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-Gigilasegaperenne-

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Messaggi pubblicati da -Gigilasegaperenne-

  1.  

    58 minutes ago, Noris85 said:

    Io sinceramente non ho sentito nessuna lamentela da parte di Nibali, l'unico a parlare è stato appunto Scarponi che ha semplicemente detto che di solito in questi casi si neutralizza.

    Ad onor di cronaca al momento della caduta Valverde era molto più avanti rispetto a Nibali, in ogni caso la caduta non ha minimamente influito sul buco visto che il gruppo si è ricompattato subito.

     

    Nibali non ha incominciato la polemica, che ha imperversato ieri pomeriggio in uno dei Processi più noiosi che io ricordi (e l'asticella era già abbastanza in alto; l'unico che ha tentato di porre fine alla stucchevole diatriba e alle letture fantasiose del tutto da parte di corridori e opinionisti è stato Silvio Martinello, il cui intervento è stato ovviamente liquidato in due parole). Sul Corriere di stamattina, però, in un articolo scritto con tutte quelle approssimazioni tipiche di chi scrive di uno sport che non mastica e si rifugia nella narrativa sportiva, venivano riportate sue dichiarazioni in cui diceva che non trovava giusta la decisione perché normalmente i distacchi vengono neutralizzati quando ci sono cadute (sto parafrasando, ma se ben ricordo il senso era questo).

    Ovviamente, il punto è che i distacchi vengono neutralizzati quando sono provocati dalla caduta, cosa che ieri non è successa, visto che dopo l'ultima curva di buchi non ce n'erano. Nibali credo lo sappia benissimo (altrimenti ha poco chiaro il regolamento, e non so cosa sia peggio), eppure le sue dichiarazioni mi sembravano tendenti al lamentoso. Il che mi sembra fuori luogo non solo perché la giuria ha ragione, ma anche perché i 4'' che ben difficilmente avranno un impatto decisivo sulle sorti del Giro.

  2. Oltre al fatto che le discussioni più "serie" vengono un po' disperse, in chat si fa anche più fatica a scrivere e leggere commenti articolati e lunghi (punto che come sapete mi sta particolarmente a cuore, data la mia scarsa parsimonia verbale), visto che si tende a messaggi brevi, risposte immediate, etc. In più è difficile sviscerare un argomento per molto tempo visto che si è nella metà di mille e il focus della discussione si sposta con una certa frequenza.

    Fra l'altro, non potendo quasi mai stare in chat durante le gare, mi mancano i dibattiti ciclistici degli anni scorsi :(

  3. Segno inequivocabile dei tempi che cambiano: Nibali prende 4'' a causa di un buco, si creano polemiche sulla decisione di non neutralizzare il distacco, e su questo forum non ci sono 23 nuove pagine di discussione al riguardo.

  4. Rossi
    La planimetria è buona a dispetto dei vincoli.
    Convincente la partenza dalla Sicilia, salvo per il raccapricciante trasferimento da Paternò ad Amantea. I due sprint successivi abbastanza standard. Piuttosto insipida la tappa di Roccaraso. Molto buona invece quella di Alba Adriatica. L'8a tappa è buona, anche se l'arrivo è un po' preso ad mentulam. Bella la 9a.
    Da estimatore delle cronometro lunghe non posso che apprezzare quella di Follonica. Ok la volata a Viareggio, la 12a mi dice poco. La tappa di Acqui Terme ha senso perché è finalmente una volata non completamente scontata e banale. Il week-end piemontese è pieno di belle salite e buone idee, però avrei scambiato arrivo in salita e arrivo in discesa: arrivo in discesa a Sampeyre e arrivo in salita a Sestriere. La sequenza con Valmala è bella ma un po' a rischio di neutralizzazione di Esischie e Sampeyre, nel caso avrebbe forse avuto più senso nella terza settimana o almeno a fine week-end. In alternativa ci poteva stare arrivare a Chianale e lasciare l'arrivo dopo il Finestre a Pragelato.
    Ok il biliardo alla 16a. La tappa di Solda poteva benissimo fare a meno del Mortirolo, infilando da qualche parte un'altra salita se volevate aumentare il dislivello. Originale la tappa di Bressanone, che in sé è ben fatta, però in quel punto del Giro verrebbe sicuramente sprecata. Bene invece il gran finale in montagna, ok la crono finale.
    La tappa sostitutiva in sé sarebbe stata da denuncia penale, però contando che avete mantenuto partenza e arrivo e che non era facilissimo trovare alternative valide non è venuta male.
     
