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emmea90

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Top Posters In This Topic

Schalke - Porto 2-1 (1)

Roma - Real Madrid 3-0 (1) oggi devono mostrare cio' di cui sono capaci, è oramai la partita che vale una stagione!

Olympiacos - Chelsea 1-1 (x)

Liverpool - Internazionale 1-0 (1)

Celtic - Barcelona 1-3 (2)

Lyon - Man. United1-3 (2)

Fenerbahçe - Sevilla 2-1 (1)

Arsenal - Milan 3-1 (1)

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Schalke - Porto 2-1 (1)

Roma - Real Madrid 3-0 (1) oggi devono mostrare cio' di cui sono capaci, è oramai la partita che vale una stagione!

Olympiacos - Chelsea 1-1 (x)

Liverpool - Internazionale 1-0 (1)

Celtic - Barcelona 1-3 (2)

Lyon - Man. United1-3 (2)

Fenerbahçe - Sevilla 2-1 (1)

Arsenal - Milan 3-1 (1)

Ho preso tutti i segni della giornata....e non ho giocato alla snai...!

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:blink::blink:

pazzesco

siamo sfigati in una maniera assurda..

il problema è la mentalità della squadra che non mi è piaciuta ieri sera e l'ennesima espulsione, questa volta a materazzi e non mi importa se non cera o cera, non va cmq presa... quindi ci troviamo ad affrontarli in difficile rimonta al ritorno con mezza difesa e più fuori... in questa partita si è visto con chiarezza la difficoltà del nostro campionato in confronto al loro... e per fortuna che in campionato il liverpool in crisi (perso anche 1-0 con l'aston villa) e noi siamo primi in campionato... questo fa riflettere e la sconfitta fa più che bene per migliorare in futuro a correggere questi sbagli e a imparare a giocare in champions... per la conferma aspetto la partita di stasera del milan che così voglio vedere come gioca e come va a finire.

p.s. COMPLIMENTI ALLA ROMA!! :sleep::blink::bannana_guitar:

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Riassunto:

Ci sono stati tre fattori in campo:

1) la sfiga, gol presi su deviazione;

2) l' arbitro con un espulsione in esistente;

3) Mancini si è ancora una volta dimostrato una testa di caxxo.

Infatti ha messo come titolare Cruz che da Udine in poi, sbaglia gol,che nemmeno Gilardino in crisi nerissima sbaglia.

Poi dopo l' espulsione la squadra reggeva benino e non era schiacciata e lui togliendo cruz, invece che ibra che dormiva, ha fatto si che la squadra fosse schiacciata da un Liverpool super offensivo, con Kuyt,Torres,Babel,Crouch ecc...

Inoltre visto che oramai si poteva giocare solo in contropiede, doveva mettere Suazo, che è l' uomo dei contropiedi per eccelenza, visto che poi i difensori dell' liverpool erano alti e spilungoni e per questo lenti.

Ed invece no, lui no testardo come un caprone a tener dentro ibra e a far si che a un certo punto la squadra non potesse reggere più la pressione offensiva del Liverpool.

Vabbè è andata così speriamo nel miracolo.

Cmq per quelli che inizierranno a rompere i coglioni, ricordo che è la 2° sconfitta dell' inter da inizio stagione, mentre milan e juve e company ne hanno accumulate molte altre.

Inoltre c'è da constatare che il Liverpool, non è scarso come la juve che è capace di pareggiare 9/10 contro 11.

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  • Amministratori
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L'angolo dei pronostici

Visto che l'anno scorso ha portato bene...

Martedì 19 Febbraio 2007, ore 20.45

Liverpool - Internazionale 2-0 (1)

Fate anche voi i vostri...

Non infierisco oltre... l'avevo detto!!!

... vi dico solo: Liverpool 68% di possesso palla, non ve l'hanno MAI fatta vedere.

Materazzi è un cretino a fare quel fallo sapendo di essere già ammonito, ineccepibile la 2a ammonizione.

Simoni92 è la TERZA sconfitta (Supercoppa) e tutte in partite che contano e ora non mettiamoci a parlare di sfortuna perchè il Liverpool è stato NETTAMENTE superiore, sia con l'Inter in 11 che con l'Inter in 10. Inoltre se Mancini avesse avuto il coraggio di togliere Ibra (inesistente come al solito quando la partita conta) e mettere Suazo x me l'Inter avrebbe vinto la partita.

