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Come cantava Pappalardo....


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49 minuti fa, smec-easyjet dice:

questo non l'ho ancora capito, perché devo ancora prendere le misure dei nuovi indicatori del potenziale rispetto alle vecchie stellette: a occhio, direi che il più promettente è Machín

Di solito se ti dice un numero tra 5-8 è difficile che sia 8 però anche 6 è un buon potenziale.

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La stagione si mette in moto con i campionati nazionali oceanici; per noi niente Down Under, naturalmente, mentre il nostro debutto sarà in Argentina alla Vuelta a San Juán.

Matthews campione d’Australia, ma a crono! A Morton la prova in linea

Tour de France 2017 - stage 1

Il ciclismo internazionale si è rimesso in moto con i campionati nazionali dei paesi oceanici, servendo subito una sorpresa piuttosto clamorosa: la vittoria di Michael Matthews (Team Sunweb) nella cronometro australiana, nella quale Bling ha confermato tutti i miglioramenti nella disciplina precedendo di 36″ il bicampione uscente Rohan Dennis e di 54″ un altro specialista del calibro di Damien Howson.

La prova in linea, invece, ha visto il successo di un Lachlan Morton deciso a riscattare la deludente stagione passata: il portacolori della Dimension Data si è imposto in una volata ristretta sullo stesso Howson già terzo a cronometro, Richie Porte e Jack Haig, mentre Matthews si è dovuto accontentare della quinta piazza, regolando un primo gruppetto sopraggiunto a 25″.

Nella vicina Nuova Zelanda, invece, successi per Patrick Bevin (Bmc) a cronometro e Shane Archbold (Aqua Blue Sport) in linea, dopo un epilogo in volata che ha visto proprio Bevin al secondo posto e Alex Frame al terzo.

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/10/matthews-campione-daustralia-niente-down-under-per-ewan-scafoide-ko/

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2 hours ago, MattHorse said:

Ho notato che nella tua u23 c'è un certo davide ballArini (e non ballerini) :rotfl: Comunque la squadra pare molto promettente, per lo meno ci sono alcuni elementi che possono garantire vittorie nelle corsette continental

uh già, Ballarin! ora correggo :wink:

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e proseguiamo ora con il report completo della prima corsa World Tour della stagione, il Tour Down Under, che abbiamo seguito dal Portogallo dove eravamo in ritiro per preparare il debutto stagionale in Argentina, la prossima settimana. Intanto, però, ecco come sono andate le cose in Australia:

Down Under, dal terremoto finale sboccia la stella di O’Connor!

oconnor Ben O’Connor (22 anni) in trionfo al Tour Down Under 2018

Continua il dominio dei corridori di casa al Tour Down Under, ma il nome che sale alla ribalta al termine di questa ventesima edizione non è certo uno di quelli attesi alla vigilia: la vittoria va infatti a Ben O’Connor, 22enne della Dimension Data alla sua seconda stagione da professionista e alla più importante affermazione della carriera, lui che nel 2017 aveva comunque fatto sua una tappa di montagna al Giro dell’Austria.

Un percorso rivoluzionato

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Decisiva l’ultima frazione di questo Down Under “ribaltato”, perché iniziato da Adelaide – quello che tradizionalmente era invece stato il circuito finale – con il successo allo sprint dell’inossidabile André Greipel davanti al campione del mondo Sagan e a Viviani. Il tedescone della Lotto-Soudal avrebbe poi fatto sua anche la quinta tappa, sul traguardo di Nort Haven, portando a 18 il bottino di successi in carriera sulle strade del Down Under.

La classifica generale ha invece iniziato a scriversi nella seconda frazione, l’arrivo in salita di Norton Summit, con un verdetto in linea con le previsioni: la vittoria del campione uscente Richie Porte (Bmc, foto in alto) davanti al nuovo fenomeno colombiano Bernal e al neozelandese Bennett, entrambi staccati di 6″, quindi Dennis, Ruben Fernández e Luis León Sánchez a 10″.

Porte, la solita sfortuna

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La sfortuna, però, era pronta ad accanirsi su Porte sottoforma di foratura a 4 km dall’arrivo del traguardo di Myponga, arrivo della terza tappa, dove Peter Sagan (Bora-Hansgrohe, foto in alto) coglieva il primo successo della propria carriera in Australia superando l’idolo di casa Ewan ed il compagno di squadra Sam Bennett, quarto l’azzurro Marcato ripreso sulla linea del traguardo dopo una lunga fuga. Porte, arrivato a 50″ di ritardo,  doveva cedere le insegne del primato a baby Egan Bernal.

La quarta frazione proponeva un finale classico, quello sullo strappo di Stirling, capace però di fare ben più selezione di quella a cui eravamo abituati: tanto che ad alzare le braccia al cielo è stato ancora Richie Porte, capace di piegare in uno sprint a due George Bennett al quale il secondo posto consentiva comunque di vestire la maglia ocra in virtù dei 13″ persi da Bernal, terzo e primo di un gruppetto comprendente anche Impey, Jon Izagirre, Fernández, Pozzovivo, Rui Costa, Dani Moreno e Didier.

