Stavolta spezzo una lancia in favore di quanto dice emmea. Effettivamente Wiggins ha più volte dimostrato, quando in forma (e soprattutto convinto mentalmente) di poter fare bene anche su percorsi più nervosi e meno regolari. Il problema in questo momento secondo me è che è nello spirito che non è lo stesso e quelle voci (perché di voci si tratta, mi pare evidente) trovano fondamento nel momento in cui si pensa ad un Wiggins poco convinto e quindi poco incline ad andare a soffrire e perdere su un percorso non particolarmente adatto per lui.
Paradossalmente, per lui sarebbe meno grave fare un'intero anno lontano dai GT, magari comunque conquistando un paio di corse di una settimana e andandosela a giocare poi al mondiale, che fare quelle corse per prepararsi per una Vuelta dove poi potrebbe uscire sconfitto, anche mentalmente, e rovinarsi anche la cronometro di Toscana 2013.