Concludo considerando Roma - Real, guardatevi la differenza abissale tra perdere 2-0 e perdere 2-1. L'Inter deve farne 3 per passare (4 se il Liverpool segna), al Real basta l'1-0.

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  • Amministratori

Chi ci ha preso

3 pt risultato esatto - 1 pt solamente 1 X o 2

Cipollini 4

Roma - Real Madrid 2-1 (1)

Liverpool - Internazionale 2-1 (1)

Paoloboys 4

Schalke - Porto 2-1 (1)

Roma - Real Madrid 3-0 (1)

Olympiacos - Chelsea 1-1 (x)

Liverpool - Internazionale 1-0 (1)

emmea90 3

Liverpool - Internazionale 2-0 (1)

trevi_lampre 0

simoni 92 0

il_panta 0

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il problema è che mancini NON SA GESTIRE una squadra in champions... non puoi ignorare che loro ti sono superiori nel fatto fisico e in velocità... se si metteva dentro suazo loro erano costretti ad arretrare per tenerlo e preferivo vedere lui che ibra e cruz che non hanno fatto un beneamato c..... poi vorrei ben dire che se si divertono (anche ingiustamente) a giocare in 10 ogni partita che cambino sport... mai visto una cosa simile... qua deve intervenire la società e chiarire a uno a uno la situazione ad ogni singolo giocatore e chi se ne frega ancora resta a casa...

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  • Amministratori

Per me può vincere ancora 3-0 in casa, anche se è difficile. E' chiaro che ci vuole un po' di umiltà da parte di un presidente e una squadra che si proclamano i più forti d'Europa prima di entrare in campo (e senza aver vinto sul campo il relativo titolo)

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  • Amministratori
la cosa di restare in 10 ogni partita è incredibile...

Beh finchè continuano a pestare ci sta. Mi ricordo il derby di quest anno dove hanno continuato ad ammazzare Kakà in contropiede o pestare a centrocampo e nessuno ha mai tirato fuori un giallo.

E' vero che in Italia gli arbitri ci pensano di più prima di mandare fuori un giocatore, in Europa giustamente no.

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Per me può vincere ancora 3-0 in casa, anche se è difficile. E' chiaro che ci vuole un po' di umiltà da parte di un presidente e una squadra che si proclamano i più forti d'Europa prima di entrare in campo (e senza aver vinto sul campo il relativo titolo)

questo che io non capisco... anche dove gioco io a calcio ci sono molti che si credono superiori a tutti (anche se dopo le vinciamo tutte :sleep: ) però qui si parla di un altro ritmo di gioco in confronto al campionato italiano e partire dall'idea di "stracciare" il liverpool è un fattore negativo che non dovrebbe esserci... anche mio papà interista non capisce perchè continuano ad avere questa mentalità... bah...

p.s. 1965: Inter - Liverpool (1-3\ 3-0)... speriamo che ripetino l'impresa ma sarà ancora più difficile...

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  • Amministratori
questo che io non capisco... anche dove gioco io a calcio ci sono molti che si credono superiori a tutti (anche se dopo le vinciamo tutte :sleep: ) però qui si parla di un altro ritmo di gioco in confronto al campionato italiano e partire dall'idea di "stracciare" il liverpool è un fattore negativo che non dovrebbe esserci... anche mio papà interista non capisce perchè continuano ad avere questa mentalità... bah...

p.s. 1965: Inter - Liverpool (1-3\ 3-0)... speriamo che ripetino l'impresa ma sarà ancora più difficile...

Il nome Moratti ti dice nulla?

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  • Amministratori

7889.gif Liverpool 2-0 Inter50138.gif

660592_mediumsquare.jpg

L'Inter si piega nel finale

L’FC Internazionale Milano subisce due gol dal Liverpool FC negli ultimi cinque minuti e vede complicarsi il cammino verso i quarti di finale di UEFA Champions League. Ad Anfield i nerazzurri giocano in dieci per oltre un’ora a causa dell’espulsione di Marco Materazzi, tengono bene, ma poi capitolano nel finale sotto i colpi di Dirk Kuyt e Steven Gerrard.

