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[Story08] Un Pavese in Corea...e a Roma


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La Liegi-Bastogne-Liegi è la più antica classica ciclistica, soprannominata per questo la Doyenne, la decana: la prima edizione risale infatti al 1892.

La corsa si svolge lungo un percorso di circa 260 km, si parte da Liegi in Belgio e si percorrono più di 90 km fino ad arrivare a Bastogne, vicino al confine con il Lussemburgo, da qui si torna verso Liegi percorrendo una strada diversa per più di 160 km.

L'itinerario della corsa si svolge per la maggior parte nel massiccio delle Ardenne nel quale il fiume Ourthe e i suoi affluenti hanno creato profonde valli. Le colline da scalare tra le valli costituiscono le còtes (tra cui la celebre Redoute), che tipicizzano la Classica ultracentenaria.

È definita la corsa degli italiani perché Liegi e dintorni ospitano una delle più grandi comunità di emigrati italiani al mondo, e ciò è stato confermato dal fatto che la Liegi-Bastogne-Liegi è stata vinta 12 volte da corridori italiani.

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  • Km 57.5 - Côte de Ny - 1.8 km climb to 5.7 %
  • Km 82.0 - Côte de la Roche-en-Ardenne - 2.8 km climb to 4.9 %
  • Km 128.0 - Côte de Saint Roch - 0.8 km climb to 12 %
  • Km 172.0 - Côte de Wanne - 2.7 km climb to 7 %
  • Km 178.5 - Côte de Stockeu - 1.1 km climb to 10.5 %
  • Km 184.0 - Côte de la Haute-Levée - 3.4 km climb to 6 %
  • Km 196.5 - Côte du Rosier - 4.0 km climb to 5.9 %
  • Km 209.0 - Côte de la Vecquée - 3.1 km climb to 5.9 %
  • Km 226.5 - Côte de la Redoute - 2.1 km climb to 8.4 %
  • Km 232.0 - Côte de Sprimont - 1.4 km climb to 4.7 %
  • Km 241.5 - Côte de la Roche aux Faucons - 1.5 km climb to 9.9 %
  • Km 255.5 - Côte de Saint-Nicolas - 1.0 km climb to 11.1 %
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Bandierina alzata per la Liegi-Bastogne-Liegi 2008!!

Nel gruppo i capitani sono concentrati ma sereni, occhi puntati sui soliti: Gesink, Kirchen, Bettini, Cunego, Schleck & co.

L'andatura è ovviamente da dormire, ci provano allora in 9: Kloden il corridore più rappresentativo.

Il loro vantaggio sale fino a toccare i 13'40".

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Siamo sulla primissima Cote, quando a sorpresa fora Kolobnev, il gruppo però è molto allungato, il russo prova a rientrare aiutato dal compagno Voigt.

I due perdono subito minuti su minuti pur aumentando la velocità di volta in volta.

Gara finita per entrambi.

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A 55 km dal traguardo i fuggitivi si arrendono e si lasciano sfilare. Nel plotone ci si guarda in faccia e si aspetta trepidanti l'arrivo.

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Tutti forse, tranne uno, Davide Rebellin!!! Ci prova a 37 km dal traguardo sulla celeberrima Cote de la Redoute. La sua sparata è buonissima, a sua ruota Philippe e Pineau.

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Si arriva così all'epilogo: 22km al traguardo parte Kirchen per raggiungere quelli davanti, a sua ruota Bettini, Robert non si fa attendere e parte seguendo i milgliori.

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Davanti così si rimane in 5 ad inseguire quelli davanti, Robert non tira un metro.

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Finisce la discesa, e non contento ritenta una sortita Frank Schleck, a sua ruota come al solito tutti gli altri.

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Quando questi cinque stanno ritornando su Rebellin, l'Italiano da un'altra accellerata, dietro Philippe reagisce e si fa sotto.

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Inizia la Cote St. Nicholas, famosa anche per gli Italiani (non per niente si chiama San Nicola).

Cunego, vedendo davanti Rebellin e Philippe andarsene tenta di ricucire.

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to be continued

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Cunego però favorisce il rientro di tutto il gruppetto, che approfitta per rifiatare un secondo.

Ma non è così, a sorpresa dal gruppetto prova un attacco improbabile Fedrigo, che dopo qualche secondo rifiata e si rialza, mancano 3 km al traguardo.

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Comincia la cote d'Ans, 2km al traguardo parte Philippe Gilbert!!!!!!Dietro intanto si controllano e il belga sembra riuscire a guadagnare qualche secondo preziosissimo.

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Un kilometro al traguardo, Philippe ancora davanti da tutto!!

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Ed è PHILIPPE GILBERT!!!!!!

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Dietro Robert non ce la fa a cambiare il ritmo, arriva 14esimo.

Ordine d'arrivo

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Dopo le scorribande in Belgio era il momento di cambiare la stagione.

Eravamo arrivati a Maggio, l'esclusione dal Giro d'Italia da parte di Zomegnan era ancora nella mente, ma le vittorie in Belgio e Olanda riuscivano a spazzare via molti pensieri, che nonostante tutto, erano leggeri e volatili.

Oggi si correva il Gp di Francoforte, per noi Ginanni con le vesti di capitano alla sua quarta apparizione stagionale era incaricato di far bene.

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La corsa si apre con la fuga di sei fuggitivi, dentro anche gli italiani Corioni(Liquigas) e Rossi (NGC).

Questi corridori raggiungeranno il massimo vantaggio sulla prima salita (10km al 7%) di 6'.

Il gruppo però reagisce tardi, e quando mancano ancora 50km al traguardo quelli davanti hanno due minuti da gestire.

