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DWARS DOOR VLAANDEREN

 

Il 20 marzo pochi giorni dopo l’inaspettata vittoria alla Milano – San Remo la compagine italo-sudamericana è impegnata in un’altra classica di prestigio la Dwar Door Vlaanderen, che apre la campagna delle fiandre.

Tra i partecipanti spiccano i nomi di P. Van Petegem (Farm Frites) Petito (Fassa Bortolo) M. Pieri (Saeco), B. Voskamp (Team Polti), Wauters (Rabobank) e Bruylants ed i nostri A. Ballan e S. Ivanov.

 

Come detto tra i favoriti ci sono anche due dei nostri A. Ballan e S. Ivanov che saranno quindi i nostri due capitani ad aiutarli ci saranno F. Cancellara, F. Pozzato, C. Libman, F. Luci, A. Morelli e A. Mazzarella.

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I primi 100 km vengono superati senza grossi problemi e quando siamo a 90 km dal traguardo ci arrivano le prime notizie dalla gara, al comando un sestetto tra cui spicca il nome di G. Guerini a 2’33” ci sono Van der Ven e Outchakov che sono evasi dal gruppo qualche chilometro addietro e stanno cercando di riportarsi sui sei al comando, il gruppo lascia fare e controlla a 4’58” dalla testa della corsa.

 

A 34 km dal traguardo quando siamo sul Kwaremont la corsa vede entrare in scena i big, il primo a rompere gli indugi è proprio il favorito n. 1 P. Van Petegem che lascia il gruppo e cerca di riportarsi sul duo Outcjakov e Van der Ven che nel frattempo avevano staccato gli altri, A. Ballan sembra l’unico in grado di reagire all’attacco di Van Petegem gli altri si controllano a vicenda e restano  tutti nel gruppo, potrebbe essere questo il crocevia della gara.

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Qualche chilometro dopo sul Pateberg al comando Van der Ven ha staccato Outchakov dietro stanno per riportarsi sotto P. Van Petegem ed un ottimo A. Ballan, il veneto dell’Androni è stato l’unico a riuscire a reagire al belga della Farm Frites, ai piedi dello strappo il gruppetto con i nostri Libman, Cancellara, Pozzato e Ivanov.

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Quando siamo poco fuori dall’abitato di Nokere a 19 km dalla fine in testa P. Van Petegem a 48” il tri Ballan – Outchakov – Van der Ven a 1’36” M. Pieri che sta cercando di chiudere su A. Ballan ed li in fondo sotto lo striscione dei meno 20 km il gruppetto con Ivanov, Petito, Wauters e Voskamp.

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Il belga è imprendibile e così è lui a festeggiare sotto al traguardo di Waregem secondo a 37” uno splendido Ballan poi 3° Petito 4° Voskamp e 5° D. Pieri. Dopo la San Remo un altro ottimo risultato per l’Androni che si sta confermando ad alti livelli.

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ORDINE DI ARRIVO:

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SETTIMANA CICLISTICA INTERNAZIONALE

 

Il 22 marzo da Gatteo parte la Settimana Ciclistica Internazionale noi portiamo come capitano il giovane A. Valverde, al suo fianco J. Rodriguez, A. Morelli, F. Cancellara, G. Iorio, M. Scarponi, S. Ivanov e D. Arroyo.

 

Tra i partecipanti i più accreditati per la vittoria finale sono F. Casagrande e J. Beloki (Vini Caldirola) e W. Belli (Fassa Bortolo), mentre come possibili outsider sono indicati il tedesco G. Totsching (Fassa Bortolo), Atienza (Saeco) e Axelsson (Panaria).

 

SETTIMANA CICLISTICA INTERNAZIONALE

PRIMA TAPPA. Gatteo – Gatteo 100.30 km, si arriva in volata dove ad imporsi è M. Van Heeswijk (Mapei) davanti a G. Balducci (Fassa Bortolo) e J. Piil (Rabobank), classifica che rispecchia l’ordine di arrivo e domani la cronometrosquadre.

 

 

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SETTIMANA CICLISTICA INTERNAZIONALE

SECONDA TAPPA. Cronosquadre Sant’Angelo – Gatteo Mare 11.30 km, grande prestazione degli uomini di Bugno che si impongono con di 2” sulla Fassa Bortolo e 3” sul Team Polti.

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Classifica Generale dopo la cronosquadre:

1° M. Van Heeswijk (Mapei) 2h 23’ 07”

2° G. Balducci (Fassa Bortolo) + 0’03”

3° S. Ivanov (Androni) + 0’06”

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SETTIMANA CICLISTICA INTERNAZIONALE

TERZA TAPPA. Gatteo – Sogliano al Rubicone 153.80 km, tappa insidiosa dove potrebbe arrivare la fuga vincente.

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Nei primi chilometri prendono il largo in 3 R. Huser, R. Brechaut e F. Simeoni, vantaggio massimo per loro di 3’36”. 

Al km 69 subito dopo il primo GPM di Mercato Saraceno c’è lo scatto di Simeoni, Huser non si fa sorprendere e si riporta immediatamente sulle ruote dell’italiano, mentre Brechaut sembra in difficoltà e resta attardato, il gruppo segue a 2’37” con in testa Scarponi.

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A 40 km dall’arrivo ci provano P. Valoti e S. Barbero repentinamente rintuzzati da Scinto, così in contropiede parte Duma che guadagna subito una quindicina di secondi sul gruppo, quindi quando siamo sul secondo GPM di giornata la situazione è la medesima davanti il duo Huser-Simeoni a 29” Duma a 1’35” il gruppo, e proprio nel gruppo nella discesa seguente vanno all’attacco Moss e Barbero.

