Montepaschi Siena - Upim Bologna 75-72

Benetton Treviso - Pierrel Capo d'Orlando 107-79

Eldo Napoli - Siviglia Wear Teramo 88-66

Domenica 27 Gennaio 2008, ore 21.00

Armani Jeans Milano - Scavolini Spar Pesaro 96-61

Classifica

Montepaschi Siena 38

Lottomatica Roma 28

Air Avellino 28

Premiata Montegranaro 28

Pierrel Capo d'Orlando 24

Angelico Biella 24

Scavolini Spar Pesaro 22

Armani Jeans Milano 20

Tisettanta Cantù 20

Solsonica Rieti 20

Benetton Treviso 18

La Fortezza Bologna 18

Siviglia Wear Teramo 18

Upim Bologna* 18

Snaidero Udine 18

Eldo Napoli 16

Legea Scafati* 10

Cimberio Varese 8

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Sorteggio Fase finale

ASCO Slask - Dynamo M.

PBC Lukoil - BK Ventspils

T. Oostende - BC Kyiv

CEZ Nymburk - PGE Turow

Elan Chalon - Akasvayu G.

BC Hemofarm - KK Buducnost

Unics Kazan - Turk Telekom

Artland D. - Triumph L.

S. Gmunden - DKV Joventut

Koln 99ers - BC Khimki

Azovmash M. - KK Zadar

Panionios - Pamesa V.

Hapoel J. - Besiktas

Stella Rossa - Benetton T.

Asvel Basket - GS CC

KK Bosna - Kalise GC

Bruttissimo sorteggio per Treviso. Gli abbinamenti sono in ordine di tabellone, dall'alto in basso.

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Kirilenko piega San Antonio

Hornets e Mavs in scioltezza

Con 23 punti e 9/10 al tiro, il russo guida Utah al successo contro gli Spurs. New Orleans si sbarazza facilmente di Denver grazie ai 17 assist del solito Paul, Howard spinge in alto Dallas contro Memphis. Clippers sempre peggio: Charlotte ne approfitta

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Camby stoppa Peterson, ma a Denver non basta per vincere. Ap

NEW YORK, 29 gennaio 2008 – Passeggiano Dallas, New Orleans e Charlotte. Utah infligge ai San Antonio Spurs la seconda sconfitta consecutiva.

Memphis-Dallas 84-103

Vittoria comoda per Dallas che parte forte a Memphis con 8/8 iniziale di Josh Howard e chiude con il 54% di squadra dal campo. All’intervallo i Mavs conducono di 17 punti e dominano i Grizzlies fino al fischio finale sia a rimbalzo che nelle conclusioni dentro l’area pitturata. Il divario raggiunge i 29 punti nel corso del secondo tempo e Dallas ottiene il successo numero 14 nelle ultime 16 partite.

Memphis: Gay 18 (7/14), Lowry 17. Rimbalzi: Gasol e Milicic 5. Assist: Lowry 4.

Dallas: Howard 26 (10/17), Nowitzki 20. Rimbalzi: Dampier 12. Assist: Howard e Hassell 4.

New Orleans-Denver 117-93

Gli Hornets travolgono Denver con un’altra grande prestazione di squadra. Dopo il 19-19 iniziale, New Orleans decolla con Chris Paul autoritario nell’orchestrare il ritmo offensivo. La difesa di Denver non morde e lasciando troppo libertà a Paul nella gestione del gioco si autocondanna alla sconfitta. Anche in attacco Denver è inefficace dal perimetro (8/26 da tre) e non impegna seriamente la difesa degli Hornets andando in lunetta solo 2 volte nel primo tempo. A metà gara, la squadra di Byron Scott è avanti 63-40 e Denver non dà segni di risveglio nel secondo tempo. La netta differenza a rimbalzo (52-33) la dice lunga sulla diversa energia prodotta dai due team in campo.

New Orleans: Paul 23 (7/20), Stojakovic 19. Rimbalzi: Chandler 16. Assist: Paul 17.

Denver: Iverson 23 (8/16), Martin 18. Rimbalzi: Martin 9. Assist: Carter 5.