    Blu
    La planimetria non è il massimo, la parte centrale poi sembra sia stata disegnata da Muhammad Ali.
    Ok la partenza, interessante la prima tappa in linea. Standard la volata alla terza, un punto a favore rispetto ai rossi l'aver inserito una tappa pianeggiante - la quarta - non scontata nella prima setti l'mana. Meno a favore il tentativo di decimare il gruppo, già che c'eravate potevate mettere il traguardo a 10 metri dalla fine di un vicolo cieco e vedere se qualcuno riusciva a fermarsi prima del muro. La tappa strade bianche non è male ma si poteva fare di meglio in zona. Standard lo sprint della 6a, carina Urbino. Molto moscia invece quella di Firenze. Non mi piace granché la tappa di Le Polle, con una salita molto dura e breve alla fine che castra qualsiasi possibilità di azione in precedenza (e l'Abetone non è che invogli granché, come penultima salita è piuttosto fiacca). Passa giusto perché è comunque a fine prima settimana.
    L'inizio della seconda settimana (10a-11a) è bello altimetricamente, dal punto di vista planimetrico non mi esprimo perché non sarebbe elegante fare un paragone con una secchiata di letame gettata a caso su una parete bianca. Bella la 12a, salvo l'inciampo sulla discesa impraticabile. Sprint ok, lodevole il tentativo di fare un tappone nel VCO, anche se il risultato mi convince fino ad un certo punto, nel senso che l'Ologno viene ad essere parecchio lontano dall'arrivo e la difficoltà della salita finale non incentiva molto a correre rischi. Ottima la cronometro, anche se forse un pelo troppo dura per essere l'unica.
    Ok Como, la tappa di Monte di Nese non è molto il mio genere ma ci può stare per spezzare un po' il tema dell'alternanza tra sprint e tappe decisive dell'ultima parte di Giro. Molto belle la 18a e la 19a tappa, la 20a va bene anche se il Lavazè mi sembra scelto un po' a casaccio come arrivo. Forse tre tapponi tutti intensissimi di fila sono un po' sovraccaricati, però è un finale da fondisti, il che non mi dispiace. Ok il finale a Milano.
    La tappa sostitutiva è nettamente peggiore dell'originale ma questo è normale, alla fin fine avete mantenuto partenza e arrivo presentando comunque un percorso dignitoso.
     
    La mia preferenza va alla squadra ROSSA.

  5. Provo a spiegare bene il mio ragionamento, perché credo sia stato frainteso.

    Losqualo diceva di fatto che Aru era il migliore scalatore al Giro, e giustificava ciò basandosi sulla classifica senza la crono. Io ho criticato questo ragionamento, perché non si può ritenere il migliore un corridore, sulla base di un criterio (la classifica senza crono) che, però, premia un altro corridore.

    Faccio un esempio: è come se uno dicesse che in questa serie A di calcio il miglior attaccante è Kalinic per la classifica dei marcatori. Ora, si può ritenere Kalinic un fenomeno o un incapace, ma non si può dire che è il migliore basandosi su una classifica (su un criterio) che non lo vede al primo posto.

    In generale, se si prende per valido un principio, e quel principio dice che il migliore è Tizio, allora da un punto di vista logico non si può dire che, in base a quel principio, Caio sia il più forte.

    Penso che l'equivoco sia nato dalla mia frase "senza crono vinceva Landa", detta per non perdere troppo tempo ed evitare di scrivere un papiro su una questione non proprio vitale (direi di aver fallito completamente, dato che il papiro alla fine l'ho fatto lo stesso  :smile: ).

