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Fantagiro del Centenario


Messaggi raccomandati

Vorrei proporre a tutti questa idea: disegnare un ipotetico Giro d'Italia 1909, il Giro del Centenario. Ovviamente, dal momento che il Giro compie un secolo, è consigliabile inserire salite storiche, o riproposizioni di tappe celebri, o ancora ricordare qualche corridore che ha fatto la storia del Giro, o inserire arrivi nelle città che ospitarono la prima edizione (Bologna, Chieti, Napoli, Roma, Firenze, Genova, Torino, Milano).

Potete tracciare come volete, attenendovi naturalmente alle norme UCI. Spero vi cimentiate in molti, vi garantisco che ci possono riuscire tutti :mrgreen:

Io ne ho già tracciato uno, tra breve lo posterò.

Ho aperto un topic uguale su Una Vita in Sella, ma siccome c'è gente che frequenta solo l'Official lo apro pure qui :bannana_guitar:

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Sto qua è il giro più fascinoso di tutti, mi aveva dato una mano anche il grande maurottino a scegliere le tappe.

Da aggiustare alcuni chilometraggi.

1.Firenze-Firenze (prologo) (79) di 8 km vinto dal grande Francesco Moser!

2.Firenze-Viterbo(58) sono 215 km piani ed è stata vinta da un altro grande del ciclismo italiano, ovvero Nino Defilippis, però si può accorciare

3.Rieti-monte Terminillo (cronoscalata)(36-37) Vinta da Olmo e dall' Intramontabile Bartali, sono 20 km.

4.Rieti-Roma (37) sono 152 km piani, vinse un dei migliori velocisti italiani di sempre: Raffaele di Paco

5.Roma-Napoli (37) Tappa vinta dalla locomotiva umana Learco Guerra, in realtà si deve accorciare un pò, sono 250km.

6.Caserta-Block Haus (67) tappa lunga assai di 220 km, c' è da scalare il Macerone, il Rionnero Sannittico, Roccarso e naturalmente il Block Haus. Fu l prima grande vittoria in terra italiaca del Cannibale Merckx.

7.Vasto-Macerata(98) tappa di 212 km, tutta piana e di "trasferimeno", vinse nel 98 Re Leone Cipollini.

8.Fabriano-Vallombrosa(90) tappetta collinare con il Valico della Scheggia da affronbtare, nel finale arrivo su una salitella, adatto a collinari alla Riccò. Vinse Bugno battendo Ugrumov.

9.Viareggio-Marina di Massa (cron. squadre) (37) La prima cronosquadre della storia, vinse la Legnano, è tutta piana ed è fin troppo lunga 60km.

10.Casciana Terme-Mirandola(70) Tappa di trasferimento adatta a fughe con il Passo Porretta da scalare. Vinse però un velocista ovvero Marino Basso, quindi adatta a più soluzoni.

11.Bologna-Ferrara (cron.) (33) La prima crono della storia del giro d'Italia. Vinse Binda e visto che a quei tempi mancavano le autostrade è di ben 62 km.

riposo

12.Padova-Vittorio Veneto (47) Tappa tutta piana, vinse un buon velocista della bianchi: Adolfo Leoni

13.Pordenone -Tre Cime di lavaredo(74) Primo vero tappone alpino, con la Forcella di Monte, il Passo Mauria da scalare e naturalmente l' arrivo alle trecime. Ddicanta al grande Josè Manuel Fuente che vinse, ma anche al grande Gianbattista Baronchelli che mise in crisi Merckx, se non ricordo male.

14.Merano-Aprica(94)La tappa dedicata al Pirata. Lo si scoprì proprio in questa occasione. Da salare il mitico Stelvio, il Mortirolo e il Valico di Santa Cristina.

15.Merano-Monte Bondone(56)La tappa più famosa dell storia del giro, si riparte da Merano, si arrva a Bolzano, si fa il Costalunga, il Rolle, il Brocon e poi tutta la valsugana fino a Trento dove ci sarà da scalare il mitico Bondone.

Quell' anno come tutti sanno vinse l' angelo della montagna: Gaul e fu una giornata da tragenda con neve e ghiaccio fin da Costaluna e con parecchi corridori assiderati, che non riuscivano più a frenare in discesa.

16.Trento-Gardone riviera(58) tappa di trasferimento che segue gli incantevoli paesaggid el lagod i garda, pochissima salita e un arrivo o per velocisti o per fughe. Vinse Poblet nel 58, che era un velocista, anche se, se la cavava dovunque.

riposo

17. Chiesa di Valmanenco-Bormio(88)Altra tappa che rimase nel cuore e nella mente di tutti.

La tappa del Gavia 1988, quella della vittoria di Breukink, ma non una tappa dedicata lla sua memoria, ma alla memoria delle fatiche disumane dei corridori.

Da scalare passo Aprica e Passo Gavia.

18.Sondrio-Vercelli (92) tappa di trasferimento, piana Vinse Cipollini nel 92, ma vista la stanchezza degli atleti facilmente andrà via una fuga.

19.Castel Grinzane-Cuneo (cron.) (90) Crono massacrante, vinse Gelfi nel 90, è piana ed è lunga 68 km. In realtà è dedicata ad Anquetil, perchè quel Gelfi non ha fascino

20.Cuneo Pinerolo(49-82) La tappa decisiva, la pù dura, la più bella. 254 km, 4 colli da scalare: Colle della Maddalena, il mitico Vars, il col d' isonzo e il col du Montegenevre; ma non è finita perchè c'è ancora il Sestriere che deciderà questo giro del centenario.

La tappa è dedicata al più forte corridore italiano ditutti i tempi: fausto Coppi, ma anche ad un altro grande, ovvero Saronni che nell' 8 vinse nella riproposizione della stessa tappa battendo dopo un lugo duello Hinault.

21.Torino-Milano(35-32)Tappa piana, vinse nel 25 Di Paco e ne 32 Guerra. A quei tempi sfiorava i 300km, è da accorciare per essere utilizzata in questo giro.

Un bel giro, però da sistemare, perchè alcuni cronometraggi sono esagerati, in questo mdoo si possono però paragonare le imprese dei corridori ttual a quelle dei campioni di anni fa.

Se ho tempo le descrivo meglio appena posso, però in sostanza c'è quello

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Come siete scarsi su!!! L'idea di Teo è davvero ottima e mi dispiace che cosi in pochi, cioè io ed Andy e basta abbiano accolto lìidea...siete tutti BOCCIATI!

Giro d’Italia del Centenario

Ecco il mio personalissimo Giro del Centenario che sarà un omaggio per un pezzo di storia dell’Italia. Infatti saranno le 4 repubbliche marinare il filo conduttore di questa edizione della corsa rosa oltre alle grandi meraviglie del nostro paese. Le salite sono molte, anche dure, ma per permettere ai corridori di rifiatare, sono state collocate durante tutto l’arco dei 21 giorni di corsa e non una dietro l’altra. Per concludere, oltre ad una breve descrizione della tappa mi son permesso di inserire anche 3 nomi di possibili favoriti che potrebbero correre il Giro, per far capire ancor meglio il tipo di profilo.

1° tappa – Venezia – Mestre (Cronoprologo 9.3 km): Cronoprologo individuale di 9 km circa per assegnare la prima maglia rosa. Si parte da Piazza Roma a Venezia, si attraverso il mitico ponte di Via Libertà e si arriva sulla terra ferma con l’arrivo in centro Mestre.

FAVORITI:: Cancellara, Millar, Hushovd

2° tappa – Mestre - Cesenatico (165 km): Seconda tappa di questo giro, la prima in linea completamente dedicata alle ruote veloci e a Marco Pantani. Si arriva a Cesenatico con i velocisti che si daranno battaglia nella terra del pirata.