Inizio difficile

Il Liverpool parte all'attacco a testa bassa mettendo alle corde l'Inter. Cristian Chivu deve fermare Gerrard con le maniere forti al limite dell'area e viene ammonito dopo appena tre minuti. All'8' Iván Córdoba è costretto ad intervenire in scivolata per sventare un pericoloso cross basso di Kuyt dalla destra. Sul conseguente calcio d'angolo Sami Hyypiä salta più in alto di tutti, ma Júlio César e pronto ad alzare oltre la traversa.

Materazzi espulso

L'Inter è costretta a difendersi e anche Materazzi finisce sul taccuino dell'arbitro De Bleeckere al 12’ per un fallo su Fernando Torres. Una decisione che pesa perché alla mezz'ora il difensore nerazzurro trattiene leggermente l'attaccante spagnolo e viene espulso per doppia ammonizione. L'Inter deve giocare in inferiorità numerica per oltre un'ora. Roberto Mancini, come aveva già fatto durante la stagione in queste situazioni, non effettua cambi: sposta Chivu al centro della difesa arretrando Maxwell nel ruolo di terzino sinistro.

Buona difesa

Anche con il nuovo assetto l'Inter difende bene e il Liverpool fatica a trovare spazi. Gli uomini di Rafael Benítez fanno girare il pallone nei pressi dell'area di rigore nerazzurra ma non trovano quasi mai il passaggio decisivo per arrivare dalle parti di Júlio César. Córdoba è in grande serata e anticipa tutti quelli che passano dalle sue parti. L'unico a sfondare è Gerrard in chiusura di prima frazione. Il cross rasoterra del capitano dei Reds è pericoloso, ma Maicon sbroglia con un po' di fortuna sul secondo palo.

Grande Júlio César

Nei primi minuti della ripresa Mancini toglie Julio Cruz - che dopo l’espulsione di Materazzi si era sacrificato in copertura - e inserisce Patrick Vieira. Senza i centimetri di Materazzi servono quelli del francese soprattutto sui calci piazzati a favore dei Reds. Proprio da un disimpegno errato del centrocampista scaturisce però una grande palla gol per i padroni di casa. Torres cerca il diagonale rasoterra a botta sicura ma Júlio César ci arriva con le punte delle dita in piena estensione. Parata che vale un gol.

Occasioni Liverpool

Sugli sviluppi del calcio d’angolo da sinistra, Hyypiä stacca bene, ma il suo colpo di testa finisce di poco alto sulla traversa. Benítez si gioca la carta Peter Crouch - richiamando il brasiliano Lucas Leiva -, ma è ancora l’ottimo Torres a farsi notare. Pescato da Gerrard, lo spagnolo sfiora il palo con un tiro a rientrare dal limite dell’area. Anche Crouch non trova il bersaglio dal limite da buona posizione. Nell’occasione si fa male Cordoba e Mancini deve inserire Nicolás Burdisso. In queste fasi difende come un gigante Chivu aiutato anche da un ottimo Esteban Cambiasso in ripiegamento.

Uno-due

Serata difficile per Zlatan Ibrahimović che deve lottare da solo contro l’intera difesa inglese. L’Inter sembra poter resistere, ma a cinque minuti dalla fine arriva la doccia fredda. Il cross di Jermaine Pennant dalla destra attraversa tutta l’area di rigore e trova Kuyt. Il tiro dell’attaccante olandese tocca terra e non lascia scampo a Júlio César con la complicità della deviazione di Maicon. Ma non basta. Allo scadere Gerrard trova un gran diagonale rasoterra che si insacca dopo aver toccato il palo interno. E’ una mazzata per gli uomini di Mancini. A San Siro servirà un’impresa.

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50137.gif Roma 2-1 Real Madrid50051.gif

660542_mediumsquare.jpg

La Roma fa festa con Pizarro e Mancini

Va all’AS Roma il primo round dell’importantissima sfida contro il Real Madrid CF. Davanti ai suoi tifosi, nell’andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League, la squadra di Luciano Spalletti supera 2-1 in rimonta quella di Bernd Schuster e la mette nella scomoda posizione di dover per forza vincere nel retour-match del Santiago Bernabéu, in programma il prossimo 5 marzo. Allo stadio Olimpico le merengues colpiscono a freddo con Raúl González, ma i giallorossi - smaltito il contraccolpo psicologico e superato il timore reverenziale - rispondono con David Pizarro e Mancini, entrambi alla seconda rete nella massima competizione europea per club. Il Real recrimina per un palo a dieci minuti dalla fine di Ruud van Nistelrooy.