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Qualche chilometro dopo Duma riesce a chiudere lo svantaggio su Huser e Simeoni, ma proprio in quel momento Huser decide di attaccare , dietro Barbero è stato ripreso mentre Moss continua nella sua azione in solitaria.

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Nella lunga discesa che porta all’ultimo GPM di Mercato Saraceno Moss riprende dapprima Duma e Simeoni poi tutto solo si riporta su Huser e lo stacca viaggiando verso l’arrivo tutto solo, quindi a 15 km dal traguardo ai piedi dell’ultima salita abbiamo al comando Moss a 24” Huser a 1’16” Simeoni E Duma sui quali sono rientrati Gonzalez Pino e Roux a 1’49” Iorio, ValverdeBelli e Piccoli a 2’16” Axelsson, Rodriguez, Faresin, CasagrandeBeloki, Atienza e Totsching

Sul GPM Moss sembra tenere ancora un buon ritmo e passa con 56” su Huser 1’43” su Valverde 1’56” su Belli, Casagrande, Axelsson, Jeker, Duma, Piccoli, Zberg, Gonzalez Pino, Roux, SImeoni e Rodriguez 2’28” G. Faresin e a 2’45” Atienza, Totsching, Beloki.

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Nella lunga discesa che porta a Sogliano al Rubicone Moss resiste al rientro degli inseguitori e vince in solitaria passando sul traguardo a mani alzate, grande prova la sua nessuno avrebbe immaginato che sarebbe riuscito a vincere ha smentito tutti. Ad 1’00” da Moss arrivano nell’ordine 2° Piccoli, 3° Valverde, 4° Belli, 5° Casagrande, 6° Jeker, 7° Zberg, 8° Axelsson, 9° Faresin, 10° Rodriguez, più attardati 16° Atienza a 2’37”, 19° Totsching  + 3’15” e 20° Beloki + 3’15”.

Salvo sorprese possiamo dire che la tappa di oggi emette il primo verdetto e cioè Atienza, Totsching e Beloki sono tagliati fuori dalla vittoria finale.

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ORDINE DI ARRIVO:

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CLASSIFICA GENERALE:

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SETTIMANA INTERNAZIONALE

QUARTA TAPPA. Zola Predosa – Piane di Mocogno 149.80 km, unica tappa con arrivo in salita. Si arriva alla quarta tappa con la classifica cortissima che vede i primi 9 racchiusi in appena 18”.

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Dopo appena 10 km dal via ufficiale prende il largo un gruppetto di 4 uomini M. Gobbi (LIQ), C. Gasperoni (CAN), S. Barbero (LAM), A. Spezialetti (MER), per loro vantaggio massimo di 8’10”, nel tratto in falsopiano ai piedi del passo Tre Croci dal gruppo riescono ad evadere Di Grande (SAE), Gonzalez Pico (NEC), Puttini (ALS) e Delle Vedove(AMI) e così a 50 km dall’arrivo la situazione è la seguente in testa i quattro fuggitivi con un vantaggio di 2’00” sugli immediati inseguitori ed a 3’48” il gruppo. tncIcgX.jpg

 

Sulla salita del Passo Tre Croci tra i big è Jeker che prova l’attacco in due occasioni ma viene stoppato prima da Tosching (FAS) e poi da Beloki (VIN) i due stanno lavorando per i rispettivi capitani W. Belli (FAS) e F. Casagrande (VIN), l’Androni resta compatta al fianco del capitano. Ma è in vista dello striscione del GPM che Jeker lancia l’attacco buono nessuno gli risponde e così è W. Belli in prima persona che cerca di riportarsi sulle sue ruote.

Sul GPM passa per primo Barbero con a ruota Di Grande, Goubert,  Spezialetti, Gonzalez Pico, Puttini, Delle Vedove e Gobbi a 1’10 lo svizzero Jeker (FES) a 1’26” W. Belli ed a 1’48” il gruppo tirato da Beloki (VIN). Ora la situazione per gli uomini di classifica si fa dura davanti ci sono Belli e Jeker che sono due ottimi scalatori. w2neUNE.jpg

 

Nella discesa che porta ai piedi dell’erta finale nel gruppo di testa è S. Barbero che si avvantaggia sugli altri ed a 10 km dal traguardo l’italiano ha un vantaggio di 59” sul duo Gonzalez Pico-Gasperoni a 1’18” il gli altri fuggitivi dove si sono accodati Jeker e Belli ed a 2’08” il gruppo della maglia gialla Valverde (AND).

 

A 2 km dal traguardo Barbero è nel mirino di Belli, comunque c’è da applaudire l’ottima prova del corridore della Lampre che pur non essendo uno scalatore molto probabilmente chiuderà la tappa con un buon piazzamento, più attardato Gonzalez Pico e in fondo mentre affronta il tornante si intravede lo spagnolo Valverde, sta andando a tutta ed anche se ha recuperato qualche secondo il traguardo è ancora lontano e bisognerà attendere per sapere il responso finale.

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Nel finale stoico Barbero che dopo essere stato ripreso da Belli riesce a tenergli la ruota ma non prova nemmeno a fare lo sprint e così è il capitano della Fassa Bortolo ad aggiudicarsi l tappa e molto probabilmente anche la maglia di leader, ma attendiamo l’arrivo degli altri uomini di classifica, ed ecco arrivare ad 1’02” Valverde che nell’ultimo chilometro è riuscito a staccare Beloki + 1’10” ed a 1’32” il gruppo con gli uomini di classifica.