Clamoroso ad Ashton

greipel.jpg?ssl=1&w=450

La quinta tappa, come detto, era quella della doppietta di Greipel (foto in alto), primo davanti a Sagan ed Ewan, mentre la sesta ed ultima è stata quella del clamoroso terremoto finale: una fuga di corridori ancora relativamente vicini in classifica mal gestita, ed ecco il patatrac. Ad Ashton vanno via in otto, sei di questi giungono a giocarsi la vittoria che va ad un italinano, Enrico Battaglin (Team LottoNL-Jumbo), primo davanti al francese Chérel e proprio ad O’Connor che, tra gli attaccanti, è quello messo meglio in classifica. Dietro, Jon Izagirre si avvantaggia sul gruppo dei big chiudendo nono a 1’10” dal vincitore, quindi Pozzovivo, Fernández e Morton a 1’10” e, più staccati, Porte e Bernal a 1’22” e George Bennet addirittura a 1’35”, per una classifica che ne esce totalmente sconvolta e vede Ben O’Connor aggiudicarsi il Tour Down Under 2018 con 22″ su Battaglin e 45″ su Bennett e Bernal.

RISULTATI

1ª tappa, Adelaide > Adelaide
1. André Greipel (Ger) Lotto-Soudal in 2h15’38”
2. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t.
3. Elia Viviani (Ita) Quick Step Floors s.t.

2ª tappa, Adelaide > Norton Summit
1. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team in 2h53’09”
2. Egan Bernal (Col) Team Sky a 6″
3. George Bennett (Nzl) Team LottoNL-Jumbo s.t.

3ª tappa, Goolwa > Myponga
1. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe in 3h29’07”
2. Caleb Ewan (Aus) Mitchelton-Scott s.t.
3. Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe s.t.

4ª tappa, Victor Harbor > Stirling
1. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team in 3h25’15”
2. George Bennett (Nzl) Team LottoNL-Jumbo s.t.
3. Egan Bernal (Col) Team Sky a 13″

5ª tappa, Stirling > Nort Haven
1. André Greipel (Ger) Lotto-Soudal in 2h52’13”
2. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t.
3. Caleb Ewan (Aus) Mitchelton-Scott s.t.

6ª tappa, Gawler > Ashton
1. Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNL-Jumbo in 3h07’15”
2. Mickael Chérel (Fra) Ag2r La Mondiale s.t.
3. Ben O’Connor (Aus) Team Dimension Data s.t.

Classifica generale
1. Ben O’Connor (Aus) Team Dimension Data in 18h03’23”
2. Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNL-Jumbo a 22″
3. George Bennett (Nzl) Team LottoNL-Jumbo a 45″
4. Egan Bernal (Col) Team Sky s.t.
5. Jon Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 46″
6. Ruben Fernández (Spa) Movistar Team a 47″
7. Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha-Alpecin a 58″
8. Richie Porte (Aus) BMC Racing Team a 1’02”
9. Chad Haga (Usa) Team Sunweb a 1’07”
10. Damien Howson (Aus) Mitchelton-Scott a 1’12”
11. Lachlan Morton (Aus) Team Dimension Data a 1’17”
12. Rui Costa (Por) UAE Team Emirates a 1’26”
13. Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team a s.t.
14. Luis León Sánchez (Spa) Astana Pro Team a 1’28”
15. Daryl Impey (Saf) Mitchelton-Scott a 1’31”
16. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe a 1’32”
17. Daan Olivier (Ola) Team LottoNL-Jumbo a 1’34”
18. Brendan Canty (Aus) Team EF Education First-Drapac s.t.
19. Georg Preidler (Aut) FDJ a 1’35”
20. Gorka Izagirre (Spa) Bahrain-Merida a 1’36”

Albo d’oro recente
2009 Allan Davis (Aus)
2010 André Greipel (Ger)
2011 Cameron Meyer (Aus)
2012 Simon Gerrans (Aus)
2013 Tom-Jelte Slagter (Ola)
2014 Simon Gerrans (Aus)
2015 Rohan Dennis (Aus)
2016 Simon Gerrans (Aus)
2017 Richie Porte (Aus)
2018 Ben O’Connor (Aus)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/17/down-under-dal-terremoto-finale-sboccia-la-stella-di-oconnor/

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Benetton, svelati il calendario e gli obiettivi di inizio stagione

san juan

In attesa di conoscere l’esito delle richieste di wild card per le corse World Tour, la Benetton-Bianchi ha presentato il proprio calendario per la prima parte di stagione. Debutto in Sudamerica alla Vuelta a San Juán con Nicolas Marini, Nicola Boem, Riccardo Stacchiotti, Davide Rebellin, l’uzbeco Murodjon Jalilov, gli argentini Laureano Rosas e Ángel Leonardo Pereyra.

Ancora Boem e Marini saranno i capitani della squadra che volerà poi negli Emirati Arabi Uniti per il Dubai Tour, mentre il debutto europeo avverrà alla prima prova italiana del calendario dopo la cancellazione del Gp Costa degli Etruschi, vale a dire il classicissimo Trofeo Laigueglia al quale dovremmo rivedere all’opera Rebellin, affiancato dagli esordienti Bais, Lizde e Fortunato.

Negli stessi giorni avrà iniziato la propria avventura anche la formazione Éspoirs, impegnata al rinato Tour de San Luís e poi, ancora in Argentina, con i campionati nazionali del paese albiceleste.

Incassato il rifiuto degli organizzatori della Volta ao Algarve, il team principale dovrà nel frattempo osservare per forza di cose una decina di giorni di riposo, ma riprenderà comunque dal Portogallo, e più precisamente dalla Volta ao Alentejo. Qui si concentrerà lo stesso gruppo di lavoro che, capitanato da Nicola Boem, spera di poter dare l’assalto a Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo, prove World Tour per le quali bisognerà necessariamente attendere una risposta positiva da parte degli organizzatori. Di questo ciclo di gare italiane, quindi, al momento le uniche sicure sono il GP di Larciano e la Settimana Coppi e Bartali.

