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Giro della provincia di Grosseto


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Giro della Provincia di Grosseto: ecco la Nippo Endeka

Messa alle spalle la trasferta calabrese, il team Nippo - Endeka - Prato Edile pensa già alla Tre giorni nel cuore della Maremma. Confortato dall’ottimo 7° posto ottenuto da Eddy Ratti nella classifica generale, ad appena 16” dal vincitore Daniele Pietropolli, il diesse Fabrizio Fabbri ha deciso di tenere a riposo l’atleta piacentino, programmando il suo rientro al Trofeo Laigueglia del prossimo 23 febbraio. Questi gli atleti che saranno impegnati da domani sino a domenica 17 febbraio, nella prima edizione del Giro della Provincia di Grosseto: Domenico Agosta, Simone Cadamuro, Vincenzo Garofalo, Stefan Koychev Hristov, Kazuki Inoue, Devis Miorin,

Marino Palandri e Junya Sano.

Tuttobiciweb.it

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Grosseto: Mauricio Soler costretto allo stop

Un breve stop per Mauricio Soler. Dopo il ritiro dal Giro di Reggio Calabria, il corridore colombiano si è sottoposto – in accordo con il medico sociale Dr. Mantovani - ad una serie di accertamenti presso lo studio del Dr. Archetti. Quest’ultimo ha escluso lesioni legamentose al ginocchio destro, che però presenta un’importante tumefazione dovuta al trauma subito nel corso del recente GP Costa degli Etruschi. Sono stati quindi prescritti a Soler alcuni giorni di assoluto riposo. Pertanto il corridore non prenderà parte – come inizialmente annunciato – al Giro della Provincia di Grosseto in programma da domani e suo posto verrà preso da Stephen Cummings.

Tuttobiciweb.it

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Scatta domani il nuovo Giro della Provincia di Grosseto

Saranno 197 i corridori al via della prima edizione del "Giro della Provincia di Grosseto - Nel cuore della Maremma", la neonata gara a tappe in programma da domani a domenica 17 febbraio.

L'appuntamento, fortemente voluto dalla Camera di Commercio di Grosseto (organizzatore generale) e curato sotto l'aspetto tecnico dal Gruppo Sportivo Emilia, rappresenta per il territorio grossetano una grande occasione per riabbracciare il ciclismo professionistico.

Tra le 25 squadre partecipanti ben otto sono inserite nel circuito dell'U.C.I. Pro Tour e il campo dei partecipanti è ricco di nomi di primo piano; tra questi: Alessandro Ballan, Filippo Pozzato, Davide Rebellin, Yaroslav Popovych, Danilo Di Luca, Paolo Savoldelli, Stefano Garzelli e Serhiy Honchar (in allegato l'elenco completo dei partenti).

Da domani sul sito internet www.gsemilia.it sarà possibile seguire in

diretta l'andamento delle tappe con la cronaca on line.

Le tappe:

15 febbraio: Massa Marittima - Follonica, km 168

16 febbraio: Campagnatico - Orbetello, km 167

17 febbraio: Grosseto - Grosseto, km 184

Palinsesto RAI

RAI Sport Sat:

venerdì 15 febbraio: dalle ore 17,00 alle ore 17,45

sabato 16 febbraio: dalle ore 17,30 alle ore 18,00

domenica 17 febbraio: dalle ore 17,00 alle ore 17,30

RAI TRE:

sabato 16 febbraio: dalle ore 16,25 alle ore 17,00

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Grosseto: nell'Amore&Vita torna alle corse Valentino Fois

La tre giorni di Grosseto sarà una corsa davvero molto speciale per Amore & Vita – McDonald’s. Principalmente perché nell’organico del team per questa importante competizione a tappe, sarà schierato Valentino Fois.

L’atleta bergamasco, “enfant prodige” nonché ex gregario di Marco Pantani e Pavel Tonkov, torna alle competizioni dopo quattro anni ed una pesante squalifica per doping.

