Qualche giorno dopo, su uno di quei siti che quotidianamente aggiornavano il "borsino degli svincolati" e il ciclomercato, uscì una notizia di cui a quasi nessuno importava, tanto che gli autori del sito la piazzarono quasi in fondo. L'articolo diceva che la An Post sarebbe rimasta nel ciclismo, magari come secondo sponsor. Quel giorno l'azienda dublinese che corrispondeva alla Us Postal fu subissata di chiamate, per la maggior parte squadrette di dilettanti del Leinster.
Marconato intanto era andato a fare un giro panoramico della città. Prima tutta la serie dei ponti sul Lagan, poi il centro città e la mitica Falls Road, infine la zona nord della città. Quello fu l'unico momento in cui si sentì pienamente a casa. A North Belfast, infatti, si trovava il Solitude, lo stadio del Cliftonville ("il più bel nome di stadio di tutta l'isola, e forse anche del Regno Unito" diceva lui). Scroccando il pc della segreteria, come era abituato a fare non possedendone uno personale, trovò esattamente quello che sperava, dopo aver vagato per 3-4 siti italiani. Ben tre notizie favorevoli, e la squadra era quasi fatta. La Navigators Insurance chiudeva, e in quella squadra correvano parecchi suoi amici del periodo in nazionale. Non solo: si sarebbe liberato un posto in Professional per il fallimento dell'Amica Chips, e An Post e Navigare davano la loro disponibilità come secondo sponsor.
Tornò nella casa vuota, per la prima volta dopo 14 anni per fermarsi, e telefonò prima alle due aziende, che gli diedero parere favorevole. Ora veniva la parte più difficile, ossia convincere quell'amico corridore, con trascorsi in nazionale e nella Selle Italia e che aveva smesso ben 4 anni prima, a tornare a correre.