FAVORITI:: Bennati, Petacchi, Cavendish

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3° tappa – Rimini - Montelupone (169 km): Altra tappa piuttosto breve, solo 169 km con partenza da una delle più note località dell’Adriatico, Rimini. La corsa procede sulla litoranea, si costeggia il mare passando per Senigallia fino allo sprint intermedio ad Ancona. Si svolta a sinistra verso l’entroterra dove a Castelfidardo c’è il secondo sprint volante. Si passa da Porto Recanati e si arriva a Montelupone con lo stesso arrivo della Tirreno-Adriatico con lo strappo micidiale all’ultimo km

FAVORITI:: Rebellin, Bettini, Di Luca

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4° tappa – Civitanova marche - La Maielletta (179 km): Ecco la prima vera tappa impegnativa di questo giro, già al quarto giorno si sale. Percorso movimentato anche se non durissimo già dai primi km ma si fa sul serio solo con l’ascesa da Fara Filiorum Petri verso la Maielletta, 23,6 km con pendenza media del 6,1% già ad inizio giro potrebbero fare davvero male

FAVORITI:: Di Luca, Cunego, Contador

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5° tappa – Lanciano - Caserta (215 km): Dopo la fatica della Maielletta tappa più agevole seppure lunga che permetterà al gruppo di tirare un po’ il fiato permettendo ad una probabile fuga di andare in porto. Prima metà di tappa insidiosa con 2 GPM di 3° categoria che faranno da trampolino di lancio per i coraggiosi mentre il finale di corsa è piuttosto piatto e facile che permetterà ai velocisti che tengono bene gli strappi di recuperare. Arrivo suggestivo nei pressi della Reggia

FAVORITI:: Freire, Bennati, Zabel

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6° tappa – Somma vesuviana - Amalfi (Cronometro individuale 54 km): Altra cronometro, la seconda del giro ma stavolta si fa sul serio. I km da percorrere sono ben 54, i primi 30 sono piani mentre da Pagani inizia il Valico di Chiunzi, 11 km con una pendenza piuttosto importante, soprattutto visto che siamo in una corsa contro il tempo, che permetterà agli scalatori di limitare un po’ i danni. Si arriva ad Amalfi, la seconda repubblica marinara toccata da questo giro del centenario

FAVORITI:: Contador, Kloden, Cancellara

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7° tappa – Castellamare di Stabia – Latina (196 km): Dopo 4 giorni impegnativi dove è sempre importante tenere gli occhi ben aperti finalmente ci si può riposare seriamente con una tappa piatta con arrivo in volata che sembra scontato

FAVORITI:: Cavendish, Petacchi, Bennati

8° tappa – Aprilia – Orbetello (175 km): Tappa sulla falsariga della precedente, altra tappa piatta per velocisti e per le speranze dei coraggiosi alla ricerca di un po’ di gloria

FAVORITI:: McEwen, Petacchi, Cavendish

9° tappa – Grosseto – Pisa (157 km): Terza tappa consecutiva adattissima per gli sprinter, con arrivo nella 3° repubblica marinara nei pressi della torre pendente. Domani riposo e poi si inizia a fare sul serio

FAVORITI:: Cavendish, Petacchi, McEwen

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Giorno di riposo a Pisa

10° tappa – Pisa – Abetone (153 km): Dopo la giornata di riposo si torna a salire con una tappa per uomini veri. Dopo 10 giorni di corsa le gambe iniziano a girare per il meglio e potrebbero già arrivare i primi distacchi eccellente. Si riparte da Pisa, prima parte di gara non difficile ma molto nervosa con continui saliscendi, poi arriva in San Pellegrino in Alpe, 16,7 km al 7,5% di media con un tratto dal 15° al 17° km davvero duro, con pendenze mai sotto al 10%. Si scende verso Cargedolo e si svolta verso Pievepelago dove inizia l’ascesa finale dell’Abetone, pendenze non impossibile, la media è del 5,1%, ma in questi 12 km circa si può far sentire la fatica del San Pellegrino e chi avrà la forza, potrà spingere dei rapporti che possono fare la differenza.

FAVORITI:: Contador, Menchov, Di Luca

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11° tappa – Sestola – Genova (211 km): Dopo la fatica di ieri, via libera alle fughe da lontano per gli uomini fuori classifica. Tappa non particolarmente difficile ma molto nervosa, ci sono pochissimi metri di pianura per rifiatare, meglio lasciare andare una fuga e riposare. Ecco l’ultima delle repubbliche presenti nel nostro giro.

FAVORITI:: Bettini, Pozzato, Ballan

12° tappa – Genova – Sanremo (197 km): Tappa davvero affascinante la 12° visto che si ripercorrerà una parte della Milano-Sanremo. Si parte da Genova, si procede costeggiando il mar Ligure tranquillamente fino a Finale Ligure dove si dovrà superare le Manie e poi in sequenza si scaleranno il Capo Mele, il Capo Berta, il Capo Cervo. Un attimo per rifiatare e si arriva alla Cipressa a tutta velocità ma anziché svoltare per il Poggio, si passa per la Pompeiana. Si scende ad Arma di Taggia e poi il mitico Poggio che sarà decisivo per l’arrivo posto in Via Cavallotti, gli attaccanti sono avvisati

FAVORITI:: Bettini, Pozzato, Gilbert

13° tappa – Sanremo – Cuneo (189 km): La classica quiete prima della tempesta, si riparte dalla città dei fiori e si arriva a Cuneo con una tappa mossa ma non difficile, gli sprinter sono pronti ad una delle ultime possibilità per loro

FAVORITI:: Bennati, Zabel, Petacchi

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14° tappa – Cavour - Sestriere (225 km): Ecco la prima vera tappa alpina, con partenza di Cavour per onorare il conte Camillo Benso. Il primo tratto è piuttosto facile, tutto pianeggiante, si arriva a Lanzo torinese dove inizia la prima asperità di giornata, il Col de Lys, una salita non durissima con pendenza media del 2,8% ma molto lunga con i suoi 30 km che potrebbero riscaldare i motori dei big ma mandare anche fuori giri chi non è al meglio. Discesa verso Susa dove inizierà la vera attrazione giornaliera, il Colle delle Finestre, con quel tratto sterrato da far impallidire anche il piu forte scalatore. I km da percorrere in continua ascesa sono ben 18,6 con una pendenza media attorno al 9%. Una salita micidiale, da fare tutta d’un fiato, non c’è possibilità di respirare, bisogna solo sparare tutte le proprie cartucce. Quando terminerà la salita, mancheranno 28 km al traguardo, di cui 11 in discesa. Breve tratto in falsopiano, si arriva a Pragelato dove inizia l’ultima fatica di giornata, il Colle Sestriere. I km sono solo 9 e con pendenze non difficili (pendenza media del 5,1%), ma dopo il colle delle Finestre tutto può accadere.

FAVORITI:: Contador, Simoni, Di Luca

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15° tappa – Bardonecchia - Casteldelfino (121 km): Seconda tappa consecutiva alpina, forse ancora più dura della precedente. L’avvio è tranquillo, ci sono circa una 20 di km facili ma poi si inizia a salire, seppure senza faticare molto, da Cesana torinese verso Briançon passando per il Passo del Monginevro, 8,3 km al 6% medio, con i primi 5-6 km davvero tosti con pendenze che si avvicinano anche al 10%. Come già detto, discesa verso Briançon dove inizia il primo “mostro” di giornata, il Col de l’Izoard, una salita lunghissima con i suoi 20 km intorno al 5,7% con gli ultimi 9 km che non scendono mai sotto al 6,5% e dove si sale con una media superiore al 7. L’Izoard oggi non sarà decisivo, ma molto utile per chi vorrà fare selezione nel finale di tappa. Traguardo volante a Chateau-Ville-Veille dove anziché scendere verso il col du Vars si svolta verso sinistra e si va all’imbocco del Colle dell’Agnello. 42 km di ascesa, 4,1 la pendenza media che inganna visto che i primi 15 km sono davvero facili con pendenza del 2% ma dal km 22 si fa sul serio con strappi superiori al 10% e con gli ultimi 6 km davvero duri dove la selezione è certa e netta. Lunga discesa verso Casteldelfino dove è posto l’arrivo di questa tappa che dividerà i maschi dalle femmine.

