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Tour de France 2009


emmea90

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Planimetria Generale

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1 Cronometro Individale Sabato 4 Monaco > Monaco 15 km

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2 Pianura Domenica 5 Monaco > Brignoles 182 km

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3 Pianura Lunedì 6 Marseille > La Grande-Motte 196 km

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4 Cronosquadre Martedì 7 Montpellier > Montpellier 38 km

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5 Pianura Mercoledì 8 Le Cap d’Agde > Perpignan 197 km

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6 Pianura Giovedì 9 Gérone > Barcelone 175 km

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7 Alta Montagna Venerdì 10 Barcelone > Andorre Arcalis 224 km

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8 Alta Montagna Sabato 11 Andorre-la-Vieille > Saint-Girons 176 km

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9 Alta Montagna Domenica 12 Saint-Gaudens > Tarbes 160 km

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Top Posters In This Topic

  • Amministratori

10 Pianura Martedì 14 Limoges > Issoudun 193 km

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11 Pianura Mercoledì 15 Vatan > Saint-Fargeau 192 km

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12 Pianura Giovedì 16 Tonnerre > Vittel 200 km

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13 Media Montagna Venerdì 17 Vittel > Colmar 200 km

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14 Pianura Sabato 18 Colmar > Besançon 199 km

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15 Alta Montagna Domenica 19 Pontarlier > Verbier 207 km

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16 Alta Montagna Martedì 21 Martigny > Bourg-Saint-Maurice 160 km

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17 Alta Montagna Mercoledì 22 Bourg-Saint-Maurice > Le Grand-Bornand 169 km

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18 Cronometro Individuale Giovedì 23 Annecy > Annecy 40 km

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19 Pianura Venerdì 24 Bourgoin-Jallieu > Aubenas 195 km

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  • Amministratori

Purtroppo il sito del Tour ha messo solo le immagini delle tappe di montagna. Ma le altre compariranno automaticamente appena disponibili poichè ho già messo dentro i Link sui quali verranno uppate.

Sono aumentate a 7 le tappe di Alta Montagna con una sola tappa di media montagna. Bellissima la tappa con in seguito i due san Bernardi. Ricorda molto il giro di Basso, un giro che fu molto impegnativo.

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quanto è lungo in tutto??

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Aspettando di vedere le altimetrie delle altre tappe, che comunque non potranno spostare più di tanto il mio giudizio, direi che il percorso è molto scadente.

La prima settimana piatta ci può anche stare, ormai ci siamo abituati, e non è quello il problema, specie se si inizia a fare sul serio già dal primo fine settimana. Il problema in questo caso è proprio quando le cose si fanno interessanti, o meglio dovrebbero.

La tappa di Arcalis mi sembra abbastanza anonima, arrivo in salita fortunatamente in cima, a 2200 metri, ma senza nessuna salita che possa rimanere nelle gambe nel finale (nel 1997 si scalarono 4 colli in precedenza). Le frazioni con arrivo a Saint-Gaudens e Tarbes sono assolutamente insignificanti, una per la pochezza delle salite, oltre che per la loro distanza dall'arrivo, l'altra per l'assurda collocazione del Tourmalet, a 70 km dal traguardo (è vero che per arrivare a Tarbes non ci sono strade più brevi dalla vetta del Tourmalet, ma non era vietato mettere l'arrivo un po' più vicino alla salita o scegliere qualche altra asperità).

La tappa di Colmar non mi dispiace, l'ultima salita non è particolarmente dura né vicina al traguardo, ma del resto penso che nessuno si aspettasse battaglia tra gli uomini di classifica in una tappa del genere. Per vedere un po' di attacchi, anche se non di prime linee, il percorso va bene.

Dopo un percorso del genere, uno si aspetterebbe delle Alpi toste, al livello di quelle del 2008. E invece niente, delusione anche qui. La tappa di Verbier è stata clamorosamente e incomprensibilmente privata di asperità rilevanti prima di quella conclusiva, cosa che la rende di fatto una tappa da distacchi minimi, ammesso che ce ne siano. Va leggermente meglio con la tappa di Bourg-Saint-Maurice, ma anche qui non ci siamo per niente. Si poteva fare questo percorso arrivando a Les Arcs, oppure fare il San Carlo al posto della prima parte del Piccolo San Bernardo. E invece anche qui si è optato per la soluzione più morbida, Gran San Bernardo e Piccolo San Bernardo, e poi una discesa tanto lunga quanto pedalabile, per una tappa che ha tutte le carte in regola per essere meno interessante della già deludente Cuneo - Jausiers dello scorso anno.

La frazione di Le Grand Bornand è sicuramente quella disegnata meglio. Roselend, Saisies, Cote d'Araches, Romme e Colombière in successione, raccolti in 169 km, possono fare molto male, anche se la lunghezza limitata tanto della tappa quanto delle ultime due salite non permetterà probabilmente di rivoluzionare la classifica. Per lo meno però qui le salite sono dure e vicine all'arrivo.

Molto bello il Ventoux alla vigilia di Parigi, anche se ho quasi paura che sia stato proprio il Monte Calvo a "castrare" un po' il percorso, portando ad ammorbidire eccessivamente Pirenei e Alpi. Comunque sia, sarà probabilmente un grandissimo spettacolo, sperando che il nome del vincitore non sia già noto alla vigilia. Il percorso prima dell'ascesa finale non è particolarmente duro, però con quei continui saliscendi potrebbe venir fuori una tappa nervosa, in attesa che la battaglia si accenda sul Gigante della Provenza.