Formazioni

Spalletti presenta tre novità rispetto alla squadra sconfitta 1-0 dalla Juventus. In difesa Matteo Ferrari e Max Tonetto fanno spazio a Juan e Christian Panucci, nel terzetto alla spalle di Francesco Totti – che supera il record di presenze in Europa con la maglia giallorossa detenuto da Aldair – c’è Ludovic Giuly e non Rodrigo Taddei. Schuster cambia per quattro undicesimi la squadra battuta 2-1 dal Real Betis Balompié. Nel reparto arretrato Miguel Torres e Gabriel Heinze rimpiazzano Míchel Salgado e l’infortunato Marcelo, a centrocampo Mahamadou Diarra è preferito a Royston Drenthe; in attacco torna titolare van Nistelrooy, solo panchina per Julio Baptista.

Raúl mortifero

I padroni di casa sembrano partire convinti, ma la loro pressione produce soltanto un corner. E il Real Madrid al primo affondo passa: Arjen Robben fugge sulla sinistra dopo uno scambio corto e scarica indietro al limite dell’area per Guti, sul tiro del centrocampista Raúl ci mette il piede e spiazza Doni. Il capitano delle merengues firma così il quarto gol in Champions League. La Roma prova a reagire con Marco Cassetti, ma sul destro del difensore Iker Casillas è attento e blocca in tuffo.

Gol in fuorigioco

Al 10’ il Real Madrid si vede annullare giustamente il raddoppio: van Nistelrooy è in fuorigioco quando ribadisce in rete una respinta di Doni su tiro di Robben. Tre minuti dopo Simone Perrotta avrebbe una buona chance, ma “strozza” troppo il sinistro su un intelligente assist di Mancini. Al 21’ è ancora il Real ad andare vicino al gol, con un colpo di testa di Raúl che termina a lato di un soffio dopo una travolgente azione di Robben sulla destra.

Risposta di Pizarro

Al 24’, inaspettato, arriva il pareggio della Roma. Totti serve sulla sinistra Mancini, il brasiliano prova a servire di nuovo il capitano che però in scivolata è anticipato da Fernando Gago: sulla palla vagante si avventa Pizarro che scarica un bolide verso la porta avversaria, la deviazione ancora del centrocampista argentino mette fuori causa Casillas. Al 29’ un nuovo brivido per la difesa giallorossa: splendido pallone in verticale di Raúl per van Nistelrooy, il bomber olandese si allunga in scivolata ma non trova la porta.

Rimonta di Mancini

Nella ripresa la Roma confeziona subito una bellissima azione: il fraseggio rapido Mancini-Perrotta-Totti libera Giuly, ma la conclusione del folletto francese è da dimenticare. Ma al 58’ il Real è costretto a capitolare: Heinze sbaglia il tempo dell’anticipo e Totti gli scappa via, il pallone del capitano per Mancini è con il contagiri e il brasiliano, dopo aver aggirato Casillas, insacca malgrado il disperato tentativo di recupero di Fabio Cannavaro.

Primi cambi

Al 62’ le merengues si rendono pericolose con un tiro dalla distanza di Sergio Ramos, poi Spalletti decide il primo cambio: fuori Pizarro, dentro Alberto Aquilani. Al 67’ è provvidenziale Juan, che anticipa Raúl dopo un tiro di Robben non trattenuto da Doni; poi è Perrotta a respingere di testa una bordata di Diarra. La Roma effettua poco dopo la seconda sostituzione: Tonetto prende il posto di Panucci.

Palo

Al 76’ deve abbandonare il campo anche Juan, toccato duro da Ramos: lo rimpiazza Ferrari. Mette dentro forze fresche anche Schuster, che richiama Diarra e Robben per inserire Baptista e Drenthe. I nuovi entrati si fanno subito notare: all’80 il nazionale Under 21 olandese smarca il connazionale van Nistelrooy che colpisce il palo, due minuti dopo il brasiliano manda fuori dal limite. Il Real attacca, la Roma sciupa qualche buona ripartenza: dopo 3’ di recupero, l’Olimpico esplode di gioia.