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ORDINE DI ARRIVO:

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CLASSIFICA GENERALE:

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SETTIMANA CICLISTICA INTERNAZIONALE

QUINTA TAPPA. Cronometro Crevalcore – Crevalcore 14.50 km. Dopo la tappa di ieri che è costata la leadership a Valverde, oggi è òa volta della cronometro individuale dove il nostro portacolori dovrà cercare di difendere la seconda piazza nella classifica generale, mentre per il leader W. Belli sembra ormai sicura la vittoria finale.

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A vincere la cronometro è lo spagnolo J. Beloki (VIN) che con questa vittoria si rifà delle brutte performance dei giorni scorsi, quando non è mai stato in grado di lottare per la vittoria. La Androni ottiene un ottimo risultato di squadra piazzando ben tre uomini nella top ten (Morelli 3°, Ivanov 6° e Cancellara 8°) e riesce con Valverde a salvare la seconda posizione nella classifica generale. Domani la tappa conclusiva dove verosimilmente non dovrebbe cambiare la classifica odierna.

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ORDINE DI ARRIVO:

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CLASSIFICA GENERALE: 

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SETTIMANA CICLISTICA INTERNAZIONALE

SESTA TAPPA. Monticelli Terme – Fiorano Modenese 133,30 km, tappa adatta a fughe da lontano mentre per la classifica finale se W. Belli può stare abbastanza tranquillo è ancora tutto da decidere per le posizioni basse del podio dove al secondo posto troviamo il nostro A. Valverde con appena 4” di vantaggio su F. Casagrande (VIN) 5” su N. Axelsson (PAN) e 17” sullo svizzero B. Zberg (RAB).

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Nella prima parte di tappa vanno in fuga in cinque M. Codol (LAM), Gualdi (MDN), L. Scinto (MAP), I. Basso (AMI) e G. Stangelj (LIQ) e quando siamo al primo passaggio sul GPM di via Ruvinello aposto a 52 km dal traguardo i cinque hanno un vantaggio sul gruppo di 6’45”.

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Il gruppo sta iniziando ad aumentare l’andatura ed a 25 km dal traguardo al secondo passaggio su via Ruvinello è lo svizzero Cancellara (AND) a fare l’andatura e sembra proprio un’andatura sostenuta quella del giovane corridore svizzero tanto che il gruppo si sta per spezzare in più tronconi, mentre ci arriva una brutta notizia riguardante D. Nardello (MAP) che prima della tappa odierna era in 10° posizione ma oggi è incappato in una vera e propria giornata nera, infatti ci viene segnalato nelle retrovie a 6’31” dai fuggitivi ed a 2’57” dal gruppo degli uomini di classifica.

 

E nella discesa seguente come possiamo notare dalle immagini il gruppo dei migliori si è spezzato quindi ora la situazione vede al comando i cinque fuggitivi a 3’00” circa il primo gruppo inseguitore con W. Belli (FAS), A. Valverde (AND), Jeker (FES) e B. Zberg (RAB) nel mezzo sparsi in ordine F. Casagrande (VIN) Moss (KIA) e G. Faresin (MAP) ed ancora più attardati N. Axelsson (PAN), Duma (PAN) e J. Beloki (VIN).

Oramai la vittoria di tappa se la giocheranno verosimilmente i cinque davanti mentre dietro la classifica generale sembra proprio possa avere dei nuovi sviluppi almeno nelle posizioni di rincalzo.

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A 11 km dal traguardo davanti è I. Basso a rompere gli ingugi e sulla salita di via Ruvinello prova a fare la differenza e ad involarsi in solitaria verso il traguardo di Fiorano Modenese dietro di lui vediamo M. Codol e leggermente più attardati Stangelj Scinto e Gualdi che non essendo dei veri scalatori decidono di salire regolari, a 2’13” è segnalato il primo gruppo al quale è riuscito ad accodarsi F. Casagrande ed a 4’49” il secondo gruppo inseguitore il quale ha ripreso Moss e Faresin.

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Nel tratto di discesa e in quello seguente in pianura Basso viene ripreso da Codol e dagli altri tre inseguitori, ma a 5 km dall’arrivo è M. Codol che va via con a ruota Gualdi i due hanno approfittato di una fase di studio degli altri  e così hanno guadagnato secondi preziosi saranno loro a giocarsi la vittoria di tappa,

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La volata per la vittoria si terrà tra Gualdi e Codol con quest’ultimo nettamente sfavorito almeno sulla carta, il corridore della Lampre non è dotato di uno spunto veloce, ma gualdi sembra molto stanco e così quando Codol parte cercando di anticiparlo il corridore della Mobilvetta non ce la fa a reagire e si fa staccare, grande prova di Codol che è riuscito a conservare le energie ed a vincere la volata contro ogni pronostico, a 33” arrivano nell’ordine Scinto, Stangelj e Basso a 2’08” il primo gruppo inseguitore a 3’06” segnalato Jeker a 4’09” Nardello (che nel frattempo sembra essersi ripreso), Moss, Beloki, Axelsson e Faresin ed a 5’48” Duma.

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ORDINE DI ARRIVO:

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CLASSIFICA GENERALE:

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BREAKING NEWS

 

Nei giorni scorsi si sono svolte la corsa a tappe di una settimana Parigi – Nizza terminata il 15/03 dove a vincere è stato lo statunitense L. Armstrong (USP) davanti a T. Hamilton (USO9 + 1’15” ed A. Olano (ONC) + 3’06” e il giorno 25/03 si è svolta la classica del pavè E3 Harelbeke dove ad imporsi ancora una volta è stato il padrone di casa P. Van Petegem (FAR) che ha battuto allo sprint gli altri due fuggitivi F. Guesdon (FDJ) e G. Hincapie (RAB).