Peccato che le montagne siano così scarse come durezza e disposizione proprio quando secondo me è stato raggiunto un equilibrio ottimale a livello di cronometro: una 1a tappa significativa, una cronometro a squadre di lunghezza ridotta, ma con i tempi effettivi, e una cronometro non eccessivamente lunga ma comunque pesante ai fini della classifica.

Mi sembra da segnalare anche il fatto che sono stati sostanzialmente evitate tutte le salite che di solito caratterizzano le Alpi: Galibier, Madeleine, Croix-de-Fer, Glandon, Izoard, Joux-Plane, Alpe d'Huez. E anche sui Pirenei di fatto gli unici "totem" sono Aspin e Tourmalet. Si parla tanto di scarsa originalità del Tour, ed onestamente quest'anno uno dei pochi punti a favore del percorso proposto è proprio quello di variare rispetto alla tradizione. Sinceramente, però, alla luce di questo tracciato, dico che avrei preferito almeno una tappa con la solita tiritera Galibier-Madeleine-Courchevel, Galibier-Croix-de-Fer-Alpe d'Huez, e via discorrendo.

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Aspettando di vedere le altimetrie delle altre tappe, che comunque non potranno spostare più di tanto il mio giudizio, direi che il percorso è molto scadente.

La prima settimana piatta ci può anche stare, ormai ci siamo abituati, e non è quello il problema, specie se si inizia a fare sul serio già dal primo fine settimana. Il problema in questo caso è proprio quando le cose si fanno interessanti, o meglio dovrebbero.

La tappa di Arcalis mi sembra abbastanza anonima, arrivo in salita fortunatamente in cima, a 2200 metri, ma senza nessuna salita che possa rimanere nelle gambe nel finale (nel 1997 si scalarono 4 colli in precedenza). Le frazioni con arrivo a Saint-Gaudens e Tarbes sono assolutamente insignificanti, una per la pochezza delle salite, oltre che per la loro distanza dall'arrivo, l'altra per l'assurda collocazione del Tourmalet, a 70 km dal traguardo (è vero che per arrivare a Tarbes non ci sono strade più brevi dalla vetta del Tourmalet, ma non era vietato mettere l'arrivo un po' più vicino alla salita o scegliere qualche altra asperità).

La tappa di Colmar non mi dispiace, l'ultima salita non è particolarmente dura né vicina al traguardo, ma del resto penso che nessuno si aspettasse battaglia tra gli uomini di classifica in una tappa del genere. Per vedere un po' di attacchi, anche se non di prime linee, il percorso va bene.

Dopo un percorso del genere, uno si aspetterebbe delle Alpi toste, al livello di quelle del 2008. E invece niente, delusione anche qui. La tappa di Verbier è stata clamorosamente e incomprensibilmente privata di asperità rilevanti prima di quella conclusiva, cosa che la rende di fatto una tappa da distacchi minimi, ammesso che ce ne siano. Va leggermente meglio con la tappa di Bourg-Saint-Maurice, ma anche qui non ci siamo per niente. Si poteva fare questo percorso arrivando a Les Arcs, oppure fare il San Carlo al posto della prima parte del Piccolo San Bernardo. E invece anche qui si è optato per la soluzione più morbida, Gran San Bernardo e Piccolo San Bernardo, e poi una discesa tanto lunga quanto pedalabile, per una tappa che ha tutte le carte in regola per essere meno interessante della già deludente Cuneo - Jausiers dello scorso anno.

La frazione di Le Grand Bornand è sicuramente quella disegnata meglio. Roselend, Saisies, Cote d'Araches, Romme e Colombière in successione, raccolti in 169 km, possono fare molto male, anche se la lunghezza limitata tanto della tappa quanto delle ultime due salite non permetterà probabilmente di rivoluzionare la classifica. Per lo meno però qui le salite sono dure e vicine all'arrivo.

Molto bello il Ventoux alla vigilia di Parigi, anche se ho quasi paura che sia stato proprio il Monte Calvo a "castrare" un po' il percorso, portando ad ammorbidire eccessivamente Pirenei e Alpi. Comunque sia, sarà probabilmente un grandissimo spettacolo, sperando che il nome del vincitore non sia già noto alla vigilia. Il percorso prima dell'ascesa finale non è particolarmente duro, però con quei continui saliscendi potrebbe venir fuori una tappa nervosa, in attesa che la battaglia si accenda sul Gigante della Provenza.

Peccato che le montagne siano così scarse come durezza e disposizione proprio quando secondo me è stato raggiunto un equilibrio ottimale a livello di cronometro: una 1a tappa significativa, una cronometro a squadre di lunghezza ridotta, ma con i tempi effettivi, e una cronometro non eccessivamente lunga ma comunque pesante ai fini della classifica.

Mi sembra da segnalare anche il fatto che sono stati sostanzialmente evitate tutte le salite che di solito caratterizzano le Alpi: Galibier, Madeleine, Croix-de-Fer, Glandon, Izoard, Joux-Plane, Alpe d'Huez. E anche sui Pirenei di fatto gli unici "totem" sono Aspin e Tourmalet. Si parla tanto di scarsa originalità del Tour, ed onestamente quest'anno uno dei pochi punti a favore del percorso proposto è proprio quello di variare rispetto alla tradizione. Sinceramente, però, alla luce di questo tracciato, dico che avrei preferito almeno una tappa con la solita tiritera Galibier-Madeleine-Courchevel, Galibier-Croix-de-Fer-Alpe d'Huez, e via discorrendo.

e credi che io leggo tutta sta roba!!! nessuno mi fa un sunto? :mrgreen:

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