FAVORITI:: Contador, Simoni, Savoldelli

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Giorno di riposo a Fossano con trasferimento a Novara

16° tappa – Novara - Brescia (160 km): Dopo la giornata di riposo, trasferimento a Novara dove partirà la 16° tappa. Un bel giro senza particolari difficoltà nella pianura padana dove i velocisti potrebbero aver recuperato le forze e giocarsi le loro chanches nel penultimo appuntamento dedicato alle ruote veloci prima di un bel finale da brivido

FAVORITI:: Bennati, Cavendish, Petacchi

17° tappa – Sirmione - Verona (Cronometro individuale 37 km): Ultima prova contro il tempo relativamente breve. I km saranno 37, come si sa i valori al termine di un giro sono appiattiti ma a mettere ancor più di pepe alla tappa è la sua collocazione temporale. Differentemente dal solito, non più al termine dei tapponi alpini, bensì prima per dare la possibilità a chi cronoman non è, ed è in ritardo, di attaccare sulle alpi. A differenza della crono di Amalfi, oggi non c’è nessuna asperità, tutto il tracciato è in piano

FAVORITI:: Cancellara, Schumacher, Contador

18° tappa – Verona - Feltre (195 km): È la prima delle ultime 3 fatiche di questo giro. Non ha certo niente a che vedere con i prossimi due tapponi alpini, ma questa tappa è di certo un bell’antipasto. Si parte da Verona, avvio nervoso, saliscendi continui ma senza strappi eccessivi. Si arriva a Bassano del Grappa, si svolta verso Romano d’Ezzelino dove inizia l’unica salita di giornata, il Monte Grappa. Sono 25 i km da percorrere all’insu con una pendenza media del 6,2% ma con alcuni strappi nel finale che si avvicinano molto al 10%. Lunga discesa verso Seren del Grappa dove mancheranno altri 7 km tutti in pianura. Sarà difficile che i big attacchino viste le due tappe che seguiranno, gli uomini fuori classifica sono pronti a scaldarsi, ma già da oggi si potrebbe capire chi ha ancora energie per il finale.

FAVORITI:: Savoldelli, Sanchez, Pereiro.

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19° tappa – Mezzano – Passo Pordoi (164 km): Penultima tappa alpina del giro, forse la più dura, sicuramente quella con più km da percorrere in salita. Si parte da Mezzano e dopo pochi km si scala il Passo Rolle, 23 km al 5,4% con un tratto nel finale intorno al 10%. Discesa verso Predazzo, svolta a destra per Moena dove inizia l’ascesa del Passo San Pellegrino, decisamente più corto e più duro del Rolle. I km infatti sono solo 11 ma la pendenza media è del 6,8% con punte del 11%, una salita comunque costante dove è difficile prendere un po’ di respiro. Discesa verso Cencenighe, svolta a sinistra e si arriva a Selva di Cadore con un lungo tratto in falsopiano. A Selva si torna a salire con il Passo Giau, dove non si scende mai sotto il 7% e con lunghi tratti al 10%. La lunghezza è di soli 10% ma la pendenza media del 9,1% dimostra la durezza di questa salita. Discesa molto bella e tecnica e poco prima di Pocol svolta a sinistra per il Passo Falzarego, dove si percorreranno solamente gli ultimi 10 km con pendenze intorno al 6%, forse la salita meno dura di giornata. Lunga discesa verso Arabba dove inizia l’ultima salita, l’ascesa verso il Passo Pordoi. I km sono 9,4, la pendenza media è del 6,8% e dopo tutti questi km all’insu, si potrebbero vedere dei distacchi davvero importanti, la classifica potrebbe essere completamente ribaltata

FAVORITI:: Contador, Menchov, Simoni

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20° tappa – Ortisei – Ponte di Legno (206 km): Dopo le fatiche dei 5 passi superati ieri, altra tappa tosta seppure con meno km in salita. Si parte da Ortisei, si passa da Bolzano e Merano (dov’è posto il traguardo volante di giornata), prima di arrivare a Prato Stelvio dove inizierà la prima delle due salite di giornata, il Passo dello Stelvio, la montagna più alta del giro, la Cima Coppi con i suoi 24 km di salita al 7,4% di media per giungere ai 2758 m della vetta dove è posto il GPM. Gli ultimi 14 km sono massacranti, non si scende mai al di sotto del 7%, è interminabile. Discesa verso Bormio, svolta a sinistra per prendere il Passo Gavia, altra lunga salita di 25 km circa con una pendenza media del 5,5% con alcuni tratti superiori al 10%. Stelvio e Gavia insieme sono due mostri, sono due asperità che sicuramente faranno selezione prima di giungere in discesa a Ponte di Legno dov’è posto l’arrivo

FAVORITI:: Savoldelli, Simoni, Contador

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21° tappa – Tirano - Milano (193 km): Passerella finale per la maglia rosa, si arriva come di consueto a Milano, con un percorso di 10 km da ripetere 4 volte con arrivo in corso per gli sprinter, proprio sotto al Castello Sforzesco.

FAVORITI:: Bettini, Petacchi, Bennati

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Premesse:

- Partenza da Roma, come probabilmente avverrà nel Giro 2009.

- Ho cercato di mantenere un certo equilibrio nel percorso, evitando, ad esempio, tapponi da 250 km e 7 salite, o serie di 4 tappe di montagna consecutive.

- Ho pensato di far arrivare il Giro nelle città che furono sedi di tappa nel 1909 (Bologna, Chieti, Napoli, Roma, Firenze, Genova, Torino, Milano).

- Alcune tappe hanno delle dediche ad alcuni grandi campioni che hanno fatto la storia del Giro, o per alcuni passaggi, o per la località di arrivo.

- Mi sono attenuto alle regole UCI per quanto riguarda il kilometraggio: totale sotto i 3500 km (sono 3476), massimo due tappe oltre i 225 km, e non oltre i 260 (la 1a, 251 km, e la 14a, 237)

FANTAGIRO DEL CENTENARIO

ROMA - MILANO

PROLOGO: ROMA – ROMA, 4 km

Si comincia con un brevissimo cronoprologo, di 4 km scarsi, per assegnare la prima maglia rosa del Giro. Partenza davanti al Colosseo, arrivo davanti al Circo Massimo, attraverso un percorso cittadino.

PERCORSO: Piazza del Colosseo – Via Nicola Salvi – Via del Fagutale – Via Cavour – Via dei Fori Imperiali – Piazza Venezia – Via del Plebiscito – Via Celsa – Via delle Botteghe Oscure – Via Aracoeli – Via del Teatro Marcello – Via Luigi Petroselli – Piazza della Bocca della Verità – Via del Circo Massimo

INTERMEDI: Via del Plebiscito (km 2)

1a TAPPA: ROMA – NAPOLI, 251 km

La prima tappa in linea del Giro è anche la più lunga, con i suoi 251 km. Il percorso è piuttosto semplice a livello altimetrico, ma, nel finale, il durissimo strappo di Camaldoli (331 m), 1700 metri al 10% di media, posto a circa 4 km e mezzo dal traguardo, impedirà ai velocisti di giocarsi la tappa. Probabile che sullo strappo se ne vada qualcuno, e non è da escludere nemmeno un arrivo solitario.

TRAGUARDI VOLANTI: Latina (km 71); Terracina (km 112); Gaeta (km 144)

GPM: Camaldoli (4a categoria, 331 m, 1,7 km al 10%, km 246)

PERCORSO: Roma – Ciampino – Albano Laziale – Velletri - Cisterna di Latina – Latina – Terracina – Sperlonga – Gaeta – Formia – Minturno – Cellole – Mondragone – Castel Volturno – Pozzuoli – Camaldoli - Napoli

2a TAPPA: NAPOLI – SALA CONSILINA, 181 km

Tappa molto mossa quella che porterà la carovana rosa a Sala Consilina. Dopo una prima parte di gara tranquilla, nell’ultimo terzo del percorso si concentrano 3 salite. La prima è quella di Roccadaspide (403 m), 8,4 km al 4%, posta dopo 126 km. A 40 km dall’arrivo si transiterà invece a Bellosguardo (501 m), 4,3 km all’8%. Per finire, la salita della Sella del Corticato (1026 m), 8 km al 5,4%, a soli 21 km dalla conclusione, di cui i primi 10 circa in discesa. Una tappa adatta a quei velocisti capaci di tenere su salite del genere, oppure a qualche attaccante.

