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[Uci Pro Tour] RONDE VAN VLAANDEREN 2007


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Ragazzi che ha fatto Ballan sul Grammont...un gesto tecnico di quel genere, con pendenze intorno al 20%, non si vedeva da anni: senza essere troppo campanilistici, non vedevo un attacco del genere dal 1996, quando Bartoli stacco tutti proprio sul Grammont.

Miha fatto tenerezza il povero Hoste...tre secondi posti in 4 anni :wink2:, ma il ciclismo è anche questo (Zabel e Boogerd insegnano)

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Ballan mi ha Lasciato a Bocca aperta letteralmente.Lo scatto sul Grammont e' da Incorniciare.Nel Finale ho temuto perchè Hoste era partito fortissimo.Cmq Sfortunato Paolini...senza Intoppi lungo il percorso credo che avrebbe Vinto.. :wink2:

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per prima cosa informo che IVAN QUARANTA ha VINTO alla settimana lombarda..

per seconda cosa e molto meno importante ma non posso fare interventi totalmente fuori topic dico che son contento che finalmente gli italiani son tornati protagonisti di gare in pavè!!!! complimenti a tutti

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Ballan ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, inventandosi un numero eccezionale per qualità e tattica.

La corsa di Ballan fino al Grammont è stata anonima, si è tenuto coperto, tranquillo, senza sprecare energie, in vista dell'attacco decisivo.

La tattica Lampre è stata perfetta, generosissimi Franzoi (200 km in fuga) e Baldato, strepitoso Bennati, il quale poteva provare a vincerlo lui il Fiandre, ma si è sacrificato per la causa Ballan.

L'attacco sfoderato dal trevigiano è stato devastante per tutti, compreso Tom il Re delle Fiandre, un pò opaco oggi, tranne un grande e sfortunatissimo Leif Hoste, al quale vanno i miei applausi.

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Ballan: "Ho dato l'anima"

Intervista al 27enne vincitore del Giro delle Fiandre: "Nell'ultimo chilometro ho tirato fuori anche quello che non avevo. Ora un po' di riposo e poi la Parigi-Roubaix"

Alessandro Ballan ha 27 anni, il titolo di geometra, le lenti a contatto e una grinta infinita. Cominciamo dalla volata?

"Fino a un chilometro e mezzo dall’arrivo siamo andati di comune accordo. Poi Hoste è rimasto dietro. So che ci teneva da matti a vincere: è fiammingo e qui era arrivato secondo tre anni fa e l’anno scorso, battuto solo da Boonen. Ma non mi restava che continuare a tirare".

Non era un suicidio?

"Ho rischiato. Sapevo che avevamo un certo vantaggio, così ho rallentato quel giusto per poter respirare un po'. Sono partito corto, e questo è stato un guaio, perché io preferisco le volate lanciate. Quando lui mi ha saltato, me la sono vista brutta".

Invece?

"Ci ho creduto. Ho faticato a prendere la sua ruota, ma ci sono riuscito, e poi ho dato tutto. Ma non bastava. Così, quando ormai temevo che non sarebbe stato sufficiente per superarlo, ho tirato fuori anche quello che non avevo. O che pensavo di non avere. L’anima, credo".

Un passo indietro: l’attacco sul Grammont?

"Non pensavo di poterlo fare così bene. Sapevo di avere una buona gamba, ma non eccezionale, non straordinaria, non quella dei giorni migliori. Però ho corso coperto, la squadra si è risparmiata perché davanti avevamo in fuga Franzoi, così quando è partito Boonen, ho cercato di andargli dietro".

Non solo: l’ha addirittura scavalcato.

"Boonen si è mezzo piantato, e mentre cercavo di superarlo, ha anche cercato di ostacolarmi. Giù dal Muro è rientrato Hoste, e lui aveva tutto l’interesse ad arrivare. Sinceramente, non ho mai avuto paura di essere ripresi, ma sapevo che in volata sarebbe stata difficile".

Il primo pensiero?

"Dedico la vittoria alla mia famiglia, mia moglie Daniela, mia figlia Stella: loro sanno che cosa significa avere un marito e un padre giramondo. La dedico anche a mio fratello Andrea: era in cima al Grammont. Ma stavolta penso soprattutto a mio padre Adone. E’ morto 10 anni fa ed è un peccato che non possa assistere a questa grande vittoria. Ma sono certo che l’ha vista, e se l’è goduta, su in Cielo".

E adesso?