Intanto un’altra parte della squadra sarà impegnata su ben tre continenti: in Africa, alla Tropicale Amissa Bongo, in America centrale alla Vuelta a México e, quindi, in Asia al Tour de Taiwan: probabile che almeno una di queste prove sarà sfruttata per l’esordio stagionale dei due leader per le gare a tappe, Ondrej Cink e Janez Brajkovic, il cui primo obiettivo stagionale sarà, per entrambi, il Tour of the Alps nel mese di aprile.

Quanto alle già citate wild card, oltre alle prove italiane la Benetton-Bianchi ha chiesto l’invito anche a GP di Francoforte, London-Surrey Classic, Tour de Pologne, Cyclassics Hamburg, Bretagne Classic e Giro di Turchia. Tra gli altri maggiori obiettivi per il prosieguo di stagione, oltre al già citato Tour of the Alps ci sono Giro di Slovenia, Volta a Portugal, Vuelta a Burgos e le classiche italiane di settembre e ottobre.

Questo il calendario della Benetton-Bianchi per la prima parte di stagione:
23/01 – 29/01 | 2.1 | Vuelta a San Juán (ARG)
31/01 – 03/02 | 2.HC | Dubai Tour (UAE)
12/02 – 12/02 | 1.HC | Trofeo Laigueglia (ITA)
18/02 – 20/02 | CN | Campionati nazionali argentini (ARG)
22/02 – 26/02 | 2.1 | Volta ao Alentejo (POR)
27/02 – 05/03 | 2.1 | La Tropicale Amissa Bongo (GAB)
04/03 – 04/03 | UWT | Strade Bianche (ITA) *
05/03 – 05/03 | 1.HC | GP Industria & Artigianato (ITA)
08/03 – 14/03 | UWT | Tirreno-Adriatico (ITA) *
12/03 – 19/03 | 2.1 | Vuelta a Mexico (MEX)
18/03 – 18/03 | UWT | Milano-Sanremo (ITA) *
22/03 – 26/03 | 2.1 | Settimana Internazionale Coppi e Bartali (ITA)
26/03 – 30/03 | 2.1 | Tour de Taiwan (TAI)
* wild card richiesta

Ed ecco il calendario della Benetton Éspoirs:
06/02 – 12/02 | 2.2 | Tour de San Luís (ARG)
18/02 – 19/02 | 2.1 | Tour du Haut Var (FRA)
01/03 – 01/03 | 1.2 | Trofej Umag (CRO)
10/03 – 12/03 | 2.2 | International Tour of Rhodes (GRE)
27/03 – 27/03 | U23 | Giro del Belvedere (ITA)
31/03 – 31/03 | 1.1 | Route Adélie de Vitré (FRA)
25/03 – 25/03 | 1.2 | Chorley Grand Prix (GBR)

 

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/18/benetton-svelati-il-calendario-e-gli-obiettivi-di-inizio-stagione/

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ed eccoci pronti al debutto stagionale! vediamo come sono andate le prime tappe della Vuelta a San Juán:

San Juán, dopo la crono guida Taaramäe. Cavendish di nuovo al top: già due tappe!

PCM0010 - taaarame

Dopo un 2017 tormentato dagli infortuni, nel quale era riuscito a vincere una sola tappa all’Abu Dhabi Tour, Mark Cavendish è tornato: il 33enne velocista della Dimension Data ha infatti già vinto due delle prime quattro tappe della Vuelta a San Juán, imponendosi davanti ad Hofland e Valverde nella stessa San Juán e su Gaviria e Pelucchi a San Martín. E proprio Fernando Gaviria è fin qui il grande sconfitto, essendosi dovuto arrendere anche a Sam Bennett (Bora-Hansgrohe) nello sprint iniziale di Media Agua.

In classifica, intanto, comanda l’estone Rein Taaramäe (foto in alto), balzato al comando dopo la cronometro chiusa al secondo posto alle spalle di Nelson Oliveira: il portoghese, infatti, al pari di un ottimo Aru terzo contro le lancette, è una delle vittime della maxi-caduta che nella prima tappa ha decimato il gruppo a 8 km dall’arrivo, compromettendo subito le ambizioni di classifica, oltre che del sardo, anche di Nieve e Atapuma tra gli altri.

Benetton: Rebellin a terra, bene Rosas

A terra, in quell’occasione, è finito purtroppo anche Davide Rebellin, capitano in corsa di una Benetton-Bianchi per la quale questa Vuelta a San Juán rappresenta il battesimo del fuoco: il team verde-bianco ha già raccolto i primi piazzamenti in top ten: il nono e decimo posto di Stacchiotti e Boem nello sprint di Media Agua ed il decimo di Marini, l’indomani a San Juán. In classifica, il migliore dei Benetton è il corridore di casa Laureano Rosas, 13º a 15″ da Taaramäe grazie soprattutto alla discreta prestazione nella cronometro, chiusa in 19ª posizione a 23″ dal vincitore. Ancora in classifica anche Boem, distante 32″ dalla vetta.

I favoriti

Domani la tappa regina, l’arrivo in salita di Alto Colorado: Fabio Aru, uscito molto bene dalla cronometro, potrebbe approfittare della libertà che gli deriva dall’essere fuori classifica per provare a lasciare il segno. In casa UAE, comunque, da tenere d’occhio anche Daniel Martin che è invece in piena corsa anche per il successo finale. Addirittura tre, poi, le punte in casa Movistar, dove Alejando Valverde e Mikel Landa almeno sulla carta sono i luogotenenti d’eccezione del padrone di casa Eduardo Sepúlveda, attualmente distante appena 1″ dal leader.