TRAGUARDI VOLANTI: Scafati (km 31); Salerno (km 62); Battipaglia (km 88)

GPM: Roccadaspide (3a categoria, 403 m, 8,4 km al 4%, km 126); Bellosguardo (3a categoria, 501 m, 4,3 km all’8%, km 141,5); Sella del Corticato (2a categoria, 1026 m, 8 km al 5,4%, km 160)

PERCORSO: Napoli – Torre del Greco – Torre Annunziata – Scafati – Pagani – Cava de’ Tirreni – Salerno – Pontecagnano Faiano – Bellizzi – Battipaglia – Roccadaspide – Bellosguardo – Roscigno – Sacco – Sella del Corticato – San Marco – Teggiano – Sala Consilina

3a TAPPA: SALA CONSILINA – PALAGIANO, 194 km

Prima vera tappa per velocisti del Giro. La facile salita di Montesano sulla Marcellana (865 m), 7,7 km al 4,9%, posto dopo 22 km, e il pur aspro strappo di Viggiano (756 m), 2,4 km all’8,9%, dopo 58 km, non impediranno infatti alle ruote veloci del gruppo di giocarsi la prima frazione a loro dedicata di questo Giro.

TRAGUARDI VOLANTI: Tramutola (km 38); San Brancato (km 97); Caprarico (km 112)

GPM: Montesano sulla Marcellana (3a categoria, 865 m, 7,7 km al 4,9%, km 22) Viggiano (4a categoria, 2,4 km all’8,9%, 756 m, km 58)

PERCORSO: Sala Consilina – Sterpone – Contrada Fontanelle – Volta Cammino – Montesano sulla Marcellana – Magorno – Tramutola – Villa d’Agri – Viggiano – Spinoso – Masseria Sant’Angiolo – San Brancato – Masseria San Vito – Caprarico – Montalbano Jonico – Scanzano Jonico – Masseria Terzo Marzoccolo – Stazione di Marconia – Chiatona - Palagiano

4a TAPPA: PALAGIANO – CERIGNOLA, 174 km

Seconda occasione per i velocisti. I 174 km da Palagiano a Cerignola non presentano infatti alcun Gran Premio della Montagna, perciò anche per le fughe il terreno non sarà per nulla favorevole. Quasi certo quindi uno sprint a ranghi compatti.

TRAGUARDI VOLANTI: Castellaneta (km 11); Gioia del Colle (km 33); Bari (km 73)

GPM: /

PERCORSO: Palagiano – Castellaneta – Bolzanello – Caccamone – Gioia del Colle – Sammichele di Bari – Casamassima – Parco Principi – Cellamare – Triggiano – Bari – Modugno – Bitonto – Sovereto – Terlizzi – Ruvo di Puglia – Corato – Andria – Ponte di Liso – Canosa di Puglia – Cerignola

5a TAPPA: FOGGIA – CASTEL DI SANGRO, 195 km

Altra tappa molto nervosa quella che porterà il gruppo a Castel di Sangro, con partenza da Foggia, dopo un trasferimento di una cinquantina di km. Dopo aver superato la lunga ma pedalabile salita di Pietramontecorvino (881 m), 14,4 km al 4,3%, posta dopo 49 km, la tappa vedrà parecchi saliscendi e brevi salite non classificate come Gran Premi della Montagna. Giunti ad Isernia, inizierà la seconda ascesa, il facile Valico del Macerone (684 m), 3,5 km al 5,7%, la cui vetta dista dall’arrivo 27 km. Subito dopo la discesa, la strada riprenderà a salire, fino al Valico di Rionero Sannitico (1031 m), 9 km al 6,7%. La vetta di questa salita dista solo 11 km dall’arrivo, ed è perciò presumibile che qualcuno possa già iniziare a muoversi. Buone possibilità anche per la fuga.

TRAGUARDI VOLANTI: Lucera (km 20); Campobasso (km 99); Isernia (km 163)

GPM: Pietramontecorvino (2a categoria, 881 m, 14,4 km al 4,3%, km 49); Valico del Macerone (3a categoria, 684 m, 3,5 km al 5,7%, km 168); Valico di Rionero Sannitico (2a categoria, 1031 m, 9 km al 6,7%, km 184)

PERCORSO: Foggia – Lucero – Pietramontecorvino – Volturara Appula – Ponte 13 Archi – Campodipietra – Campobasso – Oratino – Castropignano – Casalciprano – Colle d’Anchise – Bojano – Cantalupo nel Sannio – Indiprete – Guasto – Pettoranello nel Molise – Isernia – Valico del Macerone – Vandra – Valico di Rionero Sannitico – Castel di Sangro

6a TAPPA: CASTEL DI SANGRO – CHIETI, 146 km

Ecco, già alla 6a tappa, la prima tappa di montagna. Pur senza aver nulla a che vedere con un tappone dolomitico, la breve ma intensa Castel di Sangro – Chieti propone infatti 3 Gran Premi della Montagna, a cominciare da quello di Roccaraso (1257 m), 7,5 km al 6,2%, dopo soli 12 km. Poco dopo il transito da Sulmona (km 47), inizierà la salita verso il Passo San Leonardo (1282 m), ben 19,5 km di salita al 4,5% di media. La vetta sarà a 78 km dalla conclusione. La prima grande salita del Giro, però, sarà quella successiva, l’ultima, che porterà i corridori sul Passo Lanciano (1306 m), 17,5 km al 6,9%. Dalla vetta al traguardo mancheranno ancora 31 km. A 1 km dalla conclusione, i corridori dovranno anche superare lo strappo che porta a Chieti, 2,8 km al 7,5%, con punte oltre il 10% nella prima parte.

TRAGUARDI VOLANTI: Sulmona (km 47); Abbateggio (km 95)

GPM: Roccaraso (2a categoria, 1257 m, 7,5 km al 6,2%, km 12); Passo San Leonardo (1a categoria, 1282 m, 19,5 km al 4,5%, km 68); Passo Lanciano (1a categoria, 1306 m, 17,5 km al 6,9%, km 115)

PERCORSO: Castel di Sangro – Pontone – Roccaraso – Rocca Pia – Pettorano sul Gizio – Sulmona – Pacentro – Passo San Leonardo – Roccacaramanico – Caramanico Terme – Abbateggio – Lettomanoppello – Passo Lanciano – Pretoro – Terranova – Campo di Roma – Chieti

7a TAPPA: PESCARA – MACERATA, 192 km

Dopo due tappe impegnative, tornano di scena i velocisti. Nonostante qualche saliscendi nella seconda parte, infatti, è difficile che le modeste asperità di questa frazione, in modo particolare il GPM di San Ginesio (650 m), 2,9 km al 7,8%, possano mettere in seria difficoltà le ruote veloci del gruppo.

TRAGUARDI VOLANTI: Roseto degli Abruzzi (km 30); San Benedetto del Tronto (km 64)

GPM: San Ginesio (4a categoria, 650 m, 2,9 km al 7,8%, km 160)

PERCORSO: Pescara – Silvi – Pineto – Roseto degli Abruzzi – Giulianova – Tortoreto – Martinsicuro – San Benedetto del Tronto – Cupra Marittima – Pedaso – Montefiore dell’Aso – Montalto delle Marche – Montefalcone Appennino – Comunanza – Amandola – Samano – San Ginesio – Ripe San Ginesio – Urbisaglia – Macerata

8a TAPPA: (cronometro individuale) LORETO – ANCONA, 44 km

Prima lunga cronometro del Giro. Il percorso è praticamente piatto, salvo qualche saliscendi tra il 30° e il 40° km, che comunque non potrà limitare troppo gli inevitabili distacchi tra gli specialisti e gli scalatori.

INTERMEDI: Numana (km 15); Osimo Stazione (km 24); Varano (km 34)

PERCORSO: Loreto – Loreto Stazione – Porto Recanati – Scossicci – Marcelli – Numana – Coppo – Osimo Stazione – Aspio Terme – Angeli – Varano – Pietra la Croce – Ancona

RIPOSO

9a TAPPA: FOSSATO DI VICOLO – FIRENZE, 215 km

Altra tappa dal finale interessante, dopo un percorso piuttosto vallonato. La corsa continua tra salitelle più o meno rilevanti, fino ad incontrare il 1° GPM a 32 km dalla conclusione, a San Donato in Collina (388 m), una salita di 2 km al 5,6%, prima della quale, nei km immediatamente precedenti, si trovano diversi strappi, di cui all’11%, per arrivare a Palazzolo. Dopo il passaggio a Ponte a Ema, in onore di Gino Bartali, i corridori dovranno superare un’ultima difficoltà, quella della salita di Fiesole (295 m), 2 km all’8,6%, posta a soli 5 km dalla conclusione. Dovrebbe essere questo il trampolino di lancio per l’azione buona.

