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[STORIA PCM] D-Reds nell'olimpo del ciclismo...


Turk75

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TOUR DI ROMANDIA

4° TAPPA

pretappa4yr.jpg

Il giro di romandia entra ora nel vivo con le due tappe montane e la crono alla fine. Oggi ci apsettano 143 Km con una GPM a due terzi del percorso ed infine arrivo in salita, la classifica inizierà a delinearsi. Tema del giorno la strapotenza D-Reds contro la voglia di spezzare questo "dominio"!

Come spesso accade è la tipica fuga da lontano a animare i primi km di gara coi fuggitivi che guadagnano presto terreno mentre nel Gruppo Savoldelli (Discovery) se la vede brutta: fora e riesce a rientrare anche grazie ai pripri gregari...

La tranquillità regna sovrana nel plotone e i battistrada arrivano alla prima salita con 6' di vantaggio, il Gruppo affronta la scalata tutto compatto e senza forzare più di tanto l'andatura tanto che al momento di scollinare il vantaggio è salito a 7'.

Il Gruppo si rifà sotto in discesa e arriva ai piedi dell'ultima salita con soli 2'39'' di svantaggio dai battistrada...

L'impressione che il plotone affronti la salita senza tanti  patemi è sbagliata e infatti quando mancano 11 Km dalla vetta è Leipheimer che da il via alla battaglia scattando! Reazione pronta di tutti i Big che rispondo all'affondo ma mentre i fuggitivi vengon ripresi uno a uno è l'azione del duo Pereiro-Mancoutié che fa la differenza portando i due a ridosso della coppia di battistrada superstiti...

Prosegue la scalata con Contador, Ullrich, Nozal e Lovkvist che mantengo il passo dei due di testa mentre iniziano ad accusare il colpo, oltre a Savoldelli in piena crisi e gia pesantemente distaccato, Kashechkin, Dekker e Brozyna della D-Reds che decidono di venir su col loro passo,  Leipheimer  che pare bruciatosi con l'attacco, e Moreau mai troppo convincente in questi giorni...

Ma il protagonista è sicuramente Mancoutié della Cofidis che rimasto solo al comando dopo che Pereiro ha ceduto continua con un ritmo impressionante andando a costruirsi la vittoria, solo Contandor e Nozal provano a reagire portandosi sul francese ma il ritmo imposto da lui è troppo alto e può andare a trionfare in vetta concquistando anche la Maglia da Leader!!!

Contador rimane in gara col secondo posto (+42'') poco dietro Nozal a +50''...

vittoria4lp.jpg

Ordine d'Arrivo:

arrivo2ot.jpg

Classifica Generale:

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Brozyna va a primeggiare come Miglior Scalatore con 31 pnt contro i 27 di Lovkvist (2°) e i 13 di Gerosa (Liquigas) 3°...

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Le Migliori Immagini:

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La fuga dopo pochi kilometri...

savoldellifora5ry.jpg

Savoldelli: giornata no, fora riesce a rientrare e poi va in crisi in salita...

meno11attacco4nb.jpg

L'attacco che da il via alle ostilità!!!

mancoutieesplosivo9cv.jpg

Mancoutié inarrestabile oggi... vittoria sacrosanta

quoto per cambio pagina - belìn :wink::shock: -

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Loris x caso, no dico per caso eh, hai mica toh solo pensato in un angolino della tua mente che forse - dico forse neh - che il Tour de Romandie fosse gia vinto dalla D-Reds????

no sai com'è visti i tuoi precedenti..... :shock::?:

Ma non potevi tifare Armstrong al Tour quest'anno (si sa mai... eheheheh :wink: )

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TOUR DI ROMANDIA

5° TAPPA

pretappa5sh.jpg

Penultima frazione, 150 Km montani con 4 GPM e arrivo dopo la scalata finale, Mancoutié è Leader ma è ancora tutto in discussione in questa e nella tappa crono finale...

Come al solito parte una fuga temeraria nei primi kilometri son in sette i ciclisti che tentano la sortita:

Steegmans (Lotto), Cruz (Discovery), Brozyna (D-Reds), Baranowsky (Liberty), Steinhauser (T-Mobile), Zampieri (Phonak) e Bazjanov (Naturino).