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Ronde van Vlaanderen

 

Il primo aprile è la volta della classica paveara Ronde van Vlaanderen ultimo impegno per i nostri portacolori sui sanpietrini del nord dato che alla Parigi – Roubaix non parteciperemo per il mancato invito.

I nostri capitani saranno il russo S. Ivanov e l’italiano A. Ballan autore di un’ottima Dwars dor Vlaanderen quando arrivò 2° dietro al fortissimo belga P. Van Petegem, ad aiutare i due alfieri del team Androni ci saranno F. Luci, E. Zagazeta, F. Pozzato, C. Libman, A. Morelli e F. Cancellara.

 

Tra i favoriti di giornata troviamo il già citato P. Van Petegem, D. Buylandts e S. Knaven (Farm Frites), J. Museeuw, T. Steels e W. Peeters (Mapei), A. Tchmil (Lotto), A. Bortolami e R. Vainsteins (Vini Caldirola), R. Sorensen e V. Ekimov (US Postal), F. Guesdon (FDJ), G. Hincapie e B. Voskamp (Rabobank), T. Hoffman (Memory Card), N. Mottan, J. Plankaert e F. Vanderbrouke (Cofidis), S. Wesemann (Team Deutsche Telekom), D. Pieri (Saeco), F. Sacchi (Team Polti), R. Petito (Fassa Bortolo), M. Serpellini (Lampre), H. Van Dijk (Palmans), Z. Spruch (Banesto) e F. Simon (Bonjour) insomma un parco partecipanti di primo livello.

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Primi chilometri movimentati con tanti tentativi di fuga fino a quando al 20 km circa prende il largo un drappello di 9 corridori nessuno dei quali pericoloso per la vittoria finale, il gruppo lascia fare ed il loro vantaggio sale fino a 9’35” quando siamo a 142 km dal traguardo e stiamo per affrontare il primo tratto in pavè.

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Al primo passaggio sul tratto dell’Oude Kwaremont 1,4 km di pavè con 5 stelle di difficoltà il gruppo guidato dagli uomini di Van Petegem si spezza in vari tronconi e nelle retrovie resta invischiato D. Pieri (SAE) uno dei papabili vincitori (il quale riuscirà a rientrare nel tratto di pianura successivo), al termine del kwaremont sono dapprima T. Boonen (USP) e D. Konyshev (LIQ) ad evadere dal gruppo e poi in un secondo momento W. Peeters (MAP).

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Così si arriva ai 100 km conclusivi con al comando i 9 fuggitivi ai quali si sono uniti T. Boonen, D. Konyshev e W. Peeters ed a 5’04” il gruppo con tutti i favoriti alla vittoria finale.

A 70 km dal traguardo al primo passaggio sul muro del Pateberg 4 stelle di difficoltà sono proprio T. Boonen, D. Konyshev e W. Peeters a lasciare la compagnia degli altri fuggitivi, mentre è S. Ivanov con l’aiuto del gregario F. Luci a rompere gli indugi tra i big, sembrano tutti presi di sorpresa da questo attacco del russo tranne J. Museeuw e T. Steels che si incollano alla ruota del duo dell’Androni, nel frattempo il gruppo si è allungato e si sono creati svariati gruppetti (grande prova fino ad ora della Mapei che oltre a piazzare Peeters in fuga sta riuscendo anche a controllare la corsa nelle retrovie).

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Questa la situazione in gara dopo i passaggi sul Kwaremont e sul Pateberg

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Nei chilometri successivi F. Luci finisce le energie e non ricevendo alcun aiuto dal duo della Mapei il russo S. Ivanov si rialza e decide di farsi riprendere dal gruppetto dove oltre agli altri capitani ci sono anche gli uomini dell’Androni.

 

Così quando in testa siamo a 37 km dal traguardo di Oudenaarde T. Boonen sembra in difficoltà e perde le ruote degli altri due fuggitivi, dietro di loro sparsi qua e la gli altri fuggitivi della mattinata, mentre ancora più dietro all’ennesimo passaggio sul Kwaremont è ancora una volta S. Ivanov a provare l’attacco da lontano questa volta aiutato dall’italiano A. Ballan, i due portano via un gruppetto dove troviamo anche J. Museeuw (MAP), R. Petito (FAS), A. Tchmil (LOT), P. Van Petegem (FAR), R. Vainsteins (VIN) e Hoffman (MEM). Oramai sembra proprio che la gara se la giocheranno il duo davanti ed il gruppetto di Ivanov, ma il traguardo è sempre più vicino ed il distacco dalla testa è ancora elevato non c’è più tempo da perdere.