TRAGUARDI VOLANTI: Gubbio (km 29); Città di Castello (km 78); Arezzo (km 120)

GPM: San Donato in Collina (4a categoria, 388 m, 2 km al 5,6%, km 184); Fiesole (4a categoria, 295 m, 2 km all’8,6%, km 210)

PERCORSO: Fossato di Vicolo – Sigillo – Costacciaro – Scheggia e Pascelupo – Gubbio – Umbertide – Città di Castello – Citerna – Arezzo – Pergine Valdarno – Montevarchi – San Giovanni Valdarno – Figline Valdarno – Incisa in Val d’Arno – Troghi – San Donato in Collina – Antella – Ponte a Ema – Firenze – Fiesole – Firenze

10a TAPPA: CAPANNORI – GENOVA, 189 km

Dopo un trasferimento di una sessantina di km, si continua alla volta di un’altra città che ospitò il Giro 1909, Genova. Il percorso per arrivarvi, pur con qualche lieve difficoltà altimetrica, favorisce i velocisti, che difficilmente resteranno irrimediabilmente staccati sul Passo del Bracco (615 m), 9,1 km al 4,8%, posto a 69 km dalla conclusione.

TRAGUARDI VOLANTI: Lucca (km 5); Camaiore (km 31); Massa (km 53); Chiavari (km 146)

GPM: Passo del Bracco (2a categoria, 615 m, 9,1 km al 4,8%, km 120)

PERCORSO: Capannori – Lucca – San Martino in Freddana – Valpromaro – Pieve – Camaiore – Capanne – Pietrasanta – Querceta – Montignoso – Massa – Ortonovo – Sarzana – Arcola – Santo Stefano di Magra – Beverino – Borghetto di Vara – Carrodano – Passo del Bracco – Sestri Levante – Lavagna – Chiavari – Zoaglia – Rapallo – Camogli – Recco – Pieve Ligure - Genova

11a TAPPA: BORGO VAL DI TARO – BOLOGNA, 184 km

Dopo un trasferimento piuttosto pesante (un centinaio di km), ecco un’altra tappa adatta ai finisseur. Il conto delle tappe per velocisti resta infatti fermo a 4, dal momento che difficilmente le ruote veloci del gruppo saranno in grado di superare indenni il terribile San Luca (270 m), 2 km al 10,8% di media, posto a soli 8 km dalla conclusione. Attenzione anche ai grandi della classifica, perchè lo strappo è di quelli che possono fare male, e lo spazio per recuperare è poco.

TRAGUARDI VOLANTI: Fornovo di Taro (km 39); Maranello (km 127)

GPM: San Luca (3a categoria, 270 m, 2 km al 10,8%, km 176)

PERCORSO: Borgo Val di Taro – Solignano – Fornovo di Taro – Collecchio – Sala Baganza – Felino – San Polo d’Enza – Quattro Castella – Albinea – Scandiano – Casalgrande – Fiorano Modenese – Maranello – Vignola – Bazzano – Crespellano – Zola Predosa – Casalecchio di Reno – San Luca - Bologna

12a TAPPA: BOLOGNA – BARDOLINO, 170 km

Quinta occasione per i velocisti, in una tappa priva di GPM. Quasi impossibile assistere ad un epilogo diverso dallo sprint di gruppo.

TRAGUARDI VOLANTI: San Giovanni in Persiceto (km 31); Mirandola (km 69)

GPM: /

PERCORSO: Bologna – Borgo Panigale – San Giovanni in Persiceto – Sant’Agata Bolognese – Ravarino – Camposanto – Cavezzo – Medolla – Mirandola – Poggio Ruscio – Ostiglia – Gazzo Veronese – Nogara – Isola della Scala – Verona – Bussolengo – Lazise – Bardolino

13a TAPPA: TRENTO – TRE CIME DI LAVAREDO, 221 km

Alla 13a tappa arrivano le Dolomiti. Il percorso prevede una prima parte agevole, fino ad Agordo (km 129). Da lì la corsa si farà durissima, con la scalata al Passo Duran (1601 m), 12,5 km al 7,9%, e un tratto di 8 km al 9,4% di media. La vetta è a 80 km dalla conclusione. Subito dopo la discesa, sarà la volta della seconda salita, quella che porterà ai 1773 metri della Forcella Staulanza, attraverso 12,6 km al 6,7%. Dalla vetta mancheranno ancora 59 km. Discesa fino a Selva di Cadore, e quindi nuova salita, per raggiungere i 2236 metri del Passo Giau, 10,1 km al 9,1%, posto a soli 39 km dal termine. Dopo la discesa su Pocol, qualche km in pianura per raggiungere Cortina d’Ampezzo, e poi ancora naso all’insù, per scalare il Passo Tre Croci (1815 m), 8,1 km al 7,1%, a soli 14 km dall’arrivo. La metà è in pianura, per arrivare a Misurina. Dopo un primo strappo di 1 km all’11,6%, 2 km tra discesa e pianura, per arrivare all’attacco della salita verso le Tre Cime di Lavaredo (2320 m). Sono 4 km all’11,7%, che potrebbero pesare molto sulla classifica finale del Giro.

TRAGUARDI VOLANTI: Borgo Valsugana (km 35); Feltre (km 83); Agordo (km 129)

GPM: Passo Duran (1a categoria, 1601 m, 12,5 km al 7,9%, km 141); Forcella Staulanza (2a categoria, 1773 m, 12,6 km al 6,7%, km 162); Passo Giau (1a categoria, 2236 m, 10,1 km al 9,1%, km 182); Passo Tre Croci (2a categoria, 1815 m, 8,1 km al 7,1%, km 207); Tre Cime di Lavaredo (1a categoria, 2320 m, 4 km all’11,7%, km 221)

PERCORSO: Trento – Pergine Valsugana – Borgo Valsugana – Ospedaletto – Grigno – Arsiè – Feltre – Santa Giustina – Sedico – Rivamonte Agordino – Agordo – Passo Duran – Dont – Zoldo Alto – Palafavera – Forcella Staulanza – Selva di Cadore – Passo Giau – Pocol – Cortina d’Ampezzo – Passo Tre Croci – Misurina – Tre Cime di Lavaredo

14a TAPPA: CORTINA D’AMPEZZO – BORMIO, 237 km

Terza tappa di alta montagna dopo quelle di Chieti e delle Tre Cime. L’inizio è subito in salita, con la scalata al passo Falzarego (2117 m), 16,4 km al 5,6%, dopo soli 17 km. Dopo altri 30 km, sarà la volta del passaggio ai 2239 metri del Passo Pordoi, 9,4 km al 6,8%. Discesa a Canazei, e dopo l’attraversamento della Val di Fassa ecco il Passo Costalunga (1745 m), 9,9 km al 4,1%, posto dopo 79 km. Dopo il Costalunga, la tappa continuerà senza difficoltà rilevanti fino a 45 km circa dalla conclusione, quando i corridori approceranno il terribile Passo dello Stelvio (Cima Coppi, 2758 m), con i suoi 24,3 km al 7,4%, e i suoi 48 tornanti. Dalla vetta mancheranno solamente 21 km, tutti in discesa, fino a Bormio.