«Sono orgoglioso di aver recuperato questo ragazzo e avergli dato la possibilità di redimersi e di dimostrare ancora tutto il suo valore - esclama il patron di amore & Vita – McDonald’s Ivano Fanini -. Credo fermamente che Fois non sia un atleta finito, se lo vuole e continua a fare la vita attuale può dare ancora moltissimo. L’ho incontrato per la prima volta lo scorso ottobre, in un periodo veramente critico della sua vita. Il suo futuro sembrava ormai irrimediabilmente compromesso, ho capito subito che era ‘sull’orlo del precipizio’ ma poteva essere salvato e meritava di esserlo. Fin da subito ho provato dentro qualcosa di particolare, una sensazione che mi ha spinto a fare il massimo per recuperarlo, sia come uomo che come atleta. Quindi l’ho ospitato e gli ho parlato a lungo, proprio come se fosse mio figlio. Appena dopo il nostro incontro ho percepito che qualcosa in lui stava cambiando e ho deciso di dargli piena fiducia. Dopo alcuni giorni ho parlato con tutti i suoi più stretti familiari e mi sono raccomandato affinché anche loro gli stessero vicino e comunque mi hanno confermato che Valentino dopo l’incontro con me era subito cambiato. Quindi, ci siamo rincontrati e ho potuto realizzare che veramente era su un nuovo percorso di vita. Ha capito tutti i suoi errori, si è pentito e, grazie al nostro aiuto, adesso ha cambiato radicalmente vita. Oggi è fidanzato con Rachele 28 anni di Bergamo, maestra e titolare di un asilo, a novembre si sposeranno e sognano di avere due gemelle. Questo mi ha spinto a dargli definitivamente un'altra possibilità e l’ho ingaggiato. A Natale poi ho anche ricevuto la telefonata di sua madre che, piangendo, mi ringraziava di quanto stessi facendo per suo figlio dopo che tutti l’avevano abbandonato. Questo mi ha toccato profondamente. La mia politica è da sempre quella di lanciare giovani talenti e rilanciare campioni abbandonati proprio come lui. Io combatto il doping e sono sempre pronto a dare una mano a tutti quelli che lo hanno usato ma che hanno deciso di cambiare vita e collaborare affinché questa piaga venga sconfitta. Tutte le sue confessioni sono state utili e sono sicuro che avrà molto da dare nelle prossime stagioni. Comunque, anche se ciò non accadrà, per me sarà ugualmente una grandissima soddisfazione. Avergli quasi salvato la vita ed averlo riportato in gruppo per me e per gli ideali di Amore & Vita McDonalds è come vincere una Milano – San Remo. Nell’ultimo mese si è allenato a Cordoba, a casa del suo amico Pavel Tonkov, ha lavorato moltissimo e i tecnici mi dicono che è già in buona forma, staremo a vedere cosa succede».

Al fianco di Valentino Fois il d.s. Gavazzi schiererà anche Ivan Quaranta (in cerca di riscatto dopo Donoratico), Fabio Gilioli, Slawomir Bury e Phil Cortes (entrambi al debutto stagionale), Michael Stevenson, Shaun Davel, Miguel Martinez, Mikhahil Timoshin, Yurii Metlushenko e la rivelazione di queste prime gare, il danese Soren Nissen.

Tuttobiciweb.it

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Pozzato è già pronto

La stella della Liquigas brilla al Giro della Provincia di Grosseto battendo in volata Bole e Maserati. Il modo migliore di preparare Sanremo e classiche del Nord

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Filippo Pozzato, 26 anni, professionista dal 2000. Afp

FOLLONICA (Grosseto) - SuperPippo Pozzato. Ha vinto la prima tappa in volata, ha conquistato il primato in classifica, ha ricevuto una coppa e due maglie, un mazzo di fiori e una mortadella gigante, più un imprecisato numero di baci e abbracci. Il Giro della Provincia di Grosseto non poteva trovare un protagonista più sorridente, più solare e forse anche più fortunato di SuperPippo.

IL PIANO - Era venuto solo per allenarsi: 500 e passa chilometri in tre giorni a ritmo gara, obiettivi spostati di oltre un mese, perché si chiamano Milano-Sanremo e classiche del Nord. Era venuto per aiutare: fra i compagni c’è Claudio Corioni, velocista in cerca di riscatto, o forse di identità. E le cose si sono messe bene quando, a una quarantina di chilometri dall’arrivo, sullo strappo di Scarlino, i velocisti puri - da Napolitano a Richeze - sono rimasti indietro. Lì è cominciata la battaglia: una ventina di avventurieri davanti, il gruppo dietro, e un minutino a separarli. Stavolta gli avventurieri ce l’hanno fatta a giocarsi tutto in volata. "Il nostro piano - spiega SuperPippo - prevedeva: io che scattavo a un chilometro e mezzo dal traguardo; se mi fossero venuti a prendere, sarebbe toccato a Quinziato, con Corioni alla sua ruota. Invece c’è stata un’incomprensione". Così Pozzato si è sentito obbligato a fare la volata. E quasi obbligato a vincerla. Secondo lo sloveno Bole, terzo Maserati, che del velocista vanta anche il cognome, quindi Paolini e, appunto, Corioni.