"Stasera si festeggia con la squadra. E’ un gruppo speciale. Lo scorso inverno, il primo giorno del primo ritiro, avevo fatto una scommessa con uno dei nostri autisti, Federico Borselli: se avessi vinto il Fiandre, gli avrei regalato una moto da cross. Sarà fatto. E questa settimana il mio compagno Paolo Fornaciari continuava a ossessionarmi: 'Se vinci il Fiandre, con il premio mi compro un trattorino per tagliare l’erba'. Spero che si possa fare anche questo. Domattina prendo l’aereo e torno a casa. Qualche giorno tranquillo e poi ritorno su. C’è la Parigi-Roubaix che mi aspetta".

(gazzetta)

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Le pagelle del Fiandre

Ballan - 10 con lode

Ha vinto la corsa che, ad 1 km dall'arrivo, 99 volte su 100 si perde. Attacco micidiale sul Kapelmuur, attesa tattica di Hoste, poi grande generosità, con un rapporto lunghissimo, lungo i 15 km che separavano la coppia di fuggitivi dal traguardo di Meerbeke. Poi a 1500 metri Hoste lo fa passare avanti, dietro Kroon e Vaitkus viaggiano e non si può pensare troppo. Alessandro tira, col cuore in gola. Hoste gli parte a sinistra, è agile, sembra involarsi verso la vittoria; Ballan è più duro, coi denti cerca di agganciarsi alla ruota del belga. Ce la fa, è lì, ma come fa a mettere il naso fuori? Non si sa come (probabilmente l'arrivo in leggerissima pendenza lo aiuta), ma ci riesce. Che bello vederti vincere Ale, che gioia. Da Grande Corridore (vedi Harelbeke 2006), celebriamo volentieri il tuo passaggio allo status di Campione.

Hoste - 9,5

Non ha sbagliato praticamente niente, e non è un caso che siano stati un Lampre e un Predictor a giocarsi la corsa, vista l'accortezza e la sagacia utilizzata in gara dagli uomini di Bontempi e di Frison. Era entrato anche nel tentativo di O'Grady, Boogerd e Bennati, e forse un pochino quello sforzo l'ha pagato, lì a 30 metri dal traguardo. Le sue lacrime di commozione e l'abbraccio con Ballan, nei box e sul podio, ce lo rendono simpatico all'ennesima potenza. Sarà un osso duro anche alla Roubaix.

Boonen - 3

Non è che sia mancato proprio totalmente, ma sicuramente il Boonen di due anni fa (soprattutto, ma anche dell'anno scorso) era un'altra cosa. Si pianta clamorosamente dopo la rasoiata di Ballan sul Muur, e poi rimane più che passivo, nel gruppo inseguitore, non degnando Bettini neanche di un piccolo aiuto. Probabilmente non ne aveva, altrimenti nei 10 ci sarebbe entrato, però il Bettini della Sanremo doveva fargli capire che i favori si ricambiano, sennò ci si fa dei nemici. Ed avere uno come Bettini contro non dev'essere così conveniente. Arrogante, e senza gambe (se uno arrogante riesce a vincere, si deve tacere).

Paolini - 9,5

Si va a conquistare un podio che a 60 km dal traguardo, lì sul ciglio della strada con Petito che provava a convincerlo a prendere la sua bici (che è di due o tre taglie più grandi), sembrava, anzi era, impossibile. Poi onore al gregarione di Civitavecchia che l'ha aiutato a riportarsi sotto, ma oggi il comasco ha fatto una corsa da applausi. Dopo Verona '99 e Sanremo '06, altro terzo posto. Ma oggi l'amaro in bocca non può e non deve esserci. In vista Ardenne, un grandissimo risultato.

Bennati - 9

Oggi Daniele stava a Ballan come Steegmans stava a Tom Boonen. Anche Steegmans ha fatto una corsa da applausi, restando incollato all'indiavolato Cancellara, ma la differenza l'han fatta i capitani. Però l'aretino ha consentito al veneto di starsene coperto fino a 17 km dal traguardo, se è vero che sul (timido, in verità) tentativo d'allungo di Boonen ai piedi del Muur era stato Bennati il più lesto a prendere la ruota dell'ex Campione del Mondo. Dapprima aveva seguito O'Grady, poi s'è messo ad inseguire ed a stoppare i vari tentativi dello stesso O'Grady, di Boogerd e di Pozzato quando i due davanti avevano già un buon margine. L'amicizia tra Bennati e Ballan è forte, e forse a questo punto Ale potrebbe anche correre la Gand (che non è, attualmente, nei programmi del "cigno di Castelfranco") per ricambiare l'enorme favore a Daniele.

Cancellara - 8

Lo svizzero è uno che quando decide di allungare, allunga. Non si volta, mai. Non si cura di chi è alla sua ruota, almeno per i primi 10 km d'azione. Poi, anche ovviamente, se si rende conto che uno Steegmans non gli dà un cambio neanche sotto le tortorate, magari si spazientisce. E viene ripreso. Però rimangono negli occhi quei due allunghi esercitati dal passistone di casa Riis: il primo, con O'Grady e due Discovery a ruota, che dopo un po' ha sfiancato anche un brillante (fino al Muur) Freire; il secondo, con Steegmans e Vansevenant alle spalle, che poi ha visto cedere il belga in maglia Predictor e resistere solo il luogotenente di Boonen.