TRAGUARDI VOLANTI: Bolzano (km 111); Merano (km 141)

GPM: Passo Falzarego (2a categoria, 2117 m, 16,4 km al 5,6%, km 17); Passo Pordoi (1a categoria, 2239 m, 9,4 km al 6,8%, km 47); Passo Costalunga (3a categoria, 1745 m, 9,9 km al 4,1%, km 79); Passo dello Stelvio (Cima Coppi, 1a categoria, 2758 m, 24,3 km al 7,4%, km 216)

PERCORSO: Cortina d’Ampezzo – Passo Falzarego – Livinallogo del Col di Lana – Arabba – Passo Pordoi – Canazei – Pozza di Fassa – Vigo di Fassa – Passo Costalunga – Nova Levante – Bolzano – Andrian – Nalles – Sinigo – Merano – Lagundo – Plaus – Naturno – Laces – Coldrano – Silandro – Lasa – Oris – Prato allo Stelvio – Bormio

RIPOSO

15a TAPPA: LUINO – VERBANIA, 169 km

Dopo il riposo e il trasferimento, arriva la quarta frazione di alta montagna del Giro. Scavalcata la facile salita di Brinzio (555 m), 8,3 km al 3,5%, dopo 17 km, la gara proseguirà tranquilla fino ai piedi del Mottarone (1366 m), 15,6 km al 6,7%, la cui vetta è posta a 66 km dal termine. Dopo la discesa, un altro tratto pianeggiante farà da preludio all’ultima e decisiva ascesa di giornata, la più dura: quella che porta ai 1125 metri dell’Alpe Segletta, 8,8 km all’8,7%, con punte del 16%, la cui vetta sarà a 23 km dalla conclusione. Dopo di che, 5 km e mezzo di discesa, 3 in falsopiano, e poi ancora discesa, che termina a soli 4 km dalla conclusione. Traguardo volante a Induno Olona, paese di Luigi Ganna, primo vincitore del Giro d’Italia.

TRAGUARDI VOLANTI: Induno Olona (km 27); Varese (km 32); Arona (km 64)

GPM: Brinzio (4a categoria, 555 m, 8,3 km al 3,5%, km 17); Mottarone (1a categoria, 1366 m, 15,6 km al 6,7%, km 103); Alpe Segletta (1a categoria, 1125 m, 8,8 km all’8,7%, km 146)

PERCORSO: Luino – Germignaga – Valtravaglia – Brinzio – Rasa di Varese – Induno Olona – Varese – Gazzada Schianno – Azzate – Dobbiate – Mornago – Vergiate – Sesto Calende – Castelletto sopra Ticino – Arona – Oleggio Castello – Maggiate Superiore – Borgomanero – Briga Novarese – Gozzano – Orta San Giulio – Armeno – Mottarone – Levo – Baveno – Feriolo – San Bernardino Verbano – Unchio – Cambiasca – Caprezzo – Intragna – Aurano – Alpe Segletta – Premeno – Pian Nava – Bee – Arizzano – Zoverallo - Verbania

16a TAPPA: GATTINARA – NOVI LIGURE, 157 km

Sesta occasione per i velocisti, in una tappa molto breve, e con la sola difficoltà della salita di Castellania, con scollinamento a Passo Coppi (357 m), 8 km al 3,2%, doveroso tributo al Campionissimo Fausto Coppi. La vetta è a 25 km dall’arrivo, ma in ogni caso nessuno dovrebbe staccarsi, e gli sprinter avranno una chance di vittoria prima di tre tappe in cui avranno ben poco da dire. Oltre a Coppi, la tappa è dedicata anche a Girardengo, di Novi Ligure.

TRAGUARDI VOLANTI: Vercelli (km 38); Casale Monferrato (km 64); Alessandria (km 95)

GPM: Castellania/Passo Coppi (4a categoria, 357 m, 8 km al 3,2%, km 132)

PERCORSO: Gattinara – Arborio – Caresenablot – Vercelli – Prarolo – Pezzana – Stroppiana – Villanova Monferrato – Casale Monferrato – San Giorgio Monferrato – Occimiano – Mirabello Monferrato – San Salvatore Monferrato – Alessandria – Tortona – Carbonara Scrivia – Castellania/Passo Coppi – Villalvernia – Cassano Spinola – Negraro – Barbellotta – Novi Ligure

17a TAPPA: (cronometro individuale) VILLANOVA D’ASTI – TORINO, 36 km

Seconda e ultima cronometro individuale del Giro. Il percorso è molto simile a quello della cronometro Chieri – Torino del 2005, con la salita del Colle di Superga, 8 km al 4,1%, dopo 22 km. Nel 2009 ricorrono infatti anche i 60 anni della tragedia di Superga. Dopo la discesa, ancora qualche km in città a Torino prima dell’arrivo.

INTERMEDI: Chieri (km 12); Superga (km 22)

PERCORSO: Villanova d’Asti – Riva presso Chieri – Chieri – Tetti Berruto – Superga - Torino

18a TAPPA: CARIGNANO – BRIANCON, 214 km

Quinta tappa di alta montagna del Giro. Il percorso è molto facile per 90 km, durissimo negli altri 114. Dopo una prima parte facile, infatti, i corridori approcceranno il Colle di Sampeyre (2284 m), 17,8 km al 7,6%, la cui vetta è posta 1 km dopo metà gara. Dopo la discesa su Sampeyre e qualche km di fondovalle, nuova salita, verso i 2744 m del Colle dell’Agnello, 22,4 km al 6,5%, con gli ultimi 9,5 km al 9,7% di media. Dalla vetta mancheranno ancora 59 km. Lunga discesa, e quindi ancora una salita, la terza, per raggiungere il Col de l’Izoard (2361 m), 14 km al 7%, con vetta a soli 20 km dalla linea bianca.

TRAGUARDI VOLANTI: Saluzzo (km 41); Busca (km 56); Sampeyre (km 123)

GPM: Colle di Sampeyre (1a categoria, 2284, 17,8 km al 7,6%, km 108); Colle dell’Agnello (1a categoria, 2744 m, 22,4 km al 6,5%, km 155); Col de l’Izoard (1a categoria, 2360 m, 14 km al 7%, km 194)

PERCORSO: Carignano – Casalgrasso – Polonghera – Moretta – Saluzzo – Manta – Verzuolo – Busca – Villar San Costanzo – Dronero – Roccabruna – San Damiano Macra – Macra – Stroppo – Colle di Sampeyre – Sampeyre – Casteldelfino – Pontechianale – Colle dell’Agnello – Molines-en-Queyras – Chateau-Ville-Vieille – Arvieux – Col de l’Izoard – Cervières – Briançon

19a TAPPA: BRIANCON – SESTRIERE, 150 km

Ultima occasione per cambiare la classifica. Il rientro in Italia avviene attraverso il facile Col de l’Echelle (1766 m), un lungo falsopiano che diventa salita solo negli ultimi 4 km, al 6,2% di media. La vetta è dopo 22 km. Scesi a Bardonecchia, i corridori resteranno nel fondovalle per una quarantina di km circa, prima di approcciare la salita del Moncenisio (1419 m), con il GPM posto al paese anzichè al colle. La salita vera misura 10,8 km, per una pendenza media del 7,9%, con un tratto di 7 km all’8,8%, che termina a meno di un km dal GPM, posto a 65 km dal termine. Discesa quindi, per tornare a Susa, attraverso la strada del vecchio Moncenisio. A quel punto sarà la volta del Colle delle Finestre (2178 m), 18,6 km al 9,1%, con l’ultimo tratto sterrato, la cui vetta sarà a soli 28 km dalla conclusione. Picchiata su Pourrières, breve tratto in falsopiano, e poi ancora salita, per giungere sul traguardo di Sestriere (2033 m), con altri 9,3 km di salita al 5,3% di pendenza media.

TRAGUARDI VOLANTI: Bardonecchia (km 32); Oulx (km 47); Susa (km 71)

GPM: Col de l’Echelle (4a categoria, 1766 m, 4 km al 6,2%, km 21); Moncenisio (1a categoria, 1419 m, 10,8 km al 7,9%, km 85); Colle delle Finestre (1a categoria, 2178 m, 18,6 km al 9,1%, km 122); Sestriere (2a categoria, 2033 m, 9,3 km al 5,3%, km 150)

PERCORSO: Briançon – La Vachette – Val-des-Prés – Col de l’Echelle – Bardonecchia – Beaulard – Oulx – Eclause – Exilles – Chiomonte – Gravere – Susa – Venaus – Novalesa – Moncenisio – Arcangel – Susa – Meana di Susa – Colle delle Finestre – Pourrières – Pragelato – Borgata Sestriere – Sestriere

20a TAPPA: TORINO – MILANO, 153 km

Classica passerella per il vincitore. Si ritorna a Torino, dopo la crono, per proporre una Torino – Milano come ultima tappa, esattamente come avvenne nel 1909. Nessuna difficoltà, per una tappa che quasi certamente terminerà con uno sprint di gruppo.