Attenzione poi al vincitore della scorsa edizione Bauke Mollema, quinto un anno fa sul Colorado nella tappa vinta da Rui Costa. Interessante, infine, sarà vedere come se la caveranno lo stesso Taaramäe, al quale la maglia amarillo potrebbe anche infondere la carica necessaria per tenere il passo dei migliori, e Roman Kreuziger, che si ritrova ad appena 1″ dall’estone e, dato il tempo perso da Nieve nella prima tappa, sarà il capitano unico della Mitchelton.

RISULTATI

1ª tappa, San Juán > Media Agua
1. Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe in 3h03’34”
2. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors s.t.
3. Ariel Maximiliano Richeze (Arg) Quick Step Floors s.t.

2ª tappa, San Juán > San Juán
1. Mark Cavendish (Gbr) Team Dimension Data in 2h50’40”
2. Moreno Hofland (Ola) Lotto-Soudal s.t.
3. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team s.t.

3ª tappa, San Juán > San Juán (cronometro)
1. Nelson Oliveira (Por) Movistar Team in 14’32”
2. Rein Taaramäe (Est) Direct Énergie a 8″
3. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates a 9″

4ª tappa, San Martín > San Martín
1. Mark Cavendish (Gbr) Dimension Data in 3h32’23”
2. Fernando Gaviria (Col) Quick Step Floors s.t.
3. Matteo Pelucchi (Ita) Bora-Hansgrohe s.t.

Classifica generale dopo la 4ª tappa
1. Rein Taaramäe (Est) Direct Énergie in 9’41’17”
2. Roman Kreuziger (Cec) Mitchelon-Scott a 1″
3. Eduardo Sepúlveda (Arg) Movistar Team s.t.
4. Thomas De Gendt (Bel) Lotto-Soudal s.t.
5. Jonathan Hivert (Fra) Direct Énergie a 3″
6. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 7″
7. Mikel Landa (Spa) Movistar Team a 8″
8. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 9″
9. Lauren De Plus (Bel) Quick Step Floors a 11″
10. Ben King (Usa) Team Dimension Data a 12″

13. Laureano Rosas (Arg) Benetton-Bianchi a 15″

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/20/valverde-e-gia-tornato-vince-sullalto-colorado-kreuziger-nuovo-leader/

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2 hours ago, MattHorse said:

Inizio incoraggiante, ho una domanda: quanto ci punti realmente su rebellin? (soprattutto quanti anni di contratto ha)

ci punto relativamente, mi piacerebbe però fargli vincere almeno una corsa, fosse anche di categoria .2... ha 2 anni di contratto, ma non so se possa cmq dichiarare il ritiro prima

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ci punto relativamente, mi piacerebbe però fargli vincere almeno una corsa, fosse anche di categoria .2... ha 2 anni di contratto, ma non so se possa cmq dichiarare il ritiro prima
Con quelle caratteristiche può ambire a qualche classica continental, magari in quelle estive e semisconosciute in cui praticamente non trovi squadre wt. Tra l'altro nel dB di default mi pare di ricordare che avesse 74 Col

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23 minutes ago, MattHorse said:

Con quelle caratteristiche può ambire a qualche classica continental, magari in quelle estive e semisconosciute in cui praticamente non trovi squadre wt. Tra l'altro nel dB di default mi pare di ricordare che avesse 74 Col

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eh ma uso il db del daily e gli hanno dato solo 71

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Nel frattempo, tornando in Australia, ecco come sono andate le cose alla Great Ocean Road Race, alla quale non eravamo invitati:

Great Ocean Road Race, Greipel completa lo slam

greipel

La Cadel Evans Great Ocean Road Race parla tedesco per il secondo anno di fila: a Geelong, infatti, a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro dopo Nikias Arndt è nientemeno che André Greipel.

Il possente 35enne della Lotto-Soudal supera allo sprint il campione del mondo Peter Sagan ed il danese Magnus Cort Nielsen e mette così in carniere l’unica corsa australiana che ancora gli mancava, avendo già ottenuto 18 successi di tappa e uno in classifica al Tour Down Under e tre vittorie alla People’s Choice Classic, il critérium di Adelaide che precede di un paio di giorni il via della prova World Tour. Greipel diventa così il primo corridore della storia a completare quello che, a tutti gli effetti, possiamo definire il grande slam del ciclismo australiano.

La Great Ocean Race ha visto anche l’esordio stagionale di Greg Van Avermaet, apparso subito pimpante tanto da piazzarsi al quarto posto e precedere, tra gli altri, gli italiani Sacha Modolo ed Elia Viviani.

Ordine d’arrivo
1. André Greipel (Ger) Lotto-Soudal in 3h29’34”
2. Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t.
3. Magnus Cort Nielsen (Dan) Astana Pro Team s.t.
4. Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team s.t.
5. Sacha Modolo (Ita) Education First-Drapac s.t.
6. Michel Kreder (Ola) Aqua Blue Sport s.t.
7. Max Walscheid (Ger) Team Sunweb s.t.
8. Elia Viviani (Ita) Quick Step Floors s.t.
9. Michael Eduard Grosu (Rom) Nippo-Fantini s.t.
10. Romain Hardy (Fra) Team Fortuneo-Samsic s.t.