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Nel gruppetto dei migliori è Ballan che si prende in carica l’onere di tirare, l’italiano non riceve alcun cambio dagli altri corridori, ma il suo è un ottimo lavoro uno ad uno vengono ripresi tutti i fuggitivi ad eccezione dei due di testa, così quando siamo in vista dello striscione che ci segnala gli  ultimi 10 km riusciamo a scorgere li davanti le sagome di Peeters e Konyshev i due hanno ancora 1’23” di vantaggio e non sembrano cedere, ma Ballan da un’ultima trenata, Hoffman non riesce a tenere le ruote e si rialza, il veneto porta il gruppetto a pochi metri dal duo di testa l’italiano ormai senza energie si sposta, mancano poco più di 2 km al traguardo Ivanov è rimasto al vento e non sa se anticipare la volata o attendere ancora, il duo davanti sembra è esausto ma è J. Museeuw ad anticipare tutti e a partire lungo, alla sua ruota si buttano subito Van Petegem, Ivanov e gli altri…

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Ma non c’è nulla da fare il belga oggi era veramente in forma e trionfa a mani alzate sul traguardo di Oudenaarde gli altri non sono mai riusciti ad uscire dalla sua ruota, 2° Van Petegem, 3° Tchmil 4° Ivanov 5° Vainsteins 6° Petito, chiudono settimo ed ottavo Konyshev e Peeters beffati proprio in vista del traguardo. Ottimo 9° Ballan e chiude la top 10 Hoffman.

Con questa vittoria il belga della Mapei segna un nuovo record di vittorie nella classica con le sue 4 vittorie Museeuw è ora il ciclista più vincente della Ronde van Vlaanderen.

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ORDINE DI ARRIVO:

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Peccato per Ivanov, ma contro Museeuw non era semplice.

si è vero ma nel finale forse avrei potuto sfruttare meglio la superiorità anche se ballan l'ho sfruttato per rientrare sui primi due, cmq un buon 4° in una gara piena di grandi corridori.

 

Bellissima Ronde!

sicuramente meglio dell'ultima Parigi - Roubaix  :tongue:

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Vuelta Ciclista al Pais Vasco

L’edizione del 2001 della Vuelta Ciclista al Pais Vasco non presenta delle vere e proprie tappe di montagna ma è un percorso dove le tappe ricordano molto le classiche tipo Lombardia o San Sebastian e nella tappa conclusiva è prevista una breve cronometro che potrebbe rimescolare le carte, tra i partenti ci saranno i seguenti ciclisti da tenere d’occhio per le posizioni di alta classifica:

D. Rebellin (LIQ), P. Tonkov e P. Bettini (MAP), A. Vinokourov e A. Kloden (TEL), H. Olano e S. Gonzalez (ONC), O. Camenzind e P. Savoldelli (LAM), S. Honchar, J. Hruska e V. Hugo Pena (VIT), F. Escartin e J. Rubiera (KEL), W. Belli e G. Totsching (FAS), J. Vanderbrouke (COF), T. Hamilton e C. Vandevelde (USP), U. Osa Eizaguirre e F. Mancebo (BAN), M. Perdiguero, A. Casero e D. Plaza (FES), H. Zubeldia e U. Etxebarria (EUS), M. Velo (MER), R. Rumsas e D. Atienza (SAE), J. Rodriguez e R. Sacramento (AND).

 

Vuelta Ciclistita al Pais Vasco

PRIMA TAPPA. Hendaye – Hendaye 186.40 km, tappa tra le più impegnative della competizione finale molto mosso.

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Meno 80 km al traguardo e dopo aver affrontato i primi due GPM la situazione è la seguente: al comando abbiamo la coppia M. Piccoli (LAM) e I. Parra (VIT) a 3’09” F. Simeoni (AMI) che da solo sta cercando di portarsi sul duo di testa ed a 4’56” il gruppo.

Al passaggio sul GPM di Col de Lizarrieta la sitituazione è pressochè immutata se non nei distacchi, infatti al comando troviamo sempre Piccoli e Parra a 1’07” Simeoni ed a 3’25” il gruppo, ora la lunga discesa che ci porterà alle pendici della salita dell’Alto de Agina, la più impegnativa della giornata 10 km con pendenze che si aggirano sul 10% dove tra i big potrebbe scoppiare la bagarre. 

Davanti prima dell’inizio della salita dell’Alto de Agina Simeoni riesce a riportarsi sulle ruote del duo di testa mentre il gruppo controlla con un distacco di 3’32”.

 

Nel gruppo i primi a muoversi sono proprio li uomini dell’Androni, J. Rodriguez e R. Sacramento mettono M. Scarponi in testa a tirare nel tentativo di fare selezione.

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Nel terzetto di testa in vista dello sprint per il GPM Parra e Piccoli scattano e staccano Simeoni che non ce la fa ad andargli dietro, il gruppo tirato da Scarponi sembra aver guadagnato ed ora si trova a 2’28” dalla testa della corsa. Al contrario di quanto ci si aspettava sulla salita non è successo niente ed i big si sono controllati, ma è nella discesa seguente che J. Rubiera (KEL) e A. Valverde (AND) prendono qualche secondo di vantaggio sul gruppo.

 

Sulla successiva salita di Arichulegui Rubiera stacca A. Valverde segnalato ora a 45” a 1’05” il gruppo, mentre davanti ci sono sempre Piccoli e Parra con 1’32” di vantaggio sullo spagnolo della Kelme.

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Quindi la situazione rimane statica fino all’ultima salita di Puerto de Alkaritz dove Piccoli scatta e stacca Parra dietro di loro si intravede la sagoma dello spagnolo Rubiera, mentre ancora più indietro nel gruppo dei big R. Sacramento (AND) è scattato portandosi a ruota del compagno di squadra Valverde, ora lo spagnolo cercherà di aiutare il capitano, dietro di loro cercano di agganciarsi S. Gonzalez (ONC), F. Mancebo (BAN) e D. Plaza (FES)

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Meno di un Km allo scollinamento per un M. Piccoli indomito il quale conserva ancora un margine di 44” sul quartetto R. Sacramento, S. Gonzalez, Rubiera e I. Parra, il giovane portoghese ha fatto l’andatura per tutta la salita, dietro di loro a 1’16” dal leader A. Valverde a 1’34” F. Mancebo (BAN) e D. Plaza  a 1’55” il quintetto fromato da J. Rodriguez (AND), T. Hamilton (USP), A. Vinokourov (TEL), O. Camenzind (LAM) e D. Rebellin (LIQ) ed a 2’13” il gruppo con gli altri big.