    Per concludere, penso anche io che togliendo una singola tappa il Giro sarebbe cambiato totalmente; è più o meno lo stesso motivo per cui nel calcio non sopporto la frase "nel corso del campionato gli errori arbitrali si compensano": se un errore arbitrale condiziona una partita importante nella fase cruciale del campionato, il torneo sarà irrimediabilmente condizionato (anche se, a campionato ormai deciso, la squadra che ha subito il torto dovesse ricevere qualche favore).

    Spero di aver chiarito la mia idea, e di non averla resa ancora più difficile da capire.

    No, no, ho capito, se l'idea era questa allora sono d'accordo.

  6. Il ventoux è palesemente cannato, avevo provato anche io a fare quella salita ma dal miniprofilo sembra diversa.

     

    Nella tappa del Peyrol non fanno il Neronne, si vede chiaramente che fan la strada fatta da me.

     

    Può darsi che la salita sia cannata, ma onestamente dire che si capisce dal mini-profilo mi sembra un tantino forzato. Fra l'altro con questa salita tornano i chilometri, e dal filmato della presentazione (https://www.youtube.com/watch?time_continue=1147&v=HzkV53G3l5A minuto 19:07) mi sembra che la seghettatura della salita verso la cima corrisponda.

     

    Nella tappa del Peyrol ti faccio notare che fate la stessa strada e che pure tu fai il Neronne.

     

    Comunque non è che volessi far scaturire una battaglia della ricostruzione più accurata (tanto più che Svam non sono io, quindi pure le avesse cannate tutte a me non ne viene in tasca nulla), semplicemente lì c'erano tutte le tappe e magari a qualcuno poteva interessare, posto che è una ricostruzione e non una copia di quella ufficiale.

  7. Stiamo dicendo la stessa cosa...non a caso ho messo Landa come scalatore dell'anno  :wink2:

     

    No, siamo concordi sul fatto che Landa sia stato più forte di Aru sulle Alpi, non siamo concordi sul fatto che sommare i tempi delle tappe alpine sia un esercizio fine a se stesso che in quanto tale non dimostra un accidente né in un senso né nell'altro.

  8. Sono perfettamente d'accordo, e mai farei un giro senza crono...dicevo soltanto che Aru (almeno stando ai tempi) non era superiore a Landa in salita.

     

    E' vero, ma Landa è stato superiore perché è andato più forte praticamente in tutte le tappe alpine, non certo per un discorso puramente cronometrico. Se ci atteniamo ai tempi, ad esempio, Aru è andato più forte di Landa nella tappa di Sestriere, il che è chiaramente falso. Anzi, direi che i tempi in salita - almeno se guardiamo alle Alpi; nella prima metà di Giro la questione è un po' diversa - non rendono pienamente giustizia alla superiorità di Landa, che quasi sempre è stato zavorrato dalla presenza del compagno.

  9. Senza crono vinceva Landa per un secondo...

     

    Senza crono sarebbe stato un altro Giro, prendere la classifica finale e giocare a vedere come sarebbe stata eliminando il risultato della cronometro è un mero esercizio aritmetico fine a se stesso.

  10. No, qua non è questione di picchi di rendimento, proprio di massimo rendimento inferiore. Si è spacciata per un anno la "superforma" del Tour 2014 e che Nibali avrebbe facilmente piallato tutti in salita quel Tour.

    Perché non è trattato così mediaticamente, ma come fosse il migliore.

     

    E io che ho sempre pensato che "picchi di rendimento" e "massimo rendimento [possibile]" fossero più o meno sinonimi, mea culpa.

     

    Tra l'altro che Nibali avrebbe facilmente piallato tutti in salita in quel Tour è un'affermazione che hai sentito o letto solo tu, al massimo io ricordo persone che mettevano in dubbio che fosse destinato ad essere piallato facilmente, che è tutt'altra cosa.

     

    "Mediaticamente", poi, si può accostare giusto a certi mezzi di informazione, perlopiù non troppo specializzati, che pompano inevitabilmente l'italiano di turno, non mi sembra che tutti i giornalisti sportivi italiani affermino che Nibali sia indiscutibilmente il miglior ciclista in attività, come invece sembra di dedurre da certi tuoi messaggi. Cosa che in ogni caso non renderebbe più sensato rispondere agli utenti di cycling-manager citando come controparte le frasi di Pancani e Martinello in telecronaca.