Albo d’oro
2015 Gianni Meersman (Bel)
2016 Peter Kennaugh (Gbr)
2017 Nikias Arndt (Ger)
2018 André Greipel (Ger)

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/22/ocean-race-greipel-completa-lo-slam/

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riprendiamo il nostro racconto dalla conclusione della Vuelta a San Juán, dove avevamo una top ten da conquistare con Boem:

Kreuziger vince la Vuelta a San Juán, l’ultima tappa ancora a Cavendish

KreuzigerRoman Kreuziger (31 anni), in carriera ha vinto anche il Giro di Romandia nel 2009 e quello di Sardegna nel 2010, oltre all’Amstel Gold Race 2013

Missione compiuta per Roman Kreuziger (Mitchelton-Scott), al quale nelle ultime due tappe è bastato giungere al traguardo in gruppo per portarsi a casa la classifica generale della Vuelta a San Juán con 4″ di vantaggio sul vincitore dell’Alto Colorado Alejandro Valverde e 22″ su Daniel Martin. Dal 2011 a oggi, Kreuziger non è mai andato oltre alla singola vittoria stagionale, quando l’ha ottenuta, un risultato che è quindi già eguagliato per quanto riguarda questo 2018 appena iniziato.

Bilancio più che positivo anche per quanto riguarda l’esordio assoluto della Benetton-Bianchi, che chiude con il nono posto assoluto di Nicola Boem ed un podio di giornata, il terzo posto centrato dallo stesso Boem, in volata, nella tappa conclusiva di San Juán alle spalle di Bennett e di un Mark Cavendish al terzo successo su quattro arrivi allo sprint. E pensare che la Benetton, proprio alla vigilia dell’ultima frazione, era rimasta orfana del velocista designato a causa del ritiro, a scopo precauzionale, di Nicolas Marini: il 24enne lombardo ha infatti nei programmi anche il Dubai Tour della prossima settimana, ed è stato così lasciato a riposo con un giorno di anticipo a causa di un attacco febbrile.

Degna di nota è, infine, la vittoria di Eugert Zhupa nella sesta tappa, a Pocito: l’albanese della Wilier ha regolato allo sprint il drappello di nove fuggitivi che, per l’unica volta in questa settimana argentina, sono riusciti a sfuggire al ritorno del gruppo, nell’occasione messo in fila dall’irlandese Bennett davanti all’italiano Mareczko, ma in una volata a quel punto valevole solo per la decima posizione.

RISULTATI

6ª tappa, Pocito > Pocito
1. Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia in 3h37’57”
2. Peter Williams (Gbr) ONE Pro Cycling s.t.
3. Charle Planet (Fra) Team Novo Nordisk s.t.

7ª tappa, San Juán > San Juán
1. Mark Cavendish (Gbr) Team Dimension Data in 2h52’38”
2. Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe s.t.
3. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.

Classifica generale
1. Roman Kreuziger (Cec) Mitchelton-Scott in 20h2’58”
2. Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team a 4″
3. Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates a 22″
4. Rein Taaramäe (Est) Direct Énergie a 26″
5. Thomas De Gendt (Bel) Lotto-Soudal a 27″
6. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 1’03”
7. Laurens De Plus (Bel) Quick Step Floors a 1’07”
8. Mikel Landa (Spa) Movistar Team a 1’33”
9. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi a 1’37”
10. Maxime Bouet (Fra) Team Fortuneo-Samsic a 2’11”
11. Jetse Bol (Ola) Manzana-Postobón Team a 2’14”
12. Eduardo Sepúlveda (Arg) Movistar Team a 2’18”
13. Jonathan Hivert (Fra) Direct Énergie a 2’20”
14. Eros Capecchi (Ita) Quick Step Floors a 2’30”
15. Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates s.t.
16. Imanol Erviti (Spa) Movistar Team a 2’37”
17. Enric Mas (Spa) Quick Step Floors a 2’44”
18. Ben King (Usa) Team Dimension Data a 3’22”
19. Branislau Samoilau (Blr) Minsk Cycling Team a 3’24”
20. Laureano Rosas (Arg) Benetton-Bianchi a 3’25”

67. Murodjon Jalilov (Uzb) Benetton-Bianchi a 7’50”
97. Davide Rebellin (Ita) Benetton-Bianchi a 9’39”
110. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi a 10’32”
162. Ángel Leonardo Pereyra (Arg) Benetton-Bianchi a 2’15”
rit. Nicolas Marini (Ita) Benetton-Bianchi

Albo d’oro recente *
2009 Gerardo Fernández (Arg)
2010 Juan Pablo Dotti (Arg)
2011 Daniel Zamora (Arg)
2012 Juan Pablo Dotti (Arg)
2013 Daniel Zamora (Arg)
2014 Laureano Rosas (Arg)
2015 Laureano Rosas (Arg)
2016 Laureano Rosas (Arg)
2017 Bauke Mollema (Ola)
2018 Roman Kreuziger (Cec)
* valevole come corsa del calendario internazionale solo dal 2017

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/22/kreuziger-vince-la-vuelta-a-san-juan-ancora-cavendish-allo-sprint/

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brutta notizia, per noi, alla vigilia del Dubai Tour:

Benetton, niente Dubai Tour per Marini: al suo posto Zurlo

A nulla è valso il ritiro precauzionale alla vigilia dell’ultima tappa della Vuelta a San Juán: Nicolas Marini (nella foto) non ha recuperato in tempo dalla bronchite, e non sarà quindi al via del Dubai Tour. Una vera sfortuna per il 24enne bresciano che aveva proprio nella corsa emiratina, particolarmente adatta alle sue caratteristiche, uno dei principali obiettivi di questo primo scorcio di stagione.