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Nella discesa quando sembrava che Piccoli stesse per essere ripreso R. Sacramento infastidito dalla mancanza di collaborazione smette di tirare, non c’è accordo tra i quattro e così davanti Piccoli riprende a guadagnare secondi preziosi, ormai manca poco e per lui sembra fatta.

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Nel finale il gruppo dietro si ricompatta rinviene velocissimo e quasi riprende un esausto Piccoli, l’italiano della Lampre sembra lottare contro l’aria per riuscire ad andare avanti e quando siamo all’ultima curva a 300 m dal traguardo su di lui stanno piombando velocissimi D. Rebellin, O. Camenzind, R. Rumsas e A. Vinokourov.

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Ma Piccoli c’è la fa e stramazza a terra dopo il traguardo sfinito dalla fatica, una grande prova la sua, che proprio sulla linea del traguardo poteva svanire, infatti Piccoli aveva iniziato a festeggiare troppo presto e quasi veniva beffato dal kazako Vinokourov che per questione di centimetri gli finisce dietro.

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ORDINE DI ARRIVO:

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VUELTA AL PAIS VASCO

 

SECONDA TAPPA. Irun – San Sebastian 155.80 km

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Seconda tappa non particolarmente difficile per i big che si limitano  atagliare il traguardo tutti insieme, ma va sottolineata l'impresa eroica dello svedese M. Lafis (FAR) all’avanscoperta tutto solo sin dai primi chilometri e beffa il gruppo che non riesce a chiudere il gap, 2° Rubiera (KEL) e 3° Rebellin (LIQ). 

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ORDINE DI ARRIVO:

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VUELTA AL PAIS VASCO


TERZA TAPPA. San Sebastian - Alen 175.90 km


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Tappa movimentata nella prima parte dalla fuga di cinque corridori, M. Zarrabetia, V. Hugo Pena (VIT), R. nocentini (MAP), I. Odriozola Mugarza (BAN) e I. Astarloa (EUS), nella fuga il più pericoloso è senza alcun dubbio il colombiano della Vitalicio Seguros ed proprio lui l’ultimo ad arrendersi a 2 km dal traguardo quando il gruppetto dei migliori lo riacciuffa, alla fine a spuntarla in una volata a ranghi ridotti è lo statunitense T. Hamilton (USP) davanti a M. Zarrabetia (ONC) e J. Rodriguez (AND), perdono secondi preziosi per la vittoria finale D. Rebellin (LIQ) , F. Escartin (KEL), A. Olano e C. Sastre (ONC), A. Casero (FES) che arrivanoa 51” dal vincitore. Classifica generale ridisegnata ora al comando il kazako A. Vinokourov (TEL) che in virtù dei piazzamenti nelle singole tappe indosserà la maglia di leader.


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ORDINE DI ARRIVO:


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CLASSIFICA GENERALE:


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VUELTA AL PAIS VASCO


QUARTA TAPPA. Bilbao - Urkiola 155.50 km


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Tappa non troppo impegnativa con l’unica grande difficoltà rappresentata dalla salita finale che porta al traguardo i Urkiola, ad imporsi è F. Escartin (KEL) che con uno scatto negli ultimi chilometri stacca il gruppo e va a vincere davanti allo svizzero della Lampre O. Camenzind e prorpio quest’ultimo in virtù dei risultati odierni diventa il nuovo leader della classifica generale, il gruppo chiude a 39” dal duo.


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ORDINE DI ARRIVO:


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CLASSIFICA GENERALE:


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VUELTA AL PAIS VASCO

QUINTA TAPPA. Ibarra - Eibar 146.50 km questa insieme alla prima tappa è senza dubbio la più difficile dell’intera corsa a tappe ed oggi in vista della crono di domani è l’ultima possibilità per uomini come O. Camenzind di guadagnare terreno nei confronti degli specialisti delle lancette.

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SIamo appena partiti e dal gruppo prendono il largo in quattro. Il gruppetto è ben assortito con corridori di tutto rispetto A. Valverde (AND) 35° +3’13”, M. Bruseghin (BAN) 47° +4’43”, Etxebarria Arana (EUS) 45° +4’43” e M. Perdiguero (FES) 50° +4’47”.

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-74 km, ai piedi della salita che porta al GPM di Erreziltagi unico GPM di prima categoria previsto oggi i 4 fuggitivi hanno un vantaggio di 5’23” sul gruppo che negli ultimi chilometri ha aumentato l’andatura ed ora vede in testa lavorare gli uomini della Kelme. 

Sulla salita nel gruppo è R. Sacramento (AND) a provare il forcing cercando di portare via un gruppetto, il portoghese impone un ritmo elevato e riesce a spezzare il gruppo in più tronconi, ora nel gruppo principale si contano 40 uomini, nel secondo gruppo troviamo uomini importanti come Savoldelli (LAM), Vinokourov (TEL), Olano (ONC), Rebellin (LIQ), Mancebo (BAN) e Honchar (VIT) che si sono fatti sorprendere dall’azione di R. Sacramento. Quando siamo allo scollinamento del GPM la situazione è la seguente davanti i 4 fuggitivi a 5’26” il primo gruppo inseguitore (gruppo leader) ed a 6’41” il secondo gruppo inseguitore.(gruppo Vinokourov).