Utah-San Antonio 97-91

Ginobili e Duncan segnano nel finale delll’ultimo quarto tenendo vive le speranze di San Antonio, con 2 punti da recuperare a un minuto e mezzo dal termine, ma Kyle Korver piazza il colpo del k.o. con una tripla allo scadere dei 24” che porta Utah sul 95-89 con 48” da giocare. Un jumper di Harpring mette il sigillo finale sul successo di Utah. Ginobili segna 16 punti nel quarto periodo, ma a parte l’argentino e Tim Duncan gli Spurs soffrono la difesa di Utah e concludono poco in attacco. Parker chiude con 1/7 e 4 palle perse, mentre Deron Williams, anche se in serata no al tiro (3/12) si rende utile con 4 recuperi e 14 assist. Eccellente il 9/10 di Kirilenko.

Utah: Kirilenko 23 (9/10), Boozer 23 (10/18). Rimbalzi: Boozer 7. Assist: Williams 14.

San Antonio: Ginobili 29 (9/16), Duncan 26 (9/15). Rimbalzi: Duncan 11. Assist: Parker e Ginobili 3.

L.A. Clippers-Charlotte 100-107

I Clippers si scavano la fossa nel primo tempo facendosi aggredire dalla maggiore energia di Charlotte, a cui concedono 59 punti nella prima metà della gara. Quando i padroni di casa decidono di difendere ormai il danno è fatto. Trascinata da un ottimo Gerald Wallace, Charlotte conquista la quarta vittoria esterna dell’anno con sette giocatori in doppia cifra e il 57% dal campo.

L.A. Clippers: Thomas 29 (13/23), Cassell 17. Rimbalzi: Thomas 13. Assist: Cassell e Mobley 7.

Charlotte: Wallace 23 (8/11), Richardson 20. Rimbalzi: Okafor 9. Assist: Felton e Wallace 8.

Gazzetta.it

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Kidd-Nets, divorzio in vista

Webber torna ai Warriors

Il playmaker chiede a New Jersey di essere ceduto: Lakers, Dallas e Denver tra le possibili destinazioni. L'ala, ex Detroit, si accorda con Golden State da cui si separò tra le polemiche nel 1994

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Jason Kidd (sin) e Chris Webber (dx), entrambi 34 anni. Reuters/Ap

NEW YORK, 29 gennaio 2008 - Il termine ultimo per gli scambi Nba è fissato nel 21 febbraio, ma sembra che non servirà aspettare così tanto per assistere a qualche operazione di mercato importante. Tra molti big che le 30 franchigie non considerano incedibile, il nome che pare destinato a cambiare aria con certezza è Jason Kidd, playmaker di New Jersey.

CAMBIO ARIA - Il 34enne regista dei Nets ha chiesto formalmente di essere ceduto: "Ogni tanto - le sue parole - quando cavalchi un'onda ti accorgi che sei arrivato in fondo. E questa è la situazione. Non ce l'ho con nessuno". Kidd, 11.3 punti e 10.4 rimbalzi di media in questa stagione, all'origine voleva essere ceduto a una squadra con ambizioni da titolo, poi ha parzialmente corretto il tiro dicendo che non esistono garanzie in nessuna squadra e che vuole soltanto giocare per una formazione pronta a sfruttare il suo talento. "Ero abituato che se facevo una tripla doppia era una vittoria certa, ora non è più così. Abbiamo provato a far funzionare le cose, non ci siamo riusciti. E' ora di andarsene". Per la cronaca in questa stagione i Nets sono 5-6 quando Kidd ottiene una tripla doppia mentre fino allo scorso giugno Jason aveva vinto 65 delle 87 partite in cui avevo chiuso in doppia cifra per punti, rimbalzi e assist. Lo scorso anno Kidd fu quasi scambiato coi Lakers, poi l'affare andò a monte perché la franchigia californiana si rifiutò di inserire nell'affare Andrew Bynum. Oltre a Los Angeles, tra le squadre più interessate al giocatore spiccano Dallas (George, Diop, Stackhouse e delle scelte la possibile contropartita) e Denver.