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Cominciano gli ultimi chilometri, il primo a provarci è proprio il nostro Ginanni, però non rilancia, anzi per non sprecare energie si mette li a diminuire il ritmo, con lui Nocentini, Ghisalberti, e un'altra decina di corridori tra cui Tjallinji.

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Parte la volata con Francesco davanti, purtroppo si è ritrovato in questa posizione e non ha potuto fare altrimenti.

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Ma la rimonta di Nocentini è tempestiva, insieme a Scholz e Ghisalberti strappano il podio ad un Ginanni non in formissima.

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Siamo giunti così alla 4 Jours de Dunkerque nel nord della francia, questa piccola corsa a tappe ci avrebbe dato forma nelle gambe per gli appuntamenti di giugno e tra noi, la voglia di vincere non era certo alle stelle.

Questa corsa ha 4 tappe su 5 pianeggianti, una sola poteva fare la differenza con un circuito vallonato abbastanza duro.

Tappa 1:

Per noi questa tappa voleva dire poco e niente, senza velocisti iscritti avremo senz'altro mandato qualcuno in fuga, e ce lo mandammo.

L'incaricato ad andare fu Stefano Usai che vinse il GPM e divento così la maglia a pois.

Il gruppo però riprese tutti gli uomini davanti tranne due: Kaisen(Silence) e Coppel (FdJeux).

I due si giocano in volata la vittoria, il primo vinse, il gruppo venne segnalato allo stesso tempo del vincitore.

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Tappa 2:

La seconda tappa aveva lo stesso percorso altimetrico, si arrivò in volata dove Hinault, davanti a Nazon e Bozic.

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La 4 Jours de Dunkerque continuava con la quarta tappa, sempre piatta tranne due collinette insignificanti poste a metà tracciato, i favoriti del giorno erano Feillu e Casper (Agritubel) e Farrar (Garmin).

Come al solito volata, la spuntò proprio il corridore americano....

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Ordine d'arrivo:

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Eccoci alla quarta tappa di questo tour de Dunkerque...oggi tappa mossa che rivelerà il vincitore finale della classifica.

Dopo molti attacchi sterili si arriva così al primo attacco, Yuri Trofimov parte, dietro di lui sia Tjallinji che Ginanni, poi il leader Nazon, Farrar e Flecha rispettivamente 3° e 10° in classifica generale.

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-14 al traguardo. Dal gruppetto di testa prova la rasoiata Juan Antonio Flecha!!!

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Siamo allo scollinamento!! Ginanni ci prova!!! A sua ruota Chavanel che prova a insistere e se ne vanno in tre, con loro Flecha...

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ED è Chavanel che vince la quarta tappa, doppio colpo per lui che porta a casa la maglia di Leader!Terzo posto per Ginanni in crescita.

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Classifica generale

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La 5 tappa era una passerella: senza nemmeno un gpm o cavalcavia che sia non potevamo certo sperare in un colpo gobbo...

La tappa fu vinta da Sven Nys, che riusci ad anticipare il gruppo dopo un fuga di 7 uomini, che vennero tutti ripresi tranne il Belga vincitore.

La classifica generale non vedeva revisioni nei primi 10, dei nostri Ginanni 4° e Tjallingi 10°.

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Comincia la Ster Elektroter gentili telespettatori, questa piccola corsa a tappe belga è divenuta nel corso del tempo, un campo di battaglia tra i big, negli ultimi anni abbiamo infatti visto la vittoria di ciclisti illustri come Schumacher :| o Nick Nuyens.

Quest'anno però non sarà così, a giocarsi la vittoria finale ci saranno nomi del calibro di Tjallinji e altri corridori meno importanti...

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La prima tappa è un prologo di 12km, nessuna sorpresa, vince Rosseler davanti a Vandborg, nei 10 anche Tjallinji.

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La Ster Elektrotoer entrava in quello che poteva definirsi a malapena "vivo".

La seconda e la terza tappa erano dichiarate come tappe vallonate, pur non presentando grosse asperità potevano definire i tratti della classifica generale.

Tappa 2:

Oggi tappa molto nervosa e nel finale qualche asperità di media durezza potrà stare nelle gambe dei leader.

Oggi la Samsung non lascia andare fughe, solo ai -10 ci prova con uno scatto in un tratto in pendenza Francesco Ginanni!!

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La sua azione è buona, il giovane corridore italiano dimostra di essere in buona condizione, porta con se solo la maglia gialla Roelandts che batte nel finale, in volata, senza tante difficoltà.

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La classifica provvisoria vede Ginanni 4° che recupera 130 posizioni, essendo andato male nel prologo.

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Tappa 3:

Questa tappa non ha molte insidie dal punto di vista altimetrico, ma sulla carta è segnalata collinare.

Il primo dei big a scattare è Bauke Mollema che prova a fare il vuoto, dietro di lui gruppo semi-compatto.

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A questo attacco riesce a rispondere solamente Efimkin che vince regolando il gruppo che è segnalato a pari tempo con il russo.

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La classifica generale perciò non cambia e si può attribuire alla stessa del giorno precedente.

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Dopo il quarto posto in generale alla Ster Elektrotoer i nostri eroi saranno di scena al Sachsen Rundfarth.

Tappa 1:

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La prima tappa dalla carta sembrava una tappa dolomitica, solo guardando la scala di altitudine si capiva che di salite non ce ne sono e i velocisti come Petacchi e Boonen hanno la strada spianata.

La prima tappa si conclude con una bellissima vittoria, altrettanto bravo Hutarovich che coglie un terzo posto. Secondo Radochla.

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