    Se anche poi fosse vero che Nibali viene idolatrato al di là dei suoi meriti, la cosa non rende comunque azzeccati dei paragoni alla minchia di bulldog con Pereiro, tanto per dirne uno.

  11. Sento un vago odore di rosik.

     

    Sono d'accordo, anche se fa un pelo ridere il rilievo fatto da uno che alla stessa voce ha paragonato il 4° posto di Nibali a quello di Voeckler, che per non perdere l'abitudine ha ritirato fuori la storia delle cadute al Tour dell'anno scorso e che ha trovato il modo di minimizzare la vittoria al Lombardia inventandosi di sana pianta anche la storia della miglior forma di Aru, smentita nei fatti dal rendimento dello stesso sardo a Tre Valli e Milano-Torino, per poi chiosare con il solito paragone con Cunego che non guasta mai, sperando ovviamente che chi legge abbia presente il Cunego attuale e non quello che vinceva i Lombardia.

  12. La tappa del Grand Colombier secondo me non è brutta - le due salite sono dure. E' diversa dal solito ed essendoci lo sprint dopo + riposo qualcuno può provarci da lontano (e offre terreno per farla)

    EDIT: vorrei far notare nella tappa di Albertville il Tamié non classificato GPM. :zomegnanchenonclassificailpassosanlugano:

     

    Il problema non è il circuito, è che hanno scelto il versante di Lochieu per la salita completa, che è il più facile di tutti. Contando che era la penultima salita, se l'idea era quella di ispirare attacchi da lontano, non sarebbe costato nulla scalarlo da Virieu-le-Petit, se proprio non si voleva fare la salita completa da Artemare.

     

    Ad ogni modo il Tamié non è detto che non sia classificato GPM, su quelle altimetrie hanno segnato solo i GPM che saranno di 2a categoria o superiore (di fatto contano quelli come "cols", e hanno più o meno un tetto massimo di 28).

  13. Il Garibaldi del Tour:

    http://web-aso.engage.augure.com/www/images/9060/TDF16_DP_BD.pdf

     

    Il percorso è veramente durissimo. Come al solito manca un tappone oltre i 200 km, però almeno sui Pirenei si sono sforzati di farne due che ci si avvicinano.

    Ho qualche perplessità sul disegno delle singole tappe: avrei visto bene la Gallina nella tappa di Andorra (eventualmente eliminando sia la Comella sia Beixalis), il Bisanne mi sembra un po' buttato, e la tappa del Grand Colombier è più o meno quanto di peggio si possa disegnare facendo il GC con arrivo a Culoz. Il tutto comunque non cambia il fatto che rimane un tracciato durissimo, con tante buone idee, degli ottimi accoppiamenti di salite, e in generale la chiara volontà di andare a cercare soluzioni diverse e particolari. Per equilibrare il tutto avrei visto bene un allungamento della cronometro piatta.

     

    Ho un po' paura che ci sia abbondanza di sprint senza grande interesse, però per quello bisognerà vedere l'altimetria delle singole tappe (e su questo temo ci dovremo accontentare per molti mesi del mini-profilo che hanno dato sul Garibaldi).