TRAGUARDI VOLANTI: Chivasso (km 24); Mortara (km 99)

GPM: /

PERCORSO: Torino – San Mauro – Torinese – San Raffaele Cimena – Brandizzo – Chivasso – Crescentino – Trino – Morano sul Po – Candia Lomellina – Mortara – Vigevano – Abbiategrasso – Gaggiano – Cesano Boscone – Milano

TOTALE:

Kilometri: 3476

Tappe di alta montagna: 6 (Chieti, Tre Cime di Lavaredo, Bormio, Verbania, Briançon, Sestriere)

Tappe di media montagna/vallonate/per finisseur: 5 (Napoli, Sala Consilina, Castel di Sangro, Firenze, Bologna)

Tappe per velocisti: 7 (Palagiano, Cerignola, Macerata, Genova, Bardolino, Novi Ligure, Milano)

Tappe a cronometro: 2 + 1 prologo

Totale km a cronometro: 84

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Fantagiro

Tappa 1 Prologo Roma 6km

Suggestivo prologo notturno per le vie di Roma.

Tappa 2 Roma - Napoli 221km

Prima tappa in linea, facile per velocisti. Si passa per i Colli Albani dove si supera qualche saliscendi ideale trampolino per le fughe del mattino. Poi si entra nella provincia di Latina e si percorre il lungomare passando per Terracina. Gaeta e Formia. Si segue il mare anche in Campania passando per Mondragone. A Castel Volturno c’è l’ultimo traguardo volante poi la volata sul lungomare napoletano.

Percorso: Roma – Rocca di Papa – Velletri – Cisterna di Latina – Terracina – Gaeta – Formia – Mondragone – Castelvolturno – Napoli

Traguardi volanti: km41 Velletri; km100 Terracina; km182 Castelvolturno

Gpm: km26 Rocca di Papa (9,2km 5% 3^Cat.)

Tappa 3 Ercolano - Paestum 206km

Seconda tappa in linea e tutta in Campania. Tappa molto nervosa, soprattutto nella parte iniziale, dove potrebbe arrivare un gruppo di una ottantina di unità senza alcuni velocisti oppure una fuga. Si parte da Ercolano e percorrendo le province di Salerno e Avellino si giunge nella zona del sito archeologico di Paestum.

Percorso: Ercolano – Pagani – Pellezzano – Solofra – Lioni – Acerno – Giffoni Valle Piana – Pontecagnano – Battipaglia – Paestum

Traguardi Volanti: km69 Solofra; km128 Bagnoli Irpino; km180 Pontecagnano

Gpm: km33 Valico Chiunzi (11,15km 5,6% 2^Cat): km59 Pellezzano (5,8km 5,1% 3^Cat); km114 Monte Gavitoni (3,4km 5,9% 3^Cat)

Tappa 4 Sala Consilina – Terme Luigiane 229km

Tappa che unisce la Campania alla Calabria, passando per un breve tratto per la Basilicata. Tappa mossa e nervosa che percorre le colline del vallo di Diano e della zona del Pollino. L’arrivo è posto su uno strappetto a terme Luigiane (1,8km al 5,8%). Tappa per scattisti veloci ma è possibile anche che arrivi la fuga del mattino.

Percorso: Sala Consilina – Padula – Montesano sulla Marcellana – Moliterno – Lagonegro – Maratea – Scalea – Mottafollone – Terme Luigiane

Traguardi Volanti: km44 Moliterno; km112 Maratea; km195 Mottafollone

Gpm: km 71 Lagonegro (3,7km 4% 3^Cat)

Tappa 5 Cassano allo Ionio – Matera 226km

Tappa che si divide in due parti. La prima molto nervosa e tortuosa con la strada che si inerpica sulle montagne lucane. La seconda in pianura e molto veloce lungo lo Ionio fino ad arrivare al prevedibile sprint a ranghi compatti a Matera, la città del tufo.

Percorso: Cassano allo Ionio – Castrovillari - San Severino Lucano – San Giorgio Lucano – Tursi – Policoro – Ginosa Marina – Ginosa - Matera

Traguardi Volanti: km69 San Severino Lucano; km153 Policoro; km202 Ginosa

Gpm: km88 Tursi (2km 5,1% 3^Cat)

Tappa 6 Bari – Peschici 200km

Si corre interamente in Puglia questa frazione tranquilla per gran parte ma piuttosto nervosa nel finale, quando il gruppo dovrà attraversare passando per Carpino e per Vico del Gargano, la Foresta Umbra. L’arrivo è adatto, come lo era stato quello di terme Luigiane, a scattisti veloci. Non ci sono gran premi della montagna.

Percorso: Bari – Molfetta – Trani – Margherita di Savoia – Manfredonia – Monte Sant’Angelo – Carpino – Vico del Gargano - Peschici

Traguardi Volanti:km51 Trani; km171 Carpino

Tappa 7 Lesina – Chieti 208km

Tappa ideale per le fughe che parte dal nord della Puglia per giungere in Abruzzo, a Chieti, sede storica di arrivo per i primi giri d’Italia. Tante le salitelle ma la più importante è quella in località Roccaraso, unico gran premio della montagna odierno.

Percorso: Lesina – Campomarino – Guglionesi – Triveneto – Ateleta – Roccaraso – Palena – Casoli – Chieti

Traguardi Volanti: km51 Guglionesi; km121 Palena

Gpm: km103 Roccaraso (7,5km 6,2% 2^Cat); km 123 Pescocostanzo (3km 5,9% 3^Cat)

Tappa 8 Spoltore – Torricella Sicura 177km

Tappa abbastanza impegnativa questa che unisce la città natale di Danilo Di Luca a Torricella Sicura, cittadina di poche migliaia di abitanti in leggera altitudine, dove nel recente passato è arrivata qualche tappa della Tirreno – Adriatico. Un solo gran premio della montagna oggi ma abbastanza difficile in località Valle Castellana, in prossimità del confine con le Marche. Prima frazione sotto i 200 km.

Percorso: Spoltore – Loreto Aprutino – Penne – Castiglione Mes. Raimondo – Bisenti – Isola del Gran Sasso – Teramo – Garrulo – Valle Castellana – Torricella Sicura

Traguardi Volanti: km24 Penne; km108 Teramo; km133 Leofara

Gpm: km 144 Valle Castellana (località Ceppo) (16,1km 4,4% 2^Cat)

Tappa 9 Giulianova – Gabicce Mare 202km

Tappa che non vale nulla, corsa tutta lungo l’Adriatico e destinata alle ruote veloci. Non ci sono asperità, sarà un giorno di riposo per i grandi della classifica il giorno dopo le fatiche abruzzesi.

Percorso: Giulianova – San Benedetto del Tronto – Porto Sant’ Elpidio – Ancona – Pesaro – Gabicce Mare

Traguardi Volanti: km19 San Benedetto; km118 Falconara Marittima; km162 Fano

Tappa 10 Crono San Marino 40km

Cronometro corsa interamente per le strade della piccola repubblica.

Percorso: Falciano – Serravalle – Domagnano (7km r.c.) – Borgo Maggiore – Acquaviva – Poggio di Chiesanuova – Monte Giardino (29,9km r.c.) – Faetano – San Marino

Tappa 11 Cesenatico – Firenze 221km

Dalle terre del Pirata a quelle dell’Intramontabile. La tappa numero undici abbraccia due grandi campioni del ciclismo come Marco Pantani e Gino Bartali. Si corre tra la Romagna e la Toscana una tappa in teoria per i velocisti, anche se la presenza di due gran premi della montagna di seconda categoria potrebbe dare qualche problema.