Al suo posto la Benetton-Bianchi ha convocato Federico Zurlo, pure lui dotato di un buono spunto veloce, ma è probabile che a questo punto la squadra ruoti tutta attorno a Nicola Boem: piazzandosi nono nell’arrivo in salita e addirittura terzo nell’ultimo sprint, l’ex corridore della Bardiani ha dimostrato a San Juán di essere già in grande condizione, e a Dubai potrebbe addirittura punatre a migliorare il nono posto finale ottenuto in Argentina, dato che lo strappo di Hatta Dam, su cui con ogni probabilità si deciderà la classifica, gli è piuttosto congeniale.

Questo dunque il roster definitivo della Benetton-Bianchi per il Dubai Tour: Nicola Boem, Alessandro Fedeli, Seid Lizde, Andrea Manfredi, Ángel Leonardo Pereyra, Laureano Rosas, Riccardo Stacchiotti, Federico Zurlo.

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/22/benetton-niente-dubai-tour-per-marini-al-suo-posto-zurlo/

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3 hours ago, MattHorse said:

Peccato per Marini, anche se in ogni caso al dubai penso ci siano fior di big quindi degli ottimi piazzamenti sarebbero stati comunque difficili

Beh sì, in effetti alle volate di Marini non ci ho mai davvero creduto. Che poi, anzi, non riuscirei a vincere in volata nemmeno se avessi Kittel, a giudicare dalle mie story precedenti :D

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57 minutes ago, Turk75 said:

grande continuaaaa

come ti trovi col daily? io sto per iniziare un procycling con lui

varianti ne ha?

sì, varianti ne ha un sacco, e altre se ne possono scaricare a parte: ma mancano tutte quelle, bellissime, di @Stylus, che in compenso si possono scaricare direttamente sul suo blog http://stylus16.wixsite.com/stylustages

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E ora, via con il resoconto della prima tappa del Dubai Tour:

Dubai Tour, a Palm Jumeirah Van Zyl beffa i velocisti

Van Zyl

Terzo successo da professionista per Johann Van Zyl (Team Dimension Data) che proprio domani compirà 27 anni

Epilogo a sorpresa nella prima tappa del Dubai Tour, dove l’attesissima volatona del gruppo è anticipata da quella degli undici attaccanti di giornata, e a vincere è così il sudafricano Johann Van Zyl (Dimension Data), 27 anni domani, davanti a Jonathan Castroviejo e Lukasz Owsian.

Nei primi cinque anche due italiani, Alan Marangoni e Simone Antonini, mentre un terzo azzurro, Nicola Boem, vince a sorpresa lo sprint generale superando nientemeno che Marcel Kittel. Un’impresa che, tuttavia, per il leader della Benetton-Bianchi vale solo una beffarda 12ª posizione finale, sia pure a pari tempo del vincitore. Rimane, comunque, la soddisfazione anche per come la volata è stata impostata, vale a dire col treno composto da Fedeli, Stacchiotti e Zurlo a prendere saldamente le redini del plotone negli ultimi chilometri.

Domani, sulla carta, immediata occasione di riscatto per i velocisti sul traguardo di Ras Al Khaimah.

Ordine d’arrivo 1ª tappa, Dubai > Palm Jumeirah
1. Johann Van Zyl (Saf) Team Dimension Data in 2h54’54”
2. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky s.t.
3. Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi-Polkowice s.t.
4. Alan Marangoni (Ita) Nippo Vini Fantini-Europa Ovini s.t.
5. Simone Antonini (Ita) Wanty-Groupe Gobert s.t.
6. Tim Declercq (Bel) Quick Step Floors s.t.
7. Daniel Eaton (Usa) UnitedHealthcare Pro Cycling s.t.
8. Michael Reihs (Dan) Team Virtu Cycling s.t.
9. Jappe Jaspers (Bel) Vérandas Willems-Crelan s.t.
10. Matthias Schnapka (Ger) Bike Aid s.t.

12. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.

Classifica generale dopo la 1ª tappa
1. Johann Van Zyl (Saf) Team Dimension Data in 2h54’44”
2. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky a 2″
3. Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi-Polkowice a 4″
4. Stephan Schnapka (Ger) Bike Aid s.t. a 7″
5. Jappe Jaspers (Bel) Vérandas Willems-Crelan s.t.
6. Julien Duval (Fra) Ag2r La Mondiale a 8″
7. Alan Marangoni (Ita) Nippo Vini Fantini-Europa Ovini a 9″
8. Simone Antonini (Ita) Wanty-Groupe Gobert a 10″
9. Daniel Eaton (Usa) UnitedHealthcare Pro Cycling s.t.
10. Michael Reihs (Dan) Team Virtu Cycling s.t.

12. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/23/dubai-tour-sorpresa-van-zyl-nella-1a-tappa/

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10 ore fa, smec-easyjet dice:

sì, varianti ne ha un sacco, e altre se ne possono scaricare a parte: ma mancano tutte quelle, bellissime, di @Stylus, che in compenso si possono scaricare direttamente sul suo blog http://stylus16.wixsite.com/stylustages

ottimo mi sa che allora mi scarico i 10gb del pack daily e non il lite dal workshop;)

rimanderò inizio a stasera allora :D

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Eccezionale Boem: al Dubai Tour la prima, storica vittoria Benetton!

Boem a Ras Al Keimah

Il colpo di reni decisivo con cui Nicola Boem (Benetton-Bianchi) ha infilzato Carlos Barbero (Movistar) a Ras Al Khaimah

Eccezionale prima volta nella propria giovanissima storia per la Benetton-Bianchi, che al suo nono giorno di corsa celebra subito la sua prima vittoria: la seconda tappa del Dubai Tour con arrivo a Ras Al Khaimah va infatti a Nicola Boem, che col colpo di reni brucia Carlos Barbero in un arrivo che parla tanto italiano e tanto spagnolo.