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50137.gif Roma 2-1 Real Madrid50051.gif

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La Roma fa festa con Pizarro e Mancini

Va all’AS Roma il primo round dell’importantissima sfida contro il Real Madrid CF. Davanti ai suoi tifosi, nell’andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League, la squadra di Luciano Spalletti supera 2-1 in rimonta quella di Bernd Schuster e la mette nella scomoda posizione di dover per forza vincere nel retour-match del Santiago Bernabéu, in programma il prossimo 5 marzo. Allo stadio Olimpico le merengues colpiscono a freddo con Raúl González, ma i giallorossi - smaltito il contraccolpo psicologico e superato il timore reverenziale - rispondono con David Pizarro e Mancini, entrambi alla seconda rete nella massima competizione europea per club. Il Real recrimina per un palo a dieci minuti dalla fine di Ruud van Nistelrooy.

Formazioni

Spalletti presenta tre novità rispetto alla squadra sconfitta 1-0 dalla Juventus. In difesa Matteo Ferrari e Max Tonetto fanno spazio a Juan e Christian Panucci, nel terzetto alla spalle di Francesco Totti – che supera il record di presenze in Europa con la maglia giallorossa detenuto da Aldair – c’è Ludovic Giuly e non Rodrigo Taddei. Schuster cambia per quattro undicesimi la squadra battuta 2-1 dal Real Betis Balompié. Nel reparto arretrato Miguel Torres e Gabriel Heinze rimpiazzano Míchel Salgado e l’infortunato Marcelo, a centrocampo Mahamadou Diarra è preferito a Royston Drenthe; in attacco torna titolare van Nistelrooy, solo panchina per Julio Baptista.

Raúl mortifero

I padroni di casa sembrano partire convinti, ma la loro pressione produce soltanto un corner. E il Real Madrid al primo affondo passa: Arjen Robben fugge sulla sinistra dopo uno scambio corto e scarica indietro al limite dell’area per Guti, sul tiro del centrocampista Raúl ci mette il piede e spiazza Doni. Il capitano delle merengues firma così il quarto gol in Champions League. La Roma prova a reagire con Marco Cassetti, ma sul destro del difensore Iker Casillas è attento e blocca in tuffo.

Gol in fuorigioco

Al 10’ il Real Madrid si vede annullare giustamente il raddoppio: van Nistelrooy è in fuorigioco quando ribadisce in rete una respinta di Doni su tiro di Robben. Tre minuti dopo Simone Perrotta avrebbe una buona chance, ma “strozza” troppo il sinistro su un intelligente assist di Mancini. Al 21’ è ancora il Real ad andare vicino al gol, con un colpo di testa di Raúl che termina a lato di un soffio dopo una travolgente azione di Robben sulla destra.

Risposta di Pizarro

Al 24’, inaspettato, arriva il pareggio della Roma. Totti serve sulla sinistra Mancini, il brasiliano prova a servire di nuovo il capitano che però in scivolata è anticipato da Fernando Gago: sulla palla vagante si avventa Pizarro che scarica un bolide verso la porta avversaria, la deviazione ancora del centrocampista argentino mette fuori causa Casillas. Al 29’ un nuovo brivido per la difesa giallorossa: splendido pallone in verticale di Raúl per van Nistelrooy, il bomber olandese si allunga in scivolata ma non trova la porta.

Rimonta di Mancini

Nella ripresa la Roma confeziona subito una bellissima azione: il fraseggio rapido Mancini-Perrotta-Totti libera Giuly, ma la conclusione del folletto francese è da dimenticare. Ma al 58’ il Real è costretto a capitolare: Heinze sbaglia il tempo dell’anticipo e Totti gli scappa via, il pallone del capitano per Mancini è con il contagiri e il brasiliano, dopo aver aggirato Casillas, insacca malgrado il disperato tentativo di recupero di Fabio Cannavaro.

Primi cambi

Al 62’ le merengues si rendono pericolose con un tiro dalla distanza di Sergio Ramos, poi Spalletti decide il primo cambio: fuori Pizarro, dentro Alberto Aquilani. Al 67’ è provvidenziale Juan, che anticipa Raúl dopo un tiro di Robben non trattenuto da Doni; poi è Perrotta a respingere di testa una bordata di Diarra. La Roma effettua poco dopo la seconda sostituzione: Tonetto prende il posto di Panucci.