Il Gruppo lascia fare ben conscio che sarà sulle ultime salite che si deciderà tutto, e cosi il drappello di fuggitivi svetta con Brozyna che va ad aumentare il suo bottino nella Classifica Scalatori... Sulla discesa susseguente il rilevamento cronometrico fa segnare un 5'46'' di vantaggio per il Gruppetto di Brozyna, che tende ad aumentare vuoi per il frazionarsi del Gruppo (cadute come Grillo e defezioni sulla salita) vuoi per la tenacia dei fuggitivi... Il Gruppo si fa progressivamente sotto come previsto e mentre Brozyna svetta sul 4° GPM il vantaggio è ormai ridotto a 2'45''.

Si inizia così l'ultima scalata con i battistrada a 2'28'' dal gruppetto di 30 inseguitori di cui non fa parte Mancoutié che è nel Gruppo a 1' da quest'ultimi... I fuggitivi son subito ripresi mentre manca l'affondo che dia lo scossone, che arriva poi a 19 Km dal termine con protagonisti fra gli altri Dekker e Contador (D-Reds). a sorpresa non partecipa all'attacco Kashechkin che continua a pedalare di par suo attendendo sembrerebbe l'iniziativa del Leader...

Iniziativa che arriva pochi Km dopo quando Mancoutié subdorando guai decide di attaccare per riportarsi sotto!

Fra attacchi e sferzate ormai il gruppo è esploso e a 16 Km dalla fine è Jeker (Saunier Duval) in testa, seguito da Dekker e Kashechkin; dietro via via tutti gli altri...

Ottima l'azione di Jeker che tiene un ottimo ritmo, che lo porta a soli 4 Km dalla vetta ad avere 1'29 dal duo Dekker-Contador che staccano di 44'' il gruppetto con Sevilla, Lovkvist, Kashechkin, MAncoutiè, ecc. chiude Brozyna ormai esausto e un poco in difficoltà.

In vista del traguardo la situazione non muta con Jeker che può agevolmente andare a tagliare il traguardo vincendo cosi la tappa, davanti a Contador 2° e Dekker 3°!!!

vittoria0oh.jpg

Ordine d'Arrivo:

arrivo4va.jpg

generale6nl.jpg

Contador conquista la Maglia da Leader mentre MAncoutié piomba a +1'18'' ora rimane solo la crono!!!

Brozyna sempre più leader in Montagna...

giornale7be.jpg

Le Migliori Immagini:

mancoutieinizio5ka.jpg

Mancoutié Leader per un giorno...

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Grillo giornata difficile la sua oggi!

fuga8ja.jpg

Fuga con Brozyna cannibale in montagna!

primogpmbrozyna8yj.jpg

secondogpmbrozyna8ri.jpg

Brozyna ancora senza vittorie ma gran cannibale lottatore!!!

ultimasalita3od.jpg

L'ultima Scalata!!!

attacco5vg.jpg

Si aprono le ostilità...

mancoutieattacco9si.jpg

Si desta anche il Leader

jeker3rx.jpg

Azione vincente quella di Jeker oggi!!!

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bella turk!! se devo esser sincero si l'ho pensato :shock:  :?:  dai, cmq ti mancano ancora 2 tappe, sono convinto k ce la farai... la d-reds è grande!!

Loris leggi 1'18'' e una cronoscalata dove non son abile... te ne prego non pensare a nulla nei prossimi 20 minuti vah...

ma ditemi voi pure la talpa tengo :wink::?::?::)

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TOUR DI ROMANDIA

6° TAPPA

pretappa4ch.jpg

Crono da 22 Km in salita che deciderà le ultime cose che ci son da decidere...

Lotta serrata per questa ultima occasione...

per i problemi al post precedente son riuscito solo a simularla eccovi i risultati:

arrivo7nz.jpg

Classifica Generale:

1 Alberto Contador D-REDS 16h47'28

2 Thomas Lövkvist D-REDS + 1'05

3 Thomas Dekker D-REDS + 1'36

4 David Moncoutié COFIDIS, LE CREDIT PAR TELEPHONE + 2'09

5 Fabian Jeker SAUNIER DUVAL - PRODIR + 2'34

6 Oscar Pereiro PHONAK HEARING SYSTEMS + 2'40

7 Andrei Kashechkin D-REDS + 3'48

8 Isidro Nozal LIBERTY SEGUROS - WURTH TEAM s.t.

9 Levi Leipheimer GEROLSTEINER + 4'06

10 Dario Frigo FASSA BORTOLO + 4'17

11 Tomasz Brozyna D-REDS + 4'29

12 Jan Ullrich T-MOBILE TEAM + 5'02

13 David Herrero Llorente EUSKALTEL - EUSKADI + 6'25

14 Wim Van Huffel DAVITAMON - LOTTO + 6'50

15 Bobby Julich TEAM CSC + 6'59

16 Andrei Grivko DOMINA VACANZE + 7'17

17 Gerrit Glomser LAMPRE - CAFFITA + 7'46

18 Oscar Sevilla T-MOBILE TEAM + 8'04

19 Andrea Noè LIQUIGAS - BIANCHI + 8'48

20 Joost Posthuma RABOBANK + 9'51

Classifica a Punti:

1 Thomas Dekker D-REDS 67

2 Michael Rogers D-REDS 57

3 Alberto Contador D-REDS 48

4 Thomas Lövkvist D-REDS 48

5 Tomasz Brozyna D-REDS 33

6 Fabian Jeker SAUNIER DUVAL - PRODIR 27

7 Andrei Kashechkin D-REDS 27

8 Paride Grillo D-REDS 25

9 David Moncoutié COFIDIS, LE CREDIT PAR TELEPHONE 23

10 Oscar Pereiro PHONAK HEARING SYSTEMS 20

Miglior Scalatore:

1 Tomasz Brozyna D-REDS 55

2 Thomas Lövkvist D-REDS 31

3 Fabian Jeker SAUNIER DUVAL - PRODIR 20

4 Alberto Contador D-REDS 18

5 David Moncoutié COFIDIS, LE CREDIT PAR TELEPHONE 16

6 Aleksandr Bazjanov NATURINO - SAPORE DI MARE 15

7 Dariusz Baranowski LIBERTY SEGUROS - WURTH TEAM 14

8 Mauro Gerosa LIQUIGAS - BIANCHI 13

9 Thomas Dekker D-REDS 12

10 Evgeni Petrov LAMPRE - CAFFITA 10

Successone!!!!!!!!!!!!!!

Contandor colpo al primo appuntamento!

Brozyna sempre lui!!!!

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no turk!!peccato!!! prova..se proprio continua a crashare simulala!! cmq ti devo ciedere 1 favore...nn è k mi daresti il file con la gazzetta cm giornale??grazie

lo avevo uppato da qualche parte... aspe se non erro cmq panta lo ha messo nel post materiali quello di quest'anno

sul game andato mo vediam al giro va...

sperando non crashi

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Si Inizia ma prima un po di info generali sul Giro...

Altimetria:

altimetria_orizz.jpg

Planimetria Generale:

plani.jpg

La storia del Giro

I PRIMORDI

La vocazione organizzativa de La Gazzetta dello Sport si manifesta sin dalla nascita del giornale, apparso in edicola il 2 aprile 1896 in seguito alla fusione fra Il Ciclista e La Tripletta.

Il numero d'esordio reca in prima pagina un riquadro con l'annuncio della Milano-Monza-Lecco-Erba, gara ciclistica organizzata dal giornale.

Il primo patron del Giro d'Italia, Armando Cougnet, ha diciotto anni quando, nel 1898, entra a far parte della redazione de La Gazzetta dello Sport. È un tipo elegante, innamorato di molte discipline e in particolare della bicicletta, con la quale - da autentico sportman - talvolta gareggia.

Da inviato al seguito dei principali eventi del ciclismo di inizio Novecento, Cougnet matura la convinzione che la Gazzetta debba organizzare, anche in Italia, grandi eventi. Dal 1909 gli dobbiamo quella grande avventura che è il Giro d'Italia. Il 7 agosto 1908.

La Gazzetta dello Sport annuncia in prima pagina che l'anno successivo organizzerà il 1° Giro ciclistico d'Italia. Batte sul tempo Il Corriere della Sera che, sullo slancio di un riuscito Giro automobilistico, ne sta progettando uno con le biciclette. Con eleganza e stile il Corriere offre al vincitore del Giro d'esordio un premio di 3.000 lire.

IL DEBUTTO

Il primo Giro d'Italia parte il 13 maggio 1909 alle 2.53 del mattino dal rondò di Loreto, a Milano. Le tappe sono 8, per un totale di 2448 chilometri, e 127 sono i concorrenti, dei quali solo 49 giungono a Milano. Al seguito ci sono otto vetture: quattro per le squadre, due per l'organizzazione e la giuria, due per i giornalisti. I corridori vengono fotografati uno per uno prima della partenza, affinché non ci siano dubbi sulla loro identità.

