La vita sociale è sempre una grossa inculata, fattelo dire da uno che ci è passato
Non tutti ci tengono allo stesso modo alle persone a cui stanno intorno e l'ho provato sulla mia pelle
quando mi sono iscritto qui ero un tredicenne represso che non usciva mai e si dava ai videogiochi e basta.
Ero sporco, si lo ammetto non mi curavo perchè non avevo interersse a farlo
Poi una persona che mi sarà sempre cara mi invito' ad un uscita perchè si chiedeva come facessi a stare il sabato pomeriggio e di li nacque tutto.
Io e lui entrammo in un gruppo composto da una quindicina di persone, con molte di loro ho litigato sì e solo con una ho mantenuto buoni rapporti. questa persona mi ha portato in un altro gruppo dove adesso ci troviamo tutti bene.
Le mie cazzate le ho fatte e non mi vergogno a dirlo: piccoli precedenti, droghe leggere, un coma etilico a referto e le sigarette che purtroppo ormai sono diventate un vizio
Sono tutti segni di miei errori in passato, ma è crescendo che si migliora e si crea se stessi. Crescere non vuol dire vivere davanti al pc, vuol dire fare cose (a volte giuste, a volte meno giuste) che ti legano con altre persone al di fuori dell'ambiente esterno. Con questo non voglio dirti di farti trascinare da gentaccia, devi decidere sempre cosa sia migliore per te. Fai quello che ti senti a prescindere da ciò che ti dicono le persone che frequenterai, ma non vivere in casa con un ameba. Un plauso al fatto che ti sei accorto di questa condizione, io non me ne ero accorto ai tempi e mi sentivo il più felice del mondo a fare le giornate al pc. Ora mi sono accorto di quanto sia triste, sono sì diventato un tamarrino (come si dice dalle mia parti) ma di certo non mi mancano le persone con cui trascorrere le mie giornate.
La famiglia mandala a quel paese se ti vietano alcune cose, conoscendo la tua situazione capiranno che lo fai solo per acquisire una certa indipendenza. Non si può vivere fuori se ti tengono in casa.
Ora criticatemi più che potete.
I consigli di un pischello