GIORDANI - La tappa era vissuta sul sogno di Leonardo Giordani: scattato a 7,5 chilometri dalla partenza e inghiottito a 32 dall’arrivo, totale 136 chilometri e quasi quattro ore in solitudine tentando un audace colpo. Domani la seconda delle tre tappe: da Campagnatico a Orbetello, 167 chilometri, con una salitella nei primi 40. Roba da velocisti. A cominciare da Napolitano.

Gazzetta.it

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Pozzato: una vittoria che ha sorpreso anche me

«Non pensavo di vincere, anche perché la condizione non è al massimo, ma siamo stati bravi a sfruttare il grande lavoro dell'Acqua&Sapone e alla fine è andato tutto bene. Questa era forse la tappa più dura, adsso proveremo a conservare la maglia fino a domenica»: così Pippo Pozzato dopo la vittoria di oggi. Ascoltimao le sue parole nell'intervista raccolta da Roberto Sardelli.

Tuttobiciweb.it

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ORDINE D'ARRIVO

1. Filippo Pozzato (Liquigas) km 168 in 4h16'38", media

39,277 km/h;

2. Grega Bole (Slo, Adria Mobil)

3. Alessandro Maserati (LPR)

4. Luca Paolini (Acqua & Sapone - Caffè Mokambo)

5. Claudio Corioni (Liquigas)

6. Antonio D'Aniello (Ceramica Flaminia - Bossini Docce)

7. Andrea Moletta (Gerolsteiner)

8. Mauro Santambrogio (Lampre)

9. Gerben Loewik (Ned, Rabobank)

10. Valerio Agnoli (Liquigas)

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bole da juniores correva a lubjana e mi ricordo una gara che arrivava davanti casa mia dove andò in fuga insieme a spilak suo compagno di squadra e arrivarono da soli....l'anno dopo vinse spilak...madonna però come andavano!!!!! se poi pensate che il 90% delle volte in questa gara si arriva in volata in un gruppo di una 20ina 30ina di corridori

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Giro di Grosseto. Rubate 16 biciclette alla Silence Lotto

A piedi. Sono rimasti letteralmente a piedi e così sono stati costretti ad abbandonare il Giro di Grosseto a poche ore dal via della seconda tappa, la Campagnatico-Orbetello di 167 chilometri (differita. Rai Tre 16.30 e RaiSport Sat 17.30). La formazione belga diretta da Roberto Damiani ora non ha più «i ferri del mestiere», che nel caso specifico erano tutte in carbonio. Sedici biciclette, trafugate dal camion officina del team belga.

«Ce ne siamo accorti solo questa mattina alle otto - dice a tuttobiciweb.it Roberto Damiani -. In un primo momento sembrava che avessero solo rotto il vetro di un'ammiraglia, poi ci siamo accorti che avevano anche forzato e aperto il camion offficina».

Sedici biciclette, tutte in carbonio, un danno da almeno 80 mila ero, a star bassi. «Adesso lasciamo la corsa e la cosa ci dispiace parecchio - prosegue Damiani, che a Grosseto ha fatto esordire ieri in ammiraglia Stefano Zanini -.Domani mattina ci ritroveremo tutti a Salsomaggiore Terme, per sostenere una settimana di ritiro in vista del Trofeo Laigueglia. I ragazzi porteranno le loro biciclette di allenamento che hanno a casa, per il Laigueglia la Ridley ci farà invece avere quelle nuove».

Tuttobiciweb.it

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Grosseto: ultima tappa a Napolitano, classifica a Pozzato

L'aveva detto proprio stamane - «Vorrei cogliere la mia prima vittoria stagionale in Italia» - ed ha mantenuto la promessa: Danilo Napolitano ha vinto allo sprint la terza e ultima tappa del Giro della Provincia di Grosseto. Alle sue spalle, nell'ordine, Mattia Gavazzi (Preti Mangimi), Filippo Pozzato (Liquigas), Roberto Ferrari (Lpr) e Luca Paolini (Acqua&Sapone). Pippo Pozzato ha conquistato la vittoria finale nella neonata prova toscana.

La gara ha registrato un solo tentativo di fuga che ha visto al comando, dal

chilometro 11 al chilometro 177, quattro corridori: Dmitri Nikandrov (Centri

della Calzatura Partizan), Michele Gobbi (Preti Mangimi - Prisma Stufe),

Vladimir Duma (Ceramica Flaminia Bossini Docce) e Gerrit Glomser (Team

Volksbank).