Le notizie della corsa pervengono attraverso dispacci telegrafici che l'organizzazione appende dentro le vetrine della Lancia-Lyon Peugeot, in Piazza Castello, mentre i pochi che possiedono il telefono possono informarsi chiamando il 33.68. A quella prima edizione partecipano Potier, detto "frou frou", vincitore del Tour 1906 e Trousselier, a segno nell'edizione 1905 della Grande Boucle. Anche il celebre Petit Breton è al via, ma si ritirerà per una caduta nella prima tappa, la Milano-Bologna. Il montepremi del Giro all'esordio è di 25 mila lire. Luigi Ganna, il primo vincitore, guadagna 5.325 lire, l'ultimo classificato 300 lire. Niente male visto che lo stipendio di Armando Cougnet, Direttore del Giro (oltre che amministratore del giornale e caporedattore della rubrica ciclismo) ammonta a 120 lire mensili. Costamagna, il direttore del giornale, ne guadagna 150.

NEL '22 SI CORRE A GIORNI ALTERNI

Nel 1922 il Giro viene disputato a giorni alterni: un giorno di corsa, un giorno di riposo.

La corsa si risolve nella prima tappa, la Milano-Padova, quando Brunero sul Pian delle Fugazze viene sorpreso a sostituire irregolarmente una ruota.

Le Case vorrebbero che fosse estromesso, la Giuria prende tempo e poi lo penalizza di soli 25 minuti.

La Maino e la Bianchi si ritirano.

I soli avversari di Brunero sono i coéquipier della Legnano, in realtà soltanto Aymo, che finirà secondo.

NIENTE CAMPIONI NEL 1924

Il dodicesimo Giro d'Italia non vede alcun campione al via. Per ragioni varie e poco decifrabili, le Case fanno sciopero. Per questo La Gazzetta dello Sport apre la corsa agli isolati, ai ciclisti di ventura (tra quelli, l'anno prima, c'era un certo Ottavio Bottecchia, quinto all'arrivo).

Dato che gli isolati corrono privi di assistenza, senza appoggi, l'organizzazione del Giro provvede alle necessità dei 90 concorrenti: la dispensa contiene 600 polli, 750 kg di carne, 50 kg di burro, 720 uova, 4.800 banane, 4.800 mele e arance, 2.000 bottiglie di acqua minerale, zabaione, biscotti, cioccolata e molto altro ancora.

Il Giro d'Italia 1924 annota anche una regina, Alfonsina Strada, accolta in gara con i maschi, contro di loro.

Parte col numero 72, per cadute e vicissitudini finisce fuori tempo massimo, ma prosegue senza numero e raggiunge ugualmente Milano, concludendo il Giro fra gli applausi. Quel Giro lo vince Giuseppe Enrici, trentenne, piemontese.

BINDA, MANIFESTA SUPERIORITÀ

L'episodio che negli anni Venti fa scalpore vede protagonista Alfredo Binda. Dopo aver vinto con facilità il Giro in quattro edizioni quasi consecutive (1925, 1927, 1928 e 1929) nel 1930 viene invitato a rimanere a casa per manifesta superiorità. Binda percepirà, per non correre, il premio (22.500 lire) che avrebbe guadagnato in caso di vittoria.

E mentre gli altri si affannavano a correre il Giro, Binda se ne va per l'Europa delle piste e dei circuiti a guadagnare almeno altrettanto.

LA MAGLIA ROSA E LE ALTRE MAGLIE

Nel 1931 viene istituita la maglia rosa - colore distintivo del giornale - quale simbolo del primato in classifica. Il primo a indossarla è Learco Guerra, vincitore della tappa inaugurale del 19° Giro d'Italia, la Milano-Mantova.

Al 1933 risale il primo Gran Premio della Montagna, con quattro salite che assegnano punti.

Alfredo Binda ne è il dominatore. A partire dal 1974 la maglia della speciale classifica del G.P.M. è di colore verde.

La classifica a punti viene istituita nel 1966.

Dal 1967 al 1969 il capo-classifica veste la maglia rossa, quindi - dal 1970 - la classifica a punti corrisponde alla maglia ciclamino. Nel 1989 viene istituita la maglia azzurra dell'Intergiro. Ai traguardi intermedi vengono assegnati due tipi di abbuono; uno valido per la classifica generale e l'altro per la classifica dell'Intergiro.