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Sulla salita successiva l’Alto de Elgeta tra i fuggitivi il primo a rompere gli indugi è Etxebarria Arana che prova a staccare gli altri ma Valverde e Bruseghin non si fanno sorprendere e restano a ruota dell’atleta della Euskaltel l’unico a perdere terreno è M. Perdiguero che paga qualche centinaio di metri al terzetto, nel frattempo dietro il due principali gruppi inseguitori si sono ricongiunti. 

Allo scollinamento la situazione vede al comando il terzetto Valverde-Etxebarria Arana-Bruseghin a 2’50” il gruppo nel quale non troviamo S. Honchar che è rimasto di nuovo staccato (brutta giornata per il russo che ora dovrà cercare di limitare i danni) ed a bagnomaria tra i due gruppi troviamo M. Perdiguero. 

 

-33 km, al primo dei tre passaggi sul GPM di Ermita Santiago Etxebarria Arana stacca Bruseghin e Valverde, mentre nel gruppo è il leader della classifica generale O. Camenzind (LAM) il primo a muoversi, lo svizzero sa che deve cercare di guadagnare quanto più possibile sui diretti rivali in vista della cronometro di domani quando sarà costretto verosimilmente a perdere terreno nei confronti degli specialisti, l’azione però non porta i frutti sperati ed il gruppo resta compatto almeno nelle prime posizioni..

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Nella discesa succesiva Valverde e Bruseghin si riportano su Etxebarria Arana mentre dietro O. Camenzind insieme a Tiralongo e Belli riesce a guadagnare qualche secondo sul resto del gruppo. 

 

Al secondo passaggio sul GPM di Ermita Santiagoin testa al terzetto troviamo A. Valverde con a ruota Bruseghin ed Etxeberria Arana a 1’37” troviamo gruppo dove è ora J. Rodriguez (AND) a cercare il forcing, lo spagnolo va forte e a farne le spese è D. Rebellin che perde le ruote del gruppo.

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20 chilometri alla fine quando siamo nella discesa che ci porterà all’ultima scalata sulla salita di Ermita Santiago la situazione è la seguente al comando i 3 fuggitivi a 57” il gruppo con tutti gli uomini di classifica ad eccezione di D. Rebellin e S. Honchar che sono staccati. 

 

Si arriva cos’ all’ultima asperità di giornata ed è F. Escartin a partire come un razzo sulle sue ruote si portano W. Belli, T. Hamilton e S. Gonzalez, lo spagnolo va come un treno prima si toglie dalle ruote Hamilton (USP), Belli (FAS) e S. Gonzalez (ONC) poi riprende e stacca i 3 fuggitivi, più indietro attardati J. Rodriguez, O. Camenzind, A. Vinokourov, H. Olano e R. Sacramento tutti gli altri sembrano ormai al gancio.

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Ormai è fatta per Escartin lo spagnolo si fionda nella discesa finale e taglia il traguardo di Eibar in solitaria con e mani al cielo, grandissima vittoria per Escartin che si è dimostrato il più forte in salita alla spicciolata arrivano tutti gli altri con il leader O. Camenzind giunto insieme a J. Rodriguez a 1’29” dal vincitore il che significa che oltre alla vittoria di tappa F. Escartin potrà festeggiare anche la conquista della maglia di leader .

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ORDINE DI ARRIVO:

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CLASSIFICA GENERALE:

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VUELTA AL PAIS VASCO

SESTA TAPPA. Ultima tappa che vede i ciclisti affrontare una cronometro lunga 28,20 km, si riprende dall’impresa di ieri di F. Escartin il quale è riuscito a conquistare la maglia di leader della classifica generale strappandola allo svizzero della Lampre O. Camenzind.

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Il vincitore della tappe è l’ucraino S. Honchar (VIT) con il tempo di 39’40”, tra gli uomini di classifica c’è da segnalare l’ottima prova dello statunitense T. Hamilton (USP) che chiude in seconda posizione con il tempo di 39’57”, discreta laprova dello spagnolo F. Escartin (KEL) che chiude al 19° posto con un distacco di 1’30” dal vincitore di giornata, ma ciò non basta a mantenere la maglia di leader e così è T. Hamilton ad aggiudicarsi la Vuelta al Pais Vasco, O. Camenzind chiude 24° di giornata a 1’42”  e 3° nella graduatoria generale a 1’27” dallo statunitense. Bruttissima la prova a cronometro degli uomini Androni che però piazzano nella graduatoria generale rispettivamente in 7°, 8° e  9° posto J. Rodriguez, R. Sacramento e A. Valverde.

S. Honchar in azione:

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CLASSIFICA GENERALE:

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Classifiche secondarie:

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BREAKING NEWS


Nei giorni scorsi si sono svolte la Gent – Wevelgem che ha visto imporsi il belga J. Musseuw (MAP) su A. Tchmil (LOT), A. Voskamp (RAB) ed R. Petito (FAS) giunti a 22” dal campione belga, la Clasica di Amorebieta vinta dal russo S. Ivanov (AND), la classica del nord per antonomasia ossia l’inferno del nord la Parigi – Roubaix che ha decretato re del nord A. Tchmil (LOT), sui sampietrini più famosi al mondo il belga ha dato sfoggio della sua immensa classe staccando tutti gli avversari ed imponendosi in volata sullo statunitense G. Hincapie (RAB) unico a riuscire a restare nella scia del belga 3° P. Van Petegem (FAR) staccato di circa 30 secondi ed infine la Freccia del Brabante altra classica del nord  anche se di minor prestigio vinta dal portacolori della Mapei A. Bartoli. Qualche giorno più tardi in contemporanea con la Settimana Lombarda è la volta della prima classica delle ardenne la Freccia Vallone dove a transitare per primo sotto il traguardo di Huy è lo spagnolo della Kelme J. Pascal Rodriguez che batte in volata P. Lanfranchi (MAP) al 3° posto a 47” secondi si piazza A. Vinokourov (TEL) che precede L. Jalabert (FDJ) e J. Ulrich (TEL).