14 ANNI DOPO - E' invece affare fatto tra Chris Webber e Golden State. La 34enne ala, che aveva esordito tra i pro nel 1993 proprio con Don Nelson e con i Warriors, si è accordato fino al termine della stagione per 570.000 dollari, il minimo di contratto per un giocatore con la sua anzianità professionale. L'annuncio della firma è atteso per oggi, ma l'esordio del giocatore è previsto non prima di venerdì contro i Charlotte Bobcats, nel match che segnerà anche il ritorno di Jason Richardson a Oakland da avversario. Webber, che lasciò la California proprio per i dissidi con Nelson, trascinò i Warriors a un record di 50 vinte e 32 perse nel 1993-94 conquistando il titolo di Matricola dell'Anno. Webber torna ai Warriors dopo avere segnato 15.814 punti altrove: è un record assoluto che batte quello di Bernard King che lasciati i Nets nel 1980 segnò 15.754 punti altrove prima di ritornare a New Jersey nel 1990. "Senza Webber - ammette il coach - non saremmo da playoff, il suo arrivo ci aiuterà a essere più forti, soprattutto quando in attacco il tiro da tre non funziona, e farà del bene ai nostri giocatori. Se io e lui andremo d'accordo? Andrò d'accordo con chiunque farà del bene alla nostra squadra". Webber, che è inattivo dagli scorsi playoff, nella passata stagione ha giocato con i Detroit Pistons chiudendo con 11.2 punti e 7.2 rimbalzi di media a partita.

Gazzetta.it

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Aggredito l'arbitro-donna

Faenza, stangata e scuse

E' successo nel dopo-partita del posticipo di A-1 contro Taranto: alcuni tifosi hanno invaso il campo, spintonato e preso per il collo Barbara La Rocca, 34 anni, costringendola alle cure mediche. Il giudice squalifica il campo 4 giornate

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Un'immagine dal web dell'arbitro Barbara La Rocca

ROMA, 29 gennaio 2008 - Il racconto, impietoso, è emerso soltanto con il referto del giudice sportivo. In realtà a Faenza tutti sapevano, troppo brutto l'episodio verificatosi ieri sera, al termine del posticipo della 3ª giornata di ritorno di A1 femminile contro la Levoni Taranto, vittoriosa in trasferta.

AGGRESSIONE - A fina gara una frangia della tifoseria locale si è catapultata in campo - si legge nella nota federale - "per spintonare e strattonare il secondo arbitro (Barbara La Rocca, ndr.), che poi veniva afferrato per il collo, riportando forti dolori, a seguito dei quali si rendeva successivamente necessario un controllo medico al pronto soccorso dove veniva diagnosticato un trauma distorsivo cervicale, con prognosi di quattro giorni". Non solo. "Un individuo non identificato - ha scritto ancora il giudice - ha colpito a fine gara con una violenta pallonata la cronometrista dell'incontro, che ricorreva a cure mediche".

SQUALIFICA E SCUSE - Faenza ha manifestato subito "una dura condanna per l'episodio increscioso che ha coinvolto l'arbitro a fine partita. Come già espresso direttamente alla direttrice di gara - si legge in una nota della società - , Faenza desidera porgerle pubblicamente le più sincere scuse per l'accaduto. La società si è anche attivata per individuare il protagonista di questo inqualificabile gesto". Difatti il giudice sportivo ci è andato giù pesante: 4 le giornate di squalifica al campo della Germano Zama Faenza, oltre a un'ammenda di 175 euro "per non aver predisposto le idonee misure di sicurezza, al termine della gara, al momento dell'uscita degli arbitri". Multata anche Taranto (350 euro) per l'invasione del campo compiuta a fine gara da alcuni sostenitori al seguito, senza intenti aggressivi.

Gazzetta.it

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Curioso è il fatto che Webber e Don Nelson in passato sono venuti quasi alle mani ... Comunque secondo me è un acquisto inutile sia perche è ormai quasi finito come giocatore e sia perchè non c'entra nulla con il modo di gocare di Golden State tutto basato su velocità e tiri da 3. Inoltre Webber reclamerà minuti e tiri dato il suo status di ex stella togliendo spazio ad altri

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  • Amministratori
se si impegna la benetton può fare benissimo contro la stella rossa...

Avrà il vantaggio di giocare il ritorno in casa. Peccato che sia stata la peggiore delle prime, altrimenti avrebbe avuto il ritorno in casa anche il turno successivo.

La Final Eight quest anno si fa a Torino, ve l'avevo già detto?

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Avrà il vantaggio di giocare il ritorno in casa. Peccato che sia stata la peggiore delle prime, altrimenti avrebbe avuto il ritorno in casa anche il turno successivo.