Percorso: Cesenatico – Cesena – Forlì – Castrocaro Terme – Modigliana – Marrani – Razzuolo – Palazzuolo sul Senio – Firenzuola – Scarperia - Firenze

Traguardi Volanti: km49 Castrocaro; km117 Razzuolo; km201 Vaglia

Gpm: km124 Passo Sambuca (11km 5,7% 2^Cat); Passo del Giogo di Scarperia (10,5km 5,7% 2^Cat)

Tappa 12 Viareggio – Castellania 238km

Tappa molto lunga e stancante. Si parte da Viareggio, provincia di Lucca e quindi patria di Re Leone Cipollini, recordman di vittorie di tappa al Giro per arrivare a Castellania, paese natio del campionissimo Coppi, il primo a vincere nello stesso anno Giro e Tour. Si passa vicino Tortona, omaggio alla maglia nera per antonomasia Malabrocca. Tappa per fughe con qualche salitella nella parte centrale come ideale trampolino per azioni da lontano.

Percorso: Viareggio – Massa – Maissana – Sestri Levante – Gattona – Busalla – Ronco Scrivia – Castellania

Traguardi Volanti: km97 Maissana; km130 Chiavari; km198 Ronco Scrivia

Gpm: Colle di Velva (14km 5,7% 2^Cat); Passo della Scoffera (11km 4,7% 2^Cat)

Tappa 13 Acqui Terme – Nizza 209km

La tredicesima tappa è dedicata a Giuseppe Garibaldi, personaggio simbolo del processo di unificazione della penisola. La tappa sulla carta è per i velocisti (la cosiddetta quiete prima della tempesta) ma attenzione ai saliscendi nella periferia di Nizza che potrebbero dare fastidio. Si parte dal Piemonte scendendo fino al mar Ligure dopo di che si segue sempre li lungomare. La tappa presenta poche difficoltà, tra cui la Cipressa e il Poggio, salite rese note dalla Milano – Sanremo.

Percorso: Acqui Terme – Ponzone – Savona – Alberga – Imperia – Sanremo – Ventimiglia – La Turbie – Nizza

Traguardi Volanti: km55 Savona; km130 Imperia

Gpm: km141 Cipressa (6km 3,9% 3^Cat); km152 Poggio (4km 3,7% 3^Cat)

Tappa 14 Limone Piemonte – Les Deux-Alpes 222km

Prima tappa alpina di questo giro e secondo arrivo consecutivo in Francia, in totale il terzo arrivo all’estero dopo la crono corsa a San Marino. Si parte in discesa da Limone Piemonte fino a Borgo San Dalmazzo e si inizia a salire fino al primo gran premio della montagna, il Colle della Maddalena. Si entra in Francia e si affrontano prima il Vars e poi la salita finale, gli undici km che conducono a Les Deux-Alpes dove si impose al Tour Marco Pantani.

Percorso: Limone Piemonte – Borgo San Dalmazzo – Vinadio – Argentera – Colle della Maddalena – Larche – Col du Vars – Guillestre – Briancon – La Grave – Les Deux-Alpes

Traguardi Volanti: km 47 Vinadio; km84 Larche; km160 Villar Saint-Pancrace

Gpm: km59 Colle della Maddalena (18.3 km 4,7 % 1^Cat); km91 Vars (14.1km 5.7% 1^Cat);arrivo Les Deux-Alpes (11km 6.5% HC)

Tappa 15 Bourg Saint Maurice – Sacro Monte di Varese 208km

Dopo la frazione di Nizza e dopo le fatiche di Les Deux-Alpes è la terza ed ultima frazione italo francese di questo giro. Si parte da Bourg Saint Maurice, nella regione della Savoia – Rodano Alpi. Dopo non molti km si entra in Italia per poi attraversare l’intera Valle d’Aosta. Giunti in Piemonte si passa per il biellese per poi giungere, in provincia di Varese, al Sacro Monte, patrimonio Unisco, dove vinse il due volte iridato Gianni Bugno.

Percorso: Bourg Saint Maurice – Montvalezan – La Thuile – Prè St. Didier – Villaret – Arvier – Aosta – Chatillon – Nomaglio – Biella – Pettinego - Crevacuore – Sacro Monte di Varese

Traguardi Volanti: km40 La Thuile; km82 Aosta

Gpm: km27 Piccolo San Bernardo (26,5km 5,1% HC);arrivo Sacro Monte di Varese (10,5km 5,7% HC)

Tappa 16 Este - Mira 174km

Tappa piatta che viene dopo un giorno di riposo dalle fatiche italofrancesi. Non ci sono gran premi della montagna. La tappa arriva dove nel 1989 Mario Cipollini vinse la prima delle sue 4 vittorie, record tuttora imbattuto. Nel finale un circuito da ripetere 3 volte.

Percorso: Este – Monselice – Rovigo – Adria – Cavarzere – Pontelongo – Piove di Sacco – Mira – Dolo – Mirano – Mira (3 volte)

Traguardi Volanti: km52 Adria; km82 Piove di Sacco

Tappa 17 Crono Mestre – Venezia 46km

Una crono per specialisti senza particolari difficoltà nella provincia di Venezia.

Percorso: Mestre – Spinea – Salzano (km13 r.c.) – Scorzè – Mogliano Veneto (km29 r.c.) – Venezia

Tappa 18 Conegliano – Selva di Val Gardena 237km

Primo dei tre tapponi alpini finali consecutivi, che rendono particolarmente duro questo finale, è quello con l’arrivo meno duro. Si parte in pianura almeno per i primi km poi la strada inizia a salire e non c’è tanto per respirare fino a Selva di Val Gardena. Tre i gran premi della montagna da affrontarsi, tutti hors categorie. Qui ci sarà una gran bella scossa alla classifica.

Percorso: Conegliano – Maniaco – Cimolais – Erto – Longarone – Auronzo di Cadore – Cortina d’Ampezzo – Pocol – Arabba – Selva di Val Gardena

Traguardi Volanti: km49 Maniago; km92 Erto; km175 Pocol

Gpm: km140 Passo Tre Croci (11km 6,3% HC); km196 Passo Giau (9,6km 8,3% HC); km220 Passo Pordoi (9,4km 6,4% HC)

Tappa 19 Castelrotto – Bormio 2000 219km

Seconda tappa alpina del trittico finale con arrivo nella località sciistica sopra Bormio, nella provincia di Sondrio. Come nella frazione di Selva di Val Gardena ci sono anche qui tre gran premi della montagna anche se il primo, il Passo di Monte Giovo è molto lontano dal traguardo, ed è seguito, prima dello Stelvio, da un tratto non difficile lungo l’Adige.

Percorso: Castelrotto – Vipiteno – Valtina – San Leonardo in Passiria – Merano – Saturno – Castelbello – Prato allo Stelvio – Stelvio – Bormio – Bormio 2000

Traguardi Volanti: km56 Vipiteno; km

Gpm: km64 Passo di Monte Giovo (15km 7,5% HC); km190 Passo dello Stelvio (24km 7,4% HC Cima Coppi); arrivo Bormio 2000 (9,8km 7,5% HC)

Tappa 20 Livigno – Plan di Montecampione 201km

Ultima fatica del giro prima della classica passerella a Milano. Questa è la più breve tra le tre tappe alpine finali ma è la più dura, contando infatti di ben cinque gran premi della montagna di cui tre hors categorie e due di prima categoria. Si affrontano salite storiche e il nome che esse richiamano è quello di Marco Pantani (Mortirolo e Plan di Montecampione).

Percorso: Livigno – Bormio – Mazzo di Valtellina – Aprica – Malanno – Cedegolo – Brenno – Borno – Azzone – Bratto – Plan di Montacampione

Traguardi Volanti: km61 Mazzo di Valtellina ; km131 Breno

Gpm: km14 Passo del Foscagno (7,5km 5,1% 1^Cat); km72 Passo del Mortirolo (12,4km 10,5% HC); km98 Passo dell’Aprica (13km 5,2% 1^Cat); km166 Passo della Presolana (11,9km 5,4% HC); arrivo Plan di Montecampione (18km 7,5% HC)

Tappa 20 Boario Terme - Milano 148km

Passerella per i velocisti a Milano. Da percorrere nel finale un circuito cittadino di 6 km per 6 volte. Non ci sono ne gran premi della montagna ne traguardi volanti.

Percorso: Boario Terme – Lovere – Dalmine - Brughiero – Milano

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