Palo

Al 76’ deve abbandonare il campo anche Juan, toccato duro da Ramos: lo rimpiazza Ferrari. Mette dentro forze fresche anche Schuster, che richiama Diarra e Robben per inserire Baptista e Drenthe. I nuovi entrati si fanno subito notare: all’80 il nazionale Under 21 olandese smarca il connazionale van Nistelrooy che colpisce il palo, due minuti dopo il brasiliano manda fuori dal limite. Il Real attacca, la Roma sciupa qualche buona ripartenza: dopo 3’ di recupero, l’Olimpico esplode di gioia.

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57388.gif Schalke 04 1-0 Porto50064.gif

660374_mediumsquare.jpg

Kuranyi lancia lo Schalke

Grazie a un gol di Kevin Kuranyi in avvio, l'FC Schalke 04 esordisce agli ottavi di UEFA Champions League con un 1-0 sull'FC Porto, che rimpiange numerosi errori nonostante il dominio nel secondo tempo.

Occasione per López

Uno scatenato Kuranyi segna la sua terza rete in Champions League dopo appena 4', avventandosi su una palla vagante dopo la parata su un tiro di Rafinha. Tuttavia lo Schalke non riesce ad arrotondare il risultato nella ripresa ed è anzi costretto a subire il ritorno prepotente del Porto. L'occasione migliore capita a Lisandro López a 10' dal termine, che però spara alto a porta spalancata su un cross rasoterra di Ricardo Quaresma.

Passaggio invitante

Dopo la squalifica, Jermaine Jones torna a dettare il ritmo nel centrocampo dei tedeschi Schalke e fa subito sentire la sua presenza. Già al 4', recupera un pallone nella metà campo avversaria e spacca in due la difesa con un preciso lancio per Rafinha. ll terzino destro brasiliano lascia partire un missile che Helton può appena deviare ma irrompe Kuranyi che di esterno appoggia in rete.

Fucile in difficoltà

Il gol è in realtà propiziato da un errore di Fucile, per l'occasione tornato al suo ruolo preferito di terzino sinistro, con João Paulo sulla destra. Passano pochi minuti e Rafinha si destreggia sulla fascia, crossa pericolosamente al centro, ma Pedro Emanuel svetta e riesce ad anticipare tre avversari.

Potenza Schalke

Il Porto, che in questo stadio aveva vinto la Champions League nel 2004, non ha certo serata facile. L'isolato López si scontra ripetutamente con l'imperioso Mladen Krstajić, mentre lo Schalke continua a spingere in avanti. Approfittando della serata negativa di Fucile, Kuranyi continua a martellare sulla destra, ma obbliga Helton a un solo intervento. Poco prima dell'intervallo ci prova anche Ivan Rakitić, ma la palla termina alta.

Porto equilibrato

João Paulo passa sulla fascia sinistra al posto di Fucile, che rischia la figuraccia con un retropassaggio di tacco da 25 metri. Nella ripresa, però, gli ospiti iniziano con determinazione e aiutano maggiormente le punte. Ne sa qualcosa Fabian Ernst, che interviene provvidenzialmente su Lucho González dopo un passaggio di Lopez.

Cross di Jones

Poco prima dell'intervallo, Kuranyi sfiora il raddoppio ma non riesce a colpire sul bel cross di Jones. Sembra di assistere agli sprechi preannunciati dal tecnico di casa Mirko Slomka prima dell'incontro, un problema frequente nelle ultime settimane. Il Porto prova dunque ad approfittarne. Raul Meireles mette alla prova Manuel Neuer con un tiro dalla distanza, poi López sbaglia da sotto porta e lo Schalke resiste fino al 90'.

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2610.gif Olympiacos 0-0 Chelsea52914.gif

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L'Olympiacos contiene il Chelsea

Un Olympiacos CFP ben organizzato riesce a bloccare le armate del Chelsea FC sullo 0-0 nella gara d'andata degli ottavi di UEFA Champions League.

Olympiacos ben messo in campo

La squadra di Panagiotis Lemonis - giunta quest'anno agli ottavi nove anni dopo l'eliminazione nei quarti della stagione 1998/99 - non si lascia intimidire dagli inglesi e si procura le occasioni più interessanti di una sfida equlibrata. Il Chelsea di Avram Grant può comunque tornare soddisfatto da Atene. Gli inglesi non hanno subìto gol e possono guardare con fiducia al ritorno di Stamford Bridge del 5 marzo.