 


P.S. prossimo impegno la Settimana Lombarda


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Settimana Lombarda

L’edizione del 2001 della Settimana Lombarda è del tutto simile alla precedente vinta dallo svedese N. Axelsson (PAN) dopo una bellissima battaglia nell’ultima tappa con il giovanissimo R. Sacramento (AND): quest’anno l’Androni non porterà il suo talentuoso portoghese ma al suo posto ci sarà A. Valverde a fare da capitano insieme a lui ad aiutarlo ci saranno M. Scarponi, G. iorio, D. Arroyo, D. Cunego, F. Cancellara, A. Mazzarella ed L. Luci.

Tra i partecipanti saranno da tener d’occhio per la vittoria finale:

N. Axelsson (PAN), G. Figueras (MAP), E. Mazzoleni (POL), F. Jeker (FES), A. Teterjuk (LIQ), R. Conti (VIN), R. Sgambelluri (NEC).

 

SETTIMANA LOMBARDA

PRIMA TAPPA. Nembro – Castione della Presolana 150.70 km, è probabilmente la tappa più impegnativa della competizione con l’ascesa finale della Presolana, in attesa dell’ultima tappa che potrebbe rimescolare le carte, oggi si deciderà chi non potrà lottare per la vittoria finale.

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Inizio movimentato da vari tentativi di fuga tutti rintuzzati fino al km 40 quando sulle prime pendici del GPM scattano J. Verstappen (LAM), G. Pierdomenico (CAN) e P. Fornaciari (MAP) ai quali si aggiunge in un secondo momento D. Cunego (AND), sembra essere una buona strategia quella dell’Androni che piazzando un uomo in fuga potrà tenere al coperto la squadra. Sul primo GPM passa per primo Cunego (LAMP) che batte in volata Fornaciari (MAP) e Pierdomenico (CAN) il gruppo segnalato a 6’06”.

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Sul secondo GPM si infiamma la corsa davanti è D. Cunego a mettersi in testa e uno ad uno si toglie dalle ruote in ordine J. Verstappen, P. Fornaciari e G. Pierdomenico, mentre nel gruppo sono i compagni di squadra dell’dell’Androni a fare il ritmo e a creare selezione tanto che all’inseguimento restano i soli M. Scarponi(AND), D. Arroyo (AND), A. Valverde (AND), L. Mazzanti (FAS) e G. Trentin (VIN) segnalati a 1’36” dalla testa della corsa a 2’19” il gruppo dei migliori nel mezzo G. Iorio (AND). Gran lavoro di Scarponi che detta il ritmo e chiude sulla fuga quando siamo a 3 km dalla vetta, la situazione ora vede un gruppetto formato da sette uomini con ben tre Androni Arroyo, Iorio e Valverde (nel frattempo Scarponi ha terminato il lavoro e si è lasciato sfilare) E. Mazzoleni (Polti), N. Axelsson (PAN), L. Mazzanti (FAS) e G. Trentin (VIN) nel tratto successivo al GPM sul falsopiano ci sono vari tentativi di fuga da parte di Mazzanti prima e Trentin poi tutti rintuzzati da un ottimo Iorio, nel frattempo lo svizzero Jeker (FES) proprio in vista dell’erta finale è riuscito a chiudere il buco e ad agganciarsi ai primi.

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A poco più di 10 km dal traguardo Iorio fa cenno a Valverde di non averne più, lo spagnolo non ci pensa su due volte e prova a piantare lì i diretti avversari, ma viene stoppato da Axelsson e Mazzoleni con quest’ultimo che prova a contrattaccare. Axelsson sembra sulle gambe mentre Valverde ne avrebbe ma decide di non rispondere e di salire del proprio passo. Meno 5 km al comando sempre E. Mazzoleni qualche metro più indietro un lucidissimo Valverde con a ruota Axelsson mentre sembra in difficoltà Jeker più attardati tutti gli altri. Nel finale Valverde accelera il passo lascia la compagnia di Axelsson e va a riprendere Mazzoleni, ma l’azione del giovane corridore spagnolo non si ferma qui e quando siamo nell’ultimo chilometro piazza lo scatto decisivo staccando anche l’alfiere del Team Polti e andando a trionfare in solitaria sotto lo striscione dell’arrivo, bellissima vittoria per A. Valverde che si impone nella tappa più impegnativa della corsa a tappe lombrada. Lo spagnolo è  riuscito a sfruttare l’ottimo lavoro dei compagni di squadra è rimasto coperto fino alla salita finale oggi l’Androni ha fatto la differenza.

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Classifica Generale che rispecchia l’ordine di arrivo odierno, oramai la sfida per la vittoria finale sembra giocarsi tra i primi tre A. Valverde (AND), E. Mazzoleni (POL) e N. Axelsson (PAN) ed in attesa dello scontro finale all’ultima tappa domani e dopodomani il gruppo sarà impegnato in tappe che dovrebbero risolversi con un arrivo allo sprint.

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