l'errore sta quì...e ognuno certo che può fare quello che vuole ma non può pretendere diritti e tutele a destra e a manca...è un discorso senza alcun fondamento nè giuridico nè sociale...allora se vuoi la parità per tutte le unioni si abolisce il matrimonio direttamente!!ripeto non ha senso...
Non ho studiato giurisprudenza e a dirla proprio tutta il diritto era una materia che mi stava proprio sulle balle. troppo mnemonica, poca fantasia... eh eh
A parte questo, anzi, proprio per questo, qualcuno mi spieghi lo spirito del diritto, perchè se non erro sarebbe quello di nascere per regolare le controversie che inevitabilmente sorgono in ogni società civile.
Una materia quindi a tutela dei cittadini, e al servizio di essi.
Non trascendiamo quindi da questo, perchè se si finisce per far derivare la vita delle persone (ovvero il regolare la vita delle persone) dal diritto, abbiamo perso di vista il significato originario del diritto stesso.
Il diritto deve quindi essere CONSEGUENZA della vita delle persone, deve cioè essere al passo con i tempi e deve rendersi MODERNO al punto tale da non creare discriminazioni (e quindi ingiustizie) fra i vari soggetti che ne sono regolati.
Ora, visto che allo stato di fatto, la tua idea comporterebbe ad una discriminazione fra figli di coppie sposate e figli di coppie conviventi, mi farebbe piacere sapere se realmente tu sei convinto che debba esserci questa discriminazione...