infatti l'ho scritto.
In Francia tutti i treni (almeno per la mia esperienza) sono a prenotazione.
Primo episodio a proposito:
dopo essere partito da Firenze e aver passato 3 giorni a Reggio Emilia da un'amica la nostra truppa si dirige a Milano per prendere il notturno fino a Parigi. Alle 23 siamo alla biglietteria, ma ci dicono che il treno per Parigi è a prenotazione ed è pieno, ma ce n'è un'altro la mattina dopo alle 6.30. Per niente scoraggiati tentiamo lo stesso di prendere il treno contando sulla pietà del capotreno, che però ci lascia a piedi consigliandoci la prossima volta di prendere un aereo e di non dormire alla stazione perchè ci sono pantegane grosse cone tassi. Poichè pensiamo che i tassi siano animali piuttosto grandi passiamo la notte a parlare e fare giochi idioti in un giardino abbastanza vicino. Quando ci chiediamo se la mattina dopo il treno sarà pieno uno dei nostri esclama con convinzione "MA VA LA'!, chi prenderà un treno per Parigi alle 6 del mattino?!". Frase rimasta storica, come da copione il treno la mattina dopo è pieno, ma ci informano con una certa naturalezza che c'è un treno 3 giorni dopo che ancora non è tutto prenotato (ne passano 3 o 4 al giorno per Parigi!). Piuttosto incazzati per l'attesa e la mancanza di sonno guardiamo gli orari per vedere il primo treno che va all'estero. 5 ore dopo siamo a Basilea (Svizzera), da dove prenderemo subito un treno per Bruxelles. A Bruxelles passa il treno che arriva a Londra (la prima città dove vogliamo andare e Dublino, le altre sono tutte di passaggio, ma ci torneremo). Purtroppo per attraversare la manica in treno servono 75€ di supplemento che non abbiamo intenzione di pagare, così passiamo la notte in stazione a dormire a turni (1 ora e mezza di sonno per uno). La mattina dopo raggiungiamo Calais prendendo la bellezza di 5 treni regionali con coincidenze serratissime (era stato programmato la notte prima), facciamo colazione a lille per la modica cifra di 7€ ciascuno per un "caffè" e due paste. Da Calais prendiamo il traghetto pea Dover, poi il treno per Londra e infine per Holyhead, ridente cittadina del Galles occidentale con più pub che case, popolata da simpatici ragazzi di tutta Europa. Alle 2 del mattino il traghetto ci porta finalmente a Dublino dove sbarchiamo alle 6 e cerchiamo un ostello che ci accoglie solo a mezzogiorno. A conti fatti abbiamo fatto 3 notti senza dormire e abbiamo attraversato l'Europa da un estrenità all'altra in una cinquantina d'ore. Il tempo di rendersi conto dell'impresa e tutti caschiamo addormentati nella reception per tutto il pomeriggio.
Non vi scoraggino le disavventure, fanno parte del gioco, e poi, come disse il saggio del nostro gruppo quando eravamo in condizioni ben peggiori:
"se avessimo prenotato tutti i treni, tutti gli ostelli e avessimo avuto un programme di viaggio fatto meglio sarebbe andato tutto bene. Sai che palle!"
3 giorni dopo però aggiunse:
"vabbene avere un po' di sfiga in viaggio, ma tutti i giorni no..."