Lampre-Fondital - 10

La corsa perfetta. La si attendeva forte, ma non così forte. Sulla carta la Quick Step, la Liquigas e la Predictor sembravano più attrezzate, soprattutto sulla quantità di uomini da giocare. E invece, come fece Samuele Marzoli nel Fiandre 2005, quello che ci "rivelò" Ballan (che concluse 6°), oggi Franzoi s'è infilato nella fuga del mattino e ci è rimasto anche quando Cancellara sembrava potesse fare un sol boccone degli stremati attaccanti di giornata. Poi il Bennati che v'abbiamo già raccontato e il grande lavoro di Fabio Baldato e Claudio Corioni tra il Tenbosse e l'Eikenmolen (in collaborazione con Roesems e Van Summeren, della serie: "Il lavoro paga"). Bravissimi.

Freire - 5

Alle spalle ha già due successi mica da ridere, in questi primi mesi del 2007: Milano-Sanremo e Freccia del Brabante, roba da poter stare in vacanza almeno fino al Tour in santa pace. Però Freire è un campione, ed i campioni provano sempre a fare qualcosa in più. L'assenza del Koppenberg, quest'anno, poteva avvantaggiarlo, e difatti a una quarantina di km dal traguardo Oscarito era lì davanti, alle ruote di Devolder e Vaitkus che, a loro volta, seguivano O'Grady e Cancellara. Poi avrà visto Boogerd alle spalle, oppure non ce la faceva proprio a seguire il passo dello svizzero, e da lì Oscar è sparito. S'è rivisto timidamente ai piedi del Muur, quando Flecha che s'era messo in testa al gruppo aveva fatto immaginare qualcosa di diverso da ciò che poi è stato.

Bettini - 7

Era scatenato, oggi stava davvero bene. Ci teneva a tramutare in "1" quello "0" che la casella "Vittorie al Fiandre" recita nel suo palmarés. Però è sembrato un isolato, nel senso dei vecchi corridori che correvano da soli anche le gare più importanti, e soprattutto uno isolato, nel senso che la squadra l'ha lasciato senza rifornimenti, seppur fino ad un certo punto Van Petegem, Steegmans (su tutti) ed Hulsmans avevano fatto capire che la Quick Step ci fosse, ed anche bene. Però, evidentemente, erano tutti per Boonen. Ed è brutto capirlo in corsa; per noi, ma anche per Paolo, immaginiamo. Non si può lasciare un Campione del Mondo in carica come "semplice" battitore libero; bisogna anche capire che a volte i Boonen possono piantarsi, e Lefévère, che ha fatto delle "pluri-punte" quasi un marchio di fabbrica, oggi dovrà ripensare molto a questo Giro delle Fiandre. E a Paolino possiamo solo dire che forse, qualche mese fa, la scelta di rimanere alla Quick Step (ingaggio a parte) non è stata poi così felice.

Kuchynski - 6,5

Prendiamo come "faro" il bielorusso della Liquigas per parlare dei fuggitivi di giornata (di Franzoi abbiamo parlato in precedenza); Pozzato lo aveva indicato come "in formissima", e l'ex Ceramica Flaminia non s'è fatto attendere. Alla prima partecipazione al Fiandre estrae dal cilindro una prova più che egregia, venendo a tappare la falla in casa verde-blu capitata con l'infortunio di Quinziato (ma perché, però, non schierare Gasparotto?). Applausi anche agli altri fuggitivi, per la cronaca: García Acosta, Mangel, Boucher, Verbist e Tjallingii.

Vaitkus - 8

In realtà ci aspettavamo Gusev, al massimo Devolder (che pure s'è visto), ma il lituano che l'anno scorso vinse in volata a Termoli al Giro d'Italia ce lo potevamo attendere alla Gand, o anche alla Roubaix, ma evidentemente i trascorsi in maglia Landbouwkrediet alla corte di Saligari gli hanno dato un pédigrée niente male. Con Kroon (6,5 per un altro piazzamento dell'olandese) s'è lanciato, una volta ripreso il tentativo di Pozzato prima e di Scheirlinckx e Leukemans (che stoppava in favore di Hoste), al pazzo e, ahiloro, vano inseguimento dei due battistrada, cogliendo infine un 6° posto (alla fine Gusev, in coppia con Paolini, ha ripreso e superato Vaitkus) che è un bellissimo piazzamento per un giovanotto come lui.

