T-x

Nadal Djokovic Wawrinka Wawrinka Djokovic Tanto è un gioco.

Ma le vittime?

Quindi mi ammalo di cancro, rubo un banca, un'altra ancora e quando mi prendono mi faccio saltare le cervella, così siamo più contenti, io sono morto e i miei figli ricchi. La giustizia è qualcosa di più. Dice cosa è giusto e cosa è sbagliato. Se uno ha commesso crimini vuol dire che ci sono delle vittime. Se ci sono delle vittime queste meritano giustizia.

Non sono d'accordo, se non mi interessa non leggo o non partecipo. Ma di per sé l'argomento è importante e degno di essere trattato, oggi come fra 20 anni. Il livello della discussione andava un po' oltre a questo. No, ma le percentuali sono sbagliate. Ed è presente una correlazione tra questi aspetti che è abbastanza complicata. Non tutti hanno i problemi, alcuni però si. Le risposte di Ian comunque le sottoscrivo. E sulla discussione che segue sono d'accordo con emmea. Non bisogna far diventare un argomento tabù perché il soggetto è morto. Un conto è fare illazioni sui gusti sessuali dopo la morte di una persona (Haider), un conto è indagare/discutere su fatti e aspetti concreti che riguardano un periodo "nero" del ciclismo. Ancora una volta, ti sei fermato ad un livello superficiale della discussione, e il perché non vuole la è.

Il problema è quando dici:

Quella alla vaniglia con relative interruzioni c'è da anni in commercio. Quella "cherry" non penso di averla vista prima di due anni fa.

Se non è barcellona è comunque Gaudi o un altro spagnolo suo contemporaneo.

L'hacca. Lacca. L acca. L'acca.

Dus Asimov?

No, e no, e dannazione a quando sbaglio a comprarle!

Ambiente spettacolare, sicuramente... ma... poveri ciclisti, si troveranno 36 gradi all'ombra e 18 gradi al chiuso, con il grasso che si ritrovano...

Normandia o Bretagna, per l'architettura... Caen?

Emmea quello che hai descritto lo hai visto solo te, o al massimo qualche fanatico dell'ultra-destra. Per il resto evito come Alby di addentrarmi in certe polemiche.

Con un'immagine sgranata modificata con paint?

Da quando c'è internet i complotti coinvolgono ogni sfera della vita del cittadino, dallo sport alla politica, alla medicina a chissà cosa. Da una parte hai gente che si fa soldi a palate vendendo zucchero (a 2 euro/grammo, 2'000 euro al chilo), dall'altra hai televisioni che speculano su truffatori, sfruttando i bambini malati. Altri contestano guerre per motivi assurdi, per auto-attentati immaginari, altri perdono la vita perché sono ingenui, e si fidano. Una foto che di per sé non stupisce nessuno basta per porre l'insinuazione... complotto! Poi esistono degli aerei che spargono scie chimiche (comiche), si scopre che i vacini causano l'autismo (sic!), che Facebook perde l'80% degli utenti entro il 2017, che l'aids è un invenzione, che il cancro è un fungo curabile con il bicarbonato, o con qualsiasi altra astrusità proposta da Di Bella o da qualche simile, si scopre che l'acqua ha una memoria (selettiva!). Si dice che una palla di plastica lava invece di usare il sapone! Un braccialetto "magico" migliora l'equilibrio, la forza e l'agilità, e giù a venderne milioni. E via di sportivi, di "VIP", di personaggi che parlano senza conoscere, tutto fa brodo se si vuole sdoganare. E se lo stato non interviene è colpevole e cattivo, ci sono bambini malati, guarda lo dice la televisione, lo dice quel politico, lo dice quel comico, lo dice quell'altro, sarà pur vero. E giù le capre laureate, truffatori o incompetenti, a dar retta a quella teoria. E via che si prova a vedere se l'unicorno vola... ma forse prima non era il caso di trovare l'unicorno? E intanto, dopo decenni di fattucchiere, di urlatori, di imbonitori di folle, di inganni banali, ogni volta casca il pero. C'è un immagine sfuocata, di qualità pessima al buio, c'è qualcosa che sembra un oggetto ecco che diventa un alieno, ecco che ottiene il "servizio" che non si merita. E via di polli che ogni volta abboccano. Basta. Ma quante volte bisogna smentire e dire che no, non è così, che affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie. Ma non basta ogni occasione è buona. Capisco che se le cose vanno male bisogna dare la colpa a qualcuno per come vanno le cose. Capisco che la gente ci creda veramente, ma dopo un po' basta. Davvero voi e solo voi riuscite a scoprire questi complotti, queste dietrologie? Davvero? Ghiandole di rospo, veleno di serpente e cervello di scrofa. Diluiti varie volte, almeno teoricamente sulla bibbia, fino alla scomparsa delle sostante in questione, questa è "la speranza per l'autismo", per testate giornalistiche on-line. O parlamentari che fanno interpellanze per vietare di vendere determinati prodotti contenenti DHMO, dopo aver letto un sito che descriveva (e descrive tuttora), gli effetti collaterali del DHMO (Di-Hydrogen-Mono-Oxide), l'acqua. Pensate prima di puntare le dita o di porre domande pretestuose. Non è così. E se anche lo fosse, non sono quelle le prove. Provare a capire prima di provare ad additare, siamo tutti bravi giudici di ciò che crediamo facciano gli altri, comodo. La vita non è così facile, non date retta al prima cosa che sembra cool, che sembra new-age, che sia di moda, che faccia comodo o che porti acqua al proprio mulino. Basta. Quando si parla di "energie", "vibrazioni", "campi elettromagnetici", "fisica quantistica", "complotti", pensateci due volte prima di dar retta. Non perché Novartis o chi per essa faccia "porcherie morali", in quanto azienda dedita al profitto, che debba essere il male e che Big Pharma sia il male assoluto. Non negano i farmaci per curare il cancro, semplicemente non possono fare miracoli. Non perché è "chimico" che bisogna allontanarsi, per dar retta al primo scemo. Non credete alle promesse di illusionisti ed imbonitori, come nemmeno dovete accettare tutto quello che vi si dice che da retta alle vostre idee o al vostro istinto. Si, l'uomo è andato sulla Luna e ha mandato delle sonde su Marte. Si, Bin Laden è stato ucciso. Si, nonostante Bush sia un cretino, le torri le ha tirate giù uno con la barba lunga, le hanno tirate giù gli aerei e quelli soltanto. Basta complotti ovunque. Basta. Basterebbe un po' di metodo per eliminare certi cancri sociali (e cognitivi).