1933, NASCE LA CRONOMETRO

Alfredo Binda vince il suo quinto Giro d'Italia nel 1933, l'anno in cui nasce la carovana pubblicitaria e si improvvisano spettacoli per intrattenere il pubblico (gare di camerieri che reggono un vassoio con una bottiglia e alcuni bicchieri colmi, sulla distanza i 100 metri: tutti fanno disastri, rovesciano gran parte dell'acqua). Nasce la prima tappa a cronometro che si disputa da Bologna a Ferrara, sulla distanza di 62 km.

La Gazzetta scrive: "Signori corridori, fate il vostro gioco: ognuno per sé, e contro tutti".

1935, LA PRIMA CRONOSCALATA

Nel 1935 si profila al Giro, che conclude al settimo posto dominando il Gran Premio della Montagna, un ventunenne di Ponte a Ema. Il suo nome è Gino Bartali, già l'anno successivo andrà a segno, con la maglia di campione d'Italia. In quell'edizione si sperimenta la prima cronometro in salita - la Rieti-Terminillo - che avrebbe preso il nome, suggestivo, di cronoscalata. L'anno dopo Bartali si ripete e c'è la novità dell'epilogo fissato al Velodromo Vigorelli, a Milano, inaugurato per l'occasione.

KOBLET, IL PRIMO STRANIERO

Nel 1950 il Giro, sino ad allora dominato dagli italiani, annota il primo vincitore straniero: lo fa suo Hugo Koblet, svizzero, ingaggiato da Learco Guerra per 200 mila lire a stagione.

Argentiere prima di correre in bici, Koblet cambia mestiere perché è allergico agli acidi. Celebre il pettinino con cui, in corsa e fuori, si ravvia i capelli. Ma è un tipo accurato, preciso, non un damerino.

L'ANNO DEL BONDONE

Nella storia del Giro c'è una tappa infernale, "dantesca", quella del Bondone, nel 1956, con una tempesta di neve che rende impossibile l'ascesa di molti corridori, praticamente assiderati.

La tappa Merano-Bondone vede l'astuzia di Learco Guerra che fa preparare due mastelli di acqua calda in cui fa immergere il lussemburghese Charly Gaul, ad evitare che il freddo intenso lo paralizzi in salita.

In cima al Bondone Gaul arriva solo, con diversi minuti sugli avversari, tra i quali uno stoico Fiorenzo Magni, spalla fratturata e manubrio tenuto con i denti, attraverso un laccio particolare.

Gaul a sorpresa fa suo quel Giro, e Magni è secondo.

LO SPETTACOLO E I MEDIA

Nel 1923, a testimoniare l'interesse che il Giro suscita, entra in scena la cinematografia, per le riprese degli arrivi.

Tutto senza sonoro, all'inizio.

Negli anni Trenta l'interesse per il ciclismo e per il Giro fa scendere in campo i cinegiornali che allo "sport del pedale" dedicano sempre maggiore attenzione.

Nel 1947 Radio Rai si aggrega al Giro e la trasmissione tecnico-sportiva viene affiancata da un varietà: il dopocena è riservato a Il Girino Innamorato.

Nel 1949 la rivista del dopocorsa si intitola Il Giringiro durante il quale ogni sera la voce della maglia rosa sussurrava la "buonanotte girini".

Nel 1951 sulle macchine del seguito vengono installate le radio che captano, sulla lunghezza d'onda di 100 metri, le notizie della corsa.

Nel 1953 la corsa viene seguita da un'ambulanza del servizio medico, che prende il nome di Giroclinica.

Il 36° Giro (1953) dopo le trasmissioni sperimentali dell'anno prima, vive la prima diretta televisiva, mentre il 1954 coincide con le prime interviste radiofoniche ai raduni di partenza.

Il 1963 segna l'avvento de Il Processo alla Tappa, condotto da Sergio Zavoli, una trasmissione di grande successo replicata negli anni più recenti.

I TRE PATRON

Dalle origini e sino al 1948 Armando Cougnet è la figura chiave del Giro d'Italia, il primo patron.

Gli succede Vincenzo Torriani, cresciuto alla sua scuola dal 1946. Torriani reggerà le sorti del Giro sino al 1992, coadiuvato da Carmine Castellano che ne rileva il testimone nel 1989.

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