Muravyev - 6,5

Tra i tanti visi noti davanti, la sorpresa viene senz'altro da questo corridore d'esperienza, che la nazionalità kazaka ha spedito dritto dritto nelle fila dell'Astana. Pensavamo francamente fosse Serguei Ivanov, che è sempre andato bene su queste strade, ed invece l'8° posto di questo passista è la vera sopresa (col su citato Vaitkus) di questa edizione del Fiandre.

Pozzato - 5,5

Sembrava pedalare più che bene, anche perché s'è iniziato a far notare a una trentina di km dall'arrivo, non prima. Non ha mai tentato attacchi da lontano, né con O'Grady, né con Cancellara, e sul Muur era un po' indietro (era a ruota di Bettini) quando Ballan ha dato il la all'azione che ha deciso la corsa. Poi, ai piedi del Bosberg, tutto solo era arrivato a un centinaio di metri dal duo di testa, però quando la strada è tornata a salire la pedalata s'è fatta legnosa e, fino al traguardo, s'è immalinconito in gruppo accontentandosi della 14a posizione. Può far meglio.

Team CSC - 7,5

Karsten Kroon si ferma ai piedi del podio, ed è una mezza beffa per una squadra che ha lavorato tutto il giorno, o quasi, per animare la corsa. Allan Johansen e Michaelsen sono stati i due corridori spesi per ricucire il gap coi fuggitivi di giornata, poi Cancellara ed O'Grady han provato a sorprendere il gruppo non una, bensì due volte ognuno. Poi è toccato a Kroon, con Bettini e Gilbert. Anche per loro, niente da fare. E poi infine lo stesso Kroon ha provato ad andarsi a prendere il podio, che gli è sfuggito per mano di Paolini. Comunque bravi a provarci.

Kirchen, Eisel - 4,5

Avevano promesso grandi cose, soprattutto il primo, però non sono mai stati nel vivo della gara; forse l'austriaco mal digerisce i muri, ma il lussemburghese visto alla Tirreno era assolutamente in grado di far meglio del 57esimo posto. In mancanza di Klier (che ha corso, ma non era al meglio), il T-Mobile meglio piazzato è Burghardt, 13esimo, che dopo il 3° posto di Harelbeke ha offerto anche al Fiandre una buona prestazione.

Nuyens - 6,5

È in assoluto meno reclamizzato e meno indicato del "parallelo" (in quanto ad anagrafe e percorso ciclistico) Pozzato, ma al primo tentativo da capitano, qui al Fiandre, si va a prendere un 7° posto che è assolutamente dignitoso. Bravi anche il già citato Scheirlinkx e il "solito" Moreni a restargli vicino, ma il giovanotto belga ha dimostrato di essere fatto di pasta buona.

Gilbert - 5,5

S'è visto una volta sola, quando insieme a Bettini, Kroon e Vansevenant ha provato a riacciuffare il duo Cancellara-Steegmans che nel frattempo aveva ripreso i battistrada del mattino. Un po' poco per il belga che riesce ad esprimersi molto bene tra Het Volk, Kuurne, Harelbeke e Brabante, ma evidentemente mal digerisce il lungo chilometraggio del Fiandre.

Organizzazione - 4

Bulbarelli, in diretta Rai, ci ha fatto sapere che il direttore di Giuria in macchina era un italiano. Quindi possiamo anche capire che il finale gli sia sfuggito di controllo, perché evidentemente la prestazione di Ballan ha fatto girare la testa anche a lui. Però, insomma: la macchina che quasi impalla la moto della tv sul gruppo di testa, le macchine e le moto tra Ballan-Hoste e gli inseguitori. Le immagini che non si sono potute vedere, con le telecamere fisse, della volata per il 3° posto, proprio per via di tutto quel "seguito" che abbiamo già descritto. Un po' più di attenzione e di rigore non guasterebbe.

(cicloweb)

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Bè.... io farei notare un altro paio di buone prestazioni....

Boogerd che in chiave ardenne potrebbe aver trovato la forma di quando vinse l'amstel...

Jesús Del Nero.... gli avrà portato bene il nome in questo giorno...

Burghardt... l'hanno citato è l'unico t-Mobile nei 50

Cmq... GRANDE BALLAN!!!!!!!!!!!!!

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nel 2005 non aveva fatto nulla perchè doveva lavorare per HIncapie sul pavè, l'esplosione di Hoste era avvenuta nel 2004 col primo 2° posto

Mamma mia quanto sei pignolo!!!! :lol::mrgreen::mrgreen:

Io l'anno scorso non me l'aspettavo Hoste!!!!!!

Ora, invece, penso che in queste gare è l'uomo da battere!!!! e Alex ce l'ha fatta!!!!

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