  14. Blu
    Ok il prologo e il primo sprint, che suppongo sia pensato per favorire ventagli con quel tratto in costa. Molto buona la tappa simil-classica. Cronosquadre standard, idem lo sprint della 5a. La 6a non è brutta come stile di tappa ma mi sembrano fiacche le ultime salite. Ok lo sprint alla 7a. L'8a è una tappa ben disegnata fino alle battute finali, però non sono molto convinto dell'arrivo messo sulla salita più pendente degli ultimi 40 km, mi sembra un po' un castrare quello che viene prima. Buona la prima tappa di alta montagna. Standard lo sprint della 10a.
    L'11a in sé non è male, però le tappe di media montagna sono tutte veramente simili fino a questo punto. Standard lo sprint alla 12a. La 13a ha almeno il merito di non essere un doppione delle altre gialle, anche se l'ultima salita difficile è a distanza di sicurezza dall'arrivo. Molto bello il trittico montano delle tappe 14-15-16, variegate fra loro. Buona soprattutto la riproposizione di una specie di accoppiata Mortirolo-Aprica. La meno convincente è la terza, che trovo francamente un po' insipida.
    La 17a abbastanza standard, sulla 18a io vieterei per legge di arrivare su quelle rampe di garage alla fine delle tappe di montagna, quindi vi lascio immaginare cosa ne pensi (anche se la penultima salita è molto bella). La 19a non è brutta in assoluto, però infilare la salita più pedalabile tra le due più dure non mi sembra la maniera migliore di istigare alla battaglia. La cronometro di 50 km piattissima a me in assoluto sta bene, magari avrei evitato di piazzarla dopo due tappe di montagna per evitare di far prevalere la paura. Per quanto riguarda la tappa finale: io sono un fermo oppositore della pena di morte, ma questo circuito finale mi ha fatto vacillare. L'idea di passare dalla Porta di Brandeburgo è giustissima, meno giusta che invece di farlo percorrendo più volte Under den Linden abbiate preso un anonimo viale alberato come ne posso trovare pure a Pavia.
    Per quanto riguarda il disegno generale, potevate sforzarvi di trovare qualcosa per movimentare un po' qualche tappa per velocisti. Tolto quel pezzo sul mare (che peraltro non garantisce nulla, il vento è un'incognita e non una certezza), per il resto sono tutti sprint senza un barlume di interesse tecnico.

    Rossi
    Bene la cronometro inaugurale, ok lo sprint alla 2a. La 3a tappa sarebbe normale (tra l'altro dall'altimetria sembra molto più dura di quanto sia in realtà), non fosse per il pezzo sterrato. Ok la 4a, sprint standard la 5a, grande idea la cronometro del Nürburgring (anche se potevate scriverlo giusto magari). Ok la 7a tappa, dove prendete un vantaggio rispetto ai blu che non hanno fatto sprint un po' "da guadagnare" per i velocisti. Bella la tappa di Baden-Baden, mi convince un po' meno la successiva.
    Standard lo sprint alla 10a, molto buona l'11a, con il muro più duro un po' lontano dall'arrivo a creare scompiglio. Standard lo sprint della 12a, buona la gialla della 13a anche se non particolarmente originale. Bello il tappone di Grindelwald, anche se non vedo molte possibilità di azione prima della salita finale. Non mi piace però l'impostazione del week-end nel complesso, con un arrivo in salita molto duro al secondo giorno che rende ancor più improbabili azioni coraggiose nella frazione precedente.
    La 16a in assoluto è una buona tappa, ma non capisco assolutamente la classificazione del penultimo GPM, specie andando a paragonarla con altre con cui non è per niente coerente (6.9 km all'8.7% -> 2a categoria qui; 5.6 km all'8.8% -> 1a categoria nella tappa di Baden-Baden?). Standard lo sprint alla 17a (pure voi non è che vi siate ammazzati per trovare molte soluzioni interessante nelle tappe pianeggianti). Il Grossglockner da parte mia è sempre apprezzato, giusto metterlo come prima tappa di montagna per evitare di bloccare la corsa in altre frazioni. Per la stessa ragione però non mi convince granché la scelta di mettere da ultima la tappa più dura delle tre, per di più con la salita finale massacrante. La seconda del trittico per me è la migliore. La maxi-cronometro in assoluto a me piace, però tre tappe durissime + crono di 57 km (dopo trasferimento massiccio) mi sembra un finale complessivamente un po' eccessivo.

  15. Gara dell'anno: Giro d'Italia

    Questa è facilissima. Classiche e Mondiale, al di là di qualche bella azione, non hanno offerto spettacoli memorabili; il Tour è stato appassionante solo nei primi e negli ultimi giorni, la Vuelta un abominio. Contador vs. Astana, quasi ogni giorno a tutta, è stato il duello più bello dell'anno secondo me, aiutato da un percorso splendido.

     

    Ciclista dell'anno: Alejandro Valverde

    Per me è una vittoria a mani basse, per come ha centrato gli obiettivi principali ed è stato continuo da gennaio ad ottobre senza quasi mai staccare. Sul podio ci metto Aru, per i due GT ad altissimo livello e la definitiva consacrazione, e Degenkolb (ad aprile ero sicuro che avrei votato lui corridore dell'anno per Sanremo + Roubaix, ma da lì in poi mi ha deluso).

