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Il Punto su Basso: tra un mese Ivan torna alle gare.


emmea90

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Il doping nel ciclismo (e negli sport in genere) è una frode: è come rubare nella vita comune.

Così come la giustizia ordinaria punisce i ladri con il carcere per tempo prefisso, la giustizia sportiva deve punire con la squalifica per tempo prefisso.

Non consentire il reintegro in gruppo dei ciclisti dopati è come condannare un ladro all'ergastolo. Esagerato no?

Rispetto comunque anche l'opinione che prima hai espresso

il doping uccide anche il ciclismo quindi si può vedere come un omicidio... e a chi uccide una persona o ci prova bisogna dare l'ergastolo.... perchè ora della fine basso ha pagato non correndo ma a livello economico non sò quano abbia pagato,anzi.....

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il doping uccide anche il ciclismo quindi si può vedere come un omicidio... e a chi uccide una persona o ci prova bisogna dare l'ergastolo.... perchè ora della fine basso ha pagato non correndo ma a livello economico non sò quano abbia pagato,anzi.....

Il doping è considerato dal Pro-Tour giustamente la Frode per eccellenza nel ciclismo.

Sia che il corridore decida indipendemente dalla squadra di prendere il doping, sia che il corridore sia dopato dalla squadra sistematicamente, occorre comunque evitare di escludere a vita un corridore che ruba (perché quello fa).

Il dopato dà il pessimo esempio e rompe l'armonia del gruppo onesto.

La squalifica per 2 anni è giustissima e nel caso di Basso è stata davvero negativa per il suo portafoglio (era alla ricchissima Discovery, ora alla media Liquigas).

La squalifica non deve essere una persecuzione, ma una rieducazione al quieto ritorno al proprio mestiere da onesti.

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Il doping è considerato dal Pro-Tour giustamente la Frode per eccellenza nel ciclismo.

Sia che il corridore decida indipendemente dalla squadra di prendere il doping, sia che il corridore sia dopato dalla squadra sistematicamente, occorre comunque evitare di escludere a vita un corridore che ruba (perché quello fa).

il problema che poi gli sponsor se ne vanno, il pubblico non guarda più il ciclismo e le categorie giovanile fanno fatica a trovare i ragazzi.. per me se non c'è la squalifica a vita il doping ci sarà sempre.

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il problema che poi gli sponsor se ne vanno, il pubblico non guarda più il ciclismo e le categorie giovanile fanno fatica a trovare i ragazzi.. per me se non c'è la squalifica a vita il doping ci sarà sempre.

Non credo che la squalifica a vita sia corretta. Forse mettere il doping come reato civile spaventerebbe parecchio, ma questa è una cosa più grande delle competrenze dello sport in genere..

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io ribadisco il mio pensiero (condivisibile o no) ke avevo già espresso in 1 altro topic...o si mette la squalifica a vita o si legalizza...cmq in qst 2° caso il ciclismo morirebbe, xkè poi nn so qnt genitori manderebbero a correre i loro figli...

Non legalizziamolo!

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io sono a favore dell'idea di cui da tanto si parla ma che non verrà mai applicata nel ciclismo x una semplice questione economica...IO CREDO CHE CHI VIENE PIZZICATO E POI TROVATO UFFICIALMENTE DOPATO (o comunque come Basso viene beccato a prepararsi la roba) DEBBA ESSERE RADIATO A VITA DA QUESTO SPORT,

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E NON SOLO, DEVE ESSERE ANCHE ACCUSATO E PROCESSATO PENALMENTE X TRUFFA!!!!

solo così si combatte il doping, ma tanto sono solo sogni...mai nessuno accuserà o farà uscire definitivamente i ciclisti dopati da questo giro xke comunque loro portano soldi...Prendete l'esempio Basso, quando tornerà a correre tutti si saranno dimenticati di quello che è successo e il Sig. Basso farà girare un numero inredibile di € per il suo ritorno alle corse, per non parlare poi di quanti ne girerebbero in caso di una sua vittoria( e così anke x i vari Riccò, Sella, Rasmussen e chi più ne ha più ne metta).

Cmq tonando al tema del topic dipenderà molto da Ivan come verrà accolto nel gruppo. se avrà la capacità di essere umile e ripartire da 0 allora qualcuno potrebbe anche accettarlo ma se ripartirà con l'arroganza di voler vincere subito allora vedrete che in un attimo tornerà dall'inferno da dove è venuto e nel quale ha vissuto x questi due anni!!!!

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io credo che errare sia umano, persevaerare no......farei come nell'atletica......la prima volta che ti beccano, a seconda della gravità, subisci una squalifica a tempo...la seconda, a casa........ma estenderei la stessa meticolosità a tutti gli sport.......allo sci di fondo, al nuoto al calcio, al basket.........2 piccole riflessioni che non c'entrano col ciclismo........1) Phelps ha fatto incetta di ori alle olimpiadi....qualcuno sa come sono i controlli nel nuoto?......il dubbio mi viene non tanto perchè non sia forte, ma per l'immensa capacità di recupero che deve avere un atleta per scendere in vasca 15 o 20 volte in pochi giorni.........2) nel wrestling avevano pizzicato Chris Masters a doparsi per gonfiare i muscoli...lo hanno squalificato 6 mesi imponendogli una cura disintossicante, e quando è rientrato era la metà.....poi in pochi mesi è tornato grosso come prima.....ed è sparito dalla circolazione....mi sa che l'hanno licenziato....si torna quindi al concetto d'inizio messaggio....

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la squalifica a vita, come del resto l'ergastolo, è una cosa che non tollero. Puoi sbagliare, ma la possibilità di reintegrarsi va data, altrimenti tanto vale dare la pena di morte (rispetto all'ergastolo). Si potrebbe fare come nell'atletica con squalifiche di più di 2 anni, tipo 3 o 4.

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