Purito 11°, bene.

Grazie ai due che mi hanno pensato.

Complimenti!

Non Purito...

maybe...

Benvenuto.

Cut, cut, cut, cut, cut, cut, cut, cut. Quanti tagli!

Si, bene o male ho capito. Il fatto però che tu prenda un decisione, consapevole e ragionata, al riguardo non è questione di dipendenza. Un po' come un rapinatore recidivo, è dipendente dalle rapine? A mio avviso no, ha fatto delle scelte, sbagliate, ma le ha prese per determinate ragioni. Puoi addossare la colpa allo stato sociale, alle carceri, all'individuo, alla società. Ma dal momento in cui puoi scegliere, senza avere la mano forzata, non si tratta di dipendenza, quanto di scelta. È un po' come gli studenti che prendono il Ritalin, ok, ti facilità la sessione di esami, ma la prossima? La prossima volta ti ritrovi a ripercorrere la stessa strada, non tanto perché non ci sono deviazioni, quanto perché la scorciatoia diventa un abitudine, perché l'hai fatto una volta, che male c'è a farlo una seconda? È una fallacia logica, che ti porta a fare quello che fai finché non ti scotti. Torni, e ti ritrovi nella situazione, nella fossa, che ti sei scavato te. Parti indietro, di condizione, di forma, senza l'abitudine, parti con degli Handicap. E che fai? Se già quando correvi "alla pari" hai preso per esser più competitivo, non lo fai quando parti indebolito? Tutti ti stanno addosso, si pretendono risultati, inciampi sul percorso, fatichi a riprendere la forma e la forza. Il meccanismo è parecchio complesso, e portar qualcuno in spirali discendenti è facile, uscirne no. Una volta che sei dentro, attorno a te nulla ha più senso, sei vuoto, non sai quello che fai, quello che devi fare, cosa è giusto e cosa è sbagliato. Perdi tempo senza riuscire ad ottenere niente. Si chiama depressione, e questa si, può essere peggiore delle dipendenze. Capisco se mi si dice che uno come Hruska aveva bisogno di doparsi, se voleva lavorare su un sellino. Ma Di Luca no, non ne aveva bisogno, se ne è diventato "dipendente" è per ulteriori problemi, alle spalle, alla di là delle cazzate che dice nell'intervista. (Sperando di essermi spiegato)

Si tratta di altri tipi di dipendenza, non dovuti alla sostanza. Non è che ti viene la scimmia se smetti di prendere EPO, per intenderci. In questo senso la dipendenza di chi fa uso di doping non è diversa da quella di qualsiasi altro libero professionista che deve vendere il proprio lavoro. Che è, se mi permetti, tutt'altra cosa rispetto alle dipendenze che causano altre droghe psicotrope. Non è fisicamente una dipendenza, lo può essere socialmente ed economicamente, come per altri fattori, ma sicuramente non è nemmeno lontanamente paragonabile allo stato di dipendenza in cui si ritrovano i tossico-dipendenti.

Boh, diciamo che è forse una delle frasi meno sconclusionate dell'intervista. Evviva il giornalismo d'inchiesta (sic)! de Le Iene! Le sacche di staminali senza staminali e il fumo senza arrosto. Non so quale passaggio sia più tragico, che ci lavorano dei giornalisti accreditati in quella redazione, che qualcuno ha ritenuto interessante l'intervista, che qualcuno ha scelto di intervistare una persona informandosi verosimilmente 5 minuti su internet e in 30 anni di chiacchiere da bar, che Le Iene sia un programma da prima serata, che qualcuno dia ancora retta a quelli sciacalli che il giornalismo lo conoscono solo per cause traverse, solo perché gli stanno scavando la fossa.