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Decisi gli otto finalisti della finale dei campionati Italiani di PCM 11


emmea90

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Si sono concluse le semifinali del campionato italiano e, di conseguenza, i turni di qualificazione. Sono quindi noti i nomi degli otto finalisti dell'edizione 2011, che da metà febbraio si affronteranno sulle strade italiane per succedere a BubbaDJ. Una finale che si rinnova rispetto allo scorso anno del 50% con Emmea90 e P-Jama alla terza finale consecutiva mentre Alluddha e Cunego95 che confermano il risultato dello scorso anno (quest ultimo col podio). Tra le New Entry anche Campione_regionale che mancava dalla finale (vinta) da PCM 9 (era su tappa singola) e che partirà col favore dei pronostici grazie al punteggio ottenuto in semifinale. Torna in finale anche Cameo87 che ha già disputato quella del 2009/10 mentre sono alla prima finale assoluta Ciro (qualificato in extremis) e Noris85 (new entry del 2011)

DA PALERMO AL BLOCKHAUS, VIA PAVE - Sarà un giro di 21 tappe come già accaduto lo scorso anno ad assegnare la palma del miglior giocatore di PCM 2011. Il campionato si aprirà con una cronosquadre in quel di Palermo con una tappa per velocisti il giorno successivo con passaggio da Villafranca Tirrena, in provincia di Messina dove arriverà la tappa, in onore al nostro admin imboden. Dalla terza tappa sarà già gara vera con i primi GPM di I categoria in Basilicata negli arrivi di Cosenza e Grassano col celebre muro. Seguiranno quindi altri due sprint, per un totale di tre nella prima settimana, che saranno però probabilmente anche gli ultimi che i velocisti vedranno fino alla fine del giro. Dopo la tappa di Manfredonia sulla costa, incoraggiante ad eventuali azioni di ventaglio, e il più facile arrivo di Napoli - sarà la Gaeta > Roma a cominciare ad emettere i primi verdetti. I 30 chilometri di pavè in programma sulla via Appia Antica e i sanpietrini dei fori imperiali in una vera e propria Parigi > Roubaix italiana metteranno già minuti importanti tra chi degli uomini di classifica avrà potuto sfruttare meglio questo fattore, lasciando anche margine agli specialisti delle pietre per mantenere la maglia gialla anche dopo le prima tappa di montagna che arriverà il giorno successivo. Tappa che di quelle in programma si preannuncia come la più facile - unica con arrivo secco in salita - ma vedrà i corridori salire fino ai 2042 metri del Blockhaus, là dove Franco Pelizotti si impose nel giro 2009 in una cima che prima di lui vide transitare davanti a tutti nomi celebri come Eddie Merck e Moreno Argentin. Se tuttavia qualcuno non ritenesse sufficiente questa infilata, la cronometro da Chieti a Pescara di soli 23 km (ma con i primi otto in discesa) può trovare apprezzamento nella conclusione di una prima settimana che si presenta molto meno classica di quelle a cui si è abituati nei grandi giri.

IL CIMONE DELL'IZOARD - Dopo il meritatissimo giorno di riposo la corsa riprenderà da Perugia per arrivare sullo strappo di Montecatini in una tappa totalmente priva di difficoltà altimetriche - tranne nel suo tratto finale. Non sarà infatti come nel 2003 quando Mario Cipollini sorrise nell'arrivo in volata di gruppo, dato che l'arrivo sarà collocato in cima al durissimo strappetto per arrivare a Montecatini Alto in viale Vittorio Veneto - 1,8 Km all'11.6% di media con pendenze che arrivano a toccare il 22.7% nel tratto finale. Il giorno successivo la corsa ripartirà da Pisa in una tappa celebrativa del campione uscente BubbaDJ con arrivo in cima al vicino Monte Serra dopo aver affrontato tra le altre anche le salite di Volterra in una tappa che nonostante il profilo altimetrico non eccessivo, non può essere sottovalutata per via degli 11.2 Km al 7.2% della salita finale, già tappa del giro femminile. Le vere montagne cominceranno il giorno successivo quando dopo undici anni il giro d'Italia tornerà sul San Pellegrino in Alpe, là dove nel duemila Casagrande fece crollare Pantani attaccando sulle durissime rampe (16.7 Km al 7.5%) della montagna toscana. Non finirà però come allora, sul ben più facile monte Abetone (10.4 Km al 5.7%) ma la tappa proseguirà sull'inedito passo di Croce Arcana (16 Km al 6.4%, gli ultimi due in sterrato) la cui vetta disterà solo 17 chilometri dal traguardo posto in località Fanano con l'ultimo chilometro in leggera salita (5%) ma che in virtù dei 3350 metri complessivi del dislivello di tappa non può causare preoccupazione nei corridori. Sterrato protagonista anche il giorno successivo con la cronoscalata ai 18.58 Km dei 2107 metri che porteranno il gruppo sulla cima del Monte Cimone - cronoscalata che come Plan de Corones lo scorso anno - sarà chiamata a fare distacchi pesanti in classifica, ma che non penalizzerà troppo chi avrà sprecato le proprie energie nei giorni precedenti. I velocisti - qualora qualcuno di essi fosse rimasto in gara - torneranno relativamente a sorridere il giorno successivo quando sarà in programma la tappa più lunga: 270 i chilometri tra La Spezia e Sanremo col passo del Bocco in avvio per una tappa che rende omaggio a una delle due classiche monumento italiana. 26 i chilometri in meno degli abituali 296 chilometri della partenza da Milano ma il perdurare della corsa sulla costa potrà fare più sfracelli della Cipressa e del Poggio qualora su questa tappa spirasse del vento laterale. La seconda settimana si chiuderà quindi con la terza tappa di montagna di questo giro (quarta con la cronoscalata) che porterà i corridori in cima all'Izoard - arrivo inedito - dopo aver attraversato i 22.4 Km al 6.5% del Colle dell'Agnello. L'Izoard sarà attraversato dal versante più duro - quello di Chateau Queyras con i suoi 15 Km al 6.9% - quello per intenderci dove Andy Schleck attaccò nell'ultimo Tour. Non sarà quindi come nel 2007 quando Danilo di Luca vi transitò per primo nella tappa che portava a Briançon dato che l'arrivo sarà come già detto in cima in una tappa che, qualora l'agnello fosse onorato, invita a muoversi già da lontano.