     

    Squadra dell'anno: Astana Pro Team

    Quasi sempre dominanti in salita, anche se il Tour gestito in modo inqualificabile è una grossa macchia.

     

    Grande Giro dell'anno: Giro d'Italia

    Va beh, questo era ovvio dopo il primo voto.

     

    Classica monumento dell'anno: Giro di Lombardia

    Percorso splendido, nel complesso la più divertente, anche se il livello dei partecipanti non era pari a quello delle classiche di primavera.

     

    Rivelazione dell'anno: Mikel Landa

    Pensavo fosse destinato a perdersi nel vastissimo novero dei talenti inespressi, e invece al Giro è stato una gioia per gli occhi. Fondamentale anche alla Vuelta, e straordinario anche per spirito di squadra al Giro.

     

    Delusione dell'anno: Marcel Kittel

    E' il velocista più forte del mondo e ha vinto una corsa, penso basti.

     

    Scalatore dell'anno: Fabio Aru

    Le prestazioni migliori le ha offerte probabilmente Froome, però lui è stato super in due GT, il secondo dei quali neanche particolarmente tagliato per lui.

     

    Miglior velocista: André Greipel

    Questa mi sembra facile facile, contando che Cavendish non è quello di un tempo e Kittel era disperso.

     

    Miglior uomo da corse di un giorno: Alejandro Valverde

    C'è sempre stato e ha vinto Freccia e Liegi. Premio la sua continuità rispetto alla primavera superlativa di Degenkolb.

  16. Valverde alla Vuelta non è stato brillante. Mi sarei stupito se avesse vinto oggi

     

    Ok, ma non è che fosse in fin di vita, tant'è vero che è pure arrivato 5° in un Mondiale non proprio per lui. Un conto è dire che si poteva ipotizzare che Nibali lo battesse, un conto è parlare come se Nibali corresse contro una mandria di comprimari.

  17. Ha vinto il migliore e già si sapeva: percorso su misura e avversari abbastanza nulli - ci mancava solo finisse diversamente. Certo che l'attacco in discesa sul Civiglio era telefonatissimo, mi chiedo perché nessuno degli altri fenomeni in gruppo ha pensato di provare a prendergli la ruota. 

     

    Comunque parlare di stagione salvata per un lombardia mi riporta tanto ai tempi di Damianone contro Uran. Nostalgia.

     

    Mi stupisce questo attestato di stima nei confronti di Nibali, addirittura arrivando al punto di dire che sarebbe stato stupefacente vederlo sconfitto da Valverde.

     

    A margine: va bene che ormai quella di Cunego e dei suoi Lombardia è una filastrocca che viene ripetuta senza neanche pensarci, però oggi fa un po' ridere menzionare Uran come esempio di avversario nullo (quando tra l'altro basterebbe menzionare il secondo classificato, che fu Brajkovic e non Uran). Soprattutto, Cunego nel 2008 non aveva un bel niente da salvare, visto che aveva vinto quell'anno anche l'Amstel Gold Race ed era stato 2° al Mondiale (era arrivato anche 2° nel Pro Tour; che poi per me vale il giusto, ma visto che ieri in chat si arrivava a citare il Vélo d'Or come metro...).

     

    Le due corse comunque non sono minimamente paragonabili, nel 2008 arrivò 2° Brajkovic e nei 10 ci furono corridori del calibro di Finetto, Possoni e Failli, con rispetto parlando.

  18. Il percorso delle ultime due tappe di montagna dovrebbe essere abbastanza scontato a questo punto. Quella di Corvara dovrebbero averla beccata su cicloweb, con Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Giau e Valparola (il Sella Ronda corrisponde a quella parte seghettata). Quella di Andalo dovrebbe prevedere la Mendola, Fai della Paganella e poi un giro di qualche tipo per arrivare ad Andalo in salita anziché in discesa.

    A Pinerolo dovrebbero scalare Pra Martino dal versante più duro, anziché da quello affrontato al Giro 2009 e al Tour 2011.