La Final Eight quest anno si fa a Torino, ve l'avevo già detto?

almeno così se arriva alle final eight la benetton la vado a vederla...

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CLASSIFICA NBA

EASTERN CONFERENCE

ATLANTIC DIVISION

Boston Celtic 35-8 814%

Toronto Raptors 24-20 545%

New Jersey Nets 19-26 422%

Philadelphia 76ers 17-28 378%

New York Knicks 14-30 318%

CENTRAL DIVISION

Detroit Pistons 32-13%

Cleveland Cavaliers 24-19 558%

Indiana Pacers 19-27 413%

Chicago Bulls 18-26 409%

Milwaukee Bucks 18-28 391%

SOUTHEAST DIVISION

Orlando Magic 28-18 609%

Washington Wizars 24-19 558%

Atlanta Hawks 18-23 439%

Charlotte Bobcats 18-27 400%

Miami Heat 9-34 209%

WESTERN CONFERENCE

NORTHWEST DIVISION

Utah Jazz 27-18 600%

Portland Trail Blazers 26-18 591%

Denver Nuggets 26-18 591%

Seattle Supersonics 10-35 222%

Minnesota Timberwolves 8-36 182%

PACIFIC DIVISION

Phoenix Suns 33-13 717%

L.A. Lakers 28-15 651%

Golden State Warriors 27-19 587%

Sacramento Kings 19-24 442%

L.A. Clippers 13-28 317%

SOUTHWEST DIVISION

New Orleans Hornets 32-12 727%

Dallas Mavericks 31-13 705%

San Antonio Spurs 28-16 636%

Houston Rockets 25-20 556%

Memphis Grizzlies 13-32 289%

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STATISTICHE INDIVIDUALI NBA

SCORING

1) LeBron James 29,9

2) Kobe Bryant 27,8

3) Allen Iverson 26,9

4) Carmelo Anthony 25,5

5) Dwyane Wade 24,8

TIRI REALIZZATI TOTALI

1) Carlos Boozer 417\760 547%

2) LeBron James 406\842 482%

3) Kobe Bryant 403\896 450%

3-POINT SHOOTING

1) Jason Richardson 127\299 425%

2) Rashard Lewis 121\314 385%

3) Peja Stojakovic 110\241 456%

ASSIST

1) Steve Nash 534 11,9

2) Jason Kidd 458 10,4

3) Chris Paul 449 10,7

STOPPATE

1) Marcus Camby 165 3,84

2) Josh Smith 130 3,25

3) Dwight Howard 120 2,61

RIMBALZI

1) Dwight Howard 686 14,9

2) Marcus Camby 609 14,2

3) Chris Kaman 543 13,9

RUBATE

1) Baron Davis 115 2,50

2) Chris Paul 108 2,57

3) Andre Iguodala 99 2,20

PALLE PERSE

1) Steve Nash 168 3,7

2) Jason Kidd 163 3,7

3) Deron Williams 156 3,5

TIRI LIBERI

1) Allen Iverson 362\443 817%

2) Richard Jefferson 355\445 798%

3) Dwight Howard 327\543 602%

MINUTI IN CAMPO

1) Allen Iverson 1834 41,7

2) Baron Davis 1807 39,3

3) Dwight Howard 1778 38,7

FALLI COMMESSI

1) Andrew Bogut 165 3,6

2) Carlos Boozer 164 3,7

3) Mikki Moore 164 3,8

DOPPIA DOPPIA

1) Dwight Howard 40

2) Al Jefferson 33

3) Carlos Boozer\Steve Nash 31

TRIPLA DOPPIA

1) Jason Kidd 11

2) LeBron James 4

3) Caron Butler\Baron Davis 2

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14° Giornata

Mercoledì 30 Gennaio 2008, ore 20.30 (Girone A)

Olympiacos - Montepaschi Siena

Prokom Trefl Sopot - Union Olimpija

Virtus Vidivici Bologna - CSKA Moscow

Tau Ceramica - Zalgiris Kaunas

Giovedì 31 Gennaio 2008, ore 20.00 (Girone C)

Fenerbahce Ulker - Partizan Igokea

Brose Baskets - AXA FC Barcelona

Lottomatica Roma - Chorale Roanne

Real Madrid - Panathinaikos

Giovedì 31 Gennaio 2008, ore 20.30 (Girone B)

Aris TT Bank - Maccabi Elite Tel Aviv

Armani Jeans Milano - Le Mans Sarthe Basket

Cibona Zagreb - Lietuvos Rytas

Unicaja - Efes Pilsen

Già decise le classifiche, si gioca per il sorteggio: le fasce saranno:

1st LEVEL

1° Gruppo A

1° Gruppo B

1° Gruppo C

Migliore seconda

2nd LEVEL

2° Gruppo ?

