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La mia scalata allo stelvio


Gegge

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Oggi 1 settembre 2007 si è compiuta una mia missione, ho scalato lo stelvio.

Sveglia alle 5 e 30, sapendo che uno con cui esco in bici mi sarebbe venuto a citofonare alle 6 e 15, faccio in silenzio per non svegliare i miei che stanno dormendo beatamente, vado in cucina e mi preparo qualche fetta con la marmellata, tanto per non uscire di casa a stomaco vuoto. Il mio amico Roberto mi sta aspettando giu in macchina(lui ha 25 anni, io 17) insiame a un suo amico. Partiamo e prendiamo subito la Milano-Lecco, spenado di non trovare traffico gia a quell'ora, per fortuna non è così, il tempo è bello, la temperatura è bassina, 13 gradi.

Percorriamo la superstrada che attraversa tutto il ramo orientale del lago di Como, strada che gode di un non bellissimo panorama a causa delle numerose gallerie. Arrivati in cima al lago, svoltiamo per la Valtellina, e gia li la tensione sale, sono 70 km di strada che sale leggermente fino ad arrivare fino a Bormio, dove ci sarà il nostro punto di partenza.

Ci prepariamo, con abbigliamento quasi invernale e cominciamo a scaldare un po le gambe, in modo da non partire subito freddi. Dopo circa un quarto d'ora cominciamo la salita, la strada è piena di ciclisti di ogni età e di ogni categoria, ma tutti con una passione: la bici. Per fortuna per tutto il giorno la strada è chiusa al traffico, quindi non incontrimao altro che biciclette o gente che prova a fare lo stelvio con gli sci con le rotelle :mrgreen:

La strada sale all'inizio con pendenze abb. dolci, intorno al 6%, ma superate un apio di gallerie buie, comincia il conto alla rovesci: 35 tornanti alla vetta, qui le pendenze aumentano e si tocca una rampa al 14%, le gambe epr ora em le sento bene, sciolte, ma ho fatto solo 7km ed è presto per cantar vittoria.

Quando mancano 27 tornanti alla vetta vediamo una parete che sale sulla montagna, con delle linee a zig zag che salgono, ma erano tornanti, altro che linee...

Quindi ci attendono circa 4 km di tornanti uno dietro l'altro. Durante la strada incontriamo gente che ci offre il te caldo, e noi per prenderlo ervamo costretti a prendre il bicchiere la volo mentre ce lo passavano. Mentre salgo noto le alcune scritte sull'asfalto riguardanti a campioni del passato quando hanno affronatato questa salita, noto un SEI GRANDE BERZON scritto con un gessetto giallo, ma si vede che la scritta è vecchia.

SUperati i tornani comincia un tratto di falsopiano, da non sottovalutare cmq, la temperatura però sta scendendo molto e comincia a farmi male pancia, probabilmente perche non mi sono coperto bene.

Quando pero vediamo la scritta dei 5 all'arrivo, cominciano a vedersi in alto le prime abitazione del passo,a quel punto però comincio a sentire la fatica alle gambe e decido di mettere su il 39-28, sono un po in affanno, anche se so che è duro questo tratto, una cosa da notare è come sia gentile la gente che va in bici, saluta sempre e ti augura di arrivare in vetta.

Arrivo cosi agli ultimi 500 metri, dove decido di mettere il 21, cosi solo per soddifazione,e comincio ad aumentare la velocità arrivando ai 26 all'ora.

Arrivato in cima sono stracco, ma vedo il panorama e mi distraggo dalla fatica fatta.

In cima ci saranno stati almeno 400 ciclisti di ogni genere, mtb, bcd ecc. Vedo il cielo e comincia a fioccare, decidiamo di scendere prima che becchiamo l'asfalto ghiacciato.

I primi km di discesa li faccio con la saliva che per poco si ghiacciava e le mani completamente immobili, scendendo sempre piu la temperatura aumenta eormai si pensa all'arrivo, ma è dietro una curva che si nasconde l'imprevisto, la prendo troppo larga e per una ttimo mi vedo la faccia contro il guard reil(non so se si scrive cosi), poi per istinto decido di buttarmia terra e striscio per 50 metri sull'asfalto. Risultato un'escoriazione all'anca sinistra e stop alla bici per 2 settimane.

spero che abbiate gradito questo racconto, ora vi posto un po di immagini:

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la discesa dello stelvio è molto pericolosa, perchè fon dove ci sono i tornanti, in quel caso li vedi e calcoli la frenata, ma ci sono certe curve che fanno veramente paura, specialmente se ci entri a 70 km/h

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complimenti hai fatto una bella impresa.

io questa estate volevo fare lo zoncolan, però non ho mai avuto tempo per allenarmi, durante l'anno gioco a calcio perciò d'estate tiro un po' il fiato.

mi riprometto il prossimo anno di trovare il tempo per allenarmi e per affrontare questa mitica salita che mi ha fatto emozionare per 2 volte.

grande gianpi!!!!!!!

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  • 3 weeks later...

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