Terry e Lampard esclusi a sorpresa

Grant, che predicava cautela ad inizio gara, esclude a sorpresa i nazionali John Terry e Frank Lampard e schiera Michael Essien e Didier Drogba, entrambi reduci dalla Coppa d'Africa. Gli ospiti, però, non si limitano a difendere ed Essien va al tiro dopo 30 secondi sfiorando il palo.

Tifo incredibile

L'Olympiacos, sostenuto da un pubblico caldissimo, non tarda a rispondere. Un primo tiro di Luciano Galletti viene bloccato da Claude Makelele, successivamente Ieroklis Stoltidis interviene su imbeccata di Predrag Djordjević e lascia partire un traversone quando avrebbe potuto invece concludere in porta.

Parate di Nikopolidis

Il Chelsea tiene molto palla nel primo tempo, mentre l'Olympiacos si rende pericoloso in contropiede. Il loro primo tiro in porta è ad opera degli ospiti al 16' quando Florent Malouda lascia partire un tiro su cui interviene Antonios Nikopolidis. Nikopolidis è ancora chiamato in causa cinque minuti dopo su colpo di testa di Carvalho nato da un calcio di punizione di Juliano Belletti.

Il Chelsea preme

Alla mezzora Stoltidis, autore di una doppietta nella vittoria dei greci per 3-0 contro il Werder Bremen nell'ultima gara della fase a gironi, sfiora il gol andando a colpire di testa sul primo palo su calcio d'angolo di Djordjević. Drogba, che sembrava dovesse essere escluso per un problema alla coscia, va al tiro ma Nikopolidis para facilmente.

Gara intrigante

Nella ripresa la gara continua con lo stesso copione fatto di pause ed accelerazioni. I padroni di casa vanno alla conclusione al 50'. Stoltidis serve Galletti che riesce solo a sfiorare di testa. Le chiare occasioni da rete sono rare e soltanto un'azione da fermo sembra poter sbloccare il risultato.

La paratissima di Čech

Djordjević mette alla prova Petr Čech per la prima volta con un bel tiro, ma il portiere del Chelsea para in tuffo sulla sua destra. Al 65' Galletti manda di poco alto al volo dopo un traversone del solito Stoltidis dalla sinistra. Il Chelsea non riesce a rendersi pericoloso e la prima occasione del secondo tempo è con Malouda al 70'. Grant inserisce Salomon Kalou e Nicolas Anelka a 15 minuti dal fischio finale nel tentativo di rafforzare l'attacco, ma i due non incidono. Gli inglesi si accontentano così di un pareggio comunque prezioso in vista del ritorno.

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devo dire però k l'inter ha fatto letteralmente skifo ieri....questo succede xkè il campionato italiano nn è più quello di una volta....quindi quando l'inter si trova ad affrontare squadre come il liverpoll è logico k è in difficoltà.....apparte la roma e inter in italia nn ci sono più grandi squadre....il milan nn è più quello di una volta.....la juve dopo calciopoli nn è più la stessa.....io se fossi stato al posto di mancini avre fatto giocare suazo e blotelli 2 punti pesanti e veloci ottimi per i contropiedi.....ibra alle partite importanti fallisce sempre.....gioca bene con l'empoli e il cagliari........k st****o....

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questo succede xkè il campionato italiano nn è più quello di una volta

suvvia, il campionato italiano non sarà quello di qualche anno fa, però non c'è tutta questa differenza...

alla fine la lazio, non certo una delle prime forze del campionato, ha messo in difficoltà il real, la roma l'ha battuto, il milan in champions può battere tutti e la fiorentina in uefa vince in trasferta col rosemborg, che se non mi sbaglio ha pareggiato in casa col chelsea.

L'unica che in europa delude costantemente è l'inter, ma alla fine il liverpool in champions ha dimostrato di essere fortissima, e poi ditemi se l'inter non ha una formazione internazionalmente invidiabile.

Quindi alla fine la situazione non è così catastrofica come la dipingete.

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Beh finchè continuano a pestare ci sta. Mi ricordo il derby di quest anno dove hanno continuato ad ammazzare Kakà in contropiede o pestare a centrocampo e nessuno ha mai tirato fuori un giallo.

E' vero che in Italia gli arbitri ci pensano di più prima di mandare fuori un giocatore, in Europa giustamente no.

Non tiriamo fuori il derby, dove tra ambrosini e gattuso dovevano spuntare i cartellini rosso fuoco!

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