  19. Kwiatoski grande acquisto, per il resto solita mandria di faticanti per froome

     

    Landa farà il capitano al Giro, anche se sono d'accordo che in Sky finirà a fare comunque il secondo violino in generale.

     

    Van Poppel comunque non ha proprio le caratteristiche del classico vagone del treno Sky.

     

    Pure io sono un po' preoccupato per Moscon, ho paura che farà parecchia fatica a ritagliarsi spazio.

  20. Parlando di cose certamente meno serie :wink: : che ne pensate del film su Armstrong? 

    Sto cercando di capire se vale la pena di vederlo al cinema

     

    Dal trailer mi sembra molto ben fatto, i personaggi ben caratterizzati senza essere stereotipati

     

     

    Io lo guarderò, a secondo della voglia che hai decidi se vederlo al cinema o in altro modo. Dal poco che ho letto non sembra un film imperdibile, però alla fin fine è un film di Stephen Frears, nel peggiore dei casi sarà un prodotto ben fatto ma poco significativo, difficilmente una porcata infame.

  21. Su bennati ho omesso un "un altro". La frase era un altro bennati, refuso mio.

    Secondo la mia (opinabile) opinione se si voleva fare la corsa dura per cercare di "spompare" più avversari possibile, si poteva tranquillamente prendere un altro faticatore e "spremerne" uno per ogni giro/giro e mezzo. Una specie di cronosquadre.

    Concordo con te che la tattica è stata molto mal gestita, e che un de marchi qualunque poteva aiutarci nelle fughe, ma secondo me, se proprio si voleva demolire il gruppo, nibali serviva a poco. 

    Sul discorso fughe ti dò ragione al 99%, ma secondo me chi va spesso in fuga ha un senso del tempismo e della posizione diverso da altri

     

    Io ho forti dubbi che mettere un Bennati o simil-Bennati a tirare il gruppo avrebbe spompato più di tanto gli avversari, quello di Richmond non era un percorso dove fare una corsa di logorio e selezione da dietro. In ogni caso, anche ammesso che così facendo si potessero fiaccare i rivali, quella strategia avrebbe anche più o meno garantito di arrivare compatti all'ultimo giro, il che voleva dire mettere il Mondiale su un piatto d'argento ai Sagan, Gilbert, Degenkolb, Kristoff, Matthews e soci del gruppo, non certo a gente come Ulissi, Trentin o Nibali.

    A noi sarebbe servita una corsa dura e caotica, sperando che magari arrivasse una fuga un po' balorda nata a metà gara o poco oltre in stile Lugano '96 (dove infatti vinse sì un fenomeno, ma non particolarmente adatto a quel tracciato), perciò aveva senso portare corridori adatti a fare casino e da spendere all'attacco, che potessero provocare una corsa dura ma allo stesso tempo poco controllata. Se proprio bisognava radicalizzare le scelte, secondo me, avrebbe avuto allora più senso rinunciare pure a Bennati e Quinziato e portare altri corridori d'assalto (o giocarsi anche loro come tali).

     

    In ogni caso, concordo con smec sul fatto che per questo Mondiale Cassani sia valutabile fino ad un certo punto. Ovviamente è giustissimo muovere le critiche del caso alla Nazionale e dire che hanno corso ad mentulam canis, oltre ad avere gambe vuote, ma alla fine il tipo di risultato che ci si può attendere su questi percorsi è più o meno quello. Magari una volta può andare meglio e si può arrivare nei primi 10, una volta può andare male come è successo, ma di vincere su questi tracciati, in condizioni di gara standard, non se ne parla nemmeno in questo momento. Le cose migliorano magari su percorsi più facili, da volata di gruppo, dove Viviani può dire la sua, o su percorsi più difficili, in stile Firenze, dove Nibali diventa un capitano credibile e oggi potrebbe farlo anche Aru. Richmond, così come Ponferrada (dove secondo me abbiamo corso bene), era un circuito che strizzava l'occhio a corridori da classiche veri e propri, à la Gilbert, Sagan & co., e noi di quelli purtroppo non ne abbiamo più nemmeno uno.

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