Seguono, infatti, l’aretino Daniele Bennati compagno di squadra di Barbero ed il ligure Niccolò Bonifazio, quindi il murciano José Joaquín Rojas – terzo Movistar nei primi cinque -, il torinese Fabio Felline ed il veronese Federico Zurlo, ultimo uomo di Boem. Proprio i treni di Movistar e Benetton hanno fatto la differenza, anticipando le operazioni e cogliendo impreparati i velocisti più forti, tanto che Alexander Kristoff deve accontentarsi della nona posizione, Marcel Kittel della 12ª e John Degenkolb della 14ª.

Per effetto degli abbuoni, Nicola Boem balza anche al comando della classifica a pari tempo con il vincitore di ieri Van Zyl, e affronterá quindi la tappa regina di Hatta Dam in maglia azzurra: «È un sogno che si avvera – le parole del veneto – fino a pochi mesi fa ero senza squadra e adesso sono qui a celebrare una vittoria che mancava da tre anni (Boem aveva vinto per l’ultima volta al Giro d’Italia del 2015, a Forlì, ndr) e che è anche la prima in assoluto per la Benetton-Bianchi. A questo proposito, voglio ringraziare tantissimo gli sponsor e soprattutto i compagni, per il lavoro eccezionale che stanno facendo per me già dalla Vuelta a San Juán. E domani, sullo strappo di Hatta Dam, farò il possibile per provare a difendere questa bellissima maglia».

Ordine d’arrivo 2ª tappa, Dubai > Ras Al Khaimah
1. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi in 3h38’47”
2. Carlos Barbero (Spa) Movistar Team s.t.
3. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team s.t.
4. Niccolò Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida s.t.
5. José Joaquín Rojas (Spa) Movistar Team s.t.
6. Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo s.t.
7. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
8. Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida s.t.
9. Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates s.t.
10. Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe s.t.

Classifica generale dopo la 2ª tappa
1. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi in 6h33’31”
2. Johann Van Zyl (Saf) Team Dimension Data s.t.
3. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky a 2″
4. Carlos Barbero (Spa) Movistar Team a 4″
5. Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi-Polkowice s.t.
6. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team a 6″
7. Matthias Schnapka (Ger) Bike Aid a 7″
8. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
9. Jappe Jaspers (Bel) Vérandas Willems-Crelan s.t.
10. Frantisek Sisr (Cec) CCC Sprandi-Polkowice s.t.

22. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi a 10″
48. Alessandro Fedeli (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
65. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
72. Ángel Leonardo Pereyra (Arg) Benetton-Bianchi s.t.
140. Laureano Rosas (Arg) Benetton-Bianchi a 3’18”
158. Andrea Manfredi (Ita) Benetton-Bianchi a 3’59”

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/24/eccezionale-boem-al-dubai-tour-la-prima-storica-vittoria-benetton/

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12 ore fa, smec-easyjet dice:

sì, varianti ne ha un sacco, e altre se ne possono scaricare a parte: ma mancano tutte quelle, bellissime, di @Stylus, che in compenso si possono scaricare direttamente sul suo blog http://stylus16.wixsite.com/stylustages

Ci sono anche i nostri pack varianti :wink: http://www.cycling-manager.eu/files/category/94-tappe/ 

 

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dubai-logo-2017blu.png
Dubai Tour / LIVE della 3ª tappa

Buongiorno a tutti e benvenuti alla diretta live della tappa regina del Dubai Tour 2018, quella con l’arrivo posto in cima allo strappo, breve ma micidiale, di Hatta Dam. Per prima cosa, diamo uno sguardo alla classifica generale dopo la tappa di ieri, che ha visto Nicola Boem aggiudicarsi vittoria e maglia blu di leader:

Classifica generale dopo la 2ª tappa
1. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi in 6h33’31”
2. Johann Van Zyl (Saf) Team Dimension Data s.t.
3. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky a 2″
4. Carlos Barbero (Spa) Movistar Team a 4″
5. Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi-Polkowice s.t.
6. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team a 6″
7. Matthias Schnapka (Ger) Bike Aid a 7″
8. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
9. Jappe Jaspers (Bel) Vérandas Willems-Crelan s.t.
10. Frantisek Sisr (Cec) CCC Sprandi-Polkowice s.t.

Da notare che, a 10″ di ritardo, sono ancora presenti corridori molto pericolosi come il vincitore delle ultime due edizioni Marcel Kittel, il campione europeo Alexander Kristoff e John Degenkolb, quest’ultimo già vincitore qui ad Hatta Dam tre anni fa:

degenkolb

Ma veniamo entriamo ora nel vivo con le prime immagini che ci giungono quando mancano 24 km all’arrivo e al comando della corsa resistono quattro degli undici attaccanti di giornata: si tratta di Frederik Backaert (Wanty-Groupe Gobert), Sergey Latugin (Gazprom-RusVelo), Petr Vakoc (Quick Step Floors) e Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe):

Hatta Dam_01_i fuggitivi.png

Il gruppo, ridotto ad appena una trentina di corridori a causa dei ventagli, viaggia a non più di 30″ di ritardo ed è tirato dalla Dimension Data di Johann Van Zyl, secondo in classifica ma a pari tempo di Boem:

Hatta Dam_02_gruppo compatto.png

A 16 km dall’arrivo la fuga è definitivamente ripresa: ulimi a cedere Patrick Konrad (BOH) e Petr Vakoc (QST) che vedete sulla destra dell’inquadratura; a tirare ora sono i Movistar che hanno in classifica Barbero, Bennati e Rojas, tutta gente capace di fare bene su un arrivo come quello di Hatta Dam:

Hatta Dam_03_fuga ripresa.png

Solo 5 km all’arrivo, e a portarsi in testa a quel che rimane del gruppo è Laureano Rosas, ultimo uomo rimasto a disposizione della maglia blu Nicola Boem (Benetton-Bianchi), che lo segue a ruota:

Hatta Dam_04_tira Rosas per Boem

3,5 km alla meta, e avanzano i treni della UAE Team Emirates per Alexander Kristoff e della Movistar per Carlos Barbero, alla cui ruota ora c’è proprio Nicola Boem che ha mollato l’esausto Rosas e dovrà fare tutto da solo:

Hatta Dam_05_arrivano Movistar e UAE

E all’ultimo chilometro parte Alexander Kristoff (UAD)! Il norvegese guadagna subito un piccolo gap nei confronti di José Joaquín Rojas (MOV) e di John Degenkolb (Trek-Segafredo), mentre dopo avere tirato fino a questo punto si fanno da parte gli altri due uomini della UAE, vale a dire Ben Swift e Marco Marcato. Tra loro due c’è anche un secondo Movistar, Daniele Bennati, che prova a rimontare. Già più staccato, invece, Nicola Boem!

Hatta Dam_06_Kristoff a ultimo km.png

Ultimi 400 metri: sembrava aver fatto il vuoto, ed invece nel tratto più duro Alexander Kristoff (UAD) viene affiancato, sul lato opposto della strada, da Baptiste Planckaert (Katusha-Alpecin). In gran rimonta, al centro, c’è anche Daniele Bennati (MOV) che a sua volta sta per superare il proprio compagno di squadra Rojas, e prova a rifarsi sotto anche la maglia blu Nicola Boem (BNT) che vediamo due posizioni dietro a Planckaert.

Hatta Dam_07_Planckaert affianca Kristoff risale anche Boem.png

Siamo ormai all’ultima curva, la strada spiana e Baptiste Planckaert (KAT) sembra averne più di Alexander Kristoff (UAD): è il belga, infatti, ad affacciarsi per primo sul breve rettilineo d’arrivo e a mettere il rapportone.

Hatta Dam_08_ultima curva.png

Ed è Baptiste Planckaert (Katusha-Alpecin) a vincere! Successo assolutamente a sorpresa quello del belga, che precede Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) e Daniele Bennati (Movistar Team):

Hatta Dam_09_vince Planckaert.png

E al quarto posto si piazza uno splendido Nicola Boem (Benetton-Bianchi) capace di rifarsi sotto proprio negli ultimi metri. Non sappiamo ancora, però, se questo sforzo gli avrà permesso di evitare distacchi in termini cronometrici e, quindi, di salvare la maglia:

Hatta Dam_10_ottimo quarto Boem.png

Ed ecco l’ordine d’arrivo:
1. Baptiste Planckaert (Bel) Team Katusha-Alpecin in 4h37’14”
2. Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates s.t.
3. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team s.t.
4. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
5. Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky s.t.
6. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin s.t.
7. José Joaquín Rojas (Spa) Movistar Team s.t.
8. John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo s.t.
9. Michal Golas (Pol) Team Sky s.t.
10. Johann Van Zyl (Saf) Team Dimension Data s.t.
11. Carlos Barbero (Spa) Movistar Team a 33″
12. Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo a 57″
13. Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky s.t.
14. Reinardt Janse van Rensburg (Saf) Team Dimension Data s.t.
15. Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo s.t.

Dunque missione compiuta: Nicola Boem non cede neanche un secondo e salva a maglia blu pur essendo a pari tempo con Planckaert e Van Zyl. Decisiva, infatti, è la somma dei piazzamenti.

Classifica generale dopo la 3ª tappa
1. Nicola Boem (Ita) Benetton-Bianchi in 11h10’45”
2. Johann Van Zyl (Saf) Team Dimension Data s.t.
3. Baptiste Planckaert (Bel) Team Katusha-Alpecin s.t.
4. Daniele Bennati (Ita) Movistar Team a 2″
5. Jonathan Castroviejo (Spa) s.t.
6. Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates a 4″
7. José Joaquín Rojas (Spa) Movistar Team a 10″
8. Marcel Kittel (Ger) Team Katusha-Alpecin s.t.
9. John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo s.t.
10. Michal Golas (Pol) Team Sky s.t.

46. Ángel Leonardo Pereyra (Arg) Benetton-Bianchi a 3’58”
48. Riccardo Stacchiotti (Ita) Benetton-Bianchi s.t.
71. Laureano Rosas (Arg) Benetton-Bianchi a 5’29”
88. Seid Lizde (Ita) Benetton-Bianchi a 6’25”
104. Alessandro Fedeli (Ita) Benetton-Bianchi a 7’15”
118. Federico Zurlo (Ita) Benetton-Bianchi a 8’42”
156. Andrea Manfredi (Ita) Benetton-Bianchi a 18’43”

E da Hatta Dam per oggi è tutto, appuntamento a domani con la tappa finale del Dubai Tour 2018!

Leggi questo articolo sul blog ufficiale della mia storia:
https://smec794677608.wordpress.com/2018/01/24/dubai-tour-live-della-3a-tappa/

Modificato da smec-easyjet
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