2° Gruppo ?

3° Gruppo ?

3° Gruppo ?

3rd LEVEL

Peggiore terza

4° Gruppo A

4° Gruppo B

4° Gruppo C

4th LEVEL

5° Gruppo A

5° Gruppo B

5° Gruppo C

Migliore sesta

Siena è ancora in lizza per il posto di migliore seconda (e i vantaggi che ne comporta). All'interno del gruppo valgono i seguenti criteri:

1. Punti

2. Differenza canestri tra le due squadre

3. Differenza canestri complessiva

4. Canestri segnati

5. Somma di tutti i quozienti di ogni partita

Tra due squadre di diversi gruppi invece:

1. Differenza canestri complessiva

2. Canestri segnati

3. Somma di tutti i quozienti di ogni partita

Ovvero a Siena basterà vincere e sperare che domani il Maccabi perda a Salonicco e il Panathinaikos batta il Real a Madrid. Non possono esserci più di due team dello stesso paese nello stesso gruppo e non possono esserci più di due team che abbiano giocato nello stesso gruppo durante la regular season.

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Aggredito l'arbitro-donna

Faenza, stangata e scuse

E' successo nel dopo-partita del posticipo di A-1 contro Taranto: alcuni tifosi hanno invaso il campo, spintonato e preso per il collo Barbara La Rocca, 34 anni, costringendola alle cure mediche. Il giudice squalifica il campo 4 giornate

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Un'immagine dal web dell'arbitro Barbara La Rocca

ROMA, 29 gennaio 2008 - Il racconto, impietoso, è emerso soltanto con il referto del giudice sportivo. In realtà a Faenza tutti sapevano, troppo brutto l'episodio verificatosi ieri sera, al termine del posticipo della 3ª giornata di ritorno di A1 femminile contro la Levoni Taranto, vittoriosa in trasferta.

AGGRESSIONE - A fina gara una frangia della tifoseria locale si è catapultata in campo - si legge nella nota federale - "per spintonare e strattonare il secondo arbitro (Barbara La Rocca, ndr.), che poi veniva afferrato per il collo, riportando forti dolori, a seguito dei quali si rendeva successivamente necessario un controllo medico al pronto soccorso dove veniva diagnosticato un trauma distorsivo cervicale, con prognosi di quattro giorni". Non solo. "Un individuo non identificato - ha scritto ancora il giudice - ha colpito a fine gara con una violenta pallonata la cronometrista dell'incontro, che ricorreva a cure mediche".

SQUALIFICA E SCUSE - Faenza ha manifestato subito "una dura condanna per l'episodio increscioso che ha coinvolto l'arbitro a fine partita. Come già espresso direttamente alla direttrice di gara - si legge in una nota della società - , Faenza desidera porgerle pubblicamente le più sincere scuse per l'accaduto. La società si è anche attivata per individuare il protagonista di questo inqualificabile gesto". Difatti il giudice sportivo ci è andato giù pesante: 4 le giornate di squalifica al campo della Germano Zama Faenza, oltre a un'ammenda di 175 euro "per non aver predisposto le idonee misure di sicurezza, al termine della gara, al momento dell'uscita degli arbitri". Multata anche Taranto (350 euro) per l'invasione del campo compiuta a fine gara da alcuni sostenitori al seguito, senza intenti aggressivi.