GRAN FINALE CON STELVIO E MORTIROLO - Trasferimento dalla Francia alla Lombardia nel secondo giorno di riposo, dopo il quale i corridori affronteranno la classica cronometro che siamo abituati più volte a vedere nei finali di Tour de France. 51 e mezzo i chilometri in programma, chilometri che collegheranno le piazze di Pavia e Milano, passando per San Martino Siccomario vicino a casa di P-Jama. Saranno anche gli ultimi chilometri a cronometro di questo giro - per un totale di 113,5 chilometri contro il tempo - lasciando quindi alla battaglia in linea il compito finale di assegnare la maglia rosa. Prima del gran finale avranno però l'ultima occasione i velocisti nella tappa che da Milano (passando da Pioltello, paese di emmea90) porterà i velocisti a Verona con l'unica asperità nella salita delle Torricelle posta però a 14 chilometri dalla linea bianca. Il Giro sarà concluso dal più classico dei trittici alpini, aperto dalle dolomiti con un altro arrivo in salita inedito in cima al Passo Giau dominato negli ultimi anni da Sella, Piepoli e Garzelli con l'arrivo questa volta in cima ai 2233 metri del passo veneto. Non sarà tuttavia questa la cima Coppi del Giro, dato che nella tappa intermedia del trittico finale andrà in scena sua Maestà lo Stelvio dal versante più duro: 25.4 Km al 7.3% che porteranno i corridori ai 2758 metri della cima Coppi. Il finale sarà identico a quello della tappa del 2005: i corridori dopo Bormio infatti procederanno per il passo di Foscagno, là dove Ivan Parra rifilò un minuto e mezzo a Valjavec e Josè Rujano e dove Gilberto Simoni riuscì a staccare la maglia rosa di Paolo Savoldelli. Il trittico si chiuderà col Mortirolo grande protagonista ma, prima di affrontare la salita di Mazzo di Valtellina, i corridori dovranno passare per i 2621 del Monte Gavia, affrontato dal versante più facile (25.7 Km al 5.5%). Dopo un tratto di falsopiano, attraversata Ponte di Legno, i corridori giungeranno quindi per la prima volta ad Edolo, dove i 17 Km al 6.9% di media che porteranno la carovana in cima al Monte Padrio, (10.8% di media tra i -9 e i -3, con picchi del 18%) sfoltiranno la carovana già al gruppo dei pochi eletti che si daranno battaglia sulle rampe del Mortirolo e i suoi 12.1 Km al 10.8%. A differenza dell'abitudine pressoché unanime del giro d'Italia di concludere le tappe all'Aprica, tuttavia, i corridori una volta varcato il gran Premio della montagna e superata la difficile discesa tecnica, dovranno affrontare come prova finale i 13.5 Km all'8,7% che porteranno la carovana in cima alla centrale elettrica del Monte Colmo, rilievo che domina l'abitato di Edolo. Qualora tuttavia tra il primo e il secondo non vi sia un sufficiente distacco per far ritenere assegnata la maglia rosa, il giro si concluderà a Brescia, con un circuito che prevederà cinque passaggi in cima alla durissima salita del Monte Maddalena dove Franco Bitossi staccò tutti nel 1965 - non inganni l'altimetria ufficiale (7 km al 5.1%) dato che la parte centrale prevede tre chilometri in rapida successione con medie del 15, 13.5 e 13%.

REGOLAMENTI E SOSTITUZIONI - Saranno pubblicati nelle vacanze natalizie tutti i regolamenti per gli otto finalisti e per le sostituzioni. Sarà infatti possibile come lo scorso anno sostituire un finalista a condizione di soddisfare determinati criteri, uno fra tutti l'unicità del sostituto. Saranno presenti anche quest anno il draft dei corridori (ancora in fase di decisione i valori) e le magliette personalizzate - ovviamente il nostro staff rimane a vostra disposizione nella realizzazione di queste ultime.

Ricordo il video di presentazione del percorso

credits: video di google earth emmea90

montaggio e commento: bubbadj

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