Dopo il ricongiungimento sono stati portacolori della Liquigas, Lampre e CSF

Navigare a tenere alta l'andatura in vista della volata a ranghi compatti.

Per Napilitano si tratta della seconda affermazione stagionale.

Filippo Pozzato, grazie al successo nella prima tappa ha mantenuto la

leadership ed ha conquistato la classifica finale.

Ordine d'arrivo

1. Danilo Napolitano (Lampre), km 184 in 4h29', media 41,040 km/h;

2. Mattia Gavazzi (Preti Mangimi - Prisma Stufe);

3. Filippo Pozzato (Liquigas);

4. Roberto Ferrari (LPR);

5. Luca Paolini (Acqua & Sapone - Caffè Mokambo);

6. Robert Forster (Ger, Gerolsteiner);

7. Simone Cadamuro (Nippo - Endeka);

8. Yuri Metlushenko (Ukr, Amore & Vita - McDonald's);

9. Claudio Cucinotta (LPR);

10. Hervè Duclos Lassalle (Fra, Cofidis).

(tuttobiciweb)

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Orbetello, il gruppo sciopera

Arrivo senza volata all'Argentario, neutralizzata la 2ª tappa del Giro della Provincia di Grosseto. Il circuito conclusivo, da ripetere due volte, terminava con una doppia curva e una strettoia: troppi pericoli per i corridori, che per protesta tagliano il traguardo tutti insieme

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I corridori tagliano il traguardo di Orbetello tutti insieme. Bettini

ORBETELLO (Gr), 16 febbraio 2008 - Senza finale. La seconda tappa del Giro della Provincia di Grosseto non è finita. Tecnicamente si dice: neutralizzata. Troppo pericoloso l’ultimo chilometro, anzi, gli ultimi 350 metri: così almeno l’hanno giudicato i corridori. Che si sono organizzati per arrivare sul traguardo compatti: senza vincitore, ma tutti - non solo i corridori, ma anche organizzatori, squadre, commissione tecnica e pubblico, insomma il ciclismo - vinti.

LA DECISIONE - Da Campagnatico a Orbetello, 167 chilometri, gli ultimi 52 su un circuito da ripetere due volte. Al primo passaggio - sei attaccanti, poi il gruppo a una ventina di secondi - i corridori si sono accorti del pericolo: ai 350 metri una doppia curva, prima a sinistra, poi a destra, quindi la strada che si restringeva. A questo punto sono cominciate le trattative: i corridori si sono fermati, si sono consultati, poi hanno chiesto di anticipare l’arrivo su un rettilineo a circa 3 chilometri dal traguardo, gli organizzatori hanno risposto che non c’era il tempo per spostare le strutture, allora i corridori hanno deciso di arrivare tutti insieme senza classifica. Non è stata accolta neppure la proposta di far disputare una volata ridotta, con due o tre corridori per squadra: con 24 squadre (la 25ª, la Silence-Lotto, stamattina non è partita dopo che di notte le erano state rubate 15 delle 16 biciclette dal camion parcheggiato fuori dall’albergo), i corridori sarebbero stati comunque 48 o 72, comunque troppi per garantire la massima sicurezza.

PUBBLICO DELUSO - Così il tempo è stato neutralizzato all’ultimo chilometro, gli abbuoni e i punti non sono stati assegnati (i punti saranno dati domani in uno speciale traguardo intermedio), i premi non sono stati attribuiti (gli organizzatori li hanno devoluti all’Associazione corridori professionisti italiani), e il pubblico, deluso, ha fischiato e inveito. Filippo Pozzato, rappresentante dei corridori e leader della corsa: "Giusto così. Non possiamo mettere in pericolo la nostra salute. Tutti i corridori erano d’accordo. Solo se siamo uniti, possiamo ottenere qualcosa". Fabio Bordonali, team manager della Lpr: "Si poteva correre. Chi non se la fosse sentita, avrebbe potuto frenare". Adriano Amici, organizzatore: "Al primo passaggio i corridori hanno fatto il percorso a 60 all’ora e non è successo nulla. Alla riunione tecnica della vigilia, avevamo spiegato le difficoltà della parte finale della tappa. La decisione di far passare tre volte i corridori in quel punto critico era proprio per dare loro la confidenza con le difficoltà. E comunque il percorso non è stato cambiato rispetto a quello presentato". In questi casi, il giudizio sulla fattibilità spetta alla Commissione tecnica, che però si è fidata della relazione degli organizzatori senza verificare il percorso e ha approvato la doppia curva e il viale di arrivo troppo stretto.

Gazzetta.it

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