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io c'ero ... da condannare l'atto della tifoseria, ma l'arbitraggio vi giuro che è stata una cosa indecente a dir poco ... non molto strano, dato che contro le squadre del sud (Priolo,Napoli,Taranto) il discorso è sempre il medesimo. Da loro non c'è un palazzetto a norma e le invasioni di campo ci sono regolarmente (a Faenza poi non c'è stata un'invasione, ma il tunnel non è stato tirato fuori dalla security in tempo e i tifosi più caldi sono andati tra il campo e l'entrata degli spogliatoi ... anzi, gli unici che sono entrati in campo sono stati quelli di taranto, ma chissà perchè non si è detto niente.Inoltre la cronometrista è stata beccata da un pallone lanciato da quelli di Taranto, cosa che ha riferito anche lei stessa, ma la cara BARBARA LA ROCCA a referto ha messo che erano stati i tifosi di Faenza), nei palazzetti tipo a Priolo portano le sirene dei traghetti e non gli dicono niente.Lunedì gli ultras di Taranto (ma che cazzo,non lavorate neanche il lunedì?Ma allora quando lavorate?... Ah scusate mi scordavo, vi manteniamo noi) avevano spranghe di ferro ... Potrei dire anche moltre altre cose, ma ormai i vertici del basket femminile sono corrotti, come gli arbitri.CON QUESTO NON GIUSTIFICO L'ATTO DEI TIFOSI FAENTINI!!!!

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ecco qui i giocatori che si daranno battaglia per la gara "Rookie vs Sophmore" dell'all star game:

ROOKIE

Mike Conley (Memphis)

Kevin Durant (Seattle)

Jeff Green (Seattle)

Al Horford (Atlanta)

Jamario Moon (Toronto)

Juan Carlos Navarro (Memphis)

Luis Scola (Houston)

Sean Williams (New Jersey)

Yi Jianlian (Milwaukee)

SOPHMORE

LaMarcus Aldridge (Portland)

Andrea Bargnani (Toronto)

Ronnie Brewer (Utah)

Jordan Farmar (L.A. Lakers)

Rudy Gay (Memphis)

Daniel Gibson (Cleveland)

Paul Millsap (Utah)

Rajon Rondo (Boston)

Brandon Roy (Portland)

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Offerta indecente a Tucker

Il capocannoniere a Mosca

Lo statunitense della Siviglia lascia l'Italia e si trasferisce al Khimky con un contratto da 1 milione di dollari fino a giugno 2009. A Teramo un indennizzo da 500.000 dollari, Devin Green possibile sostituto

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Clay Tucker è nato il 14 giugno 1980. Ciam/Cast

TERAMO, 31 gennaio 2008 - Irrinunciabile e improduttivo: sono i due aggettivi usati da Carlo Antonetti, presidente della Siviglia Teramo, per spiegare il passaggio della guardia Clay Tucker, capocannoniere del campionato con 21.0 punti di media in 21 partite, al Khimki Mosca, ex squadra di Pozzecco che è in testa al campionato russo insieme al Cska con 14 vittorie e 1 sconfitta. "Irrinunciabile per lui (si parla di un milione di dollari fino a giugno 2009) accettare l'offerta russa e improduttivo per noi provare a tenerlo" ha spiegato il numero uno del club abruzzese. Adesso è ufficiale: aperta e chiusa in appena 5 giorni, la trattativa è stata chiusa e una delle rivelazioni della stagione in corso è si è già trasferita in Russia dove oggi ha sostenuto il primo allenamento coi nuovi compagni.

BUYOUT - Antonetti, che vede entrare nelle casse del club un buyout stimato in 500.000 dollari, l'ha ufficializzato in conferenza stampa: "In fin dei conti è una soddisfazione - ha detto il presidente - e lo stesso Tucker mi ha detto di ringraziare i tifosi, la società, i compagni di squadra e gli allenatori perché se ha avuto questa opportunità è stato anche grazie al fatto che Teramo gli ha dato la possibilità di mettersi in mostra". Per un pezzo da novanta che parte, uno che arriva? "Sì - ha detto Antonetti -, la sosta della prossima settimana ci aiuta anche perché tecnicamente il passaggio di Clay è stato formalizzato oggi e da qui a domenica non c'è tempo per scegliere il sostituto e fargli avere il visto". La Siviglia sta sondando il mercato statunitense e il favorito per la sostituzione pare essere Devin Green, ex Los Angeles Lakers, uno degli elementi più in vista della D-League. Quanto al resto, "la squadra non si tocca - ha concluso Antonetti -, l’importante è che ogni giocatore renda per quello che è il suo valore"

Gazzetta.it

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